Parte Secunda: Capitolo X
Da quella sera cominciò una nuova vita per Aleksej Aleksandrovic e sua moglie. Non accadde nulla di straordinario. Anna continuò a frequentare il gran mondo, andava spesso, più che altrove, dalla principessa Betsy, e s'incontrava con Vronskij dovunque. Aleksej Aleksandrovic rilevava tutto questo, ma non poteva farci nulla. A tutti i tentativi per portarla ad una spiegazione, ella opponeva il muro impenetrabile del suo allegro stupore. Esteriormente tutto era come prima, ma i loro rapporti intimi si erano completamente mutati. Aleksej Aleksandrovic, l'uomo così energico negli affari di stato, si sentiva impotente. Come un bue, aspettava, con il capo abbassato, la mazza che sentiva sospesa su di sé. Ogni qualvolta ci pensava, sentiva che era necessario tentare qualcosa, sentiva che, con la bontà, la tenerezza, la persuasione, c'era ancora la speranza di salvarla, di farla rientrare in sé, e ogni giorno si disponeva a parlare. Ma appena cominciava a parlare con lei, sentiva che lo spirito del male e dell'inganno che la possedeva s'impossessava anche di lui, ed egli parlava di cose del tutto diverse e con un tono contrario a quello che avrebbe voluto usare. Suo malgrado, parlava con lei con quell'abituale tono di canzonatura, come se proprio così volesse parlare. E con questo tono non si poteva dire ciò che era necessario dire.