×

We use cookies to help make LingQ better. By visiting the site, you agree to our cookie policy.


image

Anna Karenina, Parte Secunda: Capitolo XXV

Parte Secunda: Capitolo XXV

Gli ufficiali che prendevano parte a questa corsa erano in tutto diciassette.

La corsa doveva svolgersi su di un grande circuito a forma ellittica di quattro verste che si trovava dinanzi alla tribuna. Lungo questo circuito si trovavano nove ostacoli: un fiume, una grande barriera massiccia di circa due aršiny proprio davanti alla tribuna, un fosso asciutto e un altro con l'acqua, una scarpata, una banchina irlandese (uno degli ostacoli più difficili), che consisteva in un bastone ricoperto di ramaglie, dietro al quale, invisibile al cavallo, c'era ancora un fossato, così che il cavallo o doveva saltare tutti e due gli ostacoli insieme o ammazzarsi; poi ancora due fossati, uno con l'acqua e l'altro asciutto. Il traguardo era davanti alla tribuna. La corsa non iniziava dal circuito ma a cento sazeni da esso, di lato, e a questa distanza c'era il primo ostacolo, il fiume sbarrato da una diga di tre aršiny e mezzo di larghezza che i cavalieri potevano a loro piacere saltare o passare a guado. Per tre volte i cavalieri si misero in riga, ma ogni volta il cavallo di qualcuno ne usciva fuori e bisognava ricominciare daccapo.

L'esperto di partenze, il colonnello Sestrin, cominciava già ad irritarsi, quando, finalmente, gridando per la quarta volta «via», i cavalieri si mossero. Tutti gli occhi, tutti i binocoli erano rivolti verso il gruppo multicolore dei cavalieri nel momento in cui si mettevano in riga.

— Hanno dato il via, corrono!

— si sentì da ogni parte, dopo il silenzio dell'attesa. E gli spettatori, a gruppi e isolati, cominciarono a correre da un posto all'altro per vedere meglio.

Fin dal primo momento il gruppo dei cavalieri si allungò, e si vide come essi, a due a due, a tre a tre e uno dietro l'altro si avvicinassero al fiume. Agli spettatori pareva che fossero scattati tutti insieme; ma tra i corridori v'erano stati dei secondi di distacco che per loro avevano grande importanza. Frou-Frou, agitata e troppo nervosa, aveva perso il primo attimo, e alcuni cavalli si erano mossi prima di lei; ma ancor prima di arrivare al fiume Vronskij, trattenendo con tutte le forze il cavallo che tirava le briglie, ne sorpassò con facilità tre, e dinanzi a lui non rimase che Gladiator, il sauro di Machotin, che alzava con regolarità e leggerezza le zampe posteriori proprio davanti a Vronskij, e ancora, in testa a tutti, la splendida Diana che portava Kuzovlev più morto che vivo.

Nei primi momenti Vronskij non riuscì a dominare se stesso, né la cavalla.

Fino al primo ostacolo, il fiume, non poté dirigere i movimenti dell'animale. Gladiator e Diana si avvicinarono insieme e, quasi nello stesso momento, si sollevarono pari pari sul fiume e volarono dall'altra parte; inavvertita, quasi volando, Frou-Frou si sollevò dietro di loro; ma nello stesso attimo in cui Vronskij si sentiva sospeso in aria, vide quasi sotto le zampe della cavalla Kuzovlev che si dibatteva insieme a Diana sull'altra riva del fiume (Kuzovlev, dopo il salto, aveva abbandonato le briglie e il cavallo era capitombolato su di lui).

Questi particolari Vronskij li venne a sapere dopo; in quell'attimo vide solo che proprio là dove sarebbero venute a cadere le zampe di Frou-Frou, poteva capitare una zampa o la testa di Diana. Ma Frou-Frou, come una gatta che cade, fece nel salto uno sforzo di zampe e di reni e, evitando il cavallo, galoppò oltre. «Oh, cara!» pensò Vronskij.

Dopo il fiume, Vronskij riacquistò il dominio pieno della cavalla e cominciò a trattenerla, pensando di saltare la grande barriera dietro a Machotin e di tentare di superarlo nella successiva distanza di duecento sazeni , non interrotta da ostacoli.

La grande barriera era situata proprio dinanzi alla tribuna dello zar.

L'imperatore e la corte e una folla di gente, tutti guardavano lui e Machotin, in testa per la lunghezza d'un cavallo, mentre si avvicinavano al «diavolo» (così veniva chiamata la barriera massiccia). Vronskij sentiva quegli sguardi rivolti su di lui da ogni parte, ma non vedeva nulla all'infuori della terra che gli correva incontro, e della groppa e delle zampe bianche di Gladiator che battevano veloci il tempo dinanzi a lui, rimanendo sempre alla stessa distanza. Gladiator saltò, senza urtare in nulla, agitò la coda e sparve agli occhi di Vronskij. — Bravo!

— disse una voce. In quello stesso momento sotto gli occhi di Vronskij, proprio davanti a lui, balenarono le assi della barriera.

Senza il più piccolo mutamento di andatura, la cavalla saltò sotto di lui; le assi scomparvero, ma dietro qualcosa picchiò. Eccitata da Gladiator che era in testa, la cavalla si era sollevata troppo presto sulla barriera e l'aveva urtata con lo zoccolo posteriore. Ma l'andatura non era mutata e Vronskij, nel ricevere in faccia uno schizzo di fango, capì che era sempre alla stessa distanza da Gladiator. Vide di nuovo dinanzi a sé la groppa, la coda corta e di nuovo quelle zampe bianche che si movevano rapide, ma senza allontanarsi. Proprio nel momento in cui Vronskij pensava di oltrepassare Machotin, Frou-Frou stessa, intuendone il pensiero, senza essere stimolata, accelerò notevolmente il galoppo, e cominciò ad avvicinarsi a Machotin dal lato più conveniente, cioè rasente la corda.

Machotin però non lasciava andare la corda. Vronskij aveva appena pensato di oltrepassarlo dal lato esterno, che Frou-Frou aveva già cambiato piede e si era spinta ad oltrepassarlo proprio da questo lato. La spalla di Frou-Frou che aveva cominciato a scurirsi per il sudore, si portò alla stessa altezza del dorso di Gladiator. Per un po' galopparono insieme, ma davanti all'ostacolo al quale si avvicinavano, Vronskij, per non compiere un gran giro, si mise a lavorar di redini, e velocemente, sul pendio, oltrepassò Machotin. Vide di sfuggita la faccia di lui, inzaccherata di fango. Gli parve persino che sorridesse. Vronskij aveva superato Machotin, ma sentiva vicino e senza interruzioni, proprio dietro la schiena, il galoppo uguale e il respiro mozzato, ma ancora del tutto fresco, delle narici di Gladiator. I due ostacoli successivi, il fossato e la barriera, furono oltrepassati facilmente, ma Vronskij cominciò a sentire più vicini l'ansito e il galoppo di Gladiator.

Lasciò andare la cavalla e con gioia sentì che essa con facilità aumentava l'andatura e che il suono degli zoccoli di Gladiator si faceva sentire di nuovo alla distanza di prima. Vronskij conduceva la corsa, cosa che egli stesso voleva fare e che gli aveva consigliato Kord, ed era ormai sicuro del successo.

La sua agitazione, la gioia e la tenerezza per Frou-Frou divennero sempre maggiori. Voleva voltarsi indietro a guardare, ma non osava, e cercava di calmarsi e di non lanciare la cavalla per non sciupare in essa una riserva di forze eguale a quella che sentiva in Gladiator. Rimaneva un solo ostacolo e il più difficile: se egli l'avesse superato in testa, sarebbe giunto primo. Si avvicinava di galoppo alla banchina, e nello stesso momento tutti e due, lui e la cavalla, ebbero un attimo di esitazione. Egli notò nelle orecchie della cavalla indecisione e sollevò lo scudiscio, ma subito s'accorse che indecisione non c'era: la cavalla sapeva quello che occorreva fare. Accelerò l'andatura, e a tempo, proprio così come egli desiderava, si sollevò e, spintasi su da terra, si abbandonò alla forza d'inerzia che la trasportò lontano, di là dal fossato, e con la stessa cadenza, senza sforzo, senza cambiar passo, Frou-Frou riprese la corsa. — Bravo, Vronskij!

— gli giunse da un gruppo di persone, ch'egli riconobbe come amici del reggimento, in piedi presso l'ostacolo. Non poté non distinguere la voce di Jašvin, ma non lo scorse. «Oh, tesoro mio!» pensava di Frou-Frou, tendendo l'orecchio a quello che avveniva dietro di lui.

«Ha saltato» pensò sentendo vicino il galoppo di Gladiator. Rimaneva solo l'ultimo fossato, pieno d'acqua e largo circa due aršiny . Vronskij non lo guardò neppure e, desiderando giungere di gran lunga primo, prese a lavorar di redini, alzando e abbassando la testa della cavalla. Sentiva che la cavalla sfruttava l'ultima riserva; non solo il collo e le spalle erano bagnati, ma sul garrese, sulla testa, sulle orecchie appuntite le veniva fuori il sudore, e aveva il respiro aspro e breve. Ma egli sapeva che questa riserva sarebbe stata più che sufficiente per gli ulteriori duecento sazeni . Solo da quel suo sentirsi più radente la terra e da quella particolare morbidezza dell'andatura, Vronskij poteva arguire di quanto la cavalla avesse aumentato la velocità. Essa volò sul fossato quasi senza avvedersene. Lo sorvolò come un uccello. Ma in quell'attimo stesso Vronskij sentì con orrore che, senza saper come, non era riuscito a secondare il movimento della cavalla, e, ricadendo pesantemente sulla sella, aveva fatto una mossa sbagliata, imperdonabile. E di colpo la sua posizione mutò ed egli sentì che qualcosa di spaventoso era accaduto. Prima ancora di rendersene conto gli balenarono di lato le zampe bianche dello stallone sauro, e Machotin gli passò dappresso a galoppo serrato. Vronskij si trovò a toccar terra con una gamba e la cavalla stava per abbattervisi sopra. Fece appena in tempo a liberar la gamba che quella cadde, riversa su di un fianco, rantolando pesantemente e facendo sforzi vani per rialzarsi con il sottile collo in sudore: come un uccello ferito a morte si dibatteva a terra ai piedi di lui. Il movimento malfatto di Vronskij le aveva spezzato le reni, ma egli lo capì molto tempo dopo. In quel momento vedeva solo che Machotin si allontanava veloce, e lui, barcollante, era rimasto solo sulla terra immota, fangosa; lì davanti, respirando greve, giaceva Frou-Frou che, piegando la testa verso di lui, lo guardava con i suoi occhi splendidi. Senza capire ancora quello che era avvenuto, Vronskij tirava la bestia per la briglia. Essa guizzò di nuovo tutta, come un pesciolino, facendo cricchiare le ali della sella; poggiò sulle zampe anteriori, ma non avendo la forza di sollevare il dorso, annaspò e cadde di nuovo sul fianco. Col volto sfigurato dall'emozione, pallido e col labbro inferiore che gli tremava, Vronskij la colpì col tacco nel ventre e prese di nuovo a tirarla per le briglie. Ma essa non si moveva e, ficcando il muso nel terreno, guardava il padrone con il suo sguardo parlante. — Aah!

— muggì Vronskij, afferrandosi la testa. — Aah!

Che ho fatto! — gridò. — E la corsa è perduta! E la colpa è mia, vergognosa, imperdonabile. E questa povera cara bestia perduta! Aah, che ho fatto! Un dottore e un infermiere, gli ufficiali del reggimento corsero, insieme con altra gente, verso di lui.

Per sua disgrazia sentiva d'essere incolume e sano. La cavalla s'era spezzata la schiena, e fu deciso di finirla. Vronskij non poteva rispondere alle domande, non poteva parlare con nessuno. Si voltò e, senza raccattare il berretto che gli era saltato di testa, se ne andò via dall'ippodromo, non sapendo egli stesso dove. Si sentiva infelice. Per la prima volta in vita sua provava una pena così grande, così irreparabile, di cui la colpa era tutta sua. Jašvin lo raggiunse, portandogli il berretto e lo accompagnò fino a casa, e dopo mezz'ora Vronskij ritornò in sé.

Ma il ricordo di questa corsa rimase per lungo tempo nell'animo suo come il ricordo più penoso e tormentoso della sua vita.


Parte Secunda: Capitolo XXV Parte Secunda: Chapter XXV

Gli ufficiali che prendevano parte a questa corsa erano in tutto diciassette. The officers who took part in this race were seventeen in all.

La corsa doveva svolgersi su di un grande circuito a forma ellittica di quattro verste che si trovava dinanzi alla tribuna. The race was to take place on a large elliptical circuit of four versts which was located in front of the grandstand. Lungo questo circuito si trovavano nove ostacoli: un fiume, una grande barriera massiccia di circa due aršiny proprio davanti alla tribuna, un fosso asciutto e un altro con l’acqua, una scarpata, una banchina irlandese (uno degli ostacoli più difficili), che consisteva in un bastone ricoperto di ramaglie, dietro al quale, invisibile al cavallo, c’era ancora un fossato, così che il cavallo o doveva saltare tutti e due gli ostacoli insieme o ammazzarsi; poi ancora due fossati, uno con l’acqua e l’altro asciutto. Along this circuit there were nine obstacles: a river, a large massive barrier of about two aršiny just in front of the grandstand, a dry ditch and another with water, an escarpment, an Irish quay (one of the most difficult obstacles), which it consisted of a stick covered with twigs, behind which, invisible to the horse, was still a ditch, so that the horse either had to jump both obstacles together or kill himself; then two more ditches, one with water and the other dry. Il traguardo era davanti alla tribuna. The finish line was in front of the grandstand. La corsa non iniziava dal circuito ma a cento sazeni da esso, di lato, e a questa distanza c’era il primo ostacolo, il fiume sbarrato da una diga di tre aršiny e mezzo di larghezza che i cavalieri potevano a loro piacere saltare o passare a guado. The race did not start from the circuit but a hundred sazeni from it, sideways, and at this distance there was the first obstacle, the river blocked by a dam three and a half arshiny wide which the riders could jump at will or cross at will. ford. Per tre volte i cavalieri si misero in riga, ma ogni volta il cavallo di qualcuno ne usciva fuori e bisognava ricominciare daccapo. Three times the riders fell into line, but each time someone's horse fell out and they had to start over.

L’esperto di partenze, il colonnello Sestrin, cominciava già ad irritarsi, quando, finalmente, gridando per la quarta volta «via», i cavalieri si mossero. Tutti gli occhi, tutti i binocoli erano rivolti verso il gruppo multicolore dei cavalieri nel momento in cui si mettevano in riga.

— Hanno dato il via, corrono!

— si sentì da ogni parte, dopo il silenzio dell’attesa. E gli spettatori, a gruppi e isolati, cominciarono a correre da un posto all’altro per vedere meglio.

Fin dal primo momento il gruppo dei cavalieri si allungò, e si vide come essi, a due a due, a tre a tre e uno dietro l’altro si avvicinassero al fiume. From the first moment the group of horsemen stretched out, and it was seen how they, two by two, three by three and one after the other, approached the river. Agli spettatori pareva che fossero scattati tutti insieme; ma tra i corridori v’erano stati dei secondi di distacco che per loro avevano grande importanza. To viewers it seemed that they had all snapped together; but there had been some seconds between the runners which were of great importance to them. Frou-Frou, agitata e troppo nervosa, aveva perso il primo attimo, e alcuni cavalli si erano mossi prima di lei; ma ancor prima di arrivare al fiume Vronskij, trattenendo con tutte le forze il cavallo che tirava le briglie, ne sorpassò con facilità tre, e dinanzi a lui non rimase che Gladiator, il sauro di Machotin, che alzava con regolarità e leggerezza le zampe posteriori proprio davanti a Vronskij, e ancora, in testa a tutti, la splendida Diana che portava Kuzovlev più morto che vivo. Frou-Frou, agitated and too nervous, had lost the first moment, and some horses had moved before her; but even before reaching the Vronsky river, holding back with all his strength the horse that was pulling the bridle, he easily overtook three of them, and in front of him there was only Gladiator, the sorrel of Machotin, who regularly and lightly raised his hind legs right in front of Vronsky, and again, in the lead of all, the splendid Diana carrying Kuzovlev more dead than alive.

Nei primi momenti Vronskij non riuscì a dominare se stesso, né la cavalla. In the first moments Vronsky could not master himself, nor the mare.

Fino al primo ostacolo, il fiume, non poté dirigere i movimenti dell’animale. Gladiator e Diana si avvicinarono insieme e, quasi nello stesso momento, si sollevarono pari pari sul fiume e volarono dall’altra parte; inavvertita, quasi volando, Frou-Frou si sollevò dietro di loro; ma nello stesso attimo in cui Vronskij si sentiva sospeso in aria, vide quasi sotto le zampe della cavalla Kuzovlev che si dibatteva insieme a Diana sull’altra riva del fiume (Kuzovlev, dopo il salto, aveva abbandonato le briglie e il cavallo era capitombolato su di lui). Gladiator and Diana approached together and, almost at the same time, rose hand in hand over the river and flew to the other side; unnoticed, almost flying, Frou-Frou rose up behind them; but at the very instant when Vronsky felt suspended in the air, he saw Kuzovlev struggling with Diana on the other bank of the river almost under the mare's legs (Kuzovlev, after the jump, had let go of the bridle and the horse had tumbled over of him).

Questi particolari Vronskij li venne a sapere dopo; in quell’attimo vide solo che proprio là dove sarebbero venute a cadere le zampe di Frou-Frou, poteva capitare una zampa o la testa di Diana. These details Vronsky learned later; in that instant he only saw that right where Frou-Frou's paws would fall, a paw or Diana's head could happen. Ma Frou-Frou, come una gatta che cade, fece nel salto uno sforzo di zampe e di reni e, evitando il cavallo, galoppò oltre. But Frou-Frou, like a falling cat, made an effort with legs and loins in the jump and, avoiding the horse, galloped on. «Oh, cara!» pensò Vronskij. "Oh dear!" thought Vronsky.

Dopo il fiume, Vronskij riacquistò il dominio pieno della cavalla e cominciò a trattenerla, pensando di saltare la grande barriera dietro a Machotin e di tentare di superarlo nella successiva distanza di duecento sazeni , non interrotta da ostacoli. After the river, Vronsky regained full command of the mare and began to hold her, planning to jump the great barrier behind Makhotin and try to overtake him in the next distance of two hundred sazenes, uninterrupted by obstacles.

La grande barriera era situata proprio dinanzi alla tribuna dello zar. The great barrier was located right in front of the Tsar's Tribune.

L’imperatore e la corte e una folla di gente, tutti guardavano lui e Machotin, in testa per la lunghezza d’un cavallo, mentre si avvicinavano al «diavolo» (così veniva chiamata la barriera massiccia). The emperor and his court and a crowd of people all watched him and Machotin, leading a horse's length, as they approached the "devil" (as the massive barrier was called). Vronskij sentiva quegli sguardi rivolti su di lui da ogni parte, ma non vedeva nulla all’infuori della terra che gli correva incontro, e della groppa e delle zampe bianche di Gladiator che battevano veloci il tempo dinanzi a lui, rimanendo sempre alla stessa distanza. Gladiator saltò, senza urtare in nulla, agitò la coda e sparve agli occhi di Vronskij. Gladiator jumped, without hitting anything, wagged his tail and disappeared from Vronsky's eyes. — Bravo!

— disse una voce. In quello stesso momento sotto gli occhi di Vronskij, proprio davanti a lui, balenarono le assi della barriera. At that very moment before Vronsky's eyes, right in front of him, the boards of the barrier flashed.

Senza il più piccolo mutamento di andatura, la cavalla saltò sotto di lui; le assi scomparvero, ma dietro qualcosa picchiò. Without the slightest change of gait, the mare leapt under him; the boards disappeared, but something rattled behind them. Eccitata da Gladiator che era in testa, la cavalla si era sollevata troppo presto sulla barriera e l’aveva urtata con lo zoccolo posteriore. Excited by Gladiator who was in the lead, the mare had risen too soon over the barrier and struck her with her rear hoof. Ma l’andatura non era mutata e Vronskij, nel ricevere in faccia uno schizzo di fango, capì che era sempre alla stessa distanza da Gladiator. But his gait hadn't changed, and Vronsky, receiving a spatter of mud on his face, understood that he was still the same distance from Gladiator. Vide di nuovo dinanzi a sé la groppa, la coda corta e di nuovo quelle zampe bianche che si movevano rapide, ma senza allontanarsi. He saw before him again the rump, the short tail and again those white legs that moved quickly, but without moving away. Proprio nel momento in cui Vronskij pensava di oltrepassare Machotin, Frou-Frou stessa, intuendone il pensiero, senza essere stimolata, accelerò notevolmente il galoppo, e cominciò ad avvicinarsi a Machotin dal lato più conveniente, cioè rasente la corda. Just at the moment when Vronsky was thinking of overtaking Machotin, Frou-Frou herself, sensing his thought, without being stimulated, noticeably accelerated her gallop, and began to approach Machotin from the most convenient side, that is, hugging the rope.

Machotin però non lasciava andare la corda. But Machotin did not let go of the rope. Vronskij aveva appena pensato di oltrepassarlo dal lato esterno, che Frou-Frou aveva già cambiato piede e si era spinta ad oltrepassarlo proprio da questo lato. No sooner had Vronsky thought of crossing it from the outer side than Frou-Frou had already changed foot and pushed forward to pass it from this very side. La spalla di Frou-Frou che aveva cominciato a scurirsi per il sudore, si portò alla stessa altezza del dorso di Gladiator. Frou-Frou's shoulder, which had begun to darken with sweat, moved to the same height as Gladiator's back. Per un po' galopparono insieme, ma davanti all’ostacolo al quale si avvicinavano, Vronskij, per non compiere un gran giro, si mise a lavorar di redini, e velocemente, sul pendio, oltrepassò Machotin. For a while they galloped together, but in front of the obstacle they were approaching, Vronsky, in order not to make a long detour, set to work on the reins, and quickly, on the slope, overtook Machotin. Vide di sfuggita la faccia di lui, inzaccherata di fango. She caught a glimpse of his face, smeared with mud. Gli parve persino che sorridesse. He even thought she was smiling. Vronskij aveva superato Machotin, ma sentiva vicino e senza interruzioni, proprio dietro la schiena, il galoppo uguale e il respiro mozzato, ma ancora del tutto fresco, delle narici di Gladiator. Vronsky had passed Machotin, but he could hear close and uninterrupted, just behind his back, the steady gallop and the severed, but still quite fresh, breath from Gladiator's nostrils. I due ostacoli successivi, il fossato e la barriera, furono oltrepassati facilmente, ma Vronskij cominciò a sentire più vicini l’ansito e il galoppo di Gladiator.

Lasciò andare la cavalla e con gioia sentì che essa con facilità aumentava l’andatura e che il suono degli zoccoli di Gladiator si faceva sentire di nuovo alla distanza di prima. Vronskij conduceva la corsa, cosa che egli stesso voleva fare e che gli aveva consigliato Kord, ed era ormai sicuro del successo.

La sua agitazione, la gioia e la tenerezza per Frou-Frou divennero sempre maggiori. Voleva voltarsi indietro a guardare, ma non osava, e cercava di calmarsi e di non lanciare la cavalla per non sciupare in essa una riserva di forze eguale a quella che sentiva in Gladiator. Rimaneva un solo ostacolo e il più difficile: se egli l’avesse superato in testa, sarebbe giunto primo. Only one obstacle remained and the most difficult: if he had overcome it in the lead, he would have finished first. Si avvicinava di galoppo alla banchina, e nello stesso momento tutti e due, lui e la cavalla, ebbero un attimo di esitazione. Egli notò nelle orecchie della cavalla indecisione e sollevò lo scudiscio, ma subito s’accorse che indecisione non c’era: la cavalla sapeva quello che occorreva fare. He noticed indecision in the mare's ears and raised the whip, but immediately realized that there was no indecision: the mare knew what needed to be done. Accelerò l’andatura, e a tempo, proprio così come egli desiderava, si sollevò e, spintasi su da terra, si abbandonò alla forza d’inerzia che la trasportò lontano, di là dal fossato, e con la stessa cadenza, senza sforzo, senza cambiar passo, Frou-Frou riprese la corsa. She quickened her pace, and in time, just as he wanted, she got up and, pushing herself off the ground, she abandoned herself to the force of inertia that carried her away, beyond the moat, and with the same cadence, without effort, without changing pace, Frou-Frou resumed his run. — Bravo, Vronskij!

— gli giunse da un gruppo di persone, ch’egli riconobbe come amici del reggimento, in piedi presso l’ostacolo. came to him from a group of people, whom he recognized as friends of the regiment, standing near the obstacle. Non poté non distinguere la voce di Jašvin, ma non lo scorse. He could not make out Yashvin's voice, but he did not notice him. «Oh, tesoro mio!» pensava di Frou-Frou, tendendo l’orecchio a quello che avveniva dietro di lui.

«Ha saltato» pensò sentendo vicino il galoppo di Gladiator. Rimaneva solo l’ultimo fossato, pieno d’acqua e largo circa due aršiny . Vronskij non lo guardò neppure e, desiderando giungere di gran lunga primo, prese a lavorar di redini, alzando e abbassando la testa della cavalla. Sentiva che la cavalla sfruttava l’ultima riserva; non solo il collo e le spalle erano bagnati, ma sul garrese, sulla testa, sulle orecchie appuntite le veniva fuori il sudore, e aveva il respiro aspro e breve. Ma egli sapeva che questa riserva sarebbe stata più che sufficiente per gli ulteriori duecento sazeni . Solo da quel suo sentirsi più radente la terra e da quella particolare morbidezza dell’andatura, Vronskij poteva arguire di quanto la cavalla avesse aumentato la velocità. Essa volò sul fossato quasi senza avvedersene. It flew over the moat almost without realizing it. Lo sorvolò come un uccello. He flew over him like a bird. Ma in quell’attimo stesso Vronskij sentì con orrore che, senza saper come, non era riuscito a secondare il movimento della cavalla, e, ricadendo pesantemente sulla sella, aveva fatto una mossa sbagliata, imperdonabile. E di colpo la sua posizione mutò ed egli sentì che qualcosa di spaventoso era accaduto. And suddenly his position changed and he felt that something dreadful had happened. Prima ancora di rendersene conto gli balenarono di lato le zampe bianche dello stallone sauro, e Machotin gli passò dappresso a galoppo serrato. Before he even knew it, the white legs of the sorrel stallion flashed by the side, and Machotin passed close by at a close gallop. Vronskij si trovò a toccar terra con una gamba e la cavalla stava per abbattervisi sopra. Vronsky found his leg touching the ground, and the mare was about to fall upon it. Fece appena in tempo a liberar la gamba che quella cadde, riversa su di un fianco, rantolando pesantemente e facendo sforzi vani per rialzarsi con il sottile collo in sudore: come un uccello ferito a morte si dibatteva a terra ai piedi di lui. He barely had time to free his leg when it fell, lying on its side, wheezing heavily and making vain efforts to get up with its thin neck sweating: like a mortally wounded bird it was struggling on the ground at his feet. Il movimento malfatto di Vronskij le aveva spezzato le reni, ma egli lo capì molto tempo dopo. In quel momento vedeva solo che Machotin si allontanava veloce, e lui, barcollante, era rimasto solo sulla terra immota, fangosa; lì davanti, respirando greve, giaceva Frou-Frou che, piegando la testa verso di lui, lo guardava con i suoi occhi splendidi. Senza capire ancora quello che era avvenuto, Vronskij tirava la bestia per la briglia. Essa guizzò di nuovo tutta, come un pesciolino, facendo cricchiare le ali della sella; poggiò sulle zampe anteriori, ma non avendo la forza di sollevare il dorso, annaspò e cadde di nuovo sul fianco. Col volto sfigurato dall’emozione, pallido e col labbro inferiore che gli tremava, Vronskij la colpì col tacco nel ventre e prese di nuovo a tirarla per le briglie. His face disfigured by emotion, pale and his lower lip trembling, Vronsky kicked her in the belly with his heel and again began to tug at her by the reins. Ma essa non si moveva e, ficcando il muso nel terreno, guardava il padrone con il suo sguardo parlante. But it didn't move and, sticking its muzzle into the ground, it looked at its master with its speaking gaze. — Aah!

— muggì Vronskij, afferrandosi la testa. — Aah!

Che ho fatto! — gridò. — E la corsa è perduta! E la colpa è mia, vergognosa, imperdonabile. E questa povera cara bestia perduta! Aah, che ho fatto! Un dottore e un infermiere, gli ufficiali del reggimento corsero, insieme con altra gente, verso di lui.

Per sua disgrazia sentiva d’essere incolume e sano. To his misfortune he felt that he was unharmed and healthy. La cavalla s’era spezzata la schiena, e fu deciso di finirla. The mare had broken her back, and it was decided to finish her off. Vronskij non poteva rispondere alle domande, non poteva parlare con nessuno. Si voltò e, senza raccattare il berretto che gli era saltato di testa, se ne andò via dall’ippodromo, non sapendo egli stesso dove. He turned around and, without picking up the cap that had jumped off his head, walked away from the racecourse, himself not knowing where. Si sentiva infelice. Per la prima volta in vita sua provava una pena così grande, così irreparabile, di cui la colpa era tutta sua. Jašvin lo raggiunse, portandogli il berretto e lo accompagnò fino a casa, e dopo mezz’ora Vronskij ritornò in sé.

Ma il ricordo di questa corsa rimase per lungo tempo nell’animo suo come il ricordo più penoso e tormentoso della sua vita. But the memory of this race remained in his soul for a long time as the most painful and tormenting memory of his life.