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One World Italiano (B1), One World Italiano Lezione 61 - Livello Intermedio (B1)

One World Italiano Lezione 61 - Livello Intermedio (B1)

Ciao a tutti!! Come state?

Io bene, come vedete sono di nuovo in pigiama,

ma questa volta sto per andare a dormire.

Voi cosa fate prima di andare a dormire?

Io leggo qualcosa.

Oggi ragazzi, mi va di leggere delle fiabe.

Eh si, sono un pò bambina, lo sapete.

Ho diversi libri di fiabe,

però ne sto cercando uno in particolare che non trovo.

Infatti ragazzi questa è la 61esima lezione

ed è dedicata anche ai bambini.

Perchè qualcuno nei commenti

mi ha detto che vorrebbe che io dedicassi una lezione anche ai bambini.

Questa lezione è dedicata anche ai bambini

e a tutti quelli che amano sognare e pensare al passato,

a quel che successe tanto tanto tanto tempo fa,

come nelle fiabe.

Allora ragazzi io vi volevo raccontare la bella storia della Bella addormentata nel bosco.

Però, sapete com'è, non ho molta memoria

e non me la ricordo benissimo.

E in più non trovo il libro.

E allora va beh, io ve la racconto,

vi faccio vedere qualche immagine su Internet.

Allora, inizio a raccontarvi la storia.

Questa è la Bella addormentata nel bosco.

Vi voglio raccontare questa storia proprio perchè dato che sto andando a dormire

mi ero preparata questa storia, questa fiaba.

Eh va bene, quindi allora, questa è la Bella addormentata nel bosco.

Allora, inizio a raccontare.

C'era una volta, tanto tanto tanto tempo fa,

un castello incantato

in cui vivevano, ops, eccolo qua,

in cui vivevano un Re e una Regina.

Il Re e la regina desideravano tanto un bambino o una bambina,

però restarono tanti anni senza figli.

E quindi erano un pò tristi.

Un giorno però annunciarono una bellissima notizia,

che presto sarebbe arrivato un principino o una principessa.

Beh, allora non c'era l'ecografia,

dai Veronica, non roviniamo le fiabe.

Eh va bene, quindi questa principessa un giorno arrivò

e la chiamarono Aurora.

Vedete, qua c'è nell'illustrazione.

Il Re e la Regina con la bambina in braccio.

Quindi loro organizzarono una festa, una festa bellissima,

per la nascita della principessina.

E arrivarono da tutto il Regno per festegiare insieme a loro.

Però c'era qualcuna che non era contenta di questa festa,

perchè non era stata invitata.

Era la matrigna insieme alle sorellastre.

Alle sorellastre di....

Allora, pensavo di aver trovato il libro ragazzi,

ma siccome Aurora non aveva altri fratelli e altre sorelle,

si è vero, non poteva avere matrigne e sorellastre.

E quindi forse ragazzi...

Si, ho sbagliato favola, abbiate pazienza.

Questa è Cenerentola.

In più ragazzi mi sono dimenticata il seguito...

Ve l'ho detto ho poca memoria della storia della Bella addormentata.

Infatti questa qua è Cenerentola.

Ascoltate ragazzi, io continuo a raccontarvi la storia di Cenerentola,

tanto è bionda, si somigliano molto lei e la Bella addormentata.

Sono tutte e due bionde, tutte e due principesse,

e continuiamo a raccontare la storia di Cenerentola.

Allora dai, di Cenerentola almeno ho il libro.

E infatti, questa è la matrigna con le sorellastre,

quando erano piccole. Erano brutte anche da piccole.

E questa è Cenerentola con la matrigna e le sorellastre.

La matrigna e le sorellastre un giorno ricevettero una lettera.

Vedete?

Ricevettero una lettera.

Era un invito a una bellissima festa da ballo,

indovinate da dove?

Arrivava proprio dal Palazzo Reale.

Era una lettera inviata dal Principe in persona,

eccolo qua, aspettate che ve lo faccio vedere,

perchè il principe, eccolo qua, cercava moglie.

E quindi organizzò una bellissima festa

e invitò tutte le ragazze del Regno.

Anche Cenerentola ricevette l'invito alla festa,

però nell'invito c'era scritto che non poteva assolutamente portare io Sette Nani.

Oh no ragazzi, ho sbagliato di nuovo.

Aspettate, i Sette Nani, eccoli qua!

I Sette Nani non hanno niente a che fare con Cenerentola,

ma appartengono alla fiaba di Biancaneve.

Adesso mi sono dimenticata anche la storia di Cenerentola.

Ascoltate, io continuo con la storia di Biancaneve.

Biancaneve non è bionda, però è molto bella. E' una principessa.

E anche lei,è vero, aveva una matrigna. Eccola qua!

Una matrigna cattiva, per quello le ho confuse.

E continuo con la storia di Biancaneve.

La matrigna cattiva però voleva ucciderla,

era molto molto cattiva.

Infatti la matrigna ordinò al cacciatore

di ucciderla.

Allora Biancaneve, quando capì che il cacciatore voleva ucciderla,

lei corse via e scappò lontano lontano lontano.

Attraversò tutta la foresta incantata,

fino ad arrivare alla casetta dei Sette Nani.

Eccola qua!

Quindi oltre ai Sette Nani,che abbiamo visto,

nella casetta del bosco lei incontrò anche un simpaticissimo coniglio,

che era sempre in ritardo.

Oh no ragazzi, ho sbagliato di nuovo.

Ho sbagliato di nuovo, accidenti!

Eccolo qua, questo era il Bianconiglio sempre in ritardo.

Però non era la favola di Biancaneve,

ma era la fiaba di Alice, di Alice nel Paese delle meraviglie.

Io continuo ragazzi, perchè non mi ricordo più niente.

E quindi Alice seguì il Bianconiglio.

Lo seguì talmente tanto, corse tanto tanto tanto

finchè arrivò alla casa...

Alla casa dei Sette Nani

e lì incontrò Biancaneve.

E quindi io ho riunito queste storie.

Va bene ragazzi, un'altra volta. Io ormai non ricordo più niente.

Allora, gli adulti immagino che abbiano già cambiato canale YouTube, con ragione.

E i bambini saranno andati o a dormire o a giocare.

Allora bambini, se siete andati a giocare avete fatto bene.

E io ho fatto una buona azione

perchè i bambini passano troppo tempo su Internet.

I bambini di oggi, quindi almeno ho fatto qualcosa di buono.

E poi dai, a parte tutto il caos e queste fiabe raccontate malissimo

almeno abbiamo imparato qualche cosa.

Abbiamo imparato il passato remoto.

Eh si, c'era una volta il passato remoto tanto tanto tanto tempo fa.

Infatti, quando usiamo il passato remoto?

Usiamo il passato remoto per raccontare per esempio delle fiabe,

come quella di Cenerentola mischiata a Biancaneve, alla Bella addormentata e Alice.

Per raccontare delle fiabe, quindi delle storie senza tempo,

in un castello incantato,

eccolo qua,

quindi delle storie successe tanto tanto tempo fa.

In un castello, in un tempo remoto,

proprio come il nostro passato remoto.

Usiamo il passato remoto anche per parlare di eventi storici,

per parlare della storia di un Paese, di una Nazione.

Per raccontare come ho detto, eventi successi tanto tempo fa.

Per esempio troviamo il passato remoto nei romanzi.

Infatti noi dobbiamo specialmente imparare a conoscere il passato remoto,

perchè quando leggiamo un romanzo, un libro di storia,

un qualsiasi avvenimento accaduto tanto tempo fa,

noi troviamo nei libri e nei giornali il passato remoto.

Quindi noi dobbiamo essere bravi a riconoscerlo,

oddio dovete, perchè ha tante tante irregolarità.

Ma oggi non ci complichiamo la vita

e impariamo i verbi regolari al passato remoto.

Poi vi dico anche di rivedere la lezione 40.

Nella lezione 40 io parlo della differenza tra passato prossimo e imperfetto.

Bene, voi dovete usare il passato remoto al posto del passato prossimo.

Perchè il passato prossimo diciamo lo usiamo più che altro

per raccontare cose che sono successe ieri, l'altro giorno, il mese scorso,

anche l'anno scorso, ma che hanno ancora effetti nel presente.

Il passato remoto remoto di solito, anzi praticamente sempre,

non è legato al presente.

E' qualcosa di remoto, una cosa remota.

Una cosa successa tantissimo tempo fa.

La differenza è che il passato remoto è un tempo semplice,

il passato prossimo è un tempo composto.

Però, se guardete la lezione 40,

se voi parlate di qualcosa successa tanto tempo fa

dovete usare il passato remoto al posto del passato prossimo.

Vi dico un'altra cosa, prima di vedere le coniugazioni.

Il passato remoto, nella lingua parlata,

molto spesso non viene usato.

Noi non usiamo il passato remoto nella lingua parlata,

non lo usiamo noi in Sardegna,

non lo usano nelle Regioni del Nord

e nella maggior parte delle Regioni del Centro.

Però viene usato molto in Toscana

e nel Sud Italia, anche in Sicilia.

Quindi in queste Regioni voi sentirete la gente che parla e usa il passato remoto.

Invece se andate nel Nord, al Centro in Sardegna sentirete il passato prossimo.

Di solito noi, nelle Regioni del Nord e del Centro preferiamo il passato prossimo,

perchè ha meno irregolarità del passato remoto.

E poi perchè i participi, anche se sono irregolari,

si ripetono in altri tempi verbali che abbiamo già studiato.

Invece diciamo, il passato remoto presenta più irregolarità

non so perchè ma nella lingua parlata da noi e in altre Regioni non si usa,

però ovviamente lo dobbiamo conoscere

perchè se parliamo di un avvenimento storico, se leggiamo un qualsiasi romanzo

e non conosciamo il passato remoto rischiamo di non capire.

Benissimo, quindi premesso tutto questo, vediamo le coniugazioni.

Allora, abbiamo detto che nel Regno della Bella addormentata nel bosco,

tutti arrivarono per vedere la nuova principessina.

Quindi vediamo la coniugazione del verbo arrivare che termina in -are.

Io arrivai, tu arrivasti, lui arrivò.

Noi arrivammo, voi arrivaste, loro arrivarono.

Va bene? Quindi per parlare di qualcosa che successe tanto tempo fa.

Abbiamo visto poi la storia di Cenerentola,

in cui la matrigna e le sorellastre ricevettero una lettera dal Palazzo Reale.

Quindi coniughiamo il verbo, mi metto di qua da questa parte,

il verbo ricevere che è un verbo regolare che termina in -ere, al passato remoto.

Allora, c'è una particolarità coi i verbi che terminano in -ere.

Posso dire io ricevei o ricevetti. Non so, io di solito preferisco la seconda opzione.

Poi tu ricevesti, unica opzione.

Lui ricevé o ricevette.

Noi ricevemmo, unica opzione.

Voi riceveste, unica opzione.

Loro riceverono o ricevettero.

Come per esempio il verbo credere. Io credei o credetti.

Tu credesti.

Lui credé o credette.

Noi credemmo, voi credeste, loro crederono o credettero.

Lo so ci sono queste due opzioni

nella coniugazione dei verbi regolari che terminano in -ere.

Passiamo ai verbi che terminano in -ire.

Ho fatto due esempi che hanno le stesse coniugazioni

per dire un fattore positivo del passato remoto.

Mentre al presente indicativo, come vi ho sempre detto,

io dico io capisco ma io seguo,

invece qua abbiamo detto che Biancaneve capì che il cacciatore voleva ucciderla

e Alice seguì il Bianconiglio.

Come vedete, non c'è differenza.

Perchè io capii, ricordate le due i.

I verbi in -ire hanno come suffisso alla prima persona singolare due i.

Però lui capì, con una i accentata.

Quindi oralmente, nella conversazione, può essere quasi uguale.

Nella pronuncia può essre quasi uguale.

Io capii, lui capì, quindi parlando velocemente a volte non si capisce bene.

Però le coniugazioni sono differenti.

Quindi io capii, due i.

Tu capisti.

Lui capì, con l'accento sulla i. (Lui/lei/Lei)

Noi capimmo, voi capiste, loro capirono.

Il verbo seguire è uguale.

Io seguii, due i, senza accento.

Tu seguisti.

Lui seguì, accentato.

Noi seguimmo, voi seguiste, loro seguirono.

Perfetto, oggi abbiamo imparato il passato remoto.

Per adesso abbiamo visto soltanto i verbi regolari,

come vi ho detto c'è un lato positivo che non c'è differenza tra i verbi come capire e come seguire,

capire è come preferire, io capisco/io preferisco.

seguire è come dormire, io seguo/io dormo.

A proposito, io vorrei andare a dormire.

Quindi ragazzi io vi saluto e vi ricordo anche due cose che io vi ricordai tanto tanto tanto tempo fa.

Allora per prima cosa che, adesso non me lo ricordo più,

di non fare più errori.

Seconda cosa di continuare a seguirmi

su One World Italiano video.

www.oneworlditaliano.com

Ciao a tutti e buonanotte!! Ciao!!


One World Italiano Lezione 61 - Livello Intermedio (B1) One World Italian Lesson 61 - Intermediate Level (B1)

Ciao a tutti!! Come state?

Io bene, come vedete sono di nuovo in pigiama,

ma questa volta sto per andare a dormire.

Voi cosa fate prima di andare a dormire?

Io leggo qualcosa.

Oggi ragazzi, mi va di leggere delle fiabe.

Eh si, sono un pò bambina, lo sapete.

Ho diversi libri di fiabe,

però ne sto cercando uno in particolare che non trovo.

Infatti ragazzi questa è la 61esima lezione

ed è dedicata anche ai bambini.

Perchè qualcuno nei commenti

mi ha detto che vorrebbe che io dedicassi una lezione anche ai bambini.

Questa lezione è dedicata anche ai bambini

e a tutti quelli che amano sognare e pensare al passato,

a quel che successe tanto tanto tanto tempo fa,

come nelle fiabe.

Allora ragazzi io vi volevo raccontare la bella storia della Bella addormentata nel bosco.

Però, sapete com'è, non ho molta memoria

e non me la ricordo benissimo.

E in più non trovo il libro.

E allora va beh, io ve la racconto,

vi faccio vedere qualche immagine su Internet.

Allora, inizio a raccontarvi la storia.

Questa è la Bella addormentata nel bosco.

Vi voglio raccontare questa storia proprio perchè dato che sto andando a dormire

mi ero preparata questa storia, questa fiaba.

Eh va bene, quindi allora, questa è la Bella addormentata nel bosco.

Allora, inizio a raccontare.

C'era una volta, tanto tanto tanto tempo fa,

un castello incantato

in cui vivevano, ops, eccolo qua,

in cui vivevano un Re e una Regina.

Il Re e la regina desideravano tanto un bambino o una bambina,

però restarono tanti anni senza figli.

E quindi erano un pò tristi.

Un giorno però annunciarono una bellissima notizia,

che presto sarebbe arrivato un principino o una principessa.

Beh, allora non c'era l'ecografia,

dai Veronica, non roviniamo le fiabe.

Eh va bene, quindi questa principessa un giorno arrivò

e la chiamarono Aurora.

Vedete, qua c'è nell'illustrazione.

Il Re e la Regina con la bambina in braccio.

Quindi loro organizzarono una festa, una festa bellissima,

per la nascita della principessina.

E arrivarono da tutto il Regno per festegiare insieme a loro.

Però c'era qualcuna che non era contenta di questa festa,

perchè non era stata invitata.

Era la matrigna insieme alle sorellastre.

Alle sorellastre di....

Allora, pensavo di aver trovato il libro ragazzi,

ma siccome Aurora non aveva altri fratelli e altre sorelle,

si è vero, non poteva avere matrigne e sorellastre.

E quindi forse ragazzi...

Si, ho sbagliato favola, abbiate pazienza.

Questa è Cenerentola.

In più ragazzi mi sono dimenticata il seguito...

Ve l'ho detto ho poca memoria della storia della Bella addormentata.

Infatti questa qua è Cenerentola.

Ascoltate ragazzi, io continuo a raccontarvi la storia di Cenerentola,

tanto è bionda, si somigliano molto lei e la Bella addormentata.

Sono tutte e due bionde, tutte e due principesse,

e continuiamo a raccontare la storia di Cenerentola.

Allora dai, di Cenerentola almeno ho il libro.

E infatti, questa è la matrigna con le sorellastre,

quando erano piccole. Erano brutte anche da piccole.

E questa è Cenerentola con la matrigna e le sorellastre.

La matrigna e le sorellastre un giorno ricevettero una lettera.

Vedete?

Ricevettero una lettera.

Era un invito a una bellissima festa da ballo,

indovinate da dove?

Arrivava proprio dal Palazzo Reale.

Era una lettera inviata dal Principe in persona,

eccolo qua, aspettate che ve lo faccio vedere,

perchè il principe, eccolo qua, cercava moglie.

E quindi organizzò una bellissima festa

e invitò tutte le ragazze del Regno.

Anche Cenerentola ricevette l'invito alla festa,

però nell'invito c'era scritto che non poteva assolutamente portare io Sette Nani.

Oh no ragazzi, ho sbagliato di nuovo.

Aspettate, i Sette Nani, eccoli qua!

I Sette Nani non hanno niente a che fare con Cenerentola,

ma appartengono alla fiaba di Biancaneve.

Adesso mi sono dimenticata anche la storia di Cenerentola.

Ascoltate, io continuo con la storia di Biancaneve.

Biancaneve non è bionda, però è molto bella. E' una principessa.

E anche lei,è vero, aveva una matrigna. Eccola qua!

Una matrigna cattiva, per quello le ho confuse.

E continuo con la storia di Biancaneve.

La matrigna cattiva però voleva ucciderla,

era molto molto cattiva.

Infatti la matrigna ordinò al cacciatore

di ucciderla.

Allora Biancaneve, quando capì che il cacciatore voleva ucciderla,

lei corse via e scappò lontano lontano lontano.

Attraversò tutta la foresta incantata,

fino ad arrivare alla casetta dei Sette Nani.

Eccola qua!

Quindi oltre ai Sette Nani,che abbiamo visto,

nella casetta del bosco lei incontrò anche un simpaticissimo coniglio,

che era sempre in ritardo.

Oh no ragazzi, ho sbagliato di nuovo.

Ho sbagliato di nuovo, accidenti!

Eccolo qua, questo era il Bianconiglio sempre in ritardo.

Però non era la favola di Biancaneve,

ma era la fiaba di Alice, di Alice nel Paese delle meraviglie.

Io continuo ragazzi, perchè non mi ricordo più niente.

E quindi Alice seguì il Bianconiglio.

Lo seguì talmente tanto, corse tanto tanto tanto

finchè arrivò alla casa...

Alla casa dei Sette Nani

e lì incontrò Biancaneve.

E quindi io ho riunito queste storie.

Va bene ragazzi, un'altra volta. Io ormai non ricordo più niente.

Allora, gli adulti immagino che abbiano già cambiato canale YouTube, con ragione.

E i bambini saranno andati o a dormire o a giocare.

Allora bambini, se siete andati a giocare avete fatto bene.

E io ho fatto una buona azione

perchè i bambini passano troppo tempo su Internet.

I bambini di oggi, quindi almeno ho fatto qualcosa di buono.

E poi dai, a parte tutto il caos e queste fiabe raccontate malissimo

almeno abbiamo imparato qualche cosa.

Abbiamo imparato il passato remoto.

Eh si, c'era una volta il passato remoto tanto tanto tanto tempo fa.

Infatti, quando usiamo il passato remoto?

Usiamo il passato remoto per raccontare per esempio delle fiabe,

come quella di Cenerentola mischiata a Biancaneve, alla Bella addormentata e Alice.

Per raccontare delle fiabe, quindi delle storie senza tempo,

in un castello incantato,

eccolo qua,

quindi delle storie successe tanto tanto tempo fa.

In un castello, in un tempo remoto,

proprio come il nostro passato remoto.

Usiamo il passato remoto anche per parlare di eventi storici,

per parlare della storia di un Paese, di una Nazione.

Per raccontare come ho detto, eventi successi tanto tempo fa.

Per esempio troviamo il passato remoto nei romanzi.

Infatti noi dobbiamo specialmente imparare a conoscere il passato remoto,

perchè quando leggiamo un romanzo, un libro di storia,

un qualsiasi avvenimento accaduto tanto tempo fa,

noi troviamo nei libri e nei giornali il passato remoto.

Quindi noi dobbiamo essere bravi a riconoscerlo,

oddio dovete, perchè ha tante tante irregolarità.

Ma oggi non ci complichiamo la vita

e impariamo i verbi regolari al passato remoto.

Poi vi dico anche di rivedere la lezione 40.

Nella lezione 40 io parlo della differenza tra passato prossimo e imperfetto.

Bene, voi dovete usare il passato remoto al posto del passato prossimo.

Perchè il passato prossimo diciamo lo usiamo più che altro

per raccontare cose che sono successe ieri, l'altro giorno, il mese scorso,

anche l'anno scorso, ma che hanno ancora effetti nel presente.

Il passato remoto remoto di solito, anzi praticamente sempre,

non è legato al presente.

E' qualcosa di remoto, una cosa remota.

Una cosa successa tantissimo tempo fa.

La differenza è che il passato remoto è un tempo semplice,

il passato prossimo è un tempo composto.

Però, se guardete la lezione 40,

se voi parlate di qualcosa successa tanto tempo fa

dovete usare il passato remoto al posto del passato prossimo.

Vi dico un'altra cosa, prima di vedere le coniugazioni.

Il passato remoto, nella lingua parlata,

molto spesso non viene usato.

Noi non usiamo il passato remoto nella lingua parlata,

non lo usiamo noi in Sardegna,

non lo usano nelle Regioni del Nord

e nella maggior parte delle Regioni del Centro.

Però viene usato molto in Toscana

e nel Sud Italia, anche in Sicilia.

Quindi in queste Regioni voi sentirete la gente che parla e usa il passato remoto.

Invece se andate nel Nord, al Centro in Sardegna sentirete il passato prossimo.

Di solito noi, nelle Regioni del Nord e del Centro preferiamo il passato prossimo,

perchè ha meno irregolarità del passato remoto.

E poi perchè i participi, anche se sono irregolari,

si ripetono in altri tempi verbali che abbiamo già studiato.

Invece diciamo, il passato remoto presenta più irregolarità

non so perchè ma nella lingua parlata da noi e in altre Regioni non si usa,

però ovviamente lo dobbiamo conoscere

perchè se parliamo di un avvenimento storico, se leggiamo un qualsiasi romanzo

e non conosciamo il passato remoto rischiamo di non capire.

Benissimo, quindi premesso tutto questo, vediamo le coniugazioni.

Allora, abbiamo detto che nel Regno della Bella addormentata nel bosco,

tutti arrivarono per vedere la nuova principessina.

Quindi vediamo la coniugazione del verbo arrivare che termina in -are.

Io arrivai, tu arrivasti, lui arrivò.

Noi arrivammo, voi arrivaste, loro arrivarono.

Va bene? Quindi per parlare di qualcosa che successe tanto tempo fa.

Abbiamo visto poi la storia di Cenerentola,

in cui la matrigna e le sorellastre ricevettero una lettera dal Palazzo Reale.

Quindi coniughiamo il verbo, mi metto di qua da questa parte,

il verbo ricevere che è un verbo regolare che termina in -ere, al passato remoto.

Allora, c'è una particolarità coi i verbi che terminano in -ere.

Posso dire io ricevei o ricevetti. Non so, io di solito preferisco la seconda opzione.

Poi tu ricevesti, unica opzione.

Lui ricevé o ricevette.

Noi ricevemmo, unica opzione.

Voi riceveste, unica opzione.

Loro riceverono o ricevettero.

Come per esempio il verbo credere. Io credei o credetti.

Tu credesti.

Lui credé o credette.

Noi credemmo, voi credeste, loro crederono o credettero.

Lo so ci sono queste due opzioni

nella coniugazione dei verbi regolari che terminano in -ere.

Passiamo ai verbi che terminano in -ire.

Ho fatto due esempi che hanno le stesse coniugazioni

per dire un fattore positivo del passato remoto.

Mentre al presente indicativo, come vi ho sempre detto,

io dico io capisco ma io seguo,

invece qua abbiamo detto che Biancaneve capì che il cacciatore voleva ucciderla

e Alice seguì il Bianconiglio.

Come vedete, non c'è differenza.

Perchè io capii, ricordate le due i.

I verbi in -ire hanno come suffisso alla prima persona singolare due i.

Però lui capì, con una i accentata.

Quindi oralmente, nella conversazione, può essere quasi uguale.

Nella pronuncia può essre quasi uguale.

Io capii, lui capì, quindi parlando velocemente a volte non si capisce bene.

Però le coniugazioni sono differenti.

Quindi io capii, due i.

Tu capisti.

Lui capì, con l'accento sulla i. (Lui/lei/Lei)

Noi capimmo, voi capiste, loro capirono.

Il verbo seguire è uguale.

Io seguii, due i, senza accento.

Tu seguisti.

Lui seguì, accentato.

Noi seguimmo, voi seguiste, loro seguirono.

Perfetto, oggi abbiamo imparato il passato remoto.

Per adesso abbiamo visto soltanto i verbi regolari,

come vi ho detto c'è un lato positivo che non c'è differenza tra i verbi come capire e come seguire,

capire è come preferire, io capisco/io preferisco.

seguire è come dormire, io seguo/io dormo.

A proposito, io vorrei andare a dormire.

Quindi ragazzi io vi saluto e vi ricordo anche due cose che io vi ricordai tanto tanto tanto tempo fa.

Allora per prima cosa che, adesso non me lo ricordo più,

di non fare più errori.

Seconda cosa di continuare a seguirmi

su One World Italiano video.

www.oneworlditaliano.com

Ciao a tutti e buonanotte!! Ciao!!