vlog in Italian 165: un paio di giorni estivi a Roma (sub)
Buonasera!
Dico "buonasera" perché qui sono le 19:40.
Sto caricando una lezione di grammatica sul canale - che probabilmente avete già visto.
Perché questo vlog che inizia adesso lo pubblicherò tra un po' di tempo,
perché prima ci sono altri due vlog che probabilmente avete già visto.
Quello di Rieti e quello di Pisa.
Invece in questo vlog restiamo a Roma.
Buongiorno, sto andando al ristorante per pranzare con Abby.
Fa abbastanza caldo.
Però fortunatamente mi sono vestita in modo adatto questa volta.
Pantaloncini corti.
Scarpe comode.
Anche se è la prima volta che rimetto queste scarpe - che non sono proprio delle scarpe,
sono un po' più delle ciabatte da frate.
E quindi sento che mi sta per uscire una vescica sul lato interno del piede.
Però dovrei avere dei cerotti in borsa, quindi dopo me li metto.
È una richiesta strana, lo so, però, vabbè.
Stiamo scegliendo che cosa mangiare dalla lavagna.
Questo è un bruschettone con la rucola, stracciata, aceto balsamico, alici e pomodorini.
Adesso lo devo dividere in due, vediamo se ci riesco senza fare danni.
Invece lì ci sono due fiori di zucca pastellati al forno.
- Prego. - Grazie, facciamo uno scambio? - Sì.
- Chiedo un altro piatto o no? - No, dai, lancialo.
- Sicura? - Sì, sì.
- Io prendo questo piccolo. - No, no, prendi quello grande.
- Tagliami un pezzo piccolo.
Per pulire la bocca.
Ce la farò?
Aeroplanino!
- Quindi dicevi? - Che sono immancabili d'estate queste.
- È una cosa che viene dalla campagna? - Sì, dalla campagna, è una tradizione contadina.
Infatti mia nonna - allora, i miei nonni erano contadini, e le facevano sempre d'estate.
Certo, io faccio i pezzetti un po' più piccoli a casa.
Questi sono i libri che sono riuscita a trovare,
però devo fare una cernita, perché non li prendo tutti.
Però vorrei trovarne uno che non riesco a trovare.
Adesso lo vado a chiedere.
Missione compiuta.
Ho preso i libri.
Sono le 15:30.
In teoria, già che sono fuori casa, potrei passare dal calzolaio
per farmi rinforzare le bretelle della borsa, perché qua si sta staccando.
Quindi far aggiustare quella e magari rinforzare anche tutti gli altri manici.
Però mi sa che a quest'ora il calzolaio fa pausa pranzo, quindi non credo di trovarlo aperto.
Pensavate che fosse finito, invece no!
Perché - oggi è il giorno dopo comunque - ho deciso di parlarvi di questo libro,
perché magari qualcuno di voi è interessato.
Ieri ho comprato e letto questo libro, sono veramente poche pagine.
Sono solo 106 pagine, quindi si legge abbastanza facilmente.
Poi i caratteri sono anche abbastanza grandi, quindi si legge bene.
Questo libro si intitola "Trio" e l'autrice è Dacia Maraini,
una delle più grandi scrittrici contemporanee italiane.
Allora, praticamente questo è un romanzo storico, epistolare.
Romanzo storico vuol dire che è una storia inventata,
ma ambientata in un periodo storico realmente esistito.
In questo caso siamo in Sicilia nel 1743, quando c'è stata un'epidemia di peste sull'isola,
in particolare a Messina e a Palermo.
Infatti le due protagoniste sono delle rispettive città, una di Messina, una di Palermo,
che però per via della peste in città si rifugiano in campagna e cominciano a scriversi delle lettere.
La storia è molto interessante, anche particolare,
perché una è la moglie di un uomo e l'altra è l'amante dello stesso uomo.
Ma loro sono amiche, niente può rompere o rovinare questa amicizia.
Ed è un romanzo epistolare, appunto vi dicevo,
perché capiamo che cosa succede leggendo le lettere che loro si scambiano.
È interessante, l'ho trovato molto carino.
E anche dal punto di vista linguistico per voi non credo che sia troppo difficile, sapete?
Secondo me è fattibile per voi, è leggibile.
Ci sono tre-quattro frasi in siciliano stretto qui e là,
ma c'è sempre poi la spiegazione in italiano.
Quindi non preoccupatevi assolutamente,
anche perché comunque sono appunto tre o quattro frasi in tutto, non sono tante.
Se vi ho incuriosito con la mia descrizione, potete aggiungere questo libro alla vostra lista.
Buongiorno, sono le 9:30 del mattino.
Sono a Porta Pia.
C'è poca gente in giro perché sono le 9:30 di un sabato mattina.
Sono venuta qui perché qui vicino c'è un posto che mi piace tantissimo per fare colazione,
che si chiama Faro.
Dopo ve lo faccio vedere.
Se siete a Roma, andateci a fare colazione, perché è molto buono.
Mi vedo qui da Faro con Davide di Podcast italiano, che sta qui a Roma.
Oggi pomeriggio riparte e quindi stamattina ci vediamo per un saluto veloce.
E niente. Diciamo che non ho ancora fatto colazione stamattina.
Quindi questa sarà la mia prima colazione.
Ho dovuto prendere un autobus stamattina per venire qui,
quindi è per questo che sono ancora un po' spossata.
Ho preso un autobus senza aver bevuto un caffè!
E quindi sono ancora un po' così.
Abbiamo preso i maritozzi.
- Vuoi salutare per il vlog? - Sì.
Ciao! Sono con la mitica Lucrezia in una delle caffetterie più hipster di Roma,
anche più buone probabilmente.
E ora ci mangiamo questa bomba, sembra molto buono.
- È il famoso maritozzo, che dovete mangiare se venite a Roma.
- È la prima volta che lo mangi, vero? - Sì, non conoscevo neanche il nome, a dire il vero.
- Bene, spero ti piaccia allora. - Penso di sì.
Questo alle mie spalle è Faro.
Questa strada si chiama Via Piave.
Io vado di qua e vado a prendere l'autobus.
Oppure potrei prendere una bicicletta e farmi tutta la pista ciclabile sulla Nomentana.
Vediamo, se trovo una bicicletta da affittare, la prendo.
Ah vedi, lei ha trovato la bicicletta.
Io non sono riuscita a trovarla.
Ci sono solo monopattini.
Questa è Villa Torlonia.
Ho trovato una bicicletta.
Adesso inizia la corsa.
No, non è vero, la corsa no.
Inizia la pedalata.
Il semaforo è rosso.
Comunque è troppo divertente sulla bicicletta, uh è verde!
Non so che fare per pranzo.
Probabilmente farò il pollo con i peperoni.
Perché ho sia il pollo che i peperoni in frigo.
Quindi farò il pollo con i peperoni, tipico piatto estivo romano.
Tutti dicono che sia pesante, ma in realtà non è vero.
Anche perché i peperoni se non li mangi adesso d'estate che è stagione, quando li mangi?
Questo è il piatto, ma la cosa più bella secondo me è fare la scarpetta nel sughetto dei peperoni.
Sto montando il vlog che state guardando, però mi sono resa conto che manca la fine.
Non c'è una conclusione di questo vlog e quindi la faccio ora.
Allora, questo che vedete è un caffè leccese.
Quindi un caffè con ghiaccio più sciroppo di latte di mandorla.
Molto buono.
Sono le quattro del pomeriggio.
Oggi pomeriggio starò al computer, devo lavorare un po'.
Poi ho degli incontri su zoom.
E questo è quanto.
Sono stati, e continueranno ad essere per ancora un paio di settimane,
dei giorni molto tranquilli a casa, in città.
E magari, se questo vlog vi è piaciuto, ne posso fare un altro così sui giorni estivi a Roma,
senza fare nulla di speciale, ma semplicemente vivendo.
Io vi ringrazio per aver guardato anche questo vlog.
Ci vediamo nel prossimo.
A presto, ciao!