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"La locandiera" di Carlo Goldoni, Atto Primo, Scena XI

Atto Primo, Scena XI

SCENA XI

Il Cavaliere ed un Servitore .

Servitore - Illustrissimo, hanno portato questa lettera.

Cavaliere - Portami la cioccolata. ( Il Servitore parte ).

( Il Cavaliere apre la lettera ).

Siena, primo Gennaio 1753 . (Chi scrive?) Orazio Taccagni. Amico carissimo. La tenera amicizia che a voi mi lega, mi rende sollecito ad avvisarvi essere necessario il vostro ritorno in patria. È morto il Conte Manna ... (Povero Cavaliere! Me ne dispiace). Ha lasciato la sua unica figlia nubile erede di centocinquanta mila scudi. Tutti gli amici vostri vorrebbero che toccasse a voi una tal fortuna, e vanno maneggiando ... Non s'affatichino per me, che non voglio saper nulla. Lo sanno pure ch'io non voglio donne per i piedi. E questo mio caro amico, che lo sa più d'ogni altro, mi secca peggio di tutti. ( Straccia la lettera ) Che importa a me di centocinquanta mila scudi? Finché son solo, mi basta meno. Se fossi accompagnato, non mi basterebbe assai più. Moglie a me! Piuttosto una febbre quartana.


Atto Primo, Scena XI

SCENA XI

Il Cavaliere ed un Servitore . A lovag és egy szolga.

Servitore - Illustrissimo, hanno portato questa lettera.

Cavaliere - Portami la cioccolata. Lovag - Hozz nekem csokit. ( Il Servitore parte ).

( Il Cavaliere apre la lettera ).

Siena, primo Gennaio 1753 . (Chi scrive?) Orazio Taccagni. Amico carissimo. La tenera amicizia che a voi mi lega, mi rende sollecito ad avvisarvi essere necessario il vostro ritorno in patria. A gyengéd barátság, amely hozzád köt, arra késztet, hogy közöljem veled, hogy vissza kell térned hazádba. È morto il Conte Manna ... (Povero Cavaliere! Me ne dispiace). I'm sorry). Sajnálom). Ha lasciato la sua unica figlia nubile erede di centocinquanta mila scudi. Elhagyta egyetlen ötvenezer koronás, nőtlen leány örökösét. Tutti gli amici vostri vorrebbero che toccasse a voi una tal fortuna, e vanno maneggiando ... Non s'affatichino per me, che non voglio saper nulla. All your friends would like you to have such a fortune, and they are handling ... Do not work for me, who do not want to know anything. Minden barátja szeretné, ha ilyen vagyona lenne, és kezelik ... Ne dolgozzon keményen értem, aki nem akarok semmit tudni. Lo sanno pure ch'io non voglio donne per i piedi. They also know that I don't want women for my feet. Azt is tudják, hogy nem akarok nőket a lábamhoz. E questo mio caro amico, che lo sa più d'ogni altro, mi secca peggio di tutti. És ez a kedves barátom, aki mindenkinél többet tud, engem a legrosszabbul idegesít. ( Straccia la lettera ) Che importa a me di centocinquanta mila scudi? (Tears up the letter) What does it matter to me about a hundred and fifty thousand scudi? (Feltépi a levelet) Mit számít nekem százötvenezer scudi? Finché son solo, mi basta meno. As long as I am alone, I need less. Amíg egyedül vagyok, kevesebbre van szükségem. Se fossi accompagnato, non mi basterebbe assai più. If I were accompanied, it would not be enough for me much more. Ha elkísérnének, nekem nem lenne elég sokkal több. Moglie a me! Wife to me! Feleség nekem! Piuttosto una febbre quartana. Rather a quartan fever.