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Moravia - Gli Indifferenti, 6 (V-VI)

6 (V-VI)

Michele alzò la testa, si drizzò a sedere stropicciandosi gli occhi abbagliati:

"Sarà ora che io vada" disse; "e questo tuo parente quando viene?"

"Vado a telefonargli" disse Lisa che evidentemente non si aspettava questa domanda; e uscì.

Egli restò solo: si alzò, andò alla parete, guardò distrattamente uno di quegli acquerelli; poi come sovrappensiero si avvicinò alla porta, l'aprì un poco; il telefono era là, inchiodato alla parete, in fondo al corridoio oscuro, ma Lisa non c'era; quella uscita era stata una finzione; quel parente non esisteva; pur di attirare il ragazzo in casa sua, la donna aveva mentito.

"Fingere" egli pensò richiudendo con precauzione la porta; "è giusto fingere"; tornò alla parete e riprese a contemplare l'acquerello che raffigurava una casa colonica e dei pagliai; un leggero, fastidioso disgusto lo opprimeva; come quando si sente ingrossare il vomito e si vorrebbe trattenerlo; ma questo pensiero: "in fin dei conti, ella è come me," servì a piegarlo alfine a un po' di compassione per quella figura mentitrice senza bisogno. "Siamo tutti uguali" pensò: "fra le mille maniere di fare un'azione, scegliamo sempre istintivamente la peggiore."

Dopo un istante la porta si aprì e Lisa entrò: "Mi dispiace tanto" ella disse, "quel mio parente è occupato... non può venire... ma dice domani... se puoi domani nel pomeriggio." Si guardarono; il disgusto e la compassione di Michele aumentavano. "Questo è troppo" pensò; "questo è menarmi per il naso; e domani sarà la stessa storia: torna domani." Gli parve che se avesse finto di non aver capito ci sarebbe stato come una complicità tra di loro, un malinteso ruffiano che avrebbe loro permesso, in attesa del parente inesistente, di intendersela senza troppi scrupoli su tutti gli altri punti.

"No" disse, "domani non torno."

"Ma egli verrà" insistette la donna con una certa sfrontatezza; e se tu non ci sei..."

Michele le posò una mano sulla spalla e la guardò: "Tutto questo è ridicolo... egli non verrà... perché non dire la verità?" La vide turbarsi e, quel che fu peggio, per sfuggire ai suoi sguardi, arrischiare un sorriso impudico, svergognato, come di chi non è troppo dispiacente di essere colto in fallo.

"Quale verità?" ella ripetè senza guardarlo, senza lasciare quel suo sorriso; "non ti capisco... salvo imprevisti, egli verrà certamente..."

"Ho guardato nel corridoio" spiegò Michele con calma; "tu non hai telefonato... e questo parente non esiste."

Un istante di silenzio; poi Lisa scelse l'atteggiamento più facile; sorrise ancora, alzò un poco le spalle: "E se hai guardato nel corridoio, perché mi fai tante domande?"

Michele la osservava. "È mai possibile" pensava, "che ella non senta che si può essere meglio di così?" Volle fare ancora uno sforzo: "No" insistette, "non prenderla su questo tono... è una cosa molto seria...: perché invece di far quella commedia non hai detto piuttosto 'toma domani... si prenderà il tè insieme'?"

"Avrei dovuto dirlo, lo so...": ella parlava senza umiltà, con una specie d'impazienza; "vuol dire che tu verrai lo stesso, non è vero?... E poi non aver paura, al mio parente se non gli ho parlato, parlerò certamente, il più presto possibile."

"Ecco" pensò il ragazzo, "ella crede che questo mio rimprovero sia dovuto al mio disappunto di non aver trovato quel suo maledetto parente." Il suo volto si indurì: "No, non verrò," disse, "e non parlare a nessuno." Lasciò la donna e uscì nel corridoio.

Un odore di cucina empiva quell'ombra angusta. "Allora è proprio vero che non verrai?" ella domandò tra supplichevole e incredula porgendogli il cappello; egli la guardò, esitò; tutto era stato in definitiva inutile: disgusto, pietà, la donna restava dove era, nel suo errore; questo senso di vanità dei suoi sforzi gli faceva male, dalla noia disperata e angosciosa che l'opprimeva avrebbe voluto gridare. "A che cosa servirebbe venire?" domandò.

"Come, a che cosa servirebbe?"

"Non servirebbe a nulla;" egli scosse la testa; "a nulla... tu sei così... nulla da fare... siete tutti così."

"Come così?" ella insistette arrossendo suo malgrado.

"Meschini, gretti... l'amore per andare a letto... il tuo parente in cima ai miei pensieri" avrebbe voluto rispondere Michele; invece rispose. "Va bene... verrò lo stesso"; un istante di silenzio. "Ma prima che io me ne vada" soggiunse "spiegami una cosa...: poiché ormai sei sicura che io... ti amo e perciò che io tornerò, perché hai continuato a usare quel sotterfugio del tuo parente invece di dirmi la verità?"

"Mi dispiaceva" ella spiegò non senza esitazione, "di rivelarti che la prima volta avevo inventato questa storia per farti venire."

"Ma neppure la prima volta era necessaria" disse Michele guardandola attentamente.

"Sì," ella ammise con umiltà; "hai ragione... ma chi è senza peccati?... e poi quel mio parente esiste veramente, è molto ricco... soltanto non lo vedo da molto tempo."

"Basta così" disse Michele; le prese la mano: "Allora a domani" incominciò; ma si accorse ad un tratto che Lisa lo guardava in modo strano e sorrideva tra timida e lusingatrice; capì; "E sia," pensò; si chinò, strinse la donna al petto e la baciò sulla bocca; poi la lasciò ed uscì; sulla soglia si voltò per salutare: vide allora che, come una bimba al primo amore, Lisa vergognosa si nascondeva pudicamente dietro un mantello appeso all'attaccapanni, là, nell'ombra del vestibolo, e con due dita posate sulle labbra gli mandava un ultimo bacio.

"Indegna commedia" pensò; e senza voltarsi indietro si avviò giù per la scala.

Capitolo VI

Quel giorno la madre finì assai tardi di vestirsi; era mezzodì e stava ancora seduta davanti la teletta passandosi con molte smorfie e grandissima cura il pennellino del nero sulle palpebre gonfie; appena desta, le immagini della gelosia l'avevano messa di cattivo umore, ma poi improvvisamente, si era ricordata che appunto quel giorno Carla compiva gli anni, ventiquattro di numero, e un brusco isterico fiotto di amor materno aveva inondato la sua anima: "La mia Carlotta, la mia povera Carlottina" aveva pensato quasi lacrimando dalla tenerezza; "ecco, non c'è che lei al mondo che mi voglia bene." Si era levata, si era vestita con questo pensiero di Carla, che compiva gli anni; le pareva questa una cosa pietosa, un fatto patetico da piangerci sopra, e non aveva cessato per tutto quel tempo di immaginare i regali e le soddisfazioni che avrebbe elargito alla fanciulla. "Ha pochi vestiti... gliene farò... gliene farò quattro o cinque... le farò anche la pelliccia... è tanto tempo che la desidera..." Dove poi avrebbe pescato i quattrini per questa beneficenza la madre non ci pensava neppure. "E che trovi un marito" pensò ancora; "dopo non avrò più desideri." Le venne di riflesso, pensando alla sua figliola ventiquattrenne eppure ancora nubile, una rabbia ingiuriosa contro gli uomini: "Tutti questi cretini di giovinotti... Non vogliono che divertirsi e perdere il loro tempo, mentre dovrebbero pensare a farsi una famiglia." Ma Carla si sarebbe certamente sposata: "È bella" ella si disse contando sulle dita le doti della figlia; "anzi direi bellissima... È buona, di una bontà angelica... e poi è intelligente, colta... ha avuto una eccellente educazione... cosa si può voler di più?" I denari, ecco, i denari mancavano; Carla sarebbe andata in casa di suo marito come era venuta al mondo, tutta nuda, ricca soltanto delle sue virtù, su questo non c'era dubbio; ma era poi così vero che oggigiorno non si sposano che le fanciulle ricche? oh non c'erano stati ultimamente casi di ragazze maritate benissimo e senza un soldo di dote?... Un po' rinfrancata, la madre passò dalla camera da letto nell'anticamera.

Un mazzo di magnifiche rose e una scatola stavano posati sulla tavola centrale; un biglietto era tra i fiori; la madre lo prese, lacerò la busta e lesse: "A Carla, alla mia quasi figlia, coi più affettuosi auguri, Leo." Ripose il biglietto tra le rose: "Com'è delicato" pensò contenta; "un altro al suo posto non saprebbe come comportarsi coi figli della sua amica... invece lui toglie ogni ragione di sospetto... è come un padre." Dalla gioia avrebbe voluto battere le mani, se Leo fosse stato presente l'avrebbe abbracciato; poi aprì la scatola; conteneva questa una borsa di seta ricamata con la cerniera di pietra azzurra; la gioia della madre fu al colmo.

Prese la scatola e il mazzo e corse nella stanza di Carla: "Cento di questi giorni" le gridò; "guarda cosa è arrivato per te." Carla era seduta alla tavola con un libro in mano; si alzò e senza dir parola lesse il biglietto; quell'impudenza, quella compiacenza di Leo che la chiamava "sua quasi figlia" le ricondussero in mente, per contrasto e così bruscamente che ne fremette, il senso angoscioso e in un certo modo incestuoso di questo suo intrigo; alzò gli occhi; quelli della madre brillavano di gioia, ella sorrideva commossa stringendo al petto, non senza ridicolaggine, il fascio di fiori: "Molto gentile da parte sua" disse freddamente; "e in quella scatola cosa c'è?"

"Una borsa" rispose la madre con entusiasmo; "una elegantissima borsa da sera che avrà pagato per lo meno cinquecento lire... guarda..." Aprì la scatola, mostrò il dono alla figlia: "Non è vero che è bella?" soggiunse.

"Bellissima" rispose Carla; posò l'oggetto sulla tavola, si guardarono:

"E così" disse improvvisamente la madre con voce commossa; "la mia figliola compie oggi ventiquattro anni... eppure mi sembra ieri che era una bimba."

"Sì, mamma, anche a me" rispose Carla senza ombra d'ironia; ma avrebbe voluto soggiungere: "da oggi non lo sarò più."

"Giocavi con le bambole" continuò la madre; "le cullavi facendomi cenno di non parlare, dicendomi che dormivano." Ella si fermò a metà di queste sue patetiche evocazioni e fissò Carla: "Speriamo che possa farlo un giorno con le bambole di carne e ossa."

"Sì, mamma, speriamo" rispose la fanciulla tra impacciata e pietosa.

"Veramente Carla" insistette la madre come se avesse voluto convincerla di una grande e profonda verità; "veramente non ho che un solo desiderio... che tu ti sposi... poi sarò felice..."

Carla sorrise: "Tu... ma io sarei felice?" pensò; "Sì, va bene" rispose abbassando la testa; "ma per sposarmi bisogna essere in due... io e lui."

"Lui verrà" esclamò la madre fiduciosissima; "anzi... guarda... ti sembrerà ridicolo... ma ho come un presentimento che in questo tuo nuovo anno, ti sposerai... o per lo meno ti fidanzerai... ho questa idea... chi sa perché, sono di quelle cose che non si spiegano... e vedrai che si realizzerà."

"Qualche altra cosa si realizzerà" avrebbe voluto rispondere Carla; e pensava alla sua decisione di darsi a Leo quel giorno stesso; l'incomprensione della madre le dava il senso doloroso di una cecità e di una oscurità nella quale essi tutti si trovavano avvolti senza speranza di liberazione; sorrise e fermamente rispose: "Certo, qualche cosa dovrà pur succedere."

Tacquero un istante ambedue; silenzio; immobilità; poi laggiù nel primo piano, dal fondo del corridoio, arrivò il tonfo della porta di casa chiusa con forza: "Dev'essere Merumeci" disse la madre alzandosi; "ricevilo tu... io vengo subito."

Il cuore di Carla batté più in fretta; discese la scala gradino per gradino come chi si sente mancare e va piano per non cadere; entrò nel salotto e come la madre aveva immaginato, Leo era là, in piedi presso la finestra e le volgeva le spalle.

"Oh eccoti qui:" la prese per un braccio e la fece sedere sopra il divano: "Grazie per il regalo" ella disse subito; "ma perché quel biglietto?"

"Quale biglietto?"

"Quasi mia figlia" ella disse guardandolo fissamente.

"Ah" esclamò Leo come se l'avesse dimenticato; "già... così ho scritto... quasi mia figlia... verissimo."

"E perché l'hai scritto?"

Un sorriso tra compiaciuto e inverecondo illuminò il volto dell'uomo: "Prima di tutto per un riguardo a tua madre... e poi perchè mi piace immaginare che tu sia mia figlia.

Ella lo guardava: "Che vergogna" pensava, "che sconfinata vergogna." Ma il desiderio di distruzione era più forte del disgusto: "Io tua figlia..." disse con un mezzo sorriso; "a questo in verità non avevo mai pensato... come ti è venuto in mente?"

"L'altra sera" rispose Leo tranquillamente, "mentre stavamo dietro la tenda... in quel momento mi ricordai, chi sa perché, che ti avevo veduta bimba, alta così, con le gambe nude, e le trecce sulle spalle e pensai: 'Ecco potrei esserle padre e ciò nonostante..."'

"Ciò nonostante ci amiamo non è vero?" finì Carla, e, guardandolo negli occhi: "Ma non ti pare che queste due cose siano, come dire? inconciliabili?"

"Perché?" rispose Leo senza cessare di sorridere, passandosi una mano sulla fronte; "forse in linea generale... ma nei casi singoli ciascuno fa secondo i propri sentimenti."

"Ma è contro natura!"

Leo rise davanti al volto serio e inquieto della fanciulla: "Sì, ma poiché tu non sei mia figlia il pensiero non conta." Si guardarono.

"A proposito" egli soggiunse, "prima che me ne dimentichi... dopo pranzo con un pretesto qualsiasi scendi in giardino... dalla parte del boschetto... io ti raggiungerò subito... siamo intesi?" Ella accennò di sì con la testa; soddisfatto Leo incrociò le braccia e guardò verso il soffitto; non voleva toccarla, perché aspettava da un momento all'altro l'arrivo indiscreto della madre: "Piuttosto che restarmene con l'eccitamento e col desiderio" pensava, "meglio rimandare tutto a più tardi, quando non ci sarà nessuno, e ne avrò il tempo." Ma se guardava Carla, la faccia gli si infiammava come una lanterna: avrebbe voluto afferrarla, abbracciarla, prenderla su quel divano, in quel momento stesso.

Questi appetiti di riflesso aumentavano il suo risentimento contro l'amante; si ricordò della scena di gelosia che Mariagrazia gli aveva fatto la sera avanti, e gli venne una stizza senza pietà. "Tua madre" disse bruscamente a Carla, "è un'oca di prima forza."

La fanciulla si voltò, stava per rispondergli, ma ne fu impedita da un rumore di porte; e quasi trascinando Michele per mano, la madre entrò: "Buon giorno Merumeci" gridò all'amante; poi, senza transizione additando il figliolo: "Ecco qui Michele," gridò, "dice che se invece di cederle la villa la vendiamo all'asta, possiamo pagar lei e in più serbarci qualche decina di migliaia di lire... è vero questo?"

La faccia di Leo si rabbuiò: "È una sciocchezza" egli disse senza muoversi; "nessuno mai potrà offrire per la vostra villa più di quello che io ve ne do."

"Ma in fin dei conti" disse Michele avanzandosi, "tu non ci dai nulla... ci fai andar via... ecco tutto."

"Vi ho già dato" rispose l'altro irritato e annoiato, guardando la finestra piena di cielo bianco; "e, del resto," soggiunse con voce risentita, "fate quel che volete... vendete la villa, regalatela, quel che volete... ma vi avverto che io non vi aiuterò in nulla... e che il giorno della scadenza quella somma deve essere qui nelle mie mani."

Leo sapeva a quale rischio andava incontro con queste parole; e se quelli avessero venduto la villa all'asta? In tal caso il vero valore si sarebbe rivelato e l'affare sarebbe svanito; ma la madre che non sapeva di aste e di vendite, che aveva l'impressione che affare fosse sinonimo d'imbroglio, e soprattutto temeva un abbandono da parte dell'amante, e tutto avrebbe fatto per ingraziarselo, lo rassicurò.

"No" ella intervenne, "all'asta magari no...: ma lei Merumeci potrebbe farci delle migliori condizioni... si potrebbe venire tra noi a un compromesso.

"Quale?" domandò l'uomo senza guardarla.

"Per esempio" disse la madre con eccelsa stupidità, "lasciarci l'usufrutto della villa finché Michele non guadagnerà, non lavorerà, e Carla non sarà sposata."

Una risata alta, forzata, sprezzante accolse questa proposta: "Allora aspetterei un pezzo" disse alfine Leo appena questa sua falsa ilarità si fu chetata; "un bel pezzetto..." Guardò Carla e in quegli occhi tra tristi e rassegnati lesse il suo pensiero: "Poi chi vorrà sposarmi? "; ma il sentimento che gliene derivò fu differente, nessuna pietà o malinconia, soltanto una vanità, un orgoglio di essere la vivente fatalità di quella vita.

"Come?" domandò la madre offesa; "cosa vuol dire?"

"Non vorrei essere frainteso" spiegò Leo; "non dubito che Carla si sposi prestissimo e glielo auguro di tutto cuore... ma in quanto a Michele, non credo che possa guadagnare prima di molti anni né che sia sulla buona strada per guadagnare... su questo punto, cara signora, ho i miei riveriti dubbi."

Finora Michele, che si era a malincuore lasciato trascinare dalla madre in questa discussione, aveva taciuto; ma ora, nel sentirsi così palesemente accusato di poltroneria e di incapacità capì che contro ogni indifferenza doveva agire: "È il momento di sdegnarsi" pensò; avanzò di un passo. "Io" disse con un tono assolutamente falso, "non sono quello che tu credi... dimostrerò coi fatti che so lavorare e guadagnare come chiunque altro... vedrai" soggiunse ammirando dentro di sé la faccia della madre piena di approvazione e di fierezza "che anche senza il tuo aiuto riuscirò a sostenere la mia famiglia e me stesso.

"Giustissimo" esclamò Mariagrazia; passò con orgoglio una mano sulla testa del figlio che ne sorrise di pietà; "Michele lavorerà e diventerà ricco" disse esaltata, "non abbiamo bisogno di nessuno noi."

Ma Leo non era così stupido; alzò con furore le spalle: "Delle sciocchezze" gridò; "con Michele non si sa mai se si scherza o se si parla sul serio...; sei un buffoncello, proprio così, nient'altro che un buffoncello." La sua indignazione era al colmo, se c'era una cosa su cui non ammetteva facezie, erano proprio gli affari; avrebbe voluto lasciarli tutti lì e andarsene.

Michele fece ancora un passo avanti: "buffoncello?" Era o non era una grave ingiuria ledente il suo onore e la sua reputazione questo "buffoncello"? A giudicare dalla propria indifferente calma, no; se invece si pensava al significato della parola e al poco amichevole sentimento che l'aveva ispirata, sì certamente. "Agire" egli pensò con una specie di ebbrezza; "per esempio schiaffeggiarlo." Non c'era un minuto da perdere, Leo era là, a un passo di distanza, appoggiato nel vano della finestra, contro la tenda di velluto, quella guancia che egli doveva colpire era in piena luce, larga, sanguigna, ben nutrita, ben rasata, tutta la mano ci sarebbe entrata, non c'era da temere di non cogliere nel segno... dunque...

"Ah, io sono un buffoncello" disse con voce incolore avvicinandosi ancor di più; "e non credi che potrei offendermene?"

"Per me offenditi pure" rispose Leo con un sorriso noncurante ma guardandolo attentamente.

"Allora prenditi questo"; Michele alzò la mano... ma per il polso, con una sorprendente rapidità, il gesto venne afferrato, rintuzzato; senza neppure capire come fosse avvenuto, egli si trovò schiacciato nell'angolo della finestra; Leo lo stringeva per i polsi; dietro di lui, costernate, erano accorse le due donne.

"Ah tu volevi schiaffeggiarmi" disse alfine l'uomo con una specie di tranquillo sarcasmo; "ma ti sbagli... non è ancora nato quello che ci riuscirà..." Parlava con calma ma stringendo i denti. Alle sue spalle: "Che è? perché?" esclamava la madre. In quanto a Michele, nonostante la propria incomoda posizione, fu soprattutto colpito dall'eleganza forte e sicura dell'uomo: una giacca doppio petto di panno marrone gli stringeva il dorso, la camicia era bianca e fresca, il colletto inamidato di un lino brillante e candido sosteneva a meraviglia la gola rasata, una cravatta avana filettata di giallo, sobriamente annodata, si inseriva nella spaccatura del panciotto; tutto questo egli osservò in pochi secondi; poi alzò gli occhi e disse semplicemente: "Lasciami!"

"No, mio caro" gli rispose l'altro, "no... non ti lascio, ho ancora da parlarti per mezz'ora..." intanto la madre e Carla si erano fatte in mezzo: "Lo lasci, Merumeci" disse la fanciulla posando una mano sulla spalla del fratello, e guardando l'amante; "può anche parlargli senza tenerlo in quel modo, non le pare?"

Quei due si separarono: "Non ho nient'altro da dirgli" pronunziò l'uomo seccamente, "se non che sarebbe ora di finirla... e a parte il fatto che tutto questo è inammissibile, non mi sembra che questo sia il miglior modo per venire a un compromesso."

"Lei ha mille volte ragione" disse la madre con una fretta adulativa "ma non pensi a Michele... non sa quello che fa..."

"E tu lo sai!" pensò il ragazzo guardandola: "Ma allora perché mi hai tirato in ballo?" domandò avanzandosi.

"E per questo" continuò la madre senza occuparsi dell'interruzione del figlio, "se vuole parlare di questo affare si rivolga a me.

"Alllora è così?" disse Leo guardando intorno quei volti dubitosi.

"Ebbene, una volta per tutte dirò le mie ultime condizioni: vi lascerò la villa finché non avrete trovato un'altra abitazione... e poi... in più... vi darò una certa somma... vediamo... per esempio trentamila lire.

"Trentamila lire?" ripetè la madre allargando gli occhi; "come?"

"Mi spiego" disse Leo; "lei afferma che il valore della villa supera l'ammontare dell'ipoteca... io dico di no, ma per dimostrarle che le sono veramente amico, le do trentamila lire supplementari... che rappresentano... non so... i lavori che possono essere stati eseguiti negli ultimi tempi... e comunque le migliorie arrecate dopo l'ipoteca..."

"Ma la villa vale di più, Merumeci" insistette la madre quasi dolorosamente; "vale di più..."

"E allora, sa cosa le dico?" rispose Leo con calma "la venda a qualchedun altro... e vedrà che nonché le trentamila lire non riesce neppure a pagar me... prima di tutto con la crisi che c'è, è un brutto momento, nessuno compera e tutti vogliono vendere, basta guardare la quarta pagina di un giornale per accorgersene... e poi, siccome la villa resta fuori della città, è difficile trovare qualcuno che voglia venire ad abitare quassù... ma faccia come vuole... per nulla al mondo vorrei avere il rimorso di averla mal consigliata".

"Io accetterei le condizioni di Merumeci, mamma" disse Carla; "per me non vedo l'ora di lasciare questa nostra villa e di andare altrove, magari povera."

La madre ebbe un gesto esasperato: "Stai zitta tu." Dopo di che seguì un costernato silenzio; Mariagrazia vedeva la miseria, Carla la distruzione della vecchia vita, Michele non vedeva nulla ed era il più disperato dei tre.

"Ad ogni modo" soggiunse l'uomo, "si può riparlarne... venga... venga dopodomani nel mio studio, signora... e così si potrà discutere più a lungo."

La madre assentì con una specie di avido e doloroso entusiasmo:

"Dopodomani... dopodomani nel pomeriggio?"

"Nel pomeriggio."

Per qualche istante non parlarono; poi, dopo una frase d'invito di Mariagrazia, passarono tutti e quattro dal salotto nella sala da pranzo.

6 (V-VI) 6 (V-VI) 6 (V-VI) 6 (V-VI) 6 (V-VI) 6(五至六)

Michele alzò la testa, si drizzò a sedere stropicciandosi gli occhi abbagliati: Michael raised his head, stood up straight in his seat crinkling his dazzled eyes: Микеле поднял голову, сел, протирая ослепленные глаза:

"Sarà ora che io vada" disse; "e questo tuo parente quando viene?" "It will be time for me to go," he said; "and when is this relative of yours coming?"

"Vado a telefonargli" disse Lisa che evidentemente non si aspettava questa domanda; e uscì. "I'm going to phone him," said Lisa, who evidently did not expect this question; and went out.

Egli restò solo: si alzò, andò alla parete, guardò distrattamente uno di quegli acquerelli; poi come sovrappensiero si avvicinò alla porta, l'aprì un poco; il telefono era là, inchiodato alla parete, in fondo al corridoio oscuro, ma Lisa non c'era; quella uscita era stata una finzione; quel parente non esisteva; pur di attirare il ragazzo in casa sua, la donna aveva mentito. He was left alone: he got up, went to the wall, looked absentmindedly at one of those watercolors; then as if overthinking, he went to the door, opened it a little; the telephone was there, nailed to the wall, at the end of the dark hallway, but Lisa was not there; that exit had been a pretense; that relative did not exist; in order to lure the boy into her house, the woman had lied.

"Fingere" egli pensò richiudendo con precauzione la porta; "è giusto fingere"; tornò alla parete e riprese a contemplare l'acquerello che raffigurava una casa colonica e dei pagliai; un leggero, fastidioso disgusto lo opprimeva; come quando si sente ingrossare il vomito e si vorrebbe trattenerlo; ma questo pensiero: "in fin dei conti, ella è come me," servì a piegarlo alfine a un po' di compassione per quella figura mentitrice senza bisogno. "Pretending," he thought, carefully closing the door; "it's okay to pretend"; he returned to the wall and resumed his contemplation of the watercolor depicting a farmhouse and haystacks; a slight, nagging disgust oppressed him; like when you feel vomiting and want to hold it back; but this thought: "after all, she is like me," served to bend him finally to a little pity for that needlessly lying figure. "Siamo tutti uguali" pensò: "fra le mille maniere di fare un'azione, scegliamo sempre istintivamente la peggiore." "We are all the same," he thought, "among the thousand ways of doing an action, we always instinctively choose the worst."

Dopo un istante la porta si aprì e Lisa entrò: "Mi dispiace tanto" ella disse, "quel mio parente è occupato... non può venire... ma dice domani... se puoi domani nel pomeriggio." After a moment, the door opened and Lisa entered: "I'm so sorry," she said, "that relative of mine is busy... he can't come... but he says tomorrow... if you can tomorrow in the afternoon." Si guardarono; il disgusto e la compassione di Michele aumentavano. They looked at each other; Michele's disgust and compassion were growing. "Questo è troppo" pensò; "questo è menarmi per il naso; e domani sarà la stessa storia: torna domani." "This is too much," he thought; "this is leading me by the nose; and tomorrow will be the same story: come back tomorrow." Gli parve che se avesse finto di non aver capito ci sarebbe stato come una complicità tra di loro, un malinteso ruffiano che avrebbe loro permesso, in attesa del parente inesistente, di intendersela senza troppi scrupoli su tutti gli altri punti. It seemed to him that if he pretended not to have understood, there would be a complicity between them, a deceitful misunderstanding that would allow them, while waiting for the non-existent relative, to understand each other without too many scruples on all other points.

"No" disse, "domani non torno." "No," he said, "I'm not coming back tomorrow."

"Ma egli verrà" insistette la donna con una certa sfrontatezza; e se tu non ci sei..." "But he will come," insisted the woman with a certain boldness; and if you are not there..."

Michele le posò una mano sulla spalla e la guardò: "Tutto questo è ridicolo... egli non verrà... perché non dire la verità?" Michele put a hand on her shoulder and looked at her: "All this is ridiculous... he will not come... why not tell the truth?" La vide turbarsi e, quel che fu peggio, per sfuggire ai suoi sguardi, arrischiare un sorriso impudico, svergognato, come di chi non è troppo dispiacente di essere colto in fallo. Er sah, wie sie sich aufregte und, was noch schlimmer war, ein unbescheidenes, schamloses Lächeln riskierte, um seinem Blick zu entgehen, wie einer, dem es nicht allzu leid tut, auf frischer Tat ertappt zu werden. He saw her become agitated and worse still, to avoid his gaze, she risked a shameless, unashamed smile, as if she didn't mind being caught red-handed.

"Quale verità?" "What truth?" ella ripetè senza guardarlo, senza lasciare quel suo sorriso; "non ti capisco... salvo imprevisti, egli verrà certamente..." she repeated without looking at him, without losing her smile; "I don't understand you... barring unforeseen events, he will certainly come..."

"Ho guardato nel corridoio" spiegò Michele con calma; "tu non hai telefonato... e questo parente non esiste." "I looked in the hallway," Michele explained calmly; "you didn't call... and this relative doesn't exist."

Un istante di silenzio; poi Lisa scelse l'atteggiamento più facile; sorrise ancora, alzò un poco le spalle: "E se hai guardato nel corridoio, perché mi fai tante domande?" A moment of silence; then Lisa chose the easiest attitude; she smiled again, shrugged a bit: "And if you looked in the hallway, why are you asking me so many questions?"

Michele la osservava. Michele was observing her. "È mai possibile" pensava, "che ella non senta che si può essere meglio di così?" "Is it possible" he thought, "that she doesn't realize that one can do better than this?" Volle fare ancora uno sforzo: "No" insistette, "non prenderla su questo tono... è una cosa molto seria...: perché invece di far quella commedia non hai detto piuttosto 'toma domani... si prenderà il tè insieme'?" He wanted to make one more effort: "No," he insisted, "don't take it in that tone... it's a very serious matter... why instead of making that scene didn't you say 'come tomorrow... we will have tea together'?"

"Avrei dovuto dirlo, lo so...": ella parlava senza umiltà, con una specie d'impazienza; "vuol dire che tu verrai lo stesso, non è vero?... "I should have said it, I know...": she spoke without humility, with a kind of impatience; "it means you will come anyway, right?..." E poi non aver paura, al mio parente se non gli ho parlato, parlerò certamente, il più presto possibile." And don't worry, if I haven't spoken to my relative, I will certainly speak to him as soon as possible."

"Ecco" pensò il ragazzo, "ella crede che questo mio rimprovero sia dovuto al mio disappunto di non aver trovato quel suo maledetto parente." "Here," thought the boy, "she believes that this reproach of mine is due to my disappointment in not having found that damned relative of hers." Il suo volto si indurì: "No, non verrò," disse, "e non parlare a nessuno." His face hardened: "No, I will not come," he said, "and do not speak to anyone." Lasciò la donna e uscì nel corridoio. He left the woman and went out into the corridor.

Un odore di cucina empiva quell'ombra angusta. An aroma of cooking filled that narrow shadow. "Allora è proprio vero che non verrai?" "So it's really true that you won't come?" ella domandò tra supplichevole e incredula porgendogli il cappello; egli la guardò, esitò; tutto era stato in definitiva inutile: disgusto, pietà, la donna restava dove era, nel suo errore; questo senso di vanità dei suoi sforzi gli faceva male, dalla noia disperata e angosciosa che l'opprimeva avrebbe voluto gridare. she asked, between pleading and incredulous, offering him the hat; he looked at her, hesitated; everything had ultimately been useless: disgust, pity, the woman remained where she was, in her mistake; this sense of the futility of his efforts hurt him, from the desperate and anguished boredom that oppressed him, he would have wanted to scream. "A che cosa servirebbe venire?" "What's the point of coming?" domandò. he asked.

"Come, a che cosa servirebbe?" "What, what's the point?"

"Non servirebbe a nulla;" egli scosse la testa; "a nulla... tu sei così... nulla da fare... siete tutti così." "It would be useless;" he shook his head; "useless... you are like this... nothing to be done... you are all like that."

"Come così?" "Like what?" ella insistette arrossendo suo malgrado. she insisted, blushing against her will.

"Meschini, gretti... l'amore per andare a letto... il tuo parente in cima ai miei pensieri" avrebbe voluto rispondere Michele; invece rispose. "Sly, cunning... the love for going to bed... your relative at the top of my thoughts" Michele wanted to reply; instead he answered. "Va bene... verrò lo stesso"; un istante di silenzio. "Alright... I'll come anyway"; a moment of silence. "Ma prima che io me ne vada" soggiunse "spiegami una cosa...: poiché ormai sei sicura che io... ti amo e perciò che io tornerò, perché hai continuato a usare quel sotterfugio del tuo parente invece di dirmi la verità?" "But before I leave" he added, "explain something to me...: since you are now sure that I... love you and therefore that I will return, why did you keep using that excuse of your relative instead of telling me the truth?"

"Mi dispiaceva" ella spiegò non senza esitazione, "di rivelarti che la prima volta avevo inventato questa storia per farti venire." "I'm sorry," she explained, not without hesitation, "to reveal to you that the first time I made up this story to make you come."

"Ma neppure la prima volta era necessaria" disse Michele guardandola attentamente. "But even the first time was not necessary," said Michele, looking at her carefully.

"Sì," ella ammise con umiltà; "hai ragione... ma chi è senza peccati?... "Yes," she admitted humbly; "you are right... but who is without sin?... e poi quel mio parente esiste veramente, è molto ricco... soltanto non lo vedo da molto tempo." "and then that relative of mine really exists, he is very rich... I just haven't seen him in a long time."

"Basta così" disse Michele; le prese la mano: "Allora a domani" incominciò; ma si accorse ad un tratto che Lisa lo guardava in modo strano e sorrideva tra timida e lusingatrice; capì; "E sia," pensò; si chinò, strinse la donna al petto e la baciò sulla bocca; poi la lasciò ed uscì; sulla soglia si voltò per salutare: vide allora che, come una bimba al primo amore, Lisa vergognosa si nascondeva pudicamente dietro un mantello appeso all'attaccapanni, là, nell'ombra del vestibolo, e con due dita posate sulle labbra gli mandava un ultimo bacio. "That's enough", Michele said; he took her hand: "See you tomorrow" he started; but suddenly noticed that Lisa was looking at him strangely and smiling shyly and flatteringly; he understood; "So be it," he thought; he leaned down, hugged the woman to his chest and kissed her on the mouth; then he let her go and left; on the threshold he turned to say goodbye: he then saw that, like a girl in her first love, shy Lisa was modestly hiding behind a cloak hanging on the coat rack, there, in the shadow of the vestibule, and with two fingers on her lips she sent him one last kiss.

"Indegna commedia" pensò; e senza voltarsi indietro si avviò giù per la scala. "Ignoble comedy" he thought; and without looking back, he headed down the stairs.

Capitolo VI

Quel giorno la madre finì assai tardi di vestirsi; era mezzodì e stava ancora seduta davanti la teletta passandosi con molte smorfie e grandissima cura il pennellino del nero sulle palpebre gonfie; appena desta, le immagini della gelosia l'avevano messa di cattivo umore, ma poi improvvisamente, si era ricordata che appunto quel giorno Carla compiva gli anni, ventiquattro di numero, e un brusco isterico fiotto di amor materno aveva inondato la sua anima: "La mia Carlotta, la mia povera Carlottina" aveva pensato quasi lacrimando dalla tenerezza; "ecco, non c'è che lei al mondo che mi voglia bene." That day the mother took a long time to get dressed; it was noon and she was still sitting in front of the little mirror, carefully applying eyeliner to her swollen eyelids with many grimaces; just awakened, the images of jealousy had put her in a bad mood, but then suddenly, she remembered that it was Carla's birthday, twenty-four years old, and a sudden hysteric outpouring of maternal love had flooded her soul: "My Carlotta, my poor little Carlottina," she thought, almost crying from tenderness; "here, there is no one in the world who loves me except her." Si era levata, si era vestita con questo pensiero di Carla, che compiva gli anni; le pareva questa una cosa pietosa, un fatto patetico da piangerci sopra, e non aveva cessato per tutto quel tempo di immaginare i regali e le soddisfazioni che avrebbe elargito alla fanciulla. She got up, dressed with this thought of Carla, who was having her birthday; she found this a pitiful thing, a pathetic fact to cry over, and she hadn't stopped imagining the gifts and satisfactions she would give to the girl for all that time. "Ha pochi vestiti... gliene farò... gliene farò quattro o cinque... le farò anche la pelliccia... è tanto tempo che la desidera..." Dove poi avrebbe pescato i quattrini per questa beneficenza la madre non ci pensava neppure. "She has few clothes... I'll make her some... I'll make her four or five... I'll even make her a fur coat... she's been wanting one for so long..." Where she would get the money for this kindness, the mother didn't even think about it. "E che trovi un marito" pensò ancora; "dopo non avrò più desideri." "And may she find a husband," she thought again; "after that, I won't have any more desires." Le venne di riflesso, pensando alla sua figliola ventiquattrenne eppure ancora nubile, una rabbia ingiuriosa contro gli uomini: "Tutti questi cretini di giovinotti... Non vogliono che divertirsi e perdere il loro tempo, mentre dovrebbero pensare a farsi una famiglia." Reflecting, she felt a shameful anger towards men when thinking about her twenty-four-year-old daughter who was still unmarried: "All these silly young men... They just want to have fun and waste their time, while they should be thinking about starting a family." Ma Carla si sarebbe certamente sposata: "È bella" ella si disse contando sulle dita le doti della figlia; "anzi direi bellissima... È buona, di una bontà angelica... e poi è intelligente, colta... ha avuto una eccellente educazione... cosa si può voler di più?" But Carla would certainly get married: "She is beautiful," she said to herself, counting on her fingers the qualities of her daughter; "in fact, I would say extremely beautiful... She is kind, with an angelic kindness... and then she is intelligent, educated... she had an excellent upbringing... what more could one want?" I denari, ecco, i denari mancavano; Carla sarebbe andata in casa di suo marito come era venuta al mondo, tutta nuda, ricca soltanto delle sue virtù, su questo non c'era dubbio; ma era poi così vero che oggigiorno non si sposano che le fanciulle ricche? The money, well, the money was missing; Carla would have gone to her husband's house as she had come into the world, all naked, rich only in her virtues, there was no doubt about that; but was it really true that nowadays only wealthy girls get married? oh non c'erano stati ultimamente casi di ragazze maritate benissimo e senza un soldo di dote?... oh haven't there been recently cases of girls getting married very well without a dowry?... Un po' rinfrancata, la madre passò dalla camera da letto nell'anticamera. Somewhat comforted, the mother went from the bedroom to the antechamber.

Un mazzo di magnifiche rose e una scatola stavano posati sulla tavola centrale; un biglietto era tra i fiori; la madre lo prese, lacerò la busta e lesse: "A Carla, alla mia quasi figlia, coi più affettuosi auguri, Leo." A bouquet of magnificent roses and a box were laid on the central table; a note was among the flowers; the mother took it, tore open the envelope, and read: "To Carla, my almost daughter, with the most affectionate wishes, Leo." Ripose il biglietto tra le rose: "Com'è delicato" pensò contenta; "un altro al suo posto non saprebbe come comportarsi coi figli della sua amica... invece lui toglie ogni ragione di sospetto... è come un padre." She placed the note among the roses: "How delicate it is" she thought happily; "another man in his place wouldn't know how to behave with his friend's children... instead, he removes any reason for suspicion... he's like a father." Dalla gioia avrebbe voluto battere le mani, se Leo fosse stato presente l'avrebbe abbracciato; poi aprì la scatola; conteneva questa una borsa di seta ricamata con la cerniera di pietra azzurra; la gioia della madre fu al colmo. Out of joy, she wanted to clap her hands, if Leo had been present she would have hugged him; then she opened the box; it contained an embroidered silk bag with a zipper made of blue stone; the mother's joy was complete.

Prese la scatola e il mazzo e corse nella stanza di Carla: "Cento di questi giorni" le gridò; "guarda cosa è arrivato per te." He took the box and the deck and ran into Carla's room: "One of these days" he shouted to her; "look what has arrived for you." Carla era seduta alla tavola con un libro in mano; si alzò e senza dir parola lesse il biglietto; quell'impudenza, quella compiacenza di Leo che la chiamava "sua quasi figlia" le ricondussero in mente, per contrasto e così bruscamente che ne fremette, il senso angoscioso e in un certo modo incestuoso di questo suo intrigo; alzò gli occhi; quelli della madre brillavano di gioia, ella sorrideva commossa stringendo al petto, non senza ridicolaggine, il fascio di fiori: "Molto gentile da parte sua" disse freddamente; "e in quella scatola cosa c'è?" Carla was sitting at the table with a book in her hand; she got up and without saying a word read the note; that impudence, that complacency of Leo who called her "his almost daughter" brought to her mind, by contrast and so abruptly that she shivered, the anguishing and somewhat incestuous sense of this intrigue; she raised her eyes; her mother's eyes were shining with joy, she smiled moved holding the bouquet of flowers to her chest, not without ridiculousness: "Very kind of him" she said coldly; "and what's in that box?"

"Una borsa" rispose la madre con entusiasmo; "una elegantissima borsa da sera che avrà pagato per lo meno cinquecento lire... guarda..." Aprì la scatola, mostrò il dono alla figlia: "Non è vero che è bella?" "A purse" replied the mother enthusiastically; "a very elegant evening purse that he must have paid at least five hundred lire for... look..." She opened the box, showed the gift to her daughter: "Isn't it beautiful?" soggiunse. he added.

"Bellissima" rispose Carla; posò l'oggetto sulla tavola, si guardarono: "Beautiful" replied Carla; she placed the object on the table, they looked at each other:

"E così" disse improvvisamente la madre con voce commossa; "la mia figliola compie oggi ventiquattro anni... eppure mi sembra ieri che era una bimba." "And so" said the mother suddenly with a moved voice; "my daughter turns twenty-four today... yet it feels like just yesterday she was a little girl."

"Sì, mamma, anche a me" rispose Carla senza ombra d'ironia; ma avrebbe voluto soggiungere: "da oggi non lo sarò più." "Yes, mom, me too," replied Carla without a hint of irony; but she wanted to add: "From today I won't be anymore."

"Giocavi con le bambole" continuò la madre; "le cullavi facendomi cenno di non parlare, dicendomi che dormivano." "You played with dolls," the mother continued; "You rocked them gesturing for me not to speak, telling me they were sleeping." Ella si fermò a metà di queste sue patetiche evocazioni e fissò Carla: "Speriamo che possa farlo un giorno con le bambole di carne e ossa." She stopped halfway through these pathetic evocations and stared at Carla: "Let's hope she can do it one day with the flesh and bone dolls."

"Sì, mamma, speriamo" rispose la fanciulla tra impacciata e pietosa. "Yes, mom, let's hope," replied the girl, somewhat embarrassed and pitiful.

"Veramente Carla" insistette la madre come se avesse voluto convincerla di una grande e profonda verità; "veramente non ho che un solo desiderio... che tu ti sposi... poi sarò felice..." "Really Carla," the mother insisted as if she wanted to convince her of a great and profound truth; "really, I only have one wish... that you get married... then I'll be happy..."

Carla sorrise: "Tu... ma io sarei felice?" Carla smiled: "You... but would I be happy?" pensò; "Sì, va bene" rispose abbassando la testa; "ma per sposarmi bisogna essere in due... io e lui." she thought; "Yes, alright" she replied, lowering her head; "but to get married, we need two people... me and him."

"Lui verrà" esclamò la madre fiduciosissima; "anzi... guarda... ti sembrerà ridicolo... ma ho come un presentimento che in questo tuo nuovo anno, ti sposerai... o per lo meno ti fidanzerai... ho questa idea... chi sa perché, sono di quelle cose che non si spiegano... e vedrai che si realizzerà." "He will come" exclaimed the most trusting mother; "in fact... look... it may seem ridiculous to you... but I have a feeling that in this new year of yours, you will get married... or at least engaged... I have this idea... who knows why, it's one of those things that cannot be explained... and you will see it will come true."

"Qualche altra cosa si realizzerà" avrebbe voluto rispondere Carla; e pensava alla sua decisione di darsi a Leo quel giorno stesso; l'incomprensione della madre le dava il senso doloroso di una cecità e di una oscurità nella quale essi tutti si trovavano avvolti senza speranza di liberazione; sorrise e fermamente rispose: "Certo, qualche cosa dovrà pur succedere." "Something else will come true" Carla wanted to reply; and she thought about her decision to give herself to Leo that very day; her mother's incomprehension gave her the painful sense of blindness and darkness in which they all found themselves wrapped without hope of release; she smiled and firmly replied: "Of course, something has to happen."

Tacquero un istante ambedue; silenzio; immobilità; poi laggiù nel primo piano, dal fondo del corridoio, arrivò il tonfo della porta di casa chiusa con forza: "Dev'essere Merumeci" disse la madre alzandosi; "ricevilo tu... io vengo subito." They remained silent for a moment; silence; stillness; then down there on the first floor, from the end of the hallway, came the thud of the front door being slammed shut: "It must be Merumeci" said the mother getting up; "you go receive him... I'll be right there."

Il cuore di Carla batté più in fretta; discese la scala gradino per gradino come chi si sente mancare e va piano per non cadere; entrò nel salotto e come la madre aveva immaginato, Leo era là, in piedi presso la finestra e le volgeva le spalle. Carla's heart beat faster; she descended the stairs step by step as if feeling faint and going slowly to avoid falling; she entered the living room and as the mother had imagined, Leo was there, standing by the window with his back turned.

"Oh eccoti qui:" la prese per un braccio e la fece sedere sopra il divano: "Grazie per il regalo" ella disse subito; "ma perché quel biglietto?" "Oh, here you are:" he took her by the arm and sat her on the couch: "Thank you for the gift" she immediately said; "but why that note?"

"Quale biglietto?" "Which ticket?"

"Quasi mia figlia" ella disse guardandolo fissamente. "Almost my daughter", she said, looking at him intently.

"Ah" esclamò Leo come se l'avesse dimenticato; "già... così ho scritto... quasi mia figlia... "Ah" exclaimed Leo as if he had forgotten; "yes... that's how I wrote it... almost my daughter..." verissimo." Very true.

"E perché l'hai scritto?" "And why did you write it?"

Un sorriso tra compiaciuto e inverecondo illuminò il volto dell'uomo: "Prima di tutto per un riguardo a tua madre... e poi perchè mi piace immaginare che tu sia mia figlia. A smile between pleased and shameless lit up the man's face: "First of all, out of respect for your mother... and then because I like to imagine that you are my daughter."

Ella lo guardava: "Che vergogna" pensava, "che sconfinata vergogna." She was looking at him: "What a shame" she thought, "such immense shame." Ma il desiderio di distruzione era più forte del disgusto: "Io tua figlia..." disse con un mezzo sorriso; "a questo in verità non avevo mai pensato... come ti è venuto in mente?" But the desire for destruction was stronger than disgust: "I your daughter..." she said with a half smile; "I had never thought about this... how did it come to your mind?"

"L'altra sera" rispose Leo tranquillamente, "mentre stavamo dietro la tenda... in quel momento mi ricordai, chi sa perché, che ti avevo veduta bimba, alta così, con le gambe nude, e le trecce sulle spalle e pensai: 'Ecco potrei esserle padre e ciò nonostante..."' "The other night" Leo replied calmly, "while we were behind the curtain... at that moment I remembered, for some reason, seeing you as a child, so tall, with bare legs, and braids on your shoulders and I thought: 'I could be her father and yet..."'

"Ciò nonostante ci amiamo non è vero?" "Nevertheless, we love each other, isn't it true?" finì Carla, e, guardandolo negli occhi: "Ma non ti pare che queste due cose siano, come dire? Carla finished, and, looking into his eyes: "But don't you think that these two things are, shall we say, inconciliabili?" irreconcilable?"

"Perché?" rispose Leo senza cessare di sorridere, passandosi una mano sulla fronte; "forse in linea generale... ma nei casi singoli ciascuno fa secondo i propri sentimenti." replied Leo, still smiling, running a hand over his forehead; "perhaps in general terms... but in individual cases, everyone acts according to their own feelings."

"Ma è contro natura!" "But it's against nature!"

Leo rise davanti al volto serio e inquieto della fanciulla: "Sì, ma poiché tu non sei mia figlia il pensiero non conta." Leo laughed in front of the serious and worried face of the girl: "Yes, but since you are not my daughter, the thought doesn't matter." Si guardarono. They looked at each other.

"A proposito" egli soggiunse, "prima che me ne dimentichi... dopo pranzo con un pretesto qualsiasi scendi in giardino... dalla parte del boschetto... io ti raggiungerò subito... siamo intesi?" "By the way," he added, "before I forget... after lunch, for any pretext, go down to the garden... towards the grove... I'll join you right away... are we clear?" Ella accennò di sì con la testa; soddisfatto Leo incrociò le braccia e guardò verso il soffitto; non voleva toccarla, perché aspettava da un momento all'altro l'arrivo indiscreto della madre: "Piuttosto che restarmene con l'eccitamento e col desiderio" pensava, "meglio rimandare tutto a più tardi, quando non ci sarà nessuno, e ne avrò il tempo." She nodded in agreement; satisfied, Leo crossed his arms and looked towards the ceiling; he didn't want to touch her, because he was waiting for the mother's indiscreet arrival at any moment: "Instead of staying here with excitement and desire," he thought, "it's better to postpone everything for later, when there's no one around, and I'll have the time." Ma se guardava Carla, la faccia gli si infiammava come una lanterna: avrebbe voluto afferrarla, abbracciarla, prenderla su quel divano, in quel momento stesso. But when he looked at Carla, his face would flush like a lantern: he wanted to seize her, hug her, take her on that sofa, right at that moment.

Questi appetiti di riflesso aumentavano il suo risentimento contro l'amante; si ricordò della scena di gelosia che Mariagrazia gli aveva fatto la sera avanti, e gli venne una stizza senza pietà. These involuntary appetites increased his resentment towards his lover; he remembered the scene of jealousy Mariagrazia had made the night before, and he felt a merciless anger. Deze begeerten versterkten reflexmatig haar wrok tegen haar minnaar; hij herinnerde zich het tafereel van jaloezie dat Mariagrazia hem de vorige avond had aangedaan, en hij was genadeloos boos. "Tua madre" disse bruscamente a Carla, "è un'oca di prima forza." "Your mother," he said abruptly to Carla, "is a first-rate goose."

La fanciulla si voltò, stava per rispondergli, ma ne fu impedita da un rumore di porte; e quasi trascinando Michele per mano, la madre entrò: "Buon giorno Merumeci" gridò all'amante; poi, senza transizione additando il figliolo: "Ecco qui Michele," gridò, "dice che se invece di cederle la villa la vendiamo all'asta, possiamo pagar lei e in più serbarci qualche decina di migliaia di lire... è vero questo?" The girl turned around, was about to answer him, but was prevented by a noise of doors; and almost dragging Michele by the hand, the mother entered: "Good morning Merumeci" she shouted to her lover; then, without transition pointing to the son: "Here is Michele," she exclaimed, "he says that if instead of giving her the villa we sell it at auction, we can pay her and still keep some tens of thousands of lire... is this true?"

La faccia di Leo si rabbuiò: "È una sciocchezza" egli disse senza muoversi; "nessuno mai potrà offrire per la vostra villa più di quello che io ve ne do." Leo's face darkened: "It's nonsense," he said without moving; "no one will ever be able to offer more for your villa than what I offer you."

"Ma in fin dei conti" disse Michele avanzandosi, "tu non ci dai nulla... ci fai andar via... ecco tutto." "But after all," said Michele moving forward, "you give us nothing... you make us leave... that's all."

"Vi ho già dato" rispose l'altro irritato e annoiato, guardando la finestra piena di cielo bianco; "e, del resto," soggiunse con voce risentita, "fate quel che volete... vendete la villa, regalatela, quel che volete... ma vi avverto che io non vi aiuterò in nulla... e che il giorno della scadenza quella somma deve essere qui nelle mie mani." "I have already given it to you," replied the other, irritated and bored, looking at the window full of white sky; "and, besides," he added in an offended voice, "do as you wish... sell the villa, gift it, whatever you want... but I warn you that I will not help you in anything... and that on the day of the deadline that sum must be here in my hands."

Leo sapeva a quale rischio andava incontro con queste parole; e se quelli avessero venduto la villa all'asta? Leo knew the risk he was taking with those words; what if they sold the villa at auction? In tal caso il vero valore si sarebbe rivelato e l'affare sarebbe svanito; ma la madre che non sapeva di aste e di vendite, che aveva l'impressione che affare fosse sinonimo d'imbroglio, e soprattutto temeva un abbandono da parte dell'amante, e tutto avrebbe fatto per ingraziarselo, lo rassicurò. In that case, the true value would be revealed and the deal would disappear; but the mother, who was unaware of auctions and sales, who had the impression that a deal was synonymous with fraud, and above all feared abandonment by her lover, would do anything to please him, reassuring him.

"No" ella intervenne, "all'asta magari no...: ma lei Merumeci potrebbe farci delle migliori condizioni... si potrebbe venire tra noi a un compromesso. "No," she intervened, "at the auction maybe not...: but Merumeci could offer us better conditions... we could come to a compromise among ourselves."

"Quale?" "Which one?" domandò l'uomo senza guardarla. the man asked without looking at her.

"Per esempio" disse la madre con eccelsa stupidità, "lasciarci l'usufrutto della villa finché Michele non guadagnerà, non lavorerà, e Carla non sarà sposata." "For example," said the mother with excellent stupidity, "let's leave us the usufruct of the villa until Michele will not earn, will not work, and Carla will not be married."

Una risata alta, forzata, sprezzante accolse questa proposta: "Allora aspetterei un pezzo" disse alfine Leo appena questa sua falsa ilarità si fu chetata; "un bel pezzetto..." Guardò Carla e in quegli occhi tra tristi e rassegnati lesse il suo pensiero: "Poi chi vorrà sposarmi? A loud, forced, contemptuous laugh greeted this proposal: "Then I would wait a while" Leo finally said as soon as this false hilarity subsided; "a nice little while..." He looked at Carla and in those eyes, sad and resigned, he read her thought: "Then who will want to marry me? "; ma il sentimento che gliene derivò fu differente, nessuna pietà o malinconia, soltanto una vanità, un orgoglio di essere la vivente fatalità di quella vita. "; but the feeling that arose from it was different, no pity or melancholy, just a vanity, a pride in being the living fate of that life.

"Come?" domandò la madre offesa; "cosa vuol dire?" asked the offended mother, "what does it mean?"

"Non vorrei essere frainteso" spiegò Leo; "non dubito che Carla si sposi prestissimo e glielo auguro di tutto cuore... ma in quanto a Michele, non credo che possa guadagnare prima di molti anni né che sia sulla buona strada per guadagnare... su questo punto, cara signora, ho i miei riveriti dubbi." "I would not want to be misunderstood," Leo explained; "I have no doubt that Carla will get married very soon and I sincerely wish her all the best... but as for Michele, I don't think he will be able to earn a living for many years nor is he on the right path to do so... on this point, dear madam, I have my respected doubts."

Finora Michele, che si era a malincuore lasciato trascinare dalla madre in questa discussione, aveva taciuto; ma ora, nel sentirsi così palesemente accusato di poltroneria e di incapacità capì che contro ogni indifferenza doveva agire: "È il momento di sdegnarsi" pensò; avanzò di un passo. So far, Michele, who had reluctantly let himself be dragged into this discussion by his mother, had remained silent; but now, feeling so openly accused of laziness and incompetence, he understood that he had to act against any indifference: "It is time to be indignant," he thought; he took a step forward. "Io" disse con un tono assolutamente falso, "non sono quello che tu credi... dimostrerò coi fatti che so lavorare e guadagnare come chiunque altro... vedrai" soggiunse ammirando dentro di sé la faccia della madre piena di approvazione e di fierezza "che anche senza il tuo aiuto riuscirò a sostenere la mia famiglia e me stesso. "I," he said in a completely fake tone, "am not what you think... I will prove with actions that I know how to work and earn like anyone else... you'll see," he added, admiring inside himself his mother's face full of approval and pride, "that even without your help I will be able to support my family and myself.

"Giustissimo" esclamò Mariagrazia; passò con orgoglio una mano sulla testa del figlio che ne sorrise di pietà; "Michele lavorerà e diventerà ricco" disse esaltata, "non abbiamo bisogno di nessuno noi." "Absolutely right," exclaimed Mariagrazia; she proudly ran a hand over her son's head, who smiled at her with pity; "Michele will work and become rich," she said excited, "we don't need anyone."

Ma Leo non era così stupido; alzò con furore le spalle: "Delle sciocchezze" gridò; "con Michele non si sa mai se si scherza o se si parla sul serio...; sei un buffoncello, proprio così, nient'altro che un buffoncello." But Leo was not so stupid; he shrugged furiously: "Nonsense!" he shouted; "with Michele you never know if he's joking or if he's serious...; you're a little jester, just that, nothing more than a little jester." La sua indignazione era al colmo, se c'era una cosa su cui non ammetteva facezie, erano proprio gli affari; avrebbe voluto lasciarli tutti lì e andarsene. His indignation was at its peak, if there was one thing he did not tolerate jokes about, it was his business; he wanted to leave them all there and go away.

Michele fece ancora un passo avanti: "buffoncello?" Michele took another step forward: "jester?" Era o non era una grave ingiuria ledente il suo onore e la sua reputazione questo "buffoncello"? Wasn't it a serious insult hurting his honor and reputation, this "jester"? A giudicare dalla propria indifferente calma, no; se invece si pensava al significato della parola e al poco amichevole sentimento che l'aveva ispirata, sì certamente. Judging by his indifferent calm, no; but if one thought about the meaning of the word and the unfriendly feeling that had inspired it, then yes, certainly. "Agire" egli pensò con una specie di ebbrezza; "per esempio schiaffeggiarlo." "To act," he thought with a kind of exhilaration; "for example, to slap him." Non c'era un minuto da perdere, Leo era là, a un passo di distanza, appoggiato nel vano della finestra, contro la tenda di velluto, quella guancia che egli doveva colpire era in piena luce, larga, sanguigna, ben nutrita, ben rasata, tutta la mano ci sarebbe entrata, non c'era da temere di non cogliere nel segno... dunque... There was no time to lose, Leo was there, just a step away, leaning in the window recess, against the velvet curtain, that cheek he had to hit was in full light, wide, ruddy, well-fed, well-shaved, his whole hand would fit, there was no fear of missing the mark... so... Er was geen minuut te verliezen, Leo was daar, een stap verwijderd, leunend in de raamopening, tegen het fluwelen gordijn, die wang die hij moest toeslaan was in het volle licht, breed, optimistisch, goed gevoed, goed gevoed. de hele hand zou zijn binnengekomen, er was geen reden om bang te zijn om het doel niet te raken ... dus ...

"Ah, io sono un buffoncello" disse con voce incolore avvicinandosi ancor di più; "e non credi che potrei offendermene?" "Ah, I am a little clown" he said in a colorless voice getting even closer; "and don't you think I could be offended?"

"Per me offenditi pure" rispose Leo con un sorriso noncurante ma guardandolo attentamente. "Offend away" replied Leo with a careless smile but looking at him closely.

"Allora prenditi questo"; Michele alzò la mano... ma per il polso, con una sorprendente rapidità, il gesto venne afferrato, rintuzzato; senza neppure capire come fosse avvenuto, egli si trovò schiacciato nell'angolo della finestra; Leo lo stringeva per i polsi; dietro di lui, costernate, erano accorse le due donne. "Then take this"; Michele raised his hand... but with surprising speed, the gesture was seized by the wrist, pushed back; without even understanding how it had happened, he found himself pressed in the corner of the window; Leo was holding him by the wrists; behind him, the two women had come running, dismayed.

"Ah tu volevi schiaffeggiarmi" disse alfine l'uomo con una specie di tranquillo sarcasmo; "ma ti sbagli... non è ancora nato quello che ci riuscirà..." Parlava con calma ma stringendo i denti. "Ah, you wanted to slap me," said the man at last with a kind of calm sarcasm; "but you're wrong... no one has been able to do it yet..." He spoke calmly but gritting his teeth. 'Ah, je wilde me een klap geven,' zei de man uiteindelijk met een soort stil sarcasme; 'maar je hebt het mis... degene die zal slagen is nog niet geboren...' Hij sprak kalm maar knarsetandend. Alle sue spalle: "Che è? Behind him: "What's up? perché?" why?" esclamava la madre. In quanto a Michele, nonostante la propria incomoda posizione, fu soprattutto colpito dall'eleganza forte e sicura dell'uomo: una giacca doppio petto di panno marrone gli stringeva il dorso, la camicia era bianca e fresca, il colletto inamidato di un lino brillante e candido sosteneva a meraviglia la gola rasata, una cravatta avana filettata di giallo, sobriamente annodata, si inseriva nella spaccatura del panciotto; tutto questo egli osservò in pochi secondi; poi alzò gli occhi e disse semplicemente: "Lasciami!" As for Michele, despite his uncomfortable position, he was mainly struck by the strong and confident elegance of the man: a double-breasted brown wool jacket hugged his back, the shirt was white and fresh, the starched collar of a bright and candid linen wonderfully supported his shaved throat, a Havana tie with yellow piping, soberly knotted, fit into the V of the waistcoat; he observed all this in a few seconds; then he raised his eyes and simply said: "Let me go!"

"No, mio caro" gli rispose l'altro, "no... non ti lascio, ho ancora da parlarti per mezz'ora..." intanto la madre e Carla si erano fatte in mezzo: "Lo lasci, Merumeci" disse la fanciulla posando una mano sulla spalla del fratello, e guardando l'amante; "può anche parlargli senza tenerlo in quel modo, non le pare?" "No, my dear" the other replied, "no... I'm not leaving you, I still have to talk to you for half an hour..." meanwhile the mother and Carla had stepped in between: "Let him go, Merumeci" said the girl laying a hand on her brother's shoulder, glancing at her lover; "he can talk to him without holding him like that, don't you think?"

Quei due si separarono: "Non ho nient'altro da dirgli" pronunziò l'uomo seccamente, "se non che sarebbe ora di finirla... e a parte il fatto che tutto questo è inammissibile, non mi sembra che questo sia il miglior modo per venire a un compromesso." Those two parted ways: "I have nothing else to say to him" the man said curtly, "except that it's time to stop... and besides the fact that all this is unacceptable, it doesn't seem to me that this is the best way to come to a compromise.

"Lei ha mille volte ragione" disse la madre con una fretta adulativa "ma non pensi a Michele... non sa quello che fa..." "You are absolutely right," said the mother in a flattering haste, "but you're not thinking about Michele... he doesn't know what he's doing..."

"E tu lo sai!" "And you do!" pensò il ragazzo guardandola: "Ma allora perché mi hai tirato in ballo?" thought the boy looking at her: "Then why did you involve me?" domandò avanzandosi. he asked, advancing.

"E per questo" continuò la madre senza occuparsi dell'interruzione del figlio, "se vuole parlare di questo affare si rivolga a me. "And for this" the mother continued without paying attention to her son's interruption, "if you want to talk about this matter, address me."

"Alllora è così?" "So, is that how it is?" disse Leo guardando intorno quei volti dubitosi. said Leo, looking around at those doubtful faces.

"Ebbene, una volta per tutte dirò le mie ultime condizioni: vi lascerò la villa finché non avrete trovato un'altra abitazione... e poi... in più... vi darò una certa somma... vediamo... per esempio trentamila lire. "Well, once and for all I will state my final conditions: I will leave you the villa until you find another place to live... and then... also... I will give you a certain sum... let's see... for example thirty thousand lire.

"Trentamila lire?" "Thirty thousand lire?" ripetè la madre allargando gli occhi; "come?" "repeated the mother, widening her eyes; 'how?'"

"Mi spiego" disse Leo; "lei afferma che il valore della villa supera l'ammontare dell'ipoteca... io dico di no, ma per dimostrarle che le sono veramente amico, le do trentamila lire supplementari... che rappresentano... non so... i lavori che possono essere stati eseguiti negli ultimi tempi... e comunque le migliorie arrecate dopo l'ipoteca..." "Let me explain," said Leo; "she claims that the value of the villa exceeds the amount of the mortgage... I say no, but to prove that I am truly a friend to her, I will give her an additional thirty thousand lire... which represent... I don't know... the work that may have been done recently... and in any case, the improvements made after the mortgage..."

"Ma la villa vale di più, Merumeci" insistette la madre quasi dolorosamente; "vale di più..." "But the villa is worth more, Merumeci" the mother insisted almost painfully; "it's worth more..."

"E allora, sa cosa le dico?" "And so, you know what I say?" rispose Leo con calma "la venda a qualchedun altro... e vedrà che nonché le trentamila lire non riesce neppure a pagar me... prima di tutto con la crisi che c'è, è un brutto momento, nessuno compera e tutti vogliono vendere, basta guardare la quarta pagina di un giornale per accorgersene... e poi, siccome la villa resta fuori della città, è difficile trovare qualcuno che voglia venire ad abitare quassù... ma faccia come vuole... per nulla al mondo vorrei avere il rimorso di averla mal consigliata". Leo replied calmly, "sell it to someone else... and you'll see that not only you won't even be able to pay me the thirty thousand lire... first of all, with the crisis going on, it's a bad time, no one is buying and everyone wants to sell, just look at the fourth page of a newspaper to realize it... and also, since the villa is outside the city, it's hard to find someone willing to come and live up here... but do as you wish... I would never want to have the remorse of having given you bad advice".

"Io accetterei le condizioni di Merumeci, mamma" disse Carla; "per me non vedo l'ora di lasciare questa nostra villa e di andare altrove, magari povera." "I would accept Merumeci's conditions, mom" Carla said; "for me, I can't wait to leave our villa and go elsewhere, even if poorer."

La madre ebbe un gesto esasperato: "Stai zitta tu." The mother had an exasperated gesture: "You be quiet." Dopo di che seguì un costernato silenzio; Mariagrazia vedeva la miseria, Carla la distruzione della vecchia vita, Michele non vedeva nulla ed era il più disperato dei tre. After that, a dismayed silence followed; Mariagrazia saw the misery, Carla saw the destruction of the old life, Michele saw nothing and was the most desperate of the three.

"Ad ogni modo" soggiunse l'uomo, "si può riparlarne... venga... venga dopodomani nel mio studio, signora... e così si potrà discutere più a lungo." "Anyway," added the man, "we can talk about it again... come... come the day after tomorrow to my office, madam... and so we can discuss it further."

La madre assentì con una specie di avido e doloroso entusiasmo: The mother nodded with a kind of eager and painful enthusiasm:

"Dopodomani... dopodomani nel pomeriggio?" "The day after tomorrow... the day after tomorrow in the afternoon?"

"Nel pomeriggio." "In the afternoon."

Per qualche istante non parlarono; poi, dopo una frase d'invito di Mariagrazia, passarono tutti e quattro dal salotto nella sala da pranzo.