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Impact Girl di Cecilia Sardeo, Guida Pratica al Crowdfunding - YouTube

Guida Pratica al Crowdfunding - YouTube

Ciao sono Cecilia Sardeo, fondatrice di Biz Academy e in questa nuova puntata di Impact

Girl, alla quale ti do il mio più caloroso benvenuto, parleremo di Crowdfunding. Scopriremo

non solo gli errori da evitare ma le pratiche migliori da seguire. Ammetto che è un tema

che conosco molto poco quindi, non so tu ma io non vedo l'ora di cominciare! Prima però

ricordati di iscriverti al canale YouTube, se stai guardando questo video da YouTube,

non soltanto cliccando sul pulsante iscriviti ma anche attivando la campanellina che trovi

accanto al pulsante, altrimenti non serve a nulla! Se invece stai guardando il video

dal sito Biz-academy.it/podcast ricordati di iscriverti gratuitamente via mail per ricevere

tutti i nuovi podcast che arrivano anche via mail, in maniera da non perderti nemmeno un

episodio, cominciamo con il nostro crowdfunding 1:1 [Musica]

Ciao e benvenute ad un nuovissimo episodio di Impact Girl il podcast italiano dedicato

alla crescita professionale tutta al femminile. Oggi cerchiamo in pochi minuti di dar vita

ad una vera e propria mini guida pratica al crowdfunding e approfondiremo i Do's e i

Don'ts, per lanciare una campagna di successo, in altre parole le cose che assolutamente

vanno fatte e le cose che assolutamente vanno evitate. Lo facciamo insieme a Donata Columbro,

Content Strategist e Digital Campaign Advisor. Ciao Donata!

D: Ciao Cecilia!

C: Grazie per essere qui con noi oggi!

D: Grazie a te dell'invito, davvero!

C: Ascolta Donata, tu sei specializzata nello studio di strategie di comunicazione volte

a coinvolgere e a far crescere una community attorno a un'idea o un prodotto, che è un

aspetto abbastanza tipico anche del crowdfunding, anche se poi il crowfunding è una cosa molto

specifica di cui parliamo oggi. Tu una grande esperienza anche nel terzo settore, sei specializzata

quindi in campagne di attivismo digitale e appunto crowdfunding. Quindi aiuti a capire

innanzitutto quando il crowdfunding è un sistema che ha senso utilizzare e quali sono

i pro e i contro di questo approccio.

D: Ok allora il crowdfunding in quanto è una modalità entusiasmante, secondo me, per

trovare finanziamento per il proprio progetto. Letteralmente può essere definito come una

modalità di finanziamento fatta dalla folla, crowdfunding, appunto, che possono utilizzare

persone singole, associazioni, gruppi informali, aziende start up, quindi può essere utilizzato

da chiunque. Per quali tipi di progetti può essere utilizzato? Sia progetti che riguardano

una causa sociale, perché spesso quando si parla di raccogliere fondi si pensa di solito

alle no profit, quindi una causa sociale, un progetto che riguarda situazioni particolari

di disagio, una comunità in bisogno, un'emergenza, per questi progetti il crowfunding funziona.

Funziona anche molto bene però se io voglio, per esempio, lanciare un prodotto o un servizio

sul mercato e voglio fare un test, quindi quando voglio lanciarlo per poche persone

e capire se funziona e se c'è una risposta. I progetti su cui il crowdfunding non funziona

sono quelli che partono male già dall'inizio, cioè sono progetti che non funzionano a prescindere

dal crowfunding, cioè che non hanno un obiettivo specifico, non hanno un target ma sono solo

delle idee che non ho ancora concretizzato con un vero e proprio piano, un vero e proprio

business plan, sia che si tratti di no profit sociale, sia che si tratti di profit.

C: Ci fai un esempio ipotetico di un prodotto ideale per la campagna di crowfunding e un

prodotto/progetto che tanto non riuscirà ad avere il consenso?

D: Ok un progetto o un prodotto che funziona molto bene è qualcosa che è utile non solo

a te ma rende un servizio alle persone. Parlando per esempio di prodotto, quindi parliamo nel

mondo profit, io voglio creare un dispositivo che permetta anche alle persone non vedenti

di muoversi agilmente per la città. Invento questo dispositivo da polso che le aiuta a

capire dove muoversi, dove ci sono i semafori. È un'invenzione, un qualcosa che posso far

fruttare commercialmente, è utile ad altri e so che ci sono persone interessate so che

c'è qualcuno un target che può essere interessato all'acquisto, ma anche a sostenerlo, quindi

entrambe le cose. Un prodotto che non funziona è qualcosa per esempio che esiste già o

qualcosa che è molto generico, come una piattaforma molto grossa, una piattaforma dove le persone

possono iscriversi per leggere le notizie e dire se la notizia è falsa oppure no. E

io chiedo dei soldi per sostenermi. Qua ci sono gli elementi di utilità potenzialmente,

sono utili alle persone che vedono se le notizie sono false o no però è un progetto molto

grosso e ambizioso per cui un crowdfunding dovrebbe chiedere una somma, una minima e

una parte ed è difficile per le persone capire quale può essere il loro contributo in più

ma anche proprio come idee di progetto, capire qual è la differenza rispetto a magazine

o un social network. Quindi mentre te lo racconto non c'è un'idea chiara. Prima ti ho visto

sorridere, sembrava già quasi volessi mettermi i soldini nel progetto.. Ti avevo quasi anche

convinta.. qua dici va bene, dove mi sta portando con questa piattaforma? È così. Cioè quando

vedete nell'interlocutore -fate proprio un esperimento- un'espressione che cerca di indagare

l'utilità o, appunto, quale può essere il futuro di questo progetto/servizio no, fermatevi

e cercate di capire se se ha senso quello che state pensando.

C: Ok ok.. mi stava venendo in mente l'esempio dei documentari perché ne ho visti diversi

in passato richiedere fondi con il crowdfunding, anche relativi a storie non necessariamente

particolari o non necessariamente uniche nel loro genere. È una categoria a parte o che

caratteristiche deve avere ad esempio un documentario per riuscire ad avere il consenso generale?

D: Un documentario, un prodotto culturale, ci sono addirittura piattaforme specializzate

nella produzione di libri tramite crowfunding e piattaforme specializzata appunto anche

il lancio di dischi o documentari. Anzi era nato quasi così, tra l'altro il crowdfunding,

le piattaforme, la prima è nata in Italia prima che esistesse Kickstarter.. solo che

non si chiamava così, chi l'ha inventato non lo sapeva. La caratteristica di un prodotto

culturale, come può essere un documentario, un libro, un'inchiesta o un disco deve fare

percepire alle persone che l'unico modo perché questo documentario venga prodotto e con il

loro aiuto, non ci sono altri mezzi. Quindi già stiamo raccogliendo caratteristiche appunto

fondamentali del progetto di un crowdfunding, il senso di importanza chiediamo alle persone

per quanto riguarda il loro investimento. Senza di te questa cosa non verrà fatta ed

è importante perché ci mostra un aspetto della cultura, dell'industria, del territorio

che altrimenti verrà nascosto. Poi tutto dipende ovviamente anche a come lo racconto.

Anche la cosa più banale il trasloco di un giovane italiano che va a vivere all'estero

ok -può essere interessante- dipende da come lo lo sviluppo.

C: E qui entra in gioco sicuramente l'aspetto dello storytelling, di cui tra l'altro ragazze

abbiamo una puntata a cui abbiamo dedicato un'intera puntata.. quindi mi piace vedere

poi come ogni concetto poi si collega a tutti gli altri, ogni episodio si collega agli altri.

Quindi questo aspetto di importanza di coinvolgimento della community è sicuramente un elemento

differenziante del crowdfunding rispetto alla raccolta fondi tradizionale, ci sono altri

elementi differenzianti?

D: Allora sull'aspetto della community mi sto fermo ancora un attimo perché avere una

community già attiva prima di far partire un progetto di crowdfunding è una cosa fondamentale.

Partire senza.. io non ho nessuno non una pagina Facebook, non ho amici, non ha famiglia

che mi può sostenere andiamo molto sul difficile. Un altro aspetto fondamentale che riguarda

sempre le persone perché crowd è la prima parola della parola composta crowdfunding,

quindi vuol dire che è abbastanza importante, è pensare di avere delle persone che potrebbero

essere i nostri principali sostenitori, o come vengono chiamati in questo mondo i gold

honors, perché se io ho un progetto molto ambizioso, anche non molto ma pensiamo concreto

20mila euro, voglio raccogliere 20 mila euro. Pensare solo alla folla, quindi pensare a

persone che mi donano una piccola somma, quindi 10 euro, io devo avere duemila persone che

mi fanno questa donazione. Allora, se ho un nome, se ho già veramente qualcosa, qualcuno

dietro, sono un giornalista affermato, posso pensare di farcela. Oppure se c'è stata un'emergenza

questo funziona molto bene nel no profit lo sanno benissimo no, al senso dell'emergenza

qualcosa che è un negozio che ha subito un danno per esempio il terremoto va benissimo.

Se invece è un progetto che non è urgente, e che sia anche quello storytelling lo posso

far diventare, è molto importante avere trovare qualcuno che possa fungere diciamo da sponsor

principale gold honorin modo tale da avere una grossa parte di donazione, penso a dando

suggerimenti concreti 5.000 euro o qualcuno che posso donare 2 mila euro, quindi diversi

gold honor che mi aiutino a fare una parte sostanziale della somma.

C: E questi gold honors li trovo fuori, giusto?

D: Li trovo fuori, possono essere aziende, possono essere persone interessate ad avere

visibilità nel progetto, quindi questa è una grande capacità di pubbliche relazioni,

di vendita e di coinvolgimento degli altri. Pensate, leghiamoci ancora invece allo storytelling,

cosa vuol dire avere un gold honor in una raccolta fondi di questo tipo: io posso raccontare

alle persone che una loro donazione come un euro verrà raddoppiato dal mio gold honor,

e anche questo, in termini di valore che io posso dare a ogni singola donazione, è tantissimo.

C: Quindi in un certo senso e questi in questo caso il crowdfunding s'intreccia con una raccolta

fondi più tradizionale perché la mia ricerca di un gold honors implica l'attivazione di

una serie di canali che speravo di evitare attraverso il crowdfunding.

D: Si spera di evitare tante cose quando si fa crowfunding invece ci si complica la vita

ma dico sempre è che si vive un mese di adrenalina, perchè di solito il crowfunding sono corti

che vale la pena provarci. Sì può essere un richiamo alla raccolta fondi tradizionale,

la differenza è che si secondo me qua si può puntare molto di più sull'aspetto dell'investimento

che queste persone o aziende possono fare. Io ho un investimento in qualcosa che ha un

ritorno, che può essere visibilità, può essere di prodotto stesso perché magari io

do delle differenze diciamo, offro delle benefit diversi a chi fa queste donazioni. Un altro

aspetto importante, appunto facciamo l'elenco della spesa che non deve mancare, sono appunto

queste “ricompense” vengono chiamate nel mondo del crowdfunding: io faccio una donazione,

faccio il mio investimento e di ritorno ho qualche cosa. Nel caso del documentario che

citavi tu, quella base è la alla firma, il tuo nome nei titoli di coda. Quello più ampio

può essere la presenza, “vieni ti invito alla prima, al festival”, chi mi ha invitato

quindi viene a sedersi vicino a me, come regista. Quindi in base a quello che io ho, il mio

ritorno dell'investimento, io offro un'adorazione maggiore. Quindi è importante anche pensare

a questo, diversi livelli di coinvolgimento delle persone. Non posso aspettarmi che tutti

mi diano appunto 5.000 euro, devo pensare a qualcosa anche per chi mi da 5-10 euro.

C: Chiaro. Quindi, torniamo all'aspetto pratico della cosa: ho un progetto, lo carico nella

mia piattaforma di crowdfunding, lo propongo e a questo punto comincio, o meglio, lo ho

fatto prima, ho selezionato un paio di gold honors, ho avuto la fortuna di trovarli e

la strategia giusta per riuscirci li invito a utilizzare la piattaforma di crowdfunding,

per fare la loro donazione un pochino più sostanziosa, quindi questi 2000 euro, 5000

euro. A quel punto questo potrebbe invitare anche gli altri che vedono quelli un po'

più piccolini, le persone comuni, che vedono che già c'è una buona base di di donazione

a donare di più.

D: io me la giocherei a livello temporale in modo diverso. Parto dalla mia cerchia di

persone che ho attorno, quindi comincio a dire chi sono le persone che potrebbero essere

interessate al mio progetto. Fare questo elenco è fondamentale. Se non ho i nomi, cioè se

il tuo compagno, tua madre, non ti danno dei soldi c'è un problema, è uno svantaggio.

Quindi comincia dalla cerchia piccolina e inizialmente io devo avere tante piccole donazioni

da tante persone. Perché dal punto di vista della sindrome del ristorante vuoto fa molto

di più il numero di persone che le donazioni all'inizio. Poi mi gioco la carta dei donatori

grossi. Quindi passa una settimana, dieci giorni, faccio entrare il primo gold honor

e ho la botta del contatore che sale, diciamo, vedi come è salito in una settimana, quindi

comunico che in una settimana ho raccolto duemila euro, in realtà magari lavoro ne

ho raccolti 50 prima, però torniamo sempre su come io racconto non solo il progetto,

ecco la differenza quale è? Che io devo anche raccontare come lo finanzio, in questo caso,

quindi devo sfruttare anche il livello temporale la storia nel coinvolgimento dei miei sostenitori.

C: Quindi la campagna è partita, il prima ce lo siamo lasciati alle spalle, cosa dobbiamo

fare mentre la campagna è attiva?

D: Mentre la campagna è attiva una cosa fondamentale da fare è ringraziare ogni donatore che vi

fa la donazione. Se ha messo il suo nome pubblico nella piattaforma ringraziatelo anche sui

social perché questo funziona molto bene per far vedere agli altri chi sta donando.

“Ah caspita lui l'ha fatto, l'ha fatto anche lui, lo voglio fare anch'io!” Quindi menzionateli

su Facebook, menzionateli su Twitter, ovunque potete raccontate che queste persone hanno

deciso di credere in voi. Questo funziona sia perché spingerà il loro ego comunque

a dire “WOW sto contribuendo a qualcosa di grande, lo ri-condivido” e a far vedere

ad altri insomma chi sono le persone che stanno contribuendo. Date aggiornamenti! La maggior

parte delle piattaforme vi da la possibilità di mandare messaggi a chi ha sostenuto a chi

sta sostenendo il vostro progetto. Quindi mandare aggiornamenti: “grazie a voi con

questi primi soldi sono riusciti a creare il primo parte del prototipo iniziare a fare

lo storyboard delle riprese”, quindi a raccontare e far vedere che le cose stanno funzionando

non è che state pensando di scappare con loro soldini. Metteteci la faccia anche questa

è un'altra cosa fondamentale. La produzione di contenuti può anche non essere a livello

extra professionale; se non avete un grafico direi che non è la cosa fondamentale se però

riuscito a fare dei video con il nostro volto in cui raccontate una sorta di diario giornaliero

funziona molto di più perché le persone amano sentirsi parte di qualcosa di cui vedono

che c'è dietro.

C: Parlavi anche di una durata dicevi che le campagne sono di solito brevi, quanto brevi?

D: io consiglio di stare sui 30-40 giorni perché appunto è un lavoro di continuo invito

alle persone a donare. Una caratteristica del crowdfunding proprio quella della brevità

cioè o lo fai adesso o tu mi dai soldi adesso o questa cosa non potrà mai più succedere.

Il senso di urgenza ed importanza anche quando non c'è un'emergenza vedete che si può giocare

allo stesso modo. Io ho trenta giorni per raccogliere fondi per fare questa cosa. Perché

poi le piattaforme ci aiutano in questo perché c'è il contatore. Addirittura io posso scegliere

quando faccio un progetto di crowdfunding di scegliere la modalità raccogli tutto oppure

niente. Cioè io ho un obiettivo, 5.000 euro.. “ragazzi guarda che se non arrivo a 5.000

crolla tutto” perché non è solo una questione di storytelling e perché soprattutto nei

casi di prototipo se voi non riuscite a raggiungere una certa cifra e impossibile mettere la produzione

avviare la produzione questo funziona molto bene per dare senso di importanza delle piccole

donazioni che ogni persona può fare e anche della loro importanza nel coinvolgere altri.

Dite alle persone che hanno già donato di invitare almeno un'altra persona a donare.

Quindi di poter raddoppiare anche qui le donazioni in questo modo da te sempre veramente mettete

al centro le persone che vi stanno sostenendo.

C: Quindi in questo senso mi rendo conto che sono trenta giorni molto intensi, anche perché

significa essere presenti continuamente. E ti chiedo una cosa, nel momento in cui lo

scenario peggiore si verifica, quindi non raggiungo questi fatidici 20mila euro cosa

faccio? D: Allora, in questo caso, se avete scelto

la modalità comunque di raccogliere quei fondi perché il vostro progetto comunque

con una parte di questi poteva andare avanti, siate molto onesti con chi ve li ha dati,

dicendo che cosa potete fare e che cercherete fondi per esempio tramite bandi europei anzi,

io consiglio sempre su progetti così ambiziosi di mettere di spiegarlo prima, cioè che voi

per realizzare questo progetto che ti bisogno di 20 mila euro che però anche se raccogliete

5.000 lo provate a portare avanti lo stesso e quindi anche questi 5 mila verranno dispersi,

perché state già mettendo in atto strategie di partecipazione a bandi, di coinvolgimento

di altri finanziatori d'honor. Ovviamente tutto sta alla vostra buona birra faccia e

credibilità, cioè una volta che voi decidere di intraprendere questa strada è vero che

potete anche vi servivano 20 mila euro ma ne avete raccolti 5.000, cosa fate? Siate

appunto trasparenti, onesti e dite che cosa state facendo con quei 5mila euro. Se non

riuscite a fare tutto il progetto cercate di fare una restituzione non in denaro ma

alla comunità, cioè con quei 5mila euro non riuscivo a fare il progetto completo riuscirò

a fare una parte.

C: Non avrebbe senso estendere, no?

D: è un po' rischioso perché si può fare su alcuni progetti, potete dire abbiamo valutato

male so che magari arrivano altri donatori, avevo coinvolto quell'azienda che mi ha detto,

aveva bisogno solo di un altro mese per.. però un caso che valuterei. Diciamo se non

ha funzionato qualcosa nei primi 30 giorni vuol dire che non c'è stata una verificazione

prima, un altro mese in più non vi darà i soldi che vi mancano, a meno che questi

appunto gold donors dicano “guarda, te lo posso fare dopo la fiera” o “mi arriva

quest'altro finanziamento, quindi in questo caso posso provare a prolungare” ma attenzione

perché non tutte le piattaforme o non tutti le tipologie di progetti che voi scegliete

me lo permettono di fare. Potete magari attivare un nuovo crowdfunding, capire che cos'è andato

storto, perché c'è chi l'ha fatto. Lancio il primo fallimento, capisco cosa è andato

storto, lo rilancio magari spacchettandolo in tanti altri progetti piccolini quindi da

5mila euro. Forse 20.000 era troppo. Le persone non hanno capito perché è di

servivano tutti quei soldi, hanno donato poco e mi hanno fatto raggiungere solo magari la

metà. Le piattaforme tra altro mi danno anche molti dati su quello che le persone fanno

nella pagina del vostro progetto. Se io riesco a far arrivare sulla mia piattaforma al 2000

persone e poi donano in dieci ho fatto una comunicazione pazzesca ma poi le persone non

sono state interessate, non hanno capito a fondo il vostro progetto quindi c'è da lavorare

non sulla la comunicazione a monte ma proprio sul progetto in sé.

C: Quindi possiamo dire che quello che c'è da fare dopo, a prescindere dal risultato

che abbiamo ottenuto è quello di mantenerci trasparenti, qualunque qualunque sia la strada

che scegliamo di intraprendere se proseguire, se interrompere, se scomporre e ripartire

da zero e l'altro aspetto molto importante di cui parlavi è l'analisi quindi ovviamente

se le cose sono andate bene forse ce n'è poco da fare ma se le cose non sono andate

come previsto non scoraggiarsi, cosa non facile,e tornare indietro a rimboccarsi le maniche

da camice da scienziato e ripartire.

D: Si, questo e ricordatevi che qualunque sia affatto l'esito della vostra campagna

di crowdfunding avete avuto delle persone che hanno creduto in voi. Questa è una cosa

incredibile se ci pensate cioè delle persone che hanno deciso di anche sconosciuti, quando

succede è una cosa meravigliosa, che hanno deciso di sostenervi non dimenticatevi di

loro ricordati che potete coinvolgerle anche in altri progetti o chiedere a loro consigli

soprattutto nel caso sia andato male, come mai andato male oppure avete un elenco di

contatti che voi pensavate rate sicuri che vi avrebbero sostenuto. Non l'hanno fatto

magari fatelo a una settimana dalla scadenza, non fatelo proprio dopo. Com'è che queste

persone non hanno ancora donato? Chiedete. C'è qualcosa che non va, cos'è che non

ti convince nel mio progetto? Possono darvi un grande aiuto in questo e magari migliorare

anche negli ultimi giorni, non è detto insomma. I primi e gli ultimi giorni sono quelli più

importanti nel progetto di un crowdfunding. In mezzo scende un po' anche l'entusiasmo

e l'adrenalina e le persone esattamente come studio per gli acquisti lo fanno all'ultimo,

quando dicono addio mancano due ore, lo devo fare. Quindi non per non scoraggiatevi e chiedete

veramente a queste persone i loro feedback.

C: Io credo che ci voglia un bel po di coraggio no a chiedere aiuto nel senso letterale del

termine in ogni situazione della vita quindi ci vuole un bel po di coraggio anche per riuscire

ad intraprendere una campagna di crowdfunding. Probabilmente il coraggio nasce poi dal quanto

crediamo nel progetto che proponiamo ma credo che una volta acquisito quel coraggio poi

anche se le cose non dovessero andare come vogliamo, siamo ormai equipaggiati per affrontare

ogni sfida e ogni difficoltà.

D: Sì perché ci metto proprio la faccia, sono lì fuori nel mondo!

C: Ti chiedo una cosa donata i all'inizio della della puntata è nominato il fatto che

è fondamentale avere una community di base da cui partire, fuori dalla piattaforma di

crowdfunding. Mi metto nei panni di non lo so web developer o semplicemente un imprenditore

che non ama particolarmente l'aspetto della visibilità e della comunicazione, lui o lei

che siano hanno creato questo questo progetto ideale hanno bisogno di fondi adesso. Non

hanno avuto tempo di crearsi la pagina facebook svilupparsi la strategia di comunicazione

su YouTube quindi hanno soltanto tutt'al più gli amici intorno i colleghi. Sono assolutamente

svantaggiati o c'è speranza anche per chi parte così?

D: Allora tu hai detto delle cose chiave che sono gli amici intorno o i colleghi. Quella

è già un pezzo di comunità quindi nessuno è isolato nel proprio mondo. Guarda in realtà

proprio quelli che vi crediamo lo sviluppatore più nerd che esista, probabilmente fa parte

di community del suo mondo anche a livello anonimo no perché poi mai queste persone

sono al dentro quei meccanismi del web prima ancora che esistessero i social in cui è

inizialmente anche solo chiedere feedback sul progetto. Quindi partire però veramente

da dal minimo gruppo di persone che si hanno intorno per dire “io vorrei fare questa

cosa, cosa vi sembra?” guardare la faccia delle persone e andare avanti e dire “ok,

tu conosci qualcuno che secondo te può essere interessato?” mettersi foglio e penna in

mano a segnare tutti i nomi delle persone sembrano attività di stalking anche in mente

perché dice vogliamo insegnare nome e cognome si è affidato questo nome e cognome segnare

come possono dare un contributo al mio progetto, che può essere un contributo in sostegno

io ti lascio anche solo ti faccio un video in cui ti dico stiglio credo in lui perché

è un mio collega. Quindi magari io non sono una persona social ho paura metterci la faccia

ma il mio collega è un super appassionato di questi mezzi e mi può dare domani questo

senso. Qualcuno che lo faccia che ti sta a fianco e che ci provi ci va, perché è veramente

un essere in in vetrina in qualche modo e dover convincere un gruppo di persone a sostenermi,

difficilmente lo posso fare se non mi metto in qualche modo sul mercato, anche se io non

voglio passare dal crowdfunding ma voglio fare un peech davanti agli investitori comunque

qualcuno che mi ascolta e che devo convincere c'è. Può essere un buon esercizio partire

ecco da crowdfunding.

C: Una micro sfida per poi affrontare quelle più grandi. Quali sono le piattaforme di

crowdfunding che suggerisci di utilizzare in Italia?

D: Dipende dalla tipologia di prodotto che io voglio mettere sul prodotto o progetto.

Innanzitutto bisogna chiedersi se voglio solo partire da un progetto in italiano oppure

la mia community è prevalentemente inglese, anche se sono in Italia. Se si tratta di un

prodotto che voglio sviluppare con un prototipo, per esempio, in questo caso io consiglio Kickstarter,

che è nata proprio per quella tipologia. Quindi un prodotto che vuole essere immesso

sul mercato magari anche a livello internazionale e che mi dà la possibilità anche di avere

la piattaforma in diverse lingue. In Italia ne consiglio tre:

1) Produzioni dal basso, che è la prima piattaforma appunto di crowdfunding, nata veramente dal

suo fondatore illuminato che dà statistiche, dà tantissime opzioni e possibilità e un'assistenza

anche molto forte, per chi magari ne sa poco di crowdfunding e vuole essere aiutato.

2) Eppela, che è un'altra delle piattaforme più famose e

3) Rete del dono.

Consiglio anche un'altra cosa di fare attenzione a queste tre piattaforme italiane perché

a volte mettono anche la possibilità di partecipare a dei bandi di imprese che possono diventare

i vostri gold d'hono, gold sponsor. Quindi se io parto da zero, non conosco nessuna azienda

che possa aiutarmi iscriviti alla newsletter di queste piattaforme perché danno proprio

queste possibilità dalle banche territoriali aziende che vogliono sostenere produzione

di documentari oppure progetti sportivi o appunto a legati al territorio vi possono

aiutare a trovare appunto magari il 30%, il 20% del nostro finanziamento che non è assolutamente

poco e abbiamo visto anche a livello di comunicazione e ve lo potete giocare benissimo.

C: Bellissima questa è veramente una miniguida mini perché ovviamente in mezz'ora possiamo

fare quello che possiamo fare però abbiamo coperto veramente tutte le cose da fare assolutamente

le cose da non fare assolutamente e quali piattaforme utilizzare. Quindi veramente Donata

ti ringrazio un sacco perché sei stata diretta a dritta al punto precisa concreta pragmatica,

mi sei piaciuta un sacco. Quale donna dovrà intervistare dopo di te?

D: Una donna che ho conosciuto dal vivo da pochissimo chiama francesca folda e direttrice

globale della comunicazione di Amman Institute che è un'organizzazione che forma imprenditori

sociali nelle comunità più disagiate o in altri modi, economie emergenti nel mondo che

poi sono Kenya, India e Brasile è una donna pazzesca!

C: Quindi Impact Girl allo stato puro! Grazie mille Donata ancora per essere stata qui con

noi! Ragazze della tribù vi ricordo come sempre che potete guardare o ascoltare l'episodio

in qualunque momento dal sito Biz-academy.it/podcast e sotto il video all audio che sia troverete

il minutaggio preciso di tutti i punti salienti di questa puntata, così che possiate andare

a ritrovarli riguardarli ogni volta che vi serve. Noi come sempre ci vediamo alla prossima

puntata di Impact Girl. Questo è tutto per la puntata di oggi spero

di averti dato qualche utile spunto che potrai implementare sin da subito. Se crescere un

business in cui credi sul web in modo autentico e proficuo è parte dei tuoi piani e non sei

ancora entrata Biz-academy puoi farlo visitando il sito Biz-academy.it noi come sempre ci

sentiamo e vediamo alla prossima puntata di Impact Girl [Musica]


Guida Pratica al Crowdfunding - YouTube Practical Guide to Crowdfunding - YouTube Guía práctica del crowdfunding - YouTube Praktyczny przewodnik po finansowaniu społecznościowym - YouTube

Ciao sono Cecilia Sardeo, fondatrice di Biz Academy e in questa nuova puntata di Impact

Girl, alla quale ti do il mio più caloroso benvenuto, parleremo di Crowdfunding. Scopriremo

non solo gli errori da evitare ma le pratiche migliori da seguire. Ammetto che è un tema

che conosco molto poco quindi, non so tu ma io non vedo l'ora di cominciare! Prima però

ricordati di iscriverti al canale YouTube, se stai guardando questo video da YouTube,

non soltanto cliccando sul pulsante iscriviti ma anche attivando la campanellina che trovi

accanto al pulsante, altrimenti non serve a nulla! Se invece stai guardando il video

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episodio, cominciamo con il nostro crowdfunding 1:1 [Musica]

Ciao e benvenute ad un nuovissimo episodio di Impact Girl il podcast italiano dedicato

alla crescita professionale tutta al femminile. Oggi cerchiamo in pochi minuti di dar vita

ad una vera e propria mini guida pratica al crowdfunding e approfondiremo i Do's e i

Don'ts, per lanciare una campagna di successo, in altre parole le cose che assolutamente

vanno fatte e le cose che assolutamente vanno evitate. Lo facciamo insieme a Donata Columbro,

Content Strategist e Digital Campaign Advisor. Ciao Donata!

D: Ciao Cecilia!

C: Grazie per essere qui con noi oggi!

D: Grazie a te dell'invito, davvero!

C: Ascolta Donata, tu sei specializzata nello studio di strategie di comunicazione volte

a coinvolgere e a far crescere una community attorno a un'idea o un prodotto, che è un

aspetto abbastanza tipico anche del crowdfunding, anche se poi il crowfunding è una cosa molto

specifica di cui parliamo oggi. Tu una grande esperienza anche nel terzo settore, sei specializzata

quindi in campagne di attivismo digitale e appunto crowdfunding. Quindi aiuti a capire

innanzitutto quando il crowdfunding è un sistema che ha senso utilizzare e quali sono

i pro e i contro di questo approccio.

D: Ok allora il crowdfunding in quanto è una modalità entusiasmante, secondo me, per

trovare finanziamento per il proprio progetto. Letteralmente può essere definito come una

modalità di finanziamento fatta dalla folla, crowdfunding, appunto, che possono utilizzare

persone singole, associazioni, gruppi informali, aziende start up, quindi può essere utilizzato

da chiunque. Per quali tipi di progetti può essere utilizzato? Sia progetti che riguardano

una causa sociale, perché spesso quando si parla di raccogliere fondi si pensa di solito

alle no profit, quindi una causa sociale, un progetto che riguarda situazioni particolari

di disagio, una comunità in bisogno, un'emergenza, per questi progetti il crowfunding funziona.

Funziona anche molto bene però se io voglio, per esempio, lanciare un prodotto o un servizio

sul mercato e voglio fare un test, quindi quando voglio lanciarlo per poche persone

e capire se funziona e se c'è una risposta. I progetti su cui il crowdfunding non funziona

sono quelli che partono male già dall'inizio, cioè sono progetti che non funzionano a prescindere

dal crowfunding, cioè che non hanno un obiettivo specifico, non hanno un target ma sono solo

delle idee che non ho ancora concretizzato con un vero e proprio piano, un vero e proprio

business plan, sia che si tratti di no profit sociale, sia che si tratti di profit.

C: Ci fai un esempio ipotetico di un prodotto ideale per la campagna di crowfunding e un

prodotto/progetto che tanto non riuscirà ad avere il consenso?

D: Ok un progetto o un prodotto che funziona molto bene è qualcosa che è utile non solo

a te ma rende un servizio alle persone. Parlando per esempio di prodotto, quindi parliamo nel

mondo profit, io voglio creare un dispositivo che permetta anche alle persone non vedenti

di muoversi agilmente per la città. Invento questo dispositivo da polso che le aiuta a

capire dove muoversi, dove ci sono i semafori. È un'invenzione, un qualcosa che posso far

fruttare commercialmente, è utile ad altri e so che ci sono persone interessate so che

c'è qualcuno un target che può essere interessato all'acquisto, ma anche a sostenerlo, quindi

entrambe le cose. Un prodotto che non funziona è qualcosa per esempio che esiste già o

qualcosa che è molto generico, come una piattaforma molto grossa, una piattaforma dove le persone

possono iscriversi per leggere le notizie e dire se la notizia è falsa oppure no. E

io chiedo dei soldi per sostenermi. Qua ci sono gli elementi di utilità potenzialmente,

sono utili alle persone che vedono se le notizie sono false o no però è un progetto molto

grosso e ambizioso per cui un crowdfunding dovrebbe chiedere una somma, una minima e

una parte ed è difficile per le persone capire quale può essere il loro contributo in più

ma anche proprio come idee di progetto, capire qual è la differenza rispetto a magazine

o un social network. Quindi mentre te lo racconto non c'è un'idea chiara. Prima ti ho visto

sorridere, sembrava già quasi volessi mettermi i soldini nel progetto.. Ti avevo quasi anche

convinta.. qua dici va bene, dove mi sta portando con questa piattaforma? È così. Cioè quando

vedete nell'interlocutore -fate proprio un esperimento- un'espressione che cerca di indagare

l'utilità o, appunto, quale può essere il futuro di questo progetto/servizio no, fermatevi

e cercate di capire se se ha senso quello che state pensando.

C: Ok ok.. mi stava venendo in mente l'esempio dei documentari perché ne ho visti diversi

in passato richiedere fondi con il crowdfunding, anche relativi a storie non necessariamente

particolari o non necessariamente uniche nel loro genere. È una categoria a parte o che

caratteristiche deve avere ad esempio un documentario per riuscire ad avere il consenso generale?

D: Un documentario, un prodotto culturale, ci sono addirittura piattaforme specializzate

nella produzione di libri tramite crowfunding e piattaforme specializzata appunto anche

il lancio di dischi o documentari. Anzi era nato quasi così, tra l'altro il crowdfunding,

le piattaforme, la prima è nata in Italia prima che esistesse Kickstarter.. solo che

non si chiamava così, chi l'ha inventato non lo sapeva. La caratteristica di un prodotto

culturale, come può essere un documentario, un libro, un'inchiesta o un disco deve fare

percepire alle persone che l'unico modo perché questo documentario venga prodotto e con il

loro aiuto, non ci sono altri mezzi. Quindi già stiamo raccogliendo caratteristiche appunto

fondamentali del progetto di un crowdfunding, il senso di importanza chiediamo alle persone

per quanto riguarda il loro investimento. Senza di te questa cosa non verrà fatta ed

è importante perché ci mostra un aspetto della cultura, dell'industria, del territorio

che altrimenti verrà nascosto. Poi tutto dipende ovviamente anche a come lo racconto.

Anche la cosa più banale il trasloco di un giovane italiano che va a vivere all'estero

ok -può essere interessante- dipende da come lo lo sviluppo.

C: E qui entra in gioco sicuramente l'aspetto dello storytelling, di cui tra l'altro ragazze

abbiamo una puntata a cui abbiamo dedicato un'intera puntata.. quindi mi piace vedere

poi come ogni concetto poi si collega a tutti gli altri, ogni episodio si collega agli altri.

Quindi questo aspetto di importanza di coinvolgimento della community è sicuramente un elemento

differenziante del crowdfunding rispetto alla raccolta fondi tradizionale, ci sono altri

elementi differenzianti?

D: Allora sull'aspetto della community mi sto fermo ancora un attimo perché avere una

community già attiva prima di far partire un progetto di crowdfunding è una cosa fondamentale.

Partire senza.. io non ho nessuno non una pagina Facebook, non ho amici, non ha famiglia

che mi può sostenere andiamo molto sul difficile. Un altro aspetto fondamentale che riguarda

sempre le persone perché crowd è la prima parola della parola composta crowdfunding,

quindi vuol dire che è abbastanza importante, è pensare di avere delle persone che potrebbero

essere i nostri principali sostenitori, o come vengono chiamati in questo mondo i gold

honors, perché se io ho un progetto molto ambizioso, anche non molto ma pensiamo concreto

20mila euro, voglio raccogliere 20 mila euro. Pensare solo alla folla, quindi pensare a

persone che mi donano una piccola somma, quindi 10 euro, io devo avere duemila persone che

mi fanno questa donazione. Allora, se ho un nome, se ho già veramente qualcosa, qualcuno

dietro, sono un giornalista affermato, posso pensare di farcela. Oppure se c'è stata un'emergenza

questo funziona molto bene nel no profit lo sanno benissimo no, al senso dell'emergenza

qualcosa che è un negozio che ha subito un danno per esempio il terremoto va benissimo.

Se invece è un progetto che non è urgente, e che sia anche quello storytelling lo posso

far diventare, è molto importante avere trovare qualcuno che possa fungere diciamo da sponsor

principale gold honorin modo tale da avere una grossa parte di donazione, penso a dando

suggerimenti concreti 5.000 euro o qualcuno che posso donare 2 mila euro, quindi diversi

gold honor che mi aiutino a fare una parte sostanziale della somma.

C: E questi gold honors li trovo fuori, giusto?

D: Li trovo fuori, possono essere aziende, possono essere persone interessate ad avere

visibilità nel progetto, quindi questa è una grande capacità di pubbliche relazioni,

di vendita e di coinvolgimento degli altri. Pensate, leghiamoci ancora invece allo storytelling,

cosa vuol dire avere un gold honor in una raccolta fondi di questo tipo: io posso raccontare

alle persone che una loro donazione come un euro verrà raddoppiato dal mio gold honor,

e anche questo, in termini di valore che io posso dare a ogni singola donazione, è tantissimo.

C: Quindi in un certo senso e questi in questo caso il crowdfunding s'intreccia con una raccolta

fondi più tradizionale perché la mia ricerca di un gold honors implica l'attivazione di

una serie di canali che speravo di evitare attraverso il crowdfunding.

D: Si spera di evitare tante cose quando si fa crowfunding invece ci si complica la vita

ma dico sempre è che si vive un mese di adrenalina, perchè di solito il crowfunding sono corti

che vale la pena provarci. Sì può essere un richiamo alla raccolta fondi tradizionale,

la differenza è che si secondo me qua si può puntare molto di più sull'aspetto dell'investimento

che queste persone o aziende possono fare. Io ho un investimento in qualcosa che ha un

ritorno, che può essere visibilità, può essere di prodotto stesso perché magari io

do delle differenze diciamo, offro delle benefit diversi a chi fa queste donazioni. Un altro

aspetto importante, appunto facciamo l'elenco della spesa che non deve mancare, sono appunto

queste “ricompense” vengono chiamate nel mondo del crowdfunding: io faccio una donazione,

faccio il mio investimento e di ritorno ho qualche cosa. Nel caso del documentario che

citavi tu, quella base è la alla firma, il tuo nome nei titoli di coda. Quello più ampio

può essere la presenza, “vieni ti invito alla prima, al festival”, chi mi ha invitato

quindi viene a sedersi vicino a me, come regista. Quindi in base a quello che io ho, il mio

ritorno dell'investimento, io offro un'adorazione maggiore. Quindi è importante anche pensare

a questo, diversi livelli di coinvolgimento delle persone. Non posso aspettarmi che tutti

mi diano appunto 5.000 euro, devo pensare a qualcosa anche per chi mi da 5-10 euro.

C: Chiaro. Quindi, torniamo all'aspetto pratico della cosa: ho un progetto, lo carico nella

mia piattaforma di crowdfunding, lo propongo e a questo punto comincio, o meglio, lo ho

fatto prima, ho selezionato un paio di gold honors, ho avuto la fortuna di trovarli e

la strategia giusta per riuscirci li invito a utilizzare la piattaforma di crowdfunding,

per fare la loro donazione un pochino più sostanziosa, quindi questi 2000 euro, 5000

euro. A quel punto questo potrebbe invitare anche gli altri che vedono quelli un po'

più piccolini, le persone comuni, che vedono che già c'è una buona base di di donazione

a donare di più.

D: io me la giocherei a livello temporale in modo diverso. Parto dalla mia cerchia di

persone che ho attorno, quindi comincio a dire chi sono le persone che potrebbero essere

interessate al mio progetto. Fare questo elenco è fondamentale. Se non ho i nomi, cioè se

il tuo compagno, tua madre, non ti danno dei soldi c'è un problema, è uno svantaggio.

Quindi comincia dalla cerchia piccolina e inizialmente io devo avere tante piccole donazioni

da tante persone. Perché dal punto di vista della sindrome del ristorante vuoto fa molto

di più il numero di persone che le donazioni all'inizio. Poi mi gioco la carta dei donatori

grossi. Quindi passa una settimana, dieci giorni, faccio entrare il primo gold honor

e ho la botta del contatore che sale, diciamo, vedi come è salito in una settimana, quindi

comunico che in una settimana ho raccolto duemila euro, in realtà magari lavoro ne

ho raccolti 50 prima, però torniamo sempre su come io racconto non solo il progetto,

ecco la differenza quale è? Che io devo anche raccontare come lo finanzio, in questo caso,

quindi devo sfruttare anche il livello temporale la storia nel coinvolgimento dei miei sostenitori.

C: Quindi la campagna è partita, il prima ce lo siamo lasciati alle spalle, cosa dobbiamo

fare mentre la campagna è attiva?

D: Mentre la campagna è attiva una cosa fondamentale da fare è ringraziare ogni donatore che vi

fa la donazione. Se ha messo il suo nome pubblico nella piattaforma ringraziatelo anche sui

social perché questo funziona molto bene per far vedere agli altri chi sta donando.

“Ah caspita lui l'ha fatto, l'ha fatto anche lui, lo voglio fare anch'io!” Quindi menzionateli

su Facebook, menzionateli su Twitter, ovunque potete raccontate che queste persone hanno

deciso di credere in voi. Questo funziona sia perché spingerà il loro ego comunque

a dire “WOW sto contribuendo a qualcosa di grande, lo ri-condivido” e a far vedere

ad altri insomma chi sono le persone che stanno contribuendo. Date aggiornamenti! La maggior

parte delle piattaforme vi da la possibilità di mandare messaggi a chi ha sostenuto a chi

sta sostenendo il vostro progetto. Quindi mandare aggiornamenti: “grazie a voi con

questi primi soldi sono riusciti a creare il primo parte del prototipo iniziare a fare

lo storyboard delle riprese”, quindi a raccontare e far vedere che le cose stanno funzionando

non è che state pensando di scappare con loro soldini. Metteteci la faccia anche questa

è un'altra cosa fondamentale. La produzione di contenuti può anche non essere a livello

extra professionale; se non avete un grafico direi che non è la cosa fondamentale se però

riuscito a fare dei video con il nostro volto in cui raccontate una sorta di diario giornaliero

funziona molto di più perché le persone amano sentirsi parte di qualcosa di cui vedono

che c'è dietro.

C: Parlavi anche di una durata dicevi che le campagne sono di solito brevi, quanto brevi?

D: io consiglio di stare sui 30-40 giorni perché appunto è un lavoro di continuo invito

alle persone a donare. Una caratteristica del crowdfunding proprio quella della brevità

cioè o lo fai adesso o tu mi dai soldi adesso o questa cosa non potrà mai più succedere.

Il senso di urgenza ed importanza anche quando non c'è un'emergenza vedete che si può giocare

allo stesso modo. Io ho trenta giorni per raccogliere fondi per fare questa cosa. Perché

poi le piattaforme ci aiutano in questo perché c'è il contatore. Addirittura io posso scegliere

quando faccio un progetto di crowdfunding di scegliere la modalità raccogli tutto oppure

niente. Cioè io ho un obiettivo, 5.000 euro.. “ragazzi guarda che se non arrivo a 5.000

crolla tutto” perché non è solo una questione di storytelling e perché soprattutto nei

casi di prototipo se voi non riuscite a raggiungere una certa cifra e impossibile mettere la produzione

avviare la produzione questo funziona molto bene per dare senso di importanza delle piccole

donazioni che ogni persona può fare e anche della loro importanza nel coinvolgere altri.

Dite alle persone che hanno già donato di invitare almeno un'altra persona a donare.

Quindi di poter raddoppiare anche qui le donazioni in questo modo da te sempre veramente mettete

al centro le persone che vi stanno sostenendo.

C: Quindi in questo senso mi rendo conto che sono trenta giorni molto intensi, anche perché

significa essere presenti continuamente. E ti chiedo una cosa, nel momento in cui lo

scenario peggiore si verifica, quindi non raggiungo questi fatidici 20mila euro cosa

faccio? D: Allora, in questo caso, se avete scelto

la modalità comunque di raccogliere quei fondi perché il vostro progetto comunque

con una parte di questi poteva andare avanti, siate molto onesti con chi ve li ha dati,

dicendo che cosa potete fare e che cercherete fondi per esempio tramite bandi europei anzi,

io consiglio sempre su progetti così ambiziosi di mettere di spiegarlo prima, cioè che voi

per realizzare questo progetto che ti bisogno di 20 mila euro che però anche se raccogliete

5.000 lo provate a portare avanti lo stesso e quindi anche questi 5 mila verranno dispersi,

perché state già mettendo in atto strategie di partecipazione a bandi, di coinvolgimento

di altri finanziatori d'honor. Ovviamente tutto sta alla vostra buona birra faccia e

credibilità, cioè una volta che voi decidere di intraprendere questa strada è vero che

potete anche vi servivano 20 mila euro ma ne avete raccolti 5.000, cosa fate? Siate

appunto trasparenti, onesti e dite che cosa state facendo con quei 5mila euro. Se non

riuscite a fare tutto il progetto cercate di fare una restituzione non in denaro ma

alla comunità, cioè con quei 5mila euro non riuscivo a fare il progetto completo riuscirò

a fare una parte.

C: Non avrebbe senso estendere, no?

D: è un po' rischioso perché si può fare su alcuni progetti, potete dire abbiamo valutato

male so che magari arrivano altri donatori, avevo coinvolto quell'azienda che mi ha detto,

aveva bisogno solo di un altro mese per.. però un caso che valuterei. Diciamo se non

ha funzionato qualcosa nei primi 30 giorni vuol dire che non c'è stata una verificazione

prima, un altro mese in più non vi darà i soldi che vi mancano, a meno che questi

appunto gold donors dicano “guarda, te lo posso fare dopo la fiera” o “mi arriva

quest'altro finanziamento, quindi in questo caso posso provare a prolungare” ma attenzione

perché non tutte le piattaforme o non tutti le tipologie di progetti che voi scegliete

me lo permettono di fare. Potete magari attivare un nuovo crowdfunding, capire che cos'è andato

storto, perché c'è chi l'ha fatto. Lancio il primo fallimento, capisco cosa è andato

storto, lo rilancio magari spacchettandolo in tanti altri progetti piccolini quindi da

5mila euro. Forse 20.000 era troppo. Le persone non hanno capito perché è di

servivano tutti quei soldi, hanno donato poco e mi hanno fatto raggiungere solo magari la

metà. Le piattaforme tra altro mi danno anche molti dati su quello che le persone fanno

nella pagina del vostro progetto. Se io riesco a far arrivare sulla mia piattaforma al 2000

persone e poi donano in dieci ho fatto una comunicazione pazzesca ma poi le persone non

sono state interessate, non hanno capito a fondo il vostro progetto quindi c'è da lavorare

non sulla la comunicazione a monte ma proprio sul progetto in sé.

C: Quindi possiamo dire che quello che c'è da fare dopo, a prescindere dal risultato

che abbiamo ottenuto è quello di mantenerci trasparenti, qualunque qualunque sia la strada

che scegliamo di intraprendere se proseguire, se interrompere, se scomporre e ripartire

da zero e l'altro aspetto molto importante di cui parlavi è l'analisi quindi ovviamente

se le cose sono andate bene forse ce n'è poco da fare ma se le cose non sono andate

come previsto non scoraggiarsi, cosa non facile,e tornare indietro a rimboccarsi le maniche

da camice da scienziato e ripartire.

D: Si, questo e ricordatevi che qualunque sia affatto l'esito della vostra campagna

di crowdfunding avete avuto delle persone che hanno creduto in voi. Questa è una cosa

incredibile se ci pensate cioè delle persone che hanno deciso di anche sconosciuti, quando

succede è una cosa meravigliosa, che hanno deciso di sostenervi non dimenticatevi di

loro ricordati che potete coinvolgerle anche in altri progetti o chiedere a loro consigli

soprattutto nel caso sia andato male, come mai andato male oppure avete un elenco di

contatti che voi pensavate rate sicuri che vi avrebbero sostenuto. Non l'hanno fatto

magari fatelo a una settimana dalla scadenza, non fatelo proprio dopo. Com'è che queste

persone non hanno ancora donato? Chiedete. C'è qualcosa che non va, cos'è che non

ti convince nel mio progetto? Possono darvi un grande aiuto in questo e magari migliorare

anche negli ultimi giorni, non è detto insomma. I primi e gli ultimi giorni sono quelli più

importanti nel progetto di un crowdfunding. In mezzo scende un po' anche l'entusiasmo

e l'adrenalina e le persone esattamente come studio per gli acquisti lo fanno all'ultimo,

quando dicono addio mancano due ore, lo devo fare. Quindi non per non scoraggiatevi e chiedete

veramente a queste persone i loro feedback.

C: Io credo che ci voglia un bel po di coraggio no a chiedere aiuto nel senso letterale del

termine in ogni situazione della vita quindi ci vuole un bel po di coraggio anche per riuscire

ad intraprendere una campagna di crowdfunding. Probabilmente il coraggio nasce poi dal quanto

crediamo nel progetto che proponiamo ma credo che una volta acquisito quel coraggio poi

anche se le cose non dovessero andare come vogliamo, siamo ormai equipaggiati per affrontare

ogni sfida e ogni difficoltà.

D: Sì perché ci metto proprio la faccia, sono lì fuori nel mondo!

C: Ti chiedo una cosa donata i all'inizio della della puntata è nominato il fatto che

è fondamentale avere una community di base da cui partire, fuori dalla piattaforma di

crowdfunding. Mi metto nei panni di non lo so web developer o semplicemente un imprenditore

che non ama particolarmente l'aspetto della visibilità e della comunicazione, lui o lei

che siano hanno creato questo questo progetto ideale hanno bisogno di fondi adesso. Non

hanno avuto tempo di crearsi la pagina facebook svilupparsi la strategia di comunicazione

su YouTube quindi hanno soltanto tutt'al più gli amici intorno i colleghi. Sono assolutamente

svantaggiati o c'è speranza anche per chi parte così?

D: Allora tu hai detto delle cose chiave che sono gli amici intorno o i colleghi. Quella

è già un pezzo di comunità quindi nessuno è isolato nel proprio mondo. Guarda in realtà

proprio quelli che vi crediamo lo sviluppatore più nerd che esista, probabilmente fa parte

di community del suo mondo anche a livello anonimo no perché poi mai queste persone

sono al dentro quei meccanismi del web prima ancora che esistessero i social in cui è

inizialmente anche solo chiedere feedback sul progetto. Quindi partire però veramente

da dal minimo gruppo di persone che si hanno intorno per dire “io vorrei fare questa

cosa, cosa vi sembra?” guardare la faccia delle persone e andare avanti e dire “ok,

tu conosci qualcuno che secondo te può essere interessato?” mettersi foglio e penna in

mano a segnare tutti i nomi delle persone sembrano attività di stalking anche in mente

perché dice vogliamo insegnare nome e cognome si è affidato questo nome e cognome segnare

come possono dare un contributo al mio progetto, che può essere un contributo in sostegno

io ti lascio anche solo ti faccio un video in cui ti dico stiglio credo in lui perché

è un mio collega. Quindi magari io non sono una persona social ho paura metterci la faccia

ma il mio collega è un super appassionato di questi mezzi e mi può dare domani questo

senso. Qualcuno che lo faccia che ti sta a fianco e che ci provi ci va, perché è veramente

un essere in in vetrina in qualche modo e dover convincere un gruppo di persone a sostenermi,

difficilmente lo posso fare se non mi metto in qualche modo sul mercato, anche se io non

voglio passare dal crowdfunding ma voglio fare un peech davanti agli investitori comunque

qualcuno che mi ascolta e che devo convincere c'è. Può essere un buon esercizio partire

ecco da crowdfunding.

C: Una micro sfida per poi affrontare quelle più grandi. Quali sono le piattaforme di

crowdfunding che suggerisci di utilizzare in Italia?

D: Dipende dalla tipologia di prodotto che io voglio mettere sul prodotto o progetto.

Innanzitutto bisogna chiedersi se voglio solo partire da un progetto in italiano oppure

la mia community è prevalentemente inglese, anche se sono in Italia. Se si tratta di un

prodotto che voglio sviluppare con un prototipo, per esempio, in questo caso io consiglio Kickstarter,

che è nata proprio per quella tipologia. Quindi un prodotto che vuole essere immesso

sul mercato magari anche a livello internazionale e che mi dà la possibilità anche di avere

la piattaforma in diverse lingue. In Italia ne consiglio tre:

1) Produzioni dal basso, che è la prima piattaforma appunto di crowdfunding, nata veramente dal

suo fondatore illuminato che dà statistiche, dà tantissime opzioni e possibilità e un'assistenza

anche molto forte, per chi magari ne sa poco di crowdfunding e vuole essere aiutato.

2) Eppela, che è un'altra delle piattaforme più famose e

3) Rete del dono.

Consiglio anche un'altra cosa di fare attenzione a queste tre piattaforme italiane perché

a volte mettono anche la possibilità di partecipare a dei bandi di imprese che possono diventare

i vostri gold d'hono, gold sponsor. Quindi se io parto da zero, non conosco nessuna azienda

che possa aiutarmi iscriviti alla newsletter di queste piattaforme perché danno proprio

queste possibilità dalle banche territoriali aziende che vogliono sostenere produzione

di documentari oppure progetti sportivi o appunto a legati al territorio vi possono

aiutare a trovare appunto magari il 30%, il 20% del nostro finanziamento che non è assolutamente

poco e abbiamo visto anche a livello di comunicazione e ve lo potete giocare benissimo.

C: Bellissima questa è veramente una miniguida mini perché ovviamente in mezz'ora possiamo

fare quello che possiamo fare però abbiamo coperto veramente tutte le cose da fare assolutamente

le cose da non fare assolutamente e quali piattaforme utilizzare. Quindi veramente Donata

ti ringrazio un sacco perché sei stata diretta a dritta al punto precisa concreta pragmatica,

mi sei piaciuta un sacco. Quale donna dovrà intervistare dopo di te?

D: Una donna che ho conosciuto dal vivo da pochissimo chiama francesca folda e direttrice

globale della comunicazione di Amman Institute che è un'organizzazione che forma imprenditori

sociali nelle comunità più disagiate o in altri modi, economie emergenti nel mondo che

poi sono Kenya, India e Brasile è una donna pazzesca!

C: Quindi Impact Girl allo stato puro! Grazie mille Donata ancora per essere stata qui con

noi! Ragazze della tribù vi ricordo come sempre che potete guardare o ascoltare l'episodio

in qualunque momento dal sito Biz-academy.it/podcast e sotto il video all audio che sia troverete

il minutaggio preciso di tutti i punti salienti di questa puntata, così che possiate andare

a ritrovarli riguardarli ogni volta che vi serve. Noi come sempre ci vediamo alla prossima

puntata di Impact Girl. Questo è tutto per la puntata di oggi spero

di averti dato qualche utile spunto che potrai implementare sin da subito. Se crescere un

business in cui credi sul web in modo autentico e proficuo è parte dei tuoi piani e non sei

ancora entrata Biz-academy puoi farlo visitando il sito Biz-academy.it noi come sempre ci

sentiamo e vediamo alla prossima puntata di Impact Girl [Musica]