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Il Legno Storto, 16 febbraio 2001 - Festival di Sanremo o Festival dell'Unità?

16 febbraio 2001 - Festival di Sanremo o Festival dell'Unità?

Festival di Sanremo o Festival dell'Unità? Di Nicolò Vergata

Pubblicato su “Il legno storto” (www.legnostorto.com) il 16 febbraio 2011

Già in passato ebbi modo di criticare sulle colonne di questo liberissimo Sito, come l'accanimento terapeutico dei discografici, della Rai e di chiunque altro lucri da questa manifestazione canora, rispondesse più ad esigenze commerciali che non ad alimentare, rinnovare e diffondere la canzone melodica italiana, ormai agonizzante rispetto ai gusti dei giovani e anche dei meno giovani, dove imperano le Madonne, Lady Gagà, Lopez, ecc. Questo non vuol dire che il Festival di Sanremo non si debba più fare, ma che lo si debba fare con l'unico obiettivo di promuovere canzoni italiane ben selezionate e, soprattutto, che sappiano coniugare la tradizione melodica con l'evoluzione dei ritmi musicali moderni. Ma c'è un'altra riflessione da fare: alle origini del Festival, quando al cinema si interrompeva il film e sullo schermo venivano proiettate sbiadite immagini ingrandite della Tv in b&n [bianco e nero], del quiz “Lascia o raddoppia” o, appunto, di Sanremo, Nunzio Filogamo, prima e Mike Bongiorno, dopo, in rigoroso smoking, si limitavano a presentare, una dopo l'altra, le concorrenti e le relative canzoni. Non c'era neppure la pubblicità. Poi, già all'epoca di Claudio Villa, cominciarono i primi clamorosi dissensi dei più giovani verso le canzoni all'italiana impregnate, soprattutto, di mammismo, malinconia, tristezza, sentimentalismo in salsa melodica di diretta derivazione del melodramma lirico, ultimi strascichi della storica, italica armonia consumata dal tempo. Negli ultimi decenni, però, la concorrenza della Rai con le Tv private e commerciali; la necessità di acquisire maggiore audience per la frammista pubblicità , hanno trasformato il palcoscenico del Festival in un varietà internazionale, con l'esibizione di complessi musicali e di cantanti stranieri i quali, per la verità, mi sembra abbiano sempre vinto il confronto con le debuttanti canzoni e con i relativi cantanti italiani. E la tanto auspicata Audience è crollata a capofitto, soprattutto perché, a mio avviso, è stata snaturata la vera essenza e il fine della manifestazione canora. D'altra parte, negli anni '50-'80, non esistevano quei marchingegni miniaturizzati (di cui non ricordo il nome né mi interessa saperlo) che si mettono 24h/24 senza fili all'orecchio o collegati al telefonino e puoi sentire musica da tutto il mondo e che oggi rendono mezzo sordi anche i prepuberi. E lo stesso con i P.C., con la chiavetta nell'autoradio, e altro ancora. Insomma, anche chi non vuole, oggi è sommerso dalla musica. Figuriamoci quanto può attrarre una manifestazione canora dove i giovani non possono dimenare follemente i glutei in grande compagnia. Neppure frammischiando alla competizione canora dei pagatissimi Star internazionali, la benedetta Audience sale. Ma l'entrata di Berlusconi in politica fu l'occasione di una storica svolta: quale miglior modo di combattere il peggior nemico della sinistra, colui che le tolse il potere da sotto il naso, se non quello di utilizzare la Rai, dominata dalla stessa, per fini di lotta politica ? E quale migliore occasione di una trasmissione popolare come il Festival di Sanremo? Allora, oltre alla immissione di intermezzi musicali di musica straniera, oltre alla assillante pubblicità, oltre alla desolante esibizione di presentatori non professionisti, reclutati solo per la notorietà in altri campi, ecco l'invasione dei buffoni di corte che per molto lauti compensi parlano male e sbeffeggiano il grande nemico Berlusconi. Quanti ricordano i silenzi significativi di Celentano (comunista di comodo), di Santoro che strappa il microfono per dire “Io rivoglio questo!”; di Benigni …etc.? Già negli anticipi di questo Festival, Gianni Morandi aveva annunciato di voler esordire cantando “Bella ciao”…peccato, era il mio cantante preferito, ma l'ho depennato. Oggi si preannuncia l'intervento (più di 250.000,00 euro per mezz'ora, ma lì non c'è concussione…) di Benigni alla prossima puntata. Evidentemente al Pd-Fli-Udc-Idv non basta la Boccassini, vuole strafare. Ma tutto quanto sopra non mi tange: da un po' di tempo ho adottato il saggio consiglio di Berlusconi : se vuoi stare tranquillo e sereno, leggi e guarda quello che non è l'ingiuria del nemico. Ho, così, smesso di vedere Santoro, Floris, Fazio, Dandini, Tg3, Rai News, etc. e anche il Festival di Sanremo. Infatti, leggendo ora le recensioni sulla puntata odierna, apprendo che anche i due presentatori di Zelig, già maldicenti in quella trasmissione che è di chi dà loro da mangiare,si sono esibiti nella solita satira per fessi. Mi rimane la pur piccola soddisfazione di aver tolto un punto agli indici di ascolto non muovendomi da Rai Sport 1, anche se il Basket mi annoia da morire.

Questo articolo è tratto dal sito internet del quotidiano online “Il legno storto”. Tutti i diritti riservati. È consentita la ridiffusione dei testi e degli altri contenuti del sito http://www.legnostorto.com/ purché se ne citi la fonte e l'autore.


16 febbraio 2001 - Festival di Sanremo o Festival dell'Unità? 16 Şubat 2001 - Sanremo Festivali mi Birlik Festivali mi?

Festival di Sanremo o Festival dell'Unità? Di Nicolò Vergata Nicolò Vergata tarafından

Pubblicato su “Il legno storto” (www.legnostorto.com) il 16 febbraio 2011 16 Şubat 2011'de "Il legno croooked" (www.legnostorto.com) içinde yayınlandı

Già in passato ebbi modo di criticare sulle colonne di questo liberissimo Sito, come l'accanimento terapeutico dei discografici, della Rai e di chiunque altro lucri da questa manifestazione canora, rispondesse più ad esigenze commerciali che non ad alimentare, rinnovare e diffondere la canzone melodica italiana, ormai agonizzante rispetto ai gusti dei giovani e anche dei meno giovani, dove imperano le Madonne, Lady Gagà, Lopez, ecc. Already in the past I had the opportunity to criticize on the columns of this very free site, how the therapeutic persistence of the record companies, Rai and anyone else who profits from this singing event, responded more to commercial needs than to feed, renew and spread the melodic song Italian, now agonizing with respect to the tastes of the young and even the not so young, where the Madonnas, Lady Gagà, Lopez, etc. reign. Zaten geçmişte bu çok özgür sitenin sütunlarında plak şirketlerinin, Rai'nin ve bu şarkı söyleme etkinliğinden kazanç sağlayan herhangi birinin terapötik kalıcılığının, beslemek, yenilemek ve yenilemekten çok ticari ihtiyaçlara nasıl yanıt verdiğini eleştirme fırsatım oldu. Madonnas, Lady Gagà, Lopez, vb.'nin hüküm sürdüğü, gençlerin ve hatta çok genç olmayanların damak zevkine göre şimdi acı veren melodik İtalyan şarkısını yayın. Questo non vuol dire che il Festival di Sanremo non si debba più fare, ma che lo si debba fare con l'unico obiettivo di promuovere canzoni italiane ben selezionate e, soprattutto, che sappiano coniugare la tradizione melodica con l'evoluzione dei ritmi musicali moderni. This does not mean that the Sanremo Festival should no longer be held, but that it must be done with the sole objective of promoting well-selected Italian songs and, above all, that know how to combine the melodic tradition with the evolution of modern musical rhythms. . Bu, Sanremo Festivali'nin artık yapılmaması gerektiği anlamına gelmez, ancak yalnızca iyi seçilmiş İtalyan şarkılarını tanıtmak amacıyla ve her şeyden önce melodik geleneği modern müzikalin evrimi ile nasıl birleştireceğini bilen kişilerle yapılması gerektiği anlamına gelir. ritimler.. Ma c'è un'altra riflessione da fare: alle origini del Festival, quando al cinema si interrompeva il film e sullo schermo venivano proiettate sbiadite immagini ingrandite della Tv in b&n [bianco e nero], del quiz “Lascia o raddoppia” o, appunto, di Sanremo, Nunzio Filogamo, prima e Mike Bongiorno, dopo, in rigoroso smoking, si limitavano a presentare, una dopo l'altra, le concorrenti e le relative canzoni. But there is another reflection to be made: at the origins of the Festival, when the film was interrupted at the cinema and faded enlarged images of the TV in b & w [black and white], the quiz "Leave or double" were projected on the screen or, in fact, from Sanremo, Nunzio Filogamo, first and Mike Bongiorno, later, in a rigorous tuxedo, limited themselves to presenting, one after the other, the competitors and their songs. Ancak yapılacak başka bir yansıma daha var: Festivalin başlangıcında, film sinemada kesintiye uğradığında ve TV'nin siyah beyaz [siyah beyaz] olarak büyütülmüş görüntülerini soldurduğunda, "Bırak veya iki katına çık" yarışması yansıtıldı. ekranda ya da aslında, önce Sanremo, Nunzio Filogamo ve daha sonra Mike Bongiorno'dan sıkı bir smokin içinde, yarışmacıları ve şarkılarını birbiri ardına sunmakla sınırladılar. Non c'era neppure la pubblicità. Poi, già all'epoca di Claudio Villa, cominciarono i primi clamorosi dissensi dei più giovani verso le canzoni all'italiana impregnate, soprattutto, di mammismo, malinconia, tristezza, sentimentalismo in salsa melodica di diretta derivazione del melodramma lirico, ultimi strascichi della storica, italica armonia consumata dal tempo. Negli ultimi decenni, però, la concorrenza della Rai con le Tv private e commerciali; la necessità di acquisire maggiore audience per la frammista pubblicità , hanno trasformato il palcoscenico del Festival in un varietà internazionale, con l'esibizione di complessi musicali e di cantanti stranieri i quali, per la verità, mi sembra abbiano sempre vinto il confronto con le debuttanti canzoni e con i relativi cantanti italiani. E la tanto auspicata Audience è crollata a capofitto, soprattutto perché, a mio avviso, è stata snaturata la vera essenza e il fine della manifestazione canora. D'altra parte, negli anni '50-'80, non esistevano quei marchingegni miniaturizzati (di cui non ricordo il nome né mi interessa saperlo) che si mettono 24h/24 senza fili all'orecchio o collegati al telefonino e puoi sentire musica da tutto il mondo e che oggi rendono mezzo sordi anche i prepuberi. E lo stesso con i P.C., con la chiavetta nell'autoradio, e altro ancora. Ve PC'ler, araç stereosundaki çubuk ve daha fazlası ile aynı. Insomma, anche chi non vuole, oggi è sommerso dalla musica. Kısacası bugün istemeyenler bile müziğe boğulmuş durumda. Figuriamoci quanto può attrarre una manifestazione canora dove i giovani non possono dimenare follemente i glutei in grande compagnia. Gençlerin harika bir şirkette çılgınca kalçalarını oynatamadıkları bir şarkı söyleme etkinliğinin ne kadar çekebileceğini bırakın. Neppure frammischiando alla competizione canora dei pagatissimi Star internazionali, la benedetta Audience sale. Ma l'entrata di Berlusconi in politica fu l'occasione di una storica svolta: quale miglior modo di combattere il peggior nemico della sinistra, colui che le tolse il potere da sotto il naso, se non quello di utilizzare la Rai, dominata dalla stessa, per fini di lotta politica ? E quale migliore occasione di una trasmissione popolare come il Festival di Sanremo? Allora, oltre alla immissione di intermezzi musicali di musica straniera, oltre alla assillante pubblicità, oltre alla desolante esibizione di presentatori non professionisti, reclutati solo per la notorietà in altri campi, ecco l'invasione dei buffoni di corte che per molto lauti compensi parlano male e sbeffeggiano il grande nemico Berlusconi. Quanti ricordano i silenzi significativi di Celentano (comunista di comodo), di Santoro che strappa il microfono per dire “Io rivoglio questo!”; di Benigni …etc.? Già negli anticipi di questo Festival, Gianni Morandi aveva annunciato di voler esordire cantando “Bella ciao”…peccato, era il mio cantante preferito, ma l'ho depennato. Oggi si preannuncia l'intervento (più di 250.000,00 euro per mezz'ora, ma lì non c'è concussione…) di Benigni alla prossima puntata. Evidentemente al Pd-Fli-Udc-Idv non basta la Boccassini, vuole strafare. Ma tutto quanto sopra non mi tange: da un po' di tempo ho adottato il saggio consiglio di Berlusconi : se vuoi stare tranquillo e sereno, leggi e guarda quello che non è l'ingiuria del nemico. Ho, così, smesso di vedere Santoro, Floris, Fazio, Dandini, Tg3, Rai News, etc. e anche il Festival di Sanremo. Infatti, leggendo ora le recensioni sulla puntata odierna, apprendo che anche i due presentatori di Zelig, già maldicenti in quella trasmissione che è di chi dà loro da mangiare,si sono esibiti nella solita satira per fessi. Hatta şimdi bugünkü bölümün eleştirilerini okuduğumda, kendilerini besleyenlere ait bu aktarımda zaten iftira atan iki Zelig sunucusunun bile aptallar için olağan hicivde rol aldığını öğreniyorum. Mi rimane la pur piccola soddisfazione di aver tolto un punto agli indici di ascolto non muovendomi da Rai Sport 1, anche se il Basket mi annoia da morire. Basketbol beni ölesiye sıksa da Rai Sport 1'den hareket etmeyerek reytinglerden bir puan düşürmenin küçük bir tatminini yaşıyorum.

Questo articolo è tratto dal sito internet del quotidiano online “Il legno storto”. Tutti i diritti riservati. È consentita la ridiffusione dei testi e degli altri contenuti del sito http://www.legnostorto.com/ purché se ne citi la fonte e l'autore.