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Impact Girl di Cecilia Sardeo, Come Creare Collaborazioni Proficue per la Tua Azienda - YouTube

Come Creare Collaborazioni Proficue per la Tua Azienda - YouTube

Ciao e benvenute a una nuovissima puntata di Impact Girl, il podcast italiano tutto

al femminile dedicato alla crescita professionale e imprenditoriale di noi donne. Nella puntata

di oggi partiamo dal presupposto che quando lanciamo un nostro progetto sul mercato, quando

abbiamo la nostra start up spesso siamo da soli e il fatto di essere da soli non aiuta

con la motivazione e a volte ci scoraggiamo più facilmente anche perché essere da soli

significa crescere molto lentamente.. però c'è una strada alternativa! Una strada che

ci invita ad utilizzare e a fare leva sulle ricchezze che già abbiamo a disposizione.

Proprio di questo, e di come fare questo, parleremo insieme all'ospite della puntata

di oggi che è Paola Polli CEO e fondatrice di Women Security! Quindi primo step ricordati

di dare un'occhiata al sito Biz-Academy/podcast e oltre all'occhiata di iscriverti gratuitamente

alle newsletter perché in questo modo, non soltanto riceverai i nuovi episodi che arrivano

di Impact Girl, sia la versione audio che la versione video, ma potrei ricevere anche

i Biz Confidential, biz pillole che condivido soltanto ed esclusivamente via mail con suggerimenti

e spunti pratici per far crescere la tua attività. Step 2: goditi la puntata dall'inizio alla

fine, step 3….. basta ho finito! [Musica]

C: Paola quando si avvia una start up o un progetto imprenditoriale lo si fa spesso cercando

di realizzare tutto da sole, il che in un certo senso, è quasi un obbligo all'inizio

soprattutto se iniziamo con un budget limitato, se non abbiamo risorse, se non sappiamo dove

andarlo a cercare.. Però è un pochino una tendenza quella di far fatica a delegare.

Anche dopo, quando magari possiamo permetterci di farlo, facciamo fatica a chiedere aiuto,

facciamo fatica insomma tendiamo un po' a -non so se è una cosa solo femminile ma

non credo- tendiamo un po' a prenderci la responsabilità di tutto quanto, perché desideriamo

avere il controllo su tutto. Però questo ovviamente non ci può aiutare a crescere.

Io so che tu hai coniato un termine che è molto molto bello e molto interessante che

si chiama costellazioni di partnership che ci può aiutare, dimmi se sbaglio, in ogni

fase della nostra start up o del nostro progetto per crescere, è giusto?

P: esatto ma c'è una cosa in cui io ho sempre creduto molto e che mi ha sempre aiutato molto

in tutte le mie esperienze lavorative, sia quando in Pirelli andavo in giro per il mondo,

sia in Accenture sia poi nei progetti che ho sviluppato di seguito, ed è che il fatto

di saper individuare le sinergie tra le cose e creare delle costellazioni di relazioni

o di partnership o di alleanze che possano in qualche modo, come dire, avere dentro loro

stesse una linfa e per andare avanti per me è sempre stato un meccanismo di successo.

E così quando ho pensato, ho avuto un'idea per creare una startup, anzi, ne ho avute

più di una, però questa è quella su cui mi sono focalizzata in questo in questi ultimi

anni, ho pensato subito quali potrebbero essere gli attori che con

il loro contributo potrebbero non solo avere delle sinergie nell'entrare in questa startup,

ma potrebbero far funzionare molto meglio la start up e aiutarmi meglio a raggiungere

l'obiettivo, questo sostanzialmente. Per cui io ho pensato il a questo concetto di costellazione

di partnership anche quando ho avuto l'idea della startup e ho pensato di farla. La startup

qui mi faccio riferimento è una startup in particolare innovativa a vocazione sociale.

Si chiama Women Security and women security.com e l'obiettivo, la nostra mission, è quella

di riuscire ad aggregare tutto quello che può aiutare le donne nella prevenzione della

violenza e comunque di qualsiasi forma di attenzione negativa attraverso il coinvolgimento

e l'utilizzo degli esperti e delle tecnologie. Capirai che già il costrutto dice “ok voglio

fare qualcosa di concreto per aiutare la prevenzione della violenza delle donne, ma come voglio

fare qualcosa di concreto? Voglio farlo utilizzando le nuove tecnologie, utilizzando gli esperti

di security, di intelligence in un modo nuovo rispetto a prima.”

C: Quindi di fatto, avendo chiara, nel tuo caso specifico di Women Security, la mission,

quindi il perché e il che cosa, ti sei chiesta a questo punto “ok devo costruire delle

costellazioni di partnership quindi quali sono le persone gli interlocutori a cui posso

rivolgermi per chiedere un supporto” immagino di vario tipo, spiegaci meglio questo processo.

Quindi tu sei a tavolino, metaforicamente parlando, hai il tuo business plan e devi

inserirci queste costellazioni di partnership, come cominci? Come l'hai fatto?

P: Io sono andata da quelli bravi, dai più bravi nel tutelare la tua sicurezza e nel

prevenire e prevenirti dalle situazioni di rischio. Quindi sono andata da grosse società

nazionali e multinazionali che operano sia in Italia, sia all'estero nei settori della

sicurezza personale della sicurezza e per le aziende nella sicurezza e per le città,

sono andata da loro e ho detto guardate e noi abbiamo questa mission, vogliamo veramente

aiutare le donne e dare qualcosa di concreto per prevenire le situazioni di rischio non

solo aggressioni da esterno ma anche violenza psicologica e sexual harrassment mente tutti

gli ambiti cyberbullismo bullismo tutti gli ambiti in cui noi possiamo noi oi nostri cari

quindi i nostri figli ai genitori anziani possiamo essere attenzionati in modo negativo

e sono andata da loro a costruire a proporgli di costruire assieme qualcosa di nuovo per

le donne che lo potessero aiutare. E allora tu dici “che cosa, che situazioni ti sei

trovata davanti?” anche perché non è così consueto per le donne pensare al mondo dell'intelligence

come qualcosa che ci possa venire in aiuto no? Vabbè io ho avuto l'opportunità di conoscere

tutto questo mondo quando viaggiavo tantissimo in giro per il mondo con Pirelli, quando ero

Marketing and Communication Manager per tutti i paesi arabi e di seguto insomma eravamo

particolarmente monitorati per ovvie ovvie ragioni e quindi questo mi ha permesso di

sapere che cosa loro possono fare e quindi il livello di indicazioni che ti possono dare,

le conoscenze che hanno e anche le tecnologie di cui possono disporre per noi sono una risorsa

favolosa. Ti faccio un esempio: il primo giorno che io sono.. tra i nostri partner è United

Risk e che è una società specializzata nella sicurezza e di anche della creazione di nuovi

operazioni immobiliari quindi non solo fa sicurezza della persona privata ma soprattutto

sicurezza legata e diciamo al costruire nuovi modi di vivere, alle smart city e via di seguito,

più sicuri.. quando sono entrata da loro e mi sono trovata di fronte a una centrale

operativa e grandissima, piena di megaschermi piena di esperti di professionisti. La sensazione

che io ho avuto, te la dico così, in modo che riesco a renderla, la sensazione che ho

avuto è stato di trovarmi a Csi miami. Era Csi Milano ma era come Csi miami. Per cui

da lì vedi e controlli parti importantissime della città, attività, hotel, dal negozio

di.. non posso dirlo perché è riservato, però ecco quando io ho visto questa cosa

ho detto “meraviglioso” schermi, esperti che ti rispondono al telefono per qualsiasi

esigenza che tu abbia e a questo punto io ho detto “non si può mettere una linea

telefonica anche per le donne?” aggiungere un telefono un numero anche per le donne avete

già una cosa meravigliosa possiamo aggiungere questo. E quindi il presidente di questa società,

che ha molto a cuore le tematiche relative alla sicurezza delle donne, perché per sua

esperienza insomma ha visto quanto sia difficile riuscire a proteggerci e ha aderito a questa

mission a ed è stato felice di entrare in partnership con Women Security.. questo è

bellissimo.. questo per farti un esempio..

C: ..che mi fa capire una cosa importante, due cose importanti: la prima che sarebbe

utile aver già coltivato un network di potenziali partners interlocutori, figure che in qualche

modo possono darci una mano. Non è sempre facile, quindi la prima domanda che ti faccio

a seguire è: se non ho la fortuna o un bagaglio esperienziale che mi ha consentito, come nel

tuo caso di aprirmi ad un mondo che diventa poi funzionale ad un mio progetto e devo partire

da zero, ho questa idea pazzesca ma devo approcciare questi players che possono rivelarsi irraggiungibili

alle volte, come fare? E una parte della risposta l'hai già data, perché quando hai nominato

questa persona che di fatto sai e sapevi essere particolarmente sensibile a questa tematica

per questioni personali, è chiaro che quello è già un fattore in comune, sai già che

questo potenziale player, per quanto irraggiungibile perché magari non hai un contatto diretto,

però può rimanere colpito da un progetto che in qualche modo è affine ad un suo interesse

di stampo sociale o meno che sia. Che altri mezzi possiamo suggerire di utilizzare ad

una donna che si trova anche un po' intimorita di fronte a un mondo che non le appartiene,

non le è mai appartenuto come quello corporate, se i players sono nel mondo corporate o semplicemente

ha paura di esporsi, perché dice “caspita io non sono nessuno, parto da zero ma chi

vuoi che mi ascolti?

P: Brava! Hai detto bene? Io non sono nessuno, parto da zero, chi vuoi che mi ascolti.. e

questa è una cosa fondamentale perché anch'io avevo questo retro pensiero, però poi, per

tutti i progetti che ho seguito, mi sono resa conto che se tu hai un progetto bello che

può andare in sinergia con gli obiettivi anche del tuo interlocutore vieni ascoltato

e riesce a catturare l'attenzione. E ti dico una cosa, la costellazione di partnership

che io ho all'interno di Women Security sono tutti i partner che io non conoscevo. Io sono

andata da loro con una proposta con una con questa idea con un business plan e a loro

è piaciuta l'idea hanno voluto aderire.. ti faccio un altro esempio: sono entrata anche

in contatto con mondi che io non avrei mai per esempio che non avevo mai conosciuto prima.

Una delle società che con quest'anno in partnership è la Sigint, è la capogruppo di sei società

che ci sono in giro per il mondo che si occupano tutte di sicurezza e anche di intelligenza

artificiale applicata alla sicurezza e si occupano di Travel Security e quindi queste

società danno tutta una serie di servizi ai governi e alle aziende di altissimo livello.

Il riferimento di questa società che ha creato queste queste società è un generale dell'esercito,

quindi anche mondi se vuoi rispetto a noi donne abbastanza lontani e il lui ha creduto

molto in questo è stato uno dei primi a credere in Women Security perché effettivamente il

pensiero che tutte queste cose possano essere utili anche per le donne, che sostanzialmente

è il nostro diciamo punto fondamentale, è un pensiero al quale lui ha aderito da subito

ha detto sì è vero hai ragione noi potremmo mettere a disposizione alcune delle nostre

cose per le donne. E allora tu vai da quella che è scusami, da quelli che sono i porta

documenti che ti impediscono che ti vengano rubati la carta di credito o i dati del cellulare

mentre sei in metropolitana, sai che basta che uno ti avvicini e ti può rubare sostanzialmente

tutti i tuoi dati e loro hanno sviluppato dei tessuti speciali che impediscono questa

cosa e questa cosa così come è venduta in certi ambienti può essere disponibile anche

per le donne. Quindi il le cose che si possono fare sono svariate. Le app sul cellulare,

piuttosto che il braccialetto salvavita, ecco anche lì, visto che noi vogliamo aggregare

tutto quello che ci può essere utile ultimamente abbiamo testato anche un nuovo dispositivo

salvavita, che si chiama Blue on active e anche lì è un esempio di costellazione di

partnership noi abbiamo per loro testato questo dispositivo con il nostro team di Ambassador

di Women Security e loro hanno reso disponibile reso disponibile questo dispositivo e quindi

non solo facciamo diamo delle cose alle donne ma testiamo anche le nuove tecnologie che

entrano sul mercato come questa, che è molto interessante, perché ha una durata lunghissima,

rispetto per esempio al cellulare che magari ti si può scaricare piuttosto che. E quindi

diciamo è anche un mondo, è non solo una costellazione di partnership home è anche

una costellazione di cose che ci possono essere utili, che vanno dai corsi di formazione fatti

dagli esperti di intelligence alle app di tecnologie che possiamo avere a disposizione,

fino anche al coinvolgimento perché no delle assicurazioni, perché tradizionalmente, nella

nostra società, chi ha pensato alla prevenzione? Le assicurazioni, le grosse compagnie assicurative

hanno anche loro delle cose che potrebbero essere meglio resi disponibili alle donne

per prevenire e tutelare la loro sicurezza.

C: Quindi se dovessi questa.. non sono un'amante delle formule però quando si parla almeno

insomma applicate alla vita, quelle non esistono, però applicate al business perché no? Allora

nel momento in cui, quello che tu mi dici, abbiamo pensato alle app, abbiamo pensato

agli aspetti del contesto militare che in effetti possono rivelarsi funzionali ad un

contesto di sicurezza anche applicato ad un contesto non militare, abbiamo pensato alle

assicurazioni, quando tu lo dici dico “ah caspita è vero, ah caspita è vero! Però

mi immagino di fronte a questa tela bianca che dovrebbe ospitare il mio business plan,

magari sono da sola o comunque siamo un gruppetto molto piccolo, non siamo ancora avviate da

un punto di vista proprio relazionale di rapporti e di network e sono lì che dico ok, da dove

parto? Che domande mi devo fare, se esistono non lo so, 3-5 domande da farmi per sbloccare

queste idee e dire “ah caspita questo potrebbe essere un player a cui non avevo pensato perché

sembra lontano mille miglia dal mio mondo ma in effetti potrebbe essere funzionale al

mio progetto!” C'è qualche domanda che ti che ti sei fatta o che consigli di fare

di fronte alla tela bianca?

P: Allora io ho un metodo un po' empirico cioè dato il problem to solve, quindi fare

in questo caso qualcosa che aiuti la prevenzione e diminuisca un po' i numeri che vediamo

di violenza sulle donne, nelle sue varie forme, vado a vedere che cosa mi può essere utile,

guardando anche che cosa succede sul mercato, gli ultimi trend e quindi identifico anche

gli attori che per me possono essere interessanti da coinvolgere. E tu dici come li contatti?

Io vado anche direttamente a contattarli, per esempio il quarto partner di Women Security

è una esperta a livello europeo di Krav Maga, quindi ha sviluppato un metodo fantastico

di difesa personale e basato sulla si chiama Respect, io ho sentito molte referenze positive

su di lei, e che come ho fatto a contattarla sono andata ad un convegno dove lei parlava

quando ho finito di parlare sono andata da lei gli ho dato la mano e ho detto sono Paola

Poli ho creato Women Security mi piacerebbe che tu fossi il nostro partner. Cioè io sono

molto diretta, forse perché ho lavorato, non so sicuramente questo è un pregio, che

forse mi arriva dall'aver lavorato per 10 anni in una multinazionale americana come

Accenture e gli americani sono molto diretti in quello che vogliono. Magari prima ti dicono

quello che vogliono e poi chiacchierano. Noi invece italiani prima chiacchieriamo e poi

ti diciamo quello che vogliamo. Ecco questo è un approccio che ho molto diretto, non

prendo tanti non prendo tanti giri, e questo secondo me con le persone paga perché sei

più trasparente, sei più diretta.

C: Probabilmente resti anche impresso nella mente di più! Figuriamoci con un'email..

adesso immagino il dire ok manda un'email: 1 non sai a chi arriva, 2 non sai a chi mandarla,

3 può finire nel cestino e non lo saprai mai, 4 non finisce nel cestino ma la legge

la persona sbagliata per cui non raggiungerà mai l'interlocutore giusto, 5 -questa sono

io- ti convinci che è stata letta ma non gliene frega niente quindi tu non vali. Quindi

no veramente ci sono delle storie che poi ci raccontiamo allucinanti che laddove, è

vero che poi presentarsi di persona magari incuto un po' di timore perché caspita

vicino lo so magari io non sono così diretta non sono così pragmatica, però se le idee

chiare effettivamente sull'obiettivo con cui si è andata lì, porca miseria dovremmo riuscire

ecco a tirare fuori, non voglio dire le palle perché è una metafora estremamente maschilista,

ma quello che voglio chiederti e questo ci sono a proposito appunto di idee chiare. Tu

hai le idee chiare sul tuo progetto, hai sempre le idee chiare anche su come l'interlocutore

potrebbe supportare il progetto oppure a volte vai lì e l'idea di partnership nasce dopo?

P: Allora io vado da un interlocutore quando secondo me ci sono delle possibili sinergie.

Quello che succede è che quando lo incontro rispetto a quelle che sono le sinergie che

io posso avere magari ipotizzato, parlando assieme ne vengono fuori anche delle altre.

Oppure in alcuni casi magari si realizza che il momento non è ancora maturo, che magari

ci potrà essere un'evoluzione fra un anno e quindi diciamo riusciamo a settare meglio

quelle che sono le aspettative. Però ecco, una cosa che ti volevo dire che secondo me

è molto importante anche per le ragazze più giovani, non abbiate mai paura di andare ad

incontrare qualcuno, di andare a proporre la vostra idea e di essere anche, di farlo

in modo molto diretto, soprattutto ecco laddove riuscite a capire che ci può essere win win

da parte di tutte e due le controparti. Riguardo questo volevo anche fare un esempio concreto

in un altro ambito. Anni fa sono entrata nel consiglio direttivo dell'associazione dirigenti

della Lombardia, mi avevano proposto di candidarmi, io non l'avevo tra l'altro mai fatto, io poi

sono una apolitica, assolutamente, pensavo quasi che non fosse nelle mie corde, e invece

mi sono detta “ma si proviamo”, perché mi piace anche provare cose nuove, e ho detto

proviamo mi sono candidata e incredibilmente ho preso più di 800 voti, una cosa veramente

per me tuttora inspiegabile. E a quel punto mi hanno chiesto “ma tu che cosa faresti

per questa associazione?” allora io ho detto “io farei qualcosa per le donne per le donne

dirigenti e quadri e che sono comunque una popolazione in grande crescita e grande togliamo

il grande comunque una popolazione in crescita perché nell'industria non c'è stato questo

sviluppo come magari in altri settori e quindi ho detto io farei qualcosa costruire qualcosa

per le donne” e a questo punto e ho pensato, qui siamo a Milano, che cosa possiamo fare

per gli per le associate per supportare e facilitare il network e la loro carriera,

la formazione? Mi hanno detto “ah costruiamo un corso di formazione per i dirigenti interni

e io ho detto ma siamo a Milano, c'è il Sole 24 ore, c'è la Bocconi, c'è il Politecnico

ma io casomai vado da loro e gli chiedo fare qualcosa assieme per le donne dirigenti nell'industria

e perché ecco per me queste sono ricchezze del territorio e quindi vedi io ho subito

pensato a chi lo fa bene a chi fa le cose fatte bene nel supportare da carriero il networking

e ho pensato subito di andare da loro per proporre di fare delle cose assieme. E in

questo, per dirti quando sono andata al Sole 24 ore non li avevo mai incontrati, non conoscevo

nessuno dentro di me ho detto adesso vado lì con questo progetto e magari mi prendono

per pazza, oppure dicono va bene abbiamo sentite tante. Invece devo dire che soprattutto il

l'idea di creare un premio per le donne di merito e talento nell'industria, che era una

cosa che non esisteva e che noi abbiamo proposto con l'obiettivo proprio di far emergere, mettere

in luce quante donne di merito ci sono nell'industria italiana è stata una cosa su cui per esempio

il Sole 24 ore si è dimostrato subito entusiasta, ha detto “certo questa è una cosa che può

avere senso”. Le donne dirigenti nell'industria sono ancora purtroppo meno del 15%, nonostante

siano cresciute negli ultimi anni, e soprattutto sono donne che noi donne che cosa facciamo?

Lavoriamo tanto, raggiungiamo i nostri risultati, poi corriamo a casa dai figli e quindi siamo

meno visibili, se vuoi, rispetto ad altri target. Quindi ho detto “come possiamo dare

una mano e soprattutto creare anche role modeling per le più giovani?” Perché se tu come

donna sei nascosta o ti si vede poco, anche le più giovani non sanno che tu esisti. Quindi

ogni anno noi premiamo 18 donne di merito e talento al Federmanager di Minerva, che

sono donne che ci vengono segnalate dal mondo dell'industria. Ogni anno ci sono profili

meravigliosi e anche la giuria, abbiamo costituito una grossa giuria, con persone insomma provenienti

dai vari ambiti sia politico, che delle istituzioni, che dell'industria e ogni anno il commento

che io ricevo da tutti, ci sono circa dodici giurati, è “ma quante donne fantastiche

che noi non avevamo neanche mai sentito nominare”. Quindi questo ha dato una particolare soddisfazione,

abbiamo anche fatto un libro, dove finora abbiamo premiato più di 100 donne e abbiamo

fatto un libro con i profili, in modo che anche questo, è su internet, tra l'altro

su Amazon, è scaricabile a 99centesimi, proprio perché abbiamo detto devo deve essere disponibile

per tutte le ragazze al prezzo di un caffè, questo è stato il nostro intento. Era per

farti un altro esempio, di un'altra idea nata e condivisa e che ha avuto successo creando

sinergie. Ah, ogni anno a queste 18 premiate viene regalato un master del Sole 24 ore,

ecco la sinergia! Anche Lancome ci ha supportato tantissimo

a tutte le premiate e anche ai giurati vengono regalate un kit particolare di prodotti della

Lancome. L'anno scorso abbiamo avuto il l'inaspettato, devo dire quasi per me, adesione anche di

un grossissimo importatore di diamanti in Italia che ha voluto regalare un diamante

ad ognuna delle premiate.

C: A questo proposito vorrei aggiungere un dettaglio che tanto dettaglio non è stato

quest'anno e non sarà probabilmente nemmeno il prossimo è legato all'aspetto dell'inclusività

per chi è in ascolto tra l'ebit cruz in ascolto e ha un progetto ho avviato in mente che riguarda

l'aspetto dell'inclusività, come nel tuo caso è quello delle donne, ma può essere

un aspetto di inclusività di altro tipo, esiste addirittura ad oggi un indice di inclusività

che ho scoperto da poco, che viene utilizzata proprio come indice anche di apprezzamento

da parte dei consumatori nei confronti delle aziende. Cioè in altre parole più l'indice

di inclusività che queste aziende e rappresentano all'interno e all'esterno è alto, più riflette

un indice di apprezzamento dei consumatori e viceversa. Quindi le aziende stanno dando,

anche quelle molto grosse, un grande valore ha questo elemento di inclusività anche per

fini diciamo così capitalistici visto che sono aziende e quindi sono non sono da meno

profit e quindi è giusto che sia così, ma possiamo utilizzare quest'onda, cavalcare

quest'onda nostro vantaggio è sapendo che anche interlocutori apparentemente irraggiungibili

potrebbero invece rivelarsi molto sensibili a tematiche che in altri momenti storico culturali

potrebbero non essere così sentite. Quindi questo ci tenevo ad aggiungerlo perché credo

che possa dare un po' di incoraggiamento anche a chi dice “oddio dove parto e dove

vado a trovare interlocutori”. Abbiamo detto.. siamo partiti dal nostro “need”,

abbiamo le idee chiare sul cosa e sul perché, sappiamo qual'è il nostro target e abbiamo

individuato una serie di interlocutori che vogliamo raggiungere o direttamente o al telefono

di persona, poi troveremo ovviamente il mezzo migliore, a seconda di ciascuna circostanza.

Quali sono tre parti del tuo business plan, proprio una volta stampato nero su bianco,

che consegni insieme alla tua presentazione, alla tua presenza, all'interlocutore di turno?

Ci sono tre elementi che non possono mancare e che ti aiutano anche a distinguerti un po'

da altre modalità di approccio?

P: Ma allora guarda, le tre parti che sicuramente ci sono nel mio business plan o comunque nelle

proposte che io ho sempre fatto e sono sempre state il fatto di promuovere qualcosa di nuovo

e che crei del valore, non solo economico ma anche del valore per le persone, a questo

io sono molto attenta, e la terza parte che sia sostenibile. La premier della Finlandia,

questa giovanissima e fantastica donna di 34 anni ha detto una cosa molto bella: “Dobbiamo

lavorare per creare un mondo più sostenibile” e questo secondo me è una cosa come io dico

sempre se ognuno di noi fa un piccolo pezzo riusciamo a creare qualcosa di grande.

Quindi questo tema della sostenibilità mi sta particolarmente a cuore, sia perché si,

tu lo sai che all'interno degli obiettivi di sostenibilità c'e anche quello dell'inclusion,

del gender gap, sia perché io credo molto -e sostenibilità sarà anche nei bilanci

delle aziende e via di seguito- credo molto nel fatto che le aziende abbiano un grandissimo

ruolo nel miglioramento della nostra società. Io ho lavorato per 10 anni in Pirelli per

sui mercati internazionali, per dieci anni in Accenture e o proprio avuto modo di vedere

quanto un'azienda può fare nel cambiare la cultura anche di chi non è necessariamente

in azienda. Quindi da questo punto di vista e io penso che per esempio anche nella start

up Women Security, che lavora soprattutto su di un tema, sul quale c'è così tanto

sommerso perché, se tu ci pensi guarda anche il movimento Mee Too, che in realtà ha portato

alla luce qualcosa che fino a prima veniva taciuto, e se tu pensi al fatto che sulla

violenza sulle donne e abbiamo solo un 11% di denunciato è incredibile questa cosa..

io penso che in questo in questo tema l'engagement delle aziende, sia sul tema della diversity,

sia su tutto quello che ci può aiutare ad avere un'effettiva, io non vi parlo tanto

di parità ma libertà sia fondamentale. Un giorno ha mai capitato di incontrare una

ragazza che si era iscritta ad un Master del Sole 24 ore e che ad un certo punto mi ha

detto Paola io non sono più riuscita ad andarci dico perché perché la sera avevo paura a

tornare a casa con la 91. Questo è limitativo della libertà questo non solo non è parità

ma questo è anche limitante della tua libertà della tua libertà come essere umano. Quindi

tutto quello che ci può aiutare a costruire un mondo più sostenibile secondo me passa

sia attraverso l'impegno della persona ma tanto anche io credo molto nelle engagement

delle aziende, che possono avere un grande potere detonatore su certi concetti e su certi

anche stili di comportamento.

C: Quindi possiamo dire riassumendo come tre pilastri, decisamente l'impatto economico

quello ci deve essere, creare valore, quindi creare valore economico l'aspetto della sostenibilità

fondamentale è il terzo tassello?

P: Primo valore economico, secondo valore per gli attori coinvolti anche come per le

persone e terzo sostenibilità.

C: Chiaro, ottimo! Vedi elementi che ad esempio se io cerco su Google come sviluppare un business

plan non mi faranno mai mi viene fuori forse valore economico, se tutto va bene e il valore

per le persone, però l'aspetto della sostenibilità è un elemento chiave, che tra l'altro si

ricollega l'inclusività di cui parlavamo prima come ben dicevi tu che, oggi come oggi

non solo è fondamentale e necessario, se vogliamo insomma salvare la realtà di cui

facciamo parte ma diventa anche un valore aggiunto, nel momento in cui ci presentiamo

a un interlocutore di un certo rilievo e di un certo tipo.

Paola, una donna che ammiri particolarmente e che pensi dovremmo intervistare dopo di

te per Impact Girl.

P: Allora guarda, devo dire che ho molte donne che ammiro e che mi piacciono molto perché

sono sia bravissime sia estremamente umane. Quindi poi magari ti mando la lista, però

visto che qui siamo in ambito un po' cinematografico, la prima che mi viene in mente è la Vice

President di Sony Pictures che è Zelda Stewart, è una donna molto molto in gamba e che sono

convinta che potrebbe dare tantissimo in un'intervista alle ragazze che ci stanno ascoltando.

C: Grazie mille non vedo l'ora di conoscerla e ascoltare anche il suo contributo. Devo

dire che questo progetto di Impact Girl, lo dico in termini un po' egoistici, oltre

al valore per chi ascolta, sta dando un grande valore anche a me perché beh noi noi ci siamo

conosciute di fatto grazie a questo progetto, e questo fa pensare alle costellazioni di

partnership, perché poi insomma a volte magari le perseguiamo senza nemmeno rendercene conto.

Io ti ringrazio tantissimo per questa chiacchierata insieme, è stata bellissima!

Ricordo alle biz girls in ascolto che troverete tutti i punti salienti della puntata suddivisi

minuto per minuto alla pagina web Biz-academy.it/podcast che comunque sarà indicata dappertutto quindi

non preoccupatevi se siete in giro e state ascoltando il podcast perché avrete i riferimenti

tra l'altro vi invito assolutamente a visitare la pagina perché sotto l'episodio la puntata

sia video che audio troverete tutti i link a cui Paola fatto riferimento nel corso della

nostra chiacchierata, che potrete visionare con calma! Grazie ancora

P: Grazie ciao!

C: Questo è tutto per la puntata di oggi, spero di averti dato qualche utile spunto

che potrai implementare sin da subito. Se crescere un business in cui credi sul web

in modo autentico e proficuo è parte dei tuoi piani e non sei ancora entrata a Biz

Academy, puoi farlo visitando il sito Biz-academy.it Noi, come sempre, ci sentiamo e vediamo alla

prossima puntata di Impact Girl [Musica]


Come Creare Collaborazioni Proficue per la Tua Azienda - YouTube Wie Sie gewinnbringende Kooperationen für Ihr Unternehmen schaffen - YouTube How to Create Profitable Collaborations for Your Company - YouTube Cómo crear colaboraciones rentables para su empresa - YouTube Jak nawiązać dochodową współpracę dla swojej firmy - YouTube Como criar colaborações rentáveis para a sua empresa - YouTube Как создать выгодное сотрудничество для вашей компании - YouTube 如何为您的企业创造有利可图的合作 - YouTube

Ciao e benvenute a una nuovissima puntata di Impact Girl, il podcast italiano tutto

al femminile dedicato alla crescita professionale e imprenditoriale di noi donne. Nella puntata

di oggi partiamo dal presupposto che quando lanciamo un nostro progetto sul mercato, quando

abbiamo la nostra start up spesso siamo da soli e il fatto di essere da soli non aiuta

con la motivazione e a volte ci scoraggiamo più facilmente anche perché essere da soli

significa crescere molto lentamente.. però c'è una strada alternativa! Una strada che

ci invita ad utilizzare e a fare leva sulle ricchezze che già abbiamo a disposizione.

Proprio di questo, e di come fare questo, parleremo insieme all'ospite della puntata

di oggi che è Paola Polli CEO e fondatrice di Women Security! Quindi primo step ricordati

di dare un'occhiata al sito Biz-Academy/podcast e oltre all'occhiata di iscriverti gratuitamente

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di Impact Girl, sia la versione audio che la versione video, ma potrei ricevere anche

i Biz Confidential, biz pillole che condivido soltanto ed esclusivamente via mail con suggerimenti

e spunti pratici per far crescere la tua attività. Step 2: goditi la puntata dall'inizio alla

fine, step 3….. basta ho finito! [Musica]

C: Paola quando si avvia una start up o un progetto imprenditoriale lo si fa spesso cercando

di realizzare tutto da sole, il che in un certo senso, è quasi un obbligo all'inizio

soprattutto se iniziamo con un budget limitato, se non abbiamo risorse, se non sappiamo dove

andarlo a cercare.. Però è un pochino una tendenza quella di far fatica a delegare.

Anche dopo, quando magari possiamo permetterci di farlo, facciamo fatica a chiedere aiuto,

facciamo fatica insomma tendiamo un po' a -non so se è una cosa solo femminile ma

non credo- tendiamo un po' a prenderci la responsabilità di tutto quanto, perché desideriamo

avere il controllo su tutto. Però questo ovviamente non ci può aiutare a crescere.

Io so che tu hai coniato un termine che è molto molto bello e molto interessante che

si chiama costellazioni di partnership che ci può aiutare, dimmi se sbaglio, in ogni

fase della nostra start up o del nostro progetto per crescere, è giusto?

P: esatto ma c'è una cosa in cui io ho sempre creduto molto e che mi ha sempre aiutato molto

in tutte le mie esperienze lavorative, sia quando in Pirelli andavo in giro per il mondo,

sia in Accenture sia poi nei progetti che ho sviluppato di seguito, ed è che il fatto

di saper individuare le sinergie tra le cose e creare delle costellazioni di relazioni

o di partnership o di alleanze che possano in qualche modo, come dire, avere dentro loro

stesse una linfa e per andare avanti per me è sempre stato un meccanismo di successo.

E così quando ho pensato, ho avuto un'idea per creare una startup, anzi, ne ho avute

più di una, però questa è quella su cui mi sono focalizzata in questo in questi ultimi

anni, ho pensato subito quali potrebbero essere gli attori che con

il loro contributo potrebbero non solo avere delle sinergie nell'entrare in questa startup,

ma potrebbero far funzionare molto meglio la start up e aiutarmi meglio a raggiungere

l'obiettivo, questo sostanzialmente. Per cui io ho pensato il a questo concetto di costellazione

di partnership anche quando ho avuto l'idea della startup e ho pensato di farla. La startup

qui mi faccio riferimento è una startup in particolare innovativa a vocazione sociale.

Si chiama Women Security and women security.com e l'obiettivo, la nostra mission, è quella

di riuscire ad aggregare tutto quello che può aiutare le donne nella prevenzione della

violenza e comunque di qualsiasi forma di attenzione negativa attraverso il coinvolgimento

e l'utilizzo degli esperti e delle tecnologie. Capirai che già il costrutto dice “ok voglio

fare qualcosa di concreto per aiutare la prevenzione della violenza delle donne, ma come voglio

fare qualcosa di concreto? Voglio farlo utilizzando le nuove tecnologie, utilizzando gli esperti

di security, di intelligence in un modo nuovo rispetto a prima.”

C: Quindi di fatto, avendo chiara, nel tuo caso specifico di Women Security, la mission,

quindi il perché e il che cosa, ti sei chiesta a questo punto “ok devo costruire delle

costellazioni di partnership quindi quali sono le persone gli interlocutori a cui posso

rivolgermi per chiedere un supporto” immagino di vario tipo, spiegaci meglio questo processo.

Quindi tu sei a tavolino, metaforicamente parlando, hai il tuo business plan e devi

inserirci queste costellazioni di partnership, come cominci? Come l'hai fatto?

P: Io sono andata da quelli bravi, dai più bravi nel tutelare la tua sicurezza e nel

prevenire e prevenirti dalle situazioni di rischio. Quindi sono andata da grosse società

nazionali e multinazionali che operano sia in Italia, sia all'estero nei settori della

sicurezza personale della sicurezza e per le aziende nella sicurezza e per le città,

sono andata da loro e ho detto guardate e noi abbiamo questa mission, vogliamo veramente

aiutare le donne e dare qualcosa di concreto per prevenire le situazioni di rischio non

solo aggressioni da esterno ma anche violenza psicologica e sexual harrassment mente tutti

gli ambiti cyberbullismo bullismo tutti gli ambiti in cui noi possiamo noi oi nostri cari

quindi i nostri figli ai genitori anziani possiamo essere attenzionati in modo negativo

e sono andata da loro a costruire a proporgli di costruire assieme qualcosa di nuovo per

le donne che lo potessero aiutare. E allora tu dici “che cosa, che situazioni ti sei

trovata davanti?” anche perché non è così consueto per le donne pensare al mondo dell'intelligence

come qualcosa che ci possa venire in aiuto no? Vabbè io ho avuto l'opportunità di conoscere

tutto questo mondo quando viaggiavo tantissimo in giro per il mondo con Pirelli, quando ero

Marketing and Communication Manager per tutti i paesi arabi e di seguto insomma eravamo

particolarmente monitorati per ovvie ovvie ragioni e quindi questo mi ha permesso di

sapere che cosa loro possono fare e quindi il livello di indicazioni che ti possono dare,

le conoscenze che hanno e anche le tecnologie di cui possono disporre per noi sono una risorsa

favolosa. Ti faccio un esempio: il primo giorno che io sono.. tra i nostri partner è United

Risk e che è una società specializzata nella sicurezza e di anche della creazione di nuovi

operazioni immobiliari quindi non solo fa sicurezza della persona privata ma soprattutto

sicurezza legata e diciamo al costruire nuovi modi di vivere, alle smart city e via di seguito,

più sicuri.. quando sono entrata da loro e mi sono trovata di fronte a una centrale

operativa e grandissima, piena di megaschermi piena di esperti di professionisti. La sensazione

che io ho avuto, te la dico così, in modo che riesco a renderla, la sensazione che ho

avuto è stato di trovarmi a Csi miami. Era Csi Milano ma era come Csi miami. Per cui

da lì vedi e controlli parti importantissime della città, attività, hotel, dal negozio

di.. non posso dirlo perché è riservato, però ecco quando io ho visto questa cosa

ho detto “meraviglioso” schermi, esperti che ti rispondono al telefono per qualsiasi

esigenza che tu abbia e a questo punto io ho detto “non si può mettere una linea

telefonica anche per le donne?” aggiungere un telefono un numero anche per le donne avete

già una cosa meravigliosa possiamo aggiungere questo. E quindi il presidente di questa società,

che ha molto a cuore le tematiche relative alla sicurezza delle donne, perché per sua

esperienza insomma ha visto quanto sia difficile riuscire a proteggerci e ha aderito a questa

mission a ed è stato felice di entrare in partnership con Women Security.. questo è

bellissimo.. questo per farti un esempio..

C: ..che mi fa capire una cosa importante, due cose importanti: la prima che sarebbe

utile aver già coltivato un network di potenziali partners interlocutori, figure che in qualche

modo possono darci una mano. Non è sempre facile, quindi la prima domanda che ti faccio

a seguire è: se non ho la fortuna o un bagaglio esperienziale che mi ha consentito, come nel

tuo caso di aprirmi ad un mondo che diventa poi funzionale ad un mio progetto e devo partire

da zero, ho questa idea pazzesca ma devo approcciare questi players che possono rivelarsi irraggiungibili

alle volte, come fare? E una parte della risposta l'hai già data, perché quando hai nominato

questa persona che di fatto sai e sapevi essere particolarmente sensibile a questa tematica

per questioni personali, è chiaro che quello è già un fattore in comune, sai già che

questo potenziale player, per quanto irraggiungibile perché magari non hai un contatto diretto,

però può rimanere colpito da un progetto che in qualche modo è affine ad un suo interesse

di stampo sociale o meno che sia. Che altri mezzi possiamo suggerire di utilizzare ad

una donna che si trova anche un po' intimorita di fronte a un mondo che non le appartiene,

non le è mai appartenuto come quello corporate, se i players sono nel mondo corporate o semplicemente

ha paura di esporsi, perché dice “caspita io non sono nessuno, parto da zero ma chi

vuoi che mi ascolti?

P: Brava! Hai detto bene? Io non sono nessuno, parto da zero, chi vuoi che mi ascolti.. e

questa è una cosa fondamentale perché anch'io avevo questo retro pensiero, però poi, per

tutti i progetti che ho seguito, mi sono resa conto che se tu hai un progetto bello che

può andare in sinergia con gli obiettivi anche del tuo interlocutore vieni ascoltato

e riesce a catturare l'attenzione. E ti dico una cosa, la costellazione di partnership

che io ho all'interno di Women Security sono tutti i partner che io non conoscevo. Io sono

andata da loro con una proposta con una con questa idea con un business plan e a loro

è piaciuta l'idea hanno voluto aderire.. ti faccio un altro esempio: sono entrata anche

in contatto con mondi che io non avrei mai per esempio che non avevo mai conosciuto prima.

Una delle società che con quest'anno in partnership è la Sigint, è la capogruppo di sei società

che ci sono in giro per il mondo che si occupano tutte di sicurezza e anche di intelligenza

artificiale applicata alla sicurezza e si occupano di Travel Security e quindi queste

società danno tutta una serie di servizi ai governi e alle aziende di altissimo livello.

Il riferimento di questa società che ha creato queste queste società è un generale dell'esercito,

quindi anche mondi se vuoi rispetto a noi donne abbastanza lontani e il lui ha creduto

molto in questo è stato uno dei primi a credere in Women Security perché effettivamente il

pensiero che tutte queste cose possano essere utili anche per le donne, che sostanzialmente

è il nostro diciamo punto fondamentale, è un pensiero al quale lui ha aderito da subito

ha detto sì è vero hai ragione noi potremmo mettere a disposizione alcune delle nostre

cose per le donne. E allora tu vai da quella che è scusami, da quelli che sono i porta

documenti che ti impediscono che ti vengano rubati la carta di credito o i dati del cellulare

mentre sei in metropolitana, sai che basta che uno ti avvicini e ti può rubare sostanzialmente

tutti i tuoi dati e loro hanno sviluppato dei tessuti speciali che impediscono questa

cosa e questa cosa così come è venduta in certi ambienti può essere disponibile anche

per le donne. Quindi il le cose che si possono fare sono svariate. Le app sul cellulare,

piuttosto che il braccialetto salvavita, ecco anche lì, visto che noi vogliamo aggregare

tutto quello che ci può essere utile ultimamente abbiamo testato anche un nuovo dispositivo

salvavita, che si chiama Blue on active e anche lì è un esempio di costellazione di

partnership noi abbiamo per loro testato questo dispositivo con il nostro team di Ambassador

di Women Security e loro hanno reso disponibile reso disponibile questo dispositivo e quindi

non solo facciamo diamo delle cose alle donne ma testiamo anche le nuove tecnologie che

entrano sul mercato come questa, che è molto interessante, perché ha una durata lunghissima,

rispetto per esempio al cellulare che magari ti si può scaricare piuttosto che. E quindi

diciamo è anche un mondo, è non solo una costellazione di partnership home è anche

una costellazione di cose che ci possono essere utili, che vanno dai corsi di formazione fatti

dagli esperti di intelligence alle app di tecnologie che possiamo avere a disposizione,

fino anche al coinvolgimento perché no delle assicurazioni, perché tradizionalmente, nella

nostra società, chi ha pensato alla prevenzione? Le assicurazioni, le grosse compagnie assicurative

hanno anche loro delle cose che potrebbero essere meglio resi disponibili alle donne

per prevenire e tutelare la loro sicurezza.

C: Quindi se dovessi questa.. non sono un'amante delle formule però quando si parla almeno

insomma applicate alla vita, quelle non esistono, però applicate al business perché no? Allora

nel momento in cui, quello che tu mi dici, abbiamo pensato alle app, abbiamo pensato

agli aspetti del contesto militare che in effetti possono rivelarsi funzionali ad un

contesto di sicurezza anche applicato ad un contesto non militare, abbiamo pensato alle

assicurazioni, quando tu lo dici dico “ah caspita è vero, ah caspita è vero! Però

mi immagino di fronte a questa tela bianca che dovrebbe ospitare il mio business plan,

magari sono da sola o comunque siamo un gruppetto molto piccolo, non siamo ancora avviate da

un punto di vista proprio relazionale di rapporti e di network e sono lì che dico ok, da dove

parto? Che domande mi devo fare, se esistono non lo so, 3-5 domande da farmi per sbloccare

queste idee e dire “ah caspita questo potrebbe essere un player a cui non avevo pensato perché

sembra lontano mille miglia dal mio mondo ma in effetti potrebbe essere funzionale al

mio progetto!” C'è qualche domanda che ti che ti sei fatta o che consigli di fare

di fronte alla tela bianca?

P: Allora io ho un metodo un po' empirico cioè dato il problem to solve, quindi fare

in questo caso qualcosa che aiuti la prevenzione e diminuisca un po' i numeri che vediamo

di violenza sulle donne, nelle sue varie forme, vado a vedere che cosa mi può essere utile,

guardando anche che cosa succede sul mercato, gli ultimi trend e quindi identifico anche

gli attori che per me possono essere interessanti da coinvolgere. E tu dici come li contatti?

Io vado anche direttamente a contattarli, per esempio il quarto partner di Women Security

è una esperta a livello europeo di Krav Maga, quindi ha sviluppato un metodo fantastico

di difesa personale e basato sulla si chiama Respect, io ho sentito molte referenze positive

su di lei, e che come ho fatto a contattarla sono andata ad un convegno dove lei parlava

quando ho finito di parlare sono andata da lei gli ho dato la mano e ho detto sono Paola

Poli ho creato Women Security mi piacerebbe che tu fossi il nostro partner. Cioè io sono

molto diretta, forse perché ho lavorato, non so sicuramente questo è un pregio, che

forse mi arriva dall'aver lavorato per 10 anni in una multinazionale americana come

Accenture e gli americani sono molto diretti in quello che vogliono. Magari prima ti dicono

quello che vogliono e poi chiacchierano. Noi invece italiani prima chiacchieriamo e poi

ti diciamo quello che vogliamo. Ecco questo è un approccio che ho molto diretto, non

prendo tanti non prendo tanti giri, e questo secondo me con le persone paga perché sei

più trasparente, sei più diretta.

C: Probabilmente resti anche impresso nella mente di più! Figuriamoci con un'email..

adesso immagino il dire ok manda un'email: 1 non sai a chi arriva, 2 non sai a chi mandarla,

3 può finire nel cestino e non lo saprai mai, 4 non finisce nel cestino ma la legge

la persona sbagliata per cui non raggiungerà mai l'interlocutore giusto, 5 -questa sono

io- ti convinci che è stata letta ma non gliene frega niente quindi tu non vali. Quindi

no veramente ci sono delle storie che poi ci raccontiamo allucinanti che laddove, è

vero che poi presentarsi di persona magari incuto un po' di timore perché caspita

vicino lo so magari io non sono così diretta non sono così pragmatica, però se le idee

chiare effettivamente sull'obiettivo con cui si è andata lì, porca miseria dovremmo riuscire

ecco a tirare fuori, non voglio dire le palle perché è una metafora estremamente maschilista,

ma quello che voglio chiederti e questo ci sono a proposito appunto di idee chiare. Tu

hai le idee chiare sul tuo progetto, hai sempre le idee chiare anche su come l'interlocutore

potrebbe supportare il progetto oppure a volte vai lì e l'idea di partnership nasce dopo?

P: Allora io vado da un interlocutore quando secondo me ci sono delle possibili sinergie.

Quello che succede è che quando lo incontro rispetto a quelle che sono le sinergie che

io posso avere magari ipotizzato, parlando assieme ne vengono fuori anche delle altre.

Oppure in alcuni casi magari si realizza che il momento non è ancora maturo, che magari

ci potrà essere un'evoluzione fra un anno e quindi diciamo riusciamo a settare meglio

quelle che sono le aspettative. Però ecco, una cosa che ti volevo dire che secondo me

è molto importante anche per le ragazze più giovani, non abbiate mai paura di andare ad

incontrare qualcuno, di andare a proporre la vostra idea e di essere anche, di farlo

in modo molto diretto, soprattutto ecco laddove riuscite a capire che ci può essere win win

da parte di tutte e due le controparti. Riguardo questo volevo anche fare un esempio concreto

in un altro ambito. Anni fa sono entrata nel consiglio direttivo dell'associazione dirigenti

della Lombardia, mi avevano proposto di candidarmi, io non l'avevo tra l'altro mai fatto, io poi

sono una apolitica, assolutamente, pensavo quasi che non fosse nelle mie corde, e invece

mi sono detta “ma si proviamo”, perché mi piace anche provare cose nuove, e ho detto

proviamo mi sono candidata e incredibilmente ho preso più di 800 voti, una cosa veramente

per me tuttora inspiegabile. E a quel punto mi hanno chiesto “ma tu che cosa faresti

per questa associazione?” allora io ho detto “io farei qualcosa per le donne per le donne

dirigenti e quadri e che sono comunque una popolazione in grande crescita e grande togliamo

il grande comunque una popolazione in crescita perché nell'industria non c'è stato questo

sviluppo come magari in altri settori e quindi ho detto io farei qualcosa costruire qualcosa

per le donne” e a questo punto e ho pensato, qui siamo a Milano, che cosa possiamo fare

per gli per le associate per supportare e facilitare il network e la loro carriera,

la formazione? Mi hanno detto “ah costruiamo un corso di formazione per i dirigenti interni

e io ho detto ma siamo a Milano, c'è il Sole 24 ore, c'è la Bocconi, c'è il Politecnico

ma io casomai vado da loro e gli chiedo fare qualcosa assieme per le donne dirigenti nell'industria

e perché ecco per me queste sono ricchezze del territorio e quindi vedi io ho subito

pensato a chi lo fa bene a chi fa le cose fatte bene nel supportare da carriero il networking

e ho pensato subito di andare da loro per proporre di fare delle cose assieme. E in

questo, per dirti quando sono andata al Sole 24 ore non li avevo mai incontrati, non conoscevo

nessuno dentro di me ho detto adesso vado lì con questo progetto e magari mi prendono

per pazza, oppure dicono va bene abbiamo sentite tante. Invece devo dire che soprattutto il

l'idea di creare un premio per le donne di merito e talento nell'industria, che era una

cosa che non esisteva e che noi abbiamo proposto con l'obiettivo proprio di far emergere, mettere

in luce quante donne di merito ci sono nell'industria italiana è stata una cosa su cui per esempio

il Sole 24 ore si è dimostrato subito entusiasta, ha detto “certo questa è una cosa che può

avere senso”. Le donne dirigenti nell'industria sono ancora purtroppo meno del 15%, nonostante

siano cresciute negli ultimi anni, e soprattutto sono donne che noi donne che cosa facciamo?

Lavoriamo tanto, raggiungiamo i nostri risultati, poi corriamo a casa dai figli e quindi siamo

meno visibili, se vuoi, rispetto ad altri target. Quindi ho detto “come possiamo dare

una mano e soprattutto creare anche role modeling per le più giovani?” Perché se tu come

donna sei nascosta o ti si vede poco, anche le più giovani non sanno che tu esisti. Quindi

ogni anno noi premiamo 18 donne di merito e talento al Federmanager di Minerva, che

sono donne che ci vengono segnalate dal mondo dell'industria. Ogni anno ci sono profili

meravigliosi e anche la giuria, abbiamo costituito una grossa giuria, con persone insomma provenienti

dai vari ambiti sia politico, che delle istituzioni, che dell'industria e ogni anno il commento

che io ricevo da tutti, ci sono circa dodici giurati, è “ma quante donne fantastiche

che noi non avevamo neanche mai sentito nominare”. Quindi questo ha dato una particolare soddisfazione,

abbiamo anche fatto un libro, dove finora abbiamo premiato più di 100 donne e abbiamo

fatto un libro con i profili, in modo che anche questo, è su internet, tra l'altro

su Amazon, è scaricabile a 99centesimi, proprio perché abbiamo detto devo deve essere disponibile

per tutte le ragazze al prezzo di un caffè, questo è stato il nostro intento. Era per

farti un altro esempio, di un'altra idea nata e condivisa e che ha avuto successo creando

sinergie. Ah, ogni anno a queste 18 premiate viene regalato un master del Sole 24 ore,

ecco la sinergia! Anche Lancome ci ha supportato tantissimo

a tutte le premiate e anche ai giurati vengono regalate un kit particolare di prodotti della

Lancome. L'anno scorso abbiamo avuto il l'inaspettato, devo dire quasi per me, adesione anche di

un grossissimo importatore di diamanti in Italia che ha voluto regalare un diamante

ad ognuna delle premiate.

C: A questo proposito vorrei aggiungere un dettaglio che tanto dettaglio non è stato

quest'anno e non sarà probabilmente nemmeno il prossimo è legato all'aspetto dell'inclusività

per chi è in ascolto tra l'ebit cruz in ascolto e ha un progetto ho avviato in mente che riguarda

l'aspetto dell'inclusività, come nel tuo caso è quello delle donne, ma può essere

un aspetto di inclusività di altro tipo, esiste addirittura ad oggi un indice di inclusività

che ho scoperto da poco, che viene utilizzata proprio come indice anche di apprezzamento

da parte dei consumatori nei confronti delle aziende. Cioè in altre parole più l'indice

di inclusività che queste aziende e rappresentano all'interno e all'esterno è alto, più riflette

un indice di apprezzamento dei consumatori e viceversa. Quindi le aziende stanno dando,

anche quelle molto grosse, un grande valore ha questo elemento di inclusività anche per

fini diciamo così capitalistici visto che sono aziende e quindi sono non sono da meno

profit e quindi è giusto che sia così, ma possiamo utilizzare quest'onda, cavalcare

quest'onda nostro vantaggio è sapendo che anche interlocutori apparentemente irraggiungibili

potrebbero invece rivelarsi molto sensibili a tematiche che in altri momenti storico culturali

potrebbero non essere così sentite. Quindi questo ci tenevo ad aggiungerlo perché credo

che possa dare un po' di incoraggiamento anche a chi dice “oddio dove parto e dove

vado a trovare interlocutori”. Abbiamo detto.. siamo partiti dal nostro “need”,

abbiamo le idee chiare sul cosa e sul perché, sappiamo qual'è il nostro target e abbiamo

individuato una serie di interlocutori che vogliamo raggiungere o direttamente o al telefono

di persona, poi troveremo ovviamente il mezzo migliore, a seconda di ciascuna circostanza.

Quali sono tre parti del tuo business plan, proprio una volta stampato nero su bianco,

che consegni insieme alla tua presentazione, alla tua presenza, all'interlocutore di turno?

Ci sono tre elementi che non possono mancare e che ti aiutano anche a distinguerti un po'

da altre modalità di approccio?

P: Ma allora guarda, le tre parti che sicuramente ci sono nel mio business plan o comunque nelle

proposte che io ho sempre fatto e sono sempre state il fatto di promuovere qualcosa di nuovo

e che crei del valore, non solo economico ma anche del valore per le persone, a questo

io sono molto attenta, e la terza parte che sia sostenibile. La premier della Finlandia,

questa giovanissima e fantastica donna di 34 anni ha detto una cosa molto bella: “Dobbiamo

lavorare per creare un mondo più sostenibile” e questo secondo me è una cosa come io dico

sempre se ognuno di noi fa un piccolo pezzo riusciamo a creare qualcosa di grande.

Quindi questo tema della sostenibilità mi sta particolarmente a cuore, sia perché si,

tu lo sai che all'interno degli obiettivi di sostenibilità c'e anche quello dell'inclusion,

del gender gap, sia perché io credo molto -e sostenibilità sarà anche nei bilanci

delle aziende e via di seguito- credo molto nel fatto che le aziende abbiano un grandissimo

ruolo nel miglioramento della nostra società. Io ho lavorato per 10 anni in Pirelli per

sui mercati internazionali, per dieci anni in Accenture e o proprio avuto modo di vedere

quanto un'azienda può fare nel cambiare la cultura anche di chi non è necessariamente

in azienda. Quindi da questo punto di vista e io penso che per esempio anche nella start

up Women Security, che lavora soprattutto su di un tema, sul quale c'è così tanto

sommerso perché, se tu ci pensi guarda anche il movimento Mee Too, che in realtà ha portato

alla luce qualcosa che fino a prima veniva taciuto, e se tu pensi al fatto che sulla

violenza sulle donne e abbiamo solo un 11% di denunciato è incredibile questa cosa..

io penso che in questo in questo tema l'engagement delle aziende, sia sul tema della diversity,

sia su tutto quello che ci può aiutare ad avere un'effettiva, io non vi parlo tanto

di parità ma libertà sia fondamentale. Un giorno ha mai capitato di incontrare una

ragazza che si era iscritta ad un Master del Sole 24 ore e che ad un certo punto mi ha

detto Paola io non sono più riuscita ad andarci dico perché perché la sera avevo paura a

tornare a casa con la 91. Questo è limitativo della libertà questo non solo non è parità

ma questo è anche limitante della tua libertà della tua libertà come essere umano. Quindi

tutto quello che ci può aiutare a costruire un mondo più sostenibile secondo me passa

sia attraverso l'impegno della persona ma tanto anche io credo molto nelle engagement

delle aziende, che possono avere un grande potere detonatore su certi concetti e su certi

anche stili di comportamento.

C: Quindi possiamo dire riassumendo come tre pilastri, decisamente l'impatto economico

quello ci deve essere, creare valore, quindi creare valore economico l'aspetto della sostenibilità

fondamentale è il terzo tassello?

P: Primo valore economico, secondo valore per gli attori coinvolti anche come per le

persone e terzo sostenibilità.

C: Chiaro, ottimo! Vedi elementi che ad esempio se io cerco su Google come sviluppare un business

plan non mi faranno mai mi viene fuori forse valore economico, se tutto va bene e il valore

per le persone, però l'aspetto della sostenibilità è un elemento chiave, che tra l'altro si

ricollega l'inclusività di cui parlavamo prima come ben dicevi tu che, oggi come oggi

non solo è fondamentale e necessario, se vogliamo insomma salvare la realtà di cui

facciamo parte ma diventa anche un valore aggiunto, nel momento in cui ci presentiamo

a un interlocutore di un certo rilievo e di un certo tipo.

Paola, una donna che ammiri particolarmente e che pensi dovremmo intervistare dopo di

te per Impact Girl.

P: Allora guarda, devo dire che ho molte donne che ammiro e che mi piacciono molto perché

sono sia bravissime sia estremamente umane. Quindi poi magari ti mando la lista, però

visto che qui siamo in ambito un po' cinematografico, la prima che mi viene in mente è la Vice

President di Sony Pictures che è Zelda Stewart, è una donna molto molto in gamba e che sono

convinta che potrebbe dare tantissimo in un'intervista alle ragazze che ci stanno ascoltando.

C: Grazie mille non vedo l'ora di conoscerla e ascoltare anche il suo contributo. Devo

dire che questo progetto di Impact Girl, lo dico in termini un po' egoistici, oltre

al valore per chi ascolta, sta dando un grande valore anche a me perché beh noi noi ci siamo

conosciute di fatto grazie a questo progetto, e questo fa pensare alle costellazioni di

partnership, perché poi insomma a volte magari le perseguiamo senza nemmeno rendercene conto.

Io ti ringrazio tantissimo per questa chiacchierata insieme, è stata bellissima!

Ricordo alle biz girls in ascolto che troverete tutti i punti salienti della puntata suddivisi

minuto per minuto alla pagina web Biz-academy.it/podcast che comunque sarà indicata dappertutto quindi

non preoccupatevi se siete in giro e state ascoltando il podcast perché avrete i riferimenti

tra l'altro vi invito assolutamente a visitare la pagina perché sotto l'episodio la puntata

sia video che audio troverete tutti i link a cui Paola fatto riferimento nel corso della

nostra chiacchierata, che potrete visionare con calma! Grazie ancora

P: Grazie ciao!

C: Questo è tutto per la puntata di oggi, spero di averti dato qualche utile spunto

che potrai implementare sin da subito. Se crescere un business in cui credi sul web

in modo autentico e proficuo è parte dei tuoi piani e non sei ancora entrata a Biz

Academy, puoi farlo visitando il sito Biz-academy.it Noi, come sempre, ci sentiamo e vediamo alla

prossima puntata di Impact Girl [Musica]