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Salvatore racconta, #78 – Gli anni 50, il decennio della rinascita

#78 – Gli anni 50, il decennio della rinascita

Trascrizione dal podcast Salvatore racconta, episodio pubblicato il 3 settembre 2022.

Distribuito con licenza Creative Commons CC-BY 4.0 non commerciale.

Nella scena finale del film Jojo Rabbit, uscito nel 2019, i due protagonisti -un bambino tedesco e un'adolescente ebrea- ballano sulle note di David Bowie. Certo, una scelta musicale piuttosto anacronistica, ma la scena è bella e commovente.

I due ballano perché finalmente la guerra è finita e si può tornare a una vita normale.

In Italia subito dopo la fine della guerra, probabilmente qualcuno ha ballato. Qualcun altro magari non ne aveva voglia, non ne aveva la forza o semplicemente non amava ballare. Però credo che, anche solo per poco, quel senso di leggerezza dei protagonisti di Jojo Rabbit abbia coinvolto anche gli italiani e le italiane.

Dopo la leggerezza, però, è arrivata subito la fatica. Quella di ricostruire un Paese dalle fondamenta. Dopo vent'anni di fascismo e due di guerra civile, l'Italia era in ginocchio e di fronte a scelte importanti da fare.

Scelte che gli italiani e le italiane hanno preso con coraggio e lungimiranza. Sono stati uniti, poi divisi, poi di nuovo uniti. Hanno litigato molto su temi nobili e importanti, come la politica e il futuro dell'Europa. Ma anche su cose più terrene. Su chi fosse il ciclista più forte tra Fausto Coppi e Gino Bartali, su chi meritasse di vincere il primo festival di Sanremo, su chi avrebbe trionfato nel primo campionato di calcio post-bellico.

Questi milioni di italiani e italiane che fino a quel momento potevano spostarsi solo in bicicletta, lentamente hanno potuto permettersi le prime automobili, le prime motociclette e i primi televisori dove guardare insieme i primi programmi della tv pubblica, la Rai.

Oggi ti racconto gli anni '50 italiani, gli anni della speranza e della rinascita, non sempre facili, ma sicuramente affascinanti.

Può sembrare un po' illogico, ma in realtà gli anni '50 italiani iniziano nel 1948. Come abbiamo raccontato nel precedente episodio della serie di storia di Salvatore racconta, il numero 74, dal primo gennaio di quell'anno entra in vigore la Costituzione della neonata repubblica italiana. L'hanno scritta insieme i rappresentanti, eletti dal popolo, dei principali partiti antifascisti come la Democrazia Cristiana, il Partito Comunista, il Partito Socialista, il Partito Liberale, eccetera.

Come era prevedibile, dopo la fine del fascismo, le differenze di visione tra i vari partiti erano emerse con grande forza. E già durante la scrittura della costituzione erano volati gli stracci, soprattutto tra il blocco di sinistra formato dai socialisti e comunisti e il partito centrista e cattolico della Democrazia Cristiana.

Il pomo della discordia, in quel periodo così delicato, è il posizionamento internazionale dell'Italia. Il presidente del consiglio era il democristiano Alcide De Gasperi, un uomo molto legato al Vaticano e agli Stati Uniti, e che ovviamente guarda con favore al modello americano di sviluppo. Del resto, al congresso di Yalta, i leader delle potenze vincitrici hanno deciso che i Paesi dell'Europa occidentale entreranno nella sfera d'influenza americana. Eppure, in Italia la cosa non è così ovvia. Perché al governo con il democristiano De Gasperi ci sono esponenti del Partito comunista, legato ideologicamente all'Unione Sovietica e sostenuto finanziariamente da Mosca.

È chiaro a tutti che si tratta di un equilibrio appeso a un filo. Un filo che si spezza già nel 1947, quando De Gasperi parte per Washington a negoziare un piano di aiuti con gli Stati Uniti. L'Italia era in una posizione delicata. Anche se ormai è una repubblica antifascista, era entrata in guerra sotto il fascismo a fianco di Hitler. Dunque, secondo la legge internazionale, è un Paese sconfitto. Chiedere aiuto agli Stati Uniti è possibile, certo, a patto però di presentarsi con il cappello in mano e di accettare le loro condizioni. Una su tutte, isolare il partito comunista. La guerra fredda sta per iniziare, e gli americani non vogliono subito una spina nel fianco in un territorio così delicato come l'Italia.

Così De Gasperi torna da Washington a Roma e allontana dal governo i socialisti e i comunisti. L'alleanza antifascista non esiste più. Ormai non c'è più da combattere un nemico temibile, ma da scegliere il futuro dell'Italia. E per quel futuro, i piani dei democristiani e dei comunisti sono incompatibili.

Così si preparano le prime elezioni politiche del dopoguerra, quelle che eleggeranno il primo parlamento dell'Italia repubblicana.

Il partito socialista e il partito comunista decidono di partecipare con una lista elettorale comune. La chiamano il Fronte popolare e come simbolo scelgono la faccia dell'eroe risorgimentale Giuseppe Garibaldi. Sono convinti delle loro possibilità di vincere. I comunisti in particolare sono molto radicati nel territorio, con più di 3 milioni di iscritti al partito in tutta Italia. Il programma elettorale è radicale, parla di salari uguali per tutti e nazionalizzazione delle industrie, anche se naturalmente non fa il minimo riferimento alla situazione internazionale né tantomeno all'Unione Sovietica.

La democrazia cristiana partecipa da sola e non ha ancora la presenza capillare di militanti e iscritti che invece hanno i comunisti. Non gli serve, in realtà. Perché i democristiani, dalla loro parte, hanno l'appoggio della Chiesa, il che significa quello di tutte le piccole parrocchie di ogni singolo paesino della penisola. E poi quello delle associazioni cattoliche che fanno una propaganda instancabile tra le persone. I democristiani in queste elezioni capiscono bene una cosa: non è importante convincere gli elettori a votare per loro, ma è fondamentale convincerli a non votare per i comunisti. Nei manifesti elettorali dell'epoca, mostrano ad esempio scene di scheletri spaventosi vestiti da soldati dell'armata rossa o mani diaboliche con tatuati sopra una falce e un martello pronte a prendersi case, fattorie, proprietà.

Ci sono altri partiti candidati, naturalmente, ma in questo momento storico sono marginali. Ad esempio a destra c'è il Partito nazionale monarchico, che contesta la nascita della repubblica, e anche un piccolo partito che si chiama MSI, Movimento Sociale Italiano. I suoi dirigenti erano membri del partito fascista e poi sostenitori della Repubblica Sociale, lo Stato collaborazionista dei nazisti durante la guerra civile. In poche parole, sono i post-fascisti, più fascisti che post.

Nel clima bollente di quella campagna elettorale, gli italiani si dividono anche tra i due grandi sportivi dell'epoca, i ciclisti Gino Bartali e Fausto Coppi. Qualche giornalista prova a fare dei parallelismi, Bartali e Coppi come democristiani e comunisti, ma in realtà non funziona così, anche perché entrambi i ciclisti votano per la DC. Come finirà?

Si vota il 18 e il 19 aprile del 1948. E subito dopo il voto, il risultato è chiaro. Non solo Coppi e Bartali hanno votato per la DC. La democrazia cristiana ha vinto, ottenendo il 48% dei voti, la maggioranza assoluta. Al fronte popolare di socialisti e comunisti va solo il 30% e gli altri si dividono tutto il resto. Alcide De Gasperi ha vinto la sua battaglia, ha convinto gli italiani che la moderazione è un valore. Che è meglio fidarsi dei finanziamenti americani e del mantenimento dello status quo, piuttosto che credere alle pericolose promesse rivoluzionarie della sinistra.

L'Italia ha scelto per la prudenza e la tranquillità, e questo sarà un segno distintivo del suo carattere per i prossimi decenni. Nel 1948, ovviamente, ancora non lo sa nessuno, ma la Democrazia Cristiana sarà al potere per circa i prossimi cinquant'anni, anche se tra tante contraddizioni e trasformazioni.

Intanto però c'è da fare i primi passi, chiari, per la ricostruzione dell'Italia. Arrivano i soldi del piano di aiuti organizzato dagli Stati Uniti, che prende il nome di piano Marshall. E nel frattempo, l'Italia diventa uno dei Paesi fondatori della Nato, l'alleanza atlantica. A quanto pare, che un Paese fondatore della Nato abbia un partito comunista con tre milioni di iscritti sembra una contraddizione trascurabile.

Gli sforzi del governo democristiano lavorano in due direzioni: ricostruire l'Italia e ridarle dignità sullo scenario internazionale. Così, dopo l'ingresso nella Nato, l'Italia ottiene anche quello nell'Onu e ospita a Roma i lavori per la creazione della Ceka, la comunità europea del carbone e dell'acciaio, diretta antenata dell'attuale Unione europea. Tutte cose che sembravano impossibili fino a pochi anni prima.

Negli stessi anni, gli aiuti economici americani danno una spinta fondamentale per la ripartenza dell'economia. Già nel 1946, Enrico Piaggio aveva messo in commercio un motorino piccolo ed economico, destinato a diventare un simbolo degli anni '50 italiani: La Vespa. E si diffondono con velocità anche le prime automobili. Il modello più economico in commercio esiste già da un po' di tempo, e adesso è pronto a fare il botto: è la prima Fiat 500.

Ma non sono solo i motori a spingere l'Italia, c'è anche il ruolo dell'intrattenimento. Nel 1951 la piccola città ligure di Sanremo, famosa per il suo casinò, ospita la prima edizione del Festival della canzone italiana. A vincere è la cantante Nilla Pizzi con il brano Grazie dei fiori. Una canzone molto melodica, come nel gusto dell'epoca.

Tre anni dopo, nel 1954, iniziano le trasmissioni televisive della Rai. Il televisore in casa è ancora un lusso per pochi, ma la Rai organizza punti pubblici di ascolto collettivo, soprattutto per i suoi programmi di pubblica utilità come il famoso Non è mai troppo tardi!, dove un vero maestro di scuola insegna i concetti elementari davanti a una lavagna per tutti quegli adulti analfabeti ancora presenti in Italia.

E non è finita qui. Grazie allo zelo di un giovane sottosegretario di nome Giulio Andreotti (parleremo mooolto di lui), spicca il volo il progetto di Cinecittà, l'ambiziosa Hollywood sul Tevere. Ovvero, una serie di studi cinematografici costruiti nella periferia di Roma per ospitare grandi produzioni internazionali. In quel periodo, vanno forte i kolossal ambientati in contesti biblici o classici, e Roma naturalmente ha molto da offrire a riguardo. Due grandi film dell'epoca, girati nella città eterna, sono per esempio Quo Vadis e Ben Hur.

Gli anni Cinquanta però non sono tutti rose e fiori, e non mancano i problemi, soprattutto di natura politica. Innanzitutto, lentamente, l'Italia perde il controllo sulle sue ex-colonie africane, ma quasi nessuno per il momento fa i conti con i crimini e le responsabilità del colonialismo.

Ma a fare i conti con la storia, in quel periodo, è soprattutto il Partito Comunista. Nel 1953, in Unione Sovietica, muore Stalin. Il giornale ufficiale del PCI lo annuncia con un titolo che oggi suona lascia impietriti: Gloria eterna all'uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e per il progresso dell'umanità. È un titolo agiografico, ma che in realtà nasconde un dibattito profondo dentro il mondo dei comunisti italiani. Alcuni cominciano a sospettare che il modello sovietico non sia proprio impeccabile. E la cosa peggiora tre anni dopo, quando i carri armati russi entrano a Budapest per soffocare la rivoluzione d'Ungheria. In quell'occasione, le strade di comunisti e socialisti si separano per sempre.

I democristiani nel frattempo continuano a governare. La DC vince le elezioni pure nel 1953 e nel 1958, anche se questa volta non da sola, ma con dei piccoli alleati moderati. Il grande partito centrista perde però il suo grande dirigente. Nel 1954 infatti muore Alcide De Gasperi, il vero artefice della grande stagione della rinascita e simbolo dell'Italia nel mondo.

Dopo la morte di De Gasperi, improvvisamente vengono fuori tanti scheletri nell'armadio della Democrazia Cristiana. Il partito in quegli anni è diventato potente, e sempre più persone vogliono un pezzo di quella torta.

Insomma, negli anni '50 l'Italia è rinata. Il fascismo sembra acqua passata, l'economia cresce, c'è il benessere e sono quasi tutti contenti che i comunisti non abbiano vinto le elezioni. La parola d'ordine sembra per tutti una sola: tranquillità.

Lavorare, risparmiare, andare in chiesa o a giocare a carte, ogni tanto anche al cinema o allo stadio. E poi guardare il ciclismo, che tanto, quando passa per le strade della tua città, lo puoi ammirare gratis. Inoltre, una piccola grande soddisfazione. Nel 1960 ci saranno i Giochi Olimpici e il governo ha ottenuto che si tengano a Roma.

Sembra tutto perfetto, quasi idilliaco. E infatti non è molto vero. Dieci anni sono tanti, ci sono dentro tante cose, e tante novità sono pronte ad arrivare sullo scenario italiano del decennio successivo. Gli anni ‘60 saranno quelli della Dolce Vita, ma anche dei primi scontri di piazza e della nascita del terrorismo politico.

Questa però è una storia di cui parleremo la prossima volta.

#78 – Gli anni 50, il decennio della rinascita #Nr. 78 - Die 1950er Jahre, das Jahrzehnt der Wiedergeburt #78 - The 1950s, the decade of rebirth. #78 - Los años 50, la década del renacimiento #78 - Les années 1950, la décennie de la renaissance #78 - Os anos 50, a década do renascimento #78 - 1950-е годы, десятилетие возрождения #78 - 1950-talet, pånyttfödelsens årtionde

__Trascrizione dal podcast Salvatore racconta, episodio pubblicato il 3 settembre 2022.__

__Distribuito con licenza Creative Commons CC-BY 4.0 non commerciale.__

Nella scena finale del film Jojo Rabbit, uscito nel 2019, i due protagonisti -un bambino tedesco e un'adolescente ebrea- ballano sulle note di David Bowie. Certo, una scelta musicale piuttosto **anacronistica**, ma la scena è bella e commovente.

I due ballano perché finalmente la guerra è finita e si può tornare a una vita normale.

In Italia subito dopo la fine della guerra, probabilmente qualcuno ha ballato. Qualcun altro magari non ne aveva voglia, non ne aveva la forza o semplicemente non amava ballare. Però credo che, anche solo per poco, quel senso di leggerezza dei protagonisti di Jojo Rabbit abbia coinvolto anche gli italiani e le italiane.

Dopo la leggerezza, però, è arrivata subito la fatica. Quella di ricostruire un Paese dalle **fondamenta**. That of rebuilding a country from the ground up. Dopo vent'anni di fascismo e due di guerra civile, l'Italia **era in ginocchio** e di fronte a scelte importanti da fare. Nach zwanzig Jahren Faschismus und zwei Jahren Bürgerkrieg war Italien am Boden zerstört und stand vor wichtigen Entscheidungen. After twenty years of fascism and two of civil war, Italy was on its knees and faced with important choices to make.

Scelte che gli italiani e le italiane hanno preso con coraggio e **lungimiranza**. Entscheidungen, die Italiener und Italienerinnen mit Mut und Weitsicht getroffen haben. Sono stati uniti, poi divisi, poi di nuovo uniti. Hanno litigato molto su temi nobili e importanti, come la politica e il futuro dell'Europa. They argued a lot about noble and important issues, such as politics and the future of Europe. Ma anche su cose più **terrene**. Aber auch bei alltäglicheren Dingen. But also on more mundane things. Su chi fosse il ciclista più forte tra Fausto Coppi e Gino Bartali, su chi meritasse di vincere il primo festival di Sanremo, su chi avrebbe trionfato nel primo campionato di calcio **post-bellico**. Es ging darum, wer der stärkste Radfahrer zwischen Fausto Coppi und Gino Bartali war, wer das erste Festival von Sanremo gewinnen sollte, wer die erste Fußballmeisterschaft der Nachkriegszeit gewinnen würde.

Questi milioni di italiani e italiane che fino a quel momento potevano spostarsi solo in bicicletta, lentamente **hanno potuto permettersi** le prime automobili, le prime motociclette e i primi televisori dove guardare insieme i primi programmi della tv pubblica, la Rai.

Oggi ti racconto gli anni '50 italiani, gli anni della speranza e della rinascita, non sempre facili, ma sicuramente affascinanti.

Può sembrare un po' illogico, ma in realtà gli anni '50 italiani iniziano nel 1948. Come abbiamo raccontato nel precedente episodio della serie di storia di Salvatore racconta, il numero 74, dal primo gennaio di quell'anno entra in vigore la Costituzione della **neonata** repubblica italiana. L'hanno scritta insieme i rappresentanti, eletti dal popolo, dei principali partiti antifascisti come la Democrazia Cristiana, il Partito Comunista, il Partito Socialista, il Partito Liberale, eccetera. Representatives, elected by the people, of the main anti-fascist parties such as the Christian Democrats, the Communist Party, the Socialist Party, the Liberal Party, etc., wrote it together.

Come era prevedibile, dopo la fine del fascismo, le differenze di visione tra i vari partiti **erano emerse** con grande forza. E già durante la scrittura della costituzione **erano volati gli stracci**, soprattutto tra il blocco di sinistra formato dai socialisti e comunisti e il partito centrista e cattolico della Democrazia Cristiana. And already during the writing of the constitution, rags had been flying, especially between the leftist bloc formed by the Socialists and Communists and the centrist and Catholic Christian Democratic party.

**Il pomo della discordia**, in quel periodo così delicato, è il posizionamento internazionale dell'Italia. Der Zankapfel in dieser heiklen Phase ist die internationale Positionierung Italiens. The bone of contention in that sensitive period is Italy's international positioning. Il presidente del consiglio era il democristiano Alcide De Gasperi, un uomo molto legato al Vaticano e agli Stati Uniti, e che ovviamente guarda con favore al modello americano di sviluppo. Del resto, al congresso di Yalta, i leader delle potenze vincitrici hanno deciso che i Paesi dell'Europa occidentale entreranno nella **sfera d'influenza** americana. Schließlich hatten die Führer der Siegermächte auf dem Kongress von Jalta beschlossen, dass die westeuropäischen Länder in die amerikanische Einflusssphäre aufgenommen werden sollten. Eppure, in Italia la cosa non è così ovvia. In Italien ist dies jedoch nicht so offensichtlich. Perché al governo con il democristiano De Gasperi ci sono esponenti del Partito comunista, legato ideologicamente all'Unione Sovietica e sostenuto finanziariamente da Mosca.

È chiaro a tutti che si tratta di un equilibrio **appeso a un filo**. It is clear to all that this is a balance hanging by a thread. Un filo che si spezza già nel 1947, quando De Gasperi parte per Washington a negoziare un piano di aiuti con gli Stati Uniti. A thread that was broken as early as 1947, when De Gasperi left for Washington to negotiate an aid plan with the United States. L'Italia era in una posizione delicata. Italien befand sich in einer heiklen Lage. Anche se ormai è una repubblica antifascista, era entrata in guerra sotto il fascismo a fianco di Hitler. Dunque, secondo la legge internazionale, è un Paese **sconfitto**. Chiedere aiuto agli Stati Uniti è possibile, certo, a patto però di presentarsi **con il cappello in mano** e di accettare le loro condizioni. Una su tutte, isolare il partito comunista. La guerra fredda sta per iniziare, e gli americani non vogliono subito una spina nel fianco in un territorio così delicato come l'Italia.

Così De Gasperi torna da Washington a Roma e allontana dal governo i socialisti e i comunisti. De Gasperi kehrte also von Washington nach Rom zurück und vertrieb die Sozialisten und Kommunisten aus der Regierung. So De Gasperi returned from Washington to Rome and pushed the Socialists and Communists away from the government. L'alleanza antifascista non esiste più. Ormai non c'è più da combattere un nemico temibile, ma da scegliere il futuro dell'Italia. E per quel futuro, i piani dei democristiani e dei comunisti sono **incompatibili**.

Così si preparano le prime elezioni politiche del dopoguerra, quelle che eleggeranno il primo parlamento dell'Italia repubblicana.

Il partito socialista e il partito comunista decidono di partecipare con una lista elettorale comune. La chiamano il Fronte popolare e come simbolo scelgono la faccia dell'eroe risorgimentale Giuseppe Garibaldi. Sono convinti delle loro possibilità di vincere. I comunisti in particolare sono molto **radicati** nel territorio, con più di 3 milioni di iscritti al partito in tutta Italia. Vor allem die Kommunisten sind mit über 3 Millionen Parteimitgliedern in ganz Italien sehr stark verwurzelt. Il programma elettorale è radicale, parla di salari uguali per tutti e nazionalizzazione delle industrie, anche se naturalmente non fa il minimo riferimento alla situazione internazionale né tantomeno all'Unione Sovietica. The election program is radical, talking about equal wages for all and nationalization of industries, although of course it does not make the slightest reference to the international situation or even to the Soviet Union.

La democrazia cristiana partecipa da sola e non ha ancora la presenza capillare di militanti e iscritti che invece hanno i comunisti. Die Christdemokraten nehmen allein teil und haben noch nicht die breite Präsenz von Aktivisten und Mitgliedern wie die Kommunisten. The Christian Democracy participates alone and does not yet have the widespread presence of militants and members that the Communists do. Non gli serve, in realtà. Er braucht es eigentlich nicht. Perché i democristiani, dalla loro parte, hanno l'appoggio della Chiesa, il che significa quello di tutte le piccole parrocchie di ogni singolo paesino della penisola. Denn die Christdemokraten haben die Unterstützung der Kirche auf ihrer Seite, d.h. die aller kleinen Gemeinden in jedem einzelnen Dorf der Halbinsel. Because the Christian Democrats, on their side, have the support of the Church, which means that of all the small parishes in every single village on the peninsula. E poi quello delle associazioni cattoliche che fanno una propaganda instancabile tra le persone. Und dann die der katholischen Verbände, die unermüdlich Propaganda unter der Bevölkerung machen. I democristiani in queste elezioni capiscono bene una cosa: non è importante convincere gli elettori a votare per loro, ma è fondamentale convincerli a non votare per i comunisti. Nei manifesti elettorali dell'epoca, mostrano ad esempio scene di scheletri spaventosi vestiti da soldati dell'armata rossa o mani diaboliche con tatuati sopra una falce e un martello pronte a prendersi case, fattorie, proprietà. Die Wahlplakate jener Zeit zeigen zum Beispiel Szenen mit gruseligen Skeletten, die als Soldaten der Roten Armee gekleidet sind, oder mit teuflischen Händen, auf die Hammer und Sichel tätowiert sind, die bereit sind, Häuser, Höfe und Grundstücke zu erobern. In election posters of the time, they show, for example, scenes of scary skeletons dressed as Red Army soldiers or devilish hands with a hammer and sickle tattooed on them ready to take houses, farms, and property.

Ci sono altri partiti candidati, naturalmente, ma in questo momento storico sono marginali. Ad esempio a destra c'è il Partito nazionale monarchico, che contesta la nascita della repubblica, e anche un piccolo partito che si chiama MSI, Movimento Sociale Italiano. I suoi dirigenti erano membri del partito fascista e poi sostenitori della Repubblica Sociale, lo Stato collaborazionista dei nazisti durante la guerra civile. Its leaders were members of the fascist party and later supporters of the Social Republic, the Nazi collaborationist state during the Civil War. In poche parole, sono i post-fascisti, più fascisti che post. In short, they are the post-fascists, more fascist than post.

Nel clima **bollente** di quella campagna elettorale, gli italiani si dividono anche tra i due grandi sportivi dell'epoca, i ciclisti Gino Bartali e Fausto Coppi. Im heißen Klima dieses Wahlkampfes waren die Italiener auch zwischen den beiden großen Sportlern der Zeit, den Radfahrern Gino Bartali und Fausto Coppi, gespalten. Qualche giornalista prova a fare dei **parallelismi**, Bartali e Coppi come democristiani e comunisti, ma in realtà non funziona così, anche perché entrambi i ciclisti votano per la DC. Come finirà?

Si vota il 18 e il 19 aprile del 1948. Voting took place on April 18 and 19, 1948. E subito dopo il voto, il risultato è chiaro. Non solo Coppi e Bartali hanno votato per la DC. La democrazia cristiana ha vinto, ottenendo il 48% dei voti, la maggioranza assoluta. Al fronte popolare di socialisti e comunisti va solo il 30% e gli altri si dividono tutto il resto. Alcide De Gasperi ha vinto la sua battaglia, ha convinto gli italiani che la moderazione è un valore. Alcide De Gasperi hat seinen Kampf gewonnen, er hat die Italiener davon überzeugt, dass Mäßigung ein Wert ist. Che è meglio fidarsi dei finanziamenti americani e del mantenimento dello **status quo**, piuttosto che credere alle pericolose promesse rivoluzionarie della sinistra. Dass es besser ist, auf amerikanische Gelder und die Aufrechterhaltung des Status quo zu vertrauen, als an die gefährlichen revolutionären Versprechen der Linken zu glauben.

L'Italia ha scelto per la prudenza e la tranquillità, e questo sarà un segno **distintivo** del suo carattere per i prossimi decenni. Italien hat sich für Besonnenheit und Ruhe entschieden, und dies wird auch in den kommenden Jahrzehnten ein Kennzeichen seines Charakters sein. Nel 1948, ovviamente, ancora non lo sa nessuno, ma la Democrazia Cristiana sarà al potere per circa i prossimi cinquant'anni, anche se tra tante contraddizioni e trasformazioni.

Intanto però c'è da fare i primi passi, chiari, per la ricostruzione dell'Italia. In der Zwischenzeit müssen jedoch die ersten klaren Schritte zum Wiederaufbau Italiens unternommen werden. Arrivano i soldi del piano di aiuti organizzato dagli Stati Uniti, che prende il nome di piano Marshall. E nel frattempo, l'Italia diventa uno dei Paesi fondatori della Nato, l'alleanza atlantica. A quanto pare, che un Paese fondatore della Nato abbia un partito comunista con tre milioni di iscritti sembra una contraddizione **trascurabile**.

Gli sforzi del governo democristiano lavorano in due direzioni: ricostruire l'Italia e ridarle dignità sullo scenario internazionale. Così, dopo l'ingresso nella Nato, l'Italia ottiene anche quello nell'Onu e ospita a Roma i lavori per la creazione della Ceka, la comunità europea del carbone e dell'acciaio, diretta antenata dell'attuale Unione europea. Thus, after joining NATO, Italy also obtained membership in the UN and hosted in Rome the work on the creation of CEKA, the European Coal and Steel Community, the direct ancestor of today's European Union. Tutte cose che sembravano impossibili fino a pochi anni prima.

Negli stessi anni, gli aiuti economici americani danno una spinta fondamentale per la ripartenza dell'economia. Già nel 1946, Enrico Piaggio aveva messo in commercio un motorino piccolo ed economico, destinato a diventare un simbolo degli anni '50 italiani: La Vespa. E si diffondono con velocità anche le prime automobili. And the first automobiles also spread with speed. Il modello più economico in commercio esiste già da un po' di tempo, e adesso è pronto **a fare il botto**: è la prima Fiat 500. Das billigste Modell auf dem Markt gibt es schon seit einiger Zeit, und jetzt ist es bereit, für Furore zu sorgen: Es ist der erste Fiat 500. The cheapest model on the market has been around for a while, and now it is ready to make a splash: it is the first Fiat 500.

Ma non sono solo i motori a spingere l'Italia, c'è anche il ruolo dell'intrattenimento. Nel 1951 la piccola città ligure di Sanremo, famosa per il suo casinò, ospita la prima edizione del Festival della canzone italiana. A vincere è la cantante Nilla Pizzi con il brano Grazie dei fiori. Una canzone molto melodica, come nel gusto dell'epoca.

Tre anni dopo, nel 1954, iniziano le trasmissioni televisive della Rai. Il televisore in casa è ancora un lusso per pochi, ma la Rai organizza punti pubblici di ascolto collettivo, soprattutto per i suoi programmi di **pubblica utilità** come il famoso Non è mai troppo tardi!, dove un vero maestro di scuola insegna i concetti elementari davanti a una lavagna per tutti quegli adulti analfabeti ancora presenti in Italia. The television set in the home is still a luxury for a few, but Rai organizes public collective listening points, especially for its public utility programs such as the famous It's Never Too Late!, where a real schoolmaster teaches elementary concepts in front of a blackboard for all those illiterate adults still present in Italy.

E non è finita qui. Grazie allo **zelo** di un giovane sottosegretario di nome Giulio Andreotti (parleremo mooolto di lui), **spicca il volo** il progetto di Cinecittà, l'ambiziosa Hollywood sul Tevere. Ovvero, una serie di studi cinematografici costruiti nella periferia di Roma per ospitare grandi produzioni internazionali. In quel periodo, vanno forte i kolossal ambientati in contesti biblici o classici, e Roma naturalmente ha molto da offrire a riguardo. Due grandi film dell'epoca, **girati** nella città eterna, sono per esempio Quo Vadis e Ben Hur.

Gli anni Cinquanta però non **sono tutti rose e fiori**, e non mancano i problemi, soprattutto di natura politica. Innanzitutto, lentamente, l'Italia perde il controllo sulle sue ex-colonie africane, ma quasi nessuno per il momento **fa i conti** con i crimini e le responsabilità del colonialismo. Zunächst einmal verliert Italien langsam die Kontrolle über seine ehemaligen afrikanischen Kolonien, aber kaum jemand setzt sich mit den Verbrechen und der Verantwortung des Kolonialismus auseinander. First, slowly, Italy loses control over its former African colonies, but almost no one for the time being reckons with the crimes and responsibilities of colonialism.

Ma a fare i conti con la storia, in quel periodo, è soprattutto il Partito Comunista. Aber die Abrechnung mit der Geschichte war damals vor allem die Kommunistische Partei. But coming to terms with history during that period is mainly the Communist Party. Nel 1953, in Unione Sovietica, muore Stalin. Il giornale ufficiale del PCI lo annuncia con un titolo che oggi suona **lascia impietriti**: Gloria eterna all'uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e per il progresso dell'umanità. Die offizielle Zeitung der PCI verkündete dies mit einer Schlagzeile, die heute wie versteinert klingt: Ewiger Ruhm für den Mann, der am meisten für die Befreiung und den Fortschritt der Menschheit getan hat. The PCI's official newspaper announced it with a headline that today sounds petrified: Eternal Glory to the Man Who Did Most for the Liberation and Progress of Mankind. È un titolo **agiografico**, ma che in realtà nasconde un dibattito profondo dentro il mondo dei comunisti italiani. Hinter diesem hagiografischen Titel verbirgt sich jedoch eine tiefgreifende Debatte in der Welt der italienischen Kommunisten. It is a hagiographic title, but one that actually hides a deep debate within the world of Italian communists. Alcuni cominciano a sospettare che il modello sovietico non sia proprio impeccabile. Einige beginnen zu vermuten, dass das sowjetische Modell nicht ganz fehlerfrei ist. E la cosa peggiora tre anni dopo, quando i carri armati russi entrano a Budapest per **soffocare** la rivoluzione d'Ungheria. Und es kommt noch schlimmer, als drei Jahre später russische Panzer in Budapest einrücken, um die ungarische Revolution niederzuschlagen. In quell'occasione, le strade di comunisti e socialisti si separano per sempre.

I democristiani nel frattempo continuano a governare. La DC vince le elezioni pure nel 1953 e nel 1958, anche se questa volta non da sola, ma con dei piccoli alleati moderati. DC won elections as well in 1953 and 1958, although this time not alone, but with small moderate allies. Il grande partito centrista perde però il suo grande dirigente. Nel 1954 infatti muore Alcide De Gasperi, il vero **artefice** della grande stagione della rinascita e simbolo dell'Italia nel mondo.

Dopo la morte di De Gasperi, improvvisamente vengono fuori tanti **scheletri nell'armadio** della Democrazia Cristiana. After De Gasperi's death, suddenly so many skeletons in the closet of Christian Democracy come out. Il partito in quegli anni è diventato potente, e sempre più persone vogliono un pezzo di quella torta.

Insomma, negli anni '50 l'Italia è rinata. Il fascismo sembra **acqua passata**, l'economia cresce, c'è il benessere e sono quasi tutti contenti che i comunisti non abbiano vinto le elezioni. La parola d'ordine sembra per tutti una sola: tranquillità. Die Devise scheint für alle gleich zu sein: Ruhe.

Lavorare, risparmiare, andare in chiesa o a giocare a carte, ogni tanto anche al cinema o allo stadio. E poi guardare il ciclismo, che tanto, quando passa per le strade della tua città, lo puoi ammirare gratis. Und dann beobachten Sie den Radsport, den Sie, wenn er durch die Straßen Ihrer Stadt fährt, kostenlos bewundern können. And then watch cycling, which you can admire for free when it passes through the streets of your city anyway. Inoltre, una piccola grande soddisfazione. Also, a little big satisfaction. Nel 1960 ci saranno i Giochi Olimpici e il governo ha ottenuto che si tengano a Roma. Im Jahr 1960 finden die Olympischen Spiele statt, und die Regierung hat erreicht, dass sie in Rom abgehalten werden.

Sembra tutto perfetto, quasi **idilliaco**. E infatti non è molto vero. Dieci anni sono tanti, ci sono dentro tante cose, e tante novità sono pronte ad arrivare sullo scenario italiano del decennio successivo. Gli anni ‘60 saranno quelli della Dolce Vita, ma anche dei primi scontri di piazza e della nascita del terrorismo politico. The 1960s would be the years of La Dolce Vita, but also of the first street riots and the birth of political terrorism.

Questa però è una storia di cui parleremo la prossima volta.