×

Vi använder kakor för att göra LingQ bättre. Genom att besöka sajten, godkänner du vår cookie policy.


image

Il deserto dei Tartari - Dino Buzzati, 9. Il deserto dei Tartari (C. 12)

9. Il deserto dei Tartari (C. 12)

Capitolo 12 (continuazione)

Era una sera di ottobre di incerto tempo, con chiazze di luce rossiccia disseminate qua e là sulla terra, riflesse non si capiva da dove, e progressivamente inghiottite dal crepuscolo colore di piombo. Come al solito entrava al tramonto nell'animo di Drogo una specie di poetica animazione. Era l'ora delle speranze.

E lui ritornava a meditare le eroiche fantasie tante volte costruite nei lunghi turni di guardia e ogni giorno perfezionate con nuovi particolari. In genere pensava a una disperata battaglia impegnata da lui, con pochi uomini, contro innumerevoli forze nemiche; come se quella notte la Ridotta Nuova fosse stata assediata da migliaia di Tartari. Per giorni e giorni lui resisteva, quasi tutti i compagni erano morti o feriti; un proiettile aveva colpito anche lui, una ferita grave ma non tanto, che gli permetteva di sostenere ancora il comando. Ed ecco le cartucce stanno per finire, lui tenta una sortita alla testa degli ultimi uomini, una benda gli fascia la fronte; e allora finalmente ecco arrivare i rinforzi, il nemico sbandarsi e volgere in fuga, lui cadere sfinito stringendo la sciabola insanguinata. Qualcuno però lo chiama, "Tenente Drogo, tenente Drogo" chiama, lo scuote per rianimarlo. E lui Drogo apre lentamente gli occhi: il Re, il Re in persona è chinato su di lui e gli dice bravo. Era l'ora delle speranze e lui meditava le eroiche storie che probabilmente non si sarebbero verificate mai, ma che pure servivano a incoraggiare la vita. Certe volte si accontentava di molto meno, rinunciava ad essere solo lui l'eroe, rinunciava alla ferita, rinunciava anche al Re che gli diceva bravo. In fondo sarebbe stata una semplice battaglia, una battaglia sola ma sul serio, caricare in grande uniforme ed essere capace di sorridere precipitando verso le facce ermetiche dei nemici. Una battaglia, e dopo forse sarebbe stato contento per tutta la vita.

Ma quella sera non era facile sentirsi un eroe. Le tenebre avevano già avvolto il mondo, la pianura del nord aveva perso ogni colore, ma non si era ancora assopita, come se qualcosa di tristo vi stesse nascendo. Erano già le otto di sera e il cielo si era tutto riempito di nubi quando a Drogo parve di scorgere nella pianura, un po' a destra, proprio sotto la ridotta, una piccola macchia nera che si muoveva. "Devo avere gli occhi stanchi" pensò "a forza di guardare ho gli occhi stanchi e vedo delle macchie." Anche un'altra volta gli era capitato lo stesso, quando era ragazzo e stava alzato la notte a studiare. Provò a tenere chiuse per qualche istante le palpebre, poi rivolse gli sguardi agli oggetti attorno; a un secchio che doveva essere servito per lavare la terrazza, a un uncino di ferro sul muro, a un panchetto che l'ufficiale di servizio prima di lui doveva essersi fatto portare lassù per stare seduto. Solo dopo qualche minuto tornò a guardare in basso dove poco prima gli era parso di scorgere la macchia nera. Era ancora là, e si spostava lentamente. "Tronk!" chiamò Drogo in tono agitato.

"Comandi, signor tenente?" gli rispose immediatamente una voce tanto vicina che lo fece trasalire.

"Ah, lei è qua?" disse e prese respiro. "Tronk, non vorrei sbagliarmi ma mi pare… mi pare di vedere qualcosa che si muove laggiù in basso." "Sissignore" rispose Tronk con voce regolamentare. "È già parecchi minuti che la sto osservando."

"Come?" fece Drogo. "L'ha vista anche lei? Che cosa vede?"

"Quella cosa che si muove, signor tenente."

Drogo si sentì rimescolare il sangue. Adesso ci siamo, pensò, dimenticando completamente le sue fantasie guerriere, proprio a me doveva capitare, adesso succede qualche pasticcio.

"Ah, l'ha vista anche lei?" domandò ancora, nella assurda speranza che l'altro negasse.

"Sissignore" fece Tronk. "Saranno dieci minuti. Ero andato da basso per vedere la pulizia dei cannoni, poi sono salito qui e l'ho vista."

Tacquero entrambi, anche per Tronk doveva pur essere un fatto strano e inquietante.

"Che cosa dice che sia, Tronk?"

"Non riesco a capire, si muove troppo adagio."

"Come troppo adagio?"

"Sì, pensavo che potessero essere i ciuffi delle canne."

"Ciuffi? che ciuffi?"

"C'è un canneto laggiù in fondo" fece un segno verso destra, ma era inutile perché nel buio non si vedeva niente. "Sono piante che in questa stagione ci vengono dei ciuffi neri. Alle volte il vento li stacca, questi ciuffi, e siccome sono leggeri volano via, sembrano dei piccoli fumi… Ma non può essere" aggiunse dopo una pausa "si muoverebbero più svelti."

"E che cosa può essere allora?"

"Non capisco" fece Tronk. "Uomini sarebbe strano. Verrebbero su da un'altra parte. E poi continua a muoversi, non si capisce."

"Allarmi! Allarmi!" gridò, in quel momento una sentinella vicina, poi un'altra, poi un'altra ancora. Anch'esse avevano scorto la macchia nera. Dall'interno della ridotta accorsero immediatamente gli altri soldati non di turno. Si ammassarono al parapetto, incuriositi e con un po' di paura. "Non lo vedi?" diceva uno. "Ma sì, proprio qui sotto. Adesso è fermo." "Sarà della nebbia" diceva un altro. "La nebbia certe volte ha dei buchi e si vede attraverso quello che c'è dietro. Sembra che ci sia qualcuno che si muove e invece sono dei buchi nella nebbia."

"Sì, sì, adesso vedo" si sentiva dire. "Ma c'è sempre stato quel coso nero lì, è un sasso nero, ecco che cos'è."

"Ma che sasso! Non vedi che si muove ancora? Sei orbo?"

"Un sasso, ti dico. L'ho sempre visto, un sasso nero che assomiglia a una monaca."

Qualcuno rise. "Via, via di qua, tornate subito dentro" intervenne Tronk, prevenendo il tenente a cui tutte quelle voci aumentavano l'orgasmo. I soldati a malincuore si ritirarono nell'interno e si fece di nuovo silenzio. "Tronk" chiese Drogo a un tratto non sapendosi decidere da solo. "Lei darebbe l'allarme?"

"L'allarme alla Fortezza, dice? Dice di sparare un colpo, signor tenente?" "Mah, non so neppur io. Le pare che ci sia da dare l'allarme?" Tronk scosse il capo:

"Io aspetterei di veder meglio. Se si spara, alla Fortezza si mettono in agitazione. E poi se non c'è niente?" "Già" ammise Drogo.

"E poi" aggiunse Tronk "sarebbe anche fuori del regolamento. Il regolamento dice che bisogna dare l'allarme solo in caso di minaccia, proprio così dice, "in caso di minaccia, di comparsa di reparti armati e in tutti i casi in cui persone sospette si avvicinino a meno di cento metri al confine delle mura", dice così il regolamento."

"Eh già" assentì Giovanni "e saranno più di cento metri, vero?"

"Dico anch'io" approvò Tronk. "E poi come si fa a dire che sia una persona?"

"E che cosa vuole che sia allora, uno spirito?" fece Drogo vagamente irritato.

Tronk non rispose.

Sospesi sull'interminabile notte, stettero Drogo e Tronk appoggiati al parapetto, con gli occhi fissi verso il fondo, là dove cominciava la pianura dei Tartari. L'enigmatica macchia appariva immobile, quasi stesse dormendo, e poco a poco Giovanni ricominciava a pensare che davvero non ci fosse nulla, soltanto un nero macigno assomigliante a una monaca, e che i suoi occhi si fossero ingannati, un po' di stanchezza, null'altro, una stupida allucinazione. Ora sentiva perfino un'ombra di opaca amarezza, come quando le gravi ore del destino ci passano vicine senza toccarci e il loro rombo si perde lontano mentre noi rimaniamo soli, fra gorghi di foglie secche, a rimpianger la terribile ma grande occasione perduta. Ma poi, dalla valle buia, con l'andar della notte, risaliva il soffio della paura. Con l'andar della notte Drogo si sentiva piccolo e solo. Tronk gli era troppo diverso per potergli servire da amico. Oh, se avesse avuto accanto i compagni, magari uno soltanto, allora sì sarebbe stato diverso, Drogo avrebbe anche trovato la voglia di scherzare e aspettare l'alba non gli avrebbe causato pena.

Lingue di nebbia si andavano intanto formando nella pianura, pallido arcipelago sopra oceano nero. Una di esse si stese proprio ai piedi della ridotta, nascondendo l'oggetto misterioso. L'aria si era fatta umida, dalle spalle di Drogo il mantello pendeva floscio e pesante. Che lunga notte. Drogo aveva già perso la speranza che potesse mai terminare quando il cielo cominciò a impallidire e folate gelide annunciarono che l'alba non era lontana. Fu allora che lo sorprese il sonno. In piedi, appoggiato al parapetto della terrazza, Drogo per due volte lasciò ciondolare il capo, due volte lo raddrizzò di soprassalto, infine la testa si abbandonò inerte e le palpebre cedettero al peso. Il nuovo giorno nasceva.

Si ridestò perché qualcuno gli toccava un braccio. Riemerse adagio dai sogni, sbalordito dalla luce. Una voce, la voce di Tronk, gli diceva: "Signor tenente, è un cavallo".

Ricordò allora la vita, la Fortezza, la Ridotta Nuova, l'enigma della macchia nera. Guardò subito in basso, avido di sapere, e desiderava vilmente di non scorgere altro che pietre e cespugli, niente altro che la pianura, così come era sempre stata, solitaria e vuota.

La voce invece gli ripeteva: "Signor tenente, è un cavallo". E lui Drogo lo vide, inverosimile cosa, fermo ai piedi della rupe. Era un cavallo, non grande ma basso e grossetto, di curiosa bellezza per le gambe sottili e la criniera fluente. Strana era la sua forma ma soprattutto meraviglioso il colore, un colore nero splendente che macchiava il paesaggio.

Da dove era giunto? Di chi era? Nessuna creatura, da moltissimi anni - se non forse qualche corvo o biscia - si era avventurata in quei luoghi. Ora invece era apparso un cavallo e si capiva subito che non era selvatico, ma una bestia scelta, un vero cavallo da militari (forse solo le gambe erano un po' troppo sottili).

Era una cosa straordinaria, di significato inquietante. Drogo, Tronk, le sentinelle - e pure gli altri soldati attraverso le feritoie del piano di sotto non riuscivano a staccarne gli occhi. Quel cavallo spezzava la regola, riportava le antiche leggende del nord, coi Tartari e le battaglie, riempiva della sua illogica presenza l'intero deserto.

Da solo non significava gran che, ma dietro al cavallo si capiva che dovevano arrivare altre cose. Esso aveva la sella in ordine come se poco tempo prima fosse stato montato. C'era dunque una storia in sospeso, ciò che fino a ieri era assurdo, ridicola superstizione, poteva dunque essere vero. Drogo aveva l'impressione di sentirli, i misteriosi nemici, i Tartari, appiattati fra i cespugli, nelle spaccature delle rocce, immobili e muti, coi denti serrati: aspettavano il buio per attaccare. E altri intanto ne giungevano, un minaccioso formicolio che usciva lento dalle nebbie del nord. Essi non avevano musiche né canzoni, non spade scintillanti, non belle bandiere. Le loro armi erano opache perché non scintillassero al sole e i cavalli allenati a non nitrire.

Ma un cavallino - questo fu l'immediato pensiero alla Ridotta Nuova - un cavallino era fuggito ai nemici e corso avanti a tradirli. Probabilmente essi non se n'erano accorti perché la bestia era fuggita dall'accampamento durante la notte. Il cavallo aveva così portato un messaggio prezioso. Ma di quanto tempo precedeva i nemici? Fino a sera Drogo non avrebbe potuto informare il Comando della Fortezza e intanto i Tartari potevano farsi sotto.

Dare dunque l'allarme? Tronk diceva no: in fondo si trattava di un semplice cavallo, diceva; il fatto ch'era giunto ai piedi della ridotta poteva significare che si era trovato isolato, forse il padrone era un cacciatore solitario spintosi imprudentemente nel deserto e morto, o ammalato; il cavallo, rimasto solo, era andato a cercare la salvezza, aveva sentito la presenza dell'uomo dalla parte della Fortezza e adesso aspettava che gli portassero biada. Questo appunto faceva dubitare seriamente che un esercito stesse avvicinandosi. Che motivo poteva avere avuto la bestia per fuggire da un accampamento in una terra così inospitale? E poi, diceva Tronk, aveva sentito dire che i cavalli dei Tartari erano quasi tutti bianchi, anche in un vecchio dipinto appeso in una sala della Fortezza si vedevano i Tartari montati tutti su destrieri bianchi e questo invece era nero come il carbone.

Così Drogo, dopo molte titubanze, decise di aspettare la sera. Nel frattempo il cielo si era schiarito e il sole illuminò il paesaggio riscaldando il cuore dei soldati. Anche Giovanni si sentì rinfrancare dalla chiara luce; le fantasie dei Tartari persero consistenza, tutto ritornava alle proporzioni normali, il cavallo era un semplice cavallo e alla sua presenza si poteva trovare una quantità di spiegazioni senza ricorrere a incursioni nemiche. Allora, dimenticando le paure notturne, egli si sentì improvvisamente disposto a qualsiasi avventura e lo riempiva di gioia il presentimento che il suo destino era alle porte, una sorte felice che lo avrebbe messo al di sopra degli altri uomini.

Si compiacque di provvedere personalmente alle più minute formalità del servizio di guardia, come per dimostrare a Tronk e ai soldati che la comparsa del cavallo, benché strana e preoccupante, non lo aveva affatto turbato; e trovava questo molto militare. I soldati, a dir la verità, non avevano alcun timore; il cavallo lo avevano preso sul ridere, sarebbe loro piaciuto moltissimo poterlo catturare e portarlo come trofeo alla Fortezza. Uno di essi chiese anzi il permesso al sergente maggiore, che si limitò ad un'occhiata di rimprovero, come a dire che sulle cose di servizio non era lecito scherzare.

Nel piano inferiore, invece, dove erano installati due cannoni, uno degli artiglieri si era agitato moltissimo alla vista del cavallo. Si chiamava Giuseppe Lazzari, un giovanotto da poco entrato in servizio. Diceva che quel cavallo era il suo, lo riconosceva perfettamente, non poteva sbagliarsi, dovevano averlo lasciato fuggire mentre le bestie erano uscite dalla Fortezza per l'abbeverata.

"È Fiocco, il mio cavallo!" gridava, come se fosse veramente di sua proprietà e glielo avessero rubato.

Tronk, sceso da basso, fece subito tacere le grida e dimostrò seccamente al Lazzari come fosse impossibile che il suo cavallo fosse fuggito: per passare nella valle del nord avrebbe dovuto attraversare le mura della fortezza o scavalcare le montagne.

Il Lazzari rispose che c'era un passaggio - aveva sentito dire - un comodo passaggio attraverso le rupi, una antica strada abbandonata che nessuno più ricordava. C'era difatti alla Fortezza, fra le tante, questa curiosa leggenda. Ma doveva essere una fandonia: di quel segreto passaggio non si era mai trovata traccia. A destra e a sinistra della Fortezza, per chilometri e chilometri, sorgevano selvagge montagne che non erano state mai valicate.

Ma il soldato non si persuase e fremeva all'idea di doversene stare chiuso nella ridotta, senza poter riprendersi il cavallo, mezz'ora di cammino sarebbe bastata fra andare e tornare.


9. Il deserto dei Tartari (C. 12) 9. Desert of the Tartars (C. 12)

Capitolo 12 (continuazione)

Era una sera di ottobre di incerto tempo, con chiazze di luce rossiccia disseminate qua e là sulla terra, riflesse non si capiva da dove, e progressivamente inghiottite dal crepuscolo colore di piombo. It was an October evening of uncertain weather, with patches of reddish light scattered here and there on the earth, reflected from no one knew where, and progressively swallowed by the leaden twilight. Come al solito entrava al tramonto nell'animo di Drogo una specie di poetica animazione. As usual, a kind of poetic animation entered Drogo's soul at sunset. Era l'ora delle speranze.

E lui ritornava a meditare le eroiche fantasie tante volte costruite nei lunghi turni di guardia e ogni giorno perfezionate con nuovi particolari. And he would return to meditate on the heroic fantasies so often constructed in the long guards and every day perfected with new details. In genere pensava a una disperata battaglia impegnata da lui, con pochi uomini, contro innumerevoli forze nemiche; come se quella notte la Ridotta Nuova fosse stata assediata da migliaia di Tartari. Generally he thought of a desperate battle waged by him, with a few men, against innumerable enemy forces; as if that night the New Redoubt had been besieged by thousands of Tartars. Per giorni e giorni lui resisteva, quasi tutti i compagni erano morti o feriti; un proiettile aveva colpito anche lui, una ferita grave ma non tanto, che gli permetteva di sostenere ancora il comando. For days and days he resisted, almost all the companions were dead or wounded; a bullet had hit him too, a serious wound but not so much, which allowed him to still hold the command. Ed ecco le cartucce stanno per finire, lui tenta una sortita alla testa degli ultimi uomini, una benda gli fascia la fronte; e allora finalmente ecco arrivare i rinforzi, il nemico sbandarsi e volgere in fuga, lui cadere sfinito stringendo la sciabola insanguinata. And here the cartridges are about to run out, he tries a sortie to the heads of the last men, a bandage wraps his forehead; and then finally the reinforcements arrive, the enemy disband and turn to flight, he falls exhausted clutching the bloody saber. Qualcuno però lo chiama, "Tenente Drogo, tenente Drogo" chiama, lo scuote per rianimarlo. But someone calls him, "Lieutenant Drogo, Lieutenant Drogo" calls, shakes him to revive him. E lui Drogo apre lentamente gli occhi: il Re, il Re in persona è chinato su di lui e gli dice bravo. And he Drogo slowly opens his eyes: the King, the King himself is bent over him and says he is good. Era l'ora delle speranze e lui meditava le eroiche storie che probabilmente non si sarebbero verificate mai, ma che pure servivano a incoraggiare la vita. It was the hour of hope and he pondered the heroic stories that probably never would have happened, but which nevertheless served to encourage life. Certe volte si accontentava di molto meno, rinunciava ad essere solo lui l'eroe, rinunciava alla ferita, rinunciava anche al Re che gli diceva bravo. Sometimes he was satisfied with much less, he renounced being the hero alone, he renounced the wound, he renounced even the King who said he was good. In fondo sarebbe stata una semplice battaglia, una battaglia sola ma sul serio, caricare in grande uniforme ed essere capace di sorridere precipitando verso le facce ermetiche dei nemici. After all, it would have been a simple battle, a single but serious battle, to charge in full uniform and be able to smile as it rushed towards the hermetic faces of the enemies. Una battaglia, e dopo forse sarebbe stato contento per tutta la vita.

Ma quella sera non era facile sentirsi un eroe. Le tenebre avevano già avvolto il mondo, la pianura del nord aveva perso ogni colore, ma non si era ancora assopita, come se qualcosa di tristo vi stesse nascendo. Darkness had already enveloped the world, the northern plain had lost all color, but it had not yet fallen asleep, as if something sad was being born there. Erano già le otto di sera e il cielo si era tutto riempito di nubi quando a Drogo parve di scorgere nella pianura, un po' a destra, proprio sotto la ridotta, una piccola macchia nera che si muoveva. "Devo avere gli occhi stanchi" pensò "a forza di guardare ho gli occhi stanchi e vedo delle macchie." Anche un'altra volta gli era capitato lo stesso, quando era ragazzo e stava alzato la notte a studiare. Provò a tenere chiuse per qualche istante le palpebre, poi rivolse gli sguardi agli oggetti attorno; a un secchio che doveva essere servito per lavare la terrazza, a un uncino di ferro sul muro, a un panchetto che l'ufficiale di servizio prima di lui doveva essersi fatto portare lassù per stare seduto. He tried to keep his eyelids closed for a moment, then turned his gaze to the objects around him; to a bucket that must have been used to wash the terrace, to an iron hook on the wall, to a bench that the duty officer before him must have had brought up there to sit. Solo dopo qualche minuto tornò a guardare in basso dove poco prima gli era parso di scorgere la macchia nera. Only after a few minutes did he return to look down where a little while before he had thought he saw the black spot. Era ancora là, e si spostava lentamente. It was still there, moving slowly. "Tronk!" chiamò Drogo in tono agitato.

"Comandi, signor tenente?" gli rispose immediatamente una voce tanto vicina che lo fece trasalire.

"Ah, lei è qua?" "Ah, are you here?" disse e prese respiro. he said and took a breath. "Tronk, non vorrei sbagliarmi ma mi pare… mi pare di vedere qualcosa che si muove laggiù in basso." "Tronk, I wouldn't want to be wrong but I think ... I think I see something moving down there." "Sissignore" rispose Tronk con voce regolamentare. "È già parecchi minuti che la sto osservando." "I've been observing it for several minutes already."

"Come?" "How?" fece Drogo. "L'ha vista anche lei? "Have you seen it too? Che cosa vede?"

"Quella cosa che si muove, signor tenente."

Drogo si sentì rimescolare il sangue. Drogo felt his blood stir. Adesso ci siamo, pensò, dimenticando completamente le sue fantasie guerriere, proprio a me doveva capitare, adesso succede qualche pasticcio. Now here we are, he thought, completely forgetting his warrior fantasies, it had to happen to me, now some mess is happening.

"Ah, l'ha vista anche lei?" "Ah, have you seen her too?" domandò ancora, nella assurda speranza che l'altro negasse. he asked again, in the absurd hope that the other would deny it.

"Sissignore" fece Tronk. "Saranno dieci minuti. Ero andato da basso per vedere la pulizia dei cannoni, poi sono salito qui e l'ho vista." I went downstairs to see the cleaning of the guns, then I went up here and saw it. "

Tacquero entrambi, anche per Tronk doveva pur essere un fatto strano e inquietante. Both were silent, even for Tronk it must have been a strange and disturbing fact.

"Che cosa dice che sia, Tronk?" "What does it say it is, Tronk?"

"Non riesco a capire, si muove troppo adagio."

"Come troppo adagio?" "How too slow?"

"Sì, pensavo che potessero essere i ciuffi delle canne." "Yes, I thought it might be the tufts of the reeds."

"Ciuffi? che ciuffi?"

"C'è un canneto laggiù in fondo" fece un segno verso destra, ma era inutile perché nel buio non si vedeva niente. "There's a reeds down there," he made a sign to the right, but it was useless because you couldn't see anything in the dark. "Sono piante che in questa stagione ci vengono dei ciuffi neri. "These are plants that come with black tufts this season. Alle volte il vento li stacca, questi ciuffi, e siccome sono leggeri volano via, sembrano dei piccoli fumi… Ma non può essere" aggiunse dopo una pausa "si muoverebbero più svelti." Sometimes the wind detaches them, these tufts, and since they are light they fly away, they look like small fumes ... But it can't be "he added after a pause" they would move faster. "

"E che cosa può essere allora?"

"Non capisco" fece Tronk. "Uomini sarebbe strano. "Men it would be strange. Verrebbero su da un'altra parte. They would come up somewhere else. E poi continua a muoversi, non si capisce."

"Allarmi! "Alarms! Allarmi!" gridò, in quel momento una sentinella vicina, poi un'altra, poi un'altra ancora. Anch'esse avevano scorto la macchia nera. They too had seen the black spot. Dall'interno della ridotta accorsero immediatamente gli altri soldati non di turno. From inside the redoubt the other soldiers not on duty immediately ran. Si ammassarono al parapetto, incuriositi e con un po' di paura. They piled on the parapet, curious and with a little fear. "Non lo vedi?" "Do not you see it?" diceva uno. one said. "Ma sì, proprio qui sotto. "But yeah, right below. Adesso è fermo." Now it's stopped. " "Sarà della nebbia" diceva un altro. "It will be fog," said another. "La nebbia certe volte ha dei buchi e si vede attraverso quello che c'è dietro. "The fog sometimes has holes in it and you can see it through what's behind it. Sembra che ci sia qualcuno che si muove e invece sono dei buchi nella nebbia."

"Sì, sì, adesso vedo" si sentiva dire. "Yes, yes, now I see" he heard himself say. "Ma c'è sempre stato quel coso nero lì, è un sasso nero, ecco che cos'è." "But there's always been that black thing there, it's a black stone, that's what it is."

"Ma che sasso! "What a stone! Non vedi che si muove ancora? Sei orbo?"

"Un sasso, ti dico. L'ho sempre visto, un sasso nero che assomiglia a una monaca."

Qualcuno rise. "Via, via di qua, tornate subito dentro" intervenne Tronk, prevenendo il tenente a cui tutte quelle voci aumentavano l'orgasmo. "Come on, get out of here, go straight back inside," Tronk intervened, preventing the lieutenant whose orgasm all those rumors were increasing. "Sal, sal de aquí, vuelve a entrar" intervino Tronk, impidiendo al teniente cuyo orgasmo se vio aumentado por todas esas voces. I soldati a malincuore si ritirarono nell'interno e si fece di nuovo silenzio. The soldiers reluctantly retreated into the interior and silence fell again. "Tronk" chiese Drogo a un tratto non sapendosi decidere da solo. "Tronk" asked Drogo suddenly not knowing how to decide for himself. "Lei darebbe l'allarme?" "Would you raise the alarm?"

"L'allarme alla Fortezza, dice? Dice di sparare un colpo, signor tenente?" Do you want to fire a shot, Lieutenant? "Mah, non so neppur io. "Well, I don't know either. Le pare che ci sia da dare l'allarme?" Do you think there is an alarm to be raised? " Tronk scosse il capo: Tronk shook his head:

"Io aspetterei di veder meglio. Se si spara, alla Fortezza si mettono in agitazione. E poi se non c'è niente?" And what if there is nothing? " "Già" ammise Drogo. "Yeah," Drogo admitted.

"E poi" aggiunse Tronk "sarebbe anche fuori del regolamento. "Besides," added Tronk, "it would also be out of the rules. Il regolamento dice che bisogna dare l'allarme solo in caso di minaccia, proprio così dice, "in caso di minaccia, di comparsa di reparti armati e in tutti i casi in cui persone sospette si avvicinino a meno di cento metri al confine delle mura", dice così il regolamento."

"Eh già" assentì Giovanni "e saranno più di cento metri, vero?"

"Dico anch'io" approvò Tronk. "I say so too," Tronk agreed. "E poi come si fa a dire che sia una persona?" "And then how do you say it's a person?"

"E che cosa vuole che sia allora, uno spirito?" fece Drogo vagamente irritato. said Drogo vaguely irritated.

Tronk non rispose.

Sospesi sull'interminabile notte, stettero Drogo e Tronk appoggiati al parapetto, con gli occhi fissi verso il fondo, là dove cominciava la pianura dei Tartari. Suspended over the interminable night, Drogo and Tronk stood leaning against the parapet, with their eyes fixed on the background, where the plain of the Tartars began. L'enigmatica macchia appariva immobile, quasi stesse dormendo, e poco a poco Giovanni ricominciava a pensare che davvero non ci fosse nulla, soltanto un nero macigno assomigliante a una monaca, e che i suoi occhi si fossero ingannati, un po' di stanchezza, null'altro, una stupida allucinazione. The enigmatic stain appeared motionless, as if he were sleeping, and little by little Giovanni began to think again that there really was nothing, only a black boulder resembling a nun, and that his eyes were deceived, a little tired, nothing else, a stupid hallucination. Ora sentiva perfino un'ombra di opaca amarezza, come quando le gravi ore del destino ci passano vicine senza toccarci e il loro rombo si perde lontano mentre noi rimaniamo soli, fra gorghi di foglie secche, a rimpianger la terribile ma grande occasione perduta. Now he even felt a shadow of dull bitterness, as when the grave hours of fate pass us by without touching us and their roar is lost in the distance while we remain alone, amidst whirlpools of dry leaves, regretting the terrible but great lost opportunity. Ma poi, dalla valle buia, con l'andar della notte, risaliva il soffio della paura. But then, from the dark valley, as the night went on, the breath of fear rose. Con l'andar della notte Drogo si sentiva piccolo e solo. Tronk gli era troppo diverso per potergli servire da amico. Oh, se avesse avuto accanto i compagni, magari uno soltanto, allora sì sarebbe stato diverso, Drogo avrebbe anche trovato la voglia di scherzare e aspettare l'alba non gli avrebbe causato pena. Oh, if he had had his companions at his side, maybe just one, then yes it would have been different, Drogo would also have found the desire to joke and wait for the dawn would not have caused him pain.

Lingue di nebbia si andavano intanto formando nella pianura, pallido arcipelago sopra oceano nero. Meanwhile tongues of mist were forming on the plain, a pale archipelago above the black ocean. Una di esse si stese proprio ai piedi della ridotta, nascondendo l'oggetto misterioso. One of them stretched out right at the foot of the redoubt, hiding the mysterious object. L'aria si era fatta umida, dalle spalle di Drogo il mantello pendeva floscio e pesante. Che lunga notte. Drogo aveva già perso la speranza che potesse mai terminare quando il cielo cominciò a impallidire e folate gelide annunciarono che l'alba non era lontana. Drogo had already lost hope that it would ever end when the sky began to turn pale and icy gusts announced that dawn was not far off. Fu allora che lo sorprese il sonno. It was then that sleep surprised him. In piedi, appoggiato al parapetto della terrazza, Drogo per due volte lasciò ciondolare il capo, due volte lo raddrizzò di soprassalto, infine la testa si abbandonò inerte e le palpebre cedettero al peso. Standing, leaning against the parapet of the terrace, Drogo twice let his head dangle, twice he straightened it with a start, finally his head dropped limp and his eyelids gave way to the weight. Il nuovo giorno nasceva.

Si ridestò perché qualcuno gli toccava un braccio. He woke up because someone touched his arm. Riemerse adagio dai sogni, sbalordito dalla luce. Una voce, la voce di Tronk, gli diceva: "Signor tenente, è un cavallo".

Ricordò allora la vita, la Fortezza, la Ridotta Nuova, l'enigma della macchia nera. Guardò subito in basso, avido di sapere, e desiderava vilmente di non scorgere altro che pietre e cespugli, niente altro che la pianura, così come era sempre stata, solitaria e vuota. He looked down at once, eager to know, and desperately wished he would see nothing but stones and bushes, nothing but the plain, as it had always been, lonely and empty.

La voce invece gli ripeteva: "Signor tenente, è un cavallo". The voice, on the other hand, repeated: "Lieutenant, it's a horse." E lui Drogo lo vide, inverosimile cosa, fermo ai piedi della rupe. And he Drogo saw him, unlikely thing, standing at the foot of the cliff. Era un cavallo, non grande ma basso e grossetto, di curiosa bellezza per le gambe sottili e la criniera fluente. It was a horse, not large but short and thick, of curious beauty due to its thin legs and flowing mane. Strana era la sua forma ma soprattutto meraviglioso il colore, un colore nero splendente che macchiava il paesaggio. Its shape was strange but above all its color was wonderful, a bright black color that stained the landscape.

Da dove era giunto? Di chi era? Nessuna creatura, da moltissimi anni - se non forse qualche corvo o biscia - si era avventurata in quei luoghi. No creature, for many years - if not perhaps some raven or snake - had ventured into those places. Ora invece era apparso un cavallo e si capiva subito che non era selvatico, ma una bestia scelta, un vero cavallo da militari (forse solo le gambe erano un po' troppo sottili).

Era una cosa straordinaria, di significato inquietante. It was an extraordinary thing, of disturbing significance. Drogo, Tronk, le sentinelle - e pure gli altri soldati attraverso le feritoie del piano di sotto non riuscivano a staccarne gli occhi. Drogo, Tronk, the sentries - and even the other soldiers through the slits downstairs couldn't take their eyes off. Quel cavallo spezzava la regola, riportava le antiche leggende del nord, coi Tartari e le battaglie, riempiva della sua illogica presenza l'intero deserto. That horse broke the rule, reported the ancient legends of the north, with the Tartars and battles, filled the whole desert with its illogical presence.

Da solo non significava gran che, ma dietro al cavallo si capiva che dovevano arrivare altre cose. Esso aveva la sella in ordine come se poco tempo prima fosse stato montato. It had the saddle in order as if it had been mounted a short time before. C'era dunque una storia in sospeso, ciò che fino a ieri era assurdo, ridicola superstizione, poteva dunque essere vero. Drogo aveva l'impressione di sentirli, i misteriosi nemici, i Tartari, appiattati fra i cespugli, nelle spaccature delle rocce, immobili e muti, coi denti serrati: aspettavano il buio per attaccare. Drogo had the impression of hearing them, the mysterious enemies, the Tartars, flattened among the bushes, in the cracks of the rocks, motionless and silent, with clenched teeth: they were waiting for the dark to attack. E altri intanto ne giungevano, un minaccioso formicolio che usciva lento dalle nebbie del nord. Essi non avevano musiche né canzoni, non spade scintillanti, non belle bandiere. Le loro armi erano opache perché non scintillassero al sole e i cavalli allenati a non nitrire. Their weapons were dull so they wouldn't sparkle in the sun, and their horses were trained not to neigh.

Ma un cavallino - questo fu l'immediato pensiero alla Ridotta Nuova - un cavallino era fuggito ai nemici e corso avanti a tradirli. Probabilmente essi non se n'erano accorti perché la bestia era fuggita dall'accampamento durante la notte. Il cavallo aveva così portato un messaggio prezioso. Ma di quanto tempo precedeva i nemici? Fino a sera Drogo non avrebbe potuto informare il Comando della Fortezza e intanto i Tartari potevano farsi sotto.

Dare dunque l'allarme? Tronk diceva no: in fondo si trattava di un semplice cavallo, diceva; il fatto ch'era giunto ai piedi della ridotta poteva significare che si era trovato isolato, forse il padrone era un cacciatore solitario spintosi imprudentemente nel deserto e morto, o ammalato; il cavallo, rimasto solo, era andato a cercare la salvezza, aveva sentito la presenza dell'uomo dalla parte della Fortezza e adesso aspettava che gli portassero biada. Tronk said no: after all it was a simple horse, he said; the fact that he had reached the foot of the redoubt could mean that he had found himself isolated, perhaps the master was a solitary hunter who had been pushed imprudently into the desert and died or ill; the horse, left alone, had gone to seek safety, had felt the presence of the man on the side of the fortress and now was waiting for them to bring him fodder. Questo appunto faceva dubitare seriamente che un esercito stesse avvicinandosi. This fact made one seriously doubt that an army was approaching. Che motivo poteva avere avuto la bestia per fuggire da un accampamento in una terra così inospitale? E poi, diceva Tronk, aveva sentito dire che i cavalli dei Tartari erano quasi tutti bianchi, anche in un vecchio dipinto appeso in una sala della Fortezza si vedevano i Tartari montati tutti su destrieri bianchi e questo invece era nero come il carbone. And then, Tronk said, he had heard that the horses of the Tartars were almost all white, even in an old painting hanging in a room of the Fortress you could see the Tartars all mounted on white steeds and this instead was black as coal.

Così Drogo, dopo molte titubanze, decise di aspettare la sera. Nel frattempo il cielo si era schiarito e il sole illuminò il paesaggio riscaldando il cuore dei soldati. Anche Giovanni si sentì rinfrancare dalla chiara luce; le fantasie dei Tartari persero consistenza, tutto ritornava alle proporzioni normali, il cavallo era un semplice cavallo e alla sua presenza si poteva trovare una quantità di spiegazioni senza ricorrere a incursioni nemiche. Allora, dimenticando le paure notturne, egli si sentì improvvisamente disposto a qualsiasi avventura e lo riempiva di gioia il presentimento che il suo destino era alle porte, una sorte felice che lo avrebbe messo al di sopra degli altri uomini.

Si compiacque di provvedere personalmente alle più minute formalità del servizio di guardia, come per dimostrare a Tronk e ai soldati che la comparsa del cavallo, benché strana e preoccupante, non lo aveva affatto turbato; e trovava questo molto militare. He was pleased to personally attend to the most minute formalities of the guard duty, as if to demonstrate to Tronk and the soldiers that the appearance of the horse, although strange and disturbing, had not disturbed him at all; and he found this very military. I soldati, a dir la verità, non avevano alcun timore; il cavallo lo avevano preso sul ridere, sarebbe loro piaciuto moltissimo poterlo catturare e portarlo come trofeo alla Fortezza. Uno di essi chiese anzi il permesso al sergente maggiore, che si limitò ad un'occhiata di rimprovero, come a dire che sulle cose di servizio non era lecito scherzare.

Nel piano inferiore, invece, dove erano installati due cannoni, uno degli artiglieri si era agitato moltissimo alla vista del cavallo. On the lower floor, however, where two guns were installed, one of the gunners was very agitated at the sight of the horse. Si chiamava Giuseppe Lazzari, un giovanotto da poco entrato in servizio. His name was Giuseppe Lazzari, a young man who had just entered the service. Diceva che quel cavallo era il suo, lo riconosceva perfettamente, non poteva sbagliarsi, dovevano averlo lasciato fuggire mentre le bestie erano uscite dalla Fortezza per l'abbeverata. He said that the horse was his, he recognized it perfectly, he couldn't be wrong, they must have let it escape while the beasts had come out of the fortress to drink.

"È Fiocco, il mio cavallo!" gridava, come se fosse veramente di sua proprietà e glielo avessero rubato.

Tronk, sceso da basso, fece subito tacere le grida e dimostrò seccamente al Lazzari come fosse impossibile che il suo cavallo fosse fuggito: per passare nella valle del nord avrebbe dovuto attraversare le mura della fortezza o scavalcare le montagne. Tronk, descending from below, immediately silenced the cries and briefly demonstrated to Lazzari how impossible it was that his horse had fled: to pass into the northern valley he would have to cross the walls of the fortress or climb over the mountains.

Il Lazzari rispose che c'era un passaggio - aveva sentito dire - un comodo passaggio attraverso le rupi, una antica strada abbandonata che nessuno più ricordava. C'era difatti alla Fortezza, fra le tante, questa curiosa leggenda. Ma doveva essere una fandonia: di quel segreto passaggio non si era mai trovata traccia. A destra e a sinistra della Fortezza, per chilometri e chilometri, sorgevano selvagge montagne che non erano state mai valicate.

Ma il soldato non si persuase e fremeva all'idea di doversene stare chiuso nella ridotta, senza poter riprendersi il cavallo, mezz'ora di cammino sarebbe bastata fra andare e tornare. But the soldier was not persuaded and trembled at the idea of having to stay closed in the redoubt, without being able to take back his horse, half an hour's walk would have been enough between going and returning.