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Viaggio al centro della Terra, Part (2)

Part (2)

Capitolo 2. Quello studio era un vero museo. Vi si trovavano schedati in ordine perfetto, secondo le tre grandi suddivisioni di infiammabili, metallici e litoidi, tutti i campioni del regno minerale. Le conoscevo bene, io, tutte quelle carabattole mineralogiche! Quante volte, invece di andare a giocare coi miei coetanei, m'ero divertito a spazzolare le grafiti, le antraciti, le ligniti e le torbe! E i bitumi, le resine, i sali organici che dovevano essere difesi contro i pulviscoli della polvere! E i metalli, dal ferro sino all'oro, il cui valore relativo spariva di fronte alla assoluta eguaglianza dei campioni scientifici! E tutte quelle pietre sarebbero state sufficienti a ricostruire la casetta di Konigstrasse, persino con una camera in più, nella quale mi sarei sistemato come un pascià! Ma non pensavo a queste meraviglie mentre varcávo la soglia dello studio. Solo lo zio occupava i miei pensieri. Se ne stava sprofondato nella sua enorme poltrona tappezzata di velluto di Utrècht e teneva tra le mani un libro che stava esaminando con ammirazione profondissima. Che libro! Che libro! gridava lo zio, estasiato. Questa esclamazione mi fa ricordare che ho dimenticato di dirvi che il professor Lidenbrock è anche bibliomane nei momenti di svago: ma un libro valeva qualche cosa per lui soltanto se era introvabile o per lo meno illeggibile. Mi disse: Come? Non lo vedi? Stamattina frugando nella botteguccia di quell'ebreo, Hevelius, ho trovato un tesoro che non ha prezzo. Magnifico! risposi con scarso entusiasmo. Perché far tanto baccano per un vecchio volume in-quarto con il dorso e le plance di volgarissima vacchetta, un libraccio ingiallito da cui pendeva un segnapagina tutto sbiadito? Le meraviglie del professore si protraevano a lungo. Guarda! diceva, facendosi da solo la domanda e la risposta. Non è bello? Sì, è meraviglioso! E che rilegatura! Questo libro si apre facilmente? Sì, perché resta aperto a ogni pagina. E si chiude bene? Sì, perché copertina e fogli formano un insieme compatto, che non si separa né lascia interstizi in nessun punto! E questo dorso? Non ha una scalfittura, una sola, dopo settecento anni di vita! Ecco una rilegatura di cui Bonzerian, Closs o Purgold sarebbero andati fieri! Mentre diceva queste parole, lo zio non faceva che aprire e chiudere in continuazione il libro. Non potevo fare a meno di chiedere quale fosse il suo contenuto, benché la cosa non m'importasse neanche un po'. E qual è il titolo di questo splendido volume? domandai con una premura troppo entusiasta per essere sincera. Quest'opera, riprese lo zio infervorandosi, è l'Heims-Kringla di Snorre Turleson, famoso scrittore islandese del XII secolo; è la storia dei sovrani norvegesi che regnarono in Islanda. Accipicchia! dissi cercando di dare un senso ammirativo alla mia esclamazione. Con ogni probabilità è tradotto in tedesco, non è vero? Una traduzione? E che me ne farei della tua traduzione? Chi si preoccupa della tua traduzione? Questa è l'opera originale, è in islandese, una lingua magnifica, semplice e ricca nello stesso tempo, una lingua che permette combinazioni grammaticali svariatissime e varie modificazioni di parole! Come il tedesco, osservai. Sì, rispose lo zio con un'alzata di spalle, senza contare che l'islandese ammette i tre generi, come il greco, e declina i nomi propri come il latino! Ah! esclamai, un po' scosso nella mia indifferenza. E sono armoniosi i caratteri del libro? Caratteri? E chi ha mai parlato di caratteri, disgraziato? Si tratta di ben altro. Ecco qui: ti sembrano stampati? Ignorante! E' un manoscritto, un manoscritto runico! Runico? Sì, e adesso mi chiederai di spiegarti cosa significa. Me ne guarderò bene, replicai, ferito nel mio amor proprio. Ma lo zio non si fermò e si mise a insegnarmi nozioni che non mi interessavano affatto. Le rune, riprese a dire, erano caratteri di scrittura usati anticamente in Islanda e, secondo la tradizione, furono inventati dallo stesso Odino, il dio più importante della mitologia germanica e scandinava che ha molti caratteri comuni col Giove della mitologia greca. Guarda qui, sciagurato, ammira queste lettere uscite dalla fantasia di un dio! Non sapevo cosa ribattere e stavo per annuire, secondo quel modo di rispondere che deve piacere agli dèi e ai re, perché ha il grosso vantaggio di non imbarazzarli mai, qualora un imprevisto venga a sviare la conversazione. In quel momento fece la sua apparizione una pergamena tutta unta, che scivolò fuori dal libro e cadde a terra. Lo zio ci si precipitò sopra con una avidità facilmente comprensibile. Un vecchio documento, forse nascosto lì da chissà quanto tempo, aveva ai suoi occhi un valore immenso. Distese subito sulla tavola quel pezzo di pergamena, che era lungo cinque pollici e largo tre, e su cui si schieravano in righe orizzontali delle lettere alfabetiche incomprensibili. Ecco qui la loro esatta riproduzione. Voglio che si conoscano questi segni bizzarri perché da loro dipese la decisione del professor Lidenbrock e di suo nipote a intraprendere la più strana spedizione avvenuta nel XIX secolo. Per qualche minuto il professore esaminò i segni; poi sollevò gli occhiali e disse: E' runico. Sono lettere assolutamente identiche a quelle del manoscritto di Snorre Turleson. Chissà cosa vogliono dire? Poiché il runico era, secondo me, una invenzione dei dotti per abbindolare gli sprovveduti, fui proprio contento di vedere che anche lo zio non ci capiva un bel niente. Almeno così mi sembrò dal movimento delle sue dita che cominciavano ad agitarsi freneticamente. Mormorava tra i denti: Si tratta senza dubbio di islandese antico... E non credo si sbagliasse poiché era ritenuto un autentico poliglotta. Non che parlasse correntemente le duemila lingue e i quattromila dialetti che si parlano sulla terra, ma una buona parte di essi gli era nota. Stava per abbandonarsi a tutta l'impetuosità del suo caratteraccio di fronte a questa difficoltà, e già prevedevo la scenata che avrebbe iniziato, quando la pendola del caminetto scandì le due. E in quello stesso momento Marthe aprì la porta dello studio e annunciò: La minestra è in tavola. All'inferno la minestra! scoppiò lo zio. All'inferno chi l'ha fatta e chi se la mangerà! Marthe scappò precipitosamente. Io le corsi dietro e, senza rendermene conto, mi trovai subito al mio posto abituale in camera da pranzo. Aspettai qualche attimo. Il professore non venne. Era la prima volta, per quel che mi ricordavo, che non prendeva parte alla solenne cerimonia del pranzo. E che pranzo, poi! Minestrina al prezzemolo; frittata al prosciutto con acetosella e noce moscata, una lombatina di vitello e per finire gamberetti dolci, il tutto innaffiato da un eccellente vino della Mosella. Un vecchio scartafaccio imponeva la rinuncia a tutto questo ben di Dio. Da parte mia, da bravo nipote affezionato qual ero, mi credetti in obbligo di mangiare la parte dello zio oltre alla mia e lo feci proprio coscienziosamente. Mai successa una cosa simile! diceva la brava Marthe. Il professor Lidenbrock che non viene a tavola! E' incredibile. Sarà successo qualche cosa di grave, aggiungeva la domestica scuotendo la testa. La mia opinione personale era che stava per succedere solo una scenata spaventosa nel momento in cui lo zio si fosse reso conto che il suo pranzo era stato già divorato. Gustavo l'ultimo gamberetto quando una voce rimbombante mi strappò alle delizie del dessert. Con un salto entrai nello studio. Capitolo 3. Evidentemente è proprio runico, diceva il professore aggrottando le ciglia. Ma deve esserci un segreto e io lo scoprirò, altrimenti... Un gesto violento terminò il suo pensiero. Mettiti lì, aggiunse indicandomi il tavolino, e scrivi. Fui pronto in un attimo. Adesso ti detterò tutte le lettere del nostro alfabeto con la corrispondenza in lingua runica. Staremo a vedere. Ma, per San Michele non ti sbagliare, o saranno guai! Cominciò a dettare; mi dedicai al mio compito con la maggiore attenzione possibile. Una dopo l'altra furono dettate tutte le lettere. Si formò in questo modo questa incomprensibile sequenza di parole: m.rnlls esreuel, sgtssmf unteief, kt,samn atrateS, emtnael nuaect, Atvaar .nscrc ccdrmi eeutul, dt,iac oseibo, seecJde, niedrke, Saodrrn, KediiY. Terminata questa fase del lavoro, lo zio prese il foglio su cui avevo scritto e lo esaminò lungamente, con molta attenzione. Che cosa significa? ripeteva tra sé. Io certo non avrei potuto dirglielo, ve lo giuro. D'altra parte lui non mi chiese niente e continuò a parlottare da solo: Secondo me questo è un crittogramma, in cui il significato è nascosto sotto lettere appositamente disordinate, le quali tuttavia, messe nella giusta successione, potrebbero formare una frase comprensibile. E pensare che forse qui c'è l'indicazione o la spiegazione d'una grande scoperta! Da parte mia pensavo che non ci fosse proprio un bel niente, ma tenni per me la mia opinione, non si sa mai... A questo punto il professore prese libro e pergamena e ne fece un esame comparativo. Le due scritture non sono della stessa mano. Il crittogramma è posteriore al libro. Eccone una prova inconfutabile. Infatti la prima lettera è una doppia emme, lettera che cercheremmo inutilmente nel libro di Turleson, dato che fu aggiunta all'alfabeto islandese solo nel XIV secolo. Perciò tra manoscritto e documento corrono a dir poco due secoli. Questo discorso, lo ammetto, mi sembrò abbastanza logico. Sono quindi portato a pensare, riprese lo zio, che sia stato uno dei possessori del libro a scrivere il crittogramma. Ma chi diavolo sarà stato? Forse potrebbe aver messo il suo nome in qualche punto del manoscritto antico. Lo zio si tolse gli occhiali, prese una potente lente di ingrandimento e cominciò a esaminare con attenzione le prime pagine del libro. Sul retro della terza, l'occhiello, scoprì una specie di sgorbio che pareva a prima vista una macchiolina d'inchiostro. Tuttavia, esaminandola da vicino, vi si notavano alcune lettere cancellate a metà. Lo zio si rese conto che l'indizio era interessante; si accanì a decifrare lo sgorbio e con l'aiuto della lente riuscì a decifrare queste lettere dell'alfabeto runico che lesse senza esitare: Arne Saknussemm! esclamò trionfante. Ma questo è il nome di uno scienziato islandese del XVI secolo, un famoso alchimista! Guardai lo zio con una certa ammirazione. Gli alchimisti, proseguì, come Avicenna, Bacone, Lullo, Paracelso erano i soli, i veri scienziati del loro tempo. Questo Saknussemm potrebbe quindi aver nascosto sotto il crittogramma incomprensibile qualche meravigliosa invenzione. Dev'essere così. E' così. A quest'ipotesi la fantasia del professore si accendeva. Certo, risposi, ma che interesse poteva avere lo scienziato a nascondere in questo modo una scoperta meravigliosa? Perché? Perché? Eh, come posso saperlo. Forse Galileo non ha fatto altrettanto per Saturno? E poi staremo a vedere; scoprirò il segreto di questo documento: non mangerò, non dormirò finché non lo avrò decifrato.... Ah, perdinci! pensai. ...e naturalmente anche tu, Axel, concluse. Meno male che ho pranzato per due! dissi tra me e me. Prima di tutto, proseguì lo zio, bisogna trovare la chiave di questo messaggio cifrato. Non dovrebbe essere difficile. A queste parole drizzai subito le orecchie. Lo zio continuò il suo monologo. Anzi, è abbastanza facile. In questo documento ci sono 132 lettere, di cui 79 consonanti e 53 vocali. Ora le parole delle lingue meridionali rispettano più o meno questa proporzione, mentre i linguaggi nordici sono molto più ricchi di consonanti. Si tratta dunque d'una lingua meridionale. Conclusione giustissima. Ma qual è questa lingua? Era qui che ti volevo, caro zietto, anche se sei un analista dottissimo! Lui continuò: Questo Saknussemm era un dotto; e allora, se non scriveva nella sua madrelingua, doveva scegliere di preferenza la lingua delle persone colte della sua epoca, e cioè il latino. Se sbaglio tenterò col francese, lo spagnolo, I'italiano, il greco e l'ebraico. Ma gli scienziati del XVI secolo generalmente scrivevano in latino. Quindi ho il diritto di affermare a priori: questo è latino! Feci un salto sulla sedia. I miei ricordi di latinista si ribellavano all'insinuazione che quella serie di parole contorte potessero appartenere alla musicalissima lingua di Virgilio. Per esser latino, è latino, riprese lo zio. Ma è latino contraffatto. Adesso ci siamo! pensai. Se riuscirai a trovare l'originale sarai proprio bravo, caro zio. Esaminiamo con calma la situazione, e mentre diceva queste parole mi prese di mano il foglio su cui avevo scritto. Ecco una serie di 132 lettere che si presentano in gran disordine apparente. Vi sono parole in cui si incontrano solo consonanti come la prima m.rnlls, altre invece in cui le vocali abbondano, per esempio la quinta unteief, o la penultima, oseibo. Ora questa disposizione non può essere casuale: è prodotta matematicamente dalla ignota ragione che ha ispirato la successione di queste lettere. Credo di poter affermare con sicurezza che la frase originale deve essere stata scritta regolarmente, poi scomposta secondo una legge che dobbiamo trovare. Se uno scopre la chiave di questo messaggio cifrato, potrà leggerlo correntemente. Ma quale sarà questa chiave? Ce l'hai tu la chiave, Non risposi niente a questa domanda. Avevo una eccellente ragione: stavo guardando un bel ritratto che era appeso al muro, il ritratto di Grauben. La figlioccia dello zio si trovava in quel momento ad Altona presso una sua parente. La sua lontananza mi rendeva triste perché... e va bene, ve lo confesserò! Io e la bella virlandese ci volevamo bene con tutta la paziente flemma dei tedeschi. Senza che lo zio sapesse nulla, ci eravamo fidanzati. Lo zio era troppo attaccato alla geologia per capirci. Grauben era una gran bella ragazza: bionda, con gli occhi azzurri, col carattere piuttosto riservato e chiuso; eppure mi voleva molto bene. Da parte mia l'adoravo, se questo verbo esistesse nella lingua tedesca. L'immagine della mia graziosa virlandese mi aveva fatto sognare a occhi aperti trasportandomi nell'universo della fantasia e dei ricordi. Rividi la mia fedele compagna di giochi e di studi. Mi aiutava ogni giorno a tenere in ordine i preziosi minerali dello zio e vi attaccava i cartellini in mia compagnia. Era anche lei una mineralogista, la signorina Grauben! Avrebbe potuto dare lezioni a un professore universitario. Le piaceva molto approfondire i più ardui problemi scientifici. Quante dolcissime ore avevamo passato a studiare insieme! E quante volte avevo invidiato la sorte delle pietre insensibili che erano sfiorate dalle sue tenere manine! Quando veniva l'ora della ricreazione uscivamo insieme, ci incamminavamo per gli ombreggiati viali dell'Alster e andavamo al vecchio mulino incatramato, così suggestivo, all'altra estremità del lago. Strada facendo chiacchieravamo tenendoci per la mano. Quando eravamo arrivati in riva all'Elba, davamo la buona sera ai cigni che nuotavano tra le grandi ninfee bianche e ritornavamo in città col vaporetto. Ero arrivato proprio a questo punto culminante del mio sogno, quando lo zio batté un pugno sul tavolino e mi riportò violentemente alla realtà. Vediamo... la prima idea che viene in mente per camuffare le parole d'una frase è, mi pare, quella di scriverla verticalmente anziché in modo orizzontale. Perbacco! pensai. Vediamo se questo sistema funziona. Axel, scrivi una frase qualunque su quel pezzo di carta; ma invece di sistemare le lettere delle parole una dopo l'altra in senso orizzontale, mettile in successione in senso verticale, in modo da poter riunire le lettere in gruppi di cinque o sei. Mi resi conto di quello che desiderava e subito scrissi dall'alto in basso: Tiomca iobiod vmealb oonpae gleiGn lt,cr! Va bene, fece il professore senza leggere quello che scrivevo. Adesso metti le parole su una riga orizzontale. Obbedii e ottenni la frase seguente: Tiomca iobioa vmealb oonpae gleiGn It,cr! Benissimo! approvò lo zio. E mi tolse il foglietto dalle mani. Ecco assomiglia già a quel vecchio documento; le vocali e le consonanti sono raggruppate con lo stesso disordine. Vi sono anche maiuscole e segni di interpunzione proprio in mezzo alle parole esattamente come nella pergamena di Saknussemm! Devo ammettere che quelle considerazioni mi sembrarono molto ingegnose. Ora, continuò rivolgendosi a me direttamente, per leggere la frase che hai scritto, e che io non conosco, mi basterà prendere in successione la prima lettera d'ogni singola parola, poi la seconda, poi la terza, e così di seguito. E lo zio, con suo grande stupore, e mio ancor maggiore! lesse: Ti voglio molto bene, mia piccola Grauben! Come sarebbe?! esclamò il professore. Eh, sì, senza volerlo, senza accorgermene, da quell'innamorato sventato che ero, avevo scritto una frase compromettente. Ah! Allora ami Grauben? proseguì col classico tono di tutti i tutori di questo mondo. Sì... no... balbettai. Ami Grauben... ripeté macchinalmente. Benissimo, voglio dire, applichiamo lo stesso metodo al documento. Ricaduto nella sua mania indagatrice, lo zio s'era già scordato le mie parole imprudenti. Dico imprudenti perché la testa d'uno scienziato non poteva forse capire le cose del cuore. Ma per fortuna la smania di fare la scoperta del significato nascosto nel documento prevalse in lui. Al momento di fare la sua esperienza più significativa, gli occhi del professor Lidenbrock mandavano lampi attraverso gli occhiali. Le sue dita ebbero un leggero tremito quando prese la vecchia pergamena. Era profondamente commosso. Poi tossì con forza e con voce solenne, leggendo in successione la prima lettera e poi la seconda d'ogni parola, mi dettò la frase seguente: mmessunkaSenrA.icefdoKsegnittamurtn ecertserrette,rotaivsadua,edneesedsadne lacartniiilu JsiratracSarbmutabiledmek meretarcsilucoYsleffenSnJ Mentre finivo di scrivere, confesso d'essermi sentito emozionato. Le lettere dettate una per una non mi avevano suggerito alcun significato; mi aspettavo dunque che il professore lasciasse uscire dalle labbra con la sua solita magniloquenza una stupenda frase latina. Invece... e chi se lo sarebbe mai aspettato? Un pugno da scaricatore di porto fece traballare il tavolino. L'inchiostro schizzò fuori dal calamaio, la penna mi scappò di mano. Lo zio gridò: Non ci siamo! Non ha senso! Poi, attraversando lo studio con la velocità d'una palla da cannone, scendendo le scale come una valanga, si precipitò in Konigstrasse e se la dette a gambe levate. Capitolo 4. E' andato via? gridò Marthe, che era accorsa al fracasso del portone sulla strada. Era stato richiuso con tanta grazia che la casetta aveva tremato. Sì, risposi. Se n'è proprio andato. Ma... e il pranzo? Non pranzerà. E la cena? Non cenerà. Come? disse Marthe congiungendo le mani. No, cara la mia Marthe: non mangerà più. Anzi nessuno mangerà più in questa casa. Lo zio Lidenbrock ci terrà tutti digiuni fino al momento in cui avrà decifrato un vecchio scartafaccio di cui non si capisce niente! Gesù! E allora non ci resta che crepare di fame. Non osai confermarle che, data la testardaggine dello zio, quel destino appariva come inevitabile. Terribilmente preoccupata, la vecchia serva tornò in cucina. Guaiva come una cagna. Rimasto solo mi venne il pensiero di andare a riferire ogni cosa a Grauben. Ma come fare a lasciar la casa? Il professore poteva ritornare da un momento all'altro. E se m'avesse chiamato? E se avesse voluto ricominciare da capo quel logogrifamento a cui nemmeno il vecchio Edipo sarebbe stato capace di trovare una soluzione? Se mi chiamava e non mi trovava in casa, che avrebbe fatto? Era meglio rimanere. Un mineralogista di Besancon ci aveva appena mandato una collezione di geodi silicei, raggruppamenti irregolari di cristalli nella pietra silice, che dovevano essere classificati. Mi misi al lavoro. Ripulii, misi l'etichetta e disposi nella loro vetrina tutte quelle pietre cave, dentro le quali vibravano minuscoli, infiniti cristalli. Ma questo lavoro non mi distraeva dai miei pensieri. La faccenda di quel vecchio documento continuava stranamente a preoccuparmi; mi ribolliva in testa, mi sentivo un non so che, presentivo una catastrofe molto prossima. Dopo un'ora i geodi erano perfettamente in ordine nella vetrina. Mi buttai allora io, nella vecchia poltrona di Utrecht, con le braccia penzoloni e la testa all'indietro. Accesi la pipa dal lungo cannello ricurvo, che aveva scolpita sul cannello una voluttuosa najade sdraiata con indolenza; mi divertii poi a seguire con lo sguardo la carbonizzazione che lentamente trasformava la najade in una negretta. Ogni tanto mi mettevo ad ascoltare se si sentiva rumore di passi su per le scale. Ma niente. Dove sarà stato lo zio in quel momento? Me lo immaginavo mentre correva sotto gli alberi del bel viale di Altona gesticolando, battendo contro i muri col bastone, frustando l'erba delle aiuole con un violento movimento del braccio, decapitando i cardi e turbando il riposo delle cicogne solitarie. Sarebbe ritornato a casa con l'aria trionfante o scoraggiata? Chi avrebbe vinto? lui o il segreto? Rivolgevo a me stesso queste domande, quando presi distrattamente il foglio tra le mani. Mi ripetevo: che cosa significherà? Cercai di riunire le lettere in modo da formare parole di senso compiuto. Niente da fare. Provai a riunirle a gruppi di tre, di quattro, di cinque, di sei lettere: niente, non ricavai niente che avesse un senso. Vi erano però la quattordicesima, la quindicesima e la sedicesima che formavano la parola inglese ice, che vol dire ghiaccio. L'ottantaquattresima, l'ottantacinquesima e l'ottantaseiesima formavano la parola sir. Infine, nel corpo del documento alla terza riga notai le parole latine rota, mutabile, ira, nec, atra. Diavolo, pensai, queste ultime parole sembrerebbero dar ragione allo zio riguardo la lingua del documento! Inoltre alla quarta riga vedo anche la parola luco, cioè bosco sacro. E' anche vero però che alla terza riga si legge la parola tabiled di struttura tipicamente ebraica. E all'ultima riga i vocaboli mer, arc, mère sono schiettamente francesi. Che rompicapo diabolico! Quattro diverse lingue in quella frase assurda. Che rapporto poteva esserci tra ghiaccio, signore, collera, crudele, bosco sacro, mutabile, madre, arco o mare? Solo la prima e l'ultima si accostavano facilmente: non c'era da meravigliarsi se in un documento scritto in Islanda si facesse riferimento a un mare di ghiaccio. Ma da questo ad aver trovato la chiave per interpretare il crittogramma, ci correva. Mi dibattevo dunque contro una difficoltà insolubile; il mio cervello era in ebollizione; gli occhi avrebbero bucato il foglio; le centotrentadue lettere sembrava che mi ballassero il valzer attorno come quelle goccioline argentee che sembra si smuovano nell'aria attorno alla nostra testa, quando il sangue vi affluisce con eccessiva rapidità. Ero in preda a una sorta d'allucinazione; mi pareva di soffocare: avevo bisogno d'aria. Mi feci vento macchinalmente con quei fogli di carta, di cui si presentarono ai miei occhi successivamente diritto e rovescio. Con quanta meraviglia m'accorsi che in uno di questi veloci movimenti, nell'attimo in cui il rovescio era rivolto verso di me, apparivano parole perfettamente leggibili, parole latine, tra cui craterem e terrestre! La mia mente s'illuminò di colpo. Questi indizi bastarono a farmi intravedere la verità. Avevo decifrato il crittogramma. Per capire quel documento non era neanche necessario leggerlo attraverso il retro del foglio! Poteva essere letto correntemente così com'era, così come m'era stato dettato. Si avveravano dunque tutte le ingegnose supposizioni del professore. Aveva avuto ragione sia per quanto riguardava la disposizione delle lettere che per la lingua del documento! Per un soffio non era riuscito a leggere questa frase latina, e quel soffio... a me l'aveva offerto il caso. Immaginatevi quanto ero emozionato! I miei occhi si confondevano. Non potevo nemmeno leggere. Avevo steso il foglio sul tavolo: uno sguardo e mi sarei impadronito di quel segreto. Finalmente riuscii a calmarmi. Mi imposi di fare per due volte il giro della stanza allo scopo di distendere i nervi. Poi tornai a sprofondarmi nella grande poltrona. Dopo aver inspirato profondamente, esclamai: Leggiamo! Mi chinai sulla tavola, posi il dito in successione sulle varie lettere e senza fermarmi, senza esitare un attimo, pronunciai tutta la frase a voce alta. Ma quale stupore, quale paura m'invasero! Era come se fossi stato colpito da una bastonata in testa. Com'era possibile? Era proprio accaduto quel che avevo letto? Un uomo aveva avuto il coraggio temerario di penetrare sino... No e no! esclamai, balzando in piedi. Eh, no! Lo zio non lo saprà! Ci mancherebbe altro che venisse a conoscenza d'un simile viaggio. Di certo poi vorrebbe provarci anche lui! E niente potrebbe fermarlo! Figurarsi, un geologo ostinato come lui! Partirebbe in ogni caso, nonostante tutto e tutti! E mi porterebbe con sé. E non faremmo più ritorno. Mai, mai! Ero in uno stato di sovraeccitazione che non riesco a descrivere. No, no! Non avverrà mai! continuai con energia. Poiché ho il mezzo di impedire che il mio tiranno possa avere un'idea simile, lo farò. Voltando e rivoltando questo documento potrebbe per caso scoprirne la chiave! Distruggiamolo! Nel caminetto c'era un po' di brace. Presi non soltanto quel foglio di carta, ma anche tutta la pergamena di Saknussemm; stavo per buttare con mano febbrile quelle carte sui tizzoni e distruggere così quel pericoloso segreto, quando s'aprì la porta dello studio. Entrò mio zio.


Part (2) Part (2) Parte (2) Partie (2) Parte (2)

Capitolo 2. Chapitre 2. Quello studio era un vero museo. That study was a real museum. Ce studio était un vrai musée. Vi si trovavano schedati in ordine perfetto, secondo le tre grandi suddivisioni di infiammabili, metallici e litoidi, tutti i campioni del regno minerale. Dort waren alle Proben des Mineralreichs in perfekter Reihenfolge nach den drei Hauptunterteilungen brennbar, metallisch und lithoid geordnet. There were listed in perfect order, according to the three great subdivisions of inflammable, metallic and lithoid, all the samples of the mineral kingdom. Ils ont été classés dans un ordre parfait, selon les trois grandes subdivisions de inflammable, métallique et lithoïde, tous les échantillons du règne minéral. Tökéletes sorrendben voltak felsorolva, a tűzveszélyes, fémes és litoidos három nagy alcsoport szerint, az ásványi királyság minden mintája szerint. Le conoscevo bene, io, tutte quelle carabattole mineralogiche! I knew them well, me, all those mineralogical carats! Je les connaissais bien, tous ces carabattoles minéralogiques! Jól ismerem őket, mindazokat az ásványtani karabélyokat! Quante volte, invece di andare a giocare coi miei coetanei, m’ero divertito a spazzolare le grafiti, le antraciti, le ligniti e le torbe! Wie oft hatte ich es genossen, anstatt mit Gleichaltrigen zu spielen, Graphit, Anthrazit, Braunkohle und Torf zu bürsten! How many times, instead of going to play with my peers, I had fun brushing the graphites, the anthracite, the lignite and the peat! Combien de fois, au lieu d'aller jouer avec mes pairs, je me suis amusé à brosser les graphites, les anthracites, les lignites et la tourbe! Hányszor szórakoztam ahelyett, hogy együtt játszottam volna társaimmal, a grafitokat, antracitokat, lignitöket és tőzeget megmosni! E i bitumi, le resine, i sali organici che dovevano essere difesi contro i pulviscoli della polvere! And the bitumen, resins, organic salts that had to be defended against dust particles! Et le bitume, les résines, les sels organiques qu'il fallait défendre contre la poussière poussière! És a bitumen, a gyanták, a szerves sók, amelyeket meg kellett védeni a porporral szemben! E i metalli, dal ferro sino all’oro, il cui valore relativo spariva di fronte alla assoluta eguaglianza dei campioni scientifici! Und die Metalle, von Eisen bis Gold, deren relativer Wert angesichts der absoluten Gleichheit wissenschaftlicher Maßstäbe verschwand! And metals, from iron to gold, whose relative value disappeared in the face of the absolute equality of scientific champions! Et les métaux, du fer à l'or, dont la valeur relative a disparu face à l'absolue égalité des normes scientifiques ! És fémek, vastól aranyig, amelyek relatív értéke eltűnt a tudományos minták abszolút egyenlősége szempontjából! E tutte quelle pietre sarebbero state sufficienti a ricostruire la casetta di Konigstrasse, persino con una camera in più, nella quale mi sarei sistemato come un pascià! Und all diese Steine hätten gereicht, um das Häuschen in der Königstraße wieder aufzubauen, sogar mit einem Extrazimmer, in dem ich mich wie ein Pascha niederlassen würde! And all those stones would have been enough to rebuild the house of Konigstrasse, even with an extra room, in which I would have settled like a pasha! Et toutes ces pierres auraient suffi à reconstruire la petite maison de la Königstrasse, même avec une chambre en plus, dans laquelle je m'installerais comme un pacha ! És ezeknek a köveknek elegendő lett volna a Konigstrasse-ház újjáépítése, még egy extra helyiséggel is, amelyben úgy lettem volna, mint egy pasha! Ma non pensavo a queste meraviglie mentre varcávo la soglia dello studio. Aber ich dachte nicht an diese Wunder, als ich die Schwelle des Studios überquerte. But I did not think about these wonders as I crossed the threshold of the study. De nem gondoltam ezekre a csodákra, amikor átléptem a tanulmány küszöbét. Solo lo zio occupava i miei pensieri. Only my uncle occupied my thoughts. Seul mon oncle a occupé mes pensées. Se ne stava sprofondato nella sua enorme poltrona tappezzata di velluto di Utrècht e teneva tra le mani un libro che stava esaminando con ammirazione profondissima. He sat in his huge Utrècht velvet-upholstered chair and held a book he was examining with profound admiration. Il s'enfonçait dans son énorme fauteuil recouvert de velours Utrècht et tenait un livre dans ses mains qu'il examinait avec une profonde admiration. A hatalmas Utrècht bársonyval borított karosszékbe süllyedt, és kezében tartott egy könyvet, amelyet mély csodálattal vizsgált. Che libro! What a book! Quel livre! Che libro! What a book! gridava lo zio, estasiato. shouted his uncle, entranced. cria son oncle, extatique. Questa esclamazione mi fa ricordare che ho dimenticato di dirvi che il professor Lidenbrock è anche bibliomane nei momenti di svago: ma un libro valeva qualche cosa per lui soltanto se era introvabile o per lo meno illeggibile. Dieser Ausruf erinnert mich daran, dass ich vergessen habe, Ihnen zu sagen, dass Professor Lidenbrock auch in Mußestunden ein Bibliomane ist: Aber ein Buch war ihm nur dann etwas wert, wenn es nicht erhältlich oder zumindest unleserlich war. This exclamation reminds me that I forgot to tell you that Professor Lidenbrock is also a librarian in moments of leisure: but a book was worth something to him only if it was untraceable or at least illegible. Cette exclamation me rappelle que j'ai oublié de vous dire que le professeur Lidenbrock est aussi bibliothécaire dans les moments de loisir: mais un livre ne vaut quelque chose pour lui que s'il est introuvable ou du moins illisible. Ez a felkiáltás arra emlékeztet, hogy elfelejtettem mondani, hogy Lidenbrock professzor a szabadidõ pillanataiban is könyvtárosként szerepel, de a könyv csak akkor volt érdemes valami számára, ha nem volt sehol, vagy legalábbis olvashatatlan. Mi disse: Come? He told me: How? Il m'a dit: comment? Non lo vedi? Do not you see it? Tu ne le vois pas? Stamattina frugando nella botteguccia di quell’ebreo, Hevelius, ho trovato un tesoro che non ha prezzo. This morning, rummaging in the shop of that Jew, Hevelius, I found a treasure that is priceless. En fouillant dans la boutique de ce juif, Hevelius, j'ai trouvé un trésor inestimable ce matin. A zsidó, Hevelius üzletében körbeverve ma reggel felbecsülhetetlen értékű kincset találtam. Magnifico! Magnificent! Magnifico! risposi con scarso entusiasmo. I answered with little enthusiasm. J'ai répondu avec peu d'enthousiasme. - válaszoltam kis lelkesedéssel. Perché far tanto baccano per un vecchio volume in-quarto con il dorso e le plance di volgarissima vacchetta, un libraccio ingiallito da cui pendeva un segnapagina tutto sbiadito? Why make so much noise for an old volume in-quarter with the back and the planks of vulgar vulgar, a yellowed bookcase from which hung a faded mark? Pourquoi faire une telle raquette pour un vieux volume avec le dos et les planches de peau de vache vulgaire, un petit livre jauni d'où pendait une marque de page fanée? Miért készítsen ilyen ütőt egy régi negyedkötetről, hátul és vulgáris marhabőr deszka segítségével, egy megsárgult kis könyvet, amelyből egy elhalványult oldaljel látható? Le meraviglie del professore si protraevano a lungo. The professor's marvels continued for a long time. Les merveilles du professeur continuaient indéfiniment. Guarda! Look! Regardez! diceva, facendosi da solo la domanda e la risposta. he said, asking himself the question and the answer. dit-il en se posant la question et la réponse. Non è bello? Is not beautiful? Sì, è meraviglioso! Yes, it's wonderful! E che rilegatura! And what a binding! Et quelle reliure! És milyen kötelező! Questo libro si apre facilmente? Does this book open easily? Ce livre s'ouvre-t-il facilement? Sì, perché resta aperto a ogni pagina. Ja, denn es bleibt auf jeder Seite offen. Yes, because it stays open on every page. Oui, car il reste ouvert sur chaque page. E si chiude bene? Und schließt er richtig? And does it close well? Et ça se ferme bien? És jól bezárul? Sì, perché copertina e fogli formano un insieme compatto, che non si separa né lascia interstizi in nessun punto! Ja, denn Deckel und Blätter bilden ein kompaktes Ganzes, das an keiner Stelle trennt oder Lücken hinterlässt! Yes, because the cover and sheets form a compact whole, which does not separate or leave interstices at any point! Oui, car la couverture et les feuilles forment un tout compact, qui ne se sépare ni ne laisse d'interstices à aucun moment! E questo dorso? Und das zurück? And this back? Et ce retour? És hát? Non ha una scalfittura, una sola, dopo settecento anni di vita! Es hat keinen Kratzer, keinen einzigen, nach siebenhundert Lebensjahren! He does not have a scratch, only one, after seven hundred years of life! Il n'a pas de pseudo, un après sept cents ans de vie! Nincs nickje, egy hétszáz éves élet után! Ecco una rilegatura di cui Bonzerian, Closs o Purgold sarebbero andati fieri! Hier ist ein verbindlicher Bonzerian, auf den Closs oder Purgold stolz gewesen wären! Here is a binding that Bonzerian, Closs or Purgold would be proud of! ¡Aquí hay un enlace del que Bonzerian, Closs o Purgold estarían orgullosos! Voici une reliure dont Bonzerian, Closs ou Purgold auraient été fiers! Mentre diceva queste parole, lo zio non faceva che aprire e chiudere in continuazione il libro. Während er diese Worte sagte, schlug sein Onkel das Buch immer wieder auf und zu. As he said these words, his uncle was constantly opening and closing the book. Pendant qu'il disait ces mots, son oncle ouvrait et fermait constamment le livre. Non potevo fare a meno di chiedere quale fosse il suo contenuto, benché la cosa non m’importasse neanche un po'. Ich konnte nicht anders, als zu fragen, was es enthielt, obwohl mir das völlig egal war. I could not help but ask what was its content, although it did not matter to me. Je ne pouvais pas m'empêcher de demander quel était son contenu, même si cela ne m'importait pas un peu. Nem tudtam megkérdezni, mi a tartalma, bár engem egy kicsit nem érdekel. E qual è il titolo di questo splendido volume? And what is the title of this wonderful volume? Et quel est le titre de ce magnifique volume? domandai con una premura troppo entusiasta per essere sincera. fragte ich mit einer Sorge, die zu enthusiastisch war, um aufrichtig zu sein. I asked with too much eagerness to be honest. Ai-je demandé avec une inquiétude trop enthousiaste pour être honnête. Quest’opera, riprese lo zio infervorandosi, è l’Heims-Kringla di Snorre Turleson, famoso scrittore islandese del XII secolo; è la storia dei sovrani norvegesi che regnarono in Islanda. Dieses Werk, fuhr sein Onkel voller Begeisterung fort, ist das Heims-Kringla von Snorre Turleson, dem berühmten isländischen Schriftsteller des zwölften Jahrhunderts; ist die Geschichte der norwegischen Herrscher, die in Island regierten. This work, the uncle took over, is the Heims-Kringla of Snorre Turleson, a famous Icelandic writer of the twelfth century; it is the story of the Norwegian sovereigns who reigned in Iceland. Cette œuvre, poursuivit son oncle avec ferveur, est Heims-Kringla de Snorre Turleson, célèbre écrivain islandais du XIIe siècle; c'est l'histoire des dirigeants norvégiens qui ont régné en Islande. Accipicchia! Wow! Wow! Wow! Azta! dissi cercando di dare un senso ammirativo alla mia esclamazione. sagte ich und versuchte meinem Ausruf einen bewundernden Sinn zu geben. I said trying to make an admiration of my exclamation. Dis-je en essayant de donner un sens admirable à mon exclamation. Con ogni probabilità è tradotto in tedesco, non è vero? Es ist wahrscheinlich ins Deutsche übersetzt, oder? In all likelihood it is translated into German, is not it? Valószínűleg németül fordítják, nem igaz? Una traduzione? Eine Übersetzung? A translation? E che me ne farei della tua traduzione? Und was würde ich mit Ihrer Übersetzung machen? And what would I do with your translation? És mit tegyek a fordításoddal? Chi si preoccupa della tua traduzione? Wer kümmert sich um Ihre Übersetzung? Who cares about your translation? Questa è l’opera originale, è in islandese, una lingua magnifica, semplice e ricca nello stesso tempo, una lingua che permette combinazioni grammaticali svariatissime e varie modificazioni di parole! Dies ist das Originalwerk, es ist auf Isländisch, eine großartige Sprache, einfach und reichhaltig zugleich, eine Sprache, die sehr unterschiedliche grammatikalische Kombinationen und verschiedene Wortmodifikationen zulässt! This is the original work, it is in Icelandic, a magnificent language, simple and rich at the same time, a language that allows very varied grammatical combinations and various modifications of words! C'est l'œuvre originale, c'est en islandais, une langue magnifique, simple et riche à la fois, une langue qui permet des combinaisons grammaticales très variées et divers changements de mots! Come il tedesco, osservai. Wie der Deutsche, beobachtete ich. Like German, I observed. Comme l'allemand, j'ai observé. Sì, rispose lo zio con un’alzata di spalle, senza contare che l’islandese ammette i tre generi, come il greco, e declina i nomi propri come il latino! Ja, antwortete der Onkel mit einem Achselzucken, ganz zu schweigen davon, dass das Isländische wie das Griechische die drei Geschlechter zulässt und Eigennamen wie das Lateinische ablehnt! Yes, the uncle answered with a shrug, not to mention that the Icelandic admits the three genera, like the Greek, and declines the proper names like the Latin! Oui, l'oncle a répondu avec un haussement d'épaules, sans oublier que l'Islandais admet les trois genres, comme le grec, et décline les noms propres comme le latin! Ah! Ah! Ah! esclamai, un po' scosso nella mia indifferenza. rief ich, ein wenig erschüttert in meiner Gleichgültigkeit. I exclaimed, a little shaken in my indifference. E sono armoniosi i caratteri del libro? And are the characters of the book harmonious? Et les personnages du livre sont-ils harmonieux? És a könyv karakterei harmonikusak? Caratteri? Characters? Les personnages? E chi ha mai parlato di caratteri, disgraziato? And who ever talked about characters, disgraced? Et qui a déjà parlé de personnages, malheureux? Si tratta di ben altro. It is something else. C'est autre chose. Ecco qui: ti sembrano stampati? Here they are: do they seem printed? Ignorante! Ignorant! Tudatlan! E' un manoscritto, un manoscritto runico! It's a manuscript, a runic manuscript! Runico? Runic? Sì, e adesso mi chiederai di spiegarti cosa significa. Yes, and now you will ask me to explain to you what it means. Me ne guarderò bene, replicai, ferito nel mio amor proprio. I will look at it well, I replied, wounded in my self-love. Jól átnézem, válaszoltam, megsérülve a saját szerelmemben. Ma lo zio non si fermò e si mise a insegnarmi nozioni che non mi interessavano affatto. But the uncle did not stop and began to teach me concepts that did not interest me at all. Le rune, riprese a dire, erano caratteri di scrittura usati anticamente in Islanda e, secondo la tradizione, furono inventati dallo stesso Odino, il dio più importante della mitologia germanica e scandinava che ha molti caratteri comuni col Giove della mitologia greca. The runes, they said, were old-fashioned writing characters in Iceland and, according to tradition, they were invented by Odin himself, the most important god of Germanic and Scandinavian mythology, which has many common features with the Jupiter of Greek mythology. Les runes, repris pour le dire, étaient des caractères d'écriture utilisés dans l'Antiquité en Islande et, selon la tradition, ils ont été inventés par Odin lui-même, le dieu le plus important de la mythologie germanique et scandinave qui a de nombreux caractères communs avec le Jupiter de la mythologie grecque. Guarda qui, sciagurato, ammira queste lettere uscite dalla fantasia di un dio! Look here, unfortunate, admire these letters from the fantasy of a god! Regardez ici, malheureux, admirez ces lettres du fantasme d'un dieu! Non sapevo cosa ribattere e stavo per annuire, secondo quel modo di rispondere che deve piacere agli dèi e ai re, perché ha il grosso vantaggio di non imbarazzarli mai, qualora un imprevisto venga a sviare la conversazione. I did not know what to reply and I was about to nod, according to that way of responding that must please the gods and kings, because it has the great advantage of never embarrassing them, if an unexpected happens to mislead the conversation. Je ne savais pas quoi répondre et j'allais hocher la tête, selon la manière de répondre que les dieux et les rois doivent aimer, car elle a le grand avantage de ne jamais les embarrasser, si un événement inattendu détourne la conversation. Nem tudtam, mit kell válaszolni, és bólintani akartam, ahogy azt válaszoltam, hogy az isteneknek és a királyoknak szeretniük kell, mert az az előnye, hogy soha nem zavarják őket, ha egy váratlan esemény elterelné a beszélgetést. In quel momento fece la sua apparizione una pergamena tutta unta, che scivolò fuori dal libro e cadde a terra. At that moment a greasy parchment appeared, which slipped out of the book and fell to the ground. A ce moment, un parchemin tout graissé fit son apparition, qui glissa hors du livre et tomba par terre. Abban a pillanatban egy teljes zsírtartalmú pergamen jelent meg, amely kicsúszott a könyvből és a földre esett. Lo zio ci si precipitò sopra con una avidità facilmente comprensibile. The uncle rushed over it with an easily understandable greed. Bácsi könnyen érthető kapzsisággal rohant hozzá. Un vecchio documento, forse nascosto lì da chissà quanto tempo, aveva ai suoi occhi un valore immenso. An old document, perhaps hidden there for some time, had immense value in his eyes. Egy régi dokumentum, amely talán ott rejtőzik, ki tudja, mennyi ideig volt, óriási értékkel bírt a szemében. Distese subito sulla tavola quel pezzo di pergamena, che era lungo cinque pollici e largo tre, e su cui si schieravano in righe orizzontali delle lettere alfabetiche incomprensibili. He immediately spread that piece of parchment on the table, which was five inches long and three wide, and on which horizontal lines of incomprehensible alphabetical letters lined up in horizontal lines. Azonnal letette az asztalra azt a pergamendarabot, amely öt hüvelyk hosszú és három hüvelyk széles volt, és amelyen az érthetetlen ábécé betűk sorakoztak vízszintes vonalban. Ecco qui la loro esatta riproduzione. Here is their exact reproduction. Voici leur reproduction exacte. Itt a pontos reprodukció. Voglio che si conoscano questi segni bizzarri perché da loro dipese la decisione del professor Lidenbrock e di suo nipote a intraprendere la più strana spedizione avvenuta nel XIX secolo. I want these bizarre signs to be known because the decision of Professor Lidenbrock and his nephew depended on them to undertake the strangest expedition in the nineteenth century. Szeretném, ha ezeket a bizarr jeleket megismernék, mert Lidenbrock professzor és unokája döntése, hogy a 19. század legfurcsabb expedícióját végzi, tőlük függött. Per qualche minuto il professore esaminò i segni; poi sollevò gli occhiali e disse: E' runico. For a few minutes the professor examined the signs; then he lifted his glasses and said: It is runic. A professzor néhány percig megvizsgálta a jeleket; aztán felemelte a szemüvegét és azt mondta: Ez roham. Sono lettere assolutamente identiche a quelle del manoscritto di Snorre Turleson. These letters are absolutely identical to those in the manuscript by Snorre Turleson. Chissà cosa vogliono dire? Who knows what they mean? Qui sait ce qu'ils signifient ? Poiché il runico era, secondo me, una invenzione dei dotti per abbindolare gli sprovveduti, fui proprio contento di vedere che anche lo zio non ci capiva un bel niente. Since the runic was, in my opinion, an invention of the learned to fool the unwary, I was really pleased to see that even the uncle did not understand us anything. Comme le runique était, à mon avis, une invention de savants pour duper les imprudents, j'étais vraiment content de voir que même mon oncle n'y comprenait rien. Mivel véleményem szerint a rúna találmánya volt annak, hogy megtanultak megtéveszteni az álmatlanokat, nagyon örültem annak, hogy még a nagybátyám sem értett minket. Almeno così mi sembrò dal movimento delle sue dita che cominciavano ad agitarsi freneticamente. At least that's how it seemed to me from the movement of her fingers that began to frantically frantically. Mormorava tra i denti: Si tratta senza dubbio di islandese antico... E non credo si sbagliasse poiché era ritenuto un autentico poliglotta. He murmured between his teeth: It is undoubtedly an ancient Icelandic thing ... And I do not think he was wrong because he was considered an authentic polyglot. Il marmonna entre ses dents : C'est sans doute du vieil islandais… Et je ne pense pas qu'il se soit trompé puisqu'on le croyait un vrai polyglotte. Mormogta a fogai között: Ez kétségtelenül ősi izlandi ... És nem hiszem, hogy tévedett, mert autentikus poliglotnak tartották. Non che parlasse correntemente le duemila lingue e i quattromila dialetti che si parlano sulla terra, ma una buona parte di essi gli era nota. Not that he spoke fluently the two thousand languages and the four thousand dialects spoken on earth, but a good part of them was known to him. Non pas qu'il parlait couramment les deux mille langues et les quatre mille dialectes parlés sur terre, mais il en connaissait un bon nombre. Stava per abbandonarsi a tutta l’impetuosità del suo caratteraccio di fronte a questa difficoltà, e già prevedevo la scenata che avrebbe iniziato, quando la pendola del caminetto scandì le due. He was about to give himself up to all the impetuosity of his temper in the face of this difficulty, and I already foresaw the scene that would begin when the fireplace clock marked the two. Il allait se livrer à toute l'impétuosité de sa mauvaise humeur devant cette difficulté, et je prévoyais déjà la scène qui devait s'ensuivre, lorsque la pendule au-dessus de la cheminée sonna deux heures. A nehézségekkel szemben éppen úgy akarta elhagyni magát, hogy minden érzékenységét befolyásolja, és én már előre láttam a jelenetet, amely akkor kezdődik, amikor a kandalló órája két órát jelöl. E in quello stesso momento Marthe aprì la porta dello studio e annunciò: La minestra è in tavola. And at the same moment Marthe opened the door to the study and announced: The soup is on the table. Et à ce moment Marthe ouvrit la porte du cabinet et annonça : La soupe est sur la table. És abban a pillanatban Marthe kinyitotta a tanulmány ajtaját és bejelentette: A leves az asztalon van. All’inferno la minestra! In hell, the soup! scoppiò lo zio. Uncle burst out. éclata l'oncle. tört bácsi. All’inferno chi l’ha fatta e chi se la mangerà! Who made it to hell and who will eat it! Au diable qui l'a fait et qui le mangera ! Marthe scappò precipitosamente. Marthe escaped precipitously. Marthe elrohant. Io le corsi dietro e, senza rendermene conto, mi trovai subito al mio posto abituale in camera da pranzo. I ran after her and, without realizing it, I immediately found myself in my usual place in the dining room. Futottam utána, és anélkül, hogy észrevettem volna, azonnal a szokásos helyemben, az étkezőben találtam magam. Aspettai qualche attimo. I waited a few moments. Il professore non venne. The professor did not come. Era la prima volta, per quel che mi ricordavo, che non prendeva parte alla solenne cerimonia del pranzo. It was the first time, as I remembered, that she did not take part in the solemn lunch ceremony. Ez volt az első alkalom, amennyire emlékszem, hogy nem vett részt az ünnepélyes ebéd ceremónián. E che pranzo, poi! And what a lunch, then! Minestrina al prezzemolo; frittata al prosciutto con acetosella e noce moscata, una lombatina di vitello e per finire gamberetti dolci, il tutto innaffiato da un eccellente vino della Mosella. Parsley soup; ham omelette with sorrel and nutmeg, a veal sirloin and finally sweet shrimp, all washed down with an excellent Moselle wine. Petrezselymes leves; sonka omlett sóska és szerecsendióval, borjúhús hátszín és végül édes garnélarák, mind kiváló Mosel borral lemosva. Un vecchio scartafaccio imponeva la rinuncia a tutto questo ben di Dio. An old scuffle imposed the renunciation of all this well of God. Egy régi papírkötés arra késztette a lemondást Isten minden jóságáról. Da parte mia, da bravo nipote affezionato qual ero, mi credetti in obbligo di mangiare la parte dello zio oltre alla mia e lo feci proprio coscienziosamente. For my part, as a good-looking nephew as I was, I thought I had to eat the part of my uncle in addition to mine and I did it conscientiously. Por mi parte, como sobrino bien parecido que era, pensé que tenía que comer la parte de mi tío además de la mía y lo hice concienzudamente. A magam részéről, mint jószenvedélyes unokaöccse voltam, azt hittem, hogy kötelességem mellett enni a nagybátyám részét is, és lelkiismeretesen tettem. Mai successa una cosa simile! Never a similar thing happened! Ilyen dolog még soha nem történt! diceva la brava Marthe. said the good Marthe. Il professor Lidenbrock che non viene a tavola! Professor Lidenbrock who does not come to the table! E' incredibile. It's incredible. Sarà successo qualche cosa di grave, aggiungeva la domestica scuotendo la testa. Something serious will happen, the maid added, shaking her head. Valami komoly történt - tette hozzá a leány, és megrázta a fejét. La mia opinione personale era che stava per succedere solo una scenata spaventosa nel momento in cui lo zio si fosse reso conto che il suo pranzo era stato già divorato. My personal opinion was that only a scary scene was about to happen when the uncle realized that his lunch had already been eaten. Gustavo l’ultimo gamberetto quando una voce rimbombante mi strappò alle delizie del dessert. I enjoyed the last shrimp when a rumbling voice tore me to the delights of dessert. Élveztem az utolsó garnélarát, amikor egy lendületes hang elkísért engem a desszert öröméből. Con un salto entrai nello studio. I jumped into the study with a jump. Capitolo 3. Chapter 3. Evidentemente è proprio runico, diceva il professore aggrottando le ciglia. Offensichtlich ist es wirklich runisch, sagte der Professor stirnrunzelnd. Evidently it is really runic, said the professor frowning. Nyilvánvalóan csak rohanás - mondta a professzor homlokát ráncolva. Ma deve esserci un segreto e io lo scoprirò, altrimenti... Un gesto violento terminò il suo pensiero. Aber es muss ein Geheimnis geben und ich werde es herausfinden, sonst … Eine heftige Geste beendete ihren Gedanken. But there must be a secret and I will find out, otherwise ... A violent gesture ended his thought. De titoknak kell lennie, és megtudom, különben ... Erőszakos gesztus fejezte be a gondolatát. Mettiti lì, aggiunse indicandomi il tavolino, e scrivi. Setz dich hin, fügte er hinzu und zeigte auf den Tisch, und schreibe. Put yourself there, he added pointing at the table, and write. Menj oda, tette hozzá, mutatva a dohányzóasztalra, és írjon. Fui pronto in un attimo. Ich war sofort bereit. I was ready in a moment. Egy pillanat alatt készen voltam. Adesso ti detterò tutte le lettere del nostro alfabeto con la corrispondenza in lingua runica. Jetzt werde ich Ihnen alle Buchstaben unseres Alphabets mit Runensprachkorrespondenz diktieren. Now I will give you all the letters of our alphabet with the Runic correspondence. Staremo a vedere. Wir werden sehen. We'll see. Ma, per San Michele non ti sbagliare, o saranno guai! But, for San Michele, do not be wrong, or it will be trouble! Cominciò a dettare; mi dedicai al mio compito con la maggiore attenzione possibile. He began to dictate; I devoted myself to my task with the greatest possible attention. Diktálni kezdett; A lehető legnagyobb figyelem mellett szenteltem magam a feladatomnak. Una dopo l’altra furono dettate tutte le lettere. All the letters were dictated one after the other. Si formò in questo modo questa incomprensibile sequenza di parole: m.rnlls esreuel, sgtssmf unteief, kt,samn atrateS, emtnael nuaect, Atvaar .nscrc ccdrmi eeutul, dt,iac oseibo, seecJde, niedrke, Saodrrn, KediiY. So entstand diese unverständliche Wortfolge: m.rnlls esreuel, sgtssmf unteief, kt,samn atrateS, emtnael nuaect, Atvaar .nscrc ccdrmi eeutul, dt,iac oseibo, seecJde, niedrke, Saodrrn, KediiY. In this way this incomprehensible sequence of words was formed: mrnlls esreuel, sgtssmf unteief, kt, samn atrateS, emtnael nuaect, Atvaar .nscrc ccdrmi eeutul, dt, iac oseibo, seecJde, niedrke, Saodrrn, KediiY. Ez az érthetetlen szavak sorrendje így alakult ki: m.rnlls esreuel, sgtssmf unteief, kt, samn atrateS, emtnael nuaect, Atvaar .nscrc ccdrmi eeutul, dt, iac oseibo, seecJde, niedrke, Saodrrn, KediiY. Terminata questa fase del lavoro, lo zio prese il foglio su cui avevo scritto e lo esaminò lungamente, con molta attenzione. Als diese Phase der Arbeit beendet war, nahm mein Onkel das Blatt, auf das ich geschrieben hatte, und betrachtete es lange und sehr aufmerksam. After this phase of the work, the uncle took the paper on which I had written and examined it very carefully. A munka ezen szakaszát követően a nagybátya elvette a lapot, amelyre írtam, és hosszú ideig nagyon óvatosan megvizsgáltam. Che cosa significa? Was bedeutet das? What does it mean? ripeteva tra sé. er wiederholte sich. he repeated to himself. - ismételte meg magának. Io certo non avrei potuto dirglielo, ve lo giuro. Ich hätte es ihm bestimmt nicht sagen können, das schwöre ich. I certainly could not have told him, I swear. Természetesen nem mondhattam volna neki, esküszöm neked. D’altra parte lui non mi chiese niente e continuò a parlottare da solo: Secondo me questo è un crittogramma, in cui il significato è nascosto sotto lettere appositamente disordinate, le quali tuttavia, messe nella giusta successione, potrebbero formare una frase comprensibile. Andererseits fragte er mich nichts und murmelte weiter vor sich hin: Meiner Meinung nach ist dies ein Kryptogramm, bei dem die Bedeutung unter besonders ungeordneten Buchstaben versteckt ist, die aber, in die richtige Reihenfolge gebracht, einen verständlichen Satz ergeben könnten . On the other hand, he did not ask me anything and continued to talk to himself: In my opinion this is a cryptogram, in which the meaning is hidden under specially disordered letters, which however, put in the right sequence, could form an understandable sentence. Másrészt nem kérdezett tőlem, és folytatta egyedül a beszélgetést. Véleményem szerint ez egy kriptogram, amelyben a jelentés rejtett speciálisan rendezetlen betűk alatt van elrejtve, amelyek azonban a megfelelő sorrendbe helyezve érthető mondatot alkothatnak. E pensare che forse qui c’è l’indicazione o la spiegazione d’una grande scoperta! Und zu denken, dass hier vielleicht der Hinweis oder die Erklärung einer großen Entdeckung ist! And to think that perhaps here is the indication or explanation of a great discovery! Da parte mia pensavo che non ci fosse proprio un bel niente, ma tenni per me la mia opinione, non si sa mai... A questo punto il professore prese libro e pergamena e ne fece un esame comparativo. Ich für meinen Teil dachte, es gäbe absolut nichts, aber ich behielt meine Meinung für mich, man weiß ja nie ... An diesem Punkt nahm der Professor das Buch und das Pergament und machte eine vergleichende Untersuchung. For my part I thought that there was really nothing, but I held my opinion for myself, you never know ... At this point the professor took the book and parchment and made a comparative examination. Por mi parte, pensé que realmente no había nada, pero mantuve mi opinión para mí, nunca se sabe ... En este punto, el profesor tomó el libro y el pergamino e hizo un examen comparativo. A magam részéről azt gondoltam, hogy egyáltalán nincs semmi, de én magamnak tartottam a véleményem, soha nem tudhatod ... Ezen a ponton a professzor elvette a könyvet és a pergamenet, és összehasonlító vizsgálatot végzett. Le due scritture non sono della stessa mano. Die beiden Skripte stammen nicht von derselben Hand. The two scriptures are not of the same hand. A két szentírás nem azonos kéz. Il crittogramma è posteriore al libro. The cryptogram is behind the book. A kriptogram későbbi, mint a könyv. Eccone una prova inconfutabile. Here is an irrefutable proof. Infatti la prima lettera è una doppia emme, lettera che cercheremmo inutilmente nel libro di Turleson, dato che fu aggiunta all’alfabeto islandese solo nel XIV secolo. In fact, the first letter is a double emme, a letter that we would look for unnecessarily in Turleson's book, since it was added to the Icelandic alphabet only in the fourteenth century. Perciò tra manoscritto e documento corrono a dir poco due secoli. Therefore, between the manuscript and the document, they run two centuries to say the least. Ezért két évszázad szól a kézirat és a dokumentum között. Questo discorso, lo ammetto, mi sembrò abbastanza logico. This speech, I admit, seemed to me quite logical. Ez a beszéd, bevallom, elég logikusnak tűnt számomra. Sono quindi portato a pensare, riprese lo zio, che sia stato uno dei possessori del libro a scrivere il crittogramma. I am therefore led to think, said the uncle, that he was one of the owners of the book to write the cryptogram. Ezért arra gondolok, hogy a nagybátyám folytatta, hogy a könyv egyik tulajdonosa írta a kriptogramot. Ma chi diavolo sarà stato? But who the hell was it? ¿Pero quién demonios era? De ki a fene volt ez? Forse potrebbe aver messo il suo nome in qualche punto del manoscritto antico. Perhaps he might have put his name somewhere in the ancient manuscript. Lehet, hogy a nevét valahol az ősi kéziratba helyezte. Lo zio si tolse gli occhiali, prese una potente lente di ingrandimento e cominciò a esaminare con attenzione le prime pagine del libro. Uncle took off his glasses, took a powerful magnifying glass, and began to carefully examine the first few pages of the book. Bácsi levette a szemüvegét, vett egy nagyítóval és óvatosan megvizsgálta a könyv első oldalát. Sul retro della terza, l’occhiello, scoprì una specie di sgorbio che pareva a prima vista una macchiolina d’inchiostro. On the back of the third, the eyelet, he discovered a kind of gouache that seemed at first sight a speck of ink. A harmadik, a gomblyuk hátulján felfedezte egyfajta összetörést, amely első látásra tintafoltnak tűnt. Tuttavia, esaminandola da vicino, vi si notavano alcune lettere cancellate a metà. However, examining it closely, there were some letters erased in half. A közelebbi vizsgálat során azonban volt néhány félig törölt levél. Lo zio si rese conto che l’indizio era interessante; si accanì a decifrare lo sgorbio e con l’aiuto della lente riuscì a decifrare queste lettere dell’alfabeto runico che lesse senza esitare: Arne Saknussemm! The uncle realized that the clue was interesting; he hastened to decipher the daub and with the help of the lens he managed to decipher these letters of the runic alphabet that he read without hesitation: Arne Saknussemm! Bácsi rájött, hogy a nyom érdekes; folytatta a gouge megfejteni, és a lencse segítségével sikerült megfejteni ezeket a rúna ábécé betűit, amelyeket habozás nélkül elolvasta: Arne Saknussemm! esclamò trionfante. he exclaimed triumphantly. Ma questo è il nome di uno scienziato islandese del XVI secolo, un famoso alchimista! But this is the name of a 16th century Icelandic scientist, a famous alchemist! Guardai lo zio con una certa ammirazione. I looked at my uncle with some admiration. Gli alchimisti, proseguì, come Avicenna, Bacone, Lullo, Paracelso erano i soli, i veri scienziati del loro tempo. The alchemists, he continued, like Avicenna, Bacone, Lullo, Paracelso were the only ones, the true scientists of their time. Les alchimistes, poursuit-il, comme Avicenne, Bacon, Llull, Paracelse étaient les seuls vrais scientifiques de leur temps. Questo Saknussemm potrebbe quindi aver nascosto sotto il crittogramma incomprensibile qualche meravigliosa invenzione. This Saknussemm could therefore have hidden some marvelous invention under the incomprehensible cryptogram. Dev’essere così. Es muss so sein. It must be so. E' così. It's like that. Il en est ainsi. A quest’ipotesi la fantasia del professore si accendeva. To this hypothesis the professor's imagination lit up. A cette hypothèse l'imagination du professeur s'enflamma. Certo, risposi, ma che interesse poteva avere lo scienziato a nascondere in questo modo una scoperta meravigliosa? Of course, I replied, but what interest could the scientist have in hiding in this way a marvelous discovery? Perché? Why? Perché? Eh, come posso saperlo. Eh, how can I know. Euh, comment puis-je savoir. Hát, honnan tudhatom. Forse Galileo non ha fatto altrettanto per Saturno? Did Galileo not do the same for Saturn? Galilée n'a peut-être pas fait la même chose pour Saturne ? A Galileo nem ugyanezt tette volna a Saturnnak? E poi staremo a vedere; scoprirò il segreto di questo documento: non mangerò, non dormirò finché non lo avrò decifrato.... Ah, perdinci! And then we'll see; I will discover the secret of this document: I will not eat, I will not sleep until I have deciphered it .... Ah, lose it! És akkor meglátjuk; Felfedezem ennek a dokumentumnak a titkait: nem fogok enni, nem fogok aludni, amíg nem találom meg. Ah, elveszíti! pensai. I thought. ...e naturalmente anche tu, Axel, concluse. ... and of course you too, Axel, concluded. ...et bien sûr toi aussi, Axel, conclut-il. Meno male che ho pranzato per due! Good thing I had lunch for two! Heureusement que j'ai déjeuné pour deux ! dissi tra me e me. I said to myself. Prima di tutto, proseguì lo zio, bisogna trovare la chiave di questo messaggio cifrato. Zunächst einmal, fuhr der Onkel fort, müsse der Schlüssel zu dieser verschlüsselten Nachricht gefunden werden. First of all, the uncle continued, we need to find the key to this encrypted message. Non dovrebbe essere difficile. Es sollte nicht schwierig sein. It should not be difficult. Nem kellene nehéznek lennie. A queste parole drizzai subito le orecchie. Bei diesen Worten wurde ich sofort hellhörig. At these words I immediately straightened my ears. Lo zio continuò il suo monologo. Der Onkel setzte seinen Monolog fort. Uncle continued his monologue. Anzi, è abbastanza facile. Eigentlich ist es ganz einfach. Indeed, it's easy enough. In questo documento ci sono 132 lettere, di cui 79 consonanti e 53 vocali. In diesem Dokument gibt es 132 Buchstaben, davon 79 Konsonanten und 53 Vokale. In this document there are 132 letters, including 79 consonants and 53 vowels. Ora le parole delle lingue meridionali rispettano più o meno questa proporzione, mentre i linguaggi nordici sono molto più ricchi di consonanti. Nun respektieren die Wörter der südlichen Sprachen mehr oder weniger diesen Anteil, während die nördlichen Sprachen viel reicher an Konsonanten sind. Now the words of the southern languages more or less respect this proportion, while the Nordic languages are much richer in consonants. Most a déli nyelvek szavai többé-kevésbé tiszteletben tartják ezt az arányt, míg az északi nyelvek sokkal gazdagabbak mássalhangzókban. Si tratta dunque d’una lingua meridionale. Es handelt sich also um eine südliche Sprache. It is therefore a southern language. Conclusione giustissima. Richtige Schlussfolgerung. Very good conclusion. Ma qual è questa lingua? Aber was ist diese Sprache? But what is this language? Era qui che ti volevo, caro zietto, anche se sei un analista dottissimo! It was here that I wanted you, dear auntie, even if you are a very good analyst! C'est ici que je te voulais, cher oncle, même si tu es un très savant analyste ! Itt akartam, kedves nagybátyám, még ha nagyon is tanult elemző! Lui continuò: Questo Saknussemm era un dotto; e allora, se non scriveva nella sua madrelingua, doveva scegliere di preferenza la lingua delle persone colte della sua epoca, e cioè il latino. Er fuhr fort: Dieser Saknussemm war ein Gelehrter; und dann, wenn er nicht in seiner Muttersprache schrieb, musste er die Sprache der Gebildeten seiner Zeit bevorzugen, nämlich Latein. He continued: This Saknussemm was a learned; and then, if he did not write in his mother tongue, he had to choose preferably the language of the educated people of his age, namely the Latin. Folytatta: Ez a Saknussemm tudós volt; majd, ha nem az anyanyelvén írt, lehetőleg az ő korának képzett embereinek, nevezetesen a latin nyelvét kellett választania. Se sbaglio tenterò col francese, lo spagnolo, I’italiano, il greco e l’ebraico. Wenn ich falsch liege, versuche ich es mit Französisch, Spanisch, Italienisch, Griechisch und Hebräisch. If I'm wrong I'll try French, Spanish, Italian, Greek and Hebrew. Ha tévedek, megpróbálom francia, spanyol, olasz, görög és héber nyelvet. Ma gli scienziati del XVI secolo generalmente scrivevano in latino. Aber die Wissenschaftler des 16. Jahrhunderts schrieben im Allgemeinen auf Latein. But 16th century scientists generally wrote in Latin. Quindi ho il diritto di affermare a priori: questo è latino! Ich habe also das Recht, a priori zu sagen: Das ist Latein! So I have the right to say a priori: this is Latin! Tehát jogom van előzetesen mondani: ez latin! Feci un salto sulla sedia. Ich sprang auf den Stuhl. I jumped in the chair. Ugrottam a székre. I miei ricordi di latinista si ribellavano all’insinuazione che quella serie di parole contorte potessero appartenere alla musicalissima lingua di Virgilio. Meine lateinischen Erinnerungen rebellierten gegen die Unterstellung, dass diese Reihe verdrehter Wörter zu der sehr musikalischen Sprache Virgils gehören könnte. My memories of Latinist rebelled against the insinuation that that series of twisted words could belong to the musical language of Virgil. Latin Latin emlékeim lázadtak annak ellenére, hogy a csavart szavak sorozata Virgil nagyon zenei nyelvéhez tartozhat. Per esser latino, è latino, riprese lo zio. To be Latin, it's Latin, the uncle said. Être latin, il est latin, reprit son oncle. Ma è latino contraffatto. But it is counterfeit Latin. De hamis latin. Adesso ci siamo! Now we are there! Nous y sommes maintenant ! pensai. I thought. Se riuscirai a trovare l’originale sarai proprio bravo, caro zio. If you can find the original you'll be really good, dear uncle. Esaminiamo con calma la situazione, e mentre diceva queste parole mi prese di mano il foglio su cui avevo scritto. Wir begutachten ruhig die Lage, und während er diese Worte sagte, nahm er mir das Papier, auf das ich geschrieben hatte, aus der Hand. Let us examine the situation calmly, and as he was saying these words, I take the paper on which I had written. Vizsgáljuk meg nyugodtan a helyzetet, és amikor ezeket a szavakat mondta, elvettem a lapot, amelyre írtam. Ecco una serie di 132 lettere che si presentano in gran disordine apparente. Here is a series of 132 letters that appear in great apparent disorder. Itt található egy 132 betűs sorozat, amelyek nagy nyilvánvaló rendellenességben jelennek meg. Vi sono parole in cui si incontrano solo consonanti come la prima m.rnlls, altre invece in cui le vocali abbondano, per esempio la quinta unteief, o la penultima, oseibo. There are words in which only consonants meet like the first m.rnlls, others in which vowels abound, for example the fifth unteief, or the penultimate, oseibo. Vannak szavak, amelyekben csak olyan mássalhangzókat találunk, mint az első m.rnlls, más szavakban, amelyekben magánhangzók vannak, például az ötödik unteiban vagy az utolsó előtti oseibo-ban. Ora questa disposizione non può essere casuale: è prodotta matematicamente dalla ignota ragione che ha ispirato la successione di queste lettere. Now this disposition can not be random: it is mathematically produced by the unknown reason that inspired the succession of these letters. Ez az elrendezés nem lehet véletlen: matematikailag az ismeretlen okból származik, amely inspirálta ezeknek a betűknek az egymást követését. Credo di poter affermare con sicurezza che la frase originale deve essere stata scritta regolarmente, poi scomposta secondo una legge che dobbiamo trovare. I think I can say with confidence that the original sentence must have been written regularly, then decomposed according to a law that we must find. Úgy gondolom, hogy biztonságosan mondhatom, hogy az eredeti mondatot rendszeresen meg kellett volna írni, majd azt egy törvénynek megfelelően kell lebontani, amelyet meg kell találnunk. Se uno scopre la chiave di questo messaggio cifrato, potrà leggerlo correntemente. If one discovers the key to this encrypted message, he will be able to read it fluently. Ma quale sarà questa chiave? But what will this key be? Ce l’hai tu la chiave, Non risposi niente a questa domanda. You have the key to it, I answered nothing to this question. Vous avez la clé, je n'ai pas répondu à cette question. Megvan a kulcsod, nem válaszoltam erre a kérdésre. Avevo una eccellente ragione: stavo guardando un bel ritratto che era appeso al muro, il ritratto di Grauben. I had an excellent reason: I was looking at a beautiful portrait that was hung on the wall, the portrait of Grauben. Kiváló okom volt: egy szép, a falon lógó, Grauben-portréra néztem. La figlioccia dello zio si trovava in quel momento ad Altona presso una sua parente. The uncle's goddaughter was at that moment in Altona near a relative of his. La sua lontananza mi rendeva triste perché... e va bene, ve lo confesserò! His distance made me sad because ... and that's okay, I'll confess it! Távolsága szomorúságot okozott, mert ... és ez rendben van, bevallom! Io e la bella virlandese ci volevamo bene con tutta la paziente flemma dei tedeschi. Me and the pretty Russian we loved each other with all the patient phlegm of the Germans. A gyönyörű vírus és én imádtuk egymást a németek összes beteg váladékával. Senza che lo zio sapesse nulla, ci eravamo fidanzati. Without his uncle knowing anything, we were engaged. Anélkül, hogy nagybátyám bármit is tudna volna, elbonyolódtunk. Lo zio era troppo attaccato alla geologia per capirci. Uncle was too attached to geology to understand us. Grauben era una gran bella ragazza: bionda, con gli occhi azzurri, col carattere piuttosto riservato e chiuso; eppure mi voleva molto bene. Grauben was a very beautiful girl: blond, with blue eyes, with a rather reserved and closed character; yet he loved me very much. Grauben était une très belle fille : blonde, aux yeux bleus, au caractère plutôt réservé et fermé ; pourtant il m'aimait beaucoup. Grauben nagyon szép lány volt: szőke, kék szemű, meglehetősen fenntartott és zárt karakterű; mégis nagyon szerette. Da parte mia l’adoravo, se questo verbo esistesse nella lingua tedesca. For my part I adored her, if this verb existed in the German language. Pour ma part j'ai adoré, si ce verbe existait dans la langue allemande. A magam részéről imádtam, ha ez az ige létezett német nyelven. L’immagine della mia graziosa virlandese mi aveva fatto sognare a occhi aperti trasportandomi nell’universo della fantasia e dei ricordi. The image of my pretty dutchman had made me daydream transporting me into the universe of fantasy and memories. Csinos vírusom képe álmodozássá tett engem, a fantázia és az emlékek világegyetemébe szállítva. Rividi la mia fedele compagna di giochi e di studi. I saw my faithful companion of games and studies. Megint láttam a hűséges játéktársaimat és a hallgatóimat. Mi aiutava ogni giorno a tenere in ordine i preziosi minerali dello zio e vi attaccava i cartellini in mia compagnia. He helped me every day to keep my uncle's precious minerals in order, and attached the tags to my company. Minden nap segített nekem nagybátyám értékes ásványi anyagainak rendben tartásában, és a cégemhez csatolta a címkéket. Era anche lei una mineralogista, la signorina Grauben! She was also a mineralogist, Miss Grauben! Avrebbe potuto dare lezioni a un professore universitario. He could give lessons to a university professor. Előadást tarthatott volna egy egyetemi tanárról. Le piaceva molto approfondire i più ardui problemi scientifici. She liked very much to investigate the most difficult scientific problems. Nagyon szeretett volna megvizsgálni a legnehezebb tudományos problémákat. Quante dolcissime ore avevamo passato a studiare insieme! How many sweet hours we had spent studying together! E quante volte avevo invidiato la sorte delle pietre insensibili che erano sfiorate dalle sue tenere manine! And how many times had I envied the fate of the insensitive stones that were touched by his tender little hands! És hányszor irigylem a sovány kövek sorsát, amelyeket megérintett az ő gyengéd keze! Quando veniva l’ora della ricreazione uscivamo insieme, ci incamminavamo per gli ombreggiati viali dell’Alster e andavamo al vecchio mulino incatramato, così suggestivo, all’altra estremità del lago. When it was time for recreation we went out together, we walked along the shaded avenues of the Alster and we went to the old, enchanted mill at the other end of the lake. Amikor eljött a kikapcsolódás ideje, együtt mentünk ki, sétáltunk át az árnyékos Alster utcákon és a tó másik végén található szuggesztív öreg kátrányüzembe mentünk. Strada facendo chiacchieravamo tenendoci per la mano. Along the way we were talking, holding our hands. Sur le chemin, nous avons bavardé main dans la main. Quando eravamo arrivati in riva all’Elba, davamo la buona sera ai cigni che nuotavano tra le grandi ninfee bianche e ritornavamo in città col vaporetto. When we had arrived on the shore of Elba, we gave a good evening to the swans that swam among the big white water lilies and we returned to the city with the vaporetto. Amikor megérkeztünk az Elba partjára, jó estét mondtunk a hattyúknak, amelyek úsztak a nagy fehér tavirózsa között, és a vaporettoval visszatértünk a városba. Ero arrivato proprio a questo punto culminante del mio sogno, quando lo zio batté un pugno sul tavolino e mi riportò violentemente alla realtà. I had arrived at this climax of my dream, when my uncle struck a fist on the table and brought me back to reality. Az álmom nagyon csúcspontjára érkeztem, amikor nagybátyám ütötte az asztalt, és erőszakosan visszahozott a valósághoz. Vediamo... la prima idea che viene in mente per camuffare le parole d’una frase è, mi pare, quella di scriverla verticalmente anziché in modo orizzontale. Let's see ... the first idea that comes to mind to disguise the words of a sentence is, I think, to write it vertically instead of horizontally. Lássuk ... az első ötlet, amelyre eszembe jut egy mondat szavának álcázása, számomra úgy tűnik, hogy függőlegesen, nem pedig vízszintesen írja. Perbacco! Wow! Azta! pensai. I thought. Vediamo se questo sistema funziona. Let's see if this system works. Axel, scrivi una frase qualunque su quel pezzo di carta; ma invece di sistemare le lettere delle parole una dopo l’altra in senso orizzontale, mettile in successione in senso verticale, in modo da poter riunire le lettere in gruppi di cinque o sei. Axel, write any phrase on that piece of paper; but instead of arranging the letters of the words one after the other horizontally, place them in succession vertically, so that you can gather the letters in groups of five or six. Axel, írjon bármilyen mondatot erre a papírlapra; hanem ahelyett, hogy a szavak betűit egymás után vízszintesen rendezné, helyezze egymás után függőlegesen egymás után, hogy öt vagy hat csoportba sorolhassa a betűket. Mi resi conto di quello che desiderava e subito scrissi dall’alto in basso: Tiomca iobiod vmealb oonpae gleiGn lt,cr! I realized what he wanted and immediately wrote down: Tiomca iobiod vmealb oonpae gleiGn lt, cr! Rájöttem, mit akar, és azonnal felülről lefelé írtam: Tiomca iobiod vmealb oonpae gleiGn lt, cr! Va bene, fece il professore senza leggere quello che scrivevo. All right, the professor said without reading what I wrote. D'accord, dit le professeur sans lire ce que j'écrivais. Adesso metti le parole su una riga orizzontale. Now put the words on a horizontal line. Obbedii e ottenni la frase seguente: Tiomca iobioa vmealb oonpae gleiGn It,cr! I obeyed and got the following sentence: Tiomca iobioa vmealb oonpae gleiGn It, cr! Engedelmeskedtem, és kaptam a következő mondatot: Tiomca iobioa vmealb oonpae gleiGn It, cr! Benissimo! Very well! approvò lo zio. his uncle approved. jóváhagyta nagybátyját. E mi tolse il foglietto dalle mani. And he took the piece of paper from my hands. És kivette a papírdarabot a kezemből. Ecco assomiglia già a quel vecchio documento; le vocali e le consonanti sono raggruppate con lo stesso disordine. Here is already similar to that old document; vowels and consonants are grouped with the same disorder. Ecco ressemble déjà à ce vieux document ; voyelles et consonnes sont groupées dans le même désordre. Itt néz ki, mint egy régi dokumentum; az magánhangzók és mássalhangzók ugyanazon rendellenességgel vannak csoportosítva. Vi sono anche maiuscole e segni di interpunzione proprio in mezzo alle parole esattamente come nella pergamena di Saknussemm! There are also capital letters and punctuation marks right in the middle of words exactly like in Saknussemm's parchment! Il y a aussi des majuscules et des signes de ponctuation en plein milieu des mots exactement comme dans le parchemin de Saknussemm ! A szavak közepén is vannak nagybetűk és írásjelek, pontosan úgy, mint a Saknussemm tekercsében! Devo ammettere che quelle considerazioni mi sembrarono molto ingegnose. I must admit that these considerations seemed very ingenious to me. Ora, continuò rivolgendosi a me direttamente, per leggere la frase che hai scritto, e che io non conosco, mi basterà prendere in successione la prima lettera d’ogni singola parola, poi la seconda, poi la terza, e così di seguito. Now, he continued to address me directly, to read the sentence you wrote, and which I do not know, I just have to take the first letter of each word in succession, then the second, then the third, and so on. Most folytatta a közvetlen fordulást hozzám, hogy olvassa el a mondatot, amelyet írt, és amelyet én nem tudok, csak vegye egymás után minden szó első betűjét, majd a második, aztán a harmadik, és így tovább. E lo zio, con suo grande stupore, e mio ancor maggiore! And the uncle, to his amazement, and my even greater! Et l'oncle, à son grand étonnement, et le mien encore plus grand ! És nagybátyja, csodálkozva, és még engem is! lesse: Ti voglio molto bene, mia piccola Grauben! read: I love you very much, my little Grauben! il lut : Je t'aime beaucoup, mon petit Grauben ! olvassa: Nagyon szeretlek, kis Grauben! Come sarebbe?! How would it be ?! Hogy lenne ?! esclamò il professore. the professor exclaimed. Eh, sì, senza volerlo, senza accorgermene, da quell’innamorato sventato che ero, avevo scritto una frase compromettente. Oh yes, without wanting it, without realizing it, from that fooled sweetheart I was, I had written a compromising sentence. Eh oui, sans le vouloir, sans m'en rendre compte, en amoureux téméraire que j'étais, j'avais écrit une phrase compromettante. Nos, igen, anélkül, hogy meg kellett volna volna, és nem jött rá, kompromisszumos mondatot írtam annak a fóliázott szeretőnek, aki voltam. Ah! Ah! Allora ami Grauben? So you love Grauben? Alors vous aimez Grauben ? proseguì col classico tono di tutti i tutori di questo mondo. he went on with the classic tone of all the guardians of this world. continua-t-il sur le ton classique de tous les précepteurs de ce monde. folytatta a világ összes oktatójának klasszikus hangját. Sì... no... balbettai. Yes ... no ... I stammered. Igen ... nem ... dadogtam. Ami Grauben... ripeté macchinalmente. Love Grauben ... he repeated mechanically. Tu aimes Grauben… répéta-t-il machinalement. Benissimo, voglio dire, applichiamo lo stesso metodo al documento. Very well, I mean, we apply the same method to the document. Rendben, úgy értem, alkalmazzuk ugyanazt a módszert a dokumentumra. Ricaduto nella sua mania indagatrice, lo zio s’era già scordato le mie parole imprudenti. Fallen back into his inquisitive mania, my uncle had already forgotten my imprudent words. Retombé dans sa manie d'investigation, mon oncle avait déjà oublié mes paroles imprudentes. Amikor visszament a kíváncsi mániaba, nagybátyja már elfelejtette óvatlan szavaimat. Dico imprudenti perché la testa d’uno scienziato non poteva forse capire le cose del cuore. I say imprudent because the head of a scientist could not possibly understand the things of the heart. Azt mondom, hogy óvatos, mert egy tudós feje nem értette meg a szív dolgait. Ma per fortuna la smania di fare la scoperta del significato nascosto nel documento prevalse in lui. But luckily the urge to make the discovery of the hidden meaning in the document prevailed in him. De szerencsére a dokumentumban rejtett jelentés felfedezésének vágya érvényesült benne. Al momento di fare la sua esperienza più significativa, gli occhi del professor Lidenbrock mandavano lampi attraverso gli occhiali. At the time of his most significant experience, Professor Lidenbrock's eyes flashed through his glasses. Le sue dita ebbero un leggero tremito quando prese la vecchia pergamena. His fingers trembled slightly as he took the old parchment. Ujjai kissé remegtek, amikor elvette a régi pergament. Era profondamente commosso. Er war tief bewegt. He was deeply moved. Mélyen megindult. Poi tossì con forza e con voce solenne, leggendo in successione la prima lettera e poi la seconda d’ogni parola, mi dettò la frase seguente: mmessunkaSenrA.icefdoKsegnittamurtn ecertserrette,rotaivsadua,edneesedsadne lacartniiilu JsiratracSarbmutabiledmek meretarcsilucoYsleffenSnJ Mentre finivo di scrivere, confesso d’essermi sentito emozionato. Then he coughed loudly and solemnly, reading in succession the first letter and then the second of each word, he dictated the following sentence: mmessunkaSenrA.icefdoKsegnittamurtn ecertserrette, rotaivsadua, edneesedsadne lacartniiilu JsiratracSarbmutabiledmek meretarcsilucoYsleffenSnJ While I was writing, I confess that I am felt excited. Puis il toussa avec force et d'une voix solennelle, lisant successivement la première lettre puis la seconde de chaque mot, il me dicta la phrase suivante : mmesunkaSenrA.icefdoKsegnittamurtn ecertserrette,rotaivsadua,edneesedsadne lacartniiilu JsiratracSarbmutabiledmek meretarcsilucoYsleffenSnJ que je me sentais excité. Ezután erőteljesen köhögött, és ünnepélyes hangon, az első betűt, majd a szót egymás után követő második olvasásával diktálta a következő mondatot: mmessunkaSenrA.icefdoKsegnittamurtn ecertserrette, rotaivsadua, edneesedsadne lacartniiilu JsiratracSarbmutabiledmeks izgatottan éreztem magam. Le lettere dettate una per una non mi avevano suggerito alcun significato; mi aspettavo dunque che il professore lasciasse uscire dalle labbra con la sua solita magniloquenza una stupenda frase latina. Die einzeln diktierten Buchstaben hatten mir keinen Sinn nahegelegt; Ich erwartete daher, dass der Professor mit seiner üblichen Grandeloquenz einen stupenden lateinischen Satz über seine Lippen gleiten lassen würde. The letters dictated one by one had not suggested any meaning to me; I therefore expected that the professor would let out a stupendous Latin phrase with his usual magniloquence. Invece... e chi se lo sarebbe mai aspettato? Stattdessen... und wer hätte das je erwartet? Instead ... and who would have expected it? Ehelyett ... és ki számíthatott volna rá? Un pugno da scaricatore di porto fece traballare il tavolino. Der Punsch eines Hafenarbeiters erschütterte den Tisch. A portfobler's fist wrenched the table. Le coup de poing d'un débardeur a secoué la table. Egy kikötő ürítője ütközött az asztalra. L’inchiostro schizzò fuori dal calamaio, la penna mi scappò di mano. Tinte spritzte aus dem Tintenfass, die Feder flog mir aus der Hand. The ink darted out of the inkwell, the pen slipped from my hand. A tinta kiömlött a tintaterületről, a toll kifutott a kezemből. Lo zio gridò: Non ci siamo! Uncle shouted: We're not here! Bácsi kiabált: Nem vagyunk ott! Non ha senso! It does not make sense! Cela n'a aucun sens! Ennek nincs értelme! Poi, attraversando lo studio con la velocità d’una palla da cannone, scendendo le scale come una valanga, si precipitò in Konigstrasse e se la dette a gambe levate. Then, crossing the studio with the speed of a cannonball, descending the stairs like an avalanche, he rushed into Konigstrasse and gave it up. Puis, traversant le cabinet à la vitesse d'un boulet de canon, descendant l'escalier comme une avalanche, il se précipita dans la Königstrasse et s'enfuit. Aztán az ágyúgolyó sebességével átlépve a lépcsőn, mint egy lavina, lement a lépcsőn, beugrott a Konigstrasse-ba, és felfelé indult. Capitolo 4. E' andato via? He is gone? Il est parti? Elment? gridò Marthe, che era accorsa al fracasso del portone sulla strada. shouted Marthe, who had come to the noise of the door on the street. s'écria Marthe, qui s'était précipitée pour entendre le fracas de la porte sur la rue. - kiáltotta Marthe, aki az utca ajtójának ütközéséhez rohant. Era stato richiuso con tanta grazia che la casetta aveva tremato. It had been closed so gracefully that the cottage had trembled. Il avait été fermé si gracieusement que la maison trembla. Annyira kecsesen bezárták, hogy a ház remegett. Sì, risposi. Yes, I answered. Igen, válaszoltam. Se n’è proprio andato. He's really gone. Il est juste parti. Tényleg elment. Ma... e il pranzo? But ... and lunch? Mais... et le déjeuner ? Non pranzerà. He will not have lunch. Nem fog ebédelni. E la cena? And dinner? Non cenerà. It will not dine. Come? Such as? Comme, comment? disse Marthe congiungendo le mani. Marthe said, joining his hands. No, cara la mia Marthe: non mangerà più. No, my dear Marthe: he will not eat again. Anzi nessuno mangerà più in questa casa. Indeed no one will eat more in this house. Lo zio Lidenbrock ci terrà tutti digiuni fino al momento in cui avrà decifrato un vecchio scartafaccio di cui non si capisce niente! Onkel Lidenbrock wird uns alle hungern lassen, bis er ein altes Stück Papier entziffert hat, von dem wir nichts verstehen! Uncle Lidenbrock will keep us all fasts until the moment he has deciphered an old scratchpad of which nothing is understood! Lidenbrock bácsi mindannyian böjtöl minket mindaddig, amíg egy régi papírlapot megfejtette, amelynek semmit sem értnek! Gesù! Jesus! E allora non ci resta che crepare di fame. So we just have to die of hunger. Et puis nous n'avons plus qu'à mourir de faim. És akkor csak éhez kell meghalnunk. Non osai confermarle che, data la testardaggine dello zio, quel destino appariva come inevitabile. I did not dare to confirm that, given the uncle's stubbornness, that fate seemed inevitable. Nem mertem megerősíteni, hogy a nagybácsi makacssága miatt ez a sors elkerülhetetlennek tűnt. Terribilmente preoccupata, la vecchia serva tornò in cucina. Terribly worried, the old servant returned to the kitchen. Terriblement inquiète, la vieille servante retourna dans la cuisine. Guaiva come una cagna. Guaiva like a bitch. Il gémit comme une chienne. - ordította, mint egy kurva. Rimasto solo mi venne il pensiero di andare a riferire ogni cosa a Grauben. I was left alone thinking of going to report everything to Grauben. Egyedül maradtam azzal a gondolattal, hogy mindent jelentenek Graubennek. Ma come fare a lasciar la casa? But how do you leave the house? De hogyan hagyod el a házat? Il professore poteva ritornare da un momento all’altro. The professor could come back at any moment. E se m’avesse chiamato? What if he called me? Mi lenne, ha felhívna? E se avesse voluto ricominciare da capo quel logogrifamento a cui nemmeno il vecchio Edipo sarebbe stato capace di trovare una soluzione? What if he wanted to start the logotype from which even the old Oedipus would not have been able to find a solution? Mi lenne, ha újból meg akarja kezdeni a logogrift, amelyre még a régi Oidipus sem lett volna képes megoldást találni? Se mi chiamava e non mi trovava in casa, che avrebbe fatto? If he called me and he did not find me at home, what would he do? Mit csinálna, ha felhívott, és nem találna otthon? Era meglio rimanere. It was better to stay. Un mineralogista di Besancon ci aveva appena mandato una collezione di geodi silicei, raggruppamenti irregolari di cristalli nella pietra silice, che dovevano essere classificati. A mineralogist from Besancon had just sent us a collection of siliceous geodes, irregular groups of crystals in the silica stone, which had to be classified. Egy Besanconból származó ásványtársa éppen elküldte nekünk a szilícium-dioxid-geodák gyűjteményét, a szilika kőben lévő szabálytalan kristálycsoportokat, amelyeket osztályozni kellett. Mi misi al lavoro. I went to work. Elmentem dolgozni. Ripulii, misi l’etichetta e disposi nella loro vetrina tutte quelle pietre cave, dentro le quali vibravano minuscoli, infiniti cristalli. I cleaned up, put the label and placed all those hollow stones in their window, inside which tiny, infinite crystals vibrated. Ma questo lavoro non mi distraeva dai miei pensieri. But this work did not distract me from my thoughts. De ez a munka nem vonta el figyelmét a gondolataimtól. La faccenda di quel vecchio documento continuava stranamente a preoccuparmi; mi ribolliva in testa, mi sentivo un non so che, presentivo una catastrofe molto prossima. The matter of that old document strangely continued to worry me; it boiled in my mind, I felt I do not know that, I presented a very near catastrophe. A régi dokumentum kérdése továbbra is furcsán aggasztott; robbant a fejemben, úgy éreztem, hogy nem tudom, nagyon közel álltam a katasztrófának. Dopo un’ora i geodi erano perfettamente in ordine nella vetrina. Nach einer Stunde lagen die Geoden tadellos in der Vitrine. After an hour the geodes were perfectly tidy in the window. Au bout d'une heure, les géodes étaient en parfait état dans la vitrine. Egy óra elteltével a geodák tökéletesen rendben voltak a kirakatban. Mi buttai allora io, nella vecchia poltrona di Utrecht, con le braccia penzoloni e la testa all’indietro. I then threw myself into the old Utrecht armchair, arms dangling and head back. Akkor az öreg Utrecht fotelbe dobtam magam, a karjaim lefelé lógva, és a fejem háttal. Accesi la pipa dal lungo cannello ricurvo, che aveva scolpita sul cannello una voluttuosa najade sdraiata con indolenza; mi divertii poi a seguire con lo sguardo la carbonizzazione che lentamente trasformava la najade in una negretta. I lit the pipe with its long curved torch, which had carved a voluptuous najade on its torch, reclining with indolence; I then had fun watching the carbonization that slowly turned the najade into a nigger. Megvilágítottam a csövet a hosszú, ívelt fáklyával, amely egy érzéki najade-t faragott el, amely kétségtelenül feküdt a fáklyán; Aztán élveztem a szememmel azt a szénsavasodást, amely lassan átalakította a najade fekete lányrá. Ogni tanto mi mettevo ad ascoltare se si sentiva rumore di passi su per le scale. Occasionally I would listen to if you could hear footsteps up the stairs. De temps à autre, j'écoutais des bruits de pas dans les escaliers. Időnként hallgatnék, ha a lépcsőn lépések hallanak. Ma niente. But nothing. Dove sarà stato lo zio in quel momento? Where was Uncle at that moment? Où était l'oncle à ce moment-là ? Hol volt a nagybátyja abban a pillanatban? Me lo immaginavo mentre correva sotto gli alberi del bel viale di Altona gesticolando, battendo contro i muri col bastone, frustando l’erba delle aiuole con un violento movimento del braccio, decapitando i cardi e turbando il riposo delle cicogne solitarie. I imagined it as he ran under the trees of the beautiful avenue of Altona gesturing, beating against the walls with his cane, whipping the grass of the flower beds with a violent movement of his arm, beheading the thistles and disturbing the rest of the lonely storks. Elképzeltem, ahogy futott az Altona gyönyörű sugárút fáinak alatt, intett, botjával verte a falakat, a kar heves mozdulatával megverte a virágágyások fűjét, elbomlotta a bogáncokat és zavarták a magányos gólyák többi részét. Sarebbe ritornato a casa con l’aria trionfante o scoraggiata? Würde er triumphierend oder entmutigt nach Hause zurückkehren? Would he return home with a triumphant or discouraged air? Visszatér-e haza diadalmas vagy elriasztott levegővel? Chi avrebbe vinto? Who would have won? Ki nyerne? lui o il segreto? him or the secret? Rivolgevo a me stesso queste domande, quando presi distrattamente il foglio tra le mani. I addressed these questions to myself, when I absently took the paper in my hands. Ezeket a kérdéseket feltettem magamra, amikor távollétemben elvettem a papírt a kezembe. Mi ripetevo: che cosa significherà? Ich wiederholte mir: Was wird es bedeuten? I repeated to myself: what will it mean? Cercai di riunire le lettere in modo da formare parole di senso compiuto. Ich habe versucht, die Buchstaben zu sinnvollen Wörtern zusammenzufügen. I tried to put the letters together so as to form words of meaning. Megpróbáltam összegyűjteni a betűket, hogy teljes jelentésű szavakat képezzenek. Niente da fare. No way. Semmiképpen. Provai a riunirle a gruppi di tre, di quattro, di cinque, di sei lettere: niente, non ricavai niente che avesse un senso. Ich habe versucht, sie in Gruppen von drei, vier, fünf, sechs Buchstaben zusammenzufassen: nichts, ich habe nichts Sinnvolles herausbekommen. I tried to put them together in groups of three, four, five, six letters: nothing, I did not get anything that made sense. Megpróbáltam három, négy, öt, hat betűből álló csoportokba összegyűjteni őket: semmi, nincs semmi értelme. Vi erano però la quattordicesima, la quindicesima e la sedicesima che formavano la parola inglese ice, che vol dire ghiaccio. Es gab jedoch das vierzehnte, fünfzehnte und sechzehnte, die das englische Wort Eis bildeten, was Eis bedeutet. There were however the fourteenth, fifteenth and sixteenth which formed the English word ice, which means ice. Cependant, il y avait les quatorzième, quinzième et seizième qui formaient le mot anglais ice, qui signifie glace. L’ottantaquattresima, l’ottantacinquesima e l’ottantaseiesima formavano la parola sir. The eighty-fourth, eighty-fifth and eighty-sixths formed the word sir. Infine, nel corpo del documento alla terza riga notai le parole latine rota, mutabile, ira, nec, atra. Schließlich bemerkte ich im Hauptteil des Dokuments in der dritten Zeile die lateinischen Wörter rota, mutabile, ira, nec, atra. Finally, in the body of the document on the third line I noticed the Latin words rota, mutabile, ira, nec, atra. Diavolo, pensai, queste ultime parole sembrerebbero dar ragione allo zio riguardo la lingua del documento! Hell, I thought, these last words would seem to agree with the uncle about the language of the document! Merde, pensai-je, ces derniers mots sembleraient donner raison à mon oncle quant à la langue du document ! A pokolba, gondoltam, ezek az utolsó szavak úgy tűnnek, hogy okot adnak a bácsinak a dokumentum nyelvén! Inoltre alla quarta riga vedo anche la parola luco, cioè bosco sacro. Außerdem sehe ich in der vierten Zeile auch das Wort luco, also heiliges Holz. Also in the fourth row I also see the word luco, that is sacred forest. Ezenkívül a negyedik sorban a luco szót is látom, azaz szent fa. E' anche vero però che alla terza riga si legge la parola tabiled di struttura tipicamente ebraica. Richtig ist aber auch, dass wir in der dritten Zeile das Wort „tabled“ mit einer typisch jüdischen Struktur lesen. It is also true, however, that on the third line we read the word tabiled of a typically Hebrew structure. Cependant, il est également vrai que dans la troisième ligne, nous lisons le mot déposé avec une structure typiquement juive. Az is igaz, hogy a harmadik sor a tipikusan zsidó tabiled szót tartalmazza. E all’ultima riga i vocaboli mer, arc, mère sono schiettamente francesi. Und in der letzten Zeile sind die Worte mer, arc, mère rein französisch. And on the last line the words mer, arc, mère are clearly French. És az utolsó sorban a mer, arc, mère szavak őszintén franciaak. Che rompicapo diabolico! Was für ein teuflisches Rätsel! What a diabolical puzzle! Micsoda átkozott puzzle! Quattro diverse lingue in quella frase assurda. Four different languages in that absurd sentence. Che rapporto poteva esserci tra ghiaccio, signore, collera, crudele, bosco sacro, mutabile, madre, arco o mare? Welche Beziehung könnte zwischen Eis, Herr, Zorn, Grausamkeit, heiligem Holz, Veränderlich, Mutter, Bogen oder Meer bestehen? What relationship could there be between ice, sir, anger, cruel, sacred, changeable forest, mother, arch or sea? Milyen kapcsolat lehet a jég, ura, harag, kegyetlen, szent, megváltoztatható erdő, anya, boltív vagy a tenger között? Solo la prima e l’ultima si accostavano facilmente: non c’era da meravigliarsi se in un documento scritto in Islanda si facesse riferimento a un mare di ghiaccio. Nur der erste und der letzte kamen problemlos zusammen: Kein Wunder, dass in einem in Island verfassten Dokument von einem Eismeer die Rede war. Only the first and last approached easily: it was no wonder that in a document written in Iceland reference was made to a sea of ice. Csak az első és az utolsó jött könnyedén össze: nem volt csoda, hogy egy Izlandon írt dokumentum a jég tengerére utalt. Ma da questo ad aver trovato la chiave per interpretare il crittogramma, ci correva. But from this he found the key to interpreting the cryptogram, he ran there. Mais de là à avoir trouvé la clé pour interpréter le cryptogramme, il courut. Mi dibattevo dunque contro una difficoltà insolubile; il mio cervello era in ebollizione; gli occhi avrebbero bucato il foglio; le centotrentadue lettere sembrava che mi ballassero il valzer attorno come quelle goccioline argentee che sembra si smuovano nell’aria attorno alla nostra testa, quando il sangue vi affluisce con eccessiva rapidità. Ich kämpfte also gegen eine unlösbare Schwierigkeit; mein Gehirn kochte; die Augen würden das Laken durchbohren; die einhundertzweiunddreißig Buchstaben schienen um mich herumzutanzen wie diese silbernen Tröpfchen, die sich in der Luft um unsere Köpfe zu bewegen scheinen, wenn das Blut zu schnell in sie hineinströmt. I therefore struggled against an insoluble difficulty; my brain was boiling; the eyes would have pierced the paper; the hundred and thirty-two letters seemed to dance around me like those silver droplets that seem to move in the air around our heads, when the blood rushes in too quickly. Ezért megoldhatatlan nehézségekkel küzdöttem; az agyam forrott; a szemek áttörték volna a lapot; a harminckettő betû úgy tűnt, hogy körözöm körülöttem, mint azok az ezüstcseppek, amelyek úgy tűnik, hogy a fejünk körül mozognak a levegőben, amikor a vér túl gyorsan beleáramlik ebbe. Ero in preda a una sorta d’allucinazione; mi pareva di soffocare: avevo bisogno d’aria. I was prey to a sort of hallucination; it seemed to me to suffocate: I needed air. Mi feci vento macchinalmente con quei fogli di carta, di cui si presentarono ai miei occhi successivamente diritto e rovescio. Ich fächelte mich mechanisch mit jenen Blättern, die sich nacheinander auf der Vorder- und Rückseite meinen Augen darboten. I made myself wind mechanically with those sheets of paper, which appeared to my eyes afterwards right and wrong. Con quanta meraviglia m’accorsi che in uno di questi veloci movimenti, nell’attimo in cui il rovescio era rivolto verso di me, apparivano parole perfettamente leggibili, parole latine, tra cui craterem e terrestre! Mit welcher Verwunderung stellte ich fest, dass bei einer dieser schnellen Bewegungen in dem Moment, in dem die Rückseite zu mir gedreht wurde, perfekt lesbare Wörter erschienen, lateinische Wörter, darunter auch krater und terrestrisch! How marvelously I realized that in one of these fast movements, in the moment when the reverse was turned towards me, perfectly legible words appeared, Latin words, including craterem and terrestrial! Avec quel étonnement je me rendis compte que dans l'un de ces mouvements rapides, au moment où l'inverse se tournait vers moi, des mots parfaitement lisibles apparaissaient, des mots latins, dont craterem et terrestre ! La mia mente s’illuminò di colpo. Mein Verstand leuchtete plötzlich auf. My mind suddenly brightened. Az agyam hirtelen felderült. Questi indizi bastarono a farmi intravedere la verità. Diese Hinweise reichten aus, um mir einen Einblick in die Wahrheit zu geben. These clues were enough for me to glimpse the truth. Ezekre a nyomokra elegendő volt, hogy látjam az igazságot. Avevo decifrato il crittogramma. Ich hatte das Kryptogramm entschlüsselt. I had deciphered the cryptogram. Megfejtem a kriptogramot. Per capire quel documento non era neanche necessario leggerlo attraverso il retro del foglio! Um dieses Dokument zu verstehen, war es nicht einmal notwendig, es durch die Rückseite des Papiers zu lesen! To understand that document it was not even necessary to read it through the back of the sheet! Pour comprendre ce document, il n'était même pas nécessaire de le lire au dos du papier ! Poteva essere letto correntemente così com’era, così come m’era stato dettato. Es konnte flüssig gelesen werden, so wie es mir diktiert wurde. It could be read fluently as it was, just as it had been dictated to me. Úgy lehetett volna olvasni, ahogy van, ahogy nekem diktálták. Si avveravano dunque tutte le ingegnose supposizioni del professore. So bewahrheiteten sich alle genialen Vermutungen des Professors. So all the ingenious suppositions of the professor were made. Ainsi toutes les suppositions ingénieuses du professeur se réalisaient. Ezért a professzor összes zseniális feltételezése teljesült. Aveva avuto ragione sia per quanto riguardava la disposizione delle lettere che per la lingua del documento! Er hatte sowohl in der Anordnung der Briefe als auch in der Sprache des Dokuments recht gehabt! He had been right both as regards the disposition of the letters and the language of the document! ¡Tenía razón tanto con respecto a la disposición de las letras como al idioma del documento! Il avait eu raison tant dans l'agencement des lettres que dans la langue du document ! Per un soffio non era riuscito a leggere questa frase latina, e quel soffio... a me l’aveva offerto il caso. By a whisker he could not read this Latin phrase, and that breath ... the case had been offered to me. Con un bigote no podía leer esta frase en latín, y ese aliento ... el caso me había sido ofrecido. D'un cheveu il n'avait pas réussi à lire cette phrase latine, et ce cheveu... le hasard m'avait donné. Immaginatevi quanto ero emozionato! Imagine how excited I was! I miei occhi si confondevano. My eyes were confused. A szemem zavart volt. Non potevo nemmeno leggere. I could not even read. Még csak nem is tudtam olvasni. Avevo steso il foglio sul tavolo: uno sguardo e mi sarei impadronito di quel segreto. I had spread the sheet on the table: a look and I would have taken possession of that secret. Szétteríttem a lemezt az asztalra: egy pillantást vettem volna rá, és ezt a titkot megragadtam volna. Finalmente riuscii a calmarmi. Finally I managed to calm myself. Végül sikerült megnyugodnom. Mi imposi di fare per due volte il giro della stanza allo scopo di distendere i nervi. I forced myself to go around the room twice in order to relax my nerves. Kényszerítettem magamat, hogy kétszer megyek körül a szobában, hogy idegeim ellazuljanak. Poi tornai a sprofondarmi nella grande poltrona. Then I went back to sinking into the big armchair. Aztán visszamentem a nagy fotelbe süllyedni. Dopo aver inspirato profondamente, esclamai: Leggiamo! After inhaling deeply, I exclaimed: Let's read! Miután mélyen belélegeztem, felkiáltottam: Olvassa el! Mi chinai sulla tavola, posi il dito in successione sulle varie lettere e senza fermarmi, senza esitare un attimo, pronunciai tutta la frase a voce alta. Ich beugte mich über den Tisch, legte meine Finger nacheinander auf die verschiedenen Buchstaben und ohne zu zögern, ohne einen Moment zu zögern, sprach ich den ganzen Satz laut aus. I leaned over the table, put my finger in succession on the various letters and without stopping, without hesitating for a moment, I uttered the whole sentence aloud. Az asztal fölé hajoltam, egymás után ujjamra tettem a különféle betűket, és megállás nélkül, egy pillanatig habozás nélkül, kimondtam az egész mondatot. Ma quale stupore, quale paura m’invasero! Aber welche Verwunderung, welche Angst überkam mich! But what amazement, what fear they invaded me! De milyen meghökkent, milyen félelem támadott bennem! Era come se fossi stato colpito da una bastonata in testa. Es war, als hätte man mir einen Stock auf den Kopf geschlagen. It was as if I had been hit by a stick in the head. C'était comme si j'avais été frappé à la tête avec un bâton. Olyan volt, mintha a fejüket ütnék volna. Com’era possibile? Wie war das möglich? How was it possible? Hogy volt ez lehetséges? Era proprio accaduto quel che avevo letto? War das, was ich gelesen hatte, wirklich passiert? Had it happened that I had read? Ce que j'avais lu était-il vraiment arrivé ? Volt-e igazán az, amit olvastam? Un uomo aveva avuto il coraggio temerario di penetrare sino... No e no! Ein Mann hatte den waghalsigen Mut gehabt, bis zu ... Nein, nein! A man had dared enough courage to penetrate ... No and no! Egy embernek merész bátorsága volt behatolni, amíg ... Nem és nem! esclamai, balzando in piedi. rief ich und sprang auf meine Füße. I exclaimed, jumping up. - kiáltottam fel és ugrottam a lábamra. Eh, no! Nun nein! Lo zio non lo saprà! Onkel wird es nicht wissen! Uncle will not know! Oncle ne saura pas ! Bácsi nem fogja tudni! Ci mancherebbe altro che venisse a conoscenza d’un simile viaggio. Es würde ihm fehlen, von einer solchen Reise zu erfahren. We would miss nothing more than to become aware of such a journey. Il lui manquerait d'apprendre un tel voyage. Nem kell mást, mint egy ilyen utazás megtanulását. Di certo poi vorrebbe provarci anche lui! Das möchte er bestimmt auch mal ausprobieren! Of course then he would like to try it too! Természetesen ő is szeretné kipróbálni! E niente potrebbe fermarlo! Und nichts konnte ihn aufhalten! And nothing could stop it! És semmi sem tudta megállítani! Figurarsi, un geologo ostinato come lui! Stellen Sie sich vor, ein hartnäckiger Geologe wie er! Imagine yourself, a stubborn geologist like him! Képzelje el, olyan makacs geológus, mint ő! Partirebbe in ogni caso, nonostante tutto e tutti! Er würde sowieso gehen, trotz allem und jedem! In any case, it would start in spite of everything and everyone! Il partirait quand même, malgré tout et tout le monde ! Mindent és mindenkit ellenére mindenképpen elhagyja! E mi porterebbe con sé. Und er würde mich mitnehmen. And he would take me with him. És ez magával viszem. E non faremmo più ritorno. And we would never return. És soha nem térnénk vissza. Mai, mai! Sohasem! Ero in uno stato di sovraeccitazione che non riesco a descrivere. Ich war in einem Zustand der Übererregung, den ich nicht beschreiben kann. I was in a state of overexcitation that I can not describe. Túlzott izgalomban voltam, amit nem tudok leírni. No, no! Neunte! Non avverrà mai! Es wird nie passieren! Soha nem fog megtörténni! continuai con energia. Ich machte energisch weiter. I continued energetically. Poiché ho il mezzo di impedire che il mio tiranno possa avere un’idea simile, lo farò. Da ich die Mittel habe, um zu verhindern, dass mein Tyrann auf eine solche Idee kommt, werde ich es tun. Since I have the means of preventing my tyrant from having a similar idea, I will do it. Mivel lehetőségem van arra, hogy megakadályozzam a zsarnokom hasonló gondolatát, így lesz. Voltando e rivoltando questo documento potrebbe per caso scoprirne la chiave! Indem er dieses Dokument immer wieder umdreht, entdeckt er zufällig den Schlüssel! Turning and turning over this document could by chance discover the key! A dokumentum fordítása és fordítása véletlenül felfedezheti a kulcsot! Distruggiamolo! Lass es uns zerstören! Pusztítsuk el! Nel caminetto c’era un po' di brace. Im Kamin war etwas Glut. There was a bit of embers in the fireplace. Presi non soltanto quel foglio di carta, ma anche tutta la pergamena di Saknussemm; stavo per buttare con mano febbrile quelle carte sui tizzoni e distruggere così quel pericoloso segreto, quando s’aprì la porta dello studio. Ich nahm nicht nur dieses Blatt Papier, sondern auch das ganze Pergament von Saknussemm; Ich wollte gerade mit fieberhafter Hand diese Papiere in die Glut werfen und damit das gefährliche Geheimnis zerstören, als sich die Tür zum Arbeitszimmer öffnete. I took not only that sheet of paper, but also the whole Saknussemm parchment; I was about to throw those papers on the embers with a feverish hand and thus destroy that dangerous secret when the study door opened. Nemcsak azt a papírlapot, hanem az összes Saknussemm pergamenet is elvettem; A papírokat lázadó kezével akartam dobni és így elpusztítani ezt a veszélyes titkot, amikor a tanulmány ajtaja kinyílt. Entrò mio zio. My uncle came in.