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GALATEA, romanzo di Anton Giulio Barrili, Capitolo 06 GALATEA, romanzo di Anton Giulio Barrili

Capitolo 06 GALATEA, romanzo di Anton Giulio Barrili

VI.

In alto, e in basso.

18 luglio 18…

Le signore hanno protestato di non voler salire più oltre. L'ultima punta del San Donato è alta ancora un centinaio di metri; ma che cosa si potrà vedere di lassù, che non si veda dall'orlo del prato? la Sardegna, forse? o la costa d'Africa? Dunque, fermi lì, dove si sta così bene. Terenzio Spazzòli è interrogato da una quindicina di sguardi, più o meno supplichevoli; Terenzio Spazzòli si arrende al desiderio dei popoli, ma con la dignità di un re, che sembra dire coll'atto: era questo il parer mio per l'appunto. E subito comanda ai serventi di portare le provvigioni di bocca in un vicino boschetto di faggi, che già aveva adocchiato arrivando.

—Non là;—disse la signorina Kitty, gittando verso di me un'occhiata maliziosa.—Ci saranno delle buche, tra i faggi. —Non c'è pericolo; rispose l'esperienza paesana, per bocca di uno dei mulattieri.—È una faggeta di pochi anni, e c'è sodo come sulla strada battuta.— Si va a vedere, seguendo le nostre salmerie. Il luogo è adatto e grazioso; una selvetta che par pettinata mezz'ora prima dalla madre natura, tutta a masse ben distribuite, tutta viali, sentieri, redole, andirivieni, che paion tracciati a disegno. Fatti un cento di passi, ecco una bella radura, con una fontana nel fondo, certamente più alta di tutte quelle che danno origine al fiume. Sgorga l'acqua da un fiorellino, tra ciuffi di felci e capelveneri; zampilla, gorgoglia, sussurra per un po' di cammino fra i sassi, andando a far lago in una buca di forse due metri, che s'è scavata nella zolla del prato; donde poi straripa e scivola a valle, immollando per un buon tratto il terreno. Acqua limpida e fredda, dove la signorina Wilson è già corsa a tuffar le mani con gioia infantile, io l'amo e la venero come tutte le fonti, in ciò sentendomi veramente pagano. Terenzio Spazzòli si affretta a profanarla, ficcandoci dentro non meno di trentasei bottiglie, fra segni non dubbi di approvazione e di ammirazione da parte dei saggi. A che altro, di grazia, dovrebbero servire le fonti, se non a tenere in fresco il vino, specie quando le bottiglie, mal difese dal tessuto delle ceste, si sono scaldate al sole in tre ore di marcia?

Terenzio Spazzòli è l'uomo sapiente che nessuna cosa vale a turbare, o solamente a commuovere. Potrà essere uno sciocco; ma è certamente un personaggio destinato al comando, solo che altri lo tenga da ciò, riconoscendo la mediocrità di lui quanto bisogna per non sentirne invidia; donde ha origine un bel moto dell'anima, e la voglia matta di spingerlo in alto. Egli frattanto può raccomandarsi benissimo all'attenzione dè suoi simili, rendendosi utile e tenendosi abbastanza prezioso. È a buon conto uno di quegli uomini che fanno di tutto: non eccessivamente bene, capisco; ma ogni eccesso non è forse difetto? Gran gente, i mediocri, quando sono operosi, attenti e pacati. Non hanno scatti di pensieri, di affetti, di risoluzioni; fanno quel che possono e sanno, magari quel che non sanno, ma con tanta buona volontà! Chi crede di far meglio si faccia avanti; essi hanno data la loro misura, non facendosi pregar troppo, non ispaventandosi di nessuna malleveria. E riescono, il più delle volte; se non riescono, sarà ancora un bel merito aver provato di fare. Sono utili, così; diventano necessarii; chi ne rideva da principio, si avvezza a loro, non vede che loro, non sa passarsi più dell'opera loro e della loro persona. Mediocri, io vi saluto; se stèsse in me, vi adoprerei tutti al governo.

Si fanno grandi apparecchi intorno alla fontana; ed anche poco distante, tra i faggi, dove sono state condotte e scaricate le bestie da soma. I serventi son tutti in faccende, obbedendo agli ordini di Terenzio Spazzòli. Hanno perfino improvvisato un focolare, di cui sentiamo crepitare la stipa. Che cosa vorrà essere la nostra refezione all'aperto? Terenzio viene modestamente a consigliarsi con le signore; propone un pasto che sia colazione e desinare ad un tempo, osservando che due pasti separati da troppo breve intervallo si guasterebbero l'un l'altro. La sua osservazione è giudiziosa, quasi profonda, come tutto ciò che gli esce di bocca. Terenzio bocca d'oro! E niente insuperbito dell'approvazione universale, si volge a me, domandando come si potrebbe chiamare il pasto consigliato da lui. A me? certo, ed anche naturalmente: non son io, per decreto delle signore, lo scienziato della spedizione? Propongo di chiamarlo "colazione desinatoria", corroborando la mia proposta con la " coulassion disnoira " dei Piemontesi e col " dèjeuner dinatoire " dei Francesi. La necessità di copiare è evidente; se c'è la cosa, perchè dovrà mancar la parola? e se degli italiani l'han trovata in dialetto, perchè non si dovrebbe farla passare nella lingua? Accettata la parola, o le parole, si aspetta con desiderio la cosa. La camminata lunga e l'aria montanina hanno recati i loro effetti maravigliosi; gli stomachi vuoti rimordono, come altrettante coscienze aggravate. Ma bisogna aver pazienza un momentino; quel tal momentino che diventa un quarto d'ora per via. Non è molto, poi; ed anche è bene speso quel po' di tempo, perchè sono arrivate le scodelle e distribuite sui tovagliuoli, davanti ai commensali, adagiati sull'erba; e dietro le scodelle arrivano parecchie latte di brodo fumante. "Questo ristora" osserva Terenzio Spazzòli, facendosi attorno col cucchiaione, per servir le signore. I fabbricatori di conserve alimentari hanno fatto il miracolo; il fuoco l'ha compiuto, dando una scaldata alle latte; nondimeno, si dà merito di tutto a Terenzio Spazzòli. Infatti, è giusto; l'idea di ristorare gli stomachi, prima di nutrirli con le vivande fredde, l'ha avuta lui, e gliene va data la lode. Notate ancora: arrivato il brodo, a parecchi viene l'idea di far la zuppa del cane, rompendoci dentro una mezza pagnottina. Ma no, non c'è bisogno di questo; Terenzio Spazzòli ha pensato egualmente ai piccoli dadi di pane tostato nel burro. Sarà la zuppa del viaggiatore, se mai; zuppa da persone di garbo, che vogliono dare la sua parte anche all'occhio. E sia pure zuppa del cane anche questa, ma solo quando ne avrà assaggiato il povero Buci, che va trottolando, scodinzolando, mugolando, fiutando, dalla fontana alla cucina, dalla cucina alla fontana; certo, all'apparenza, il più affaccendato di tutti. Il brodo caldo ha ristorati gli stomachi: ora vengono i freddi: prosciutto, mortadelle, polli arrosto, galantine, gelatine, burro, sardelle di Nantes, bottarghe e via discorrendo; tutta roba che dà buon bere agli uomini. Ed anche le signore non canzonano; è bello vederle all'opera, sgranocchiare allegramente d'ogni cosa, rinunziando volentieri alle forchette e ai coltelli, dove possono bastare le mani, non badando ad ungersi un pochino le dita, e magari gli angoli della bocca. Ai miei tempi sono stato romantico anch'io, e poco mi piacevano le donne in atto di mangiare; cresciuto negli anni, nella esperienza e nel sentimento della vita, amo vederle a tavola, occupate graziosamente a morsicchiar petti di pollo e pasticcini di Strasburgo; senza contare che la tavola meglio imbandita, dov'esse manchino, è triste. Per passare la musoneria, lo so bene, ci si beve di più; ma allora, peggio che andar di notte, corrono i discorsacci, volano i motti pungenti e si risica di finire come alle nozze di Pulcinella, che le furon legnate. Colle donne a tavola, c'è sempre in ogni piatto il condimento della grazia, che vi farebbe parer buona anche una frittata senz'ova; c'è l'allegria contenuta, la celia garbata, il desiderio di piacere, la cura di non esser noiosi; tutte le buone qualità dell'uomo sono in mostra, e le cattive abilmente dissimulate; sicchè par proprio di ritrovarsi fra gente civile. Così pensano i classicisti, che oramai tengono il campo. Ma ecco, mentre clan volta i romantici, venir fuori un'altra razza di guastamestieri, gli uomini politici e i politicanti, coi loro banchetti mascolini a un tanto a testa, colla minestra cotta stracotta e raffreddata per via, colle salse andate a male, col pesce passato, col servizio fatto a casaccio; e tutto ciò per il maledetto gusto di sorbirsi alle frutta un bicchiere di vinello che la pretende a Sciampagna, e una tantafera sconclusionata che la pretende a discorso. Ma ne sono quasi sempre puniti; perchè, se il bicchiere è uno, son due i discorsi, tre, cinque, sette; e qualche volta, data la gravità del fallo, s'aggiunge il castigo di Dio d'un sonetto, improvvisato per l'occasione la sera innanzi, o quell'altro del personaggio cupo che si leva ultimo, incominciando: "Signori, io non sono oratore…" e cava dalla tasca del soprabito uno scartafaccio enorme. Sono di cattivo umore, io. E non erano così, l'altro ieri, i miei compagni di San Donato. Alle frutta non si fecero discorsi, quantunque fossero molto bene snodate le lingue. Venne e fu aperto sotto i nostri occhi il vaso di Pandora; voglio dire il canestro misterioso, per cui si erano fatte tante ciarle e tante supposizioni durante il viaggio. Ne uscirono fuori chicchere, piattini, cucchiaini, caffettiera, zuccheriera, tutto un servizio da caffè. Dio degli Dei! e già dalla cucina nascosta tra i faggi si spandeva, giungendo fino a noi, l'aroma della bevanda celestiale, che staccava il bollore nel bricco. Terenzio Spazzòli fu proclamato ad unanimi voti un grand'uomo. Lo avremmo levato sugli scudi, se non ci fossero mancati gli arnesi da ciò, e se non fosse stato necessario levarci noi da sedere. Il nostro condottiero accolse con tacita compiacenza le lodi, e attese egli stesso al servizio, presentando la chicchera fumante alle dame. Lo aiutava la signorina Wilson, presentando la chicchera ai cavalieri; gran degnazione in lei, nuovo pregio che si aggiungeva alla cosa, e per cui Galatea si tramutava in Ebe. La seconda immagine non è mia; è del commendator Matteini, giubilato come conservator d'ipoteche, ma non ancora come conservatore delle buone tradizioni letterarie. Ed era graziosa, quell'Ebe; ma forse un po' troppo gloriosa, avendo l'aria d'essere stata a parte del segreto. Anzi, diciamo tutto, ad un certo punto se lo lasciò sfuggire di bocca. "Ma sì, volevamo fare una improvvisata." Ahi, questo non è bene. Dunque la signorina Kitty ci ha l'uso delle partecipazioni? Infatti, può dire a me: "il nostro Buci"; a Terenzio Spazzòli: "il nostro caffè." La signorina Kitty conosce anche il segreto della cesta? Ma sì, figuriamoci se non ne ha la sua parte! Non ho ancora digerito il caffè, e già mi danno l'assenzio. Il taciturno condottiero ha lasciata la compagnia, sottraendosi al coro dei suoi lodatori. Ed anche lei si muove, andando tra i faggi, verso il deposito delle provvigioni. C'è del nuovo, per aria, e si sente. Quando ritorna, con la sua aria birichina e col suo risolino malizioso, va a discorrere sottovoce colla contessa Quarneri. Non afferro che questa frase, con cui ella finisce: "ci sta Lei?" —Ma sì,—risponde la luminosa contessa, è un'idea stupenda. A mille —metri sopra il livello del mare! Non potranno vantarsene molti.

—Che c'è?—domandano le signore, poichè la contessa ha parlato a voce alta, e non vuol far mistero di nulla.—Un'altra improvvisata? —E come! un lawn-tennis su quella prateria, che par fatta a bella posta.—

Un lawn-tennis ! Le ragazze Berti saltano dalla gioia. La mamma loro non farà certamente quell'esercizio ginnastico; ma in fondo non le dispiace, dopo desinare, godersi un po' di spettacolo. La signora Wilson madre non può sgradire un divertimento della sua patria d'adozione. La signora segretaria comunale non lo conosce ancora da vicino; sarà felice di essere ai primi posti, per assistere ad una delle tante inezie della moda. I tre satelliti della contessa amano tutto ciò che ama il loro astro dominatore. Il commendator Matteini non ha opinioni in proposito; rammenta d'essere stato ai suoi tempi un dilettante di pallone; si adatterà volentieri a veder giuocare alla palla; condizione di spettatore tranquillo, che può pensare intanto a tutt'altro, magari alla "città dell'anima" Quanto a me, dovevo immaginarmelo, questo tiro mancino. Abomino il lawn-tennis , più ch'io non faccia i miei peccati di gioventù, pensieri, opere ed ommissioni; e proprio a me doveva toccare questa delizia, a mille metri, anzi a mille e diciannove, sul livello del mare. Ho fatto di necessità virtù, accompagnando la brigata sulla prateria destinata. Avrei fatta anche la fatica di andare attorno, in cerca di petroni, per far sedili alle signore. Ma c'erano i ripieghini, utili e maneschi sederini di tela, coi due staggi mastiettati a iccase, che venivano a fare l'ufficio loro in buon punto. Il saggio Terenzio Spazzòli aveva proprio pensato a tutto, perfino agli ottantanove chilogrammi della signora Berti.

E già, in quella sua breve assenza dalla fontana, aveva fatto prodigi. Aiutato dai serventi che gli tenevano le cordicelle tese, e dai due piccoli Berti che gli portavano il gesso, aveva segnate le doppie linee parallele del campo di giuoco; poi, piantati i piuoli, aveva rizzata nel mezzo la rete, che fa nel lawn-tenis l'uffizio del cordino nel giuoco del pallone, e che bisogna sempre trapassare con la palla, perchè il giuoco sia buono. Le racchette erano a posto sulle due estremità del campo; a posto sulla battuta le palle di guttaperca, in numero di sei, per averne sempre una in pronto, se un'altra si crepasse, e un'altra o parecchie volassero di qua o di là fuor del confine. Per quelle, poi, vigilavano i ragazzi, sempre vogliosi di correre. Così tutte disposte le cose, in mezzo a due file di spettatori si distribuirono le coppie dei giuocatori e le mute rispettive. Primi a giuocare furono da una parte la contessa Quarneri con Terenzio Spazzòli, dall'altra la signorina Wilson col primo (è poi veramente il primo?) dei famosi satelliti. Anche a me fecero cortesia, invitandomi a giuocare. Mi sono scusato, confessando d'essere ad ogni giuoco una sbercia. Non è meno sbercia (sia detto con tutto l'ossequio dovuto a tanti pregi fisici e intellettuali) non è meno sbercia di me la contessa Quarneri, che con una sequela di falli conduce in perdizione il suo compagno di giuoco e sè stessa. Pure, aveva contrario uno dei fidi satelliti, che lavorava con ogni suo potere a farla guadagnare, non azzeccandone mai una. Ma vegliava accanto a lui la signorina Kitty, che le imbroccava tutte, e che, com'ebbe visto far cilecca il compagno, prese a levargli la mano, muovendosi lei, leggera come una ninfa, e sopramano e sottomano, come le veniva fatto, rimandando la palla; ma, da furba, non mai dalla parte di Terenzio Spazzòli. Ho detto che le imbroccava tutte, e non mi disdico, sebbene due le uscissero dalle righe. Ma quelle due le aveva gettate a bella posta fuori del giuoco. Scambio di rimandarle alla parte avversaria, con un abile giro di racchetta le scagliava verso di me, una facendone ruzzolare fino a' miei piedi, e l'altra, poi, accoccandomela senza misericordia sul mio cappello di sparto; senza averne l'aria, si capisce, mentre io stavo discorrendo colla contessa Quarneri, che si era stancata alle prime partite, e uscita di giuoco e surrogata dalla maggiore delle Berti, era venuta a sedersi presso di me, rimasto a caso in disparte. Non più Ebe, no davvero, Galatea da capo; e non già quella di Orazio, che si metteva in viaggio; non già quella di Teocrito, che tradiva Polifemo per Aci; la Virgiliana, dico, della quale cantò Darneta nella terza delle Bucoliche:

Malo me Galateo, petti, lasciva puèlla, Et fugit ad salices et se cupit ante videri.

Ad un certo punto, approfittando della distrazione di uno dei ragazzi, viene a raccogliere una palla a poca distanza da me. Avrei dovuto alzarmi io a raccoglierla; ma mi tratteneva nel dialogo una battuta un po' lunga della contessa Quarneri. Passando leggera davanti a noi, la signorina Wilson mi gitta poche parole, che rompono a mezzo il discorsetto della mia interlocutrice.

—Non è vero, signor Rinaldo, che è bello il lawn-tennis ?—

Le rispondo che è bellissimo; ma ella è già trascorsa veloce, sorridente, graziosa; si curva sulla vita, raccoglie la palla, e fugge al suo posto di combattimento. Gran diavola di ninfa! Non offre all'occhio che belle linee flessuose, elegantissime nella loro mobilità: ogni atto, in lei, ogni gesto, ogni movenza, è un prodigio di grazia. Ci ha parte sicuramente il lawn-tennis , con tanta varietà di movimenti che richiede; ed è forse per questo che le signorine giuocano volentieri al lawn-tennis .

Ma ogni bel giuoco dura poco, anche quando pare una gran novità, a mille diciannove metri sul livello del mare. La signora Wilson e la signora Berti, madri, ed arbitro del campo, hanno guardato l'orologio e fatto un gesto a Terenzio Spazzòli. La signora Berti è anche un po' di cattivo umore. Perchè? Immagino che le dia noia la luminosa bionda che ha tre serventi, mentre le sue figliuole non ne hanno nessuno. Eppure son tanto carine! Ma che mania, scusi, è la sua, di condurle da per tutto in mostra, a far numero tra le donne di sboccio, tra quelle, io vo' dire, che stanno sulle mode e sugli spassi, che son vaghe di conversazioni, di teatri e di feste da ballo? Giuro, anzi scommetto, che a far così non troveranno marito. Uno che abbia la vocazione di prender moglie, o cerca una dote vistosa, o si appiglia a qualità più modeste. Le sue care figliuole hanno tutte le mode ultimissime, scorrazzano su tutti i marciapiedi, si fanno vedere a tutte le prime rappresentazioni, a tutte le feste, a tutti i ricevimenti solenni. È una cattiva strada, quella che prende la signora Berti degnissima. E ci ha, dopo tutto, un cuor d'eroina: per il suo nobile errore si adatta ad ogni fatica più improba; corre di qua e di là senza posa, naviga e pesca in ogni acqua, povero vascello a tre ponti, e si scusa dicendo che fa tutto ciò per ragion di salute. Se almeno uno dei tre satelliti lasciasse un po' la Quarneri! Ma no, niente; son fermi al posto, e si direbbe quasi che si facciano la guardia l'un l'altro. Dove uno va, si cacciano gli altri due. Garbati, silenziosi, sospettosi, non sanno neanche marciare in fila; vanno sempre di fronte. Quando uno ha l'ombrellino della signora da tenere, l'altro porta il ventaglio, e il terzo i guanti. La contessa li tratta tutti egualmente, con languida benevolenza imperatoria. Con altrettanta benevolenza ha chiesto dei versi a me, pel suo albo. "Gli amici miei ci son tutti," mi ha detto, "e non altri che amici." Dio, quanti ce ne debbono essere! È molto bella, e d'una bellezza che attrae: carnagione di madreperla, con toni rosei; capelli biondi, ma d'un biondo strano che tira all'amaranto, con vene e riflessi d'oro di zecchino; occhi un po' grigi, ma fosforescenti; bellezza luminosa, ho già detto, e non c'è altro da aggiungere. Gli arnesi del giuoco sono raccolti nella cesta; raccolta e caricata la batteria degli impicci, delle provvigioni avanzate, delle stoviglie, e via discorrendo. Si dà un'occhiata stracca alla gran scena del mare, che ci aveva tanto commossi all'arrivo, e si riprende il sentiero della valle. Laggiù, a due terzi di strada, dove si era notato un luogo assai pittoresco in vicinanza del mulino, si farà una lunga fermata ed anche una merenda. Così decreta Terenzio Spazzòli. Le signore protestano che non toccheranno più cibo; ma egli, sicuro del fatto suo, sentenzia che giunte laggiù sentiranno ancora gli stimoli dell'appetito, e non vorranno poi lasciar soli a macinare i compagni del sesso forte, che sentiranno gli strazii della fame. Si ride, si salta, si canta e si scende.

La signorina Wilson è venuta al mio fianco, a caso, e per non rimanerci a lungo.

—Di che cosa le parlava con tanto ardore la signora Quarneri?—mi chiede.

—Di poeti, in genere;—rispondo.—Ma più del Leopardi. Ne va matta.

—Sì?—-esclama lei, torcendo le labbra.—Oh cara!—

Qui fa una pausa, e poi parla d'altro; finalmente, disponendosi a lasciarmi per andar colla Berti, mi scaglia la frecciata del Parto fuggente. —Ho osservato che Lei diventerà un discreto giuocatore di lawn-tennis .

—Io? e perchè?

—Perchè si adatta così bene a fare il quarto—

Assassina! Vorrei chiederle conto della sua frase, ritenendola oscura: ma lei è già lontana, e chiama Buci ad alta voce. Buci arriva, ma a piccole giornate; non salta più, trova appena il tempo di ridere, avendo fatta una scorpacciata da vicario foraneo.

Lascio la signorina Kitty al suo Buci. Ed ella non sa che potrei farla ridere con più gusto e più rumorosamente di Buci. Basterebbe che io le riferissi un brano di discorso della signora Quarneri.

—Quanto l'amo, quel caro Leopardi! E dica, è sempre laggiù confinato nella sua Recanati?—


Capitolo 06 GALATEA, romanzo di Anton Giulio Barrili Chapter 06 GALATEA, a novel by Anton Giulio Barrili Capítulo 06 GALATEA, novela de Anton Giulio Barrili

VI.

In alto, e in basso.

18 luglio 18…

Le signore hanno protestato di non voler salire più oltre. Las señoras protestaron diciendo que no querían subir más. L'ultima punta del San Donato è alta ancora un centinaio di metri; ma che cosa si potrà vedere di lassù, che non si veda dall'orlo del prato? la Sardegna, forse? o la costa d'Africa? Dunque, fermi lì, dove si sta così bene. Terenzio Spazzòli è interrogato da una quindicina di sguardi, più o meno supplichevoli; Terenzio Spazzòli si arrende al desiderio dei popoli, ma con la dignità di un re, che sembra dire coll'atto: era questo il parer mio per l'appunto. E subito comanda ai serventi di portare le provvigioni di bocca in un vicino boschetto di faggi, che già aveva adocchiato arrivando. E inmediatamente ordenó a los criados que llevaran las provisiones de boca a un hayedo cercano, que ya había divisado en el camino.

—Non là;—disse la signorina Kitty, gittando verso di me un'occhiata maliziosa.—Ci saranno delle buche, tra i faggi. —Non c'è pericolo; rispose l'esperienza paesana, per bocca di uno dei mulattieri.—È una faggeta di pochi anni, e c'è sodo come sulla strada battuta.— -No hay peligro -respondió el experimentado aldeano, por boca de uno de los arrieros-. Es un hayedo de pocos años, y está tan firme como en el camino trillado. Si va a vedere, seguendo le nostre salmerie. Vamos y vemos, siguiendo nuestros encantos. Il luogo è adatto e grazioso; una selvetta che par pettinata mezz'ora prima dalla madre natura, tutta a masse ben distribuite, tutta viali, sentieri, redole, andirivieni, che paion tracciati a disegno. El lugar es adecuado y agraciado; un páramo que parece haber sido peinado media hora antes por la Madre Naturaleza, todo en masas bien distribuidas, todo avenidas, caminos, redolos, y idas y venidas, que parecen haber sido dibujados. Fatti un cento di passi, ecco una bella radura, con una fontana nel fondo, certamente più alta di tutte quelle che danno origine al fiume. Tras un centenar de pasos, he aquí un hermoso claro, con una fuente en el fondo, ciertamente más alta que todas las que dan al río. Sgorga l'acqua da un fiorellino, tra ciuffi di felci e capelveneri; zampilla, gorgoglia, sussurra per un po' di cammino fra i sassi, andando a far lago in una buca di forse due metri, che s'è scavata nella zolla del prato; donde poi straripa e scivola a valle, immollando per un buon tratto il terreno. El agua sale a borbotones de una florecilla, entre macizos de helechos y sillares; brota, gorgotea, susurra durante un trecho entre las piedras, yendo a hacer un lago en un agujero de unos dos metros, que se ha cavado en el césped del prado; de donde luego se desborda y se desliza hacia el valle, empapando el suelo a buena distancia. Acqua limpida e fredda, dove la signorina Wilson è già corsa a tuffar le mani con gioia infantile, io l'amo e la venero come tutte le fonti, in ciò sentendomi veramente pagano. Terenzio Spazzòli si affretta a profanarla, ficcandoci dentro non meno di trentasei bottiglie, fra segni non dubbi di approvazione e di ammirazione da parte dei saggi. Terenzio Spazzòli se apresuró a profanarla, metiendo en ella no menos de treinta y seis botellas, entre muestras sin duda de aprobación y admiración por parte de los sabios. A che altro, di grazia, dovrebbero servire le fonti, se non a tenere in fresco il vino, specie quando le bottiglie, mal difese dal tessuto delle ceste, si sono scaldate al sole in tre ore di marcia? ¿Para qué otra cosa, si no para mantener fresco el vino, sobre todo cuando las botellas, mal defendidas por la tela de las cestas, se han calentado al sol en tres horas de marcha?

Terenzio Spazzòli è l'uomo sapiente che nessuna cosa vale a turbare, o solamente a commuovere. Terenzio Spazzòli es el sabio al que nada puede perturbar, ni siquiera conmover. Potrà essere uno sciocco; ma è certamente un personaggio destinato al comando, solo che altri lo tenga da ciò, riconoscendo la mediocrità di lui quanto bisogna per non sentirne invidia; donde ha origine un bel moto dell'anima, e la voglia matta di spingerlo in alto. Puede que sea un necio; pero sin duda es un personaje destinado al liderazgo, sólo para que los demás lo aparten de él, reconociendo su mediocridad tanto como sea necesario para no sentir envidia de ella; de ahí viene un hermoso movimiento del alma, y el loco deseo de empujarlo hacia arriba. Egli frattanto può raccomandarsi benissimo all'attenzione dè suoi simili, rendendosi utile e tenendosi abbastanza prezioso. È a buon conto uno di quegli uomini che fanno di tutto: non eccessivamente bene, capisco; ma ogni eccesso non è forse difetto? Es en buena medida uno de esos hombres que lo hacen todo: no excesivamente bien, entiendo; pero ¿no es todo exceso un defecto? Gran gente, i mediocri, quando sono operosi, attenti e pacati. Grandes personas, los mediocres, cuando son laboriosos, atentos y tranquilos. Non hanno scatti di pensieri, di affetti, di risoluzioni; fanno quel che possono e sanno, magari quel che non sanno, ma con tanta buona volontà! No tienen pensamientos, ni afectos, ni propósitos; hacen lo que pueden y saben, tal vez lo que no saben, ¡pero con mucha buena voluntad! Chi crede di far meglio si faccia avanti; essi hanno data la loro misura, non facendosi pregar troppo, non ispaventandosi di nessuna malleveria. Los que crean que pueden hacerlo mejor, que se presenten; han dado su medida, sin temer malicia alguna. E riescono, il più delle volte; se non riescono, sarà ancora un bel merito aver provato di fare. Sono utili, così; diventano necessarii; chi ne rideva da principio, si avvezza a loro, non vede che loro, non sa passarsi più dell'opera loro e della loro persona. Son útiles, así; se hacen necesarios; los que se reían de ellos desde el principio, se acostumbran a ellos, sólo los ven, no saben más de su trabajo ni de su persona. Mediocri, io vi saluto; se stèsse in me, vi adoprerei tutti al governo. Mediocridad, os saludo; si de mí dependiera, os emplearía a todos en el gobierno.

Si fanno grandi apparecchi intorno alla fontana; ed anche poco distante, tra i faggi, dove sono state condotte e scaricate le bestie da soma. I serventi son tutti in faccende, obbedendo agli ordini di Terenzio Spazzòli. Los criados están todos trabajando, obedeciendo las órdenes de Terenzio Spazzòli. Hanno perfino improvvisato un focolare, di cui sentiamo crepitare la stipa. Incluso improvisaron un hogar, cuyo crepitar podemos oír. Che cosa vorrà essere la nostra refezione all'aperto? ¿Cómo será nuestra cena al aire libre? Terenzio viene modestamente a consigliarsi con le signore; propone un pasto che sia colazione e desinare ad un tempo, osservando che due pasti separati da troppo breve intervallo si guasterebbero l'un l'altro. Terencio viene modestamente a aconsejar a las damas; propone una comida que sea desayuno y cena al mismo tiempo, observando que dos comidas separadas por un intervalo demasiado corto se estropearían mutuamente. La sua osservazione è giudiziosa, quasi profonda, come tutto ciò che gli esce di bocca. Su observación es juiciosa, casi profunda, como todo lo que sale de su boca. Terenzio bocca d'oro! E niente insuperbito dell'approvazione universale, si volge a me, domandando come si potrebbe chiamare il pasto consigliato da lui. Y nada sorprendido por la aprobación universal, se dirige a mí, preguntándome cómo podría llamarse la comida que me recomendó. A me? certo, ed anche naturalmente: non son io, per decreto delle signore, lo scienziato della spedizione? por supuesto, y también por supuesto: ¿no soy yo, por decreto de las damas, el científico de la expedición? Propongo di chiamarlo "colazione desinatoria", corroborando la mia proposta con la " coulassion disnoira " dei Piemontesi e col " dèjeuner dinatoire " dei Francesi. Propongo llamarlo "desayuno desinador", corroborando mi propuesta con el piamontés "coulassion disnoira" y el francés "dèjeuner dinatoire". La necessità di copiare è evidente; se c'è la cosa, perchè dovrà mancar la parola? La necesidad de copiar es obvia; si la cosa está ahí, ¿por qué iba a faltar la palabra? e se degli italiani l'han trovata in dialetto, perchè non si dovrebbe farla passare nella lingua? Accettata la parola, o le parole, si aspetta con desiderio la cosa. La camminata lunga e l'aria montanina hanno recati i loro effetti maravigliosi; gli stomachi vuoti rimordono, come altrettante coscienze aggravate. La larga caminata y el aire de la montaña han tenido sus maravillosos efectos; los estómagos vacíos protestan, como tantas conciencias agravadas. Ma bisogna aver pazienza un momentino; quel tal momentino che diventa un quarto d'ora per via. Pero hay que tener paciencia durante un pequeño momento; ese pequeño momento que se convierte en un cuarto de hora en el camino. Non è molto, poi; ed anche è bene speso quel po' di tempo, perchè sono arrivate le scodelle e distribuite sui tovagliuoli, davanti ai commensali, adagiati sull'erba; e dietro le scodelle arrivano parecchie latte di brodo fumante. No es mucho, pues; y también está bien empleado ese ratito, porque los cuencos han llegado y se han distribuido sobre las servilletas, delante de los comensales, tumbados sobre la hierba; y detrás de los cuencos vienen varias latas de caldo humeante. "Questo ristora" osserva Terenzio Spazzòli, facendosi attorno col cucchiaione, per servir le signore. "Esto refresca", comenta Terenzio Spazzòli, haciéndose redondo con una cuchara para servir a las señoras. I fabbricatori di conserve alimentari hanno fatto il miracolo; il fuoco l'ha compiuto, dando una scaldata alle latte; nondimeno, si dà merito di tutto a Terenzio Spazzòli. Los fabricantes de conservas hicieron el milagro; el fuego lo hizo, calentando la leche; sin embargo, el mérito de todo es de Terenzio Spazzòli. Infatti, è giusto; l'idea di ristorare gli stomachi, prima di nutrirli con le vivande fredde, l'ha avuta lui, e gliene va data la lode. De hecho, es correcto; la idea de restaurar los estómagos, antes de darles comida fría, fue idea suya, y hay que elogiarle por ello. Notate ancora: arrivato il brodo, a parecchi viene l'idea di far la zuppa del cane, rompendoci dentro una mezza pagnottina. Nota de nuevo: cuando llega el caldo, a varias personas se les ocurre hacer sopa de perro partiendo en ella media barra de pan. Ma no, non c'è bisogno di questo; Terenzio Spazzòli ha pensato egualmente ai piccoli dadi di pane tostato nel burro. Sarà la zuppa del viaggiatore, se mai; zuppa da persone di garbo, che vogliono dare la sua parte anche all'occhio. E sia pure zuppa del cane anche questa, ma solo quando ne avrà assaggiato il povero Buci, che va trottolando, scodinzolando, mugolando, fiutando, dalla fontana alla cucina, dalla cucina alla fontana; certo, all'apparenza, il più affaccendato di tutti. Que sea también sopa de perro, pero sólo cuando la haya probado el pobre Buci, que va trotando, moviendo el rabo, gimoteando, olisqueando, de la fuente a la cocina, de la cocina a la fuente; sin duda, al parecer, el más atareado de todos. Il brodo caldo ha ristorati gli stomachi: ora vengono i freddi: prosciutto, mortadelle, polli arrosto, galantine, gelatine, burro, sardelle di Nantes, bottarghe e via discorrendo; tutta roba che dà buon bere agli uomini. Ed anche le signore non canzonano; è bello vederle all'opera, sgranocchiare allegramente d'ogni cosa, rinunziando volentieri alle forchette e ai coltelli, dove possono bastare le mani, non badando ad ungersi un pochino le dita, e magari gli angoli della bocca. Y las señoras tampoco se burlan; da gusto verlas trabajar, masticándolo todo alegremente, renunciando de buen grado a tenedores y cuchillos, cuando les basta con las manos, sin importarles engrasarse un poco los dedos y tal vez las comisuras de los labios. Ai miei tempi sono stato romantico anch'io, e poco mi piacevano le donne in atto di mangiare; cresciuto negli anni, nella esperienza e nel sentimento della vita, amo vederle a tavola, occupate graziosamente a morsicchiar petti di pollo e pasticcini di Strasburgo; senza contare che la tavola meglio imbandita, dov'esse manchino, è triste. En mis tiempos yo también era un romántico, y me disgustaban las mujeres en el acto de comer; habiendo crecido en años, en experiencia y en el sentimiento de la vida, me encanta verlas en la mesa, graciosamente ocupadas mordisqueando pechugas de pollo y pasteles de Estrasburgo; por no decir que la mesa mejor puesta, donde faltan ellas, es una mesa triste. Per passare la musoneria, lo so bene, ci si beve di più; ma allora, peggio che andar di notte, corrono i discorsacci, volano i motti pungenti e si risica di finire come alle nozze di Pulcinella, che le furon legnate. Para superar el enfurruñamiento, lo sé bien, se bebe más; pero entonces, peor que salir por la noche, vuelan los discorsacci, los lemas punzantes, y se corre el riesgo de acabar como en la boda de Punchinello, que la apalearon. Colle donne a tavola, c'è sempre in ogni piatto il condimento della grazia, che vi farebbe parer buona anche una frittata senz'ova; c'è l'allegria contenuta, la celia garbata, il desiderio di piacere, la cura di non esser noiosi; tutte le buone qualità dell'uomo sono in mostra, e le cattive abilmente dissimulate; sicchè par proprio di ritrovarsi fra gente civile. Con las mujeres en la mesa, siempre hay en cada plato el condimento de la gracia, que haría que incluso una tortilla sin huevo pareciera buena; hay alegría contenida, timidez cortés, el deseo de complacer, el cuidado de no ser aburrido; todas las buenas cualidades de un hombre están a la vista, y las malas hábilmente ocultas; de modo que uno se siente como si estuviera entre gente civilizada. Così pensano i classicisti, che oramai tengono il campo. Ma ecco, mentre clan volta i romantici, venir fuori un'altra razza di guastamestieri, gli uomini politici e i politicanti, coi loro banchetti mascolini a un tanto a testa, colla minestra cotta stracotta e raffreddata per via, colle salse andate a male, col pesce passato, col servizio fatto a casaccio; e tutto ciò per il maledetto gusto di sorbirsi alle frutta un bicchiere di vinello che la pretende a Sciampagna, e una tantafera sconclusionata che la pretende a discorso. Pero aquí, mientras los románticos se vuelven, surge otra raza de aguafiestas, los políticos y politicastros, con sus banquetes masculinos a una fracción del precio por cabeza, con sopa cocinada de más y enfriada por el camino, con salsas que se echan a perder, con pescado pasado de vueltas, con servicio hecho al azar; y todo por el maldito placer de sorber una copa de vino con fruta que lo exige en Sciampagna, y una divagación tan muchfera que lo exige en el habla. Ma ne sono quasi sempre puniti; perchè, se il bicchiere è uno, son due i discorsi, tre, cinque, sette; e qualche volta, data la gravità del fallo, s'aggiunge il castigo di Dio d'un sonetto, improvvisato per l'occasione la sera innanzi, o quell'altro del personaggio cupo che si leva ultimo, incominciando: "Signori, io non sono oratore…" e cava dalla tasca del soprabito uno scartafaccio enorme. Pero casi siempre son castigados; porque si hay una copa, hay dos discursos, tres, cinco, siete; y a veces, dada la gravedad de la falta, se añade el castigo de Dios de un soneto, improvisado para la ocasión la noche anterior, o el del sombrío personaje que se levanta el último, empieza: "Señores, yo no soy un orador..." y saca un enorme papel del bolsillo de su abrigo. Sono di cattivo umore, io. Estoy de mal humor. E non erano così, l'altro ieri, i miei compagni di San Donato. Alle frutta non si fecero discorsi, quantunque fossero molto bene snodate le lingue. En la fruta no se pronunciaron discursos, aunque se movieron muy bien las lenguas. Venne e fu aperto sotto i nostri occhi il vaso di Pandora; voglio dire il canestro misterioso, per cui si erano fatte tante ciarle e tante supposizioni durante il viaggio. Ne uscirono fuori chicchere, piattini, cucchiaini, caffettiera, zuccheriera, tutto un servizio da caffè. Salieron tazas, platillos, cucharas, cafetera, azucarero, todo un servicio de café. Dio degli Dei! ¡Dios de dioses! e già dalla cucina nascosta tra i faggi si spandeva, giungendo fino a noi, l'aroma della bevanda celestiale, che staccava il bollore nel bricco. y ya desde la cocina oculta entre las hayas, el aroma de la bebida celestial salía de la tetera. Terenzio Spazzòli fu proclamato ad unanimi voti un grand'uomo. Terenzio Spazzòli fue proclamado unánimemente un gran hombre. Lo avremmo levato sugli scudi, se non ci fossero mancati gli arnesi da ciò, e se non fosse stato necessario levarci noi da sedere. La habríamos levantado sobre los escudos, si no nos hubieran faltado las herramientas para hacerlo, y si no hubiéramos tenido que levantarnos de nuestros asientos. Il nostro condottiero accolse con tacita compiacenza le lodi, e attese egli stesso al servizio, presentando la chicchera fumante alle dame. Nuestro líder aceptó el elogio con tácita complacencia, y esperó él mismo al servicio, presentando el vaso humeante a las damas. Lo aiutava la signorina Wilson, presentando la chicchera ai cavalieri; gran degnazione in lei, nuovo pregio che si aggiungeva alla cosa, e per cui Galatea si tramutava in Ebe. La seconda immagine non è mia; è del commendator Matteini, giubilato come conservator d'ipoteche, ma non ancora come conservatore delle buone tradizioni letterarie. La segunda imagen no es mía; es del Comendador Matteini, exultante como conservador de hipotecas, pero aún no como conservador de buenas tradiciones literarias. Ed era graziosa, quell'Ebe; ma forse un po' troppo gloriosa, avendo l'aria d'essere stata a parte del segreto. Y era bonita, esa Hebe; pero quizá demasiado gloriosa, con aspecto de haber estado al tanto del secreto. Anzi, diciamo tutto, ad un certo punto se lo lasciò sfuggire di bocca. De hecho, reconozcámoslo, en un momento dado se le escapó de la boca. "Ma sì, volevamo fare una improvvisata." "Pero sí, queríamos improvisar". Ahi, questo non è bene. Ouch, eso no es bueno. Dunque la signorina Kitty ci ha l'uso delle partecipazioni? ¿Así que la señorita Kitty tiene un uso para él? Infatti, può dire a me: "il nostro Buci"; a Terenzio Spazzòli: "il nostro caffè." De hecho, puede decirme: "nuestro Buci"; a Terenzio Spazzòli: "nuestro café". La signorina Kitty conosce anche il segreto della cesta? Ma sì, figuriamoci se non ne ha la sua parte! Non ho ancora digerito il caffè, e già mi danno l'assenzio. Il taciturno condottiero ha lasciata la compagnia, sottraendosi al coro dei suoi lodatori. Ed anche lei si muove, andando tra i faggi, verso il deposito delle provvigioni. C'è del nuovo, per aria, e si sente. Quando ritorna, con la sua aria birichina e col suo risolino malizioso, va a discorrere sottovoce colla contessa Quarneri. Non afferro che questa frase, con cui ella finisce: "ci sta Lei?" —Ma sì,—risponde la luminosa contessa, è un'idea stupenda. A mille —metri sopra il livello del mare! Non potranno vantarsene molti.

—Che c'è?—domandano le signore, poichè la contessa ha parlato a voce alta, e non vuol far mistero di nulla.—Un'altra improvvisata? —E come! un  lawn-tennis  su quella prateria, che par fatta a bella posta.—

Un  lawn-tennis ! Le ragazze Berti saltano dalla gioia. La mamma loro non farà certamente quell'esercizio ginnastico; ma in fondo non le dispiace, dopo desinare, godersi un po' di spettacolo. La signora Wilson madre non può sgradire un divertimento della sua patria d'adozione. La signora segretaria comunale non lo conosce ancora da vicino; sarà felice di essere ai primi posti, per assistere ad una delle tante inezie della moda. I tre satelliti della contessa amano tutto ciò che ama il loro astro dominatore. Il commendator Matteini non ha opinioni in proposito; rammenta d'essere stato ai suoi tempi un dilettante di pallone; si adatterà volentieri a veder giuocare alla palla; condizione di spettatore tranquillo, che può pensare intanto a tutt'altro, magari alla "città dell'anima" Quanto a me, dovevo immaginarmelo, questo tiro mancino. Abomino il  lawn-tennis , più ch'io non faccia i miei peccati di gioventù, pensieri, opere ed ommissioni; e proprio a me doveva toccare questa delizia, a mille metri, anzi a mille e diciannove, sul livello del mare. Ho fatto di necessità virtù, accompagnando la brigata sulla prateria destinata. Avrei fatta anche la fatica di andare attorno, in cerca di petroni, per far sedili alle signore. Ma c'erano i ripieghini, utili e maneschi sederini di tela, coi due staggi mastiettati a iccase, che venivano a fare l'ufficio loro in buon punto. Mais il y avait les petits folders, utiles et manqueux vagueurs de lien, avec les deux staggies mastiettati en iccases, qui viennent à faire bien leur office. Il saggio Terenzio Spazzòli aveva proprio pensato a tutto, perfino agli ottantanove chilogrammi della signora Berti. El sabio Terenzio Spazzòli había pensado en todo, incluso en los ochenta y nueve kilos de la señora Berti.

E già, in quella sua breve assenza dalla fontana, aveva fatto prodigi. Y ya, en su breve ausencia de la fuente, había hecho maravillas. Aiutato dai serventi che gli tenevano le cordicelle tese, e dai due piccoli Berti che gli portavano il gesso, aveva segnate le doppie linee parallele del campo di giuoco; poi, piantati i piuoli, aveva rizzata nel mezzo la rete, che fa nel  lawn-tenis l'uffizio del cordino nel giuoco del pallone, e che bisogna sempre trapassare con la palla, perchè il giuoco sia buono. Con la ayuda de los criados que sostenían sus cuerdas extendidas, y de los dos pequeños Berti que le traían la tiza, había marcado las dobles líneas paralelas del terreno de juego; luego, tras plantar las estacas, había colgado la red en el centro, que en el césped-tenis es el oficio de la cuerda en el juego del fútbol, y que siempre debe cruzarse con la pelota para que el juego sea bueno. Le racchette erano a posto sulle due estremità del campo; a posto sulla battuta le palle di guttaperca, in numero di sei, per averne sempre una in pronto, se un'altra si crepasse, e un'altra o parecchie volassero di qua o di là fuor del confine. Las raquetas estaban colocadas en ambos extremos de la pista; en la jaula de bateo estaban las pelotas de gutapercha, seis en número, para que siempre hubiera una lista, en caso de que otra se rompiera, y otra u otras volaran de un lado a otro fuera de los límites. Per quelle, poi, vigilavano i ragazzi, sempre vogliosi di correre. Pues esos eran los chicos, siempre ansiosos por correr. Così tutte disposte le cose, in mezzo a due file di spettatori si distribuirono le coppie dei giuocatori e le mute rispettive. Así dispuestas, en medio de dos filas de espectadores se distribuyeron las parejas de jugadores y sus respectivos trajes de neopreno. Primi a giuocare furono da una parte la contessa Quarneri con Terenzio Spazzòli, dall'altra la signorina Wilson col primo (è poi veramente il primo?) Los primeros en tocar fueron, por un lado, la condesa Quarneri con Terenzio Spazzòli y, por otro, la señorita Wilson con el primero (¿es realmente el primero?). dei famosi satelliti. Anche a me fecero cortesia, invitandomi a giuocare. También tuvieron la cortesía de invitarme a jugar. Mi sono scusato, confessando d'essere ad ogni giuoco una sbercia. Me disculpé, confesando que en cada coyuntura era una bofetada en la cara. Non è meno sbercia (sia detto con tutto l'ossequio dovuto a tanti pregi fisici e intellettuali) non è meno sbercia di me la contessa Quarneri, che con una sequela di falli conduce in perdizione il suo compagno di giuoco e sè stessa. No menos tonta (todo sea dicho con la deferencia debida a tantos méritos físicos e intelectuales) que yo es la condesa Quarneri, que con una sucesión de faltas lleva a su compañero de juego y a sí misma a la perdición. Pure, aveva contrario uno dei fidi satelliti, che lavorava con ogni suo potere a farla guadagnare, non azzeccandone mai una. Además, tenía a uno de sus satélites de confianza trabajando contra ella con todas sus fuerzas para hacerla ganar dinero, sin acertar nunca una. Ma vegliava accanto a lui la signorina Kitty, che le imbroccava tutte, e che, com'ebbe visto far cilecca il compagno, prese a levargli la mano, muovendosi lei, leggera come una ninfa, e sopramano e sottomano, come le veniva fatto, rimandando la palla; ma, da furba, non mai dalla parte di Terenzio Spazzòli. Pero él estaba vigilado por la señorita Kitty, que los acertó todos, y que, cuando vio a su compañero cometer un fallo de tiro, apartó su mano de la de él, moviéndose tan ligeramente como una ninfa, y por arriba y por abajo, como ella, enviando la pelota hacia atrás; pero, como mujer astuta, nunca se puso del lado de Terenzio Spazzòli. Ho detto che le imbroccava tutte, e non mi disdico, sebbene due le uscissero dalle righe. He dicho que las ha acertado todas, y no discrepo, aunque dos de ellas se han pasado de la raya. Ma quelle due le aveva gettate a bella posta fuori del giuoco. Scambio di rimandarle alla parte avversaria, con un abile giro di racchetta le scagliava verso di me, una facendone ruzzolare fino a' miei piedi, e l'altra, poi, accoccandomela senza misericordia sul mio cappello di sparto; senza averne l'aria, si capisce, mentre io stavo discorrendo colla contessa Quarneri, che si era stancata alle prime partite, e uscita di giuoco e surrogata dalla maggiore delle Berti, era venuta a sedersi presso di me, rimasto a caso in disparte. A cambio de devolverlas al bando contrario, con un hábil giro de la raqueta las arrojó hacia mí, cayendo una de ellas a mis pies, y la otra despiadadamente sobre mi sombrero de esparto; sin que lo pareciera, por supuesto, mientras yo hablaba con la condesa Quarneri, que se había cansado en los primeros juegos, y habiendo abandonado la partida y siendo sustituida por el mayor de los Berti, había venido a sentarse a mi lado, que había permanecido al margen. Non più Ebe, no davvero, Galatea da capo; e non già quella di Orazio, che si metteva in viaggio; non già quella di Teocrito, che tradiva Polifemo per Aci; la Virgiliana, dico, della quale cantò Darneta nella terza delle Bucoliche: No ya la de Hebe, no ya la de Galatea da capo; y no la de Horacio, que emprendió viaje; no la de Teócrito, que traicionó a Polifemo por Acis; la virgiliana, digo, de la que cantó Darneta en la tercera de las Églogas:

Malo me Galateo, petti, lasciva puèlla, Et fugit ad salices et se cupit ante videri. Malo me Galateo, petti, lasciva puèlla, Et fugit ad salices et se cupit ante videri.

Ad un certo punto, approfittando della distrazione di uno dei ragazzi, viene a raccogliere una palla a poca distanza da me. Avrei dovuto alzarmi io a raccoglierla; ma mi tratteneva nel dialogo una battuta un po' lunga della contessa Quarneri. Debería haberme levantado a recogerlo yo mismo; pero me entretuvo en el diálogo una broma bastante larga de la condesa Quarneri. Passando leggera davanti a noi, la signorina Wilson mi gitta poche parole, che rompono a mezzo il discorsetto della mia interlocutrice. Pasando ligeramente ante nosotros, la señorita Wilson me lanza unas palabras que rompen por la mitad el discurso de mi interlocutor.

—Non è vero, signor Rinaldo, che è bello il  lawn-tennis ?—

Le rispondo che è bellissimo; ma ella è già trascorsa veloce, sorridente, graziosa; si curva sulla vita, raccoglie la palla, e fugge al suo posto di combattimento. Le respondo que es hermoso; pero ella ya ha pasado rápidamente, sonriente, grácil; se dobla por la cintura, recoge la pelota y huye a su puesto de combate. Gran diavola di ninfa! Non offre all'occhio che belle linee flessuose, elegantissime nella loro mobilità: ogni atto, in lei, ogni gesto, ogni movenza, è un prodigio di grazia. No ofrece al ojo más que bellas líneas flexibles, elegantes en su movilidad: cada acto, en ella, cada gesto, cada movimiento, es una maravilla de gracia. Ci ha parte sicuramente il  lawn-tennis , con tanta varietà di movimenti che richiede; ed è forse per questo che le signorine giuocano volentieri al  lawn-tennis .

Ma ogni bel giuoco dura poco, anche quando pare una gran novità, a mille diciannove metri sul livello del mare. But every good joke is short-lived, even when it seems like big news, a thousand nineteen meters above sea level. La signora Wilson e la signora Berti, madri, ed arbitro del campo, hanno guardato l'orologio e fatto un gesto a Terenzio Spazzòli. La signora Berti è anche un po' di cattivo umore. Perchè? Immagino che le dia noia la luminosa bionda che ha tre serventi, mentre le sue figliuole non ne hanno nessuno. Supongo que le molesta la rubia brillante que tiene tres criados, mientras que sus hijas no tienen ninguno. Eppure son tanto carine! ¡Y sin embargo son tan bonitos! Ma che mania, scusi, è la sua, di condurle da per tutto in mostra, a far numero tra le donne di sboccio, tra quelle, io vo' dire, che stanno sulle mode e sugli spassi, che son vaghe di conversazioni, di teatri e di feste da ballo? Pero, ¿qué manía es ésta, perdón, de llevarlas a todas partes en exhibición, para hacer bulto entre las mujeres en la flor de la vida, entre aquellas, quiero decir, que están a la moda y al espectáculo, que son vagas para las conversaciones, los teatros y las fiestas de baile? Giuro, anzi scommetto, che a far così non troveranno marito. Juro, es más, apuesto a que no encontrarán marido si lo hacen. Uno che abbia la vocazione di prender moglie, o cerca una dote vistosa, o si appiglia a qualità più modeste. Quien tiene vocación de tomar esposa busca una dote ostentosa o apela a cualidades más modestas. Le sue care figliuole hanno tutte le mode ultimissime, scorrazzano su tutti i marciapiedi, si fanno vedere a tutte le prime rappresentazioni, a tutte le feste, a tutti i ricevimenti solenni. Sus queridas hijas van a la última moda, corretean por todas las aceras, aparecen en todas las primeras representaciones, en todas las fiestas, en todas las recepciones solemnes. È una cattiva strada, quella che prende la signora Berti degnissima. E ci ha, dopo tutto, un cuor d'eroina: per il suo nobile errore si adatta ad ogni fatica più improba; corre di qua e di là senza posa, naviga e pesca in ogni acqua, povero vascello a tre ponti, e si scusa dicendo che fa tutto ciò per ragion di salute. Y tiene, después de todo, un corazón de heroína: por su noble error, se adapta a todos los trabajos más inverosímiles; corre de aquí para allá sin cesar, navega y pesca en todas las aguas, pobre barco de tres pisos, y se excusa diciendo que hace todo esto por razones de salud. Se almeno uno dei tre satelliti lasciasse un po' la Quarneri! Ma no, niente; son fermi al posto, e si direbbe quasi che si facciano la guardia l'un l'altro. Dove uno va, si cacciano gli altri due. Garbati, silenziosi, sospettosi, non sanno neanche marciare in fila; vanno sempre di fronte. Educados, silenciosos, desconfiados, ni siquiera saben marchar en fila; siempre van delante. Quando uno ha l'ombrellino della signora da tenere, l'altro porta il ventaglio, e il terzo i guanti. La contessa li tratta tutti egualmente, con languida benevolenza imperatoria. La condesa los trata a todos por igual, con lánguida benevolencia imperial. Con altrettanta benevolenza ha chiesto dei versi a me, pel suo albo. Con la misma benevolencia, me pidió versos para su libro. "Gli amici miei ci son tutti," mi ha detto, "e non altri che amici." "Mis amigos están todos allí", dijo, "y nada menos que amigos". Dio, quanti ce ne debbono essere! ¡Dios, cuántos debe haber! È molto bella, e d'una bellezza che attrae: carnagione di madreperla, con toni rosei; capelli biondi, ma d'un biondo strano che tira all'amaranto, con vene e riflessi d'oro di zecchino; occhi un po' grigi, ma fosforescenti; bellezza luminosa, ho già detto, e non c'è altro da aggiungere. Es muy hermosa, y de una belleza que atrae: tez de nácar, con tonos rosados; pelo rubio, pero de un rubio extraño que tiende al amaranto, con vetas y reflejos de oro puro; ojos un poco grises, pero fosforescentes; belleza luminosa, ya lo he dicho, y no hay nada más que añadir. Gli arnesi del giuoco sono raccolti nella cesta; raccolta e caricata la batteria degli impicci, delle provvigioni avanzate, delle stoviglie, e via discorrendo. La parafernalia del juego se recoge en la cesta; la pila de las sobras, los platos, etc. se recogen y se cargan. Si dà un'occhiata stracca alla gran scena del mare, che ci aveva tanto commossi all'arrivo, e si riprende il sentiero della valle. Echamos una mirada llorosa a la grandiosa escena del mar, que tanto nos había conmovido a la llegada, y reanudamos el camino del valle. Laggiù, a due terzi di strada, dove si era notato un luogo assai pittoresco in vicinanza del mulino, si farà una lunga fermata ed anche una merenda. Allí, a dos tercios del camino, donde se había señalado un lugar muy pintoresco cerca del molino, harían una larga parada y también tomarían un tentempié. Così decreta Terenzio Spazzòli. Así lo decretó Terenzio Spazzòli. Le signore protestano che non toccheranno più cibo; ma egli, sicuro del fatto suo, sentenzia che giunte laggiù sentiranno ancora gli stimoli dell'appetito, e non vorranno poi lasciar soli a macinare i compagni del sesso forte, che sentiranno gli strazii della fame. Las damas protestan que no tocarán más comida; pero él, seguro de su hecho, juzga que cuando lleguen, sentirán aún las punzadas del apetito, y no querrán dejar moler solas a sus camaradas del sexo fuerte, que sentirán las punzadas del hambre. Si ride, si salta, si canta e si scende.

La signorina Wilson è venuta al mio fianco, a caso, e per non rimanerci a lungo. La Srta. Wilson vino a mi lado, al azar, y no para quedarse allí mucho tiempo.

—Di che cosa le parlava con tanto ardore la signora Quarneri?—mi chiede. -¿De qué te hablaba con tanto ardor la signora Quarneri?

—Di poeti, in genere;—rispondo.—Ma più del Leopardi. -De poetas, en general,‖ respondo. -Pero más que Leopardi. Ne va matta. Le vuelve loca.

—Sì?—-esclama lei, torcendo le labbra.—Oh cara!— -¿Sí? -exclama, torciendo los labios. -¡Oh, cielos!

Qui fa una pausa, e poi parla d'altro; finalmente, disponendosi a lasciarmi per andar colla Berti, mi scaglia la frecciata del Parto fuggente. Aquí se detiene un momento, luego habla de otra cosa; finalmente, disponiéndose a dejarme para irse con Berti, me lanza el cerrojo del Parto fuggente. —Ho osservato che Lei diventerà un discreto giuocatore di  lawn-tennis . -He observado que te convertirás en un decente jugador de tenis sobre hierba.

—Io? e perchè?

—Perchè si adatta così bene a fare il quarto—

Assassina! Vorrei chiederle conto della sua frase, ritenendola oscura: ma lei è già lontana, e chiama Buci ad alta voce. Quisiera preguntarle por su frase, creyéndola oscura: pero ya está lejos, y llama a Buci en voz alta. Buci arriva, ma a piccole giornate; non salta più, trova appena il tempo di ridere, avendo fatta una scorpacciata da vicario foraneo. Buci llega, pero a cuentagotas; ya no salta, apenas encuentra tiempo para reírse, después de haberle echado una bronca al vicario foraneo.

Lascio la signorina Kitty al suo Buci. Ed ella non sa che potrei farla ridere con più gusto e più rumorosamente di Buci. Y no sabe que yo podría hacerla reír con más gusto y más fuerte que Buci. Basterebbe che io le riferissi un brano di discorso della signora Quarneri. Me bastaría con darles un extracto del discurso de la Sra. Quarneri.

—Quanto l'amo, quel caro Leopardi! -¡Cómo le quiero, a ese querido Leopardi! E dica, è sempre laggiù confinato nella sua Recanati?— Y di, ¿sigue allí confinado en su Recanati?