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Impact Girl di Cecilia Sardeo, Come Pianificare la Settimana (Quasi) Perfetta - YouTube

Come Pianificare la Settimana (Quasi) Perfetta - YouTube

Benvenuta in questa nuova puntata di Impact Girl! Oggi impariamo a pianificare

una settimana quasi perfetta, quasi, ovviamente, perché la perfezione

non esiste. Esiste però il progresso. Puntiamo a quello,

puntiamo a fare un piccolo passo in avanti verso l'organizzazione

della nostra agenda. Quello che faccio oggi è condividere con te

quello che faccio personalmente io. Poi naturalmente tu puoi provare

a fare tale e quale quello che faccio, ad adattarlo,

e a personalizzarlo in base alle tue esigenze, però

almeno ti dà uno spunto da cui trarre ispirazione, o almeno così

spero. Quello che faccio alla fine di ogni settimana, di solito

il venerdì pomeriggio, è dare un'occhiata a quella che è l'agenda

della settimana successiva. Quindi di solito cerco di farlo al

venerdì anche per poter liberare completamente la mente durante

il week end. Come guardo la mia agenda?

Non soltanto così, un'occhiata e via, ma la prima cosa

che guardo sono i colori delle varie task che si trovano in agenda.

Personalmente utilizzo un colore diverso a seconda della

tipologia di task e che di solito suddiviso in task

creative, analitiche di ricerca, quindi tasche che riguardano

l'aggiornamento, lo studio e di comunicazione, quindi chiamate

meeting col suo Zoom e quant'altro. E quello che cerco di assicurarmi

nei limiti del possibile, perché a volte non lo è, è che task

simili siano anche vicine tra loro nel tempo. Quindi, ad esempio,

cerco di evitare, nei limiti del possibile, di avere due meeting

in un giorno dove uno è al mattino, magari mi spezza la mattinata

a metà e una al pomeriggio, magari alle tre, tre e mezza,

giusto per spezzare anche il pomeriggio a metà e impedirmi di

fare un lavoro, magari di creazione, di studio, di aggiornamento,

di revisione qualunque altro lavoro io debba fare senza che venga

poi ad essere interrotto a metà. Anche perché personalmente,

questa è una cosa che naturalmente va valutata individualmente.

Le comunicazioni con gli altri, che si tratti di meeting, di chiamate

di conference call mi stancano parecchio. Amo invece il lavoro

solitario e creativo e quindi cerco proprio di raggruppare tutte

le attività di comunicazione, quelle più attive, quindi attraverso

una chiamata, quindi non mi sto riferendo di mail o messaggi,

ma mi sto riferendo avere i propri momenti in cui la tua presenza

è la tua massima concentrazione sono richiesti in un incontro

virtuale o fisico che sia. Cerco di raggrupparli non solo in

un arco temporale vicino fra loro nella stessa giornata, ma anche

in archi temporali che siano vicini

tra loro nel corso della stessa settimana. Anzi, cerco sempre

di dedicare una giornata particolare per metterci dentro tutte

le chiamate e gli incontri. Ovvio che non è sempre possibile,

però l'intenzione è quello che conta, perché se non ci fosse

l'intenzione, naturalmente sarebbe tutto dettato dal caso.

In questo modo, tornando all'esempio di prima se al mattino ho

due meeting, uno vicino all'altro con la dovuta transizione

nel momento di transizione di passaggio dall'uno all'altro, il

pomeriggio posso dedicarlo ininterrottamente, appunto, ad una

tasca più creativa oppure ad una tasca più analitica che,

se venisse interrotta, mi porterebbe a sprecare molta più energia

e richiederebbe molto più tempo per essere completata. Una volta

che ho dato un'occhiata ai colori per assicurarmi che ci sia

armonia, non perfezione, ma armonia. Lancio uno sguardo alla

settimana appena trascorsa per capire se c'è qualcosa che non

sono riuscita a portare a termine, se ci sono anche delle tasche

di follow-up che magari fanno seguito ad una chiamata o ad un

meeting, che non ho ancora inserito in agenda. Non so tu, ma a me

spesso capita, dopo una chiamata, un meeting, di dover fare

delle cose che sono legate, sono proprio delle task di

follow-up, nel senso che seguono a quel meeting, a quanto è stato

discusso in quel meeting. Ma sono talmente felice che quel meeting

sia finito perché voglio dedicarmi ad altro, che poi le butto

di getto da qualche parte e rischio di dimenticarmene.

Durante il mio incontro con me stessa e con la mia agenda del

venerdì cerco di recuperarle laddove siano state disperse da

qualche parte nel mio notebook o da qualche parte nel mio calendario,

e cerco di fare in modo di programmare la settimana successiva.

Non è detto debbano essere fatte la settimana successiva,

ma diciamo che devo decidere in quel momento quando andranno

fatte in maniera tale che non finiscano per accumularsi in quella

che rischia di diventare una to-do list infinita e soprattutto

senza più un ordine di priorità. Come step successivo cerco di

capire se effettivamente le task che ho inserito in agenda,

tenendo conto di quelle di follow up oppure incomplete dalla

settimana precedente e quelle già previste per la settimana successiva

sono realistiche per i giorni lavorativi che mi si prospettano,

quindi questi cinque giorni lavorativi o se c'è qualcos'altro

da fare prima perché vengano rispettate. Ti faccio un esempio.

Se io mi metto di registrare sei puntate del podcast in power

perché tendo a registrarle in blocco, so che oltre al tempo materiale

per registrarle a video, ho anche bisogno di un po' di tempo

per fare mente locale e di quello che, intanto dei temi di

cui voglio parlare, dei punti che voglio condividere per ogni

tema. Questo aspetto spesso bypassa l'agenda,

soprattutto quando si tratta di una tasca lontana nel tempo,

per cui io la programmo oggi per il mese successivo non sto

lì a spezzare il capello in mille parti, ma è devo farlo però

quando questa tasca si avvicina, perché altrimenti il rischio

di dare per scontato delle cose, ad esempio la pianificazione

delle tematiche da affrontare, dei punti da affrontare per ogni

tematica che in realtà richiedono tempo. E se io non tengo conto

di quella cosa e ho in programma di registrare sei puntate

di Impact Girl poi magari non ce la faccio, oppure mi viene lo

scoraggiamento perché non so di che cosa parlare, perché non

ci ho pensato prima, ma semplicemente perché non l'avevo messa

in agenda. Se avessi messo in agenda anche questa parte,

avrei sicuramente avuto più probabilità di rispettare la tabella di marcia.

Infine quello che faccio è scrivere, e questa è

una cosa che ti consiglio e ti suggerisco caldamente di fare anche

laddove volessi modificare i passi precedenti, scrivo cosa avrei

voluto fare e non ho fatto la scorsa settimana. Questo quando

cominci a farlo ogni settimana ti dà un'idea anche di tematiche

ricorrenti, quindi qualcosa che magari hai sempre in mente,

ma che continui a posticipare. E a quel punto, quando cominci

a vedere che qualcosa continua a rimbalzare da una settimana

all'altra. Ma non è qualcosa che magari non hai voglia di fare,

è qualcosa che vorresti fare, ma che non riesci mai a portare a

termine, ecco che hai un campanello d'allarme, una piccola bandiera

rossa che ti fa capire che forse è il caso di capire,

intanto quanto strategica è e funzionale è questa task,

questo progetto al raggiungimento dei tuoi obiettivi complessivi

dell'anno corrente, ad esempio, sia economici che

d'impatto per il tuo brand, e poi ti permette di chiederti a che

cosa stai dicendo si che ti sta costringendo a continuare a

dire no a quello che invece vorresti portare a termine.

Quindi cominci veramente a mettere in prospettiva le cose che

sono davvero, che è davvero necessario vengano fatte in quella settimana.

E a questo proposito ti invito a dare un'occhiata

a due cose in particolare. La prima sono le task che in qualche

modo si ripetono perché sono periodiche e che magari tu fai da

tantissimo tempo, inclusi i meeting, peraltro, che però non hai

mai messo in discussione. Perché? Perché le fai da talmente tanto

tempo che ormai sono parte di te, della tua agenda, della tua

to-do list di default. E invece magari non è necessario vengano

fatte da te o non è necessario vengano fatte affatto.

Ad esempio, quando io ho fatto questa migrazione diversi anni

fa da un ufficio in presenza a un team da remoto, mi sono portata

dietro tutta una serie di abitudini, incluse un sacco di meeting,

appunto, che io peraltro detesto di natura, perché lo

avevo sempre fatto e mi ci è voluto parecchio tempo. Mi ci sono

voluti anni per me, anzi, mi ci è voluto qualcuno che dall'esterno

mi dicesse "Oh, ma sei sicura che davvero sia necessario fare

questi incontri continui" che ti tolgono energia e ti tolgono

creatività, ti tolgono forza perché semplicemente non mi appartengono,

ma anche perché in quel momento erano davvero troppi.

Prova a chiederti, cercando magari di non metterci tutti gli

anni che ci ho messo io, considera questo il tuo il tuo segnale

dall'esterno per chiederti se davvero quello che stai facendo

ogni settimana e che si ripete di settimana in settimana è necessario

venga fatto da te o è necessario venga fatto punto e se non è necessario

venga fatto via via dall'agenda se puoi delegarlo tanto meglio,

soprattutto, e questa è la seconda categoria di task

che si intreccia molto bene con la prima, fai attenzione alle

attività che ami fare. Ad esempio io amo crogiolarmi su Canva

alla ricerca di nuovi colori, di nuove palette, di nuove grafiche.

Ma è davvero un lavoro che devo fare io? Assolutamente no.

Mi piace farlo e ci spenderai le ore? Assolutamente sì,

Posso delegarlo, anzi devo delegare a qualcun altro,

magari qualcuno che lo fa davvero di professione perché io possa

concentrarmi sulle task più strategiche? Assolutamente sì.

Quindi attenzione, diamo un'occhiata alla nostra agenda cercando

di guardarla con occhi neutri, come se non fosse la nostra,

come se fosse l'agenda di un'amica che ci sta chiedendo un parere.

Se in questo processo trovo qualcosa che assolutamente può essere,

ha tolto dalla mia lista perché delegato perché interamente cancellato

ecco che aggiorno la mia agenda di conseguenza. Queste sono solo

alcune delle cose che faccio settimanalmente per organizzare

al meglio la mia agenda. Devo dire che sono piuttosto soddisfatta

del livello di gestione della mia agenda a cui sono arrivata.

Certo, il digitale, il fatto di poter lavorare online e quindi

di avere la massima flessibilità aiuta, ma è un'arma a doppio

taglio, perché può diventare anche un vortice che ti risucchia

portandoti a non staccare mai. Quindi non importa qual è il

tuo progetto, di che cosa ti occupi se offline o interamente

online. Quello che ti consiglio di fare è prestare una grande

attenzione a come gestisci il tuo tempo, perché da lì cambia

tutto. Perché se hai le migliori strategie del mondo per far

crescere la tua attività, ma non hai tempo per implementarle o

se sei sempre stanca, non ti servono a nulla! E a questo proposito

ti invito a partecipare al mini corso gratuito di Time Management

per imprenditrici e libere professioniste che è di nuovo disponibile.

Non sappiamo per quanto tempo rimarrà a disposizione gratuito,

Il valore che ci troverai dentro è parecchio. È un mini corso

di novanta minuti pieno di chicche e di risorse pratiche per

cominciare a gestire e a riprendere in mano il controllo del

tuo tempo al meglio. Per iscriverti al mini corso gratuito vola

direttamente al link che trovi nella descrizione sotto al video

di YouTube dedicato a questa puntata. Ti aspetto!

Questo è tutto per la puntata di oggi, spero di averti dato qualche utile

spunto che potrai implementare sin da subito. Se crescere un

business in cui credi sul web in modo autentico e proficuo è

parte dei tuoi piani e non sei ancora entrata a Biz Academy

puoi farlo visitando il sito Biz-academy.it

Noi, come sempre ci sentiamo o vediamo alla prossima puntata di Impact Girl :)

Come Pianificare la Settimana (Quasi) Perfetta - YouTube Wie man die (fast) perfekte Woche plant - YouTube How to Plan the (Almost) Perfect Week - YouTube Cómo planificar una semana (casi) perfecta - YouTube Comment planifier une semaine (presque) parfaite - YouTube De (bijna) perfecte week plannen - YouTube Jak zaplanować (prawie) idealny tydzień - YouTube Så planerar du den (nästan) perfekta veckan - YouTube 如何计划(几乎)完美的一周 - YouTube

Benvenuta in questa nuova puntata di Impact Girl! Oggi impariamo a pianificare

una settimana quasi perfetta, quasi, ovviamente, perché la perfezione

non esiste. Esiste però il progresso. Puntiamo a quello,

puntiamo a fare un piccolo passo in avanti verso l'organizzazione

della nostra agenda. Quello che faccio oggi è condividere con te

quello che faccio personalmente io. Poi naturalmente tu puoi provare

a fare tale e quale quello che faccio, ad adattarlo,

e a personalizzarlo in base alle tue esigenze, però

almeno ti dà uno spunto da cui trarre ispirazione, o almeno così

spero. Quello che faccio alla fine di ogni settimana, di solito

il venerdì pomeriggio, è dare un'occhiata a quella che è l'agenda

della settimana successiva. Quindi di solito cerco di farlo al

venerdì anche per poter liberare completamente la mente durante

il week end. Come guardo la mia agenda?

Non soltanto così, un'occhiata e via, ma la prima cosa

che guardo sono i colori delle varie task che si trovano in agenda.

Personalmente utilizzo un colore diverso a seconda della

tipologia di task e che di solito suddiviso in task

creative, analitiche di ricerca, quindi tasche che riguardano

l'aggiornamento, lo studio e di comunicazione, quindi chiamate

meeting col suo Zoom e quant'altro. E quello che cerco di assicurarmi

nei limiti del possibile, perché a volte non lo è, è che task

simili siano anche vicine tra loro nel tempo. Quindi, ad esempio,

cerco di evitare, nei limiti del possibile, di avere due meeting

in un giorno dove uno è al mattino, magari mi spezza la mattinata

a metà e una al pomeriggio, magari alle tre, tre e mezza,

giusto per spezzare anche il pomeriggio a metà e impedirmi di

fare un lavoro, magari di creazione, di studio, di aggiornamento,

di revisione qualunque altro lavoro  io debba fare senza che venga

poi ad essere interrotto a metà. Anche perché personalmente,

questa è una cosa che naturalmente va valutata individualmente.

Le comunicazioni con gli altri, che si tratti di meeting, di chiamate

di conference call mi stancano parecchio. Amo invece il lavoro

solitario e creativo e quindi cerco proprio di raggruppare tutte

le attività di comunicazione, quelle più attive, quindi attraverso

una chiamata, quindi non mi sto riferendo di mail o messaggi,

ma mi sto riferendo avere i propri momenti in cui la tua presenza

è la tua massima concentrazione sono richiesti in un incontro

virtuale o fisico che sia. Cerco di raggrupparli non solo in

un arco temporale vicino fra loro nella stessa giornata, ma anche

in archi temporali che siano vicini

tra loro nel corso della stessa settimana. Anzi, cerco sempre

di dedicare una giornata particolare per metterci dentro tutte

le chiamate e gli incontri. Ovvio che non è sempre possibile,

però l'intenzione è quello che conta, perché se non ci fosse

l'intenzione, naturalmente sarebbe tutto dettato dal caso.

In questo modo, tornando all'esempio di prima se al mattino ho

due meeting, uno vicino all'altro con la dovuta transizione

nel momento di transizione di passaggio dall'uno all'altro, il

pomeriggio posso dedicarlo ininterrottamente, appunto, ad una

tasca più creativa oppure ad una tasca più analitica che,

se venisse interrotta, mi porterebbe a sprecare molta più energia

e richiederebbe molto più tempo per essere completata. Una volta

che ho dato un'occhiata ai colori per assicurarmi che ci sia

armonia, non perfezione, ma armonia. Lancio uno sguardo alla

settimana appena trascorsa per capire se c'è qualcosa che non

sono riuscita a portare a termine, se ci sono anche delle tasche

di follow-up che magari fanno seguito ad una chiamata o ad un

meeting, che non ho ancora inserito in agenda. Non so tu, ma a me

spesso capita, dopo una chiamata, un meeting, di dover fare

delle cose che sono legate, sono proprio delle task di

follow-up, nel senso che seguono a quel meeting, a quanto è stato

discusso in quel meeting. Ma sono talmente felice che quel meeting

sia finito perché voglio dedicarmi ad altro, che poi le butto

di getto da qualche parte e rischio di dimenticarmene.

Durante il mio incontro con me stessa e con la mia agenda del

venerdì cerco di recuperarle laddove siano state disperse da

qualche parte nel mio notebook o da qualche parte nel mio calendario,

e cerco di fare in modo di programmare la settimana successiva.

Non è detto debbano essere fatte la settimana successiva,

ma diciamo che devo decidere in quel momento quando andranno

fatte in maniera tale che non finiscano per accumularsi in quella

che rischia di diventare una to-do list infinita e soprattutto

senza più un ordine di priorità. Come step successivo cerco di

capire se effettivamente le task che ho inserito in agenda,

tenendo conto di quelle di follow up oppure incomplete dalla

settimana precedente e quelle già previste per la settimana successiva

sono realistiche per i giorni lavorativi che mi si prospettano,

quindi questi cinque giorni lavorativi o se c'è qualcos'altro

da fare prima perché vengano rispettate. Ti faccio un esempio.

Se io mi metto di registrare sei puntate del podcast in power

perché tendo a registrarle in blocco, so che oltre al tempo materiale

per registrarle a video, ho anche bisogno di un po' di tempo

per fare mente locale e di quello che, intanto dei temi di

cui voglio parlare, dei punti che voglio condividere per ogni

tema. Questo aspetto spesso bypassa l'agenda,

soprattutto quando si tratta di una tasca lontana nel tempo,

per cui io la programmo oggi per il mese successivo non sto

lì a spezzare il capello in mille parti, ma è devo farlo però

quando questa tasca si avvicina, perché altrimenti il rischio

di dare per scontato delle cose, ad esempio la pianificazione

delle tematiche da affrontare, dei punti da affrontare per ogni

tematica che in realtà richiedono tempo. E se io non tengo conto

di quella cosa e ho in programma di registrare sei puntate

di Impact Girl poi magari non ce la faccio, oppure mi viene lo

scoraggiamento perché non so di che cosa parlare, perché non

ci ho pensato prima, ma semplicemente perché non l'avevo messa

in agenda. Se avessi messo in agenda anche questa parte,

avrei sicuramente avuto più probabilità di rispettare la tabella di marcia.

Infine quello che faccio è scrivere, e questa è

una cosa che ti consiglio e ti suggerisco caldamente di fare anche

laddove volessi modificare i passi precedenti, scrivo cosa avrei

voluto fare e non ho fatto la scorsa settimana. Questo quando

cominci a farlo ogni settimana ti dà un'idea anche di tematiche

ricorrenti, quindi qualcosa che magari hai sempre in mente,

ma che continui a posticipare. E a quel punto, quando cominci

a vedere che qualcosa continua a rimbalzare da una settimana

all'altra. Ma non è qualcosa che magari non hai voglia di fare,

è qualcosa che vorresti fare, ma che non riesci mai a portare a

termine, ecco che hai un campanello d'allarme, una piccola bandiera

rossa che ti fa capire che forse è il caso di capire,

intanto quanto strategica è e funzionale è questa task,

questo progetto al raggiungimento dei tuoi obiettivi complessivi

dell'anno corrente, ad esempio, sia economici che

d'impatto per il tuo brand, e poi ti permette di chiederti a che

cosa stai dicendo si che ti sta costringendo a continuare a

dire no a quello che invece vorresti portare a termine.

Quindi cominci veramente a mettere in prospettiva le cose che

sono davvero, che è davvero necessario vengano fatte in quella settimana.

E a questo proposito ti invito a dare un'occhiata

a due cose in particolare. La prima sono le task che in qualche

modo si ripetono perché sono periodiche e che magari tu fai da

tantissimo tempo, inclusi i meeting, peraltro, che però non hai

mai messo in discussione. Perché? Perché le fai da talmente tanto

tempo che ormai sono parte di te, della tua agenda, della tua

to-do list di default. E invece magari non è necessario vengano

fatte da te o non è necessario vengano fatte affatto.

Ad esempio, quando io ho fatto questa migrazione diversi anni

fa da un ufficio in presenza a un team da remoto, mi sono portata

dietro tutta una serie di abitudini, incluse un sacco di meeting,

appunto, che io peraltro detesto di natura, perché lo

avevo sempre fatto e mi ci è voluto parecchio tempo. Mi ci sono

voluti anni per me, anzi, mi ci è voluto qualcuno che dall'esterno

mi dicesse "Oh, ma sei sicura che davvero sia necessario fare

questi incontri continui" che ti tolgono energia e ti tolgono

creatività, ti tolgono forza perché semplicemente non mi appartengono,

ma anche perché in quel momento erano davvero troppi.

Prova a chiederti, cercando magari di non metterci tutti gli

anni che ci ho messo io, considera questo il tuo il tuo segnale

dall'esterno per chiederti se davvero quello che stai facendo

ogni settimana e che si ripete di settimana in settimana è necessario

venga fatto da te o è necessario venga fatto punto e se non è necessario

venga fatto via via dall'agenda se puoi delegarlo tanto meglio,

soprattutto, e questa è la seconda categoria di task

che si intreccia molto bene con la prima, fai attenzione alle

attività che ami fare. Ad esempio io amo crogiolarmi su Canva

alla ricerca di nuovi colori, di nuove palette, di nuove grafiche.

Ma è davvero un lavoro che devo fare io? Assolutamente no.

Mi piace farlo e ci spenderai le ore? Assolutamente sì,

Posso delegarlo, anzi devo delegare a qualcun altro,

magari qualcuno che lo fa davvero di professione perché io possa

concentrarmi sulle task più strategiche? Assolutamente sì.

Quindi attenzione, diamo un'occhiata alla nostra agenda cercando

di guardarla con occhi neutri, come se non fosse la nostra,

come se fosse l'agenda di un'amica che ci sta chiedendo un parere.

Se in questo processo trovo qualcosa che assolutamente può essere,

ha tolto dalla mia lista perché delegato perché interamente cancellato

ecco che aggiorno la mia agenda di conseguenza. Queste sono solo

alcune delle cose che faccio settimanalmente per organizzare

al meglio la mia agenda. Devo dire che sono piuttosto soddisfatta

del livello di gestione della mia agenda a cui sono arrivata.

Certo, il digitale, il fatto di poter lavorare online e quindi

di avere la massima flessibilità aiuta, ma è un'arma a doppio

taglio, perché può diventare anche un vortice che ti risucchia

portandoti a non staccare mai. Quindi non importa qual è il

tuo progetto, di che cosa ti occupi se offline o interamente

online. Quello che ti consiglio di fare è prestare una grande

attenzione a come gestisci il tuo tempo, perché da lì cambia

tutto. Perché se hai le migliori strategie del mondo per far

crescere la tua attività, ma non hai tempo per implementarle o

se sei sempre stanca, non ti servono a nulla! E a questo proposito

ti invito a partecipare al mini corso gratuito di Time Management

per imprenditrici e libere professioniste che è di nuovo disponibile.

Non sappiamo per quanto tempo rimarrà a disposizione gratuito,

Il valore che ci troverai dentro è parecchio. È un mini corso

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Questo è tutto per la puntata di oggi, spero di averti dato qualche utile

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Noi, come sempre ci sentiamo o vediamo alla prossima puntata di Impact Girl :)