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Impact Girl di Cecilia Sardeo, Come Ti Asfalto gli Haters, con Rosita Celentano. - YouTube

Come Ti Asfalto gli Haters, con Rosita Celentano. - YouTube

Ciao e benvenuta a questa nuova puntata di Impact Girl.

Oggi parliamo di un tema molto importante soprattutto se lavori sul web perché quando ti

esponi inevitabilmente anche se forse soltanto un post su Facebook potresti attrarre, diciamo così,

degli haters o dei trolls o delle figure insomma particolarmente interessate a creare

polemica poco costruttiva.. In questa puntata impariamo proprio come asfaltare gli hater e

lo facciamo in compagnia di qualcuno che si è allenata parecchio in tutto questo e cioè la

mia carissima amica Rosita. Celentano! Tuffiamoci subito nella nuova puntata!

C: Allora come ti asfalto gli haters come ci asfalti gli hater? Rosita ho bisogno di te, perché

stavo riflettendo, ne parlavamo anche nell'ultima giornata che abbiamo fatto tra noi, sul fatto se

quando si esponi è facile che ti venga sputato addosso il veleno peggiore è che tu possa

immaginare. E non stiamo parlando naturalmente di critiche costruttive perché quelle ci sta che

ci siano ci sta che uno ci resti un po' male e ci sta anche che le interiorizzi, le faccia proprie e

ne faccia buon uso, ma parlo di attacchi gratuiti più o meno maleducati e fuori luogo. Ora, dato per

assunto che per dirla la. Taylor Swift “Hate is gonna Hate” quindi chi odia odierà, punto e basta,

mettiamocela via.. Uno dovrebbe farsi scivolare addosso questa cosa e sembra facile però ci vuole

un sacco di allenamento e tu di allenamento ne hai fatto tanto perché l'esposizione se l'hai

avuta di default da quando era piccolissima. E quindi aiutarci a capire, aiutarmi a capire

come diavolo.. io ti guardo, anche in televisione, nei salotti allora salotti televisivi e chiaro che

poi c'è quasi una sorta di invito alla polemica gratuita perché a parte no del fare share quindi

ci sta però il fatto è al di là del contesto in cui siamo, che sia nel digitale o che sia in tv,

che sia nella vita diciamo così di tutti i giorni, tu hai questa capacità di rispondere in un modo

che quando io ti sento dico ma ci ha pensato le uscita perché ce l'aveva ce l'aveva è scattato un

meccanismo ha schiacciato un pulsante per cui la risposta era perfetta così senza neanche pensarci

un attimo.. allora ti chiedo di farci due o tre esempi di asfaltature o asfaltamenti che

hai fatto in passato e di spiegarci come ci si fa ad allenare per rimettere un hater al suo posto.

R: Allora intanto credo che una delle cose più importanti sia il fatto di non avere paura di

parlare e non aver paura di sbagliare e non aver paura di dire una cosa sbagliata. Se tu

parti dal presupposto che stai dicendo un tuo pensiero che può essere discutibile,

può essere.. puoi dire una stupidaggine perché magari non ti sei aggiornato, parlando poi per

esempio quando si va in televisione nei programmi di attualità dove si parla di cose sociali, di

problemi sociali diventa un pochino più difficile per quello dovrebbe avere il più possibile

cognizione dell'argomento di cui sta parlando, cosa che io non ho, nel senso che peraltro io

dico sempre non perché invitate me quando al posto mio dovrebbe esserci un filosofo, uno scienziato,

un medico? Chiamate una persona qualunque che peraltro io mi reputo abbastanza ignorante,

nel senso che so tutto quello che succede intorno, approfondiscono gli argomenti che più interessano,

mi faccio una mia idea e non ho paura di esporre la mia idea.. Anche se la mia idea potrebbe

essere impopolare, anche se in diretta poi a un certo punto devo dire "guarda c'hai ragione, ho

cambiato idea.. era una stupidaggine quella che ho detto, quella che ho pensato". Già questa cosa qui

elimina tantissimo la possibilità di ferirti, di attaccarti perché se sono la prima io a vivere e

a non avere questa vergogna terribile di dire una cazzata di sbagliare capisci da te che qualunque

haters si smoscia da solo, cioè è uno sfigato... Perché se io sono la prima a essere conscia a non

aver paura ad ammettere i miei limiti, la mia ignoranza, nessun altro mi può ferire.

Questo devo dire è un insegnamento uno dei tanti insegnamenti di mio padre perché lui mi raccontava

che avendo avuto solamente la quinta elementare quando si è trovato famoso da giovanissimo,

a trovarsi in mezzo a spesso a tavolate dove c'erano intellettuali, imprenditori tutta gente

molto colta e parlava con dei termini come parlate voi oggi esperti di web con tutti sti nomi.. e

browser, e il free che lì, che il trak.. che non capisco un cavolo, però dico “scusate che avete

detto?” in modo ironico per giocarci. Lui faceva la stessa cosa, lui diceva “io non mi vergognavo

di dire che cosa vuol dire anticonformista?” (sto facendo un esempio), che cosa vuol dire..

sai termini magari che fino a quel momento lì non sentiti e non usati da lui o dai suoi amici,

venendo da una famiglia molto povera. Questo fa in modo che se tu sei la prima a non prenderti

troppo sul serio a saper giocare ironizzare in modo amorevole verso te stesso delle tue

insicurezze non ti ferisce nessuno. Cioè capisci che gli haters non esistono proprio a me non mi

fanno un baffo, oltretutto Paolo Borzacchiello che è un life coach di neurolinguistica una

volta ha spiegato per esempio che l'uso delle parole che noi facciamo uso nelle situazioni è

molto importante perché chi ha deciso di chiamarli odiatori? cioè tu alimenti uno stato, un modo di

essere se ti dai una un etichetta e un'etichetta sbagliata.. io li avrei chiamati deficienti che

è molto meno grave e un deficiente, i deficienti stanno parlando i deficienti..capisci che già dare

nome a gente aggressiva verbalmente, provocatrice gratuitamente sminuisce la loro forza. Invece

sentirsi un haters spesso per un cretino diventa figo no avere coraggio. Poi c'è la codardia di chi

si copre dietro i social per poterti insultare, c'è la sfigaggine e di chi lo fa perché tu sei

un poveraccio se c'è bisogno di fare questo mi fai veramente tenerezza quindi io né mi incazzo

né niente mi fa, io ti compatisco. C'è un grosso disagio personale che non ha risolto, quindi il

problema di quel deficiente, perché io li chiamo deficiente, deve rimanere suo e non può diventare

mio. Con tutta questa premessa io sono sicura che chiunque si trova davanti a un deficiente che dice

una schifezza si metta a ridere, cioè non può prenderla seriamente perché io prendo seriamente

una critica come accennato tu che sia costruttiva, inerente al contesto. Se vuoi discutiamo

anche in modo magari acceso, sempre nei limiti dell'educazione può anche sfuggire "quello è un

rompipalle ma [ ]" cioè può pure starci in un contesto dove tu mi stai facendo una critica mossa

a confrontare due pensieri. Ma se è gratuita, tanto per essere cattivo o per far vedere che

sei coraggioso, che tu hai il coraggio di scrivere una porcata, mi fai tenerezza, sei un poveraccio

quindi non spreco tempo e faccio in modo che poi il problema resti tuo e non diventi mai mio.

C: Ci sono delle risposte che vip o influencer danno a volte a questi haters che diventano

virali e in effetti fanno sorridere, sono delle risposte proprio che asfaltano cioè di fatto

questi haters o deficienti o come li vogliamo chiamare, vengono letteralmente asfaltati,

non esistono più. Allora, Chiara. Ferragni, è molto molto gettonata dagli haters e c'è

questo commento sul fatto che abbia un seno molto piccolo di qualcuno appunto che l'accusa

che questo sia un grosso problema che dovrebbe risolverlo e lei risponde con una risposta che

appunto è finita poi a per diventare virale dice “adoro il fatto che nel tuo profilo,

nella tua biografia scrivi che ad ogni problema c'è una soluzione poi ritieni che il mio seno

piccolo sia un grosso problema” qualcosa del genere.. Ora la mia domanda è come ti esce una

risposta del genere che chiaramente è una risposta senza nessun tipo di rabbia, come dicevi tu prima,

è una risposta che viene data senza, come dire, si capisce che non viene presa poi tanto sul

personale almeno non sembra. Ma è una risposta talmente neutra, però talmente asfaltate che

non c'è se e non c'è ma, è impossibile che la persona poi ti continui ad attaccare perché ci

sono anche quelle. Come dare una risposta del genere? Quando è che l'hai fatto tu?

R: Ma allora intanto io credo che bisognerebbe "non rinforzare un frame" come dice sempre Paolo

Borzacchiello, come ci insegna la neuro linguistica, perché nel momento in cui

tu spendi anche tre secondi a dare una risposta a una persona che non esiste,

in quel momento inizia a esistere. Quindi bisogna fare proprio una scelta di dire io

prendo e lo blocco. Poi mi ricordo all'inizio che mi dicevano "ma no ma, dopo hai meno follower.."

Ma chissenefrega dico io, preferisco averne meno ma sani che perché avere un numero generale devo

tener dentro il contenitore anche deficienti ma perché? Eccoli lì anche un altro tema nel

senso che c'è gente che pur di avere dei numeri è disposta a qualunque cosa, io non sono disposta.

C: Però mi raccontavi che hai dato una risposta pazzesca a un tizio

che ti ha offeso e ha offeso anche tuo padre.

R: Si su Twitter e mi aveva scritto “ciao come ci si sente essere figlia

di un grande artista ma di un uomo …. “ e io gli ho risposto “bene e tu

come ti senti a essere solo un uomo….. ?” e poi l'ho bloccato

C: ma come ti è venuta???

R: eh non te lo so dire.. nel senso che io c'ho una mia amica che dice che ho delle

chiuse pazzesche. Io credo che non è che tu possa imparare a tavolino a studiare come dare

delle risposte come le chiami tu "asfaltanti", deve essere proprio un modo di essere.. Cioè

mentre leggevo quel messaggio la prima cosa che ho visualizzato nel suo dire, nel suo giudicare mio

padre un uomo di … mi son detta: “non lo conosce, probabilmente è un riflesso di sè stesso”.. ma

guarda, te ne posso dire un'altra.. Xxx non gli pareva vero attaccare tutti le persone come me,

non i deficienti animalisti ed i deficienti vegani, che sono quelle eccezioni vergognose

dove ci sono in tutti i movimenti sono in tutte le situazioni e quindi ci attaccava,

mi prendeva in giro fra l'altro, la sua curva che era già alta ma stazionaria aveva ricominciato a

muoversi verso l'alto, perché per esempio uno che scientificamente decide di andare ad attaccare

laddove c'è una grande visibilità, perché è una regola. Se io attacco una grande come. Chiara

Ferragni della situazione e lei spende tempo per rispondermi, a lui si alza l'attenzione.. Difatti

la regola è se tu vuoi aumentare l'attenzione su di te devi attaccare quelli più grandi di te,

non perder tempo ad attaccare quelli minori perché se no tu fai un favore a loro.. Se uno vuole

parlare cinicamente proprio di come funziona “un mercato” parlando di follower, che poi i numeri

di follower ti portano ad avere sponsorizzazioni, piuttosto che credibilità professionale, piuttosto

che il testimonial di, e quindi questa è una cosa. Xy è uno di quelli che fa un vanto di tutti quelli

che lo insultano. Quindi a lui puoi dire qualunque cosa e adesso non voglio dire parolacce ma proprio

le parolacce peggiori lui le metteva proprio come sigla iniziale. E un giorno, siccome io sono

sempre stata zitta, commentando una schifezza che lui aveva detto estrapolando una roba che

avevo detto io, ho detto "guardate, poi ci sono questi personaggi che girano purtroppo … che sono

diversamente intelligenti e quindi non vedono l'ora di attaccarsi a.. " ..è venuto giù l'inferno

perché "diversamente intelligenti" a lui dava fastidio. Tutti noi abbiamo qualcosa che ci può

colpire, che ci dà fastidio. Se uno c'ha il tempo di pensarci se la segna e alla prossima cazzata,

uno prende e la dice.. Quindi, voglio dire, sai poi ci sono personaggi come lui che vivono di

questo, cioè vivono la loro missione e la loro fama su questo, non solo attaccare gli altri a

prescindere, a prescindere che tu creda in quello che dice oppure no. Io sono una che non potrebbe

mai andare a dire una roba anche attaccare qualcuno se in quel momento non ci credo,

non credo in quello che dico.. Detto ciò fondamentalmente non bisognerebbe,

come si dice, non bisognerebbe rinforzare un frame di questi deficienti perché così non

esistono. Siamo noi che li rispondiamo, che gli diamo un volto, gli diamo un volto, un profilo.

C: C'è un modo, non una regola, non una formula perché appunto è anche un percorso poi personale,

individuale che può essere più o meno supportato da un talento, da un dono, ma c'è un modo per

essere un pochino più auto ironiche prendersi un po' meno sul serio o cominciare a farlo? R: Ma

il modo è.. oddio io, la mia fortuna è stata proprio questa educazione paterna che sa che

ci ha insegnato a ridere, a volerci bene, al di là di cliché estetici, al di là di quello

che ti dicono gli altri, anche il fatto di far attenzione da chi viene un'osservazione o una

critica. Cioè se viene da una persona di cui io ho stima è un osservazione o una critica che tengo in

considerazione perché penso che dica qualcosa per il mio bene anche se sta dicendo una cosa

che a me non piace sentire. Allora a quel punto vale la pena soffermarsi dire o chiedergli anche

“perché mi stai facendo questa osservazione? Dov'è che secondo te ho sbagliato?” Può essere

che abbiano ragione e quindi in quel caso ti danno l'opportunità di evolvere, di crescere

e di arricchire il tuo modo di esprimerti il tuo modo di fare di lavorare di essere quello che è,

come potrebbe essere invece a volte che mi sono trovata a dire “no stavolta ti stai sbagliando”,

questa osservazione è sbagliata per questo e questo motivo e l'altra persona dire a “scusami

forse c'è chi ragione non avevo valutato questo”. Io per esempio dico sempre, che quando con i miei

amici mi capita di avere, grazie al cielo rarissimamente, ma degli scontri forti o su

tematiche di attualità sociali o su discussioni personali nella convivenza perché ci si confida

di momenti difficili di vita, delle proprie relazioni queste cose qui.. io dico sempre quando

io mi incazzo moltissimo e vedete molta foga nella arrabbiarmi a dirvi qualcosa quello è una misura

d'amore, perché se per me tu sei un imbecille non perdo tempo. Ti dico una volta quello che

penso e te lo dico in modo anche leggero, perché se tu hai voglia di ascoltare un parere che ti

può arricchire o comunque che ti fa pensare no che ti crea dei ragionamenti, però poi vedo che se non

te ne frega niente, lascio perdere. Cioè ci sono persone per le quali vale la pena anche discutere,

solitamente dal mio punto di vista sono le persone che amo di più.. Quelle di cui c'è una confidenza

si no facciamo due cene, ci andiamo una sera a fare un aperitivo una cosa cosi. Invece ti voglio

dire una cosa! Una cosa che ho scoperto da poco e devo ringraziare la mia cara amica Paola Neglia,

lei è una consulente di Feng Shui, di questa disciplina antichissima cinese che ti che

misura l'energia intorno a noi, come si muove e questa disciplina parte da centinaia di anni

avanti cristo, dai grandi saggi cinesi, medici cinesi, filosofi cinesi perché i vecchi imperatori

dicevano che se si costruivano città in armonia con la natura circostante ci sarebbero stati i

cittadini felici e sani che avrebbero lavorato per la comunità naturalmente nel modo giusto

tu pensa quanto erano lungimirante quanto erano rispettosi. Da lì tutto uno studio sull'energia

legato al cavo al taoismo a questa filosofia che mi sta appassionando molto.. Una cosa che

mi ha insegnato Paola ultimamente è, perché io la chiamavo per chiedere un consiglio, lei tutte le

volte dopo che le avevo esposto il mio problema lei mi diceva “se posso dirti la mia..” io facevo

“ma io ti ho chiamato apposta per quello”, mi faceva ridere perché dicevo che ti chiamo per

quello e lei diceva “no, perché il fatto comunque di chiedere conferma posso dirti cosa penso io,

riguardo all'argomento che mi risponde riguarda la domanda che mi fai, energeticamente apre dei

canali di accoglienza anche di quello che sta dicendo tu, perché il fatto di percepire quella

domanda e di riconfermarti il fatto che voglio sentire la tua parola il tuo parere

mi predispone ancora meglio ad accogliere qualcosa che magari io non voglio accettare,

non voglio sentire invece in quel momento, intanto ovviamente anche la dolcezza nel dire

le cose più difficili ci dovrebbe essere, perché se io ti do dare una notizia devo dirti Cecilia,

sei ‘na sfigata, se te lo dico dicendoti “madonna Cecilia, sai che sei una sfigata ?? “,

Tu dici “cacchio” se invece io ti dico “Ceci, però ogni tanto sembra un po' una sfigata,

se tu facessi..” Perché tu primo ti mette a ridere, te la dico in modo leggero,

non ti viene l'ansia e da lì formuli una serie di cose che possono essere costruttive in positivo.

C: diciamo che se queste dinamiche potessero riflettersi anche nelle relazioni digitali

sarebbe molto meglio. Diciamo che poi il digitale toglie una serie di aspetti che

nelle relazioni per interpersonali di persona, sono sicuramente più facile anche se poi non è

facile. Non è facile neanche chiedere il permesso di dire la propria, perché noi

siamo molto bravi ad ascoltare con lo scopo di ribattere, di rispondere e di dire la nostra,

raramente siamo pronti ad ascoltare semplicemente per ascoltare, quindi in effetti questo elemento

è importante. Quindi tornando ai nostri Haters potremmo dire che nel momento in cui ci sono delle

critiche costruttive, quindi diciamo che sono magari espresse in modo appunto poco tattico,

senza chiedere il permesso, senza chiedere se vogliamo sentire quello che hanno da dire ma in

fin dei conti ci stiamo esponendo quindi ci sta… prendere un attimo le distanze dalla situazione,

non reagire ma chiedersi magari che cosa c'è di vero in questa critica,

abbiamo sbagliato in qualcosa. Quello che dicevi tu all'inizio che secondo me è molto importante,

siamo effettivamente ignoranti su un certo argomento, non c'eravamo preparati abbastanza,

abbiamo detto qualcosa che era completamente fuori luogo, scusiamo accettiamo e accogliamo

e ringraziamo anche per questa critica.. Se invece diventa un odio digitale, ecco,

qui ci tengo anche a sottolineare a chiudere la nostra chiacchierata ricordando che esiste

un'iniziativa che si chiama “odiare ti costa” e che nasce proprio in supporto e aiuto alle

vittime di odio sul web. Parliamo naturalmente di situazioni come diffamazione, cyberbullismo,

revenge porn, minacce, violenza insomma offese alla propria reputazione, cose molto pesanti che

può insomma non puoi farti scivolare addosso, non è neanche giusto ignorare, perché possono

minare anche mentalmente insomma l'equilibrio di una persona. Quindi questa iniziativa è qualcosa

che si può cercare su internet che consente proprio di segnalare chi ci attacca o chi sta

attaccando qualcuno che noi conosciamo ch e che si trova in una situazione di difficoltà. Rosita

grazie per questi spunti che sono una cosa che mi piace molto di te che sono sempre, quello che

tu condividi è sempre condiviso con grande umiltà e sempre a partire da una tua esperienza ed è per

questo che ci tenevo molto ad avere appunto la tua opinione, a chiederti la tua su questo tema perché

sapevo che sarebbero emersi aspetti che di solito un esperto che ne so di haters non tirerebbe fuori

perché ci sarebbero magari tutta una serie di aspetti, di formule, di cose da fare da non fare

no, blocchi non blocchi invece contest momento fuori un sacco di cose che portano proprio da noi,

da come noi possiamo diventare un pochino più forti al di là di quello che ci succede intorno.

R: Ma io credo che sia la garanzia dovrebbe essere la garanzia di tutto il mondo no anche di chi

produce qualunque cosa a partire da se stesso. Oggi gli slogan e le pubblicità sono la cosa più

fasulla che esista sulla terra, una volta quando c'erano i caroselli, i testimonial oggi fanno

i testimoni famosi solamente perché pigliano tanti soldi non perché poi usano quel prodotto

che incitano alla gente di comprare, questa è una scorrettezza e veramente una dinamica scorretta.

Io l'unica cosa che posso fare è partire dalla mia esperienza personale e non aver paura di dire che

ho sbagliato, tanto siamo sempre in evoluzione, tanto guarda non esiste nessuno che non sbaglia

e gli errori ci devono servire a migliorare. L'unica cosa però io smetterei di chiamarli

haters o odiatori perché la lingua e le parole sono fondamentali. Guarda, pensaci già solo a

dire cos'è che hai detto prima? Odiare ti costa.. mettere “essere deficiente ti costa” fa anche

ridere alla gente, sì perché purtroppo l'odio è un sentimento che hanno voluto inculcarci

negli ultimi 30-40 anni goccia dopo goccia e ci stanno riuscendo, capisci, anche questo momento

di pandemia che crea una distanza sociale, siamo tutti i nemici di tutti e non bisogna bisognerebbe

veramente concentrarsi sulle cose positive non focalizzare più quelle negative e bisognerebbe

proprio fare un percorso invece evidenziando sempre di più le azioni e le cose belle..

C: E, tra l'altro, una cosa importantissima che hai detto l'odio può farti sentire importante

quello che dicevi prima no “Ah sono un hater” un leone da tastiera, mi nascondo però sono forte.

R: perché è un sentimento è un sentimento, finché tu provi odio provi un sentimento,

quando io non provo più niente e ti dico sei un deficiente e lì c'è un distacco vero,

c'è una distanza. Quindi tu crei un legame sentimentale con gli haters. È sbagliato

bisognerebbe proprio cambiare non parla non chiamarli più così. Ci sono parole

che arrivano dritte a colpire una cosa e altre no quindi l'odio purtroppo è un sentimento..

iniziamo a non chiamarlo più a non evocarlo più ecco questo è già arrivare a una cosa.

C: Bello, bello, mi piace moltissimo e secondo

me è la chiusa perfetta per questa nostra chiacchierata insieme..

R: Vedi che è venuta fuori la chiusa anche qui senza saperlo. Le nostre chiuse dai

C: Questo è tutto per la puntata di oggi,

spero di averti dato qualche utile spunto che potrai implementare sin da subito. Se

crescere un business in cui credi sul web in modo autentico e proficuo è parte dei tuoi

piani e non sei ancora entrata a Biz-academy puoi farlo visitando il sito biz-academy.it

Noi come sempre ci sentiamo e vediamo alla prossima puntata Impact Girl [Musica]

Come Ti Asfalto gli Haters, con Rosita Celentano. - YouTube How I Asphalt You Haters, featuring Rosita Celentano. - YouTube How I Asphalt Your Haters, z Rositą Celentano. - YouTube How I Asphalt Your Haters, com Rosita Celentano. - YouTube Как я заасфальтировал твоих ненавистников, с Розитой Челентано. - YouTube

Ciao e benvenuta a questa  nuova puntata di Impact Girl.

Oggi parliamo di un tema molto importante  soprattutto se lavori sul web perché quando ti

esponi inevitabilmente anche se forse soltanto un  post su Facebook potresti attrarre, diciamo così,

degli haters o dei trolls o delle figure  insomma particolarmente interessate a creare

polemica poco costruttiva.. In questa puntata  impariamo proprio come asfaltare gli hater e

lo facciamo in compagnia di qualcuno che si è  allenata parecchio in tutto questo e cioè la

mia carissima amica Rosita. Celentano!  Tuffiamoci subito nella nuova puntata!

C: Allora come ti asfalto gli haters come ci  asfalti gli hater? Rosita ho bisogno di te, perché

stavo riflettendo, ne parlavamo anche nell'ultima  giornata che abbiamo fatto tra noi, sul fatto se

quando si esponi è facile che ti venga sputato  addosso il veleno peggiore è che tu possa

immaginare. E non stiamo parlando naturalmente  di critiche costruttive perché quelle ci sta che

ci siano ci sta che uno ci resti un po' male e ci  sta anche che le interiorizzi, le faccia proprie e

ne faccia buon uso, ma parlo di attacchi gratuiti  più o meno maleducati e fuori luogo. Ora, dato per

assunto che per dirla la. Taylor Swift “Hate is  gonna Hate” quindi chi odia odierà, punto e basta,

mettiamocela via.. Uno dovrebbe farsi scivolare  addosso questa cosa e sembra facile però ci vuole

un sacco di allenamento e tu di allenamento ne  hai fatto tanto perché l'esposizione se l'hai

avuta di default da quando era piccolissima.  E quindi aiutarci a capire, aiutarmi a capire

come diavolo.. io ti guardo, anche in televisione,  nei salotti allora salotti televisivi e chiaro che

poi c'è quasi una sorta di invito alla polemica  gratuita perché a parte no del fare share quindi

ci sta però il fatto è al di là del contesto in  cui siamo, che sia nel digitale o che sia in tv,

che sia nella vita diciamo così di tutti i giorni,  tu hai questa capacità di rispondere in un modo

che quando io ti sento dico ma ci ha pensato le  uscita perché ce l'aveva ce l'aveva è scattato un

meccanismo ha schiacciato un pulsante per cui la  risposta era perfetta così senza neanche pensarci

un attimo.. allora ti chiedo di farci due o  tre esempi di asfaltature o asfaltamenti che

hai fatto in passato e di spiegarci come ci si fa  ad allenare per rimettere un hater al suo posto.

R: Allora intanto credo che una delle cose più  importanti sia il fatto di non avere paura di

parlare e non aver paura di sbagliare e non  aver paura di dire una cosa sbagliata. Se tu

parti dal presupposto che stai dicendo un  tuo pensiero che può essere discutibile,

può essere.. puoi dire una stupidaggine perché  magari non ti sei aggiornato, parlando poi per

esempio quando si va in televisione nei programmi  di attualità dove si parla di cose sociali, di

problemi sociali diventa un pochino più difficile  per quello dovrebbe avere il più possibile

cognizione dell'argomento di cui sta parlando,  cosa che io non ho, nel senso che peraltro io

dico sempre non perché invitate me quando al posto  mio dovrebbe esserci un filosofo, uno scienziato,

un medico? Chiamate una persona qualunque che  peraltro io mi reputo abbastanza ignorante,

nel senso che so tutto quello che succede intorno,  approfondiscono gli argomenti che più interessano,

mi faccio una mia idea e non ho paura di esporre  la mia idea.. Anche se la mia idea potrebbe

essere impopolare, anche se in diretta poi a un  certo punto devo dire "guarda c'hai ragione, ho

cambiato idea.. era una stupidaggine quella che ho  detto, quella che ho pensato". Già questa cosa qui

elimina tantissimo la possibilità di ferirti, di  attaccarti perché se sono la prima io a vivere e

a non avere questa vergogna terribile di dire una  cazzata di sbagliare capisci da te che qualunque

haters si smoscia da solo, cioè è uno sfigato...  Perché se io sono la prima a essere conscia a non

aver paura ad ammettere i miei limiti, la  mia ignoranza, nessun altro mi può ferire.

Questo devo dire è un insegnamento uno dei tanti  insegnamenti di mio padre perché lui mi raccontava

che avendo avuto solamente la quinta elementare  quando si è trovato famoso da giovanissimo,

a trovarsi in mezzo a spesso a tavolate dove  c'erano intellettuali, imprenditori tutta gente

molto colta e parlava con dei termini come parlate  voi oggi esperti di web con tutti sti nomi.. e

browser, e il free che lì, che il trak.. che non  capisco un cavolo, però dico “scusate che avete

detto?” in modo ironico per giocarci. Lui faceva  la stessa cosa, lui diceva “io non mi vergognavo

di dire che cosa vuol dire anticonformista?”  (sto facendo un esempio), che cosa vuol dire..

sai termini magari che fino a quel momento lì  non sentiti e non usati da lui o dai suoi amici,

venendo da una famiglia molto povera. Questo fa  in modo che se tu sei la prima a non prenderti

troppo sul serio a saper giocare ironizzare  in modo amorevole verso te stesso delle tue

insicurezze non ti ferisce nessuno. Cioè capisci  che gli haters non esistono proprio a me non mi

fanno un baffo, oltretutto Paolo Borzacchiello  che è un life coach di neurolinguistica una

volta ha spiegato per esempio che l'uso delle  parole che noi facciamo uso nelle situazioni è

molto importante perché chi ha deciso di chiamarli  odiatori? cioè tu alimenti uno stato, un modo di

essere se ti dai una un etichetta e un'etichetta  sbagliata.. io li avrei chiamati deficienti che

è molto meno grave e un deficiente, i deficienti  stanno parlando i deficienti..capisci che già dare

nome a gente aggressiva verbalmente, provocatrice  gratuitamente sminuisce la loro forza. Invece

sentirsi un haters spesso per un cretino diventa  figo no avere coraggio. Poi c'è la codardia di chi

si copre dietro i social per poterti insultare,  c'è la sfigaggine e di chi lo fa perché tu sei

un poveraccio se c'è bisogno di fare questo mi  fai veramente tenerezza quindi io né mi incazzo

né niente mi fa, io ti compatisco. C'è un grosso  disagio personale che non ha risolto, quindi il

problema di quel deficiente, perché io li chiamo  deficiente, deve rimanere suo e non può diventare

mio. Con tutta questa premessa io sono sicura che  chiunque si trova davanti a un deficiente che dice

una schifezza si metta a ridere, cioè non può  prenderla seriamente perché io prendo seriamente

una critica come accennato tu che sia costruttiva,  inerente al contesto. Se vuoi discutiamo

anche in modo magari acceso, sempre nei limiti  dell'educazione può anche sfuggire "quello è un

rompipalle ma [ __ ]" cioè può pure starci in un  contesto dove tu mi stai facendo una critica mossa

a confrontare due pensieri. Ma se è gratuita,  tanto per essere cattivo o per far vedere che

sei coraggioso, che tu hai il coraggio di scrivere  una porcata, mi fai tenerezza, sei un poveraccio

quindi non spreco tempo e faccio in modo che  poi il problema resti tuo e non diventi mai mio.

C: Ci sono delle risposte che vip o influencer  danno a volte a questi haters che diventano

virali e in effetti fanno sorridere, sono delle  risposte proprio che asfaltano cioè di fatto

questi haters o deficienti o come li vogliamo  chiamare, vengono letteralmente asfaltati,

non esistono più. Allora, Chiara. Ferragni,  è molto molto gettonata dagli haters e c'è

questo commento sul fatto che abbia un seno  molto piccolo di qualcuno appunto che l'accusa

che questo sia un grosso problema che dovrebbe  risolverlo e lei risponde con una risposta che

appunto è finita poi a per diventare virale  dice “adoro il fatto che nel tuo profilo,

nella tua biografia scrivi che ad ogni problema  c'è una soluzione poi ritieni che il mio seno

piccolo sia un grosso problema” qualcosa del  genere.. Ora la mia domanda è come ti esce una

risposta del genere che chiaramente è una risposta  senza nessun tipo di rabbia, come dicevi tu prima,

è una risposta che viene data senza, come dire,  si capisce che non viene presa poi tanto sul

personale almeno non sembra. Ma è una risposta  talmente neutra, però talmente asfaltate che

non c'è se e non c'è ma, è impossibile che la  persona poi ti continui ad attaccare perché ci

sono anche quelle. Come dare una risposta  del genere? Quando è che l'hai fatto tu?

R: Ma allora intanto io credo che bisognerebbe  "non rinforzare un frame" come dice sempre Paolo

Borzacchiello, come ci insegna la neuro  linguistica, perché nel momento in cui

tu spendi anche tre secondi a dare una  risposta a una persona che non esiste,

in quel momento inizia a esistere. Quindi  bisogna fare proprio una scelta di dire io

prendo e lo blocco. Poi mi ricordo all'inizio che  mi dicevano "ma no ma, dopo hai meno follower.."

Ma chissenefrega dico io, preferisco averne meno  ma sani che perché avere un numero generale devo

tener dentro il contenitore anche deficienti  ma perché? Eccoli lì anche un altro tema nel

senso che c'è gente che pur di avere dei numeri è  disposta a qualunque cosa, io non sono disposta.

C: Però mi raccontavi che hai dato  una risposta pazzesca a un tizio

che ti ha offeso e ha offeso anche tuo padre.

R: Si su Twitter e mi aveva scritto  “ciao come ci si sente essere figlia

di un grande artista ma di un uomo  …. “ e io gli ho risposto “bene e tu

come ti senti a essere solo un  uomo….. ?” e poi l'ho bloccato

C: ma come ti è venuta???

R: eh non te lo so dire.. nel senso che io  c'ho una mia amica che dice che ho delle

chiuse pazzesche. Io credo che non è che tu  possa imparare a tavolino a studiare come dare

delle risposte come le chiami tu "asfaltanti",  deve essere proprio un modo di essere.. Cioè

mentre leggevo quel messaggio la prima cosa che ho  visualizzato nel suo dire, nel suo giudicare mio

padre un uomo di … mi son detta: “non lo conosce,  probabilmente è un riflesso di sè stesso”.. ma

guarda, te ne posso dire un'altra.. Xxx non gli  pareva vero attaccare tutti le persone come me,

non i deficienti animalisti ed i deficienti  vegani, che sono quelle eccezioni vergognose

dove ci sono in tutti i movimenti sono in  tutte le situazioni e quindi ci attaccava,

mi prendeva in giro fra l'altro, la sua curva che  era già alta ma stazionaria aveva ricominciato a

muoversi verso l'alto, perché per esempio uno che  scientificamente decide di andare ad attaccare

laddove c'è una grande visibilità, perché è una  regola. Se io attacco una grande come. Chiara

Ferragni della situazione e lei spende tempo per  rispondermi, a lui si alza l'attenzione.. Difatti

la regola è se tu vuoi aumentare l'attenzione  su di te devi attaccare quelli più grandi di te,

non perder tempo ad attaccare quelli minori perché  se no tu fai un favore a loro.. Se uno vuole

parlare cinicamente proprio di come funziona “un  mercato” parlando di follower, che poi i numeri

di follower ti portano ad avere sponsorizzazioni,  piuttosto che credibilità professionale, piuttosto

che il testimonial di, e quindi questa è una cosa.  Xy è uno di quelli che fa un vanto di tutti quelli

che lo insultano. Quindi a lui puoi dire qualunque  cosa e adesso non voglio dire parolacce ma proprio

le parolacce peggiori lui le metteva proprio  come sigla iniziale. E un giorno, siccome io sono

sempre stata zitta, commentando una schifezza  che lui aveva detto estrapolando una roba che

avevo detto io, ho detto "guardate, poi ci sono  questi personaggi che girano purtroppo … che sono

diversamente intelligenti e quindi non vedono  l'ora di attaccarsi a.. " ..è venuto giù l'inferno

perché "diversamente intelligenti" a lui dava  fastidio. Tutti noi abbiamo qualcosa che ci può

colpire, che ci dà fastidio. Se uno c'ha il tempo  di pensarci se la segna e alla prossima cazzata,

uno prende e la dice.. Quindi, voglio dire, sai  poi ci sono personaggi come lui che vivono di

questo, cioè vivono la loro missione e la loro  fama su questo, non solo attaccare gli altri a

prescindere, a prescindere che tu creda in quello  che dice oppure no. Io sono una che non potrebbe

mai andare a dire una roba anche attaccare  qualcuno se in quel momento non ci credo,

non credo in quello che dico.. Detto  ciò fondamentalmente non bisognerebbe,

come si dice, non bisognerebbe rinforzare un  frame di questi deficienti perché così non

esistono. Siamo noi che li rispondiamo, che gli  diamo un volto, gli diamo un volto, un profilo.

C: C'è un modo, non una regola, non una formula  perché appunto è anche un percorso poi personale,

individuale che può essere più o meno supportato  da un talento, da un dono, ma c'è un modo per

essere un pochino più auto ironiche prendersi un  po' meno sul serio o cominciare a farlo? R: Ma

il modo è.. oddio io, la mia fortuna è stata  proprio questa educazione paterna che sa che

ci ha insegnato a ridere, a volerci bene, al  di là di cliché estetici, al di là di quello

che ti dicono gli altri, anche il fatto di far  attenzione da chi viene un'osservazione o una

critica. Cioè se viene da una persona di cui io ho  stima è un osservazione o una critica che tengo in

considerazione perché penso che dica qualcosa  per il mio bene anche se sta dicendo una cosa

che a me non piace sentire. Allora a quel punto  vale la pena soffermarsi dire o chiedergli anche

“perché mi stai facendo questa osservazione?  Dov'è che secondo te ho sbagliato?” Può essere

che abbiano ragione e quindi in quel caso ti  danno l'opportunità di evolvere, di crescere

e di arricchire il tuo modo di esprimerti il tuo  modo di fare di lavorare di essere quello che è,

come potrebbe essere invece a volte che mi sono  trovata a dire “no stavolta ti stai sbagliando”,

questa osservazione è sbagliata per questo e  questo motivo e l'altra persona dire a “scusami

forse c'è chi ragione non avevo valutato questo”.  Io per esempio dico sempre, che quando con i miei

amici mi capita di avere, grazie al cielo  rarissimamente, ma degli scontri forti o su

tematiche di attualità sociali o su discussioni  personali nella convivenza perché ci si confida

di momenti difficili di vita, delle proprie  relazioni queste cose qui.. io dico sempre quando

io mi incazzo moltissimo e vedete molta foga nella  arrabbiarmi a dirvi qualcosa quello è una misura

d'amore, perché se per me tu sei un imbecille  non perdo tempo. Ti dico una volta quello che

penso e te lo dico in modo anche leggero, perché  se tu hai voglia di ascoltare un parere che ti

può arricchire o comunque che ti fa pensare no che  ti crea dei ragionamenti, però poi vedo che se non

te ne frega niente, lascio perdere. Cioè ci sono  persone per le quali vale la pena anche discutere,

solitamente dal mio punto di vista sono le persone  che amo di più.. Quelle di cui c'è una confidenza

si no facciamo due cene, ci andiamo una sera a  fare un aperitivo una cosa cosi. Invece ti voglio

dire una cosa! Una cosa che ho scoperto da poco e  devo ringraziare la mia cara amica Paola Neglia,

lei è una consulente di Feng Shui, di questa  disciplina antichissima cinese che ti che

misura l'energia intorno a noi, come si muove  e questa disciplina parte da centinaia di anni

avanti cristo, dai grandi saggi cinesi, medici  cinesi, filosofi cinesi perché i vecchi imperatori

dicevano che se si costruivano città in armonia  con la natura circostante ci sarebbero stati i

cittadini felici e sani che avrebbero lavorato  per la comunità naturalmente nel modo giusto

tu pensa quanto erano lungimirante quanto erano  rispettosi. Da lì tutto uno studio sull'energia

legato al cavo al taoismo a questa filosofia  che mi sta appassionando molto.. Una cosa che

mi ha insegnato Paola ultimamente è, perché io la  chiamavo per chiedere un consiglio, lei tutte le

volte dopo che le avevo esposto il mio problema  lei mi diceva “se posso dirti la mia..” io facevo

“ma io ti ho chiamato apposta per quello”, mi  faceva ridere perché dicevo che ti chiamo per

quello e lei diceva “no, perché il fatto comunque  di chiedere conferma posso dirti cosa penso io,

riguardo all'argomento che mi risponde riguarda  la domanda che mi fai, energeticamente apre dei

canali di accoglienza anche di quello che sta  dicendo tu, perché il fatto di percepire quella

domanda e di riconfermarti il fatto che  voglio sentire la tua parola il tuo parere

mi predispone ancora meglio ad accogliere  qualcosa che magari io non voglio accettare,

non voglio sentire invece in quel momento,  intanto ovviamente anche la dolcezza nel dire

le cose più difficili ci dovrebbe essere, perché  se io ti do dare una notizia devo dirti Cecilia,

sei ‘na sfigata, se te lo dico dicendoti  “madonna Cecilia, sai che sei una sfigata ?? “,

Tu dici “cacchio” se invece io ti dico “Ceci,  però ogni tanto sembra un po' una sfigata,

se tu facessi..” Perché tu primo ti mette  a ridere, te la dico in modo leggero,

non ti viene l'ansia e da lì formuli una serie di  cose che possono essere costruttive in positivo.

C: diciamo che se queste dinamiche potessero  riflettersi anche nelle relazioni digitali

sarebbe molto meglio. Diciamo che poi il  digitale toglie una serie di aspetti che

nelle relazioni per interpersonali di persona,  sono sicuramente più facile anche se poi non è

facile. Non è facile neanche chiedere il  permesso di dire la propria, perché noi

siamo molto bravi ad ascoltare con lo scopo di  ribattere, di rispondere e di dire la nostra,

raramente siamo pronti ad ascoltare semplicemente  per ascoltare, quindi in effetti questo elemento

è importante. Quindi tornando ai nostri Haters  potremmo dire che nel momento in cui ci sono delle

critiche costruttive, quindi diciamo che sono  magari espresse in modo appunto poco tattico,

senza chiedere il permesso, senza chiedere se  vogliamo sentire quello che hanno da dire ma in

fin dei conti ci stiamo esponendo quindi ci sta…  prendere un attimo le distanze dalla situazione,

non reagire ma chiedersi magari che  cosa c'è di vero in questa critica,

abbiamo sbagliato in qualcosa. Quello che dicevi  tu all'inizio che secondo me è molto importante,

siamo effettivamente ignoranti su un certo  argomento, non c'eravamo preparati abbastanza,

abbiamo detto qualcosa che era completamente  fuori luogo, scusiamo accettiamo e accogliamo

e ringraziamo anche per questa critica..  Se invece diventa un odio digitale, ecco,

qui ci tengo anche a sottolineare a chiudere  la nostra chiacchierata ricordando che esiste

un'iniziativa che si chiama “odiare ti costa”  e che nasce proprio in supporto e aiuto alle

vittime di odio sul web. Parliamo naturalmente  di situazioni come diffamazione, cyberbullismo,

revenge porn, minacce, violenza insomma offese  alla propria reputazione, cose molto pesanti che

può insomma non puoi farti scivolare addosso,  non è neanche giusto ignorare, perché possono

minare anche mentalmente insomma l'equilibrio di  una persona. Quindi questa iniziativa è qualcosa

che si può cercare su internet che consente  proprio di segnalare chi ci attacca o chi sta

attaccando qualcuno che noi conosciamo ch e che  si trova in una situazione di difficoltà. Rosita

grazie per questi spunti che sono una cosa che  mi piace molto di te che sono sempre, quello che

tu condividi è sempre condiviso con grande umiltà  e sempre a partire da una tua esperienza ed è per

questo che ci tenevo molto ad avere appunto la tua  opinione, a chiederti la tua su questo tema perché

sapevo che sarebbero emersi aspetti che di solito  un esperto che ne so di haters non tirerebbe fuori

perché ci sarebbero magari tutta una serie di  aspetti, di formule, di cose da fare da non fare

no, blocchi non blocchi invece contest momento  fuori un sacco di cose che portano proprio da noi,

da come noi possiamo diventare un pochino più  forti al di là di quello che ci succede intorno.

R: Ma io credo che sia la garanzia dovrebbe essere  la garanzia di tutto il mondo no anche di chi

produce qualunque cosa a partire da se stesso.  Oggi gli slogan e le pubblicità sono la cosa più

fasulla che esista sulla terra, una volta quando  c'erano i caroselli, i testimonial oggi fanno

i testimoni famosi solamente perché pigliano  tanti soldi non perché poi usano quel prodotto

che incitano alla gente di comprare, questa è una  scorrettezza e veramente una dinamica scorretta.

Io l'unica cosa che posso fare è partire dalla mia  esperienza personale e non aver paura di dire che

ho sbagliato, tanto siamo sempre in evoluzione,  tanto guarda non esiste nessuno che non sbaglia

e gli errori ci devono servire a migliorare.  L'unica cosa però io smetterei di chiamarli

haters o odiatori perché la lingua e le parole  sono fondamentali. Guarda, pensaci già solo a

dire cos'è che hai detto prima? Odiare ti costa..  mettere “essere deficiente ti costa” fa anche

ridere alla gente, sì perché purtroppo l'odio  è un sentimento che hanno voluto inculcarci

negli ultimi 30-40 anni goccia dopo goccia e ci  stanno riuscendo, capisci, anche questo momento

di pandemia che crea una distanza sociale, siamo  tutti i nemici di tutti e non bisogna bisognerebbe

veramente concentrarsi sulle cose positive non  focalizzare più quelle negative e bisognerebbe

proprio fare un percorso invece evidenziando  sempre di più le azioni e le cose belle..

C: E, tra l'altro, una cosa importantissima che  hai detto l'odio può farti sentire importante

quello che dicevi prima no “Ah sono un hater” un  leone da tastiera, mi nascondo però sono forte.

R: perché è un sentimento è un sentimento,  finché tu provi odio provi un sentimento,

quando io non provo più niente e ti dico  sei un deficiente e lì c'è un distacco vero,

c'è una distanza. Quindi tu crei un legame  sentimentale con gli haters. È sbagliato

bisognerebbe proprio cambiare non parla  non chiamarli più così. Ci sono parole

che arrivano dritte a colpire una cosa e altre  no quindi l'odio purtroppo è un sentimento..

iniziamo a non chiamarlo più a non evocarlo  più ecco questo è già arrivare a una cosa.

C: Bello, bello, mi piace moltissimo e secondo

me è la chiusa perfetta per questa  nostra chiacchierata insieme..

R: Vedi che è venuta fuori la chiusa anche  qui senza saperlo. Le nostre chiuse dai

C: Questo è tutto per la puntata di oggi,

spero di averti dato qualche utile spunto  che potrai implementare sin da subito. Se

crescere un business in cui credi sul web in  modo autentico e proficuo è parte dei tuoi

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Noi come sempre ci sentiamo e vediamo  alla prossima puntata Impact Girl [Musica]