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Impact Girl di Cecilia Sardeo, Mamme e Business: Come Unire le 2 Cose Senza Perdere la Testa! - YouTube

Mamme e Business: Come Unire le 2 Cose Senza Perdere la Testa! - YouTube

Ciao a tutti e benvenuti ad una nuovissima puntata di Impact Girl, il podcast dedicato

alla crescita professionale al femminile tutto italiano, è il tema di quest'oggi è proprio

un tema molto femminile. Infatti parliamo di mamme e business, come coniugare le due

cose senza perdere la testa. Un tema utilissimo sia che è già genitore sia chi lo è stato

e magari si trova a conoscere qualcuno che potrebbe dare qualche dritta sia a chi lo

diventerà. Affronteremo questa tematica con Nan Coosemans.

N: Buongiorno!

C: Buonasera non importa l'importante è che sia una puntata ricchissima di valore, come

sarà sicuramente, infatti tu Nan sai mamma di due figli in età preadolescenziale e..

anche tre infatti stavo per dire e hai anche un bimbo piccolo nato nel 2018.

N: Giusto.. l'ultimo arrivato quello che ti fa sudare di più!

C: ..che si somma a tutto il resto poi perché, tra l'altro, tu lavori da oltre 20 anni nel

mondo del miglioramento personale e hai fondato United nel 2010. Come se non bastasse, perché

non bastava, sei anche una Teen e Family Coach certificata e quindi sviluppi programmi workshop

campus dedicati agli adolescenti sia in Olanda che in Italia.

Allora il tema è molto caro a me in quanto il mondo dell'imprenditoria ma anche della

crescita professionale femminile è molto legato all'aspetto dell'avere figli, non avere

figli o come fare quando avremo figli. Leggevo un articolo questa mattina che diceva che

c'è un esercito silenzioso di 115 mila neo mamme che tra il 2011 e il 2016, quindi abbastanza

di recente, sono state costrette a uscire dal mercato del lavoro per due motivazioni

principali: una motivazione personale, quindi il fatto di sentirsi in colpa nel momento

in cui avrebbero dovuto sacrificare il tempo da dedicare ai figli al lavoro e viceversa,

e anche per necessità, cioè una motivazione molto forte che li accomunava tutte è stato

proprio l'impossibilità di riuscire a gestire tutto quanto contemporaneamente. Però non

è del tutto impossibile, poi è chiaro che ogni situazione a sé ma ci spieghi Nan come

sei riuscita tu, con la tua esperienza professionale a continuare a crescere e a far crescere i

tuoi progetti senza rinunciare a una splendida famiglia?

N: la prima cosa che ricordo è quando andavo in aereo tanti anni fa, che dicevano sempre

“devi prima mettere la maschera a te e poi ai tuoi figli” e credo che se tu fai la scelta di

essere un'imprenditrice.. punto uno sei già imprenditrice della casa, con la gestione

dei figli e tutto quanto però se tu non stai bene o ti stai bloccando nella tua vita perché

pensi che non vada bene o devi fare la mamma o devi fare in un certo modo, chiaramente

già l'energia lì non ce l'hai.. smetti di fare una cosa.

Io mi sono focalizzata molto su questo.. ho detto “Voglio lavorare, voglio costruire!

Se io mi sento bene i miei figli si sentono bene quindi è una cosa automatica. Da lì

ho iniziato. Chiaramente è tutta una scelta, le scelte che facciamo. La mia scelta

è stata questa: io avevo un sogno, il sogno era quello di lavorare con gli adolescenti,

con i bambini e con le famiglie per contribuire a un futuro migliore. È vero sono mamma,

quindi chiaramente contribuisco già ma creare questa azienda per me era molto molto importante,

non solo per aiutare gli altri ma anche la mia famiglia perché studiando e facendo chiaramente

stai facendo tante cose, non solo per te, ma anche per la tua famiglia. Quindi per me

non ho pensato “mi sento in colpa nei loro confronti”, perché quando tu stai bene

anche loro stanno bene. Questa per me è stata una scelta non facile, se devo dire, perché

credo che quando diventi una mamma tante cose cambiano, sicuramente la tua intuizione, la

tua parte emotiva diventano meno importanti, i figli sono più importanti di te, vengono

sempre prima ma ricordandoti sempre che anche tu devi essere in forma, devi stare bene e

sviluppare quelle che tu pensi che sia importante nel business anche e soprattutto insomma.

C: Quindi possiamo dire che essere mamma non penalizza, non ci penalizza come imprenditrici

o come donne in carriera da un punto di vista delle capacità, delle skills che possiamo sviluppare?

N: No, credo che non ci penalizza, devi solo tirare fuori il tuo super potere da mamma insomma, quello si!

Devo dirti che non è una passeggiata, per questo ti dico, è una scelta!

Devi fare una scelta di voler fare tutto e se hai il focus nel posto giusto vai e credo che anche

per la mia scelta è stato questo, come ti dicevo prima e tante mamme dicono “ma come

fai?” Lo faccio perché voglio, lo faccio perché ho scelto e credo che da li prendi

tutta la forza di andare avanti e di costruire quella che vuoi costruire. E i figli.. io

chiaramente ho molto fortuna con il lavoro che faccio, perché chiaramente lavoro anche

con ragazzi e figli quindi loro mi aiutano, mi seguono, mi dicono “io non ascolto le tue lezioni

di vita” cioè mi fanno tutte le prove possibili insomma per andare avanti ma anche per fermarmi

e capire cosa va bene e cosa no, dove posso arrivare e dove no.

C: Da un punto di vista prettamente pratico, adesso, appunto hai un bimbo piccolo e due

ragazzi in età preadolescenziale, che sono entrambi fasi abbastanza complesse perché

richiedono una tua presenza molto più forte di quanto magari non accadrà in futuro. Come

fai a coniugare la crescita dei tuoi progetti, la tua presenza in questi progetti e la crescita

dei tuoi figli?

N: Per prima cosa devi diventare un regina del multitasking, dico sempre. Quando è nato

il piccolo io non ho mai smesso di lavorare, ho preso due giorni dopo il parto, ma saranno

stati due, dove poi l'ho messo nel marsupio e l'ho portato con me. Io ero al computer,

facevo le mie cose e credo che questo è tutto una grande organizzazione, quindi tu devi

scegliere “ok come posso fare certi passi per..”Io organizzo l'agenda del mio

piccolino, chiaramente quando allattavo e tutto quanto mi prendevo un tot di ore. Quindi

mi organizzavo di tre ore in tre ore, facevano il lavoro, poi lui dormiva e poi devi essere

molto flessibile e capire un po' la situazione. Poi organizzavo l'agenda ai miei figli, facevo

proprio il diario della settimana, per dire “ok, cosa devono fare, dove li devo portare,

devo fare questo, questo e questo..” e soprattutto per me, questo cambiamento anche con l'arrivo

del terzo mi ha fatto rendere conto ancora di più di quanto devi anche insegnare la

responsabilità i tuoi figli, di dire “ok, amore quando io arrivo e torno questo e questo

deve essere pronto, come mamma puoi svilupparti anche in un modo diverso verso di loro.

Quindi quali passi, se parliamo proprio di passi, io guardo l'agenda del piccolo, l'agenda

del grande e la mia e divido la settimana in base a questo. Ho tre giorni

alla settimana che rispondo solo alle mail, ho due giorni a settimana che faccio solo

coaching familiare in un certo orario perché so che voglio tutto il pomeriggio per stare

con i miei figli, che non è sempre possibile, quindi anche lì ci gestiamo, però anche

per le altre mamme che si vogliano organizzare credo che devi porti dei limiti su certe cose

e su certa disponibilità e sai se sei un'imprenditrice sei molto richiesta dall'altra parte, quindi

ho cambiato il numero, ho fatto due numeri in modo che in un certo momento della giornata

ci sono ma dopo cena o prima di cena io smetto, spengo io non ci sono più. Quindi credo che

per una mamma multitasking che queste siano cose molto importanti da fare.

C: Ecco, mi viene in mente mentre parli, che in effetti è un approccio importante quello

di auto imporsi dei limiti soprattutto quando gestiamo un nostro progetto. Nel momento in

cui ho decido che lavorare dalle 9 di mattina fino alle 10 di sera non è salutare e non è

sano e do la priorità alla mia salute oppure al mio tempo libero, oppure al coltivare altre

mie passioni ecco che il limite diventa qualcosa di più facile da definire. Mi viene da pensare

che una volta che hai dei figli questo limite te lo danno loro, nel senso che come dicevi

bene tu all inizio hai fatto una scelta e sai che la priorità in un certo senso va

a loro. Chiaramente questo non significa che devi sacrificare il tuo lavoro ma significa

che, appunto, magari lavori in maniera più concentrata, perché tu hai parlato di multitasking

ma io credo che quando ti concentri la mattina per fare tutto il tuo lavoro entro la fine

di metà giornata, altro che multitasking, lì sei super concentrata, giusto?

N: Si si, molto molto concentrata e riguardo all'essere mamma, ricordo che tantissimi anni

fa non aveva la mia azienda e volevo lavorare da un'altra parte mi avevano detto di no perché

può essere che tuo figlio si ammala, ma questo succede di continuo, quindi di essere molto

flessibile. E io anche adesso, agli eventi che facciamo porto con me il piccolo, i grandi

li gestiamo in altro modo, però tanti dicono “non devi fare una lista di quello che devi

fare”, io invece credo che per una mamma questo sia molto importante. Metto prima le

mie priorità, che cosa devo finire entro tot, le deadline, devi esseri capace a imparare

a capire quante ora quanto tempo hai bisogno per e poi devi chiudere. Questo chiudere non

è sempre facile e però torno a casa con un bambino che mi guarda con un gran sorriso

e quindi dico ok ! Quindi è importante trovare il giusto equilibrio e credo che un'altra

cosa molto importante sia quella di essere flessibile perché se un giorno lui si ammala,

cosa fai se non hai baby sitter e non va al nido? Chiaramente con il bambino più piccolo

ma questo vale anche per quelli più grandi perché comunque devi andare a prenderli ma

col tempo, se ti alleni bene, soprattutto se metti le cose per iscritto ti organizzi

proprio cioè credo che questa è la cosa più importante, tieni anche in vista cosa

devi fare e cosa no. Come dicevi anche tu, hai tot ore nella giornata, io ho tot ore

quindi anche lì devo capire dove dico di no, dove dico di sì, cosa posso fare e dove

posso arrivare. E veramente ciò mi porta risultati in cui credo perché sono una persona

a cui piace tutto, ho mille sogni li voglio mettere in azione oggi! Credo che con bambini

piccoli devi vivere giorno per giorno e gestire queste cose passo per passo.

C: Senti di aver dovuto dire di no a cose a cui avresti voluto dire di sì perché volevi

stare con i tuoi figli e la tua famiglia?

N: Sicuro, sicuro ma solo e sempre con il pensiero che ci arriverò, tornerò

C: Quindi non ora, ma poi

N: Brava sì perché sono momenti, fasi anche con loro, uno dei miei figli è in una fase

in cui piange molto adesso, è molto attaccato a me quindi quel senso di dire “poverino”

credo che tutte le mamme ce l'hanno, credo sia uno dei sensi di colpa più forte, però

so che “ok, oggi non si può per in futuro, tra un paio di mesi lui sarà cresciuto e

lo gestiremo in modo diverso” però devo dire che, soprattutto il piccolino, si adatta

molto alla nostra vita, ma comunque con la regolarità e l'autorità giusta insomma.

Io non lo porto in giro fino a mezzanotte, anche se noi lavoriamo fuori, se c'è un evento

che durerà fino all'una di notte io mi gestisco che comunque lui vada a letto nei momenti giusti,

anche se siamo fuori. Ha visto più posti fuori casa da dormire che nessuno ha mai visto

secondo me, prima del suo primo anno! Però credo che fare la mamma non è un dramma.

La vita non è pesante solo se decidi che diventa pesante. Chiaramente hai delle giornate

che sono pesanti, devo dire che non è tutto rose e fiori però comunque se vuoi, puoi

dico sempre. Credo che basta crederci e andare avanti. Non pensarci troppo.

C: Ecco Nan, mi hai detto che la mattina la dedichi al lavoro e il pomeriggio cerchi il

più possibile di stare con la tua famiglia. Dove e come recuperi il tempo invece per te

e basta?

N: La mattina e prima dire di andare a dormire. Quindi dipende, poi dipende come vanno le

mattinate. Anche lì, devo essere flessibile, ma io comunque, e io non parlo di tempo per

me che sono ore, per me vogliono dire tra 20 minuti e un mezz'oretta, dove prendo il

tempo per me, medito, respiro, lavoro molto su queste cose, gestisco quello che devo mandare

via. Il nostro cervello si rigenera di notte, quindi prima di andare

a dormire provo a sistemare le cose. Scrivo quello che voglio lasciare andare e non solo

nella parte lavorativa, anche nella mia vita privata con i miei figli perché è l'autoriflessione,

credo, la cura più potente che c'è. Quindi prima di andare a dormire provo a togliermi

tutto, lo faccio fino a un certo punto, dipende anche lì, però sono momenti d'oro per

me, perché almeno riesco a radicarmi di nuovo per giorno dopo e poi se il bambino ti sveglia

cinque volte a notte questo è un altro lavoro! Quindi dipende, vediamo cosa decide

lui, però fino adesso va molto bene, insomma.

C: Quindi hai una tua routine del mattino e una tua routine serale, giusto?

N: Io normalmente mi sveglio 20 minuti prima, imposto la sveglia 20 minuti prima di svegliare

gli altri, lì mi prendo il mio momento, non mi alzo spesso, rimango a letto però prendo

un momento dove ripasso la giornata, cosa voglio, dove voglio arrivare e questo anche

con i miei figli perché, se tu vai a letto anche con le emozioni loro, sopratutto nei

momenti dell'adolescenza, anche i più piccoli, ma soprattutto nell'adolescenza loro sono

molto in confusione, si sentono male, magari vanno a letto tristi o vedono il mondo o vedono

il nero, sono cose che come mamma senti anche tu, no? “Ma starà bene..” e quindi questa

“preghiera” , anche se non sono particolarmente religiosa, però lavoro molto su di loro in

questo senso, perché se io non mi distacco emozionalmente verso la loro vita non potrei

vivere, farei molta fatica insomma a fare tutto. Quindi inizio la mia giornata con questo,

quindi mi alzo 20 minuti prima, mi metto la musica di una donna molto potente e mi faccio

la meditazione, mi preparo per la giornata poi mi alzo e faccio tutto.

C: Posso chiederti chi è chi è la voce che segui come guida?

N: Mayana non so se l'hai mai sentita, Mayana ti mando il link, è una cantante, fa

delle meditazioni bellissime in inglese e in olandese però viene anche in Italia

a volte, molto, molto molto brava.

C: Quindi tu la ascolti e ti prepari a livello proprio possiamo dire energetico, mentale

a quello che poi è la giornata che ti aspetta?

N: Si e sopratutto la forza, soprattutto dopo una notte che non si dorme mi devo veramente

riprendere e lavorare su di me per caricarmi perché chiaramente se non dormi per cinque

ore o il figlio ha deciso di.. sei veramente stanca, non è bellissimo. L'altro giorno

mi sono alzata, l'ho preso in braccio e ho battuto la testa talmente forte che ho detto

“ok iniziamo già bene alle 6 della mattina” però alla fine ho detto “ripartiamo!”

e credo questo, anche con il lavoro che chiaramente anche lì, hai un pensiero fisso.. cioè io

spesso non è che sono tutto zen, insomma di notte mi sveglio quando lo allatto o vado

in giro con lui, penso a tutt'altro. Ma credo che abbiamo bisogno questi venti

minuti prima e venti prima di dormire per un attimo, per non pensare a nulla, insomma,

poter sistemare certi pensieri ma anche di respirare, lasciare andare. E un altro consiglio

per la mamma è quello di darti una pacca sulle spalle a volte perché dimentichiamo

spesso di farlo.

C: Ecco, a questo proposito ti chiedo secondo la tua esperienza o quelle di altre mamme

con cui lavori e che hai avuto modo di conoscere quali sono le tre sfide principali, che poi

forse tre è un numero un po' troppo piccolo, ma riassumiamole in tre sfide principali che

una mamma si trova ad affrontare quando comincia una propria attività o cerca di farla crescere

avendo anche dei figli. Un po' ne abbiamo parlato ma mi piacerebbe che ci dessi proprio le

tre sfide principali e come provare a superarle in maniera pratica.

N: Io credo che la prima sfida è il senso di colpa, la seconda è la gestione del tempo

che non è sempre facile. Per me la terza è soprattutto coerenza perché io lavoro

in un ambito dove spesso dico “devi far così come mamma e poi vai a casa e..” quindi

questo sicuramente è molto importante e la gestione dello stress, quindi questi sono

quattro passi molto importanti. Il senso di colpa, come dicevo all'inizio, per

me è molto importante. Se vai in aereo metti prima la maschera per te e poi per i tuoi

figli quindi se tu non stai bene e comunque lavori non c'è bisogno di stare due, tre ore

in più con tuo figlio. è tutta una questione di qualità del tempo

che stai con lui o lei. Dopo, cosa succede, credo che anche io ho tre figli ma anche se

hai un figlio solo e hai un lavoro devi comunque essere un po' disciplinato sulle cose, no?

Perché se lasci andare tutto loro reagiscono anche in un certo modo. In più se tu ti senti

in colpa loro lo sentono quindi lavorano anche su questo, perché il legame che hai già

dall'utero, da quando hai deciso di.. fino ad oggi è molto molto forte. Anche con la

connessione tra il tuo cervello e quella del bambino quindi qualunque passo che fai sei

la loro spugna diciamo così o loro sono la tue spugne che assorbono tutto quello che

fai. Quindi la gestione del senso di colpa è molto importante e ricordati questo cioè

essere una mamma non significa esserci sempre, cento per cento perché saresti male tu. Ci

sono le mamme che sono nate per però se tu vuoi fare l'imprenditrice credo sia una cosa

che viene da dentro, se vuoi fare la mamma è la stessa cosa e per questo la maternità

ti crea una profonda connessione e emotività legata ai tuoi figli ma anche nel lavoro.

Quindi se parliamo di senso di colpa credo che questa è una sfida principale e anche

il distaccarti emotivamente da certe situazioni io lo dico spesso ai genitori “vedila come

un business”. Quindi se tuo figlio ti sente in un certo modo tu ti distacchi emozionalmente

e ti chiedi “cosa sta succedendo?”. Un figlio che si ribella te lo sta dimostrando

in un modo per dire “io ti amo, ho bisogno di te” ma si ribella quindi cominci a urlare

o piangere o qualsiasi cosa.. Stessa cosa nella gestione del tempo che è

una grande sfida tra i genitori di oggi, non puoi fare tutto a mano libera come si può

dire in italiano?

C: Improvvisando.

N: Improvvisando si! Credo che le cose devono essere organizzate, devi essere flessibile,

devi, organizzare la tua giornata, devi riorganizzare la tua settimana e la stessa cosa se non hai

qualcuno, per esempio noi non abbiamo nonni, non abbiamo nessuno, fai la spesa una volta

settimana, devi capire quando cucinare, devi.. non devi niente sono tutte scelte chiaramente,

ma credo sia una cosa molto importante gestire i tempi e rimanere flessibile però scriviti

giù cosa devi fare quando come e soprattutto lasciati lo spazio anche di essere flessibile

se succede qualcosa perché questo è un po' il pericolo con i figli.

C: Certo.

N: Poi cosa dicevo, la coerenza per me è la cosa più importante perché condivido

esperienze con le altre mamme. Se io poi a casa non faccio quello che dico per me è

una cosa molto molto grave perché ci lavoro tanto. Per questo l'autoriflessione che fai

nel business vale lo stesso per quello che devi fare a casa e lo stress in generale se

hai come me tre figli, ma so che alcune mamme ne hanno di più o di meno, credo che è gestibile.

L'importante è che rimani connesso con te anche nel tuo lavoro ma anche in generale

nella vita e se è no è no. Se devi chiudere la porta o se devi un attimo smettere, smetti,

riprenditi e riparti perché sennò vai nei guai. Ho avuto un burnout tantissimi anni

fa che non ero neanche mamma però ho capito, senti il tuo corpo, capisci cosa vuoi fare,

cosa vuoi trasmettere ma soprattutto se ti perdi chiaramente questo stress lo porti anche

a casa, lo porti nel lavoro, lo porti ovunque. Quindi prenditi veramente del tempo per te,

anche se non ce l'hai lo troverai!

C: Sì anche perché se non ce l'hai ne avrai sempre meno, se pensi di non averne ne avrai

sempre meno. Quando crei un po' di tempo per te prendi le distanze riesce a capire magari

quello su cui poi davvero avere un'influenza perché alcune cose purtroppo ci capitano

a prescindere che ci piacciano o meno. Poi appunto tu hai parlato molto dell'aspetto

degli imprevisti cioè i bambini hanno i loro bisogni, che sia notte o giorno e richiedono

la tua presenza. Quindi un allenamento vero e proprio in un certo senso all'improvvisazione

pianificata mi verrebbe da dire. Quindi tu hai tutto il tuo piano allo stesso tempo però

tu hai parlato di flessibilità, quindi riuscire ad essere flessibili con quello che accade

e un grande senso della misura, mi verrebbe da aggiungere, quando parlavi di andare a

fare la spesa una volta a settimana e sapere quello che ti serve perché magari non avrà

il tempo per farne un'altra o perché magari appunto, devi dedicare il tempo anche al tuo

lavoro lì il senso della misura è anche osservazione. E sto pensando che tutte queste

qualità sono imprescindibili in un business come anche in una crescita professionale all'interno

di un'azienda quindi riuscire ad osservare per trarre le giuste conclusioni, riuscire

ad improvvisare pur nella pianificazione, quindi non lasciare mai nulla il caso ma sapere

come reagire o non reagire quando le cose vanno un po' a caso o sembrano andare a caso.

N: Improvvisare è una cosa meravigliosa io credo che spesso.. no perché devo stirare

per esempio, nel frattempo ascolti il tuo podcast così io sto lavorando, mentre faccio

dell'altro sto lavorando perché comunque posso ascoltare delle cose, posso fare.. Spesso

ci rendiamo conto che magari in passato pensavi “o questo, o quello ” ma come mamma puoi

fare di tutto. Come dicevo quando il mio bebè era piccolo lo mettevo nel marsupio, facevo

di tutto e lavoravo in piedi quindi non seduta ma lavoravo perché io lavoro molto del computer

quindi trovare un soluzione è possibile ma è sempre una scelta. Io credo che questo

anche per me è molto importante perché spesso abbiamo queste giornate dove non ce la facciamo

più da nessuna parte, credo che ogni donna ce l'ha, poi questa volta al mese ancora peggio,

che magari dice “ok adesso” ma anche lì è sempre una scelta.

Io me ne rendo conto, hai scelto di fare figli, hai scelto di fare l'azienda anche se ami

entrambi fino in fondo però ricordati questo, quindi anche il tuo approccio mentale è molto

molto importante. Mangiare bene, non mangiare troppi zuccheri.. perché anche quello ti

dà tanta energia e come mamma si, devi essere in forma in tutti i sensi!

C: Bellissimo questo aspetto del ricordarsi che è una nostra decisione e che quindi ci

responsabilizziamo. Prima parlavi di responsabilizzare i nostri figli possiamo forse cominciare responsabilizzando

noi stesse nel momento in cui il non fare una pausa è una nostra scelta, il fare una

pausa è una nostra scelta. Quindi veramente molto bella questa cosa che ci riporta un

po' in controllo del timone. Nan, ti faccio una domanda un pochino atipica

ma come donna imprenditrice come spiegheresti un fallimento di qualunque portata ai tuoi

bambini?

N: Parlare di fallimento per me è un po' difficile perché credo che è una grande

crescita sempre, non si fallisce ma si cresce e questo l'ho sempre voluto anche portare

anche ai miei figli. Se una cosa non riesce non è che molliamo, anche adesso è molto

bello perché il primo ha iniziato a camminare, è caduto 50 milioni di volte io lo spiego

anche agli altri miei figli e dico “non è che dopo un po' di volte lui dice basta”,

non è un fallimento è una cosa che ok mi rialzo e lo riprovo e questo verso i miei

figli è la stessa cosa io sono molto convinta del fatto che dobbiamo far di tutto per riuscire

a “combattere” anche in modo positivo per arrivare dove vogliamo arrivare.

Se non ce la fai te devi farti due domande, “Hai fatto del tuo meglio?”, si o no.

E credo che oggi i bambini crescono, soprattutto in Italia vedo, con il “bravo”, sei molto

bravo. Il bambino cresce per dire io devo far vedere

ai miei genitori che io sono molto bravo. Ma se uno studia e non ha un voto alto o ha

il voto alto ma la mamma dice “ Amore sei stato bravo, io so che sei molto intelligente,

ce l'hai fatta” io lo cambierei in: “Bravissimo amore, hai lavorato duro per arrivare dove

sei arrivato” e questo è anche un messaggio inconscio a loro per dire di lavorare duro

per arrivare dove vuoi. A volte cadiamo e ci riprendiamo perché abbiamo capito dove

crescere quindi questo è come io spiego un po' il fallimento in generale anche al lavoro

insomma, è tutto l'approccio che abbiamo nella comunicazione. Anche quando vai in giro

“il tuo bambino è bravo” e macchè è bravo, ha delle cose che non vanno e altre

che vanno, però siamo tutti bravi, però se una cosa non funziona non è che abbiamo

fallito, abbiamo solo capito cosa non funziona e andiamo avanti.

C: Alla Edison style no? Non ho mai fallito ma ho trovato solo non so quanti migliaia

di soluzioni che non funzionavano. Questa è una bellissima definizione, sono voluta

partire da come definiresti il fallimento, come spiegheresti il fallimento ai tuoi bambini

perché poi come spieghiamo le cose bambini ci ricorda anche di come potremmo spiegarla

a noi stessi. Come adulti tendiamo a complicare molto le cose quando in realtà quando hai

fatto l'esempio del tuo bimbo che non è che si arrende di fronte alle mille cadute, diciamo

che hai una spiegazione che insomma nessun libro forse potrebbe spiegare meglio.

N: E noi ci dimentichiamo spesso credo questa cosa qua, ci dimentichiamo che quando si cade

non è che diciamo allora non camminiamo nella vita, abbiamo bisogno di farlo, quindi con

i bambini è molto importante la stessa cosa di evitare sono orgogliosa di te per cambiarlo

in “amore potresti essere molto orgogliosa di te” perché sei tu che devi essere orgogliosa,

anch'io sono già orgogliosa, ok però sono piccole cose che per loro sono molto importanti

ma anche per noi. A volte noi donne abbiamo paura di paura,

ci sentiamo un po' in imbarazzo se le persone ci dicono “sei stata brava” o “come

sei bella” e sicuramente la risposta di una donna è “Pffffff!” o come hai fatto

e invece di dire grazie.

C: Mi sono fatta un xxxx così, assolutamente! Nan a questo proposito di collego con la penultima

domanda dica sempre ultima poi mi sbaglio perché ce n'è una finale che faccio sempre

ma prima di quella, il miglior consiglio pratico che daresti alle mamme imprenditrici di cui

non abbiamo ancora parlato fino ad ora quale sarebbe?

N: Di non ascoltare troppo le voci degli altri, credo che questa è una cosa molto importante.

Le mamme sono in concorrenza ok attraverso gruppi di whatsapp.. perché tu devi essere

un certo modo, la routine ci deve essere, devi essere la mamma perfetta perché devi,

non so se hai mai visto il film Bad Mums, così ecco, io ancora peggio perché se tu

non sei in un certo modo ti senti criticata quindi già andare a scuola e dire “guarda

io lavoro”, “Ah sì, ma come mai? Non devi fare la mamma?” questo a noi che abbiamo

l'azienda e che lavoriamo a volte ci può far sentire

C: inadeguate, ci può ferire.

N: Inadeguate, è questo il consiglio che do, non so se è tanto pratico però tienilo

in mente perché credo che questo è pura invidia delle persone che vogliono vederti

fare tutto e credo che non devi mollare e a volte devi chiudere, assolutamente sì come

dicevo anche prima, se è troppo chiudi, respiri, riprenditi prendi tu tempo per te e riparti

ma non perché un'altra persona dice che tu sei sbagliato come mamma perché tu hai scelto

di mettere la maschera prima a te e poi agli altri, insomma.

C: C'è una risposta che dai quando qualcuna, qualcuna dico, qualcuno insomma si avvicina

a te ti dice di persona “ma cosa fai qui dovresti fare la mamma”

N: io faccio la mamma, non sono una mamma ma faccio la mamma, io faccio la mamma ma

anche nel mio lavoro me lo dicono sempre, tu sei la mamma di, perché io gestisco, gestisco

e chiaramente io lavoro bellissimo perché lavoro con adolescenti e mi dicono “per

me sei una mamma” anche l'altro giorno mi hanno detto “senza di te non sarei viva

oggi” qualunque cosa io possa portare dalla mia maternità cioè quelle cose che io dentro

di me io le do, in ogni senso, in ogni caso, a casa e a lavoro, ovunque. Quindi se me lo

dicono io risponderei così perché non posso dire altro.

C: Fantastica! Nan ascolta, ultima domanda, quale donna pensi dovrei intervistare dopo

di te?

N: Dopo di me una mia amica che conosco molto bene che è Sabrina Antonucci non so se l'hai

mai sentita, lei è una storia molto forte e lavora molto sulle donne over 50, molto

molto bella nel business e nella comunicazione. A me piace molto lei perchè è una molto

diretta e la cosa che mi piace di più che è quello che ho vissuto anche in Italia per

tanti anni è che il voler bene, il “ti voglio bene” ha sempre un altro significato

insomma e credo soprattutto nel lavoro noi siamo molto diretti se non sto bene o si vede

me lo dice, e credo che questo anche so che mi posso fidare di queste persone insomma

e quindi questo è una donna splendida, spero che la incontrerai.

C: Lo spero anch'io Nan io intanto ti ringrazio tantissimo per questa chiacchierata insieme,

mi è piaciuto molto come hai portato la tua esperienza nuda e cruda con i suoi lati d'oro

e anche appunto i suoi lati faticosi sul tavolo per tutte noi. Grazie per questa ispirazione.

Io ricordo a voi ragazze che ci state ascoltando che qui sotto, se state seguendo il podcast

dalla pagina Biz-academy.it/podcast troverete sotto il video o all'audio, a seconda che

stiate guardando o ascoltando, tutti i punti che abbiamo coperto insieme a Nan insieme

al minutaggio preciso e così da non perdervi assolutamente nulla e vi invito naturalmente

a condividere nello spazio dedicato ai commenti l'idea che vi ha colpito di più e che avete

intenzione di mettere nel vostro cassetto degli attrezzi per portarvela in giro quando

ne avrete più bisogno. Nan c'è un'ultima cosa che vuoi dire prima

che ci lasciamo?

N: No io ti ringrazio solo per quello che stai facendo tu perché credo che tante mamme

ma anche tante donne hanno bisogno di questa ispirazione quindi io ti ringrazio per il

tuo invito perché è stato veramente un grande onore, sei molto top!

C: Grazie mille, grazie a tutti i ragazzi!

Questo è tutto per la puntata di oggi spero di averti dato qualche utile spunto che potrai

implementare sin da subito se crescere un business in cui credi sul web in modo autentico

e proficuo è parte dei tuoi piani e non sei ancora entrata a Biz Academy, puoi farlo visitando

il sito Biz-academy.it Noi come sempre ci sentiamo e vediamo alla

prossima puntata Impact Girl [Musica]

Mamme e Business: Come Unire le 2 Cose Senza Perdere la Testa! - YouTube Moms and Business: How to Combine the 2 Without Losing Your Mind! - YouTube Mamás y negocios: ¡cómo combinar las dos cosas sin perder la cabeza! - YouTube Mama i biznes: jak połączyć te dwie rzeczy bez utraty zmysłów! - YouTube

Ciao a tutti e benvenuti ad una nuovissima puntata di Impact Girl, il podcast dedicato

alla crescita professionale al femminile tutto italiano, è il tema di quest'oggi è proprio

un tema molto femminile. Infatti parliamo di mamme e business, come coniugare le due

cose senza perdere la testa. Un tema utilissimo sia che è già genitore sia chi lo è stato

e magari si trova a conoscere qualcuno che potrebbe dare qualche dritta sia a chi lo

diventerà. Affronteremo questa tematica con Nan Coosemans.

N: Buongiorno!

C: Buonasera non importa l'importante è che sia una puntata ricchissima di valore, come

sarà sicuramente, infatti tu Nan sai mamma di due figli in età preadolescenziale e..

anche tre infatti stavo per dire e hai anche un bimbo piccolo nato nel 2018.

N: Giusto.. l'ultimo arrivato quello che ti fa sudare di più!

C: ..che si somma a tutto il resto poi perché, tra l'altro, tu lavori da oltre 20 anni nel

mondo del miglioramento personale e hai fondato United nel 2010. Come se non bastasse, perché

non bastava, sei anche una Teen e Family Coach certificata e quindi sviluppi programmi workshop

campus dedicati agli adolescenti sia in Olanda che in Italia.

Allora il tema è molto caro a me in quanto il mondo dell'imprenditoria ma anche della

crescita professionale femminile è molto legato all'aspetto dell'avere figli, non avere

figli o come fare quando avremo figli. Leggevo un articolo questa mattina che diceva che

c'è un esercito silenzioso di 115 mila neo mamme che tra il 2011 e il 2016, quindi abbastanza

di recente, sono state costrette a uscire dal mercato del lavoro per due motivazioni

principali: una motivazione personale, quindi il fatto di sentirsi in colpa nel momento

in cui avrebbero dovuto sacrificare il tempo da dedicare ai figli al lavoro e viceversa,

e anche per necessità, cioè una motivazione molto forte che li accomunava tutte è stato

proprio l'impossibilità di riuscire a gestire tutto quanto contemporaneamente. Però non

è del tutto impossibile, poi è chiaro che ogni situazione a sé ma ci spieghi Nan come

sei riuscita tu, con la tua esperienza professionale a continuare a crescere e a far crescere i

tuoi progetti senza rinunciare a una splendida famiglia?

N: la prima cosa che ricordo è quando andavo in aereo tanti anni fa, che dicevano sempre

“devi prima mettere la maschera a te e poi ai tuoi figli” e credo che se tu fai la scelta di

essere un'imprenditrice.. punto uno sei già imprenditrice della casa, con la gestione

dei figli e tutto quanto però se tu non stai bene o ti stai bloccando nella tua vita perché

pensi che non vada bene o devi fare la mamma o devi fare in un certo modo, chiaramente

già l'energia lì non ce l'hai.. smetti di fare una cosa.

Io mi sono focalizzata molto su questo.. ho detto “Voglio lavorare, voglio costruire!

Se io mi sento bene i miei figli si sentono bene quindi è una cosa automatica. Da lì

ho iniziato. Chiaramente è tutta una scelta, le scelte che facciamo. La mia scelta

è stata questa: io avevo un sogno, il sogno era quello di lavorare con gli adolescenti,

con i bambini e con le famiglie per contribuire a un futuro migliore. È vero sono mamma,

quindi chiaramente contribuisco già ma creare questa azienda per me era molto molto importante,

non solo per aiutare gli altri ma anche la mia famiglia perché studiando e facendo chiaramente

stai facendo tante cose, non solo per te, ma anche per la tua famiglia. Quindi per me

non ho pensato “mi sento in colpa nei loro confronti”, perché quando tu stai bene

anche loro stanno bene. Questa per me è stata una scelta non facile, se devo dire, perché

credo che quando diventi una mamma tante cose cambiano, sicuramente la tua intuizione, la

tua parte emotiva diventano meno importanti, i figli sono più importanti di te, vengono

sempre prima ma ricordandoti sempre che anche tu devi essere in forma, devi stare bene e

sviluppare quelle che tu pensi che sia importante nel business anche e soprattutto insomma.

C: Quindi possiamo dire che essere mamma non penalizza, non ci penalizza come imprenditrici

o come donne in carriera da un punto di vista delle capacità, delle skills che possiamo sviluppare?

N: No, credo che non ci penalizza, devi solo tirare fuori il tuo super potere da mamma insomma, quello si!

Devo dirti che non è una passeggiata, per questo ti dico, è una scelta!

Devi fare una scelta di voler fare tutto e se hai il focus nel posto giusto vai e credo che anche

per la mia scelta è stato questo, come ti dicevo prima e tante mamme dicono “ma come

fai?” Lo faccio perché voglio, lo faccio perché ho scelto e credo che da li prendi

tutta la forza di andare avanti e di costruire quella che vuoi costruire. E i figli.. io

chiaramente ho molto fortuna con il lavoro che faccio, perché chiaramente lavoro anche

con ragazzi e figli quindi loro mi aiutano, mi seguono, mi dicono “io non ascolto le tue lezioni

di vita” cioè mi fanno tutte le prove possibili insomma per andare avanti ma anche per fermarmi

e capire cosa va bene e cosa no, dove posso arrivare e dove no.

C: Da un punto di vista prettamente pratico, adesso, appunto hai un bimbo piccolo e due

ragazzi in età preadolescenziale, che sono entrambi fasi abbastanza complesse perché

richiedono una tua presenza molto più forte di quanto magari non accadrà in futuro. Come

fai a coniugare la crescita dei tuoi progetti, la tua presenza in questi progetti e la crescita

dei tuoi figli?

N: Per prima cosa devi diventare un regina del multitasking, dico sempre. Quando è nato

il piccolo io non ho mai smesso di lavorare, ho preso due giorni dopo il parto, ma saranno

stati due, dove poi l'ho messo nel marsupio e l'ho portato con me. Io ero al computer,

facevo le mie cose e credo che questo è tutto una grande organizzazione, quindi tu devi

scegliere “ok come posso fare certi passi per..”Io organizzo l'agenda del mio

piccolino, chiaramente quando allattavo e tutto quanto mi prendevo un tot di ore. Quindi

mi organizzavo di tre ore in tre ore, facevano il lavoro, poi lui dormiva e poi devi essere

molto flessibile e capire un po' la situazione. Poi organizzavo l'agenda ai miei figli, facevo

proprio il diario della settimana, per dire “ok, cosa devono fare, dove li devo portare,

devo fare questo, questo e questo..” e soprattutto per me, questo cambiamento anche con l'arrivo

del terzo mi ha fatto rendere conto ancora di più di quanto devi anche insegnare la

responsabilità i tuoi figli, di dire “ok, amore quando io arrivo e torno questo e questo

deve essere pronto, come mamma puoi svilupparti anche in un modo diverso verso di loro.

Quindi quali passi, se parliamo proprio di passi, io guardo l'agenda del piccolo, l'agenda

del grande e la mia e divido la settimana in base a questo. Ho tre giorni

alla settimana che rispondo solo alle mail, ho due giorni a settimana che faccio solo

coaching familiare in un certo orario perché so che voglio tutto il pomeriggio per stare

con i miei figli, che non è sempre possibile, quindi anche lì ci gestiamo, però anche

per le altre mamme che si vogliano organizzare credo che devi porti dei limiti su certe cose

e su certa disponibilità e sai se sei un'imprenditrice sei molto richiesta dall'altra parte, quindi

ho cambiato il numero, ho fatto due numeri in modo che in un certo momento della giornata

ci sono ma dopo cena o prima di cena io smetto, spengo io non ci sono più. Quindi credo che

per una mamma multitasking che queste siano cose molto importanti da fare.

C: Ecco, mi viene in mente mentre parli, che in effetti è un approccio importante quello

di auto imporsi dei limiti soprattutto quando gestiamo un nostro progetto. Nel momento in

cui ho decido che lavorare dalle 9 di mattina fino alle 10 di sera non è salutare e non è

sano e do la priorità alla mia salute oppure al mio tempo libero, oppure al coltivare altre

mie passioni ecco che il limite diventa qualcosa di più facile da definire. Mi viene da pensare

che una volta che hai dei figli questo limite te lo danno loro, nel senso che come dicevi

bene tu all inizio hai fatto una scelta e sai che la priorità in un certo senso va

a loro. Chiaramente questo non significa che devi sacrificare il tuo lavoro ma significa

che, appunto, magari lavori in maniera più concentrata, perché tu hai parlato di multitasking

ma io credo che quando ti concentri la mattina per fare tutto il tuo lavoro entro la fine

di metà giornata, altro che multitasking, lì sei super concentrata, giusto?

N: Si si, molto molto concentrata e riguardo all'essere mamma, ricordo che tantissimi anni

fa non aveva la mia azienda e volevo lavorare da un'altra parte mi avevano detto di no perché

può essere che tuo figlio si ammala, ma questo succede di continuo, quindi di essere molto

flessibile. E io anche adesso, agli eventi che facciamo porto con me il piccolo, i grandi

li gestiamo in altro modo, però tanti dicono “non devi fare una lista di quello che devi

fare”, io invece credo che per una mamma questo sia molto importante. Metto prima le

mie priorità, che cosa devo finire entro tot, le deadline, devi esseri capace a imparare

a capire quante ora quanto tempo hai bisogno per e poi devi chiudere. Questo chiudere non

è sempre facile e però torno a casa con un bambino che mi guarda con un gran sorriso

e quindi dico ok ! Quindi è importante trovare il giusto equilibrio e credo che un'altra

cosa molto importante sia quella di essere flessibile perché se un giorno lui si ammala,

cosa fai se non hai baby sitter e non va al nido? Chiaramente con il bambino più piccolo

ma questo vale anche per quelli più grandi perché comunque devi andare a prenderli ma

col tempo, se ti alleni bene, soprattutto se metti le cose per iscritto ti organizzi

proprio cioè credo che questa è la cosa più importante, tieni anche in vista cosa

devi fare e cosa no. Come dicevi anche tu, hai tot ore nella giornata, io ho tot ore

quindi anche lì devo capire dove dico di no, dove dico di sì, cosa posso fare e dove

posso arrivare. E veramente ciò mi porta risultati in cui credo perché sono una persona

a cui piace tutto, ho mille sogni li voglio mettere in azione oggi! Credo che con bambini

piccoli devi vivere giorno per giorno e gestire queste cose passo per passo.

C: Senti di aver dovuto dire di no a cose a cui avresti voluto dire di sì perché volevi

stare con i tuoi figli e la tua famiglia?

N: Sicuro, sicuro ma solo e sempre con il pensiero che ci arriverò, tornerò

C: Quindi non ora, ma poi

N: Brava sì perché sono momenti, fasi anche con loro, uno dei miei figli è in una fase

in cui piange molto adesso, è molto attaccato a me quindi quel senso di dire “poverino”

credo che tutte le mamme ce l'hanno, credo sia uno dei sensi di colpa più forte, però

so che “ok, oggi non si può per in futuro, tra un paio di mesi lui sarà cresciuto e

lo gestiremo in modo diverso” però devo dire che, soprattutto il piccolino, si adatta

molto alla nostra vita, ma comunque con la regolarità e l'autorità giusta insomma.

Io non lo porto in giro fino a mezzanotte, anche se noi lavoriamo fuori, se c'è un evento

che durerà fino all'una di notte io mi gestisco che comunque lui vada a letto nei momenti giusti,

anche se siamo fuori. Ha visto più posti fuori casa da dormire che nessuno ha mai visto

secondo me, prima del suo primo anno! Però credo che fare la mamma non è un dramma.

La vita non è pesante solo se decidi che diventa pesante. Chiaramente hai delle giornate

che sono pesanti, devo dire che non è tutto rose e fiori però comunque se vuoi, puoi

dico sempre. Credo che basta crederci e andare avanti. Non pensarci troppo.

C: Ecco Nan, mi hai detto che la mattina la dedichi al lavoro e il pomeriggio cerchi il

più possibile di stare con la tua famiglia. Dove e come recuperi il tempo invece per te

e basta?

N: La mattina e prima dire di andare a dormire. Quindi dipende, poi dipende come vanno le

mattinate. Anche lì, devo essere flessibile, ma io comunque, e io non parlo di tempo per

me che sono ore, per me vogliono dire tra 20 minuti e un mezz'oretta, dove prendo il

tempo per me, medito, respiro, lavoro molto su queste cose, gestisco quello che devo mandare

via. Il nostro cervello si rigenera di notte, quindi prima di andare

a dormire provo a sistemare le cose. Scrivo quello che voglio lasciare andare e non solo

nella parte lavorativa, anche nella mia vita privata con i miei figli perché è l'autoriflessione,

credo, la cura più potente che c'è. Quindi prima di andare a dormire provo a togliermi

tutto, lo faccio fino a un certo punto, dipende anche lì, però sono momenti d'oro per

me, perché almeno riesco a radicarmi di nuovo per giorno dopo e poi se il bambino ti sveglia

cinque volte a notte questo è un altro lavoro! Quindi dipende, vediamo cosa decide

lui, però fino adesso va molto bene, insomma.

C: Quindi hai una tua routine del mattino e una tua routine serale, giusto?

N: Io normalmente mi sveglio 20 minuti prima, imposto la sveglia 20 minuti prima di svegliare

gli altri, lì mi prendo il mio momento, non mi alzo spesso, rimango a letto però prendo

un momento dove ripasso la giornata, cosa voglio, dove voglio arrivare e questo anche

con i miei figli perché, se tu vai a letto anche con le emozioni loro, sopratutto nei

momenti dell'adolescenza, anche i più piccoli, ma soprattutto nell'adolescenza loro sono

molto in confusione, si sentono male, magari vanno a letto tristi o vedono il mondo o vedono

il nero, sono cose che come mamma senti anche tu, no? “Ma starà bene..” e quindi questa

“preghiera” , anche se non sono particolarmente religiosa, però lavoro molto su di loro in

questo senso, perché se io non mi distacco emozionalmente verso la loro vita non potrei

vivere, farei molta fatica insomma a fare tutto. Quindi inizio la mia giornata con questo,

quindi mi alzo 20 minuti prima, mi metto la musica di una donna molto potente e mi faccio

la meditazione, mi preparo per la giornata poi mi alzo e faccio tutto.

C: Posso chiederti chi è chi è la voce che segui come guida?

N: Mayana non so se l'hai mai sentita, Mayana ti mando il link, è una cantante, fa

delle meditazioni bellissime in inglese e in olandese però viene anche in Italia

a volte, molto, molto molto brava.

C: Quindi tu la ascolti e ti prepari a livello proprio possiamo dire energetico, mentale

a quello che poi è la giornata che ti aspetta?

N: Si e sopratutto la forza, soprattutto dopo una notte che non si dorme mi devo veramente

riprendere e lavorare su di me per caricarmi perché chiaramente se non dormi per cinque

ore o il figlio ha deciso di.. sei veramente stanca, non è bellissimo. L'altro giorno

mi sono alzata, l'ho preso in braccio e ho battuto la testa talmente forte che ho detto

“ok iniziamo già bene alle 6 della mattina” però alla fine ho detto “ripartiamo!”

e credo questo, anche con il lavoro che chiaramente anche lì, hai un pensiero fisso.. cioè io

spesso non è che sono tutto zen, insomma di notte mi sveglio quando lo allatto o vado

in giro con lui, penso a tutt'altro. Ma credo che abbiamo bisogno questi venti

minuti prima e venti prima di dormire per un attimo, per non pensare a nulla, insomma,

poter sistemare certi pensieri ma anche di respirare, lasciare andare. E un altro consiglio

per la mamma è quello di darti una pacca sulle spalle a volte perché dimentichiamo

spesso di farlo.

C: Ecco, a questo proposito ti chiedo secondo la tua esperienza o quelle di altre mamme

con cui lavori e che hai avuto modo di conoscere quali sono le tre sfide principali, che poi

forse tre è un numero un po' troppo piccolo, ma riassumiamole in tre sfide principali che

una mamma si trova ad affrontare quando comincia una propria attività o cerca di farla crescere

avendo anche dei figli. Un po' ne abbiamo parlato ma mi piacerebbe che ci dessi proprio le

tre sfide principali e come provare a superarle in maniera pratica.

N: Io credo che la prima sfida è il senso di colpa, la seconda è la gestione del tempo

che non è sempre facile. Per me la terza è soprattutto coerenza perché io lavoro

in un ambito dove spesso dico “devi far così come mamma e poi vai a casa e..” quindi

questo sicuramente è molto importante e la gestione dello stress, quindi questi sono

quattro passi molto importanti. Il senso di colpa, come dicevo all'inizio, per

me è molto importante. Se vai in aereo metti prima la maschera per te e poi per i tuoi

figli quindi se tu non stai bene e comunque lavori non c'è bisogno di stare due, tre ore

in più con tuo figlio. è tutta una questione di qualità del tempo

che stai con lui o lei. Dopo, cosa succede, credo che anche io ho tre figli ma anche se

hai un figlio solo e hai un lavoro devi comunque essere un po' disciplinato sulle cose, no?

Perché se lasci andare tutto loro reagiscono anche in un certo modo. In più se tu ti senti

in colpa loro lo sentono quindi lavorano anche su questo, perché il legame che hai già

dall'utero, da quando hai deciso di.. fino ad oggi è molto molto forte. Anche con la

connessione tra il tuo cervello e quella del bambino quindi qualunque passo che fai sei

la loro spugna diciamo così o loro sono la tue spugne che assorbono tutto quello che

fai. Quindi la gestione del senso di colpa è molto importante e ricordati questo cioè

essere una mamma non significa esserci sempre, cento per cento perché saresti male tu. Ci

sono le mamme che sono nate per però se tu vuoi fare l'imprenditrice credo sia una cosa

che viene da dentro, se vuoi fare la mamma è la stessa cosa e per questo la maternità

ti crea una profonda connessione e emotività legata ai tuoi figli ma anche nel lavoro.

Quindi se parliamo di senso di colpa credo che questa è una sfida principale e anche

il distaccarti emotivamente da certe situazioni io lo dico spesso ai genitori “vedila come

un business”. Quindi se tuo figlio ti sente in un certo modo tu ti distacchi emozionalmente

e ti chiedi “cosa sta succedendo?”. Un figlio che si ribella te lo sta dimostrando

in un modo per dire “io ti amo, ho bisogno di te” ma si ribella quindi cominci a urlare

o piangere o qualsiasi cosa.. Stessa cosa nella gestione del tempo che è

una grande sfida tra i genitori di oggi, non puoi fare tutto a mano libera come si può

dire in italiano?

C: Improvvisando.

N: Improvvisando si! Credo che le cose devono essere organizzate, devi essere flessibile,

devi, organizzare la tua giornata, devi riorganizzare la tua settimana e la stessa cosa se non hai

qualcuno, per esempio noi non abbiamo nonni, non abbiamo nessuno, fai la spesa una volta

settimana, devi capire quando cucinare, devi.. non devi niente sono tutte scelte chiaramente,

ma credo sia una cosa molto importante gestire i tempi e rimanere flessibile però scriviti

giù cosa devi fare quando come e soprattutto lasciati lo spazio anche di essere flessibile

se succede qualcosa perché questo è un po' il pericolo con i figli.

C: Certo.

N: Poi cosa dicevo, la coerenza per me è la cosa più importante perché condivido

esperienze con le altre mamme. Se io poi a casa non faccio quello che dico per me è

una cosa molto molto grave perché ci lavoro tanto. Per questo l'autoriflessione che fai

nel business vale lo stesso per quello che devi fare a casa e lo stress in generale se

hai come me tre figli, ma so che alcune mamme ne hanno di più o di meno, credo che è gestibile.

L'importante è che rimani connesso con te anche nel tuo lavoro ma anche in generale

nella vita e se è no è no. Se devi chiudere la porta o se devi un attimo smettere, smetti,

riprenditi e riparti perché sennò vai nei guai. Ho avuto un burnout tantissimi anni

fa che non ero neanche mamma però ho capito, senti il tuo corpo, capisci cosa vuoi fare,

cosa vuoi trasmettere ma soprattutto se ti perdi chiaramente questo stress lo porti anche

a casa, lo porti nel lavoro, lo porti ovunque. Quindi prenditi veramente del tempo per te,

anche se non ce l'hai lo troverai!

C: Sì anche perché se non ce l'hai ne avrai sempre meno, se pensi di non averne ne avrai

sempre meno. Quando crei un po' di tempo per te prendi le distanze riesce a capire magari

quello su cui poi davvero avere un'influenza perché alcune cose purtroppo ci capitano

a prescindere che ci piacciano o meno. Poi appunto tu hai parlato molto dell'aspetto

degli imprevisti cioè i bambini hanno i loro bisogni, che sia notte o giorno e richiedono

la tua presenza. Quindi un allenamento vero e proprio in un certo senso all'improvvisazione

pianificata mi verrebbe da dire. Quindi tu hai tutto il tuo piano allo stesso tempo però

tu hai parlato di flessibilità, quindi riuscire ad essere flessibili con quello che accade

e un grande senso della misura, mi verrebbe da aggiungere, quando parlavi di andare a

fare la spesa una volta a settimana e sapere quello che ti serve perché magari non avrà

il tempo per farne un'altra o perché magari appunto, devi dedicare il tempo anche al tuo

lavoro lì il senso della misura è anche osservazione. E sto pensando che tutte queste

qualità sono imprescindibili in un business come anche in una crescita professionale all'interno

di un'azienda quindi riuscire ad osservare per trarre le giuste conclusioni, riuscire

ad improvvisare pur nella pianificazione, quindi non lasciare mai nulla il caso ma sapere

come reagire o non reagire quando le cose vanno un po' a caso o sembrano andare a caso.

N: Improvvisare è una cosa meravigliosa io credo che spesso.. no perché devo stirare

per esempio, nel frattempo ascolti il tuo podcast così io sto lavorando, mentre faccio

dell'altro sto lavorando perché comunque posso ascoltare delle cose, posso fare.. Spesso

ci rendiamo conto che magari in passato pensavi “o questo, o quello ” ma come mamma puoi

fare di tutto. Come dicevo quando il mio bebè era piccolo lo mettevo nel marsupio, facevo

di tutto e lavoravo in piedi quindi non seduta ma lavoravo perché io lavoro molto del computer

quindi trovare un soluzione è possibile ma è sempre una scelta. Io credo che questo

anche per me è molto importante perché spesso abbiamo queste giornate dove non ce la facciamo

più da nessuna parte, credo che ogni donna ce l'ha, poi questa volta al mese ancora peggio,

che magari dice “ok adesso” ma anche lì è sempre una scelta.

Io me ne rendo conto, hai scelto di fare figli, hai scelto di fare l'azienda anche se ami

entrambi fino in fondo però ricordati questo, quindi anche il tuo approccio mentale è molto

molto importante. Mangiare bene, non mangiare troppi zuccheri.. perché anche quello ti

dà tanta energia e come mamma si, devi essere in forma in tutti i sensi!

C: Bellissimo questo aspetto del ricordarsi che è una nostra decisione e che quindi ci

responsabilizziamo. Prima parlavi di responsabilizzare i nostri figli possiamo forse cominciare responsabilizzando

noi stesse nel momento in cui il non fare una pausa è una nostra scelta, il fare una

pausa è una nostra scelta. Quindi veramente molto bella questa cosa che ci riporta un

po' in controllo del timone. Nan, ti faccio una domanda un pochino atipica

ma come donna imprenditrice come spiegheresti un fallimento di qualunque portata ai tuoi

bambini?

N: Parlare di fallimento per me è un po' difficile perché credo che è una grande

crescita sempre, non si fallisce ma si cresce e questo l'ho sempre voluto anche portare

anche ai miei figli. Se una cosa non riesce non è che molliamo, anche adesso è molto

bello perché il primo ha iniziato a camminare, è caduto 50 milioni di volte io lo spiego

anche agli altri miei figli e dico “non è che dopo un po' di volte lui dice basta”,

non è un fallimento è una cosa che ok mi rialzo e lo riprovo e questo verso i miei

figli è la stessa cosa io sono molto convinta del fatto che dobbiamo far di tutto per riuscire

a “combattere” anche in modo positivo per arrivare dove vogliamo arrivare.

Se non ce la fai te devi farti due domande, “Hai fatto del tuo meglio?”, si o no.

E credo che oggi i bambini crescono, soprattutto in Italia vedo, con il “bravo”, sei molto

bravo. Il bambino cresce per dire io devo far vedere

ai miei genitori che io sono molto bravo. Ma se uno studia e non ha un voto alto o ha

il voto alto ma la mamma dice “ Amore sei stato bravo, io so che sei molto intelligente,

ce l'hai fatta” io lo cambierei in: “Bravissimo amore, hai lavorato duro per arrivare dove

sei arrivato” e questo è anche un messaggio inconscio a loro per dire di lavorare duro

per arrivare dove vuoi. A volte cadiamo e ci riprendiamo perché abbiamo capito dove

crescere quindi questo è come io spiego un po' il fallimento in generale anche al lavoro

insomma, è tutto l'approccio che abbiamo nella comunicazione. Anche quando vai in giro

“il tuo bambino è bravo” e macchè è bravo, ha delle cose che non vanno e altre

che vanno, però siamo tutti bravi, però se una cosa non funziona non è che abbiamo

fallito, abbiamo solo capito cosa non funziona e andiamo avanti.

C: Alla Edison style no? Non ho mai fallito ma ho trovato solo non so quanti migliaia

di soluzioni che non funzionavano. Questa è una bellissima definizione, sono voluta

partire da come definiresti il fallimento, come spiegheresti il fallimento ai tuoi bambini

perché poi come spieghiamo le cose bambini ci ricorda anche di come potremmo spiegarla

a noi stessi. Come adulti tendiamo a complicare molto le cose quando in realtà quando hai

fatto l'esempio del tuo bimbo che non è che si arrende di fronte alle mille cadute, diciamo

che hai una spiegazione che insomma nessun libro forse potrebbe spiegare meglio.

N: E noi ci dimentichiamo spesso credo questa cosa qua, ci dimentichiamo che quando si cade

non è che diciamo allora non camminiamo nella vita, abbiamo bisogno di farlo, quindi con

i bambini è molto importante la stessa cosa di evitare sono orgogliosa di te per cambiarlo

in “amore potresti essere molto orgogliosa di te” perché sei tu che devi essere orgogliosa,

anch'io sono già orgogliosa, ok però sono piccole cose che per loro sono molto importanti

ma anche per noi. A volte noi donne abbiamo paura di paura,

ci sentiamo un po' in imbarazzo se le persone ci dicono “sei stata brava” o “come

sei bella” e sicuramente la risposta di una donna è “Pffffff!” o come hai fatto

e invece di dire grazie.

C: Mi sono fatta un xxxx così, assolutamente! Nan a questo proposito di collego con la penultima

domanda dica sempre ultima poi mi sbaglio perché ce n'è una finale che faccio sempre

ma prima di quella, il miglior consiglio pratico che daresti alle mamme imprenditrici di cui

non abbiamo ancora parlato fino ad ora quale sarebbe?

N: Di non ascoltare troppo le voci degli altri, credo che questa è una cosa molto importante.

Le mamme sono in concorrenza ok attraverso gruppi di whatsapp.. perché tu devi essere

un certo modo, la routine ci deve essere, devi essere la mamma perfetta perché devi,

non so se hai mai visto il film Bad Mums, così ecco, io ancora peggio perché se tu

non sei in un certo modo ti senti criticata quindi già andare a scuola e dire “guarda

io lavoro”, “Ah sì, ma come mai? Non devi fare la mamma?” questo a noi che abbiamo

l'azienda e che lavoriamo a volte ci può far sentire

C: inadeguate, ci può ferire.

N: Inadeguate, è questo il consiglio che do, non so se è tanto pratico però tienilo

in mente perché credo che questo è pura invidia delle persone che vogliono vederti

fare tutto e credo che non devi mollare e a volte devi chiudere, assolutamente sì come

dicevo anche prima, se è troppo chiudi, respiri, riprenditi prendi tu tempo per te e riparti

ma non perché un'altra persona dice che tu sei sbagliato come mamma perché tu hai scelto

di mettere la maschera prima a te e poi agli altri, insomma.

C: C'è una risposta che dai quando qualcuna, qualcuna dico, qualcuno insomma si avvicina

a te ti dice di persona “ma cosa fai qui dovresti fare la mamma”

N: io faccio la mamma, non sono una mamma ma faccio la mamma, io faccio la mamma ma

anche nel mio lavoro me lo dicono sempre, tu sei la mamma di, perché io gestisco, gestisco

e chiaramente io lavoro bellissimo perché lavoro con adolescenti e mi dicono “per

me sei una mamma” anche l'altro giorno mi hanno detto “senza di te non sarei viva

oggi” qualunque cosa io possa portare dalla mia maternità cioè quelle cose che io dentro

di me io le do, in ogni senso, in ogni caso, a casa e a lavoro, ovunque. Quindi se me lo

dicono io risponderei così perché non posso dire altro.

C: Fantastica! Nan ascolta, ultima domanda, quale donna pensi dovrei intervistare dopo

di te?

N: Dopo di me una mia amica che conosco molto bene che è Sabrina Antonucci non so se l'hai

mai sentita, lei è una storia molto forte e lavora molto sulle donne over 50, molto

molto bella nel business e nella comunicazione. A me piace molto lei perchè è una molto

diretta e la cosa che mi piace di più che è quello che ho vissuto anche in Italia per

tanti anni è che il voler bene, il “ti voglio bene” ha sempre un altro significato

insomma e credo soprattutto nel lavoro noi siamo molto diretti se non sto bene o si vede

me lo dice, e credo che questo anche so che mi posso fidare di queste persone insomma

e quindi questo è una donna splendida, spero che la incontrerai.

C: Lo spero anch'io Nan io intanto ti ringrazio tantissimo per questa chiacchierata insieme,

mi è piaciuto molto come hai portato la tua esperienza nuda e cruda con i suoi lati d'oro

e anche appunto i suoi lati faticosi sul tavolo per tutte noi. Grazie per questa ispirazione.

Io ricordo a voi ragazze che ci state ascoltando che qui sotto, se state seguendo il podcast

dalla pagina Biz-academy.it/podcast troverete sotto il video o all'audio, a seconda che

stiate guardando o ascoltando, tutti i punti che abbiamo coperto insieme a Nan insieme

al minutaggio preciso e così da non perdervi assolutamente nulla e vi invito naturalmente

a condividere nello spazio dedicato ai commenti l'idea che vi ha colpito di più e che avete

intenzione di mettere nel vostro cassetto degli attrezzi per portarvela in giro quando

ne avrete più bisogno. Nan c'è un'ultima cosa che vuoi dire prima

che ci lasciamo?

N: No io ti ringrazio solo per quello che stai facendo tu perché credo che tante mamme

ma anche tante donne hanno bisogno di questa ispirazione quindi io ti ringrazio per il

tuo invito perché è stato veramente un grande onore, sei molto top!

C: Grazie mille, grazie a tutti i ragazzi!

Questo è tutto per la puntata di oggi spero di averti dato qualche utile spunto che potrai

implementare sin da subito se crescere un business in cui credi sul web in modo autentico

e proficuo è parte dei tuoi piani e non sei ancora entrata a Biz Academy, puoi farlo visitando

il sito Biz-academy.it Noi come sempre ci sentiamo e vediamo alla

prossima puntata Impact Girl [Musica]