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I nomi fanno il mondo - Gian Luca Favetto, 37. LO STRANIERO RADICALE

37. LO STRANIERO RADICALE

Quasi non ha nome -il viso lungo, ossuto, il tronco carenato come una nave. Non ha patria. Non ha famiglia -morti giovani i genitori, figli unici loro, figlio unico lui, cresciuto dai cugini. Non ha cose, né case, nessuna proprietà. È vissuto in collegio. Un tempo, per quelli come lui, c'erano gli orfanotrofi. Quelli come lui.

Quelli come lui non esistono, non appartengono, non hanno meta. Non ha passaporto, stato civile, identità, poca memoria, eppure ancora vaga. E voga, lungo il fiume.

Il fiume gli è familiare. È nato a Salgareda, lungo il Piave. A sei anni si è innamorato del Circo di Francia che ha fatto spettacolo fuori paese. Da allora si è pensato domatore, acrobata, clown, giocoliere. E in questi pensieri ha abitato per tutta la vita, facendo acrobazie e sberleffi, mantenendo in equilibrio le speranze, domando gli incubi –uno straniero radicale.

Nessuno gli riconosce un nome. Chi può dire se l'hanno battezzato Giorgio, Emidio, Michele, Ivan, Roberto? Soltanto il cognome ricordano: Quasi, il senzanome Quasi, il Quasi vagabondo. Così come Quasi arriva, Quasi se ne va. Ogni tanto qualcuno gli offre da bere. Quasi.


37. LO STRANIERO RADICALE 37. THE RADICAL ALIEN

Quasi non ha nome -il viso lungo, ossuto, il tronco carenato come una nave. Non ha patria. Non ha famiglia -morti giovani i genitori, figli unici loro, figlio unico lui, cresciuto dai cugini. Non ha cose, né case, nessuna proprietà. È vissuto in collegio. Un tempo, per quelli come lui, c'erano gli orfanotrofi. Quelli come lui.

Quelli come lui non esistono, non appartengono, non hanno meta. Non ha passaporto, stato civile, identità, poca memoria, eppure ancora vaga. E voga, lungo il fiume.

Il fiume gli è familiare. È nato a Salgareda, lungo il Piave. A sei anni si è innamorato del Circo di Francia che ha fatto spettacolo fuori paese. Da allora si è pensato domatore, acrobata, clown, giocoliere. E in questi pensieri ha abitato per tutta la vita, facendo acrobazie e sberleffi, mantenendo in equilibrio le speranze, domando gli incubi –uno straniero radicale.

Nessuno gli riconosce un nome. Chi può dire se l'hanno battezzato Giorgio, Emidio, Michele, Ivan, Roberto? Soltanto il cognome ricordano: Quasi, il senzanome Quasi, il Quasi vagabondo. Così come Quasi arriva, Quasi se ne va. Ogni tanto qualcuno gli offre da bere. Quasi.