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Veleno, Episodio 6 - Trappola per topi (3)

Episodio 6 - Trappola per topi (3)

Live Pablo: Lei non ha voglia però di fare chiarezza una volta per tutte? Perché immagino che, come dire, sia convinta della bontà del suo lavoro… giusto?

E' veramente convinta che quello che hanno raccontato quei bambini sia vero?

Live Roccia: Tutto ciò che ho scritto, anche a distanza di molti anni, sono convinta di averlo scritto in modo corretto, e di aver scritto una cosa che io ritenevo giusta.

Ma di più non dice.

Ma se la testimonianza dei bambini è così discutibile, quanto è solido l'altro fondamentale pilastro su cui si è retto questo processo, ovvero i referti medici che dimostravano gli abusi?

Le visite medico legali sulle bambine erano state fatte dalla ginecologa Cristina Maggioni della Clinica Mangiagalli di Milano, che praticamente in tutti i casi aveva riscontrato violenze di ogni genere.

Nel corso dei processi le relazioni della dottoressa vengono però duramente contestate da altri consulenti del tribunale e della difesa.

C'è un momento particolarmente significativo. La Maggioni, in una relazione, definisce l'imene di una delle bambine ‘scomparso' a causa degli stupri. Nel dibattimento però tutti gli altri suoi colleghi, analizzando le fotografie effettuate dalla dottoressa e mostrate in aula, concordano che quell'imene in realtà ci sia, e che sia anche ben visibile.

La prima a notare questo errore è la dottoressa Cristina Cattaneo, anatomopatologo di fama nazionale, che insegna Medicina Legale alla Statale di Milano, e alla quale spesso vengono affidati casi di omicidio molto noti. Secondo la Cattaneo segni evidenti di abusi su quella bambina non ci sono.

La Maggioni però a quel punto si difende, con una dichiarazione che lascia tutti i suoi colleghi a bocca aperta: ovvero che l'imene, precedentemente lacerato da un atto di stupro, può ‘ricrescere' con il sopraggiungere delle prime mestruazioni. Una colossale assurdità dal punto di vista medico e scientifico.

In aula scoppia una polemica infinita. Gli avvocati della difesa chiedono chi sia questa dottoressa, quanto sia competente e quanto siano affidabili anche le altre sue relazioni, sulla base delle quali sono state allontanate da casa tutte le bambine coinvolte.

Pochi mesi dopo, il suo nome finisce su tutti giornali a causa di un'altra vicenda giudiziaria in cui la Maggioni fa da consulente, questa volta presso il Tribunale di Milano: il processo contro un padre accusato di abusi sessuali sulla figlia.

Il padre non vedrà la piccola per ben 3 anni, fino a quando il Pubblico Ministero Tiziana Siciliano ne chiede l'assoluzione, e lancia un durissimo atto di accusa contro la ginecologa.

Ecco solo alcune delle cose che dice la PM:

“Io non le darò mai una consulenza. Ma, voglio dire, diciamo che non ha dato la sensazione di essere particolarmente ferrata sull'argomento…” “…vi è una amplissima documentazione fotografica che contraddice in una maniera così totale le dichiarazioni della dottoressa Maggioni, che ci viene da chiederci se sia una totale incompetente o se sia una persona in malafede…”

“…secondo me sono perizie false. Cioè sono perizie fatte da gente che dovrebbe cambiare mestiere...”

Il padre alla fine viene assolto.

Di questa storia ne parlano tutti, giornali e trasmissioni televisive come il Maurizio Costanzo Show

Sigla Maurizio Costanzo Show

Nel corso della trasmissione viene intervistato l'avvocato dell'uomo.

Live Costanzo Show

Live avvocato: Ho scoperto che c'è un consulente tecnico che ha fatto qualcosa come 368 consulenze tecniche in perfetta solitudine senza contraddittorio mai, in 9 anni. Ho scoperto anche che contro questo consulente tecnico erano già state presentate 13 interrogazioni parlamentari che riguardavano 13 casi diversi.

La dottoressa Maggioni viene licenziata dalla sua clinica. Sui giornali compaiono altri casi in cui alcune sue valutazioni vengono fortemente criticate da altri esperti.

Live Maggioni: Io ne ho fatte 380 di perizie….

Questa è la dottoressa Maggioni

Live Maggioni: …e ho cominciato per pura gentilezza nei confronti dei poveri. Non sono mai diventata ricca, ho sempre fatto solo il perito d'ufficio. Questo le dice che il mio è un servizio cristiano ai poveri. Bambini in questo caso… perché nessuno vuole farlo sto lavoro di merda, tutti vogliono fare il perito di parte...

La dottoressa allude al fatto che un perito del tribunale come lei guadagna molto meno di un perito di parte, cioè quello chiamato dagli imputati.

Live Maggioni: I prezzi vanno dai 10mila euro in su per dire che non c'è niente, certo, pagano gli abusanti che hanno soldi… io faccio il perito d'ufficio e vengo pagata dal Tribunale.

Live Pablo: Mi scusi ma perché lei però li definisce gli abusanti che hanno soldi, cioè, fino a prova contraria uno...

Live Maggioni: Gli abusanti sono gli adulti, in confronto a un bambino che non ha sicuramente i soldi…

Quindi gli adulti anche solo sospettati vengono definiti “abusanti che hanno i soldi”.

Live Maggioni: … poi le perizie sono state viste da 17 altri periti, che hanno tutti confermato le lesioni gravissime. Eccetto una, una sola, che ha detto che secondo lei erano normali.

Abbiamo controllato le carte processuali, e non è per nulla vero che gli altri 16 periti concordassero con lei. Anzi. Alcuni di loro hanno espresso dubbi, se non addirittura critiche sul suo operato.

La Maggioni sostiene che tra i periti ce ne fosse solo uno in disaccordo con lei. Si tratta proprio della dottoressa Cattaneo, l'anatomopatologo con cui si era scontrata sulla teoria che un imene lacerato potesse ricrescere. Sentite cosa dice ora:

Live Maggioni: …è arrivata questa Cattaneo che lì poi ha fatto una meravigliosa carriera… ma in primo grado, quando è comparsa in aula, aveva fatto dei falsi.

Live Pablo: In che senso?

Live Maggioni: Insomma, lei come sa può ricostruire una cosa al computer, no? Può fare dei montaggi. E' stata smascherata. Nella sentenza di primo grado c'è scritto che questa non viene radiata dall'ordine per aver scritto una cosa falsa solo perché è un medico legale.

Quindi, secondo la dottoressa Maggioni, cioè la consulente del Pubblico Ministero, la Cattaneo, ovvero la consulente del Giudice per le Indagini Preliminari, avrebbe addirittura alterato dei documenti fotografici che ritraevano parti intime di bambine, in modo da sostenere che non c'era alcun segno di abuso. E sarebbe stata smascherata, ma poi non radiata, in quanto medico legale.

Questa affermazione, oltre a non avere alcun senso logico, è totalmente falsa. Nella sentenza non è mai stato scritto nulla del genere.

Live Pablo: … E c'ho gli atti davanti, quindi lei non mi può dire che tutti le avevano dato ragione… ci furono...

Live Maggioni: Benissimo, guardi, sono una imbecille in malafede, se vuole… tanto ormai cosa vuole, radiarmi dall'ordine?

Live Pablo: No, ma perché fa così, io le sto solo facendo delle domande… Pensa di aver fatto bene il suo lavoro?

Live Maggioni: Vuole radiarmi dall'ordine? Live Pablo: Non mi interessa...

Live Maggioni: Vuole impedirmi di fare il medico per il resto dei miei giorni?

Live Pablo: Ma dottoressa, io non ho mai detto questo…

Il confronto con la dottoressa Maggioni è stato piuttosto complicato.

Non dava risposte pertinenti alle nostre domande e spesso cambiava argomento.

Dal momento che le sue interpretazioni e quelle dei consulenti del tribunale e dei periti di parte erano diametralmente opposte, era stato convocato un collegio di medici, che infine aveva stabilito che sui bambini esistevano segni ‘aspecifici, sospetti o indicativi' di abuso. Ma in nessun caso segni certi e inequivocabili.

Tradotto in parole povere: i bambini forse erano stati abusati. O forse no.

La comunità scientifica oggi concorda sul fatto che rilevare segni certi di violenze sessuali, soprattutto sui bambini, sia molto difficile, a meno che non si tratti di atti sessuali gravissimi.

Una ragade sul sedere, un arrossamento nella zona genitale, una lesione o un eritema, sono tutti segni che possono essere risultato di un abuso sessuale, ma anche normalissimi problemi fisici che molti bambini e molti adulti hanno. Gli unici indizi che non lasciano dubbio sono evidenti lacerazioni dei tessuti, gravidanze e malattie sessualmente trasmissibili.

E questo ovviamente è un problema, perché se da un lato molti pedofili possono farla franca, è altrettanto vero che molte persone innocenti possono essere condannate.

Quello che poi fa la differenza sono proprio le dichiarazioni dei minori. E qui ritorniamo al punto di partenza.

In questo video, la dottoressa Roccia dice a una delle bambine: “Di sicuro qualcuno ti ha fatto male al sederino e alla patatina, e questo è sicuro, perché lo dice la dottoressa…”. Ascoltate attentamente:

Live Roccia: Di sicuro qualcuno ti ha fatto male al sederino e alla patatina, e questo è proprio sicuro perché l'ha detto la dottoressa...

“Di sicuro qualcuno ti ha fatto male al sederino e alla patatina e questo è sicuro perché lo dice la dottoressa…”: qui sta il vero meccanismo diabolico.

In molti casi le psicologhe comunicavano gli esiti delle visite ginecologiche alla bambine, che spesso non avevano neppure 10 anni. “Se una dottoressa dice che ti hanno fatto male, allora deve essere per forza vero”. Una prassi che è contraria a qualsiasi basilare regola deontologica.

Ma la cosa forse più paradossale di tutta questa storia è che Dario, il bambino zero da cui è partito tutto, dopo le primissime rivelazioni, era stato visitato da un pediatra che non aveva rilevato segni di abuso.

Le violenze su Dario, per le quali i suoi familiari sono finiti in carcere, non sono mai state dimostrate.

Nel gennaio 1998, pochi mesi dopo aver accusato chiunque, il bambino è letteralmente fuori controllo. E' troppo piccolo per reggere a quello stress e vede mostri dappertutto. La signora Tonini, mamma affidataria, crede a qualsiasi sua parola.

La famiglia nel giro di un anno e mezzo si trasferisce in tre città diverse per sfuggire ai pedofili, che Dario ormai trova in qualsiasi nuova scuola dove viene iscritto. Fa condannare un'anziana maestra elementare, accusa il padre di un suo compagno di classe di portarlo nei cimiteri, e arriva addirittura a coinvolgere nel processo il vescovo di una città lontana.

E' chiaro a tutti, ormai, che non è più in grado di distinguere la realtà dalla fantasia. E quindi il Tribunale decide che la sua credibilità deve avere una data di scadenza: l'aprile del 1999. Da allora nessuno ha più saputo nulla di lui.

Dopo parecchie ricerche, siamo riusciti a individuare un indirizzo presso cui Dario dovrebbe abitare con la famiglia Tonini. Alessia ci va insieme a Giulia, la figlia di Oddina, che non lo vede da vent'anni.

Live Alessia: Che colore è la casa?

Live uomo: Se andate in quel cortile lì la trovate subito... Live Giulia/Alessia: Ok grazie, salve!

Giulia si è portata dietro un album con delle foto di Dario da piccolo, quando abitava con loro. Davanti alla casa c'è un ragazzo, fratello affidatario di Dario. Lo chiameremo Matteo.

Alessia e Giulia si presentano e gli chiedono dove sia suo fratello.

Live Alessia/Giulia: Ciao!

Live Giulia: Sono venuta qui da Massa Finalese perché volevo venirlo a salutare...

Live Matteo: Puoi parlare con mia mamma…

La signora Tonini è affacciata al balcone, scende e apre la porta.

Live Giulia: Sono la figlia di Oddina… dell'Oddina!

Live Tonini: Adesso ricordo… Voi non dovreste neanche sapere dove abita, e questa è una cosa molto preoccupante, quindi vi chiedo di allontanarvi immediatamente da questa casa. Non aggiungete altro, non fatemi veder delle foto, non parlatemi di nessuno. Non voglio dover ripercorrere strade che ho già percorso molto pesanti…

Live Alessia: No era solo...

Live Tonini: No assolutamente, vi allontanate oppure chiamo le forze dell'ordine!

Live Alessia: No ma ci mancherebbe altro signora, ci allontaniamo...

Live Tonini: Bene, allontanatevi immediatamente, non aggiungete altro, chiamo le forze dell'ordine.

Live Alessia: Non pensavamo...

Live Tonini: Chiamo le forze dell'ordine! Non aggiunga niente… davvero… davvero… allontanatevi! Allontanatevi...

Live Alessia: Ok… Salve signora...

Dario ha rimosso tutto? Oppure ricorda ancora la sua famiglia naturale, Massa Finalese, i colloqui con la Donati? Quanta nebbia c'è nella sua mente?

Aspettiamo alcune settimane.

Poi Alessia ed io ci appostiamo di nuovo di fronte a quella casa.

Dopo una lunga attesa, in lontananza, ecco apparire un ragazzo con i capelli biondi, gli occhialini tondi e un filo di barba…


Episodio 6 - Trappola per topi (3) Episode 6 - Mausefalle (3) Episode 6 - Mousetrap (3) Episodio 6 - Ratonera (3) 第6話「ネズミ捕り」 (3) Aflevering 6 - Muizenval (3) Odcinek 6 - Pułapka na myszy (3) Episódio 6 - Mousetrap (3)

__Live Pablo: Lei non ha voglia però di fare chiarezza una volta per tutte? Perché immagino che, come dire, sia convinta della bontà del suo lavoro… giusto?__

E' veramente convinta che quello che hanno raccontato quei bambini sia vero?

__Live Roccia: Tutto ciò che ho scritto, anche a distanza di molti anni, sono convinta di averlo scritto in modo corretto, e di aver scritto una cosa che io ritenevo giusta.__

Ma di più non dice.

Ma se la testimonianza dei bambini è così discutibile, quanto è solido l'altro fondamentale pilastro su cui si è retto questo processo, ovvero i referti medici che dimostravano gli abusi?

Le visite medico legali sulle bambine erano state fatte dalla ginecologa Cristina Maggioni della Clinica Mangiagalli di Milano, che praticamente in tutti i casi aveva riscontrato violenze di ogni genere.

Nel corso dei processi le relazioni della dottoressa vengono però duramente contestate da altri consulenti del tribunale e della difesa.

C'è un momento particolarmente significativo. La Maggioni, in una relazione, definisce l'imene di una delle bambine ‘scomparso' a causa degli stupri. Nel dibattimento però tutti gli altri suoi colleghi, analizzando le fotografie effettuate dalla dottoressa e mostrate in aula, concordano che quell'imene in realtà ci sia, e che sia anche ben visibile.

La prima a notare questo errore è la dottoressa Cristina Cattaneo, anatomopatologo di fama nazionale, che insegna Medicina Legale alla Statale di Milano, e alla quale spesso vengono affidati casi di omicidio molto noti. Secondo la Cattaneo segni evidenti di abusi su quella bambina non ci sono.

La Maggioni però a quel punto si difende, con una dichiarazione che lascia tutti i suoi colleghi a bocca aperta: ovvero che l'imene, precedentemente lacerato da un atto di stupro, può ‘ricrescere' con il sopraggiungere delle prime mestruazioni. Una colossale assurdità dal punto di vista medico e scientifico.

In aula scoppia una polemica infinita. Gli avvocati della difesa chiedono chi sia questa dottoressa, quanto sia competente e quanto siano affidabili anche le altre sue relazioni, sulla base delle quali sono state allontanate da casa tutte le bambine coinvolte.

Pochi mesi dopo, il suo nome finisce su tutti giornali a causa di un'altra vicenda giudiziaria in cui la Maggioni fa da consulente, questa volta presso il Tribunale di Milano: il processo contro un padre accusato di abusi sessuali sulla figlia.

Il padre non vedrà la piccola per ben 3 anni, fino a quando il Pubblico Ministero Tiziana Siciliano ne chiede l'assoluzione, e lancia un durissimo atto di accusa contro la ginecologa.

Ecco solo alcune delle cose che dice la PM:

“Io non le darò mai una consulenza. Ma, voglio dire, diciamo che non ha dato la sensazione di essere particolarmente ferrata sull'argomento…” “…vi è una amplissima documentazione fotografica che contraddice in una maniera così totale le dichiarazioni della dottoressa Maggioni, che ci viene da chiederci se sia una totale incompetente o se sia una persona in malafede…”

“…secondo me sono perizie false. Cioè sono perizie fatte da gente che dovrebbe cambiare mestiere...”

Il padre alla fine viene assolto.

Di questa storia ne parlano tutti, giornali e trasmissioni televisive come il Maurizio Costanzo Show

__Sigla Maurizio Costanzo Show__

Nel corso della trasmissione viene intervistato l'avvocato dell'uomo.

__Live Costanzo Show__

__Live avvocato: Ho scoperto che c'è un consulente tecnico che ha fatto qualcosa come 368 consulenze tecniche in perfetta solitudine senza contraddittorio mai, in 9 anni. Ho scoperto anche che contro questo consulente tecnico erano già state presentate 13 interrogazioni parlamentari che riguardavano 13 casi diversi.__

La dottoressa Maggioni viene licenziata dalla sua clinica. Sui giornali compaiono altri casi in cui alcune sue valutazioni vengono fortemente criticate da altri esperti.

__Live Maggioni: Io ne ho fatte 380 di perizie….__

Questa è la dottoressa Maggioni

__Live Maggioni: …e ho cominciato per pura gentilezza nei confronti dei poveri. Non sono mai diventata ricca, ho sempre fatto solo il perito d'ufficio. Questo le dice che il mio è un servizio cristiano ai poveri. Bambini in questo caso… perché nessuno vuole farlo sto lavoro di merda, tutti vogliono fare il perito di parte...__

La dottoressa allude al fatto che un perito del tribunale come lei guadagna molto meno di un perito di parte, cioè quello chiamato dagli imputati. 医師は、あなたのような裁判所の専門家は、偏見のある専門家、つまり被告から呼び出された専門家よりもはるかに収入が少ないという事実をほのめかしています。

__Live Maggioni: I prezzi vanno dai 10mila euro in su per dire che non c'è niente, certo, pagano gli abusanti che hanno soldi… io faccio il perito d'ufficio e vengo pagata dal Tribunale.__ Live Maggioni: 価格は 10,000 ユーロから上向きで、もちろん、お金を持っている虐待者は何もないと言っています... 私は公式の専門家であり、裁判所から支払われています.

__Live Pablo: Mi scusi ma perché lei però li definisce gli abusanti che hanno soldi, cioè, fino a prova contraria uno...__

__Live Maggioni: Gli abusanti sono gli adulti, in confronto a un bambino che non ha sicuramente i soldi…__

Quindi gli adulti anche solo sospettati vengono definiti “abusanti che hanno i soldi”.

__Live Maggioni: … poi le perizie sono state viste da 17 altri periti, che hanno tutti confermato le lesioni gravissime. Eccetto una, una sola, che ha detto che secondo lei erano normali.__

Abbiamo controllato le carte processuali, e non è per nulla vero che gli altri 16 periti concordassero con lei. Anzi. Alcuni di loro hanno espresso dubbi, se non addirittura critiche sul suo operato. 彼らの何人かは、彼の仕事に疑問を呈し、批判さえしました。

La Maggioni sostiene che tra i periti ce ne fosse solo uno in disaccordo con lei. マジョーニは、専門家の中で彼女に反対したのは1人だけだったと主張しています。 Si tratta proprio della dottoressa Cattaneo, l'anatomopatologo con cui si era scontrata sulla teoria che un imene lacerato potesse ricrescere. 断裂した処女膜が再生する可能性があるという理論で彼女が衝突したのは、まさに解剖病理学者のカッタネオ博士です。 Sentite cosa dice ora:

__Live Maggioni: …è arrivata questa Cattaneo che lì poi ha fatto una meravigliosa carriera… ma in primo grado, quando è comparsa in aula, aveva fatto dei falsi.__

__Live Pablo: In che senso?__

__Live Maggioni: Insomma, lei come sa può ricostruire una cosa al computer, no? Può fare dei montaggi. E' stata smascherata. Nella sentenza di primo grado c'è scritto che questa non viene radiata dall'ordine per aver scritto una cosa falsa solo perché è un medico legale.__ 検死官だからといって虚偽の書き込みをしたとしても、これは取り消されない、と一級文に書かれている。

Quindi, secondo la dottoressa Maggioni, cioè la consulente del Pubblico Ministero, la Cattaneo, ovvero la consulente del Giudice per le Indagini Preliminari, avrebbe addirittura alterato dei documenti fotografici che ritraevano parti intime di bambine, in modo da sostenere che non c'era alcun segno di abuso. E sarebbe stata smascherata, ma poi non radiata, in quanto medico legale.

Questa affermazione, oltre a non avere alcun senso logico, è totalmente falsa. Nella sentenza non è mai stato scritto nulla del genere.

__Live Pablo: … E c'ho gli atti davanti, quindi lei non mi può dire che tutti le avevano dato ragione… ci furono...__

__Live Maggioni: Benissimo, guardi, sono una imbecille in malafede, se vuole… tanto ormai cosa vuole, radiarmi dall'ordine?__

__Live Pablo: No, ma perché fa così, io le sto solo facendo delle domande… Pensa di aver fatto bene il suo lavoro?__

__Live Maggioni: Vuole radiarmi dall'ordine? Live Pablo: Non mi interessa...__

__Live Maggioni: Vuole impedirmi di fare il medico per il resto dei miei giorni?__

__Live Pablo: Ma dottoressa, io non ho mai detto questo…__

Il confronto con la dottoressa Maggioni è stato piuttosto complicato.

Non dava risposte pertinenti alle nostre domande e spesso cambiava argomento.

Dal momento che le sue interpretazioni e quelle dei consulenti del tribunale e dei periti di parte erano diametralmente opposte, era stato convocato un collegio di medici, che infine aveva stabilito che sui bambini esistevano segni ‘aspecifici, sospetti o indicativi' di abuso. Ma in nessun caso segni certi e inequivocabili.

Tradotto in parole povere: i bambini forse erano stati abusati. O forse no.

La comunità scientifica oggi concorda sul fatto che rilevare segni certi di violenze sessuali, soprattutto sui bambini, sia molto difficile, a meno che non si tratti di atti sessuali gravissimi.

Una ragade sul sedere, un arrossamento nella zona genitale, una lesione o un eritema, sono tutti segni che possono essere risultato di un abuso sessuale, ma anche normalissimi problemi fisici che molti bambini e molti adulti hanno. Gli unici indizi che non lasciano dubbio sono evidenti lacerazioni dei tessuti, gravidanze e malattie sessualmente trasmissibili.

E questo ovviamente è un problema, perché se da un lato molti pedofili possono farla franca, è altrettanto vero che molte persone innocenti possono essere condannate.

Quello che poi fa la differenza sono proprio le dichiarazioni dei minori. E qui ritorniamo al punto di partenza.

In questo video, la dottoressa Roccia dice a una delle bambine: “Di sicuro qualcuno ti ha fatto male al sederino e alla patatina, e questo è sicuro, perché lo dice la dottoressa…”. Ascoltate attentamente:

__Live Roccia: Di sicuro qualcuno ti ha fatto male al sederino e alla patatina, e questo è proprio sicuro perché l'ha detto la dottoressa...__

“Di sicuro qualcuno ti ha fatto male al sederino e alla patatina e questo è sicuro perché lo dice la dottoressa…”: qui sta il vero meccanismo diabolico.

In molti casi le psicologhe comunicavano gli esiti delle visite ginecologiche alla bambine, che spesso non avevano neppure 10 anni. “Se una dottoressa dice che ti hanno fatto male, allora deve essere per forza vero”. Una prassi che è contraria a qualsiasi basilare regola deontologica.

Ma la cosa forse più paradossale di tutta questa storia è che Dario, il bambino zero da cui è partito tutto, dopo le primissime rivelazioni, era stato visitato da un pediatra che non aveva rilevato segni di abuso.

Le violenze su Dario, per le quali i suoi familiari sono finiti in carcere, non sono mai state dimostrate.

Nel gennaio 1998, pochi mesi dopo aver accusato chiunque, il bambino è letteralmente fuori controllo. E' troppo piccolo per reggere a quello stress e vede mostri dappertutto. La signora Tonini, mamma affidataria, crede a qualsiasi sua parola.

La famiglia nel giro di un anno e mezzo si trasferisce in tre città diverse per sfuggire ai pedofili, che Dario ormai trova in qualsiasi nuova scuola dove viene iscritto. Fa condannare un'anziana maestra elementare, accusa il padre di un suo compagno di classe di portarlo nei cimiteri, e arriva addirittura a coinvolgere nel processo il vescovo di una città lontana.

E' chiaro a tutti, ormai, che non è più in grado di distinguere la realtà dalla fantasia. E quindi il Tribunale decide che la sua credibilità deve avere una data di scadenza: l'aprile del 1999. Da allora nessuno ha più saputo nulla di lui.

Dopo parecchie ricerche, siamo riusciti a individuare un indirizzo presso cui Dario dovrebbe abitare con la famiglia Tonini. Alessia ci va insieme a Giulia, la figlia di Oddina, che non lo vede da vent'anni.

__Live Alessia: Che colore è la casa?__

__Live uomo: Se andate in quel cortile lì la trovate subito... Live Giulia/Alessia: Ok grazie, salve!__

Giulia si è portata dietro un album con delle foto di Dario da piccolo, quando abitava con loro. Davanti alla casa c'è un ragazzo, fratello affidatario di Dario. Lo chiameremo Matteo.

Alessia e Giulia si presentano e gli chiedono dove sia suo fratello.

__Live Alessia/Giulia: Ciao!__

__Live Giulia: Sono venuta qui da Massa Finalese perché volevo venirlo a salutare...__

__Live Matteo: Puoi parlare con mia mamma…__

La signora Tonini è affacciata al balcone, scende e apre la porta.

__Live Giulia: Sono la figlia di Oddina… dell'Oddina!__

__Live Tonini: Adesso ricordo… Voi non dovreste neanche sapere dove abita, e questa è una cosa molto preoccupante, quindi vi chiedo di allontanarvi immediatamente da questa casa. Non aggiungete altro, non fatemi veder delle foto, non parlatemi di nessuno. Non voglio dover ripercorrere strade che ho già percorso molto pesanti…__

__Live Alessia: No era solo...__

__Live Tonini: No assolutamente, vi allontanate oppure chiamo le forze dell'ordine!__

__Live Alessia: No ma ci mancherebbe altro signora, ci allontaniamo...__

__Live Tonini: Bene, allontanatevi immediatamente, non aggiungete altro, chiamo le forze dell'ordine.__

__Live Alessia: Non pensavamo...__

__Live Tonini: Chiamo le forze dell'ordine! Non aggiunga niente… davvero… davvero… allontanatevi! Allontanatevi...__

__Live Alessia: Ok… Salve signora...__

Dario ha rimosso tutto? Oppure ricorda ancora la sua famiglia naturale, Massa Finalese, i colloqui con la Donati? Quanta nebbia c'è nella sua mente?

Aspettiamo alcune settimane.

Poi Alessia ed io ci appostiamo di nuovo di fronte a quella casa.

Dopo una lunga attesa, in lontananza, ecco apparire un ragazzo con i capelli biondi, gli occhialini tondi e un filo di barba…