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Italian LingQ Podcast 1.0, #78 Danilo and Rita - Venezia e Cristoforo Colombo (Part 2)

#78 Danilo and Rita - Venezia e Cristoforo Colombo (Part 2)

Si, anche perché Cristoforo Colombo pensava di viaggiare in mare aperto, cosa che nessuno aveva mai fatto, perché sia i veneziani o comunque anche le altre città marinare per i loro commerci viaggiavano sempre lungo la costa, per cui anche girando intorno all'Africa giravano sempre con la costa in vista.

Cristoforo Colombo invece volle attraversare tutto l'Oceano e per quei tempi era una cosa, un'impresa veramente da pazzi. Si, infatti ho letto recentemente una biografia di Colombo che spiega come lui in giovane età abbia incontrato probabilmente un marinaio che gli spiegò i rudimenti di quello che poi divenne il suo punto vincente, ossia, il movimento degli Alisei e il fatto che si poteva contare su dei venti per spingersi velocemente ad est od a ovest perché i venti erano messi in modo tale che, girando le vele, da supportare la nave sia all'andata sia al ritorno.

È sulla base di quello che lui ha costruito e ha fatto tutti i suoi calcoli valutando la possibilità di riuscire ad arrivare dall'altra parte della terra. Si, infatti quello che dici è vero perché bisogna considerare che a quei tempi non c'era il motore per cui dovevano viaggiare esclusivamente coi venti, solo tutto a vela.

Per cui anche l'altra paura era data dal fatto che, d'accordo che il vento ti porta dall'altra parte del mondo ma poi come fai a tornare? Ma Cristoforo Colombo diceva “ se la terra è rotonda io torno dall'altra parte, faccio il giro e mi ritrovo al punto di partenza” In effetti il ragionamento non è del tutto sbagliato, il fatto che poi invece poi abbia trovato una terra sconosciuta … va beh questo qui è poi quello che è la storia. Si, quello che mi ha colpito nella biografia di Colombo è il fatto che lui sia arrivato ad avere il viaggio finanziato dopo un tentativo durato, non so se vent'anni o qualche cosa del genere.

Lui aveva un chiodo fisso che era quello di fare quel viaggio, ha incominciato da ragazzino e ha perseguito questo sogno con un'insistenza incredibile, prima è partito dalla Spagna, poi dalla spagna non è riuscito ad ottenere niente è andato in Portogallo, poi in Portogallo non ce la fatta … quasi ce la faceva poi è andato storto qualche cosa poi è andato in Spagna ma lui aveva solo un'idea nella sua mente che era quella di fare il viaggio e senza questa persistenza addirittura maniacale non ci sarebbe mai riuscito perché ha dovuto rompere le scatole a questi regnanti, cercando di convincerli che l'impresa valeva la candela, perché in realtà era molto costosa e con un'enorme dispendio di energie psichiche perché lui ha continuato ininterrottamente a perseguire questa sua convinzione. È solo quello che è riuscito a convincere poi Isabella a finanziarlo. Bene!

Ma ritornando a Venezia … allora abbiamo detto che Venezia è una città stupenda ed è tutta sull'acqua, ovvero Venezia non ha strade ma ha solo canali e ci si muove attraverso dei traghetti o comunque delle gondole o delle barche perché, appunto, non avendo strade di nessun tipo l'unico modo per muoversi è quello. Devi sapere anche che Venezia è proprio una palafitta cioè quando l'hanno costruita siccome le piccole isole dove si erano appoggiati, e avevano costruito le prime case, erano tutte di sabbia han dovuto infilare migliaia ma migliaia di pali che loro ricavavano dai boschi del Trentino e dai boschi della Dalmazia che erano praticamente dei pini veramente dritti e alti. Avevano un processo di trattamento perché, ovviamente, infilati dentro nell'acqua di mare potevano marcire, per cui facevano un trattamento con della pece tutto un trattamento segreto loro, hanno infilato questi migliaia di pali dentro queste isole e sopra ci hanno costruito la città! Praticamente sotto Venezia c'è il vuoto, c'è il mare perché è proprio una grossa palafitta. E tu pensa che questi pali, a parte che reggono ancora al giorno d'oggi nonostante siano passati oltre mille anni, ma tu pensa che loro avevano escogitato un sistema per sostituire questi pali quando marcivano senza, ovviamente, buttar giù le case, e avevano tutto un sistema, che è ancora in uso oggi, per poter chiudere i canali, togliere l'acqua per fare le manutenzioni. E, bellissimo infatti!

Infatti l'altra caratteristica di Venezia oltre al fatto che è splendida è che è rimasta fuori dal mondo, in un certo senso, perché non sono stati fatte, grazie a Dio, interventi edilizi distruttivi ma è ancora una città senza auto che si basa, pur non essendo piccola, perché insomma ci sono tanti veneziani, è una città in cui ancora ci si muove come ci si muoveva dieci secoli fa. Questo è un po' l'incanto di quella città che è rimasta ferma nel tempo. Beh, questa è stata la sua fortuna, perché, appunto, essendo costruita su delle isole per cui non c'era la possibilità di espansione della città.

Non c'era la possibilità di costruire industrie, fabbriche o altre cose. Venezia ha basato tutto la sua ricchezza poi sul turismo perché è una città rimasta ferma, mille anni fa l'hanno costruita e oggi la vediamo ancora come è stata costruita. A parte il ponte di Calatrava! Beh, quello è un discorso doloroso per i veneziani per quel ponte disgraziato che hanno voluto fare moderno ma hanno fatto una porcheria veramente enorme.

Ma, al di la della scelta che comunque è discutibile di inserire un elemento architettonico super moderno in un contesto come quello di Venezia, una scelta che potrebbe avere anche il suo significato i problemi sono sostanzialmente due.

Uno, il costo astronomico della progettazione e poi della costruzione, - due, il fatto che il ponte ha degli enormi problemi, li ha sempre avuti li ha avuti in fase di costruzione e continua ad averne man mano che passa il tempo. Quindi il primo che ricordo è il fatto che essendo fatto in vetro la gente scivolava quando c'era freddo o in caso di maltempo insomma di pioggia o di ghiaccio, il secondo è la mancanza di una possibilità di accesso da parte dei disabili e il terzo l'ultimo che è venuto fuori adesso è che è progettato male per cui spinge i due lati del canale allontanandoli di qualche millimetro all'anno invece di essere auto sostenuto. Quello che non capisco è perché sono andati a dare un sacco di soldi ad un architetto spagnolo come se in Italia non ci fossero dei bravi architetti!

Che, secondo me, se prendevano un architetto del luogo o anche un semplice geometra potevano fare un bellissimo ponte, funzionale, ovviamente non avrebbero potuto farlo nello stile della città però fare qualche di funzionale e che non costasse tutti qui soldi che, secondo me, sono veramente buttati. Adesso vedrai che dovranno buttarlo giù e ricostruire un ponte come va costruito. Però, io capisco ancora che si possa inserire un elemento architettonico particolarmente bello anche se moderno, e non discuto neanche sulla bellezza del ponte che non posso dire che sia brutto al di la del fatto che non si riesce bene a contestualizzare, ma avrebbe come minimo dovuto essere anche funzionale invece non lo è affatto, questo il problema!

Si voleva un ponte perché i veneziani avevano bisogno di un ponte che potesse essere usato con facilità, che potesse rendere più scorrevole la vita dei pedoni e così via. Invece le cose stanno andando con delle spese aggiuntive per il comune oltre alla spesa in se che lo ha messo in ginocchio cioè la spesa della progettazione e della costruzione. Ma adesso è senza fine perche devono ogni anno, non so cosa dovranno fare, per tutta la vita del ponte fare qualche cosa perché altrimenti le sponde del canale si dissestano.


#78 Danilo and Rita - Venezia e Cristoforo Colombo (Part 2) #78 Danilo und Rita - Venedig und Christoph Kolumbus (Teil 2) #78 Danilo and Rita - Venice and Christopher Columbus (Part 2) #78 Danilo y Rita - Venecia y Cristóbal Colón (2ª parte) #78 Danilo et Rita - Venise et Christophe Colomb (2ème partie) #78 Danilo i Rita - Wenecja i Krzysztof Kolumb (część 2) #78 Danilo e Rita - Veneza e Cristóvão Colombo (Parte 2) #78 Данило и Рита - Венеция и Христофор Колумб (часть 2) #78 Danilo ve Rita - Venedik ve Kristof Kolomb (Bölüm 2)

Si, anche perché Cristoforo Colombo pensava di viaggiare in mare aperto, cosa che nessuno aveva mai fatto, perché sia i veneziani o comunque anche le altre città marinare per i loro commerci viaggiavano sempre lungo la costa, per cui anche girando intorno all’Africa giravano sempre con la costa in vista.

Cristoforo Colombo invece volle attraversare tutto l’Oceano e per quei tempi era una cosa, un’impresa veramente da pazzi. Si, infatti ho letto recentemente una biografia di Colombo che spiega come lui in giovane età abbia incontrato probabilmente un marinaio che gli spiegò i rudimenti di quello che poi divenne il suo punto vincente, ossia, il movimento degli Alisei e il fatto che si poteva contare su dei venti per spingersi velocemente ad est od a ovest perché i venti erano messi in modo tale che, girando le vele, da supportare la nave sia all’andata sia al ritorno.

È sulla base di quello che lui ha costruito e ha fatto tutti i suoi calcoli valutando la possibilità di riuscire ad arrivare dall’altra parte della terra. Si, infatti quello che dici è vero perché bisogna considerare che a quei tempi non c’era il motore per cui dovevano viaggiare esclusivamente coi venti, solo tutto a vela.

Per cui anche l’altra paura era data dal fatto che, d’accordo che il vento ti porta dall’altra parte del mondo ma poi come fai a tornare? Ma Cristoforo Colombo diceva “ se la terra è rotonda io torno dall’altra parte, faccio il giro e mi ritrovo al punto di partenza” In effetti il ragionamento non è del tutto sbagliato, il fatto che poi invece poi abbia trovato una terra sconosciuta … va beh questo qui è poi quello che è la storia. Si, quello che mi ha colpito nella biografia di Colombo è il fatto che lui sia arrivato ad avere il viaggio finanziato dopo un tentativo durato, non so se vent’anni o qualche cosa del genere.

Lui aveva un chiodo fisso che era quello di fare quel viaggio, ha incominciato da ragazzino e ha perseguito questo sogno con un’insistenza incredibile, prima è partito dalla Spagna, poi dalla spagna non è riuscito ad ottenere niente  è andato in  Portogallo, poi in Portogallo non ce la fatta … quasi ce la faceva poi è andato storto qualche cosa poi è andato in Spagna ma lui aveva  solo un’idea nella sua mente che era quella di fare il viaggio e senza questa persistenza addirittura maniacale non ci sarebbe mai riuscito perché ha dovuto rompere le scatole a questi regnanti, cercando di convincerli che l’impresa valeva la candela, perché in realtà era molto costosa e con un’enorme dispendio di energie psichiche perché lui ha continuato ininterrottamente a perseguire questa sua convinzione. È solo quello che è riuscito a convincere poi Isabella a finanziarlo. Bene!

Ma ritornando a Venezia … allora abbiamo detto che Venezia è una città stupenda ed è tutta sull’acqua, ovvero Venezia non ha strade ma ha solo canali e ci si muove attraverso dei traghetti o comunque delle gondole o delle barche perché, appunto, non avendo strade di nessun tipo l’unico modo per muoversi è quello. Devi sapere anche che Venezia è proprio una palafitta cioè quando l’hanno costruita siccome le piccole isole dove si erano appoggiati, e avevano costruito le prime case, erano tutte di sabbia han dovuto infilare migliaia ma migliaia di pali che loro ricavavano dai boschi del Trentino e dai boschi della Dalmazia che erano praticamente dei pini veramente dritti e alti. Avevano un processo di trattamento perché, ovviamente, infilati dentro nell’acqua di mare potevano marcire, per cui facevano un trattamento con della pece tutto un trattamento segreto loro, hanno infilato questi migliaia di pali dentro  queste isole e sopra ci hanno costruito la città! Praticamente sotto Venezia c’è il vuoto, c’è il mare perché è proprio una grossa palafitta. Practically under Venice there is a void, there is the sea because it is really a big stilt house. E tu pensa che questi pali, a parte che reggono ancora al giorno d’oggi nonostante siano passati oltre mille anni, ma tu pensa che loro avevano escogitato un sistema per sostituire questi pali quando marcivano senza, ovviamente, buttar giù le case, e avevano tutto un sistema, che è ancora in uso oggi, per poter chiudere i canali, togliere l’acqua per fare le manutenzioni. E, bellissimo infatti!

Infatti l’altra caratteristica di Venezia oltre al fatto che è splendida è che è rimasta fuori dal mondo, in un certo senso, perché non sono stati fatte, grazie a Dio, interventi edilizi distruttivi ma è ancora una città senza auto che si basa, pur non essendo piccola, perché insomma ci sono tanti veneziani, è una città in cui ancora ci si muove come ci si muoveva dieci secoli fa. Questo è un po' l’incanto di quella città che è rimasta ferma nel tempo. Beh, questa è stata la sua fortuna, perché, appunto, essendo costruita su delle isole per cui non c’era la possibilità di espansione della città.

Non c’era la possibilità di costruire industrie, fabbriche o altre cose. Venezia ha basato tutto la sua ricchezza poi sul turismo perché è una città rimasta ferma, mille anni fa l’hanno costruita  e oggi la vediamo ancora come è stata costruita. A parte il ponte di Calatrava! Beh, quello è un discorso doloroso per i veneziani per quel ponte disgraziato che hanno voluto fare moderno ma hanno fatto una porcheria veramente enorme.

Ma, al di la della scelta che comunque è discutibile di inserire un elemento architettonico super moderno in un contesto come quello di Venezia, una scelta che potrebbe avere anche il suo significato i problemi sono sostanzialmente due.

Uno, il costo astronomico della progettazione e poi della costruzione, - due, il fatto che il ponte ha degli enormi problemi, li ha sempre avuti li ha avuti in fase di costruzione e continua ad averne man mano che passa il tempo. Quindi il primo che ricordo è il fatto che essendo fatto in vetro la gente scivolava quando c’era freddo o in caso di maltempo insomma di pioggia o di ghiaccio, il secondo è la mancanza di una possibilità di accesso da parte dei disabili e il terzo l’ultimo che è venuto fuori adesso è che è progettato male per cui spinge i due lati del canale allontanandoli di qualche millimetro all’anno invece di essere auto sostenuto. Quello che non capisco è perché sono andati a dare un sacco di soldi ad un architetto spagnolo come se in Italia non ci fossero dei bravi architetti!

Che, secondo me, se prendevano un architetto del luogo o anche un semplice geometra potevano fare un bellissimo ponte, funzionale, ovviamente non avrebbero potuto farlo nello stile della città però fare qualche di funzionale e che non costasse tutti qui soldi che, secondo me, sono veramente buttati. Adesso vedrai che dovranno buttarlo giù e ricostruire un ponte come va costruito. Però, io capisco ancora che si possa inserire un elemento architettonico particolarmente bello anche se moderno, e non discuto neanche sulla bellezza  del ponte che non posso dire che sia brutto al di la del fatto che non si riesce bene a contestualizzare, ma avrebbe come minimo dovuto essere anche funzionale invece non lo è affatto, questo il problema!

Si voleva un ponte perché i veneziani avevano bisogno di un ponte che potesse essere usato con facilità, che potesse rendere più scorrevole la vita dei pedoni e così via. Invece le cose stanno andando con delle spese aggiuntive per il comune oltre alla spesa in se che lo ha messo in ginocchio cioè la spesa della progettazione e della costruzione. Ma adesso è senza fine perche devono ogni anno, non so cosa dovranno fare, per tutta la vita del ponte fare qualche cosa perché altrimenti le sponde del canale si dissestano.