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Anna Karenina, Parte Terza: Capitolo XIII (2)

Parte Terza: Capitolo XIII (2)

Gli era di sollievo pensare che nessuno potesse dire che, pur in momenti così gravi della sua vita, egli non avesse agito in conformità alle regole di quella religione, la cui bandiera aveva sempre tenuta alta tra la freddezza e la indifferenza generali.

Pensando a particolari lontani nel futuro, Aleksej Aleksandrovic vedeva anche possibile che i suoi rapporti con la moglie potessero permanere quasi gli stessi di prima. Certamente egli non avrebbe mai più potuto ridarle la stima; ma non c'era alcuna ragione che la vita di lui fosse sconvolta, e venisse a soffrire lui del fatto che sua moglie era stata infedele e perversa. «Sì, passerà del tempo, il tempo che accomoda tutto, e si ristabiliranno i rapporti di prima — diceva a se stesso Aleksej Aleksandrovic — si ristabiliranno cioè in modo che io non subirò più alcun squilibrio nel corso della mia vita. Deve essere infelice lei che è colpevole, non io che non lo sono, e che perciò non posso essere infelice».


Parte Terza: Capitolo XIII (2) Part Three: Chapter XIII (2)

Gli era di sollievo pensare che nessuno potesse dire che, pur in momenti così gravi della sua vita, egli non avesse agito in conformità alle regole di quella religione, la cui bandiera aveva sempre tenuta alta tra la freddezza e la indifferenza generali.

Pensando a particolari lontani nel futuro, Aleksej Aleksandrovic vedeva anche possibile che i suoi rapporti con la moglie potessero permanere quasi gli stessi di prima. Certamente egli non avrebbe mai più potuto ridarle la stima; ma non c’era alcuna ragione che la vita di lui fosse sconvolta, e venisse a soffrire lui del fatto che sua moglie era stata infedele e perversa. «Sì, passerà del tempo, il tempo che accomoda tutto, e si ristabiliranno i rapporti di prima — diceva a se stesso Aleksej Aleksandrovic — si ristabiliranno cioè in modo che io non subirò più alcun squilibrio nel corso della mia vita. Deve essere infelice lei che è colpevole, non io che non lo sono, e che perciò non posso essere infelice».