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Anna Karenina, Parte Prima: Capitulo XXII

Parte Prima: Capitulo XXII

Il ballo era appena cominciato quando Kitty, accompagnata dalla madre, faceva il suo ingresso sulla scala grande inondata di luce e piena di fiori e di servitori incipriati e in giacca rossa.

Dalle sale giungeva un brusio prodotto da un movimento uniforme, come di alveare; e mentre esse sul ripiano, fra le piante, si andavano acconciando allo specchio le pettinature e gli abiti, dalla sala si udirono i suoni accorti e precisi dei violini dell'orchestra che aveva attaccato il primo valzer. Un vecchietto in borghese, che esalava profumo di acqua di Colonia e che ravviava ad un altro specchio le piccole tempie grige, si imbatté in loro sulla scala e, facendosi da parte, ammirò visibilmente Kitty che non conosceva. Un giovanotto imberbe, uno di quelli che il vecchio principe Šcerbackij definiva “moscardini”, con un panciotto esageratamente aperto e una cravatta bianca che s'andava aggiustando nel camminare, la salutò, passò oltre e tornò indietro per invitare Kitty per la quadriglia. La prima quadriglia era già stata concessa a Vronskij, fu quindi concessa al giovanotto la seconda. Un ufficiale che si abbottonava un guanto, si scansò presso la porta e, accarezzandosi i baffi, ammirò la rosea Kitty. Sebbene l'abito, l'acconciatura e i preparativi tutti del ballo fossero costati a Kitty grandi fatiche e riflessioni, in questo momento ella entrava nel ballo così disinvolta e naturale nel suo complicato vestito di tulle con trasparente rosa, come se tutte quelle roselline e quelle trine e i particolari dell'abbigliamento non fossero costati a lei e a quelli di casa neppure un attimo di attenzione; come se ella fosse venuta al mondo in quel tulle, in quelle trine, con quell'acconciatura alta con una rosa e due foglioline in cima.

Quando la vecchia principessa, prima di entrare in sala, volle aggiustarle un nastro della cintura che si era spostato, Kitty si tirò leggermente indietro: sentiva che tutto andava bene e si aggraziava addosso a lei e che non c'era più nulla da ritoccare.

Kitty era in una delle sue giornate felici.

L'abito non tirava da nessuna parte, da nessuna parte pendeva la berta di pizzo, le roselline non s'erano sgualcite né staccate; le piccole scarpe rosa sui tacchi ricurvi non premevano, ma rallegravano il piedino. Le folte bande di posticci biondi si mantenevano come naturali sulla piccola testa. Tutti e tre i bottoni si erano chiusi senza staccarsi sul guanto lungo che avvolgeva il braccio rilevandone la forma. Il vellutino nero del medaglione cingeva il collo, proprio con tenerezza. Questo vellutino era un incanto e a casa, guardandosi allo specchio il collo, Kitty aveva sentito che quel nastrino parlava. Per tutto il resto avrebbe potuto sussistere ancora qualche dubbio, ma il vellutino era un incanto. Anche qui, al ballo, Kitty sorrise nel guardarlo allo specchio. Su per le spalle e le braccia nude Kitty sentiva freddo come di marmo, sensazione che amava in modo particolare. Gli occhi le scintillavano e le labbra vermiglie non potevano non sorridere della consapevolezza del proprio incanto. Non fece in tempo a entrare in sala e a giungere fino alla folla variegata, tutta tulle nastri pizzi e fiori delle signore in attesa di essere invitate (Kitty non si trovava mai fra queste), che già fu invitata al valzer, e dal migliore, dal primo cavaliere nella gerarchia dei balli, da un noto direttore di danze, gran cerimoniere, ammogliato, piacente e ben fatto, Egoruška Korsunskij. Lasciata allora allora la contessa Bonina con la quale aveva ballato un primo giro di valzer, questi aveva dato uno sguardo intorno alla sua corte di coppie danzanti, e avendo visto Kitty entrare, era corso verso di lei con quella particolare andatura disinvolta, propria dei direttori di danze, e, dopo essersi inchinato, senza neppure chiedere s'ella volesse o no, aveva alzato il braccio per cingerle la vita sottile. Kitty si voltò per consegnare a qualcuno il ventaglio e la padrona di casa glielo prese sorridendo. — Come avete fatto bene a venire per tempo — egli disse cingendole la vita; — che modo è quello di arrivare in ritardo!

Piegato il braccio sinistro, ella lo poggiò sulla spalla di lui e i piccoli piedi si mossero nelle scarpette rosa, veloci e leggeri, a tempo di musica, sul pavimento levigato.

— È un riposo ballare il valzer con voi — disse lui lanciandosi nei primi passi lenti del valzer.

— Un incanto! una piuma! che précision ! — diceva, ripetendo a lei quel che diceva a quasi tutte le sue brave dame. Ella sorrise della lode e continuò a osservare la sala al di sopra della spalla di lui.

Non era entrata in società da così poco tempo che al ballo tutti i visi potessero fondersi in un'unica estatica visione; non ne era neppure un'assidua frequentatrice alla quale tutti i visi potessero essere così noti da poterne ricevere noia; era nel giusto mezzo: animata, ma nello stesso tempo padrona di sé tanto da poter osservare. Nell'angolo a sinistra vide che si era raccolto il fiore della società. Là, inverosimilmente scollata, stava la bella Lidie, moglie di Korsunskij; là c'era la padrona di casa, e là brillava con la sua calvizie Krivin, sempre presente nella cerchia migliore; là guardavano i giovanissimi, non osando accostarsi, e là ella trovò Stiva e subito dopo vide la testa e la figura di Anna, in abito di velluto nero. Anche lui era là. Kitty non l'aveva visto da quella sera in cui aveva detto di no a Levin. Con i suoi occhi presbiti lo riconobbe subito e notò che la guardava. — Ebbene, ancora un giro?

Siete forse stanca? — disse Korsunskij, sentendola leggermente ansante. — No, grazie.

— Dove volete che v'accompagni?

— La Karenina è là, accompagnatemi da lei.

— Ai vostri ordini.

E Korsunskij riprese a ballare il valzer, smorzando l'andatura e dirigendosi verso il gruppo che era nell'angolo a sinistra della sala, mormorando: “ Pardon , mesdames , pardon , pardon , mesdames ”.

Bordeggiando fra un mare di trine, di tulle, di nastri, senza impigliarvisi neppure per un pelo, girò brusco la dama così che le si scoprirono le gambe sottili nelle calze traforate e lo strascico si aprì a ventaglio e coprì le ginocchia di Krivin. Korsunskij s'inchinò, raddrizzò il petto aperto e le diede la mano, per accompagnarla da Anna Arkad'evna. Kitty, rossa in viso, liberò lo strascico dalle ginocchia di Krivin e, ancora stordita, si voltò a cercare Anna. Anna non era in lilla, come proprio avrebbe voluto Kitty, ma aveva un abito di velluto nero, molto scollato che le scopriva le spalle piene e tornite di avorio antico, il petto e le braccia tonde dal polso minuscolo. Tutto l'abito era ornato di merletto veneziano. In testa, sui capelli neri, tutti suoi, aveva una piccola corona di violette, e un'altra simile sul nastro nero della cintura fra le trine bianche. La pettinatura era semplice: spiccavano soltanto quelle brevi anella restie di capelli ricci che, aggraziandola, si sbizzarrivano continuamente sulla nuca e sulle tempie. Al collo tornito e forte aveva un filo di perle. Kitty vedeva Anna ogni giorno, era incantata di lei e se l'era figurata sempre in lilla.

Ma ora, vedendola in nero, sentì che non ne aveva afferrato tutto il fascino. Le appariva completamente nuova e insospettata. Capì, ora, che Anna non avrebbe potuto essere vestita in lilla e che il fascino suo consisteva nell'emergere sempre dall'abbigliamento, così che l'abito indossato da lei non venisse notato. E il vestito nero con i merletti pregiati neppure si notava; era solamente una cornice, e ne balzava fuori lei, semplice, naturale, elegante e, nello stesso tempo, gaia e viva. Stava in piedi, tenendosi, come sempre, straordinariamente diritta e quando Kitty si avvicinò al gruppo, parlava col padrone di casa volgendo lieve il capo verso di lui.

— No, io non scaglierò la prima pietra — rispondeva — benché non capisca — aggiunse, alzando le spalle, e subito si rivolse a Kitty con un tenero sorriso di protezione.

Colto in un fuggevole sguardo femminile tutto l'abbigliamento di Kitty, le fece con la testa un appena percettibile, ma ben comprensibile cenno d'approvazione per l'abito e per la bellezza. — Voi entrate in sala ballando — disse. — È una delle più fedeli collaboratrici — disse Korsunskij, salutando Anna Arkad'evna che non aveva ancora visto.

— La principessina ci aiuta a rendere bello e allegro il ballo. Anna Arkad'evna, un giro di valzer — disse inchinandosi. — Ah, vi conoscete?

— disse la padrona di casa. — Chi non ci conosce?

Mia moglie ed io siamo come i lupi bianchi, tutti ci conoscono — rispose Korsunskij. — Un giro di valzer, Anna Arkad'evna. — Io non ballo, quando è possibile farne a meno — disse lei.

— Ma oggi non se ne può fare a meno — rispose Korsunskij.

In quel momento si avvicinò Vronskij. — Ebbene, se oggi non si può farne a meno, allora andiamo — disse lei senza notare l'inchino di Vronskij e sollevando rapida la mano sulla spalla di Korsunskij.

“Perché è scontenta di lui?” pensò Kitty avendo notato che Anna determinatamente non aveva risposto all'inchino di Vronskij.

Vronskij si accostò a Kitty, per ricordarle la prima quadriglia, rammaricandosi di non avere avuto il piacere di vederla in tutto quel tempo. Kitty guardava, ammirata, Anna che ballava il valzer e intanto ascoltava lui. Si aspettava di essere invitata al valzer; ma egli non lo fece e lei lo guardò con sorpresa. Vronskij arrossì e si precipitò a chiederle il ballo, ma non appena ebbe abbracciata la vita sottile di lei e mosso il primo passo, la musica cessò di colpo. Kitty guardò quel viso che era a così breve distanza da lei; e in seguito, per parecchi lunghi anni, quello sguardo pieno d'amore che ella gli aveva rivolto e a cui egli non aveva risposto, le angosciò il cuore di tormentosa vergogna. — Pardon , pardon , un valzer, un valzer — gridava dall'altra parte della sala Korsunskij e, presa a volo la prima signorina che gli capitò, ricominciò a ballare.


Parte Prima: Capitulo XXII Part One: Capitulo XXII Primeira parte: Capítulo XXII

Il ballo era appena cominciato quando Kitty, accompagnata dalla madre, faceva il suo ingresso sulla scala grande inondata di luce e piena di fiori e di servitori incipriati e in giacca rossa. The ball had just begun when Kitty, accompanied by her mother, made her entrance on the grand staircase bathed in light and filled with flowers and powdered servants in red jackets.

Dalle sale giungeva un brusio prodotto da un movimento uniforme, come di alveare; e mentre esse sul ripiano, fra le piante, si andavano acconciando allo specchio le pettinature e gli abiti, dalla sala si udirono i suoni accorti e precisi dei violini dell’orchestra che aveva attaccato il primo valzer. From the halls came a buzz produced by an even, beehive-like movement; and while they on the shelf, among the plants, were styling their hairstyles and dresses in the mirror, from the hall were heard the shrewd and precise sounds of the violins of the orchestra that had attacked the first waltz. Das salas vinha um zumbido produzido por um movimento uniforme, como uma colmeia; e enquanto na estante, entre as plantas, arrumavam seus penteados e vestidos no espelho, do salão ouviam os sons astutos e precisos dos violinos da orquestra que dera início à primeira valsa. Un vecchietto in borghese, che esalava profumo di acqua di Colonia e che ravviava ad un altro specchio le piccole tempie grige, si imbatté in loro sulla scala e, facendosi da parte, ammirò visibilmente Kitty che non conosceva. An old man in plainclothes, exhaling the scent of eau de Cologne and raking at another mirror the small gray temples, ran into them on the staircase and, stepping aside, visibly admired Kitty whom he did not know. Un giovanotto imberbe, uno di quelli che il vecchio principe Šcerbackij definiva “moscardini”, con un panciotto esageratamente aperto e una cravatta bianca che s’andava aggiustando nel camminare, la salutò, passò oltre e tornò indietro per invitare Kitty per la quadriglia. A beardless young man, one of those whom old Prince Šcerbackij used to call "gnats," with an exaggeratedly open vest and a white tie that he was adjusting as he walked, greeted her, passed by and went back to invite Kitty for the quadrille. La prima quadriglia era già stata concessa a Vronskij, fu quindi concessa al giovanotto la seconda. The first quadrille had already been granted to Vronsky, so the young man was granted the second. Un ufficiale che si abbottonava un guanto, si scansò presso la porta e, accarezzandosi i baffi, ammirò la rosea Kitty. An officer buttoning a glove, he scampered by the door and, stroking his mustache, admired the rosy Kitty. Sebbene l’abito, l’acconciatura e i preparativi tutti del ballo fossero costati a Kitty grandi fatiche e riflessioni, in questo momento ella entrava nel ballo così disinvolta e naturale nel suo complicato vestito di tulle con trasparente rosa, come se tutte quelle roselline e quelle trine e i particolari dell’abbigliamento non fossero costati a lei e a quelli di casa neppure un attimo di attenzione; come se ella fosse venuta al mondo in quel tulle, in quelle trine, con quell’acconciatura alta con una rosa e due foglioline in cima. Although the dress, the hairstyle and the preparations all of the ball had cost Kitty great effort and thought, at this moment she entered the ball so casual and natural in her complicated tulle dress with transparent rose, as if all those little roses and laces and the details of the attire had not cost her and those at home even a moment's attention; as if she had come into the world in that tulle, in those laces, with that high hairstyle with a rose and two little leaves on top.

Quando la vecchia principessa, prima di entrare in sala, volle aggiustarle un nastro della cintura che si era spostato, Kitty si tirò leggermente indietro: sentiva che tutto andava bene e si aggraziava addosso a lei e che non c’era più nulla da ritoccare. When the old princess, before entering the hall, wanted to adjust a belt ribbon on her belt that had shifted, Kitty pulled back slightly: she felt that everything was fine and graceful on her and that there was nothing more to be touched up.

Kitty era in una delle sue giornate felici. Kitty was on one of her happy days.

L’abito non tirava da nessuna parte, da nessuna parte pendeva la berta di pizzo, le roselline non s’erano sgualcite né staccate; le piccole scarpe rosa sui tacchi ricurvi non premevano, ma rallegravano il piedino. The dress did not pull anywhere, nowhere did the lace berta hang, the little roses had not creased or come off; the little pink shoes on curved heels did not press, but cheered the little foot. Le folte bande di posticci biondi si mantenevano come naturali sulla piccola testa. The thick bands of blond locks were kept as natural on the small head. Tutti e tre i bottoni si erano chiusi senza staccarsi sul guanto lungo che avvolgeva il braccio rilevandone la forma. All three buttons had closed without coming off on the long glove that wrapped around the arm, detecting its shape. Il vellutino nero del medaglione cingeva il collo, proprio con tenerezza. The black velvet of the locket encircled her neck, just tenderly. Questo vellutino era un incanto e a casa, guardandosi allo specchio il collo, Kitty aveva sentito che quel nastrino parlava. This velveteen was a charm, and at home, looking in the mirror at her neck, Kitty had felt that little ribbon speak. Per tutto il resto avrebbe potuto sussistere ancora qualche dubbio, ma il vellutino era un incanto. For everything else there might have still been some doubt, but the velveteen was a charm. Anche qui, al ballo, Kitty sorrise nel guardarlo allo specchio. Su per le spalle e le braccia nude Kitty sentiva freddo come di marmo, sensazione che amava in modo particolare. Up her bare shoulders and arms Kitty felt stone cold, a sensation she particularly loved. Gli occhi le scintillavano e le labbra vermiglie non potevano non sorridere della consapevolezza del proprio incanto. Her eyes sparkled and her vermilion lips could not help but smile at the realization of her own enchantment. Non fece in tempo a entrare in sala e a giungere fino alla folla variegata, tutta tulle nastri pizzi e fiori delle signore in attesa di essere invitate (Kitty non si trovava mai fra queste), che già fu invitata al valzer, e dal migliore, dal primo cavaliere nella gerarchia dei balli, da un noto direttore di danze, gran cerimoniere, ammogliato, piacente e ben fatto, Egoruška Korsunskij. Lasciata allora allora la contessa Bonina con la quale aveva ballato un primo giro di valzer, questi aveva dato uno sguardo intorno alla sua corte di coppie danzanti, e avendo visto Kitty entrare, era corso verso di lei con quella particolare andatura disinvolta, propria dei direttori di danze, e, dopo essersi inchinato, senza neppure chiedere s’ella volesse o no, aveva alzato il braccio per cingerle la vita sottile. Having then left Countess Bonina with whom he had danced a first round of waltzes, the latter had glanced around his court of dancing couples, and having seen Kitty enter, he had run toward her with that peculiar casual gait peculiar to dance directors, and, after bowing, without even asking whether she wanted to or not, had raised his arm to encircle her slender waist. Kitty si voltò per consegnare a qualcuno il ventaglio e la padrona di casa glielo prese sorridendo. Kitty turned to hand someone the fan, and the hostess took it from her, smiling. — Come avete fatto bene a venire per tempo — egli disse cingendole la vita; — che modo è quello di arrivare in ritardo!

Piegato il braccio sinistro, ella lo poggiò sulla spalla di lui e i piccoli piedi si mossero nelle scarpette rosa, veloci e leggeri, a tempo di musica, sul pavimento levigato. Folding her left arm, she rested it on his shoulder, and the little feet moved in the pink slippers, fast and light, in time to the music, on the polished floor.

— È un riposo ballare il valzer con voi — disse lui lanciandosi nei primi passi lenti del valzer.

— Un incanto! una piuma! che précision ! — diceva, ripetendo a lei quel che diceva a quasi tutte le sue brave dame. Ella sorrise della lode e continuò a osservare la sala al di sopra della spalla di lui. She smiled at the praise and continued to observe the room over his shoulder.

Non era entrata in società da così poco tempo che al ballo tutti i visi potessero fondersi in un’unica estatica visione; non ne era neppure un’assidua frequentatrice alla quale tutti i visi potessero essere così noti da poterne ricevere noia; era nel giusto mezzo: animata, ma nello stesso tempo padrona di sé tanto da poter osservare. She had not joined society so recently that at the ball all faces could merge into one ecstatic vision; nor was she a regular attendee to whom all faces could be so familiar that she could be bored by them; she was in the right middle: animated, but at the same time self-possessed enough to observe. Nell’angolo a sinistra vide che si era raccolto il fiore della società. In the left corner he saw that the flower of society had gathered. Là, inverosimilmente scollata, stava la bella Lidie, moglie di Korsunskij; là c’era la padrona di casa, e là brillava con la sua calvizie Krivin, sempre presente nella cerchia migliore; là guardavano i giovanissimi, non osando accostarsi, e là ella trovò Stiva e subito dopo vide la testa e la figura di Anna, in abito di velluto nero. There, improbably unglued, stood the beautiful Lidie, Korsunsky's wife; there stood the landlady, and there shone with her baldness Krivin, ever present in the best circle; there looked the very young, not daring to approach, and there she found Stiva and soon after saw the head and figure of Anna, in a black velvet dress. Anche lui era là. He was also there. Kitty non l’aveva visto da quella sera in cui aveva detto di no a Levin. Kitty had not seen him since that night when he said no to Levin. Con i suoi occhi presbiti lo riconobbe subito e notò che la guardava. With his presbyopic eyes she recognized him immediately and noticed him looking at her. — Ebbene, ancora un giro? - Well, one more round?

Siete forse stanca? — disse Korsunskij, sentendola leggermente ansante. — No, grazie.

— Dove volete che v’accompagni?

— La Karenina è là, accompagnatemi da lei.

— Ai vostri ordini.

E Korsunskij riprese a ballare il valzer, smorzando l’andatura e dirigendosi verso il gruppo che era nell’angolo a sinistra della sala, mormorando: “ Pardon , mesdames , pardon , pardon , mesdames ”. And Korsunsky resumed waltzing, grimacing and heading toward the group that was in the left corner of the room, murmuring, " Pardon , mesdames , pardon , pardon , mesdames."

Bordeggiando fra un mare di trine, di tulle, di nastri, senza impigliarvisi neppure per un pelo, girò brusco la dama così che le si scoprirono le gambe sottili nelle calze traforate e lo strascico si aprì a ventaglio e coprì le ginocchia di Krivin. Edging through a sea of lace, tulle, and ribbon, without snagging even a hair, he turned the lady sharply so that her slender legs were revealed in the openwork stockings and the train fanned out and covered Krivin's knees. Korsunskij s’inchinò, raddrizzò il petto aperto e le diede la mano, per accompagnarla da Anna Arkad’evna. Korsunsky bowed, straightened his open chest and gave her his hand, to accompany her to Anna Arkad'evna. Kitty, rossa in viso, liberò lo strascico dalle ginocchia di Krivin e, ancora stordita, si voltò a cercare Anna. Kitty, red in the face, released the train from Krivin's knees and, still stunned, turned to look for Anna. Anna non era in lilla, come proprio avrebbe voluto Kitty, ma aveva un abito di velluto nero, molto scollato che le scopriva le spalle piene e tornite di avorio antico, il petto e le braccia tonde dal polso minuscolo. Anna was not in lilac, as precisely Kitty would have wished, but she had on a black velvet dress, very low-cut, revealing her full, rounded shoulders of antique ivory, her chest, and her round arms with their tiny wrists. Tutto l’abito era ornato di merletto veneziano. In testa, sui capelli neri, tutti suoi, aveva una piccola corona di violette, e un’altra simile sul nastro nero della cintura fra le trine bianche. On her head, on her black hair, all her own, was a small wreath of violets, and a similar one on the black ribbon of her belt among the white laces. La pettinatura era semplice: spiccavano soltanto quelle brevi anella restie di capelli ricci che, aggraziandola, si sbizzarrivano continuamente sulla nuca e sulle tempie. The hairstyle was simple: only those short restive loops of curly hair that, gracefully, continually indulged at the nape of her neck and temples stood out. Al collo tornito e forte aveva un filo di perle. Around her strong, turned neck was a string of pearls. Kitty vedeva Anna ogni giorno, era incantata di lei e se l’era figurata sempre in lilla. Kitty saw Anna every day, was enchanted with her, and always pictured her in lilac.

Ma ora, vedendola in nero, sentì che non ne aveva afferrato tutto il fascino. But now, seeing her in black, he felt that he had not grasped its full appeal. Le appariva completamente nuova e insospettata. Capì, ora, che Anna non avrebbe potuto essere vestita in lilla e che il fascino suo consisteva nell’emergere sempre dall’abbigliamento, così che l’abito indossato da lei non venisse notato. He understood, now, that Anna could not have been dressed in lilac and that her charm lay in always standing out from her clothing so that the dress she wore would not be noticed. E il vestito nero con i merletti pregiati neppure si notava; era solamente una cornice, e ne balzava fuori lei, semplice, naturale, elegante e, nello stesso tempo, gaia e viva. And the black dress with the fine lace was not even noticeable; it was merely a frame, and she popped out of it, simple, natural, elegant and, at the same time, gay and alive. Stava in piedi, tenendosi, come sempre, straordinariamente diritta e quando Kitty si avvicinò al gruppo, parlava col padrone di casa volgendo lieve il capo verso di lui. She stood, holding herself, as always, remarkably upright, and when Kitty approached the group, she was talking to the host, turning her head slightly toward him.

— No, io non scaglierò la prima pietra — rispondeva — benché non capisca — aggiunse, alzando le spalle, e subito si rivolse a Kitty con un tenero sorriso di protezione. - No, I will not cast the first stone," he replied, "although I do not understand," he added, shrugging his shoulders, and immediately turned to Kitty with a tender, protective smile.

Colto in un fuggevole sguardo femminile tutto l’abbigliamento di Kitty, le fece con la testa un appena percettibile, ma ben comprensibile cenno d’approvazione per l’abito e per la bellezza. Caught in a fleeting feminine glance all over Kitty's attire, he gave her a barely perceptible but well-understood nod of approval for the dress and beauty. — Voi entrate in sala ballando — disse. - You enter the hall dancing - he said. — È una delle più fedeli collaboratrici — disse Korsunskij, salutando Anna Arkad’evna che non aveva ancora visto. - She is one of the most loyal collaborators," said Korsunsky, greeting Anna Arkad'evna whom he had not yet seen.

— La principessina ci aiuta a rendere bello e allegro il ballo. - The little princess helps us make the dance beautiful and cheerful. Anna Arkad’evna, un giro di valzer — disse inchinandosi. — Ah, vi conoscete? - Ah, you know each other?

— disse la padrona di casa. — Chi non ci conosce?

Mia moglie ed io siamo come i lupi bianchi, tutti ci conoscono — rispose Korsunskij. — Un giro di valzer, Anna Arkad’evna. — Io non ballo, quando è possibile farne a meno — disse lei. - I do not dance, when it is possible to do without - she said.

— Ma oggi non se ne può fare a meno — rispose Korsunskij. - But today one cannot do without it - Korsunsky replied.

In quel momento si avvicinò Vronskij. At that moment Vronsky approached. — Ebbene, se oggi non si può farne a meno, allora andiamo — disse lei senza notare l’inchino di Vronskij e sollevando rapida la mano sulla spalla di Korsunskij. - Well, if it can't be helped today, then let's go - she said without noticing Vronsky's bow and quickly raising her hand on Korsunsky's shoulder.

“Perché è scontenta di lui?” pensò Kitty avendo notato che Anna determinatamente non aveva risposto all’inchino di Vronskij. "Why is she displeased with him?" thought Kitty having noticed that Anna determinately had not responded to Vronsky's bow.

Vronskij si accostò a Kitty, per ricordarle la prima quadriglia, rammaricandosi di non avere avuto il piacere di vederla in tutto quel tempo. Vronsky approached Kitty, to remind her of the first square dance, regretting that he had not had the pleasure of seeing her in all that time. Kitty guardava, ammirata, Anna che ballava il valzer e intanto ascoltava lui. Kitty watched, admiringly, as Anna waltzed and listened to him in the meantime. Si aspettava di essere invitata al valzer; ma egli non lo fece e lei lo guardò con sorpresa. She expected to be invited to the waltz; but he did not, and she looked at him with surprise. Vronskij arrossì e si precipitò a chiederle il ballo, ma non appena ebbe abbracciata la vita sottile di lei e mosso il primo passo, la musica cessò di colpo. Vronsky blushed and rushed to ask her for the dance, but as soon as he had embraced her slender waist and taken the first step, the music suddenly ceased. Kitty guardò quel viso che era a così breve distanza da lei; e in seguito, per parecchi lunghi anni, quello sguardo pieno d’amore che ella gli aveva rivolto e a cui egli non aveva risposto, le angosciò il cuore di tormentosa vergogna. Kitty looked at that face that was such a short distance from her; and thereafter, for several long years, that love-filled look that she had given him and to which he had not responded, distressed her heart with tormenting shame. — Pardon , pardon , un valzer, un valzer — gridava dall’altra parte della sala Korsunskij e, presa a volo la prima signorina che gli capitò, ricominciò a ballare. - Pardon , pardon , a waltz, a waltz - shouted from the other side of the room Korsunsky and, catching the first young lady that came his way, began to dance again.