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M - Il figlio del secolo, M04 “Il dado è tratto”. D’Annunzio marcia su Fiume

M04 “Il dado è tratto”. D'Annunzio marcia su Fiume

Gabriele D'Annunzio 11 settembre 1919 Si è alzato dal letto febbricitante e ha indossato la divisa bianca con i colletti rialzati dei lancieri di Novara. Tenente colonnello. Nessun civile è mai salito così in alto nella gerarchia militare per meriti di guerra. Ha cinquantasei anni e si regge in piedi a stento.

All'imbarcadero della “casetta rossa”, ad angolo con il Canal Grande, lo attende un motoscafo coperto. È la casa in cui è stato a lungo cieco dopo l'incidente aereo che gli ha tolto un occhio durante la guerra. Su Venezia albeggia.

C'è bassa marea. Quando escono in laguna, si respira la putredine dei fanghi affioranti sulle barene scoperte. Il giorno entra dalle bocche di porto del Lido, di Portogruaro e di Malamocco. Una striscia di luce livida si stende a oriente sotto le nuvole basse. L'umidità rilasciata dalle acque stagnanti delle secche infiamma l'anchilosi delle sue ginocchia e l'orbita vuota del suo occhio guercio. L'intero suo corpo è un rottame. Venezia, vista da Mestre, è, invece, un pesce. Un pesce sventrato e ricomposto.

Ad attendere Gabriele D'Annunzio sulla terraferma c'è un cabriolet Fiat 511 Sport. L'auto è rosso fiammante. Il veicolo scoperto rinfocola la febbre. Oltre all'autista, alloggia un tenente dei granatieri di Sardegna, che hanno segretamente giurato di strappare Fiume al presidio militare internazionale per restituirlo all'Italia anche a costo della sedizione, e Guido Keller, eccentrico astro nascente dell'aeronautica italiana, eroe di guerra pluridecorato, asso della leggendaria squadriglia di Baracca, nudista, bisessuale, vegetariano. Un uomo che ama scandalizzare la borghesia di cui è figlio passeggiando con un'aquila sulla spalla. Il poeta e i granatieri ribelli giungono a Ronchi, una borgata nei pressi del confine, dove li attendono i congiurati, poco dopo il tramonto. A mezzanotte, però, non sono ancora arrivati i camion richiesti con fonogramma all'autoparco di Palmanova e promessi dal comandante della piazza. Sono stati traditi.

D'Annunzio, stremato, dorme su un letto di fortuna ricavato da poche assi di legno inchiodate. Guido Keller esce nella notte insieme a Tommaso Beltrami, un avventuriero dedito alla cocaina. Alcune ore dopo, come per miracolo, una trentina di autocarri 15 Ter, residuati bellici, attendono sul piazzale.

Quando la colonna si mette in marcia, da oriente, oltre il confine, ancora nessuna luce. Solo la grande notte stellata, poi il brivido dell'alba. I granatieri tengono i fucili nascosti e i baveri delle mantelline rialzate per occultare le mostrine. Fanno parte dei battaglioni allontanati da Fiume a fi ne agosto, dopo gli scontri con i soldati del contingente francese che avevano strappato il tricolore italiano dagli abiti delle donne. Tentando di rientrare in città di loro iniziativa stanno disubbidendo agli ordini dell'Alto comando italiano, contrario a ogni “colpo di mano”, si stanno schierando contro gli eserciti del comando interalleato che controlla Fiume attraverso contingenti francesi, inglesi, americani e croati, si stanno ribellando alla volontà del presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson che intende assegnare la città agli jugoslavi e alla assenza di volontà dei governanti italiani pronti ad assecondarlo. I granatieri hanno dalla loro parte solo una legione di volontari della popolazione civile di Fiume, per lo più italiana, pronti a insorgere. Contro di loro, grossomodo, l'intero mondo moderno. Sono centoottantasette. Un anziano poeta mutilato li precede su un'auto sportiva color rosso fiamma. In quegli stessi giorni, un altro scrittore, il praghese Franz Kafka, ricoverato non lontano da lì in un sanatorio alpino, annota nel suo diario: “Nella lotta che oppone l'individuo al mondo, punta sempre sul mondo.” I 187 granatieri ribelli, invece, puntano sull'individuo: si chiama Gabriele D'Annunzio. La colonna incontra la prima opposizione a Castelnuovo. Quattro autoblindo circondate da bersaglieri. D'Annunzio si avvicina, parlamenta con gli ufficiali italiani. Qualunque cosa il poe ta dica loro per convincerli, nel giro di due minuti le autoblindo si dispongono a protezione della colonna che dovrebbero arrestare. I bersaglieri si uniscono ai ribelli tra grida d'entusiasmo. Poco dopo, all'incrocio della strada per Fiume, la prima sosta. Tutti gli ufficiali a rapporto dal comandante. D'Annunzio è in piedi su un piccolo poggio. “Uffi ciali di tutte le armi, vi guardo in faccia.” Il poeta parla loro di giuramenti sopra bandiere e armi corte, di pugnali spezzaspade che il duellatore brandiva alla disperata nella mano sinistra, di menomazioni che aggiungono, di demoni e di aspirazioni umane, di fede e violenza, di un prato cinto di macerie. Spezzeremo la barra.

La colonna si rimette in marcia. A bordo degli autocarri i granatieri cantano. A pochi chilometri dallo sbarramento di Cantrida incontrano i reparti d'assalto. Il loro comandante, il colonnello Raffaele Repetto, ha ricevuto l'ordine di fermare D'Annunzio a ogni costo direttamente dal suo superiore, il generale Pittaluga, che ha minacciato di farlo fucilare su due piedi se avesse disobbedito. Invece, non appena Repetto avvista D'Annunzio, corre ad abbracciarlo. Gli Arditi saltano sugli autocarri. A bordo non c'è più posto. Il numero degli insorti aumenta chilometro dopo chilometro. Si procede a passo d'uomo per non schiantare i mozzi. Alla barra di confine il generale Pittaluga in persona, comandante delle forze alleate di Fiume, affronta D'Annunzio. Vista l'insubordinazione delle truppe ai suoi ordini, risale personalmente la colonna con due colonnelli del suo seguito inoltrandosi tra Arditi con le baionette innestate sui fucili. Ordina a D'Annunzio di tornare indietro. Lo diffida dal sovrapporsi all'autorità dello Stato. Lo accusa di rovinare l'Italia. Lo taccia di credersi onnipotente.

Il poeta, allora, viene rapito da una reminiscenza. Per un lunghissimo istante, l'anziano anchilosato e orbo torna, liceale, sui banchi di scuola: apre il cappotto che ricopre il suo corpo febbricitante e ripete il gesto con cui cento anni prima Napoleone, sbarcato in Francia dopo la fuga dall'Elba, nei pressi del lago di Laffrey, aveva offerto il petto al generale francese, suo ex attendente, inviato a fermarlo. L'emulo si picchia nervosamente il petto nel gesto napoleonico atteso da tutta una vita. “Avanti, sparate su queste medaglie” intima al generale venuto a fermarlo.

Incantato dal nastrino azzurro della medaglia d'oro sul petto di D'Annunzio, sedotto anche lui da quel sentimento avventuroso della vita e del mondo, al cui fuoco il guerriero diventa una sola cosa con il ribelle, l'uomo d'armi con l'uomo in rivolta, il generale Pittaluga replica citando il padre e il nonno, entrambi garibaldini. In quell'istante, al confine tra due nazioni e due epoche, all'incrocio delle risonanze, la storia si riduce a una figura retorica, la metafora rimanda a un'altra metafora, il potere dei simboli si trasferisce attraverso i secoli, tutto si confonde, l'autoblindo accelera, la barra di confine vola in schegge. Fiume, con le sue navi ancorate al porto, adagiata sullo sfondo dei monti, appare a D'Annunzio come una “sposa vestita di bianco”. Alla svolta della strada, un lampo di desiderio gli lucida la pupilla dell'unico occhio rimastogli: il poeta ha sotto di sé una città da prendere. Il letterato conosce, finalmente, la lussuria ossidionale del condottiero sul punto di scatenare al saccheggio le sue truppe mercenarie. Arrivato alla sua età – dirà Nitti – per il poeta-soldato l'Italia non è che una delle tante signore che ha goduto. Le truppe di D'Annunzio entrano a Fiume poco dopo le undici del mattino. La popolazione le accoglie in un tripudio delirante. Le donne di Fiume, indossati i loro abiti più belli, si offrono ai liberatori. Dai tetti piovono foglie di alloro.

D'Annunzio, sceso all'Hotel Europa, si mette subito a letto. Lo ha guidato una buona stella. È lui la propria stella. Non ne ha mai avuto un'altra. Sono le undici e quarantacinque del mattino. Non un solo colpo è stato sparato.

“Chi, io?! Governatore?” D'Annunzio viene svegliato nel tardo pomeriggio dalle campane a stormo che chiamano la popolazione all'adunata sulla piazza principale. Guido Keller lo informa di aver preso una seconda volta l'iniziativa mentre lui dormiva: ha proposto al Consiglio cittadino di cedere al poeta tutti i poteri civili e militari. Antonio Grossich, il presidente, luminare della medicina, ideatore della tintura di iodio, pioniere della sterilizzazione dei ferri chirurgici, insignito dell'Ordine della Corona d'Italia, irredentista e patriota, avvalendosi del suo occhio clinico, ha accolto Keller con i riguardi e le cautele dovuti a un pazzo. Poi, però, a sorpresa, i membri del Consiglio hanno accettato di affidare l'amministrazione di una città contesa fra tre nazioni, al centro di una controversia diplomatica di portata mondiale, a Gabriele D'Annunzio, un uomo notoriamente incapace di amministrare persino le proprie finanze, a un noto e fi ero dissipatore, inseguito dai creditori di tutta Europa per aver scialacquato più di una fortuna, propria e altrui, in spese sconsiderate per futilità quali pietre preziose, smalti, lacche e arredi sfarzosi di ville. Il poeta, però, rincula davanti a quell'equazione incalcolabile. Lui amministratore? Impossibile.

Quando D'Annunzio, scortato da un gruppo di Arditi, arriva al palazzo del governo, come promesso, alle sei in punto, la piazza è gremita da una folla in tripudio. La scena che lo attende è indimenticabile. L'automobile del Liberatore riesce a fatica a fendere la folla. Tutti lo voglio abbracciare, tutti lo vogliono baciare. Lui riesce a malapena a reggersi in piedi. È visibilmente provato, pallidissimo, barcolla. Grossich, che ha già compiuto settant'anni, è costretto a sorreggerlo. Raggiunta la balconata del palazzo, l'amore sfrenato che sale dal basso lo rianima. Le donne, all'apparire del grande amatore, istintivamente, si ravviano i capelli e, rassettandosi la gonna, si sfiorano le cosce. Con un gesto imperioso, quasi un moto di stizza, il tribuno prende la parola:

“Italiani di Fiume! Nel mondo folle e vile, Fiume oggi è il segno della libertà; nel mondo folle e vile vi è una sola cosa pura: Fiume; vi è una sola verità e questa è Fiume! Vi è un solo amore e questo è Fiume! Fiume è come un faro luminoso che splende in mezzo a un mare di abiezione.”

È uno sproposito gigantesco ma la folla si esalta in esso. D'Annunzio prosegue rievocando i momenti di ansia della marcia di quella mattina e i giorni romani del maggio precedente. Sono trascorsi soltanto quattro mesi dalle manifestazioni nazionaliste della primavera, eppure vengono già proiettate in un passato epico. Il poeta vivente, barando con il tempo, celebra se stesso come un progenitore mitico. La sua è già gloria postuma.

Dopo averla tratta dallo zaino di fanteria che la custodisce, Gabriele D'Annunzio srotola la bandiera rossa di Giovanni Randaccio. È già una reliquia. Il fi ne conoscitore di stoffe pregiate spoglia il vessillo dalla banda di crespo nero con cui l'aveva pavesata a lutto. Fin qui è tutto teatro. Fiume la scena di una meravigliosa avventura. L'eroe, il letterato e il commediante la calcano simultaneamente. Poi, però, accade qualcosa d'inaudito. D'Annunzio, esaltato per il fragore che sale dalla piazza, tremando per lo sforzo fonatorio di sovrastarne il frastuono senza nessuno strumento di amplificazione della voce, con la giugulare gonfi a di sangue che pulsa lungo il collo teso allo spasimo, dal balcone del palazzo che per secoli era servito agli imperatori ungheresi a regnare su un popolo tenuto a distanza assoluta, interpella direttamente la folla: “Confermate, voi, davanti alla bandiera del Timavo, il vostro voto del 30 ottobre?” Antonio Grossich, al suo fianco, sbanda. Nessun oratore fi no a quel giorno aveva mai interpellato il proprio uditorio. La scena è improvvisamente mutata, la quarta parete è caduta. Il pubblico è stato chiamato sul palco, il popolo a partecipare del Regno.

I cittadini di Fiume prorompono in un urlo forsennato. Urlano tre volte “sì!”, “sì!”, “sì!”. Gabriele D'Annunzio proclama l'annessione di Fiume all'Italia. Ha impiegato soltanto quattro mesi per realizzare la promessa. Il voto del Campidoglio è sciolto. Tutti i membri del Consiglio cittadino si avvicinano per baciarlo. Lui li lascia fare.

Quella notte stessa, contrariamente a ogni sua abitudine, sveglio alle cinque della mattina, D'Annunzio scrive al generale Pittaluga: “Signor generale, è necessario che io assuma immediatamente il comando militare di Fiume italiana. È una misura d'ordine.” Poiché da Roma non è arrivata nessuna risposta alla sfida lanciata con la marcia, il poeta prende il potere. L'esteta si scansa. Entra in scena il legislatore. Da qui in avanti, proseguirà lui. Il suo primo provvedimento sarà la temporanea chiusura dei bordelli per impedire le risse tra i legionari fi umani e i soldati francesi. Per D'Annunzio, amatore insaziabile, è una rinuncia enorme. Il comandante, però, è perfino disposto a dare l'esempio. Si priva di quei lussi che per tutta la vita ha ritenuto irrinunciabili. Fa tappezzare di bandiere la sua stanza al posto degli immancabili arazzi. Si concede soltanto un mazzo di fi ori in un vaso di cristallo e una manciata di cioccolatini in una coppa d'argento massiccio.


M04 “Il dado è tratto”. D’Annunzio marcia su Fiume M04 "The die is cast". D'Annunzio marches on Fiume M04 "La suerte está echada". D'Annunzio marcha sobre Fiume M04 "Kość została rzucona". D'Annunzio maszeruje na Fiume M04 "A sorte está lançada". D'Annunzio marcha sobre Fiume

Gabriele D'Annunzio 11 settembre 1919 Si è alzato dal letto febbricitante e ha indossato la divisa bianca con i colletti rialzati dei lancieri di Novara. Er stand vom fieberhaften Bett auf und zog die weiße Uniform mit den hochgezogenen Kragen der Novara-Speermänner an. He got out of bed feverishly and wore the white uniform with the stand-up collars of the Novara lancers. Tenente colonnello. Nessun civile è mai salito così in alto nella gerarchia militare per meriti di guerra. Kein Zivilist ist jemals so hoch in der militärischen Hierarchie für Kriegsgewinne aufgestiegen. Ha cinquantasei anni e si regge in piedi a stento. He is fifty-six and can hardly stand up.

All'imbarcadero della “casetta rossa”, ad angolo con il Canal Grande, lo attende un motoscafo coperto. È la casa in cui è stato a lungo cieco dopo l'incidente aereo che gli ha tolto un occhio durante la guerra. Es ist das Haus, in dem er nach dem Flugzeugabsturz, der ihn während des Krieges aus den Augen ließ, lange blind war. It is the house in which he was long blind after the plane crash that took away his eye during the war. Su Venezia albeggia.

C'è bassa marea. Quando escono in laguna, si respira la putredine dei fanghi affioranti sulle barene scoperte. Wenn sie in die Lagune hinausgehen, können Sie die Fäulnis des Schlamms atmen, der auf den entdeckten Sandbänken austritt. Il giorno entra dalle bocche di porto del Lido, di Portogruaro e di Malamocco. Der Tag beginnt an der Hafenmündung des Lido, Portogruaro und Malamocco. Una striscia di luce livida si stende a oriente sotto le nuvole basse. Ein Lichtstreifen erstreckt sich unter tiefen Wolken nach Osten. A streak of livid light stretches to the east beneath the low clouds. L'umidità rilasciata dalle acque stagnanti delle secche infiamma l'anchilosi delle sue ginocchia e l'orbita vuota del suo occhio guercio. Die Feuchtigkeit, die durch das stehende Wasser der Untiefen freigesetzt wird, entzündet die Ankylose seiner Knie und die leere Umlaufbahn seines einäugigen Auges. L'intero suo corpo è un rottame. Sein ganzer Körper ist ein Wrack. His whole body is a wreck. Venezia, vista da Mestre, è, invece, un pesce. Venedig, von Mestre aus gesehen, ist stattdessen ein Fisch. Venice, seen from Mestre, is, on the other hand, a fish. Un pesce sventrato e ricomposto. A gutted and reassembled fish.

Ad attendere Gabriele D'Annunzio sulla terraferma c'è un cabriolet Fiat 511 Sport. L'auto è rosso fiammante. Das Auto ist knallrot. Il veicolo scoperto rinfocola la febbre. Das entdeckte Fahrzeug entzündet das Fieber erneut. Oltre all'autista, alloggia un tenente dei granatieri di Sardegna, che hanno segretamente giurato di strappare Fiume al presidio militare internazionale per restituirlo all'Italia anche a costo della sedizione, e Guido Keller, eccentrico astro nascente dell'aeronautica italiana, eroe di guerra pluridecorato, asso della leggendaria squadriglia di Baracca, nudista, bisessuale, vegetariano. Neben dem Fahrer, einem Leutnant der Grenadiere Sardiniens, der sich heimlich geschworen hatte, Fiume aus der internationalen Militärgarnison zu entreißen, um ihn auch auf Kosten der Volksverhetzung nach Italien zurückzubringen, und Guido Keller, dem exzentrischen aufstrebenden Stern der italienischen Luftwaffe, Kriegsheld hoch dekoriert, Ass des legendären Geschwaders von Baracca, Nudist, Bisexueller, Vegetarier. In addition to the driver, there is a lieutenant of the Sardinian grenadiers, who have secretly sworn to snatch Fiume from the international military garrison to return it to Italy even at the cost of sedition, and Guido Keller, an eccentric rising star of the Italian air force, a war hero highly decorated, ace of the legendary Baracca squadron, nudist, bisexual, vegetarian. Un uomo che ama scandalizzare la borghesia di cui è figlio passeggiando con un'aquila sulla spalla. A man who loves to scandalize the bourgeoisie of which he is a son by walking with an eagle on his shoulder. Il poeta e i granatieri ribelli giungono a Ronchi, una borgata nei pressi del confine, dove li attendono i congiurati, poco dopo il tramonto. The poet and the rebel grenadiers arrive in Ronchi, a hamlet near the border, where the conspirators await them shortly after sunset. A mezzanotte, però, non sono ancora arrivati i camion richiesti con fonogramma all'autoparco di Palmanova e promessi dal comandante della piazza. Um Mitternacht sind die vom Kommandanten des Platzes per Telefon angeforderten und vom Kommandanten des Platzes versprochenen Lastwagen jedoch noch nicht eingetroffen. At midnight, however, the trucks requested with a phonogram from the Palmanova car park and promised by the commander of the square have not yet arrived. Sono stati traditi. Sie wurden verraten. They have been betrayed.

D'Annunzio, stremato, dorme su un letto di fortuna ricavato da poche assi di legno inchiodate. D'Annunzio schläft erschöpft auf einem provisorischen Bett aus ein paar genagelten Holzbrettern. D'Annunzio, exhausted, sleeps on a makeshift bed made from a few nailed wooden boards. Guido Keller esce nella notte insieme a Tommaso Beltrami, un avventuriero dedito alla cocaina. Guido Keller geht mit Tommaso Beltrami, einem Abenteurer, der sich dem Kokain widmet, in die Nacht. Alcune ore dopo, come per miracolo, una trentina di autocarri 15 Ter, residuati bellici, attendono sul piazzale. Ein paar Stunden später warten wie durch ein Wunder etwa 15 Ter-Lastwagen, Überreste des Krieges, auf dem Platz. A few hours later, as if by a miracle, about thirty 15 Ter trucks, remnants of the war, are waiting in the square.

Quando la colonna si mette in marcia, da oriente, oltre il confine, ancora nessuna luce. Wenn die Säule von Osten über die Grenze hinaus aufbricht, ist immer noch kein Licht. When the column sets out, from the east, across the border, still no light. Solo la grande notte stellata, poi il brivido dell'alba. Nur die große sternenklare Nacht, dann der Nervenkitzel der Morgendämmerung. I granatieri tengono i fucili nascosti e i baveri delle mantelline rialzate per occultare le mostrine. Die Grenadiere halten die Gewehre versteckt und das Revers der Mäntel hochgezogen, um die Insignien zu verbergen. The grenadiers keep their rifles hidden and the collars of the raised capes to conceal the insignia. Fanno parte dei battaglioni allontanati da Fiume a fi ne agosto, dopo gli scontri con i soldati del contingente francese che avevano strappato il tricolore italiano dagli abiti delle donne. They are part of the battalions removed from Fiume at the end of August, after the clashes with the soldiers of the French contingent who had torn the Italian flag from the women's clothes. Tentando di rientrare in città di loro iniziativa stanno disubbidendo agli ordini dell'Alto comando italiano, contrario a ogni “colpo di mano”, si stanno schierando contro gli eserciti del comando interalleato che controlla Fiume attraverso contingenti francesi, inglesi, americani e croati, si stanno ribellando alla volontà del presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson che intende assegnare la città agli jugoslavi e alla assenza di volontà dei governanti italiani pronti ad assecondarlo. Trying to return to the city on their own initiative, they are disobeying the orders of the Italian High Command, opposed to any "coup d'état", they are lining up against the armies of the inter-allied command that controls Fiume through French, British, American and Croatian contingents, yes they are rebelling against the will of US President Woodrow Wilson who intends to assign the city to the Yugoslavs and the unwillingness of the Italian rulers ready to support him. I granatieri hanno dalla loro parte solo una legione di volontari della popolazione civile di Fiume, per lo più italiana, pronti a insorgere. The grenadiers have on their side only a legion of volunteers from the civilian population of Rijeka, mostly Italian, ready to rise up. Contro di loro, grossomodo, l'intero mondo moderno. Sono centoottantasette. Un anziano poeta mutilato li precede su un'auto sportiva color rosso fiamma. In quegli stessi giorni, un altro scrittore, il praghese Franz Kafka, ricoverato non lontano da lì in un sanatorio alpino, annota nel suo diario: “Nella lotta che oppone l'individuo al mondo, punta sempre sul mondo.” I 187 granatieri ribelli, invece, puntano sull'individuo: si chiama Gabriele D'Annunzio. In those same days, another writer, Franz Kafka from Prague, hospitalized not far from there in an alpine sanatorium, notes in his diary: "In the struggle that opposes the individual to the world, he always points to the world." The 187 rebel grenadiers, on the other hand, focus on the individual: his name is Gabriele D'Annunzio. La colonna incontra la prima opposizione a Castelnuovo. Quattro autoblindo circondate da bersaglieri. Four armored cars surrounded by bersaglieri. D'Annunzio si avvicina, parlamenta con gli ufficiali italiani. Qualunque cosa il poe ta dica loro per convincerli, nel giro di due minuti le autoblindo si dispongono a protezione della colonna che dovrebbero arrestare. I bersaglieri si uniscono ai ribelli tra grida d'entusiasmo. Poco dopo, all'incrocio della strada per Fiume, la prima sosta. Tutti gli ufficiali a rapporto dal comandante. D'Annunzio è in piedi su un piccolo poggio. “Uffi ciali di tutte le armi, vi guardo in faccia.” Il poeta parla loro di giuramenti sopra bandiere e armi corte, di pugnali spezzaspade che il duellatore brandiva alla disperata nella mano sinistra, di menomazioni che aggiungono, di demoni e di aspirazioni umane, di fede e violenza, di un prato cinto di macerie. "Officers of all weapons, I look you in the face." The poet speaks to them of oaths over flags and short weapons, of sword-breaking daggers that the duelist wielded desperately in his left hand, of additional impairments, of demons and human aspirations, of faith and violence, of a meadow surrounded by rubble. Spezzeremo la barra. We will break the bar.

La colonna si rimette in marcia. A bordo degli autocarri i granatieri cantano. A pochi chilometri dallo sbarramento di Cantrida incontrano i reparti d'assalto. Il loro comandante, il colonnello Raffaele Repetto, ha ricevuto l'ordine di fermare D'Annunzio a ogni costo direttamente dal suo superiore, il generale Pittaluga, che ha minacciato di farlo fucilare su due piedi se avesse disobbedito. Invece, non appena Repetto avvista D'Annunzio, corre ad abbracciarlo. Gli Arditi saltano sugli autocarri. A bordo non c'è più posto. Il numero degli insorti aumenta chilometro dopo chilometro. Si procede a passo d'uomo per non schiantare i mozzi. We proceed at walking pace so as not to crash the hubs. Alla barra di confine il generale Pittaluga in persona, comandante delle forze alleate di Fiume, affronta D'Annunzio. Vista l'insubordinazione delle truppe ai suoi ordini, risale personalmente la colonna con due colonnelli del suo seguito inoltrandosi tra Arditi con le baionette innestate sui fucili. Given the insubordination of the troops under his orders, he personally climbs the column with two colonels of his entourage, advancing between Arditi with bayonets mounted on rifles. Ordina a D'Annunzio di tornare indietro. Lo diffida dal sovrapporsi all'autorità dello Stato. Lo accusa di rovinare l'Italia. Lo taccia di credersi onnipotente.

Il poeta, allora, viene rapito da una reminiscenza. Per un lunghissimo istante, l'anziano anchilosato e orbo torna, liceale, sui banchi di scuola: apre il cappotto che ricopre il suo corpo febbricitante e ripete il gesto con cui cento anni prima Napoleone, sbarcato in Francia dopo la fuga dall'Elba, nei pressi del lago di Laffrey, aveva offerto il petto al generale francese, suo ex attendente, inviato a fermarlo. For a very long moment, the stiff and blind old man returns, high school student, to the school desks: he opens the coat that covers his feverish body and repeats the gesture with which Napoleon, who had landed in France after fleeing from Elba, a hundred years earlier, near the lake of Laffrey, he had offered his breast to the French general, his former attendant, sent to stop him. L'emulo si picchia nervosamente il petto nel gesto napoleonico atteso da tutta una vita. Der Emulator schlägt nervös gegen seine Brust in der napoleonischen Geste, die für ein Leben erwartet wird. The emulus nervously beats his chest in the Napoleonic gesture awaited all his life. “Avanti, sparate su queste medaglie” intima al generale venuto a fermarlo. "Komm schon, schieß diese Medaillen" intim dem General, der gekommen ist, um ihn aufzuhalten. "Come on, shoot these medals" he said to the general who came to stop him.

Incantato dal nastrino azzurro della medaglia d'oro sul petto di D'Annunzio, sedotto anche lui da quel sentimento avventuroso della vita e del mondo, al cui fuoco il guerriero diventa una sola cosa con il ribelle, l'uomo d'armi con l'uomo in rivolta, il generale Pittaluga replica citando il padre e il nonno, entrambi garibaldini. Enchanted by the blue ribbon of the gold medal on D'Annunzio's chest, also seduced by that adventurous feeling of life and of the world, at whose fire the warrior becomes one with the rebel, the man of arms with the 'man in revolt, General Pittaluga replies by citing his father and grandfather, both Garibaldi's men. In quell'istante, al confine tra due nazioni e due epoche, all'incrocio delle risonanze, la storia si riduce a una figura retorica, la metafora rimanda a un'altra metafora, il potere dei simboli si trasferisce attraverso i secoli, tutto si confonde, l'autoblindo accelera, la barra di confine vola in schegge. In that instant, on the border between two nations and two eras, at the intersection of resonances, history is reduced to a figure of speech, the metaphor refers to another metaphor, the power of symbols is transferred through the centuries, everything is confuses, the armored car accelerates, the border bar flies in splinters. Fiume, con le sue navi ancorate al porto, adagiata sullo sfondo dei monti, appare a D'Annunzio come una “sposa vestita di bianco”. Alla svolta della strada, un lampo di desiderio gli lucida la pupilla dell'unico occhio rimastogli: il poeta ha sotto di sé una città da prendere. At the turning of the road, a flash of desire shines the pupil of the only eye left: the poet has a city under him to take. Il letterato conosce, finalmente, la lussuria ossidionale del condottiero sul punto di scatenare al saccheggio le sue truppe mercenarie. Arrivato alla sua età – dirà Nitti – per il poeta-soldato l'Italia non è che una delle tante signore che ha goduto. In seinem Alter - wird Nitti sagen - ist Italien nur eine der vielen Damen, die er für den Dichtersoldaten genossen hat. Having reached his age - Nitti will say - for the soldier-poet Italy is just one of the many ladies he has enjoyed. Le truppe di D'Annunzio entrano a Fiume poco dopo le undici del mattino. D'Annunzio's troops enter Fiume shortly after eleven in the morning. La popolazione le accoglie in un tripudio delirante. The population welcomes them in a delusional riot. Le donne di Fiume, indossati i loro abiti più belli, si offrono ai liberatori. The women of Fiume, wearing their most beautiful clothes, offer themselves to the liberators. Dai tetti piovono foglie di alloro. Bay leaves rain from the roofs.

D'Annunzio, sceso all'Hotel Europa, si mette subito a letto. Lo ha guidato una buona stella. Ein guter Stern trieb ihn an. È lui la propria stella. Non ne ha mai avuto un'altra. Sono le undici e quarantacinque del mattino. Non un solo colpo è stato sparato. Es wurde kein einziger Schuss abgefeuert. Not a single shot was fired.

“Chi, io?! Governatore?” D'Annunzio viene svegliato nel tardo pomeriggio dalle campane a stormo che chiamano la popolazione all'adunata sulla piazza principale. Guido Keller lo informa di aver preso una seconda volta l'iniziativa mentre lui dormiva: ha proposto al Consiglio cittadino di cedere al poeta tutti i poteri civili e militari. Antonio Grossich, il presidente, luminare della medicina, ideatore della tintura di iodio, pioniere della sterilizzazione dei ferri chirurgici, insignito dell'Ordine della Corona d'Italia, irredentista e patriota, avvalendosi del suo occhio clinico, ha accolto Keller con i riguardi e le cautele dovuti a un pazzo. Antonio Grossich, der Präsident, Mediziner, Schöpfer der Jodtinktur, Pionier der Sterilisation chirurgischer Instrumente, verlieh den Orden der italienischen Krone, Irredentist und Patriot, begrüßte Keller mit seinem klinischen Auge mit Grüßen und Vorsichtsmaßnahmen wegen eines Verrückten. Antonio Grossich, the president, luminary of medicine, creator of iodine tincture, pioneer of the sterilization of surgical instruments, awarded the Order of the Crown of Italy, irredentist and patriot, making use of his clinical eye, welcomed Keller with respect and the cautions due to a madman. Poi, però, a sorpresa, i membri del Consiglio hanno accettato di affidare l'amministrazione di una città contesa fra tre nazioni, al centro di una controversia diplomatica di portata mondiale, a Gabriele D'Annunzio, un uomo notoriamente incapace di amministrare persino le proprie finanze, a un noto e fi ero dissipatore, inseguito dai creditori di tutta Europa per aver scialacquato più di una fortuna, propria e altrui, in spese sconsiderate per futilità quali pietre preziose, smalti, lacche e arredi sfarzosi di ville. Then, however, surprisingly, the members of the Council agreed to entrust the administration of a city disputed between three nations, at the center of a world-wide diplomatic dispute, to Gabriele D'Annunzio, a man notoriously incapable of administering even the finances, to a well-known and fierce wasteful, pursued by creditors from all over Europe for having squandered more than one fortune, his own and others, in reckless expenses for futility such as precious stones, enamels, lacquers and sumptuous furnishings of villas. Il poeta, però, rincula davanti a quell'equazione incalcolabile. The poet, however, recoils in front of that incalculable equation. Lui amministratore? Impossibile.

Quando D'Annunzio, scortato da un gruppo di Arditi, arriva al palazzo del governo, come promesso, alle sei in punto, la piazza è gremita da una folla in tripudio. When D'Annunzio, escorted by a group of Arditi, arrives at the government building, as promised, at six o'clock, the square is packed with a jubilant crowd. La scena che lo attende è indimenticabile. Die Szene, die ihn erwartet, ist unvergesslich. L'automobile del Liberatore riesce a fatica a fendere la folla. The Liberator's car can hardly break through the crowd. Tutti lo voglio abbracciare, tutti lo vogliono baciare. Lui riesce a malapena a reggersi in piedi. È visibilmente provato, pallidissimo, barcolla. Grossich, che ha già compiuto settant'anni, è costretto a sorreggerlo. Grossich, who has already turned seventy, is forced to support him. Raggiunta la balconata del palazzo, l'amore sfrenato che sale dal basso lo rianima. Le donne, all'apparire del grande amatore, istintivamente, si ravviano i capelli e, rassettandosi la gonna, si sfiorano le cosce. Die Frauen glätten instinktiv ihre Haare beim Erscheinen des großen Liebhabers und bürsten ihre Röcke, während sie ihre Röcke glätten. When the great lover appears, women instinctively smooth their hair and, tidying up their skirts, brush their thighs. Con un gesto imperioso, quasi un moto di stizza, il tribuno prende la parola:

“Italiani di Fiume! Nel mondo folle e vile, Fiume oggi è il segno della libertà; nel mondo folle e vile vi è una sola cosa pura: Fiume; vi è una sola verità e questa è Fiume! Vi è un solo amore e questo è Fiume! Fiume è come un faro luminoso che splende in mezzo a un mare di abiezione.”

È uno sproposito gigantesco ma la folla si esalta in esso. D'Annunzio prosegue rievocando i momenti di ansia della marcia di quella mattina e i giorni romani del maggio precedente. D'Annunzio erinnert sich weiterhin an die Momente der Angst vor dem Marsch dieses Morgens und an die römischen Tage des vergangenen Mai. Sono trascorsi soltanto quattro mesi dalle manifestazioni nazionaliste della primavera, eppure vengono già proiettate in un passato epico. Seit den nationalistischen Demonstrationen des Frühlings sind nur vier Monate vergangen, doch sie werden bereits in eine epische Vergangenheit projiziert. Il poeta vivente, barando con il tempo, celebra se stesso come un progenitore mitico. Der lebende Dichter, der mit der Zeit betrügt, feiert sich als mythischer Vorfahr. La sua è già gloria postuma.

Dopo averla tratta dallo zaino di fanteria che la custodisce, Gabriele D'Annunzio srotola la bandiera rossa di Giovanni Randaccio. After taking it from the infantry backpack that holds it, Gabriele D'Annunzio unrolls the red flag of Giovanni Randaccio. È già una reliquia. Il fi ne conoscitore di stoffe pregiate spoglia il vessillo dalla banda di crespo nero con cui l'aveva pavesata a lutto. Der Kenner feiner Stoffe entfernt das Banner von dem schwarzen Kreppband, mit dem er es in Trauer gelegt hatte. The fine connoisseur of precious fabrics strips the banner from the band of black crepe with which he had decorated it in mourning. Fin qui è tutto teatro. So far it's all theater. Fiume la scena di una meravigliosa avventura. L'eroe, il letterato e il commediante la calcano simultaneamente. Poi, però, accade qualcosa d'inaudito. Then, however, something unheard of happens. D'Annunzio, esaltato per il fragore che sale dalla piazza, tremando per lo sforzo fonatorio di sovrastarne il frastuono senza nessuno strumento di amplificazione della voce, con la giugulare gonfi a di sangue che pulsa lungo il collo teso allo spasimo, dal balcone del palazzo che per secoli era servito agli imperatori ungheresi a regnare su un popolo tenuto a distanza assoluta, interpella direttamente la folla: “Confermate, voi, davanti alla bandiera del Timavo, il vostro voto del 30 ottobre?” D'Annunzio, erhaben von dem Dröhnen, das vom Platz aufsteigt, zittert vor der phonatorischen Anstrengung, den Lärm ohne Instrument der Sprachverstärkung zu überwältigen, mit dem mit Blut geschwollenen Halsschlag, der entlang des Halses pulsiert und vom Krampf des Balkons des Gebäudes angespannt wird Was den ungarischen Kaisern jahrhundertelang gedient hatte, über ein in absoluter Distanz gehaltenes Volk zu herrschen, stellt die Menge direkt in Frage: "Bestätigen Sie vor der Timavo-Flagge Ihre Abstimmung vom 30. Oktober?" Antonio Grossich, al suo fianco, sbanda. Antonio Grossich an seiner Seite rutscht. Nessun oratore fi no a quel giorno aveva mai interpellato il proprio uditorio. No speaker until that day had ever approached his audience. La scena è improvvisamente mutata, la quarta parete è caduta. Il pubblico è stato chiamato sul palco, il popolo a partecipare del Regno.

I cittadini di Fiume prorompono in un urlo forsennato. Urlano tre volte “sì!”, “sì!”, “sì!”. Gabriele D'Annunzio proclama l'annessione di Fiume all'Italia. Ha impiegato soltanto quattro mesi per realizzare la promessa. Il voto del Campidoglio è sciolto. Das Capitol-Votum wird aufgelöst. Tutti i membri del Consiglio cittadino si avvicinano per baciarlo. Lui li lascia fare.

Quella notte stessa, contrariamente a ogni sua abitudine, sveglio alle cinque della mattina, D'Annunzio scrive al generale Pittaluga: “Signor generale, è necessario che io assuma immediatamente il comando militare di Fiume italiana. Entgegen all seinen Gewohnheiten schrieb D'Annunzio in derselben Nacht, die um fünf Uhr morgens wach war, an General Pittaluga: „Herr General, ich muss sofort das militärische Kommando über den italienischen Fluss übernehmen. È una misura d'ordine.” Poiché da Roma non è arrivata nessuna risposta alla sfida lanciata con la marcia, il poeta prende il potere. Es ist ein Maß für Ordnung. " Da aus Rom keine Antwort auf die mit dem Marsch begonnene Herausforderung gekommen ist, übernimmt der Dichter die Macht. L'esteta si scansa. Der Ästhet weicht aus. The esthete shuns. Entra in scena il legislatore. Der Gesetzgeber betritt die Szene. Da qui in avanti, proseguirà lui. From here on, he will continue. Il suo primo provvedimento sarà la temporanea chiusura dei bordelli per impedire le risse tra i legionari fi umani e i soldati francesi. Seine erste Maßnahme wird die vorübergehende Schließung von Bordellen sein, um Kämpfe zwischen menschlichen menschlichen Legionären und französischen Soldaten zu verhindern. His first measure will be the temporary closure of the brothels to prevent fights between human legionaries and French soldiers. Per D'Annunzio, amatore insaziabile, è una rinuncia enorme. For D'Annunzio, an insatiable lover, it is a huge renunciation. Il comandante, però, è perfino disposto a dare l'esempio. Der Kommandant ist jedoch sogar bereit, mit gutem Beispiel voranzugehen. Si priva di quei lussi che per tutta la vita ha ritenuto irrinunciabili. Es beraubt sich des Luxus, den es sein ganzes Leben lang für unverzichtbar gehalten hat. He deprives himself of those luxuries that he has considered indispensable all his life. Fa tappezzare di bandiere la sua stanza al posto degli immancabili arazzi. Er hatte sein Zimmer mit Fahnen anstatt mit den unvermeidlichen Wandteppichen bedeckt. He has his room covered with flags instead of the inevitable tapestries. Si concede soltanto un mazzo di fi ori in un vaso di cristallo e una manciata di cioccolatini in una coppa d'argento massiccio. In einer Kristallvase ist nur ein Blumenstrauß und in einer massiven Silberschale eine Handvoll Pralinen erlaubt.