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What's Up Economy, CINA abolisce la POVERTÀ e il REM in ITALIA NON FUNZIONA

CINA abolisce la POVERTÀ e il REM in ITALIA NON FUNZIONA

ma benvenuti in una nuova puntata di Whatsapp Economy Podcast.

Oggi parleremo di cambiamento climatico appena finirà l'introduzione.

Next Generation EU e Visegrad al minuto 3.46 Next Generation EU targato Italia al minuto

9.28 Cina e l'abolizione della povertà al minuto

17.43 Una piccola postilla al cashback di Stato

di cui abbiamo parlato settimana scorsa al minuto 26.55

Parleremo anche di politica monetaria, BCE e mercati finanziari al minuto 30.15

E parleremo per ultimo del reddito d'emergenza e della sua funzionamento e della sua efficacia

al minuto 34.55 Buon divertimento!

Il 10 e 11 dicembre è avvenuto il Consiglio Europeo in cui si è parlato di varie cose

tra cui anche di clima.

L'obiettivo dell'Europa riguardo il clima è di diventare neutrale a livello di emissioni

di CO2 entro il 2050.

Però si è posto anche un obiettivo intermedio che ha la data del 2030.

Infatti entro il 2030 dovremmo ridurre del 40% le emissioni di CO2 nei confronti delle

emissioni prodotte nel 1990.

Però dopo di ciò la Commissione Europea ha proposto di aumentare questo obiettivo nel

2030 dal 40% al 55%.

Però il Parlamento Europeo ha rincarato la dose e infatti ultimamente ha proposto sua

volta l'obiettivo di aumentarlo fino al 60% sempre nei confronti delle emissioni emesse

nel 1990.

Nel Consiglio Europeo dell'11 dicembre i capi di governo hanno deciso di imporre l'obiettivo

intermedio del 2030 con un obiettivo pari al 55% quindi sostanzialmente confermando

la proposta della Commissione Europea.

Come si può arrivare a ciò?

E' scritto anche qui nel Consiglio Europeo che si implementeranno tutta una serie di

iniziative che spingeranno la rivoluzione verde e il rispetto dell'ambiente.

All'interno di queste cose ad esempio è imposto lo stanziamento di fondi all'interno del

budget europeo e del Next Generation EU pari al 30% di cui tutti questi fondi dovrebbero

essere indirizzati verso tematiche verdi e il cambiamento climatico.

In più si è anche posto un'attenzione riguardo l'aspetto finanziario.

Infatti entro il 2021 ci dovrebbe essere una proposta su una standardizzazione dei bond

e dei titoli obbligazionari verdi, dei green bond, i cosiddetti green bond.

Quindi non solo una spinta verso l'economia reale e il miglioramento dell'innovazione

per un'economia verde ma anche un occhio di riguardo sulla finanza verde che ovviamente

dovrebbe avere un ulteriore impatto riguardo il cambiamento climatico.

Comunque il raggiungimento dell'obiettivo non è stato assolutamente semplice.

Infatti il Consiglio Europeo è durato tutta la notte tra giovedì e venerdì 11 dicembre.

Questo perché alcune nazioni, tra cui in particolar modo la Polonia, mettevano molte

pressioni sul non raggiungimento di questo accordo in quanto la Polonia è uno dei principali

produttori di energia derivanti dal carbone che è un elemento naturale che produce più

CO2 tra tutti.

In particolar modo la Polonia spingeva sul fatto di porre a questo obiettivo in base

al PIL di ogni singola nazione in modo tale che i paesi più piccoli a livello economico

potessero agevolare una transizione molto più semplice e non imponendo dei paletti

così restrittivi.

E soprattutto un altro argomento di cui si è discusso sono i sovvenzionamenti, i finanziamenti

riguardo proprio questa transizione verde.

Alla fine comunque l'accordo si è trovato.

Ma ora occupiamoci dell'altra parte del Consiglio Europeo, quella probabilmente che ha creato

più polemiche.

Stiamo parlando del accordo raggiunto tra i paesi di Visegrad e tutti gli altri paesi

dell'Unione Europea riguardo il budget europeo del 2021-2027 e il Next Generation EU.

Di questa cosa ne avevo parlato più in dettaglio in un video che credo sia uscito verso ottobre.

Comunque se digitate Whatsapp Economy Paesi di Visegrad credo che vi uscirà su Youtube

e se volete approfondire la questione più nel dettaglio andate a recuperare quel video.

Basti sapere comunque che i paesi di Visegrad avevano posto il bastone fra le ruote all'approvazione

del budget europeo del Next Generation EU proprio perché non solo gli stati europei

ma anche la Commissione Europea avevano imposto agli stati membri dell'Unione Europea quello

di rispettare lo Stato di Diritto, che sono delle norme sacrosante e anche se vogliamo

abbastanza semplici da rispettare ma non per alcuni, lo comprendo, riguardo ad esempio

il rispetto delle minoranze o ancora il rispetto dell'opinione altrui, soprattutto politica

e tutta un'altra serie di cose.

Ripeto, andate a recuperare quel video se siete più interessati.

Addirittura c'è stato uno esponente politico dal nome di Giorgia Meloni che aveva ipotizzato

che ci fosse stato dietro lo zampino della Germania che aveva posto lo Stato di Diritto

proprio per far crollare il Next Generation EU.

Di questo magari ce ne occuperemo in un video adatto che probabilmente uscirà domenica

e credo che sarà abbastanza croccante.

La verità è che la questione dello Stato di Diritto è stata posta dalla Commissione

Europea fin dal 2018 ed è stata ribadita proprio nei Consigli Europei che stavano andando

a definire l'effettiva soluzione del budget europeo del Next Generation EU.

Ovviamente il bastone fra le ruote dei paesi di Visegrad rischiava di far saltare il Next

Generation EU, per questo proprio la Germania, al contrario di quello che sostiene la Meloni,

con merito della Merkel, ha riuscito a trovare un accordo tra i paesi europei e i paesi di

Visegrad.

Alla fine l'accordo si tratta di una cosa che tutti quelli appartenti al Consiglio europeo

hanno ritenuto come ragionevole, e cioè lo Stato di Diritto parte dal 1 gennaio 2021,

quindi entrerà effettivamente in vigore e gli stati dovranno rispettare lo Stato di

Diritto per accedere ai fondi europei, sia da parte del Next Generation EU che da parte

del budget europeo.

Però nel caso in cui ci dovessero essere delle contestazioni riguardo appunto uno Stato

che non rispetta lo Stato di Diritto, questo Stato accusato può fare appello alla Corte

di Giustizia Europea e avrà quindi un delay di questa sentenza di due anni.

E fino a questi due anni lo Stato europeo potrà comunque accedere ai fondi del Next

Generation EU e del budget europeo.

Una volta però che nel caso in cui la Corte di Giustizia trova effettivamente un reato,

un illecito riguardo per appunto questo Stato di Diritto, allora lo Stato di Diritto viene

definito retroattivo.

Significa che anche se lo Stato di Diritto entra in vigore nel 2021, fanno causa e la

Corte di Giustizia si crea il suo giudizio dopo due anni e quindi nel 2023, quindi c'è

la retroattività significa che i fondi che sono stati ammessi dal 2021 al 2023 possono

essere revocati.

Per questo significa la retroattività.

E' una notizia importante per il Parlamento europeo che teneva riguardo questo rispetto

dello Stato di Diritto che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2021.

E' un passo importante anche per tutti gli stati membri che hanno sbloccato finalmente

la questione del Next Generation EU e del budget europeo.

Quindi ufficialmente ci sarà una nuova forma di debito comunitaria a livello europeo.

Questo ormai lo possiamo dire in maniera ufficiale e questa è una buona notizia.

Ma è anche una notizia per i paesi di Visegrad, soprattutto per l'Ungheria, perché nel 2022

l'Ungheria entrerà nelle elezioni e fino a quel momento Orban almeno avrà una gatta

da pelare in meno.

Infatti potrà comunque godere di tutti i fondi del budget europeo e nonostante ciò

fare un po' il cazzo che gli pare sostanzialmente.

Quindi può prendere si fondi europei che non rispettare lo Stato di Diritto tanto poi

il problema sarà possicipato dopo le elezioni.

Quindi è sicuramente una gatta da pelare in meno anche per Orban.

Quindi diciamo che sono un po' tutti vincitori e tutti un po' festeggiano.

Ovviamente come al solito, ormai lo ripetiamo fino alla nausea qui su Whatsapp Economy,

le decisioni prese nel Consiglio Europeo e in generale in tutta l'Europa sono delle decisioni

di compromesso che devono fare un po' contenti tutti.

E in questo caso è un ulteriore esempio di questa situazione europea a 27 in cui ognuno

deve rispettare non solo i propri interessi ma anche un po' accontentare gli interessi

degli altri.

Quindi Next Generation EU confermato, budget europeo confermato e anche lo Stato di Diritto

è confermato.

Prossima notizia, vediamo un po' in dettaglio, cioè in dettaglio non tantissimo, però in

linea generale qual è l'idea dell'Italia nei confronti del Next Generation EU e di

come andrà a spendere i soldi.

Andiamo alla prossima notizia.

Ma ora parliamo del Next Generation EU targato Italia.

È un argomento che si è discusso molto in questa settimana, soprattutto per la proposta

da parte di Conte di nominare sei manager che avranno il compito di controllare tutti

i lavori e i progetti riguardanti per l'appunto questo Next Generation EU che ha creato delle

tensioni nella maggioranza, soprattutto di Renzi che si è opposto e che ha rischiato

di far crollare il governo.

Insomma tutte questioni politiche di cui grazie a di WhatsApp Economy non si occupa.

Infatti noi ci occupiamo di economia.

Ma visto che questo argomento del Next Generation EU targato Italia è ancora in una fase di

bozza non approfondiremo molto questo argomento perché appunto potrebbero cambiare alcune

cose.

Fin dall'inizio ad esempio la cifra si parlava di 209 miliardi, adesso si parla di 196 miliardi

quando in realtà la cifra esatta non la sapremo fino almeno il 2023 in quanto una componente

di questa cifra cambierà in base a come la nazione reagirà a livello economico dalla

pandemia.

Comunque la bozza si basa su 196 miliardi di euro.

Di questi 196 miliardi come abbiamo detto per l'ambiente devono essere imputati almeno

il 30%.

In questo caso il governo italiano imputa alla rivoluzione verde e alla transizione

ecologica il 37,9% di tutti i fondi.

Stiamo parlando a livello numerico di 74,3 miliardi di euro.

Mentre per la digitalizzazione, innovazione e competitività e cultura, altro pilastro

europeo riguardo all'utilizzo di questi soldi, stiamo parlando del 24,9% dei soldi utilizzati

e quindi stiamo parlando di 48,7 miliardi di euro.

Quindi sono queste le voci più grandi del Next Generation EU italiano.

Successivamente si va a parlare di infrastrutture per una mobilità anche qui sostenibile, parliamo

di 27,7 miliardi di euro.

Soprattutto verranno stanziati di questi 27 miliardi 23 miliardi all'alta velocità di

rete e manutenzione stradale 4.0.

Un'altra cosa che mi sono scordato di specificare riguarda la transizione ecologica e il cambiamento

climatico.

La gran parte dei 74 miliardi che verranno stanziati per questo obiettivo, 40 miliardi

andranno all'efficienza energetica e alla riqualificazione degli edifici.

Argomento molto importante soprattutto per le grandi città in quanto il riscaldamento

delle case è uno dei fattori che più impatta l'inquinamento delle grandi città e quindi

sicuramente in questo senso questi soldi potrebbero fare un gran bene se ovviamente ben spesi

alla nostra salute e ai nostri polmoni.

Passiamo poi dopo all'istruzione e ricerca che verranno stanziati 19,2 miliardi pari

al 9,8% di tutti i soldi a disposizione.

In particolar modo 10 miliardi andranno al potenziamento della didattica e al diritto

allo studio e 9,1 miliardi alla ricerca e all'impresa.

Quindi ricerca e sviluppo dell'impresa verranno investiti in questo senso.

Arriviamo poi alla fine al 8,7% di tutti i soldi messi a disposizione dall'Europa,

parliamo di 17,1 miliardi di euro per la parità di genere, coesione sociale e territoriale.

Qui è un argomento che come sapete mi tocca molto soprattutto per la parità di genere

e l'introduzione delle donne, la partecipazione delle donne al mondo del lavoro, cosa su cui

l'Italia è estremamente indietro.

Chissà se 4,2 miliardi basteranno per risolvere questo problema, poi ci arriviamo riguardo

le previsioni di efficacia.

E in ultimo l'ultimo pilastro di questo Next Generation EU italiano è la salute.

Erano impiegati 9 miliardi che sono pari al 4,6% di tutto l'importo del Next Generation

EU, in particolar modo 4,8 miliardi all'assistenza di prossimità e telemedicina e 4,2 miliardi

riguardanti l'innovazione, la ricerca e la digitalizzazione dell'assistenza sanitaria.

Che impatto avrà il Next Generation EU riguardo la crescita italiana?

Ce lo dice la bozza di governo stessa che prevede l'impatto del Next Generation EU pari

allo 0,3% nel 2021, lo 0,5% nel 2022, l'1,3% nel 2023, l'1,7% nel 2024, il 2% nel 2025

e il 2,3% nel 2026.

Quindi l'impatto che avrà il Next Generation EU nei confronti dell'economia italiana si

andrà ad espandere man mano col proseguire del tempo, quindi man mano che i progetti

effettivamente avverranno e quindi si porteranno a termine.

E' bene specificare che queste cifre non significano che la crescita italiana nel 2021

sarà dello 0,3% ma l'impatto del Next Generation EU nei confronti dell'economia italiana sarà

un aggiuntivo 0,3%, significa che senza Next Generation EU l'Italia crescerà probabilmente

di uno 0,3% in meno.

Questa però è la prospettiva ottimistica da parte del governo, cioè che tutti i fondi

verranno utilizzati al meglio e ci sarà una grande efficienza da parte della pubblica

amministrazione.

Hanno fatto anche delle stime più pessimistiche e che addirittura diminuiscono il contributo

del Next Generation EU all'economia italiana nel 2026 di addirittura un punto percentuale,

quindi se ci saranno dei problemi all'interno della pubblica amministrazione l'economia

italiana subirà un impatto positivo dal Next Generation EU dell'1% minore rispetto al caso

in cui la pubblica amministrazione sarebbe molto più efficiente.

Quindi ritorniamo al discorso che molto spesso il problema dell'Italia non sono i soldi ma

l'efficienza nell'utilizzare questi soldi.

E' bene specificare anche qui che queste sono delle semplici prospettive, delle analisi

ecxante e qualsiasi persona che vi dirà che questo contributo non è abbastanza o

che questo investimento barratto o tott'altro è semplicemente una chiacchiera da barra.

E questa cosa ce la dice in particolar modo l'Ox.

Infatti è proprio l'Ox che ci avverte che l'impatto macroeconomico di tutte queste

riforme strutturali derivanti dal Next Generation EU possono essere valutate solo nel medio

e lungo periodo quindi man mano che tutti i progetti andranno a termine.

E quindi tutte queste stime ecxante sono effettivamente delle semplici stime che

dipenderanno molto dalla durata dei progetti, dalla prosecuzione del progetto, da quanto

effettivamente sarà efficiente l'esecuzione del progetto e da quanto poi in realtà il

progetto avrà un impatto sull'economia che ovviamente da qui a 2, 3, 4 anni cambierà

e quindi si dovrà adattare ai cambiamenti dell'economia.

Quindi sono delle semplici stime e non so vedremo come andrà comunque questa è una

ripeto è una bozza vedremo poi entro fin anno dovremo avere le stime ufficiali e non

solo anche i progetti ufficiali.

Comunque è bene specificare che il termine massimo per presentare i piani di nazionali

di resilienza e ripresa sarà il 30 aprile 2021 quindi ci sarà ancora del tempo come

anche già specificato in un vecchio video che era stato richiesto dagli abbonati che

tra l'altro ne approfitto per salutare e che rendono questa disgraziata trasmissione possibile

come direbbe qualcuno più famoso di me e in quel video anche lì spiegavo tutti i paletti

che aveva imposto l'unione europea e gli obiettivi che si era autoimposta l'italia in questo

senso.

Prossima notizia andiamo in Cina!

Nel settembre del 2018 dopo un primo accordo riguardo la Nadef del primo governo giallo-verde

Luigi Di Maio se ne uscì con una dichiarazione che rimase alla storia della politica italiana

e cioè disse di aver abolito la povertà in Italia riferendosi per l'appunto all'approvazione

da parte del Parlamento di una nuova misura e cioè del reddito di cittadinanza.

Dopo due anni sappiamo benissimo che non è questa assolutamente la realtà e ho fatto

già un video in merito parlando proprio del reddito di cittadinanza e di quanto questo

abbia influito sulla eradicazione o meno della povertà in questo paese.

Ma a due anni di distanza in realtà qualcuno ce l'ha fatta ad abolire la povertà in uno

stato.

Stiamo parlando della Cina che il 23 novembre ha dichiarato di aver eradicato la povertà

nel paese.

In realtà in questo senso la Cina è stata un'avanguardista.

Infatti l'obiettivo di abolire la povertà è stato annunciato addirittura nel 2012,

quindi altro che 2018, quando e nel 2012 i poveri all'interno del paese erano addirittura

90 milioni.

Ma cos'è la povertà?

Credo che l'abbiamo definito in maniera abbastanza efficace nel video proprio del reddito di

cittadinanza quando abbiamo detto che sostanzialmente il concetto di povertà è un concetto estremamente

relativo e abbiamo visto in quell'occasione come essere poveri addirittura in Italia dipende

da regione a regione.

C'è una quantità di denaro che ti permette di non essere povero al sud mentre di essere

povero al nord.

La stessa cosa vale ovviamente per il discorso cinese.

Infatti quei 90 milioni del 2012 che ad oggi sono rimasti praticamente zero stiamo parlando

di povertà assoluta che quindi avevano difficoltà a sopravvivere all'interno della nazione.

In realtà se andiamo a vedere più in dettaglio la situazione il numero di poveri all'interno

della Cina è ancora abbastanza elevato.

Stiamo parlando di 237 milioni di persone, pari al 17% della popolazione cinese.

Questo 17% equivale alle persone che non riescono a raggiungere la soglia di povertà stabilita

dalla banca mondiale per un importo pari a 5,50 dollari al giorno.

Quindi il problema è si è risolto ma per quanto riguarda la povertà assoluta e non

la povertà relativa.

Nonostante questa specificazione, quindi la distinzione tra povertà assoluta e povertà

relativa, comunque gli obiettivi raggiunti dal governo cinese in questi anni non sono

assolutamente banali.

Infatti se nel 1990 le persone in povertà assoluta erano pari a 750 milioni in Cina,

nel 2018 addirittura erano il 3% e ad oggi sappiamo che secondo il governo cinese la

povertà assoluta è stata abolita.

E questa riduzione di tutte queste persone in questi anni ha addirittura ridotto il tasso

di povertà mondiale tra il 1990 e il 2018 di addirittura il 60%.

Quindi l'abolizione della povertà assoluta in Cina significa una riduzione della povertà

mondiale pari al 60% tra il 1990 e il 2018.

Stiamo parlando di numeri veramente enormi.

La domanda a cui bisogna rispondere a questo punto è come ha fatto il governo cinese a

risolvere questo problema?

Scopriamolo!

Sicuramente gli strumenti adottati dal governo cinese per risolvere questo problema non sono

assimilabili a uno stato democratico come quello dei paesi europei oppure come quello

americano.

Si passa dalle soluzioni molto più normali come ad esempio quello di dare alla popolazione

alimenti o il bestiario necessario per condurre una vita normale fino a garantire l'accesso

all'istruzione obbligatoria, servizi medici di base o un alloggio sicuro.

E fin qua non c'è grande idea di cui scandalizzarsi, sono delle misure che molte volte vengono

introdotte anche dagli stati europei molto più democratici rispetto a quello della Cina.

Però poi iniziano i problemi.

Infatti bisogna capire che la struttura economica cinese è molto dualista.

Stiamo parlando di molte persone all'interno delle campagne con una condizione economica

estremamente povera e invece tutt'altra situazione si può incontrare nelle città dove effettivamente

il progresso economico ha costruito delle vere e proprie città che sono all'avanguardia

e non hanno nulla da invidiare alle moderne città europee.

Come forse ricorderete dalle lezioni di storia nel liceo sapete che durante la rivoluzione

industriale c'è stato questo passaggio dalla campagna alla città proprio per incentivare

la richiesta di mano d'opera dalle fabbriche che stavano appena nascendo proprio appunto

nei primi poli industriali della prima rivoluzione industriale.

Benissimo tutto ciò ovviamente avvenne in maniera naturale perché le persone erano

spinte a cercare una migliore occupazione migliore opportunità economiche eccetera

eccetera quindi erano spinte verso le città dalla della campagna.

Il meccanismo cinese è stato lo stesso in questi anni.

Peccato che è mancata la componente naturale e cioè le persone che spinte da motivi di

esigenza di opportunità eccetera eccetera lasciavano le campagne per andare alla città.

Tutto ciò è avvenuto ma tramite un dislocamento forzoso da parte dello Stato.

Lo Stato andava nelle piccole campagne nelle piccole cittadine di campagna e prendeva le

persone in maniera indiscriminata e attuando ordini dall'alto e le portava nella città

nelle città in cui potevano godere di migliori condizioni economiche di migliori opportunità

di lavoro.

Ovviamente senza assolutamente la volontà dei cittadini stessi, dei campagnoli se vogliamo

chiamarli così.

Addirittura i villaggi che dopo appunto queste espropriazioni rimanevano vuoti venivano addirittura

demoliti e in molti casi le persone dopo essersi trasferite in città volevano tornare in campagna

però ovviamente questa opportunità gli era preclusa proprio perché il governo aveva

ben pensato di distruggere il villaggio in cui abitava.

Quindi tutto molto interessante e problematico se vogliamo soprattutto da un punto di vista

etico.

A questo si aggiunge ovviamente dei problemi di corruzione tra i funzionari locali che

decidevano in maniera del tutto arbitraria quali villaggi sgomberare e quali meno.

In più molte delle persone che sono uscite da questo stato di povertà assoluta dipendono

dagli aiuti dello stato che potranno in futuro venire meno nel caso in cui il governo decidesse

che effettivamente questo problema della povertà assoluta sia scomparso e quindi una volta

eliminati questi aiuti di stato potrebbero ricadere sotto la soglia di povertà assoluta

che appunto abbiamo visto che è stata dichiarata con successo raggiunta e eliminata il 23 novembre

dallo stato stesso.

In più oltre a ciò c'è un altro problema e c'è quello che il 40% dei lavoratori cinesi

è ancora in una situazione lavorativa definita vulnerabile.

Cioè stanno svolgendo dei lavori o sottopagati o comunque con una rietribuzione inadeguata

per lo stile di vita cinese oppure con condizioni di lavoro difficili quindi con lavori molto

faticosi eccetera eccetera.

A tutto ciò si aggiunge anche il fatto che la disuguaglianza all'interno della popolazione

cinese è aumentata tra il 1990 e il 2018 in quanto se il 20% della popolazione più

ricca nel 1990 era pari al 40% nel 2018 è pari al 45% e cosa ovviamente che non si

è visto questo aumento considerevole soprattutto per le classi più disagiate.

E quindi questo è il governo cinese che elimina la povertà assoluta a colpi di espropriazioni

e aiuti di stato che non si sa quanto dureranno.

Tutto molto interessante vero?

Ora direi di passare alla prossima notizia.

Arrivati a questo punto direi di parlare per un momento, vi giuro che sarò breve,

un'altra volta di cashback.

Infatti vi avevo detto nell'altro episodio che per accedere al servizio si doveva accedere

all'app e le proprie coordinate bancarie.

In realtà per accedere a questo servizio si può fare anche tramite altri servizi privati

tra cui ad esempio Satispay, Aip o Postepay.

Se volete più informazioni vi consiglio di andare a guardare il mio post su Instagram.

Parlando proprio di Instagram, giusto oggi venerdì 11 dicembre ho annunciato al pubblico

senza che nessuno me lo chiedesse questa volta, quindi un'opinione non richiesta, che non

farò utilizzo del cashback.

Questo perché sostanzialmente il cashback è un incentivo, un agio, una spinta gentile

affinché le persone utilizzino dei pagamenti digitali.

Cosa che io già faccio da tempo e quindi sostanzialmente per me non risulterebbe più

un incentivo bensì un regalo, un premio su una cosa che in realtà già faccio naturalmente.

Visto che le finanze pubbliche non sono poi così solide in questo momento, non sono poi

così floridissime, credo che lo Stato non debba permettersi ulteriori regali ecc.

È un po' il discorso riguardo le partite IVA che prendevano i finanziamenti statali

durante marzo e aprile, durante la pandemia, anche quando in realtà la loro condizione

economica non richiedeva sicuramente questa scelta.

Dicendo ciò ovviamente non voglio fare la morale, la ramanzina alle persone, è semplicemente

un mio modo di vedere, una mia azione e cercando per l'appunto di, e l'ho annunciata semplicemente

perché mi piaceva esprimere questo concetto di sostenibilità economica, quindi fare delle

azioni non solo nel senso di sostenibilità ambientale come ad esempio fare la raccolta

differenziata e farla nonostante ad esempio in Cina venga utilizzato il carbone o in Polonia

come abbiamo detto in questa puntata venga utilizzato il carbone per produrre energia

elettrica, allo stesso modo penso che bisogna attuare dei comportamenti che nonostante ci

sia la possibilità di sfruttare un guadagno economico possiamo dire tranquillamente no,

non lo faccio eccetera eccetera.

Con questo io comunque riguardo lo strumento del cashback non ho nulla in contrario, vedremo

se sarà utile o meno, tra l'altro subito qualche ora dopo aver esternalizzato la mia

opinione riguardo l'utilizzo o meno del cashback ho letto anche un interessante articolo sul

cashback che praticamente faceva le mie stesse assunzioni nel senso che molto probabilmente

quelli che utilizzeranno il cashback saranno le stesse persone che già utilizzano i sistemi

di pagamento digitali, però detto ciò vedremo come andrà a finire, semplicemente non mi

reputo nel target e quindi decido di non soffrire di questa opportunità.

Di nuovo non è una ramanzina, fate ciò che volete, questa è la mia opinione.

Passiamo alla prossima notizia.

Adesso invece andiamo a parlare di politica monetaria, infatti giovedì 10 dicembre è

avvenuta la conferenza stampa della banca centrale europea tenuta ovviamente da Christine

Lagarde e io l'ho seguita su Twitch, sul mio canale twitch twitch.tv slash joespub e ci

siamo divertiti un sacco.

In questa conferenza stampa si sono preannunciati gli strumenti che verranno adottati in futuro

da parte della banca centrale europea e sostanzialmente si è potenziato il PPP che sarebbe un programma

di acquisto di titoli obbligazionari sia pubblici che privati, si è aumentato da 1300 miliardi

a 1800 miliardi e si è prolungato fino a metà 2022.

Allo stesso modo si è prolungato la linea di credito TLTRO che sarebbero dei crediti

nei confronti delle banche che facilitano a sua volta il credito dalle banche alle imprese.

Questa volta anche qui si è prolungato lo strumento da metà 2021 a metà 2022.

Questa decisione è avvenuta dopo aver studiato tutti i dati riguardanti la pandemia e si

hanno visto che effettivamente l'immunità di Greggia secondo la banca centrale europea

avverrà solamente verso la fine del 2021 e che ancora la pandemia, nonostante abbiano

trovato il vaccino, non si può dire ancora conclusa.

Dopo queste dichiarazioni molto precauzionali da parte della banca centrale europea i mercati

a sua volta hanno agito in maniera precauzionale quindi non hanno aumentato le proprie quotazioni.

In questo senso parlando proprio di mercati a quotazioni è uscito un interessante articolo

redatto da Bloomberg che ammette che le quotazioni azionarie all'interno dei mercati finanziari

sono aumentate in maniera spropositata.

Infatti se negli anni 80 bastavano 20 ore di lavoro per un impiegato medio americano

per acquistare un'azione all'interno dell'SP500, ad oggi servono 141 ore di lavoro per un impiegato

medio per acquistare una singola azione all'interno dell'SP500.

Questo cosa significa?

Significa che per l'appunto c'è stata una vera e propria inflazione all'interno dei

mercati finanziari che si sono completamente staccati dalle retribuzioni medie dei lavoratori

americani.

Questo perché una grande componente del merito o demerito di questo fenomeno è dovuto per

l'appunto alle politiche monetarie estremamente espansive delle banche centrali in tutto il

mondo.

Ovviamente gli operatori finanziari quando hanno questi soldi da parte delle banche in

qualche modo li devono spendere e quindi vanno prima o poi a spendere sui mercati finanziari

che appunto subiscono un fenomeno inflattivo.

Questo cosa comporta?

Comporta ovviamente delle disuguaglianze perché non tutti possiedono delle azioni nei mercati

finanziari.

E questo ovviamente visto che solo una parte della popolazione possiede una grande quota

dei mercati finanziari e questi mercati finanziari hanno subito un grande innalzamento dei propri

prezzi che non è stato controbilanciato dall'inflazione reale, ovviamente la ricchezza di queste persone

è aumentata molto di più rispetto alle persone che non hanno questi beni finanziari.

Quindi perché sto parlando di tutto ciò?

Perché bisogna sempre stare attenti a parlare dell'economia come una bacchetta magica.

L'ho ripetuto molte volte, l'economia molto spesso è una coperta corta.

Se si hanno dei benefici da una parte molto spesso si hanno delle ripercussioni dall'altra

e quindi quando le persone parlano di politica monetaria espansiva a destra e a sinistra

bisogna anche riflettere cosa potrebbe comportare tutto ciò.

In questo caso si comporta un aumento della disuguaglianza all'interno della popolazione.

E quindi insomma mi piaceva parlare di questo argomento di cui molte non si tratta.

Che ne dite?

Fatemelo sapere nei commenti.

Io sapete, vi leggo, molto spesso non vi commento ma vi leggo.

Se in Cina hanno abolito la povertà, qui in Italia non riusciamo a far funzionare uno

strumento fondamentale come è quello del REM, il reddito d'emergenza.

Questo reddito d'emergenza è stato ideato per la prima volta nel decreto rilancio di

maggio, quindi in piena pandemia, ed era appunto stato ideato per supportare le persone più

in difficoltà dovute a questa crisi.

L'importo è stato pari a 400 euro mensili per una persona, incrementato di 160 euro

per ogni adulto e di 80 euro per ogni minorenne, fino ad un massimo di 800 euro.

La prima tranche di reddito d'emergenza è stata per l'appunto grazie al decreto di rilancio

di maggio, però sono state successivamente riaperte più volte le domande fino al 30 novembre.

I requisiti per ottenere questo REM sono la residenza in Italia, il reddito inferiore

al valore del REM stesso, l'ISA inferiore ai 15.000 euro e un patrimonio mobiliare

al di sotto di 10.000 euro, e non percepire altre prestazioni monetarie pubbliche.

Ha funzionato questo reddito d'emergenza?

La risposta è come al solito, nì.

Infatti le persone aventi diritto di questo nuovo strumento ideato per la pandemia sono

state di 705.000 nuclei familiari.

Le persone che hanno ricevuto il REM sono state 291.000, quindi hanno aderito a questo

nuovo strumento solo il 40% delle famiglie che avrebbero potuto ottenere questi soldi

per passare meglio questa crisi economica.

Perché è avvenuto tutto ciò?

La risposta è un po' la solita, in efficienza della pubblica amministrazione a scrivere

delle leggi adeguate al contesto economico e il più vicino possibile alla popolazione.

Infatti, da una parte c'è stato un demerito riguardo la comunicazione, non è stato ben

comunicato l'esistenza di questo reddito d'emergenza, infatti se io vi ho detto REM,

probabilmente alcuni di voi non hanno saputo di cosa stessi parlando, quindi c'è stata

effettivamente una scarsa comunicazione e anche la comunicazione ha peccato sul definire

al meglio la distinzione tra il reddito di cittadinanza, il REM e tutti gli altri strumenti

che il governo ha messo in campo per far fronte alla pandemia.

Oltre a ciò c'è anche un problema burocratico, infatti come abbiamo detto per accedere al

REM c'è bisogno di una dichiarazione ISE, dichiarazione ISE che in realtà molto spesso

è difficile da reperire soprattutto per quella parte di popolazione con una bassa

educazione in generale, in particolar modo educazione economica.

Tra l'altro la cosa interessante è che è vero che per accedere a questo REM bisogna

redigere l'ISE, in realtà di tutte le domande presentate il 2,6% è stato respinto perché

c'è stato un ISE superiore a quello richiesto per accedere allo strumento, in quanto molto

spesso si calcola che addirittura il 70% degli italiani ha un ISE inferiore rispetto a quello

limite dichiarato per l'accesso al REM.

Quindi non si capisce perché è stato imposto un requisito che ovviamente scoraggia le persone

a recepire quello strumento che poi in realtà non è un'effettiva metrica per capire se

quella persona ha diritto a quello strumento o meno.

Insomma è tutto in un'ottica di complicare il più possibile le cose e rendere gli strumenti

meno efficaci possibile perché ovviamente più requisiti metti, anche se effettivamente

la persona può accedere a quel requisito, però più ne metti e più scoraggi le persone

e più rendi lo strumento difficile da attuare, difficile da prenderne parte eccetera eccetera.

Insomma come ho detto anche prima molto spesso il problema dell'Italia non sono i soldi ma

è la burocrazia e la pubblica amministrazione nel cercare di scrivere delle leggi più efficienti

e normali possibile in modo che la popolazione riesca a capirle.

Detto ciò siamo verso la fine di questo podcast, mi sarebbe piaciuto parlare anche di Brexit

ma credo che il tempo sia finito e anche perché sostanzialmente di novità non ce ne sono,

domenica dovrebbero raggiungere un accordo forse la Wunderland e Boris Johnson e quindi

magari ci vediamo la prossima settimana con delle novità anche riguardo la Brexit.

Detto ciò vi saluto, ringrazio come al solito gli abbonati che rendono possibile questo show

e ci vediamo alla prossima puntata di Whatsapp Economy Podcast,

sperando che questa puntata sia stata di vostro gradimento.

Alla prossima!

CINA abolisce la POVERTÀ e il REM in ITALIA NON FUNZIONA CHINA schafft die ARMUT ab und REM in ITALIEN FUNKTIONIERT NICHT CHINA abolishes POVERTY and REM in ITALY DOES NOT WORK CHINA suprime la POBREZA y REM en ITALIA NO FUNCIONA La CHINE abolit la PAUVRETÉ et le REM en ITALIE NE FONCTIONNE PAS CHINA schaft ARMOEDE af en REM in ITALIË WERKT NIET CHINY znoszą UBÓSTWO, a REM we WŁOSZECH NIE DZIAŁA A CHINA elimina a POBREZA e o REM em ITÁLIA NÃO FUNCIONA 中国消除了贫困,但 REM 在意大利行不通

ma benvenuti in una nuova puntata di Whatsapp Economy Podcast.

Oggi parleremo di cambiamento climatico appena finirà l'introduzione.

Next Generation EU e Visegrad al minuto 3.46 Next Generation EU targato Italia al minuto

9.28 Cina e l'abolizione della povertà al minuto

17.43 Una piccola postilla al cashback di Stato

di cui abbiamo parlato settimana scorsa al minuto 26.55

Parleremo anche di politica monetaria, BCE e mercati finanziari al minuto 30.15

E parleremo per ultimo del reddito d'emergenza e della sua funzionamento e della sua efficacia

al minuto 34.55 Buon divertimento! at minute 34.55 Enjoy!

Il 10 e 11 dicembre è avvenuto il Consiglio Europeo in cui si è parlato di varie cose On December 10 and 11, the European Council took place where various things were discussed

tra cui anche di clima.

L'obiettivo dell'Europa riguardo il clima è di diventare neutrale a livello di emissioni Europe's goal regarding climate is to become emission neutral

di CO2 entro il 2050.

Però si è posto anche un obiettivo intermedio che ha la data del 2030. However, he also set an intermediate goal that has a date of 2030.

Infatti entro il 2030 dovremmo ridurre del 40% le emissioni di CO2 nei confronti delle In fact, by 2030 we should reduce CO2 emissions by 40 percent toward the

emissioni prodotte nel 1990. emissions produced in 1990.

Però dopo di ciò la Commissione Europea ha proposto di aumentare questo obiettivo nel However, after that, the European Commission proposed to increase this target in the

2030 dal 40% al 55%.

Però il Parlamento Europeo ha rincarato la dose e infatti ultimamente ha proposto sua However, the European Parliament has stepped up its game and in fact recently proposed its own

volta l'obiettivo di aumentarlo fino al 60% sempre nei confronti delle emissioni emesse

nel 1990.

Nel Consiglio Europeo dell'11 dicembre i capi di governo hanno deciso di imporre l'obiettivo

intermedio del 2030 con un obiettivo pari al 55% quindi sostanzialmente confermando

la proposta della Commissione Europea.

Come si può arrivare a ciò?

E' scritto anche qui nel Consiglio Europeo che si implementeranno tutta una serie di

iniziative che spingeranno la rivoluzione verde e il rispetto dell'ambiente.

All'interno di queste cose ad esempio è imposto lo stanziamento di fondi all'interno del

budget europeo e del Next Generation EU pari al 30% di cui tutti questi fondi dovrebbero European and Next Generation EU budget of 30 percent of which all these funds should

essere indirizzati verso tematiche verdi e il cambiamento climatico. Be directed toward green issues and climate change.

In più si è anche posto un'attenzione riguardo l'aspetto finanziario. In addition, there was also a focus regarding the financial aspect.

Infatti entro il 2021 ci dovrebbe essere una proposta su una standardizzazione dei bond In fact, by 2021 there should be a proposal on a standardization of bonds

e dei titoli obbligazionari verdi, dei green bond, i cosiddetti green bond. and green bonds, green bonds, so-called green bonds.

Quindi non solo una spinta verso l'economia reale e il miglioramento dell'innovazione So not only a push toward the real economy and improving innovation

per un'economia verde ma anche un occhio di riguardo sulla finanza verde che ovviamente

dovrebbe avere un ulteriore impatto riguardo il cambiamento climatico.

Comunque il raggiungimento dell'obiettivo non è stato assolutamente semplice. However, achieving the goal was by no means easy.

Infatti il Consiglio Europeo è durato tutta la notte tra giovedì e venerdì 11 dicembre.

Questo perché alcune nazioni, tra cui in particolar modo la Polonia, mettevano molte This is because some nations, including especially Poland, were putting a lot of

pressioni sul non raggiungimento di questo accordo in quanto la Polonia è uno dei principali pressure on not reaching this agreement as Poland is one of the main

produttori di energia derivanti dal carbone che è un elemento naturale che produce più energy producers from coal, which is a natural element that produces more

CO2 tra tutti. CO2 among all.

In particolar modo la Polonia spingeva sul fatto di porre a questo obiettivo in base In particular, Poland was pushing on the fact of placing this goal on the basis of

al PIL di ogni singola nazione in modo tale che i paesi più piccoli a livello economico to the GDP of each individual nation so that smaller countries economically

potessero agevolare una transizione molto più semplice e non imponendo dei paletti could facilitate a much easier transition and not by imposing stakes

così restrittivi. so restrictive.

E soprattutto un altro argomento di cui si è discusso sono i sovvenzionamenti, i finanziamenti More importantly, another topic that has been discussed is grants, funding

riguardo proprio questa transizione verde.

Alla fine comunque l'accordo si è trovato. In the end, however, the agreement was found.

Ma ora occupiamoci dell'altra parte del Consiglio Europeo, quella probabilmente che ha creato But now let's deal with the other part of the European Council, the part that probably created the

più polemiche.

Stiamo parlando del accordo raggiunto tra i paesi di Visegrad e tutti gli altri paesi We are talking about the agreement reached between the Visegrad countries and all the other countries

dell'Unione Europea riguardo il budget europeo del 2021-2027 e il Next Generation EU.

Di questa cosa ne avevo parlato più in dettaglio in un video che credo sia uscito verso ottobre.

Comunque se digitate Whatsapp Economy Paesi di Visegrad credo che vi uscirà su Youtube However, if you type in Whatsapp Economy Visegrad countries I think it will come up on Youtube

e se volete approfondire la questione più nel dettaglio andate a recuperare quel video.

Basti sapere comunque che i paesi di Visegrad avevano posto il bastone fra le ruote all'approvazione Suffice it to say, however, that the Visegrad countries had put a spoke in the wheels of approval

del budget europeo del Next Generation EU proprio perché non solo gli stati europei of the Next Generation EU budget precisely because not only European states

ma anche la Commissione Europea avevano imposto agli stati membri dell'Unione Europea quello but also the European Commission had imposed on the member states of the European Union that

di rispettare lo Stato di Diritto, che sono delle norme sacrosante e anche se vogliamo to respect the rule of law, which are sacrosanct norms and even if we want to

abbastanza semplici da rispettare ma non per alcuni, lo comprendo, riguardo ad esempio

il rispetto delle minoranze o ancora il rispetto dell'opinione altrui, soprattutto politica respect for minorities or even respect for the opinion of others, especially political

e tutta un'altra serie di cose. And a whole other set of things.

Ripeto, andate a recuperare quel video se siete più interessati.

Addirittura c'è stato uno esponente politico dal nome di Giorgia Meloni che aveva ipotizzato

che ci fosse stato dietro lo zampino della Germania che aveva posto lo Stato di Diritto That there had been behind it the hand of Germany, which had placed the rule of law

proprio per far crollare il Next Generation EU.

Di questo magari ce ne occuperemo in un video adatto che probabilmente uscirà domenica

e credo che sarà abbastanza croccante.

La verità è che la questione dello Stato di Diritto è stata posta dalla Commissione

Europea fin dal 2018 ed è stata ribadita proprio nei Consigli Europei che stavano andando

a definire l'effettiva soluzione del budget europeo del Next Generation EU.

Ovviamente il bastone fra le ruote dei paesi di Visegrad rischiava di far saltare il Next

Generation EU, per questo proprio la Germania, al contrario di quello che sostiene la Meloni,

con merito della Merkel, ha riuscito a trovare un accordo tra i paesi europei e i paesi di

Visegrad.

Alla fine l'accordo si tratta di una cosa che tutti quelli appartenti al Consiglio europeo

hanno ritenuto come ragionevole, e cioè lo Stato di Diritto parte dal 1 gennaio 2021,

quindi entrerà effettivamente in vigore e gli stati dovranno rispettare lo Stato di

Diritto per accedere ai fondi europei, sia da parte del Next Generation EU che da parte

del budget europeo.

Però nel caso in cui ci dovessero essere delle contestazioni riguardo appunto uno Stato

che non rispetta lo Stato di Diritto, questo Stato accusato può fare appello alla Corte

di Giustizia Europea e avrà quindi un delay di questa sentenza di due anni.

E fino a questi due anni lo Stato europeo potrà comunque accedere ai fondi del Next

Generation EU e del budget europeo.

Una volta però che nel caso in cui la Corte di Giustizia trova effettivamente un reato,

un illecito riguardo per appunto questo Stato di Diritto, allora lo Stato di Diritto viene an offence regarding precisely this Rule of Law, then the Rule of Law is

definito retroattivo.

Significa che anche se lo Stato di Diritto entra in vigore nel 2021, fanno causa e la

Corte di Giustizia si crea il suo giudizio dopo due anni e quindi nel 2023, quindi c'è

la retroattività significa che i fondi che sono stati ammessi dal 2021 al 2023 possono

essere revocati.

Per questo significa la retroattività.

E' una notizia importante per il Parlamento europeo che teneva riguardo questo rispetto

dello Stato di Diritto che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2021.

E' un passo importante anche per tutti gli stati membri che hanno sbloccato finalmente

la questione del Next Generation EU e del budget europeo.

Quindi ufficialmente ci sarà una nuova forma di debito comunitaria a livello europeo. So officially there will be a new form of community debt at the European level.

Questo ormai lo possiamo dire in maniera ufficiale e questa è una buona notizia.

Ma è anche una notizia per i paesi di Visegrad, soprattutto per l'Ungheria, perché nel 2022

l'Ungheria entrerà nelle elezioni e fino a quel momento Orban almeno avrà una gatta

da pelare in meno.

Infatti potrà comunque godere di tutti i fondi del budget europeo e nonostante ciò

fare un po' il cazzo che gli pare sostanzialmente.

Quindi può prendere si fondi europei che non rispettare lo Stato di Diritto tanto poi

il problema sarà possicipato dopo le elezioni.

Quindi è sicuramente una gatta da pelare in meno anche per Orban.

Quindi diciamo che sono un po' tutti vincitori e tutti un po' festeggiano.

Ovviamente come al solito, ormai lo ripetiamo fino alla nausea qui su Whatsapp Economy,

le decisioni prese nel Consiglio Europeo e in generale in tutta l'Europa sono delle decisioni

di compromesso che devono fare un po' contenti tutti.

E in questo caso è un ulteriore esempio di questa situazione europea a 27 in cui ognuno

deve rispettare non solo i propri interessi ma anche un po' accontentare gli interessi

degli altri. Of others.

Quindi Next Generation EU confermato, budget europeo confermato e anche lo Stato di Diritto

è confermato.

Prossima notizia, vediamo un po' in dettaglio, cioè in dettaglio non tantissimo, però in

linea generale qual è l'idea dell'Italia nei confronti del Next Generation EU e di

come andrà a spendere i soldi.

Andiamo alla prossima notizia.

Ma ora parliamo del Next Generation EU targato Italia. But now let's talk about Italy's Next Generation EU license plate.

È un argomento che si è discusso molto in questa settimana, soprattutto per la proposta This is a topic that has been much discussed this week, especially the proposed

da parte di Conte di nominare sei manager che avranno il compito di controllare tutti by Conte to appoint six managers who will be in charge of controlling all

i lavori e i progetti riguardanti per l'appunto questo Next Generation EU che ha creato delle

tensioni nella maggioranza, soprattutto di Renzi che si è opposto e che ha rischiato tensions in the majority, especially from Renzi who opposed and risked

di far crollare il governo.

Insomma tutte questioni politiche di cui grazie a di WhatsApp Economy non si occupa. In short, all political issues that thanks to of WhatsApp Economy is not addressed.

Infatti noi ci occupiamo di economia. In fact, we deal with economics.

Ma visto che questo argomento del Next Generation EU targato Italia è ancora in una fase di

bozza non approfondiremo molto questo argomento perché appunto potrebbero cambiare alcune draft we are not going to go into much detail on this topic because precisely some of the

cose.

Fin dall'inizio ad esempio la cifra si parlava di 209 miliardi, adesso si parla di 196 miliardi From the beginning for example the figure was talked about 209 billion, now it is 196 billion

quando in realtà la cifra esatta non la sapremo fino almeno il 2023 in quanto una componente when in fact the exact figure we won't know until at least 2023 as a component

di questa cifra cambierà in base a come la nazione reagirà a livello economico dalla

pandemia.

Comunque la bozza si basa su 196 miliardi di euro.

Di questi 196 miliardi come abbiamo detto per l'ambiente devono essere imputati almeno Of this 196 billion as we said for the environment must be charged at least

il 30%.

In questo caso il governo italiano imputa alla rivoluzione verde e alla transizione In this case, the Italian government blames the green revolution and transition

ecologica il 37,9% di tutti i fondi.

Stiamo parlando a livello numerico di 74,3 miliardi di euro. We are talking numerically about 74.3 billion euros.

Mentre per la digitalizzazione, innovazione e competitività e cultura, altro pilastro

europeo riguardo all'utilizzo di questi soldi, stiamo parlando del 24,9% dei soldi utilizzati

e quindi stiamo parlando di 48,7 miliardi di euro.

Quindi sono queste le voci più grandi del Next Generation EU italiano.

Successivamente si va a parlare di infrastrutture per una mobilità anche qui sostenibile, parliamo Next we go on to talk about infrastructure for sustainable mobility here as well, we talk about

di 27,7 miliardi di euro.

Soprattutto verranno stanziati di questi 27 miliardi 23 miliardi all'alta velocità di

rete e manutenzione stradale 4.0. network and road maintenance 4.0.

Un'altra cosa che mi sono scordato di specificare riguarda la transizione ecologica e il cambiamento

climatico.

La gran parte dei 74 miliardi che verranno stanziati per questo obiettivo, 40 miliardi

andranno all'efficienza energetica e alla riqualificazione degli edifici.

Argomento molto importante soprattutto per le grandi città in quanto il riscaldamento

delle case è uno dei fattori che più impatta l'inquinamento delle grandi città e quindi

sicuramente in questo senso questi soldi potrebbero fare un gran bene se ovviamente ben spesi

alla nostra salute e ai nostri polmoni.

Passiamo poi dopo all'istruzione e ricerca che verranno stanziati 19,2 miliardi pari

al 9,8% di tutti i soldi a disposizione.

In particolar modo 10 miliardi andranno al potenziamento della didattica e al diritto

allo studio e 9,1 miliardi alla ricerca e all'impresa.

Quindi ricerca e sviluppo dell'impresa verranno investiti in questo senso.

Arriviamo poi alla fine al 8,7% di tutti i soldi messi a disposizione dall'Europa, We then eventually arrive at 8.7 percent of all the money made available by Europe,

parliamo di 17,1 miliardi di euro per la parità di genere, coesione sociale e territoriale.

Qui è un argomento che come sapete mi tocca molto soprattutto per la parità di genere

e l'introduzione delle donne, la partecipazione delle donne al mondo del lavoro, cosa su cui

l'Italia è estremamente indietro.

Chissà se 4,2 miliardi basteranno per risolvere questo problema, poi ci arriviamo riguardo

le previsioni di efficacia.

E in ultimo l'ultimo pilastro di questo Next Generation EU italiano è la salute.

Erano impiegati 9 miliardi che sono pari al 4,6% di tutto l'importo del Next Generation

EU, in particolar modo 4,8 miliardi all'assistenza di prossimità e telemedicina e 4,2 miliardi

riguardanti l'innovazione, la ricerca e la digitalizzazione dell'assistenza sanitaria. concerning innovation, research and digitization of health care.

Che impatto avrà il Next Generation EU riguardo la crescita italiana?

Ce lo dice la bozza di governo stessa che prevede l'impatto del Next Generation EU pari

allo 0,3% nel 2021, lo 0,5% nel 2022, l'1,3% nel 2023, l'1,7% nel 2024, il 2% nel 2025

e il 2,3% nel 2026.

Quindi l'impatto che avrà il Next Generation EU nei confronti dell'economia italiana si

andrà ad espandere man mano col proseguire del tempo, quindi man mano che i progetti

effettivamente avverranno e quindi si porteranno a termine.

E' bene specificare che queste cifre non significano che la crescita italiana nel 2021

sarà dello 0,3% ma l'impatto del Next Generation EU nei confronti dell'economia italiana sarà

un aggiuntivo 0,3%, significa che senza Next Generation EU l'Italia crescerà probabilmente

di uno 0,3% in meno.

Questa però è la prospettiva ottimistica da parte del governo, cioè che tutti i fondi

verranno utilizzati al meglio e ci sarà una grande efficienza da parte della pubblica

amministrazione.

Hanno fatto anche delle stime più pessimistiche e che addirittura diminuiscono il contributo

del Next Generation EU all'economia italiana nel 2026 di addirittura un punto percentuale,

quindi se ci saranno dei problemi all'interno della pubblica amministrazione l'economia

italiana subirà un impatto positivo dal Next Generation EU dell'1% minore rispetto al caso

in cui la pubblica amministrazione sarebbe molto più efficiente.

Quindi ritorniamo al discorso che molto spesso il problema dell'Italia non sono i soldi ma

l'efficienza nell'utilizzare questi soldi.

E' bene specificare anche qui che queste sono delle semplici prospettive, delle analisi

ecxante e qualsiasi persona che vi dirà che questo contributo non è abbastanza o

che questo investimento barratto o tott'altro è semplicemente una chiacchiera da barra.

E questa cosa ce la dice in particolar modo l'Ox.

Infatti è proprio l'Ox che ci avverte che l'impatto macroeconomico di tutte queste

riforme strutturali derivanti dal Next Generation EU possono essere valutate solo nel medio

e lungo periodo quindi man mano che tutti i progetti andranno a termine.

E quindi tutte queste stime ecxante sono effettivamente delle semplici stime che

dipenderanno molto dalla durata dei progetti, dalla prosecuzione del progetto, da quanto

effettivamente sarà efficiente l'esecuzione del progetto e da quanto poi in realtà il

progetto avrà un impatto sull'economia che ovviamente da qui a 2, 3, 4 anni cambierà

e quindi si dovrà adattare ai cambiamenti dell'economia.

Quindi sono delle semplici stime e non so vedremo come andrà comunque questa è una

ripeto è una bozza vedremo poi entro fin anno dovremo avere le stime ufficiali e non

solo anche i progetti ufficiali.

Comunque è bene specificare che il termine massimo per presentare i piani di nazionali

di resilienza e ripresa sarà il 30 aprile 2021 quindi ci sarà ancora del tempo come

anche già specificato in un vecchio video che era stato richiesto dagli abbonati che

tra l'altro ne approfitto per salutare e che rendono questa disgraziata trasmissione possibile

come direbbe qualcuno più famoso di me e in quel video anche lì spiegavo tutti i paletti

che aveva imposto l'unione europea e gli obiettivi che si era autoimposta l'italia in questo

senso.

Prossima notizia andiamo in Cina!

Nel settembre del 2018 dopo un primo accordo riguardo la Nadef del primo governo giallo-verde

Luigi Di Maio se ne uscì con una dichiarazione che rimase alla storia della politica italiana

e cioè disse di aver abolito la povertà in Italia riferendosi per l'appunto all'approvazione

da parte del Parlamento di una nuova misura e cioè del reddito di cittadinanza.

Dopo due anni sappiamo benissimo che non è questa assolutamente la realtà e ho fatto

già un video in merito parlando proprio del reddito di cittadinanza e di quanto questo

abbia influito sulla eradicazione o meno della povertà in questo paese.

Ma a due anni di distanza in realtà qualcuno ce l'ha fatta ad abolire la povertà in uno

stato.

Stiamo parlando della Cina che il 23 novembre ha dichiarato di aver eradicato la povertà

nel paese.

In realtà in questo senso la Cina è stata un'avanguardista.

Infatti l'obiettivo di abolire la povertà è stato annunciato addirittura nel 2012,

quindi altro che 2018, quando e nel 2012 i poveri all'interno del paese erano addirittura

90 milioni.

Ma cos'è la povertà?

Credo che l'abbiamo definito in maniera abbastanza efficace nel video proprio del reddito di

cittadinanza quando abbiamo detto che sostanzialmente il concetto di povertà è un concetto estremamente

relativo e abbiamo visto in quell'occasione come essere poveri addirittura in Italia dipende

da regione a regione.

C'è una quantità di denaro che ti permette di non essere povero al sud mentre di essere

povero al nord.

La stessa cosa vale ovviamente per il discorso cinese.

Infatti quei 90 milioni del 2012 che ad oggi sono rimasti praticamente zero stiamo parlando

di povertà assoluta che quindi avevano difficoltà a sopravvivere all'interno della nazione.

In realtà se andiamo a vedere più in dettaglio la situazione il numero di poveri all'interno

della Cina è ancora abbastanza elevato.

Stiamo parlando di 237 milioni di persone, pari al 17% della popolazione cinese.

Questo 17% equivale alle persone che non riescono a raggiungere la soglia di povertà stabilita

dalla banca mondiale per un importo pari a 5,50 dollari al giorno.

Quindi il problema è si è risolto ma per quanto riguarda la povertà assoluta e non

la povertà relativa.

Nonostante questa specificazione, quindi la distinzione tra povertà assoluta e povertà

relativa, comunque gli obiettivi raggiunti dal governo cinese in questi anni non sono

assolutamente banali.

Infatti se nel 1990 le persone in povertà assoluta erano pari a 750 milioni in Cina,

nel 2018 addirittura erano il 3% e ad oggi sappiamo che secondo il governo cinese la

povertà assoluta è stata abolita.

E questa riduzione di tutte queste persone in questi anni ha addirittura ridotto il tasso

di povertà mondiale tra il 1990 e il 2018 di addirittura il 60%.

Quindi l'abolizione della povertà assoluta in Cina significa una riduzione della povertà

mondiale pari al 60% tra il 1990 e il 2018.

Stiamo parlando di numeri veramente enormi.

La domanda a cui bisogna rispondere a questo punto è come ha fatto il governo cinese a

risolvere questo problema?

Scopriamolo!

Sicuramente gli strumenti adottati dal governo cinese per risolvere questo problema non sono

assimilabili a uno stato democratico come quello dei paesi europei oppure come quello

americano.

Si passa dalle soluzioni molto più normali come ad esempio quello di dare alla popolazione

alimenti o il bestiario necessario per condurre una vita normale fino a garantire l'accesso

all'istruzione obbligatoria, servizi medici di base o un alloggio sicuro.

E fin qua non c'è grande idea di cui scandalizzarsi, sono delle misure che molte volte vengono

introdotte anche dagli stati europei molto più democratici rispetto a quello della Cina.

Però poi iniziano i problemi.

Infatti bisogna capire che la struttura economica cinese è molto dualista.

Stiamo parlando di molte persone all'interno delle campagne con una condizione economica

estremamente povera e invece tutt'altra situazione si può incontrare nelle città dove effettivamente

il progresso economico ha costruito delle vere e proprie città che sono all'avanguardia

e non hanno nulla da invidiare alle moderne città europee.

Come forse ricorderete dalle lezioni di storia nel liceo sapete che durante la rivoluzione

industriale c'è stato questo passaggio dalla campagna alla città proprio per incentivare

la richiesta di mano d'opera dalle fabbriche che stavano appena nascendo proprio appunto

nei primi poli industriali della prima rivoluzione industriale.

Benissimo tutto ciò ovviamente avvenne in maniera naturale perché le persone erano

spinte a cercare una migliore occupazione migliore opportunità economiche eccetera

eccetera quindi erano spinte verso le città dalla della campagna.

Il meccanismo cinese è stato lo stesso in questi anni.

Peccato che è mancata la componente naturale e cioè le persone che spinte da motivi di

esigenza di opportunità eccetera eccetera lasciavano le campagne per andare alla città.

Tutto ciò è avvenuto ma tramite un dislocamento forzoso da parte dello Stato.

Lo Stato andava nelle piccole campagne nelle piccole cittadine di campagna e prendeva le

persone in maniera indiscriminata e attuando ordini dall'alto e le portava nella città

nelle città in cui potevano godere di migliori condizioni economiche di migliori opportunità

di lavoro.

Ovviamente senza assolutamente la volontà dei cittadini stessi, dei campagnoli se vogliamo

chiamarli così.

Addirittura i villaggi che dopo appunto queste espropriazioni rimanevano vuoti venivano addirittura

demoliti e in molti casi le persone dopo essersi trasferite in città volevano tornare in campagna

però ovviamente questa opportunità gli era preclusa proprio perché il governo aveva

ben pensato di distruggere il villaggio in cui abitava.

Quindi tutto molto interessante e problematico se vogliamo soprattutto da un punto di vista

etico.

A questo si aggiunge ovviamente dei problemi di corruzione tra i funzionari locali che

decidevano in maniera del tutto arbitraria quali villaggi sgomberare e quali meno.

In più molte delle persone che sono uscite da questo stato di povertà assoluta dipendono

dagli aiuti dello stato che potranno in futuro venire meno nel caso in cui il governo decidesse

che effettivamente questo problema della povertà assoluta sia scomparso e quindi una volta

eliminati questi aiuti di stato potrebbero ricadere sotto la soglia di povertà assoluta

che appunto abbiamo visto che è stata dichiarata con successo raggiunta e eliminata il 23 novembre

dallo stato stesso.

In più oltre a ciò c'è un altro problema e c'è quello che il 40% dei lavoratori cinesi

è ancora in una situazione lavorativa definita vulnerabile.

Cioè stanno svolgendo dei lavori o sottopagati o comunque con una rietribuzione inadeguata

per lo stile di vita cinese oppure con condizioni di lavoro difficili quindi con lavori molto

faticosi eccetera eccetera.

A tutto ciò si aggiunge anche il fatto che la disuguaglianza all'interno della popolazione

cinese è aumentata tra il 1990 e il 2018 in quanto se il 20% della popolazione più

ricca nel 1990 era pari al 40% nel 2018 è pari al 45% e cosa ovviamente che non si

è visto questo aumento considerevole soprattutto per le classi più disagiate.

E quindi questo è il governo cinese che elimina la povertà assoluta a colpi di espropriazioni

e aiuti di stato che non si sa quanto dureranno.

Tutto molto interessante vero?

Ora direi di passare alla prossima notizia.

Arrivati a questo punto direi di parlare per un momento, vi giuro che sarò breve,

un'altra volta di cashback.

Infatti vi avevo detto nell'altro episodio che per accedere al servizio si doveva accedere

all'app e le proprie coordinate bancarie.

In realtà per accedere a questo servizio si può fare anche tramite altri servizi privati

tra cui ad esempio Satispay, Aip o Postepay.

Se volete più informazioni vi consiglio di andare a guardare il mio post su Instagram.

Parlando proprio di Instagram, giusto oggi venerdì 11 dicembre ho annunciato al pubblico

senza che nessuno me lo chiedesse questa volta, quindi un'opinione non richiesta, che non

farò utilizzo del cashback.

Questo perché sostanzialmente il cashback è un incentivo, un agio, una spinta gentile

affinché le persone utilizzino dei pagamenti digitali.

Cosa che io già faccio da tempo e quindi sostanzialmente per me non risulterebbe più

un incentivo bensì un regalo, un premio su una cosa che in realtà già faccio naturalmente.

Visto che le finanze pubbliche non sono poi così solide in questo momento, non sono poi

così floridissime, credo che lo Stato non debba permettersi ulteriori regali ecc.

È un po' il discorso riguardo le partite IVA che prendevano i finanziamenti statali

durante marzo e aprile, durante la pandemia, anche quando in realtà la loro condizione

economica non richiedeva sicuramente questa scelta.

Dicendo ciò ovviamente non voglio fare la morale, la ramanzina alle persone, è semplicemente

un mio modo di vedere, una mia azione e cercando per l'appunto di, e l'ho annunciata semplicemente

perché mi piaceva esprimere questo concetto di sostenibilità economica, quindi fare delle

azioni non solo nel senso di sostenibilità ambientale come ad esempio fare la raccolta

differenziata e farla nonostante ad esempio in Cina venga utilizzato il carbone o in Polonia

come abbiamo detto in questa puntata venga utilizzato il carbone per produrre energia

elettrica, allo stesso modo penso che bisogna attuare dei comportamenti che nonostante ci

sia la possibilità di sfruttare un guadagno economico possiamo dire tranquillamente no,

non lo faccio eccetera eccetera.

Con questo io comunque riguardo lo strumento del cashback non ho nulla in contrario, vedremo

se sarà utile o meno, tra l'altro subito qualche ora dopo aver esternalizzato la mia

opinione riguardo l'utilizzo o meno del cashback ho letto anche un interessante articolo sul

cashback che praticamente faceva le mie stesse assunzioni nel senso che molto probabilmente

quelli che utilizzeranno il cashback saranno le stesse persone che già utilizzano i sistemi

di pagamento digitali, però detto ciò vedremo come andrà a finire, semplicemente non mi

reputo nel target e quindi decido di non soffrire di questa opportunità.

Di nuovo non è una ramanzina, fate ciò che volete, questa è la mia opinione.

Passiamo alla prossima notizia.

Adesso invece andiamo a parlare di politica monetaria, infatti giovedì 10 dicembre è

avvenuta la conferenza stampa della banca centrale europea tenuta ovviamente da Christine

Lagarde e io l'ho seguita su Twitch, sul mio canale twitch twitch.tv slash joespub e ci

siamo divertiti un sacco.

In questa conferenza stampa si sono preannunciati gli strumenti che verranno adottati in futuro

da parte della banca centrale europea e sostanzialmente si è potenziato il PPP che sarebbe un programma

di acquisto di titoli obbligazionari sia pubblici che privati, si è aumentato da 1300 miliardi

a 1800 miliardi e si è prolungato fino a metà 2022.

Allo stesso modo si è prolungato la linea di credito TLTRO che sarebbero dei crediti

nei confronti delle banche che facilitano a sua volta il credito dalle banche alle imprese.

Questa volta anche qui si è prolungato lo strumento da metà 2021 a metà 2022.

Questa decisione è avvenuta dopo aver studiato tutti i dati riguardanti la pandemia e si

hanno visto che effettivamente l'immunità di Greggia secondo la banca centrale europea

avverrà solamente verso la fine del 2021 e che ancora la pandemia, nonostante abbiano

trovato il vaccino, non si può dire ancora conclusa.

Dopo queste dichiarazioni molto precauzionali da parte della banca centrale europea i mercati

a sua volta hanno agito in maniera precauzionale quindi non hanno aumentato le proprie quotazioni.

In questo senso parlando proprio di mercati a quotazioni è uscito un interessante articolo

redatto da Bloomberg che ammette che le quotazioni azionarie all'interno dei mercati finanziari

sono aumentate in maniera spropositata.

Infatti se negli anni 80 bastavano 20 ore di lavoro per un impiegato medio americano

per acquistare un'azione all'interno dell'SP500, ad oggi servono 141 ore di lavoro per un impiegato

medio per acquistare una singola azione all'interno dell'SP500.

Questo cosa significa?

Significa che per l'appunto c'è stata una vera e propria inflazione all'interno dei

mercati finanziari che si sono completamente staccati dalle retribuzioni medie dei lavoratori

americani.

Questo perché una grande componente del merito o demerito di questo fenomeno è dovuto per

l'appunto alle politiche monetarie estremamente espansive delle banche centrali in tutto il

mondo.

Ovviamente gli operatori finanziari quando hanno questi soldi da parte delle banche in

qualche modo li devono spendere e quindi vanno prima o poi a spendere sui mercati finanziari

che appunto subiscono un fenomeno inflattivo.

Questo cosa comporta?

Comporta ovviamente delle disuguaglianze perché non tutti possiedono delle azioni nei mercati

finanziari.

E questo ovviamente visto che solo una parte della popolazione possiede una grande quota

dei mercati finanziari e questi mercati finanziari hanno subito un grande innalzamento dei propri

prezzi che non è stato controbilanciato dall'inflazione reale, ovviamente la ricchezza di queste persone

è aumentata molto di più rispetto alle persone che non hanno questi beni finanziari.

Quindi perché sto parlando di tutto ciò?

Perché bisogna sempre stare attenti a parlare dell'economia come una bacchetta magica.

L'ho ripetuto molte volte, l'economia molto spesso è una coperta corta.

Se si hanno dei benefici da una parte molto spesso si hanno delle ripercussioni dall'altra

e quindi quando le persone parlano di politica monetaria espansiva a destra e a sinistra

bisogna anche riflettere cosa potrebbe comportare tutto ciò.

In questo caso si comporta un aumento della disuguaglianza all'interno della popolazione.

E quindi insomma mi piaceva parlare di questo argomento di cui molte non si tratta.

Che ne dite?

Fatemelo sapere nei commenti.

Io sapete, vi leggo, molto spesso non vi commento ma vi leggo.

Se in Cina hanno abolito la povertà, qui in Italia non riusciamo a far funzionare uno

strumento fondamentale come è quello del REM, il reddito d'emergenza.

Questo reddito d'emergenza è stato ideato per la prima volta nel decreto rilancio di

maggio, quindi in piena pandemia, ed era appunto stato ideato per supportare le persone più

in difficoltà dovute a questa crisi.

L'importo è stato pari a 400 euro mensili per una persona, incrementato di 160 euro

per ogni adulto e di 80 euro per ogni minorenne, fino ad un massimo di 800 euro.

La prima tranche di reddito d'emergenza è stata per l'appunto grazie al decreto di rilancio

di maggio, però sono state successivamente riaperte più volte le domande fino al 30 novembre.

I requisiti per ottenere questo REM sono la residenza in Italia, il reddito inferiore

al valore del REM stesso, l'ISA inferiore ai 15.000 euro e un patrimonio mobiliare

al di sotto di 10.000 euro, e non percepire altre prestazioni monetarie pubbliche.

Ha funzionato questo reddito d'emergenza?

La risposta è come al solito, nì.

Infatti le persone aventi diritto di questo nuovo strumento ideato per la pandemia sono

state di 705.000 nuclei familiari.

Le persone che hanno ricevuto il REM sono state 291.000, quindi hanno aderito a questo

nuovo strumento solo il 40% delle famiglie che avrebbero potuto ottenere questi soldi

per passare meglio questa crisi economica.

Perché è avvenuto tutto ciò?

La risposta è un po' la solita, in efficienza della pubblica amministrazione a scrivere

delle leggi adeguate al contesto economico e il più vicino possibile alla popolazione.

Infatti, da una parte c'è stato un demerito riguardo la comunicazione, non è stato ben

comunicato l'esistenza di questo reddito d'emergenza, infatti se io vi ho detto REM,

probabilmente alcuni di voi non hanno saputo di cosa stessi parlando, quindi c'è stata

effettivamente una scarsa comunicazione e anche la comunicazione ha peccato sul definire

al meglio la distinzione tra il reddito di cittadinanza, il REM e tutti gli altri strumenti

che il governo ha messo in campo per far fronte alla pandemia.

Oltre a ciò c'è anche un problema burocratico, infatti come abbiamo detto per accedere al

REM c'è bisogno di una dichiarazione ISE, dichiarazione ISE che in realtà molto spesso

è difficile da reperire soprattutto per quella parte di popolazione con una bassa

educazione in generale, in particolar modo educazione economica.

Tra l'altro la cosa interessante è che è vero che per accedere a questo REM bisogna

redigere l'ISE, in realtà di tutte le domande presentate il 2,6% è stato respinto perché

c'è stato un ISE superiore a quello richiesto per accedere allo strumento, in quanto molto

spesso si calcola che addirittura il 70% degli italiani ha un ISE inferiore rispetto a quello

limite dichiarato per l'accesso al REM.

Quindi non si capisce perché è stato imposto un requisito che ovviamente scoraggia le persone

a recepire quello strumento che poi in realtà non è un'effettiva metrica per capire se

quella persona ha diritto a quello strumento o meno.

Insomma è tutto in un'ottica di complicare il più possibile le cose e rendere gli strumenti

meno efficaci possibile perché ovviamente più requisiti metti, anche se effettivamente

la persona può accedere a quel requisito, però più ne metti e più scoraggi le persone

e più rendi lo strumento difficile da attuare, difficile da prenderne parte eccetera eccetera.

Insomma come ho detto anche prima molto spesso il problema dell'Italia non sono i soldi ma

è la burocrazia e la pubblica amministrazione nel cercare di scrivere delle leggi più efficienti

e normali possibile in modo che la popolazione riesca a capirle.

Detto ciò siamo verso la fine di questo podcast, mi sarebbe piaciuto parlare anche di Brexit

ma credo che il tempo sia finito e anche perché sostanzialmente di novità non ce ne sono,

domenica dovrebbero raggiungere un accordo forse la Wunderland e Boris Johnson e quindi

magari ci vediamo la prossima settimana con delle novità anche riguardo la Brexit.

Detto ciò vi saluto, ringrazio come al solito gli abbonati che rendono possibile questo show

e ci vediamo alla prossima puntata di Whatsapp Economy Podcast,

sperando che questa puntata sia stata di vostro gradimento.

Alla prossima!