Aiuta! riassunto di "io non ho paura" ?ci sono molti errori?

Ciao! Sono nuova qui, non so se qualcuno di voi potrebbe aiutarmi? Sono tedesca, ma vivo a Granada e studio traduzione e imparo l’italiano da due anni. Devo consegnare un riassunto, ma ho ancora problemi produrre testi senza errori grossi… Ci ho messo molte ore nel lavoro, spero che sia bene, ma se qualcuno lo legge vede degli errori brutti me lo potete dire? Grazie, Sarah :slight_smile:

Allora, il testo:

Riassunto: Io non ho paura di Niccolò Ammaniti
La storia si svolge nell’estate del 1978 ad Acqua Traverse, un piccolo paesino nel sud Italia. Viene raccontata da Michele Amitrano, un ragazzo di nove anni curioso e pieno di immaginazione.
I bambini di Acqua Traverse trascorrono i giorni caldi dell’estate giocando insieme, mentre gli adulti rimangono rintanati in casa fino a tardo pomeriggio. Ci sono Michele e la sua piccola sorella Maria, la quale sempre deve portare con sé. Poi ci sono Salvatore, il migliore amico di Michele, Remo, Bernarda e Natale, detto il Teschio. L’ultimo è il capo del gruppo perché è il maggiore e anche il più cattivo di loro.
In questi anni la televisione è ancora una novità e non esistono i videogiochi; il tempo nelle vacanze passa lentamente e i bambini fanno dei giochi in strada. Un giorno giocano un po’ più lontano da casa e su una collina coperta di grano trovano una casa abbandonata. Michele deve fare una penitenza: attraversare tutta la casa e poi saltare su un albero dalla finestra nel primo piano; è una penitenza abbastanza pericolosa, ma lui la fa. Alla fine cade dell’albero, ma invece di atterrare su terra dura, finisce su un materasso. Muove il materasso e vede che copre un buco sottoterra. Guarda e vede la gamba di un bambino; sembra essere morto. I amici di Michele che stanno in un’altra parte gli chiamano, lui chiude il buco e tutti ritornano a casa. È così turbato che non ne parla a nessuno.
Sono arrivati troppo tardi e per di più si sono rotti gli occhiali di Maria, Michele teme che sua madre sia furiosa con lui. Ma a casa gli aspetta una sorpresa: è tornato loro padre, il quale lavora come “camionista” nel nord Italia. Il padre è stato fuori di casa per un lungo tempo. La famiglia cena insieme e tutti sono contenti.
La scoperta terribile che ha fatto Michele sulla collina cambierà la sua vita per sempre. Poco a poco comincia rendersi conto di una realtà cattiva, molto diversa alla sua realtà di bambino.
Di notte ha un sogno brutto, si sveglia e pensa al bambino nel buco; non sa se è morto o vivo. La mattina seguente si alza presto e va alla collina per vedere il bambino. Ha molta paura perché pensa che sia morto, ma supera la sua paura e scopre che il bambino è vivo. Il poverino è incatenato, nudo e molto sudicio, ha più o meno la stessa età di Michele.
Michele vuole parlarne con suo padre ma questo è molto arrabbiato con lui e non vuole parlare. Il giorno dopo va di nuovo a trovare il bambino nel buco, il quale è sfinito e appena riesce a parlare.
Michele fa una scoperta ancora peggiore: Il bambino nel buco si chiama Filippo ed è stato sequestrato da suo padre, il cui vecchio ed antipatico amico Sergio, il padre di Barbara e anche Felice, il cattivo fratello maggiore del Teschio. Lo capisce perché la madre di Filippo parla in televisione mentre gli adulti discutono su cosa devono fare.
Fra Michele e Filippo nasce una spezie di amicizia, anche se Filippo è impazzito e parla di cose strane. Lo visita tutti i giorni e gli porta acqua e cibo. Non si concentra sui giochi, si allontana sempre di più dai suoi amici e va per conto suo.
La situazione si aggrava quando Michele è scoperto da Felice, il bravaccio. Felice picchia Michele e minaccia di ammazzarlo col fucile, ma alla fine lo porta a casa. Michele è stato tradito da Salvatore, il quale aveva fatto la spia per Felice.
Suo padre vuole che Michele non dica niente a nessuno e che non vada più a vedere il bambino, altrimenti lo uccideranno. Michele però non può dimenticare il bambino, si trova in un grande conflitto di coscienza: ha giurato sulla testa di suo padre di non andare più da Filippo, ma a Filippo aveva promesso tornare.
Trascorrono un paio di giorni nei quali Michele obbedisce alla voce di suo padre e non va da Filippo, ma una notte viene a sapere che gli adulti lo vogliono ammazzare. Non perde tempo e scappa da casa per preservare Filippo dalla morte. Deve cercarlo, perché gli adulti l’hanno trasferito. Riesce a liberare Filippo, ma lui stesso è molto esausto e per di più si è rotto un piede. Non può scappare da solo e perciò rimane lì, al posto di Filippo.
Viene il suo padre e Michele vuole dirgli di non sparare… ma è troppo tardi, il padre ha già sparato. Per fortuna l’ha colpito alla gamba e non l’ha ferito da morte.

Opinione personale
Io non ho paura mi è sembrato una lettura molto coinvolgente, dal momento in cui Michele ha scoperto il buco non potevo smettere di leggere.
Inoltre è facile da leggere, è un libro ideale per i stranieri che imparano l’italiano.
Questo romanzo tocca dei temi commoventi: l’amicizia, la paura ed il superamento della stessa, disillusioni che segnano l’inizio della fine dell’infanzia…
È una lettura che fa riflettere su valori etici come solidarietà, giustizia, sincerità e fiducia, per questo mi sembra anche un libro ideale per la educazione dei giovani.
Insomma, mi è piaciuto, e mi ha incoraggiato a tentare di leggere altri libri in lingua italiana.

Per fare correggere questo tipo di testi, ti suggerisco di sottomettere i vostri testi ai tutori qui a LingQ.

@saritaverde

Ich kann Dir Michele ,ein erfahrener Lingq. Tutor empfehlen.Seine Muttersprache ist Italienisch.

j;-)