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Storia D'Italia, Episodio 1, In Hoc Signo Vinces (1)

Episodio 1, In Hoc Signo Vinces (1)

Salute e Salve! Benvenuti alla storia d'Italia.

È arrivato il tempo di parlare della prima battaglia indispensabile di questo podcast, certamente una delle battaglie più famose combattute sul territorio italiano. E' una battaglia che cambiò il corso della storia con conseguenze che viviamo ancora oggi. Penso sia utile analizzarla in dettaglio, per comprendere cosa accadde davvero e quale sia il suo significato.

Stiamo ovviamente parlando della battaglia di Ponte Milvio, combattuta nell'Ottobre del 312 dopo cristo da Costantino e Massenzio. Ponte Milvio potrebbe essere passata agli annali della storia come un'altra delle innumerevoli battaglie combattute da generali romani nelle loro interminabili guerre civili. Ma non è così, perché a vincere fu Costantino – che finì per impadronirsi a lungo dello stato Romano, forgiandolo a sua immagine e somiglianza. E non è così perché mise al centro della storia imperiale quella nuova, dirompente religione monoteistica nata in Palestina, il Cristianesimo.

Prima di parlare di Ponte Milvio, dobbiamo spendere un po' di parole per i protagonisti del dramma. A partire ovviamente dal nostro golden boy, Costantino non ancora il grande.

Costantino era il figlio di uno dei due cesari dell'età di Diocleziano, Costanzo Cloro. Come ricorderete nel sistema della Tetrarchia c'erano quattro imperatori: due imperatori “Augusti” e due “Cesari”. Il collegio imperiale, come era conosciuto, aveva poi sempre avuto un “Augusto” senior e uno junior, per primo Diocleziano.

Quel che importa capire è che Costanzo Cloro era il Cesare di Massimiano e uno dei quattro Tetrarchi a capo dello stato romano sotto Diocleziano. Costanzo divenne Augusto nel 305 dopo cristo, l'anno delle straordinarie dimissioni di Diocleziano e Massimiano dal trono imperiale.

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Costanzo Cloro aveva avuto una splendida carriera militare ed era sicuramente uno dei generali più capaci della sua epoca. Costanzo, una volta divenuto Augusto non nominò suo figlio Costantino come Cesare ma scelse, sotto probabile pressione dell'altro Augusto (Galerio) un uomo di quest'ultimo, un carneade del quale non avete alcun bisogno di ricordare il nome. Ma non solo, un altro ad essere stato escluso dalla successione imperiale era il figlio di Massimiano, Massenzio. Era la prima volta che i figli naturali di un imperatore venivano esclusi dalla successione e Massenzio e Costantino, da bravi giovani ambiziosi, non si arresero mai a questo stato di cose.

L'anno successivo Costanzo Cloro si recò in Britannia per una campagna contro i Pitti che vivevano in Scozia, ma questa campagna gli fu però fatale. Costantino si trovava con lui in Britannia ed era molto amato dalle truppe, con le quali aveva condiviso il destino e le campagne militari del padre. L'esercito delle gallie e della Britannia non voleva essere comandato da qualche generale che non avevano mai visto, come avrebbe voluto la successione tetrarchica (spettava infatti al carneade di cui sopra nominare un nuovo Cesare, visto che era automaticamente divenuto Augusto alla morte di Costanzo). Così le legioni acclamarono Costantino imperatore, un atto di chiara ribellione verso il legittimo successore di Costanzo, e da allora iniziò una marcia senza sosta verso il cuore del potere Romano.

A Roma invece Massenzio era anch'egli furioso perché era stato preferito il nostro Carneade a lui, figlio dell'augusto Massimiano che aveva retto per decenni i destini dell'occidente in generale e dell'Italia in particolare. Così Massenzio si ribellò, si autoproclamò imperatore (non riconosciuto da alcun collega del collegio imperiale) e iniziò a governare de facto l'Italia e l'Africa, mentre l'oriente era sotto Galerio. Va da se che Carneade fece una brutta fine.

Ma Costantino non era tipo da accontentarsi “solo” del governo delle Gallie, Spagne e Britannia. Lui ambiva, chiaramente, a diventare imperatore di tutto l'impero con buona pace della Tetrarchia di Diocleziano. Un impero, un imperatore e, questo divenne chiaro presto, un solo Dio.

Eh si, perché dobbiamo introdurre un altro ingrediente della cucina medioevale prima di trovarci nel medioevo: il monoteismo. Roma conosceva vari culti, alcuni dei quali monoteistici: ad esempio si era diffuso molto tra le legioni, durante e dopo la crisi del terzo secolo, il culto di Sol Invictus. Sol Invictus in latino vuol dire, con traduzione libera “sole trionfante”, si tratta chiaramente di una divinità solare che veniva festeggiata in modo particolare attorno al solstizio d'Inverno, quando il sole è al suo passaggio più basso nel suo apparente tragitto celeste, il giorno è più corto e le tenebre paiono volere avvolgere il mondo. Ma il sole, al solstizio, non è vinto dalle tenebre e i giorni tornano ad allungarsi. La festa di Sol Invictus cadeva verso il 25 Dicembre. Non so se vi ricorda qualcosa.

Ma nel terzo secolo aveva iniziato ad avere un buon seguito – seppur decisamente ancora minoritario – un'altra religione monoteistica, la religione cristiana che noi tutti conosciamo. I seguaci di Cristo erano stati a tratti tollerati a tratti perseguitati, a seconda dei casi e degli imperatori. I romani, è noto, erano estremamente tolleranti verso le religioni esotiche a patto che si inserissero nell'ordine costituzionale romano, che prevedeva il culto degli imperatori (almeno quelli con un accettato pedigree da parte del senato). In questo quadro non si inserivano bene le religioni rigidamente monoteistiche come l'ebraismo e il cristianesimo. Ma nonostante tutto, grazie all'apertura delle frontiere e all'unificazione del mediterraneo in una unica civiltà, la religione Cristiana era riuscita ad affermarsi ben al di fuori dei vincoli di setta dell'ebraismo (i suoi vincoli originali) ed era entrata nel corpo vivo dell'impero romano, soprattutto nelle città e soprattutto in oriente. Il successo era dovuto in larga parte a Paolo di Tarso, il vero codificatore della religione cristiana, che l'aveva aperta ai gentili comprendendone il potenziale universalistico.

Gli ultimi anni prima dell'ascesa di Costantino non furono però facili per i cristiani. Infatti Diocleziano, impegnato come era a rivoluzionare l'impero, non tralasciò l'aspetto religioso. Non ve ne ho parlato la scorsa settimana per lasciare l'argomento ad oggi, ma i tetrarchi furono i responsabili di una disastrosa politica religiosa, la cosiddetta grande persecuzione. Sotto la guida di Diocleziano i tetrarchi emisero infatti una serie di editti volti a revocare i diritti legali dei cristiani e ad esigere che si adeguassero alle pratiche religiose tradizionali romane. Editti successivi presero di mira il clero e richiesero a tutti gli abitanti di offrire un sacrificio agli dèi pagani. La persecuzione variava in intensità in tutto l'impero, più debole in occidente, dove fu applicata solo in parte, e maggiore nelle province orientali, province più cristianizzate e sotto l'occhio vigile di Diocleziano e del suo successore, Galerio. Diocleziano voleva ristabilire l'ordine religioso nell'impero e aveva associato la sua carica a Giove Ottimo Massimo e quella dell'Augusto d'occidente ad Ercole.

Ma come tante altre cose pensate da Diocleziano, anche la sua politica religiosa non era destinata a sopravvivere a Costantino.

Sul cristianesimo di Costantino sono stati scritti interi libri: da un lato c'è chi crede che il suo tardivo battesimo testimoni una conversione superficiale e un semplice gioco politico, ovvero la necessità di costruirsi una solida base di supporto “esclusivo” dalla quale rivendicare il trono solo per se. Altri hanno visto in Costantino una figura profondamente religiosa e che prese a volte decisioni in teoria irrazionali nel corso della sua vita, con il chiaro desiderio di mettersi in buona luce con Dio. C'è chi ammette la religiosità di Costantino, ma non è certo se il suo Dio da principio fosse il Dio dei Cristiani o un vago Dio monoteistico.

Per quel che conta, io penso ci sia un po' di verità in tutte queste posizioni. Costantino era un politico e sicuramente non gli sfuggì l'utilità di legare a se il network protostatale della chiesa cristiana, con tutti i suoi seguaci per giunta molto contrari al recente regime tetrarchico che li aveva perseguitati come mai prima di allora. Ma sembra che in Costantino ci fosse qualcosa di più, una vera fede in un Dio soprannaturale che lo aveva protetto durante la sua ascesa fino a donargli il governo supremo del popolo romano, con l'obiettivo di riunificare l'impero sotto l'egida del Dio unico e universale.

Comunque sia, Nel 311 dopo Cristo morì l'Augusto d'oriente, Galerio, e Costantino decise che, una volta scomparsa tutta la vecchia generazione di Tetrarchi, fosse arrivato il momento di abbattere l'usurpatore Massenzio. Costantino si alleò allora con il suo collega orientale Licinio, mentre Massenzio si alleò con il successore di Galerio, Massimino Daia. Una volta protettosi le spalle grazie all'allenza con Licinio, che controllava le legioni danubiane, Costantino riunì un grande esercito formato da Romani e barbari – soprattutto Franchi – e mosse alla volta dell'Italia attraverso le Alpi, forte di probabilmente circa 40.000 uomini. Lungo la strada, Costantino lasciò intatte tutte le città che gli aprirono le porte, mentre assediò e distrusse quante si opposero alla sua avanzata. Costantino, dopo aver battuto due volte i generali di Massenzio prima presso Torino) e poi presso Verona), si avvicinò alla città eterna con l'obiettivo di porre fine al governo di Massenzio e impadronirsi dell'occidente Romano.

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Ad Arezzo c'è un bellissimo affresco, uno dei miei preferiti, di Piero della Francesca: in realtà è un ciclo di affreschi che narra la storia della vera croce, la croce dove fu crocifisso Gesù. Il mio affresco preferito in questo strabiliante ciclo è quello del sogno di Costantino, che, secondo la tradizione, alla vigilia della grande battaglia che avrebbe deciso la guerra, ricevette un sogno divino.

Ma cosa accadde davvero La sera del 27 ottobre, alla vigilia della celeberrima battaglia di Ponte Milvio? I dettagli differiscono tra le fonti.

Nella Vita di Costantino, Eusebio dà forse la versione più famosa, affermando di averla ricevuta dall'imperatore stesso. secondo questa versione, Costantino stava marciando col suo esercito quando, alzando lo sguardo verso il sole, vide una croce di luce e sotto di essa la frase greca “Εν Τουτω Νικα” (“Con questo vinci”), poi resa in latino “in hoc signo vinces”. Anche Lattanzio, precettore dei figli di Costantino, parla di quanto accaduto a Ponte Milvio ma non menziona alcuna visione prodigiosa, riferisce invece che la notte prima della battaglia Costantino avrebbe ricevuto in sogno l'ordine di mettere sullo scudo dei propri soldati un segnale celeste divino senza specificare chi avesse dato quell'ordine né quale simbolo gli fosse stato ordinato di utilizzare.

Non sappiamo quindi, davvero, quale segno Costantino vide in sogno – perché nessuno storica crede alla storia della visione collettiva dell'esercito – né quale segno usò nella battaglia. La versione più probabile è che fece dipingere sugli scudi dell'esercito il Chi-Rò, la X e P greca che sono anche le prime lettere della parola Christos, ovvero Gesù. Ma potrebbe avere già utilizzato il labarum, ovvero lo stendardo legionario con un Chi-rò installato sopra al posto dell'Aquila, che divenne il suo simbolo nelle futura guerra con Licinio.

Eppure ci sono anche altre domande: sembra improbabile che, alla vigilia di una grande battaglia, facesse dipingere tutti gli scudi di 40 mila uomini, forse i nuovi simboli si limitarono alla sua guardia personale? E cosa capirono davvero i suoi soldati di quel simbolo? Se si trattava del Chi-Ro questo era un simbolo anche pagano, che veniva usato ai margini dei testi per segnare passaggi molto interessanti. Forse Costantino era lui stesso contrastato su chi fosse davvero il Dio che gli chiedeva di vincere, forse da buon politico lasciò un certo livello di ambiguità così che i molti pagani presenti nel suo esercito potessero comunque identificarsi nel nuovo simbolo, mentre i Cristiani lo avrebbero interpretato come un chiaro segnale dell'aderenza di Costantino alla nuova religione.

Qualunque cosa accadde, e la verità probabilmente non la sapremo mai, la mattina dopo Costantino condusse il suo esercito contro le forze di Massenzio. Massenzio aveva avuto lui stesso la sua esperienza soprannaturale, la tradizione sostiene che aveva consultato gli auspici e i libri sibillini, che sostenevano che una grande battaglia sarebbe stata combattuta in quel giorno e i nemici di Roma sarebbero stati sconfitti. Era inoltre il 28 Ottobre, il sesto anniversario della sua ascesa – illegale – al trono e i Romani – sempre superstiziosi – erano convinti che questi anniversari portassero fortuna.

Comunque sia Massenzio aveva curato anche faccende più terrene: aveva fatto tagliare tutti i ponti sul tevere, per rallentare l'avanzata di Costantino. Ma Massenzio fece costruire un pontone provvisorio per passare il fiume vicino a Ponte Milvio, in quella che oggi è la parte settentrionale di Roma. Lo scontro vero e proprio pare che si sarebbe svolto in località Saxa Rubra, vicino a dove oggi ha sede la RAI. Massenzio aveva un deciso vantaggio numerico, pare comandasse circa 60 mila uomini, circa il doppio di Costantino.

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Salute e Salve! Health and Hello! Benvenuti alla storia d'Italia. Welcome to the history of Italy.

È arrivato il tempo di parlare della prima battaglia indispensabile di questo podcast, certamente una delle battaglie più famose combattute sul territorio italiano. The time has come to talk about the first indispensable battle of this podcast, certainly one of the most famous battles fought on Italian soil. E' una battaglia che cambiò il corso della storia con conseguenze che viviamo ancora oggi. It is a battle that changed the course of history with consequences that we still experience today. Penso sia utile analizzarla in dettaglio, per comprendere cosa accadde davvero e quale sia il suo significato. I think it is useful to analyze it in detail, to understand what really happened and what its significance is.

Stiamo ovviamente parlando della battaglia di Ponte Milvio, combattuta nell'Ottobre del 312 dopo cristo da Costantino e Massenzio. We are obviously talking about the Battle of the Milvian Bridge, fought in October 312 A.D. by Constantine and Maxentius. Il s'agit bien sûr de la bataille de Ponte Milvio, livrée en octobre 312 après J.-C. par Constantin et Maxence. Ponte Milvio potrebbe essere passata agli annali della storia come un'altra delle innumerevoli battaglie combattute da generali romani nelle loro interminabili guerre civili. Ponte Milvio may have gone down in the annals of history as another of the countless battles fought by Roman generals in their endless civil wars. Ponte Milvio est peut-être resté dans les annales de l'histoire comme l'une des innombrables batailles livrées par les généraux romains au cours de leurs interminables guerres civiles. Ma non è così, perché a vincere fu Costantino – che finì per impadronirsi a lungo dello stato Romano, forgiandolo a sua immagine e somiglianza. But not so, for it was Constantine who won - who ended up taking over the Roman state for a long time, forging it in his image and likeness. Mais ce n'est pas le cas, car c'est Constantin qui a gagné et qui a fini par prendre le contrôle de l'État romain pour longtemps, en le forgeant à son image. E non è così perché mise al centro della storia imperiale quella nuova, dirompente religione monoteistica nata in Palestina, il Cristianesimo. And he did not because he placed that disruptive new monotheistic religion born in Palestine, Christianity, at the center of imperial history. Et ce n'est pas le cas parce qu'il a placé au centre de l'histoire impériale cette nouvelle religion monothéiste disruptive née en Palestine, le christianisme.

Prima di parlare di Ponte Milvio, dobbiamo spendere un po' di parole per i protagonisti del dramma. Before talking about Ponte Milvio, we need to spend a few words for the protagonists of the drama. A partire ovviamente dal nostro golden boy, Costantino non ancora il grande. Starting of course with our golden boy, Constantine not yet the great.

Costantino era il figlio di uno dei due cesari dell'età di Diocleziano, Costanzo Cloro. Constantine was the son of one of the two Diocletian-era caesars, Constantius Chlorus. Come ricorderete nel sistema della Tetrarchia c'erano quattro imperatori: due imperatori “Augusti” e due “Cesari”. As you may recall in the Tetrarchy system there were four emperors: two "Augustus" emperors and two "Caesars." Comme vous vous en souvenez peut-être, le système de la tétrarchie comptait quatre empereurs : deux empereurs "Augusti" et deux "Césars". Il collegio imperiale, come era conosciuto, aveva poi sempre avuto un “Augusto” senior e uno junior, per primo Diocleziano. The imperial college, as it was known, had then always had a senior and a junior "Augustus," first Diocletian. Le collège impérial, comme on l'appelait, avait alors toujours eu un "Auguste" senior et un junior, d'abord Dioclétien.

Quel che importa capire è che Costanzo Cloro era il Cesare di Massimiano e uno dei quattro Tetrarchi a capo dello stato romano sotto Diocleziano. Es ist wichtig zu wissen, dass Constantius Chlorus der Caesar von Maximian und einer der vier Tetrarchen an der Spitze des römischen Staates unter Diokletian war. What is important to understand is that Constantius Chlorus was Maximian's Caesar and one of the four Tetrarchs who headed the Roman state under Diocletian. Costanzo divenne Augusto nel 305 dopo cristo, l'anno delle straordinarie dimissioni di Diocleziano e Massimiano dal trono imperiale. Constantius wurde Augustus im Jahr 305 n. Chr., dem Jahr des außerordentlichen Rücktritts von Diokletian und Maximian vom Kaiserthron. Constantius became Augustus in 305 A.D., the year of the extraordinary resignation of Diocletian and Maximian from the imperial throne.

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Costanzo Cloro aveva avuto una splendida carriera militare ed era sicuramente uno dei generali più capaci della sua epoca. Constantius Chlorus had had a splendid military career and was certainly one of the most capable generals of his time. Costanzo, una volta divenuto Augusto non nominò suo figlio Costantino come Cesare ma scelse, sotto probabile pressione dell'altro Augusto (Galerio) un uomo di quest'ultimo, un carneade del quale non avete alcun bisogno di ricordare il nome. Constantius, once he became Augustus did not appoint his son Constantine as Caesar but chose, under probable pressure from the other Augustus (Galerius) a man of the latter, a carneade whose name you have no need to remember. Ma non solo, un altro ad essere stato escluso dalla successione imperiale era il figlio di Massimiano, Massenzio. But not only that, another to be excluded from the imperial succession was Maximian's son, Maxentius. Era la prima volta che i figli naturali di un imperatore venivano esclusi dalla successione e Massenzio e Costantino, da bravi giovani ambiziosi, non si arresero mai a questo stato di cose. It was the first time an emperor's natural sons were excluded from the succession, and Maxentius and Constantine, as good ambitious young men, never gave in to this state of affairs.

L'anno successivo Costanzo Cloro si recò in Britannia per una campagna contro i Pitti che vivevano in Scozia, ma questa campagna gli fu però fatale. The following year Constantius Chlorus went to Britain for a campaign against the Picts living in Scotland, but this campaign was fatal to him, however. Costantino si trovava con lui in Britannia ed era molto amato dalle truppe, con le quali aveva condiviso il destino e le campagne militari del padre. Constantine was with him in Britain and was much loved by the troops, with whom he had shared his father's fate and military campaigns. L'esercito delle gallie e della Britannia non voleva essere comandato da qualche generale che non avevano mai visto, come avrebbe voluto la successione tetrarchica (spettava infatti al carneade di cui sopra nominare un nuovo Cesare, visto che era automaticamente divenuto Augusto alla morte di Costanzo). The army of Gaul and Britannia did not want to be commanded by some general they had never seen, as Tetrarchic succession would have it (in fact, it was up to the aforementioned carneadas to appoint a new Caesar, since he had automatically become Augustus upon the death of Constantius). Così le legioni acclamarono Costantino imperatore, un atto di chiara ribellione verso il legittimo successore di Costanzo, e da allora iniziò una marcia senza sosta verso il cuore del potere Romano. So erklärten die Legionen Konstantin zum Kaiser, ein klarer Akt der Rebellion gegen den rechtmäßigen Nachfolger von Constantius, und von da an begann ein unerbittlicher Marsch ins Herz der römischen Macht. Thus the legions acclaimed Constantine emperor, an act of clear rebellion against Constantius' rightful successor, and from then on began a relentless march to the heart of Roman power.

A Roma invece Massenzio era anch'egli furioso perché era stato preferito il nostro Carneade a lui, figlio dell'augusto Massimiano che aveva retto per decenni i destini dell'occidente in generale e dell'Italia in particolare. In Rom war Maxentius jedoch auch wütend darüber, dass unser Carnead ihm vorgezogen wurde, dem Sohn des Augustus Maximianus, der jahrzehntelang die Geschicke des Westens im Allgemeinen und Italiens im Besonderen gelenkt hatte. In Rome, on the other hand, Maxentius was also furious that our Carnead had been preferred over him, the son of the Augustus Maximian who had ruled the destinies of the West in general and Italy in particular for decades. Così Massenzio si ribellò, si autoproclamò imperatore (non riconosciuto da alcun collega del collegio imperiale) e iniziò a governare de facto l'Italia e l'Africa, mentre l'oriente era sotto Galerio. So Maxentius rebelled, proclaimed himself emperor (not recognized by any colleague in the imperial college) and began to rule de facto Italy and Africa, while the east was under Galerius. Va da se che Carneade fece una brutta fine. Es versteht sich von selbst, dass Carneades ein schlimmes Ende nahm. It goes without saying that Charnead came to a bad end.

Ma Costantino non era tipo da accontentarsi “solo” del governo delle Gallie, Spagne e Britannia. Aber Konstantin war nicht der Typ, der sich "nur" mit der Herrschaft über Gallien, Spanien und Britannien zufrieden gab. But Constantine was not the type to settle for "only" the government of Gaul, Spain and Britain. Lui ambiva, chiaramente, a diventare imperatore di tutto l'impero con buona pace della Tetrarchia di Diocleziano. He aspired, clearly, to become emperor of the entire empire with good grace to Diocletian's Tetrarchy. Un impero, un imperatore e, questo divenne chiaro presto, un solo Dio. One empire, one emperor and, this soon became clear, one God.

Eh si, perché dobbiamo introdurre un altro ingrediente della cucina medioevale prima di trovarci nel medioevo: il monoteismo. Ja, denn wir müssen eine weitere Zutat der mittelalterlichen Küche einführen, bevor wir uns im Mittelalter wiederfinden: den Monotheismus. Oh yes, because we must introduce another ingredient of medieval cuisine before we find ourselves in the Middle Ages: monotheism. Roma conosceva vari culti, alcuni dei quali monoteistici: ad esempio si era diffuso molto tra le legioni, durante e dopo la crisi del terzo secolo, il culto di Sol Invictus. Rom kannte verschiedene Kulte, von denen einige monotheistisch waren: So hatte sich der Kult des Sol Invictus während und nach der Krise des dritten Jahrhunderts unter den Legionen weit verbreitet. Rome was familiar with various cults, some of them monotheistic: for example, the cult of Sol Invictus had spread widely among the legions during and after the third-century crisis. Sol Invictus in latino vuol dire, con traduzione libera “sole trionfante”, si tratta chiaramente di una divinità solare che veniva festeggiata in modo particolare attorno al solstizio d'Inverno, quando il sole è al suo passaggio più basso nel suo apparente tragitto celeste, il giorno è più corto e le tenebre paiono volere avvolgere il mondo. Sol Invictus bedeutet im Lateinischen frei übersetzt "triumphierende Sonne". Es handelt sich eindeutig um eine Sonnengottheit, die besonders um die Wintersonnenwende gefeiert wurde, wenn die Sonne auf ihrer scheinbaren Himmelsreise am tiefsten steht, der Tag am kürzesten ist und die Dunkelheit die Welt einzuhüllen droht. Sol Invictus in Latin means, in free translation, "triumphant sun," it is clearly a solar deity who was especially celebrated around the winter solstice, when the sun is at its lowest passage in its apparent celestial journey, the day is shortest and darkness seems to want to envelop the world. Ma il sole, al solstizio, non è vinto dalle tenebre e i giorni tornano ad allungarsi. Aber die Sonne wird zur Sonnenwende nicht von der Dunkelheit überwältigt und die Tage werden wieder länger. But the sun, at the solstice, is not overcome by darkness, and the days become longer again. La festa di Sol Invictus cadeva verso il 25 Dicembre. Das Fest des Sol Invictus fiel um den 25. Dezember. The feast of Sol Invictus fell around December 25. Non so se vi ricorda qualcosa. I don't know if this reminds you of anything.

Ma nel terzo secolo  aveva iniziato ad avere un buon seguito – seppur decisamente ancora minoritario – un'altra religione monoteistica, la religione cristiana che noi tutti conosciamo. But by the third century another monotheistic religion, the Christian religion we all know, had begun to gain a good following-though definitely still a minority. I seguaci di Cristo erano stati a tratti tollerati a tratti perseguitati, a seconda dei casi e degli imperatori. The followers of Christ had been at times tolerated at times persecuted, depending on each case and emperor. I romani, è noto, erano estremamente tolleranti verso le religioni esotiche a patto che si inserissero nell'ordine costituzionale romano, che prevedeva il culto degli imperatori (almeno quelli con un accettato pedigree da parte del senato). The Romans, it is well known, were extremely tolerant of exotic religions as long as they fit into the Roman constitutional order, which provided for the worship of emperors (at least those with an accepted pedigree from the senate). In questo quadro non si inserivano bene le religioni rigidamente monoteistiche come l'ebraismo e il cristianesimo. Rigidly monotheistic religions such as Judaism and Christianity did not fit well into this picture. Ma nonostante tutto, grazie all'apertura delle frontiere e all'unificazione del mediterraneo in una unica civiltà, la religione Cristiana era riuscita ad affermarsi ben al di fuori dei vincoli di setta dell'ebraismo (i suoi vincoli originali) ed era entrata nel corpo vivo dell'impero romano, soprattutto nelle città e soprattutto in oriente. But in spite of everything, thanks to the opening of the frontiers and the unification of the Mediterranean into a single civilization, the Christian religion had managed to establish itself well outside the sectarian constraints of Judaism (its original constraints) and had entered the living body of the Roman empire, especially in the cities and especially in the East. Il successo era dovuto in larga parte a Paolo di Tarso, il vero codificatore della religione cristiana, che l'aveva aperta ai gentili comprendendone il potenziale universalistico. The success was due in large part to Paul of Tarsus, the true codifier of the Christian religion, who had opened it to the Gentiles by understanding its universalistic potential.

Gli ultimi anni prima dell'ascesa di Costantino non furono però facili per i cristiani. The last years before the rise of Constantine, however, were not easy for Christians. Infatti Diocleziano, impegnato come era a rivoluzionare l'impero, non tralasciò l'aspetto religioso. In fact, Diocletian, busy as he was with revolutionizing the empire, did not neglect the religious aspect. Non ve ne ho parlato la scorsa settimana per lasciare l'argomento ad oggi, ma i tetrarchi furono i responsabili di una disastrosa politica religiosa, la cosiddetta grande persecuzione. I did not tell you about it last week to leave the topic to today, but the tetrarchs were responsible for a disastrous religious policy, the so-called great persecution. Sotto la guida di Diocleziano i tetrarchi emisero infatti una serie di editti volti a revocare i diritti legali dei cristiani e ad esigere che si adeguassero alle pratiche religiose tradizionali romane. Indeed, under Diocletian's leadership the tetrarchs issued a series of edicts aimed at revoking the legal rights of Christians and requiring them to conform to traditional Roman religious practices. Editti successivi presero di mira il clero e richiesero a tutti gli abitanti di offrire un sacrificio agli dèi pagani. Later edicts targeted the clergy and required all inhabitants to offer a sacrifice to pagan gods. La persecuzione variava in intensità in tutto l'impero, più debole in occidente, dove fu applicata solo in parte, e maggiore nelle province orientali, province più cristianizzate e sotto l'occhio vigile di Diocleziano e del suo successore, Galerio. Persecution varied in intensity throughout the empire, weakest in the west, where it was only partially enforced, and greatest in the eastern provinces, more Christianized provinces and under the watchful eye of Diocletian and his successor, Galerius. Diocleziano voleva ristabilire l'ordine religioso nell'impero e aveva associato la sua carica a Giove Ottimo Massimo e quella dell'Augusto d'occidente ad Ercole. Diocletian wanted to restore religious order in the empire and had associated his office with Jupiter Optimus Maximus and that of the Augustus of the West with Hercules.

Ma come tante altre cose pensate da Diocleziano, anche la sua politica religiosa non era destinata a sopravvivere a Costantino. But like so many other things thought by Diocletian, his religious policy was not destined to survive Constantine.

Sul cristianesimo di Costantino sono stati scritti interi libri: da un lato c'è chi crede che il suo tardivo battesimo testimoni una conversione superficiale e un semplice gioco politico, ovvero la necessità di costruirsi una solida base di supporto “esclusivo” dalla quale rivendicare il trono solo per se. Entire books have been written about Constantine's Christianity: on the one hand, there are those who believe that his late baptism testifies to a superficial conversion and simple political game-playing, that is, the need to build a solid base of "exclusive" support from which to claim the throne for himself alone. Altri hanno visto in Costantino una figura profondamente religiosa e che prese a volte decisioni in teoria irrazionali nel corso della sua vita, con il chiaro desiderio di mettersi in buona luce con Dio. Others have seen Constantine as a deeply religious figure who made at times theoretically irrational decisions throughout his life, with a clear desire to put himself in good standing with God. C'è chi ammette la religiosità di Costantino, ma non è certo se il suo Dio da principio fosse il Dio dei Cristiani o un vago Dio monoteistico. Some admit Constantine's religiosity, but it is uncertain whether his God from the beginning was the God of Christians or a vague monotheistic God.

Per quel che conta, io penso ci sia un po' di verità in tutte queste posizioni. For that matter, I think there is some truth in all these positions. Costantino era un politico e sicuramente non gli sfuggì l'utilità di legare a se il network protostatale della chiesa cristiana, con tutti i suoi seguaci per giunta molto contrari al recente regime tetrarchico che li aveva perseguitati come mai prima di allora. Constantine was a politician, and he certainly did not miss the usefulness of binding the proto-state network of the Christian church to himself, with all its followers moreover very much opposed to the recent tetrarchic regime that had persecuted them as never before. Ma sembra che in Costantino ci fosse qualcosa di più, una vera fede in un Dio soprannaturale che lo aveva protetto durante la sua ascesa fino a donargli il governo supremo del popolo romano, con l'obiettivo di riunificare l'impero sotto l'egida del Dio unico e universale. But there seems to have been something more in Constantine, a true faith in a supernatural God who had protected him during his rise to the point of giving him the supreme government of the Roman people, with the goal of reunifying the empire under the aegis of the one and universal God.

Comunque sia, Nel 311 dopo Cristo morì l'Augusto d'oriente, Galerio, e Costantino decise che, una volta scomparsa tutta la vecchia generazione di Tetrarchi,  fosse arrivato il momento di abbattere l'usurpatore Massenzio. Be that as it may, In 311 A.D. the Augustus of the East, Galerius, died, and Constantine decided that once the whole old generation of Tetrarchs had disappeared, it was time to bring down the usurper Maxentius. Costantino si alleò allora con il suo collega orientale Licinio, mentre Massenzio si alleò con il successore di Galerio, Massimino Daia. Constantine then allied himself with his eastern colleague Licinius, while Maxentius allied himself with Galerius' successor, Maximinus Daia. Una volta protettosi le spalle grazie all'allenza con Licinio, che controllava le legioni danubiane, Costantino riunì un grande esercito formato da Romani e barbari – soprattutto Franchi – e mosse alla volta dell'Italia attraverso le Alpi, forte di probabilmente circa 40.000 uomini. Once he had protected his back through an alliance with Licinius, who controlled the Danubian legions, Constantine assembled a large army made up of Romans and barbarians-especially Franks-and moved toward Italy across the Alps, probably some 40,000 strong. Lungo la strada, Costantino lasciò intatte tutte le città che gli aprirono le porte, mentre assediò e distrusse quante si opposero alla sua avanzata. Along the way, Constantine left intact all the cities that opened their gates to him, while he besieged and destroyed those that opposed his advance. Costantino, dopo aver battuto due volte i generali di Massenzio prima presso Torino) e poi presso Verona), si avvicinò alla città eterna con l'obiettivo di porre fine al governo di Massenzio e impadronirsi dell'occidente Romano. Constantine, after twice beating Maxentius' generals first at Turin) and then at Verona), approached the Eternal City with the goal of ending Maxentius' rule and seizing the Roman West.

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Ad Arezzo c'è un bellissimo affresco, uno dei miei preferiti, di Piero della Francesca: in realtà è un ciclo di affreschi che narra la storia della vera croce, la croce dove fu crocifisso Gesù. In Arezzo there is a beautiful fresco, one of my favorites, by Piero della Francesca: it is actually a cycle of frescoes telling the story of the true cross, the cross where Jesus was crucified. En Arezzo hay un hermoso fresco, uno de mis favoritos, de Piero della Francesca: se trata en realidad de un ciclo de frescos que narran la historia de la verdadera cruz, la cruz donde Jesús fue crucificado. Il mio affresco preferito in questo strabiliante ciclo è quello del sogno di Costantino, che, secondo la tradizione, alla vigilia della grande battaglia che avrebbe deciso la guerra, ricevette un sogno divino. My favorite fresco in this jaw-dropping cycle is the dream of Constantine, who, according to tradition, on the eve of the great battle that would decide the war, received a divine dream.

Ma cosa accadde davvero La sera del 27 ottobre, alla vigilia della celeberrima battaglia di Ponte Milvio? But what really happened On the evening of October 27, on the eve of the celebrated Battle of Ponte Milvio? I dettagli differiscono tra le fonti. Details differ among sources.

Nella Vita di Costantino, Eusebio dà forse la versione più famosa,  affermando di averla ricevuta dall'imperatore stesso. In the Life of Constantine, Eusebius gives perhaps the most famous version, claiming to have received it from the emperor himself. secondo questa versione, Costantino stava marciando col suo esercito quando, alzando lo sguardo verso il sole, vide una croce di luce e sotto di essa la frase greca “Εν Τουτω Νικα” (“Con questo vinci”), poi resa in latino “in hoc signo vinces”. According to this version, Constantine was marching with his army when, looking up at the sun, he saw a cross of light and below it the Greek phrase "Εν Τουτω Νικα" ("With this you win"), later rendered into Latin "in hoc signo vinces." Anche Lattanzio, precettore dei figli di Costantino, parla di quanto accaduto a Ponte Milvio ma non menziona alcuna visione prodigiosa, riferisce invece che la notte prima della battaglia Costantino avrebbe ricevuto in sogno l'ordine di mettere sullo scudo dei propri soldati un segnale celeste divino senza specificare chi avesse dato quell'ordine né quale simbolo gli fosse stato ordinato di utilizzare. Lactantius, preceptor of Constantine's sons, also speaks of what happened at Ponte Milvio but does not mention any prodigious visions; instead, he reports that the night before the battle Constantine is said to have received in a dream an order to place a divine celestial signal on his soldiers' shield without specifying who gave that order or what symbol he was ordered to use.

Non sappiamo quindi, davvero, quale segno Costantino vide in sogno – perché nessuno storica crede alla storia della visione collettiva dell'esercito – né quale segno usò nella battaglia. So we do not know, really, what sign Constantine saw in his dream-because no historian believes the story of the army's collective vision-or what sign he used in the battle. La versione più probabile è che fece dipingere sugli scudi dell'esercito il Chi-Rò, la X e P greca che sono anche le prime lettere della parola Christos, ovvero Gesù. The most likely version is that he had the Chi-Rò, the Greek X and P, which are also the first letters of the word Christos, meaning Jesus, painted on the army's shields. Ma potrebbe avere già utilizzato il labarum, ovvero lo stendardo legionario con un Chi-rò installato sopra al posto dell'Aquila, che divenne il suo simbolo nelle futura guerra con Licinio. But he may have already used the labarum, or legionary banner with a Chi-ro installed on it instead of the Eagle, which became his symbol in future wars with Licinius.

Eppure ci sono anche altre domande: sembra improbabile che, alla vigilia di una grande battaglia, facesse dipingere tutti gli scudi di 40 mila uomini, forse i nuovi simboli si limitarono alla sua guardia personale? Yet there are other questions as well: it seems unlikely that, on the eve of a major battle, he would have all the shields of 40,000 men painted; perhaps the new symbols were limited to his personal guard? E cosa capirono davvero i suoi soldati di quel simbolo? And what did his soldiers really understand about that symbol? Se si trattava del Chi-Ro questo era un simbolo anche pagano, che veniva usato ai margini dei testi per segnare passaggi molto interessanti. If it was the Chi-Ro this was also a pagan symbol, which was used in the margins of texts to mark very interesting passages. Forse Costantino era lui stesso contrastato su chi fosse davvero il Dio che gli chiedeva di vincere, forse da buon politico lasciò un certo livello di ambiguità così che i molti pagani presenti nel suo esercito potessero comunque identificarsi nel nuovo simbolo, mentre i Cristiani lo avrebbero interpretato come un chiaro segnale dell'aderenza di Costantino alla nuova religione. Perhaps Constantine himself was conflicted about who the God he was really asking him to win was, perhaps as a good politician he left a certain level of ambiguity so that the many pagans in his army could still identify with the new symbol, while Christians would interpret it as a clear signal of Constantine's adherence to the new religion.

Qualunque cosa accadde, e la verità probabilmente non la sapremo mai, la mattina dopo Costantino condusse il suo esercito contro le forze di Massenzio. Whatever happened, and the truth we will probably never know, the next morning Constantine led his army against the forces of Maxentius. Massenzio aveva avuto lui stesso la sua esperienza soprannaturale, la tradizione sostiene che aveva consultato gli auspici e i libri sibillini, che sostenevano che una grande battaglia sarebbe stata combattuta in quel giorno e i nemici di Roma sarebbero stati sconfitti. Maxentius had had his own supernatural experience, tradition holds that he had consulted auspices and Sibylline books, which claimed that a great battle would be fought on that day and Rome's enemies would be defeated. Era inoltre il 28 Ottobre, il sesto anniversario della sua ascesa – illegale – al trono e i Romani – sempre superstiziosi – erano convinti che questi anniversari portassero fortuna. It was also October 28, the sixth anniversary of his accession-illegal-to the throne, and the Romans-always superstitious-were convinced that these anniversaries brought good luck.

Comunque sia Massenzio aveva curato anche faccende più terrene:  aveva fatto tagliare tutti i ponti sul tevere, per rallentare l'avanzata di Costantino. Be that as it may, Maxentius had also taken care of more mundane matters: he had all the bridges across the Tiber cut in order to slow Constantine's advance. Ma Massenzio fece costruire un pontone provvisorio per passare il fiume vicino a Ponte Milvio, in quella che oggi è la parte settentrionale di Roma. But Maxentius had a temporary pontoon built to cross the river near Ponte Milvio, in what is now the northern part of Rome. Lo scontro vero e proprio pare che si sarebbe svolto in località Saxa Rubra, vicino a dove oggi ha sede la RAI. The actual clash apparently took place at Saxa Rubra, near where RAI is now based. Massenzio aveva un deciso vantaggio numerico, pare comandasse circa 60 mila uomini, circa il doppio di Costantino. Maxentius had a decided numerical advantage, apparently commanding about 60,000 men, about twice as many as Constantine.