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Conversazioni fra Sabina e Michele, I dialetti (Seconda parte)

I dialetti (Seconda parte)

(continua) No, io chiamo quello che parlano mia mamma e le sue sorelle “dialettàno”, perché loro hanno imparato il dialetto da mia nonna materna, che era originaria di Cosenza, in Calabria, poi quando era piccola, i suoi genitori sono emigrati a Fiume, che oggi si chiama Rijeka, è in Croazia, ma all'epoca era italiana… Uh-uh. … poi, all'inizio degli anni Quaranta, c'è stato l'esodo massiccio degli italiani, perché… Esatto. … Tito aveva iniziato a perseguitarli… Esatto. … e, allora, sono venuti a Rovigo, e quindi ti puoi immaginare una famiglia di origini calabresi, trapiantata prima a Fiume e poi a Rovigo… Bel miscuglio! … puoi immaginare come mia nonna abbia imparato il dialetto rodigino, e dopo lo ha trasmesso a… alle sue figlie, e quindi, ancora oggi, io prendo sempre in giro mia mamma e una delle mie zie (quella con cui ho più confidenza), soprattutto perché ci sono tre-quattro parole che ricorrono sempre; anche mentre parlano in dialetto, loro dicono sempre “oggi”, “soldi” e “sedia”. Non riescono a dire le parole corrispondenti venete, cioè “uncuò”, “schèi” e “carèga”. Ahahah. È una cosa tra il divertente e l'orribile, sentirle parlare in dialetto. Comunque, dài, è una bella avventura imparare il dialetto: è quasi un'altra lingua, eh? Sì, e infatti c'è sempre questa discussione: dove finisce il dialetto? Dove inizia la lingua? Perché il friulano, il sardo sono considerati lingue, e invece il veneto, il veneziano o anche il napoletano no? Ma infatti! Ma secondo me, il fatto stesso che è una cosa tramandata di padre in figlio, di madre in figlia, comunque una cosa che impari da bambino, così, per sentito dire, senza studiarla effettivamente con testi, oppure con libri o a scuola o… è una cosa che rimane dentro di te, perché la senti, la vivi tutti i giorni – almeno, a me è successo così; io lo parlo tranquillamente, il dialetto della mia zona – e, però, non hai nessun riscontro effettivo su… su testi, o comunque qualcosa di scritto, qualcosa che rimanga. Eh, ci sono dei tentativi di fare grammatiche, vocabolari di veneto, veneziano o di altri dialetti veneti provinciali, però c'è il fatto che la scuola non fa niente. Secondo me bisognerebbe insegnare il dialetto a scuola, almeno come materia facoltativa; certo, non tutte le materie in dialetto, anche se, per esempio, guarda la Spagna: in Catalogna insegnano tutto in catalano, nonostante il catalano sia una lingua regionale. Però, là hanno ottenuto questo riconoscimento politico e quindi hanno quasi un culto della propria identità regionale, mentre da noi uno che volesse propugnare un maggiore insegnamento, una politica culturale imperniata sul dialetto e sulla specificità regionale, viene spesso detto… così, viene preso o per regionalista, razzista… gli dicono di tutto. È vero, però io… cioè, sono d'accordo, sono perfettamente d'accordo che a scuola si deve imparare l'Italiano, perché è la lingua nazionale... e via… però, effettivamente, sarebbe una bella idea farla un po' come materia facoltativa dove ci si riconosce, dove si ritrova anche un po' le nostre radici di veneti. Sì, e anche quelli delle altre regioni. Certamente! Io ho detto Veneto perché stiamo parlando di noi e… quindi non volevo escludere nessuno, comunque. No, per carità… dico solo che qua in Veneto come abbiamo già visto, il dialetto è in fase calante, ma non è ancora moribondo come in altre regioni, dove quindi sarebbe ancora più auspicabile un… intervento della scuola o di istituzioni culturali, gruppi,… e poi leggevo tempo fa che in Catalogna c'è addirittura, non mi ricordo se è un museo, o un istituto della cultura catalana, e da noi è inimmaginabile di avere un palazzo della cultura veneta a Venezia, oppure uno della cultura piemontese a Torino,… perché, non lo so, noi abbiamo una ricchezza ancora, penso, maggiore di quella che hanno in Spagna, dove hanno queste altre tre o quattro lingue ufficiali – il catalano, il galiziano, il basco –, però non so se hanno dialetti; invece noi qua abbiamo tutti questi dialetti sparsi per tutta Italia però… però non… così… non riusciamo ad esserne un po' fieri, mi sembra. Fiero,… è la parola giusta! Secondo me hai proprio azzeccato il punto: noi tante volte… ehm… posso riscontrare che non siamo fieri delle nostre cose più antiche, più… ehm… le lasciamo andare in disuso, senza renderci conto che magari sarebbero un tesoro da non sottovalutare. Sì, è vero, poi abbiamo anche un po' il vizio di… denigrarci, di… pensare che quello che abbiamo noi in fondo non è così bello, così di valore, quindi ci buttiamo sempre su quello che è straniero, e invece dovremmo riscoprire le nostre origini e rivalutarle, insomma. Anche perché effettivamente, dialetti a parte, abbiamo delle cose molto belle qua in Italia, eh…. Sì, abbiamo il più gran numero di monumenti, di patrimonio culturale di tutto il mondo. Abbiamo percentuali di monumenti, di musei, di ville che tutti ci invidiano, infatti. Sì, infatti. Tante persone vorrebbero venire in Italia, poi magari vanno in Francia perché è più semplice, però… Ecco, comunque è vero, stai proprio azzeccando il punto. Anche la settimana scorsa si parlava qua a casa , con i ragazzi,… così, che… io, abitando a Vicenza, abbiamo tutte le ville venete, abbiamo ehm… tutta l'architettura palladiana che è qualcosa di… ehm… di meraviglioso, c'è gente che viene da tutto il mondo per ammirare queste opere, e noi che ce l'abbiamo qua diciamo: “Mah… cosa vuoi che andiamo fare lì, non c'è niente da vedere!” Sì, è vero. Siamo talmente abituati ad averle lì a portata di mano, che non ci rendiamo conto quanto siano importanti, quanta bellezza ci sia dentro a queste opere. E un po' così succede, secondo me, anche per il dialetto con tutte queste sfumature, e tutte queste parole simpatiche… con tutte queste parole che hanno questo significato proprio… ehm… antico. Sì, e poi ci sono certe parole dialettali che sono molto più specifiche delle parole italiane corrispondenti, quindi, certe volte ti capita di sapere come dire una cosa, un'azione in dialetto e di non trovare la parola in italiano. La corrispondente che renda bene il senso in italiano, tante volte si fa fatica a trovarla. Ma proprio perché è nata così, dalla terra! Sì. Ecco! Va bene, penso che per questa lezione possiamo finire qua. Ci siamo anche forse dilungati un po' ma speriamo di aver fatto qualcosa di interessante per i nostri studenti. Io mi auguro veramente che loro si divertano a studiare queste lezioni, che trovino dei termini nuovi, e che… e che la ascoltino volentieri. Va bene, allora ci sentiamo prossimamente. Ci sentiamo nelle prossime… nei prossimi giorni, ciao Michele. Ciao Sabina. Ciao ciao.


I dialetti (Seconda parte) Dialekte (Zweiter Teil) Dialects (Part Two) Dialectes (deuxième partie) 方言(第二部分)

(continua) (keep it going) No, io chiamo quello che parlano mia mamma e le sue sorelle “dialettàno”, perché loro hanno imparato il dialetto da mia nonna materna, che era originaria di Cosenza, in Calabria, poi quando era piccola, i suoi genitori sono emigrati a Fiume, che oggi si chiama Rijeka, è in Croazia, ma all’epoca era italiana… No, I call what my mother and her "dialect" sisters speak, because they have learned the dialect from my maternal grandmother, who was originally from Cosenza, Calabria, then when she was a child, her parents emigrated to Fiume, which today is called Rijeka, is in Croatia, but at the time it was Italian ... Non, j'appelle ce que ma mère et ses sœurs parlent "dialectàno", parce qu'elles ont appris le dialecte de ma grand-mère maternelle, originaire de Cosenza, en Calabre, puis quand elle était petite, ses parents ont émigré à Fiume, qui s'appelle aujourd'hui Rijeka , est en Croatie, mais à l'époque c'était italien... Nei, jeg kaller det moren min og søstrene hennes snakker for "dialektàno", fordi de lærte dialekten fra bestemoren min fra moren, som opprinnelig var fra Cosenza, Calabria, og da hun var liten, emigrerte foreldrene til Fiume, som i dag heter Rijeka. , er i Kroatia, men den gangen var det italiensk ... Não, chamo o que minha mãe e suas irmãs falam de "dialeto", porque aprenderam o dialeto com minha avó materna, que era originária de Cosenza, na Calábria, então quando ela era pequena seus pais emigraram para Fiume, que hoje se chama Rijeka, fica na Croácia, mas na época era italiana ... Uh-uh. Uh-uh. … poi, all’inizio degli anni Quaranta, c’è stato l’esodo massiccio degli italiani, perché… ... then, at the beginning of the Forties, there was the massive exodus of the Italians, because ... ... puis, au début des années 1940, il y a eu un exode massif des Italiens, parce que... ... então, no início da década de 1940, houve um êxodo massivo de italianos, porque ... Esatto. Exact. … Tito aveva iniziato a perseguitarli… ... Tito started to haunt them ... ... Tito avait commencé à les persécuter ... Esatto. … e, allora, sono venuti a Rovigo, e quindi ti puoi immaginare una famiglia di origini calabresi, trapiantata prima a Fiume e poi a Rovigo… ... and, then, they came to Rovigo, and then you can imagine a family of Calabrian origins, transplanted first in Fiume and then in Rovigo ... ... et, ensuite, ils sont venus à Rovigo, et donc vous pouvez imaginer une famille d'origine calabraise, transplantée d'abord à Fiume puis à Rovigo ... Bel miscuglio! Nice mixture! Joli mélange ! … puoi immaginare come mia nonna abbia imparato il dialetto rodigino, e dopo lo ha trasmesso a… alle sue figlie, e quindi, ancora oggi, io prendo sempre in giro mia mamma e una delle mie zie (quella con cui ho più confidenza), soprattutto perché ci sono tre-quattro parole che ricorrono sempre; anche mentre parlano in dialetto, loro dicono sempre “oggi”, “soldi” e “sedia”. ... you can imagine how my grandmother has learned the dialect of Rovigo, and then transmitted it to ... to her daughters, and therefore, even today, I always keep around my mother and one of my aunts (the one with whom I have more confidence), especially because there are three or four words that always occur; even while they speak in dialect, they always say "today", "money" and "chair". ... vous pouvez imaginer comment ma grand-mère a appris le dialecte Rovigo, puis l'a transmis à ... à ses filles, et donc, même aujourd'hui, je me moque toujours de ma mère et d'une de mes tantes (celle que je suis le plus familier), principalement parce qu'il y a trois ou quatre mots qui apparaissent toujours ; même en parlant en dialecte, ils disent toujours "aujourd'hui", "argent" et "chaise". Non riescono a dire le parole corrispondenti venete, cioè “uncuò”, “schèi” e “carèga”. They can not say the corresponding words in Veneto, that is "uncuò", "schèi" and "carèga". Ils ne peuvent pas dire les mots vénitiens correspondants, c'est-à-dire "uncuò", "schèi" et "carèga". Eles não podem dizer as palavras venezianas correspondentes, ou seja, "uncuò", "schèi" e "carèga". Ahahah. Hahaha. È una cosa tra il divertente e l’orribile, sentirle parlare in dialetto. It's a funny and horrible thing, to hear them speak in dialect. C'est quelque chose entre le drôle et l'horrible, de les entendre parler en dialecte. Comunque, dài, è una bella avventura imparare il dialetto: è quasi un’altra lingua, eh? Anyway, give, it's a great adventure to learn dialect: it's almost another language, eh? Enfim, vamos, é uma boa aventura aprender o dialeto: é quase uma outra língua, né? Sì, e infatti c’è sempre questa discussione: dove finisce il dialetto? Yes, and indeed there is always this discussion: where does the dialect end? Dove inizia la lingua? Where does the language start? Perché il friulano, il sardo sono considerati lingue, e invece il veneto, il veneziano o anche il napoletano no? Because the Friulian, Sardinian are considered languages, and instead the Venetian, the Venetian or even the Neapolitan no? Pourquoi le frioulan et le sarde sont-ils considérés comme des langues, alors que le vénitien, le vénitien ou même le napolitain ne le sont pas ? Por que o friuliano e a sarda são considerados línguas e, em vez disso, o veneziano, o veneziano ou mesmo o napolitano não o são? Ma infatti! But indeed! Mais en effet ! Ma secondo me, il fatto stesso che è una cosa tramandata di padre in figlio, di madre in figlia, comunque una cosa che impari da bambino, così, per sentito dire, senza studiarla effettivamente con testi, oppure con libri o a scuola o… è una cosa che rimane dentro di te, perché la senti, la vivi tutti i giorni – almeno, a me è successo così; io lo parlo tranquillamente, il dialetto della mia zona – e, però, non hai nessun riscontro effettivo su… su testi, o comunque qualcosa di scritto, qualcosa che rimanga. But in my opinion, the very fact that it is a thing handed down from father to son, from mother to daughter, however something that you learn as a child, so, by hearsay, without actually studying it with texts, or with books or school or ... something that remains inside you, because you feel it, you live it every day - at least, it happened to me like that; I speak quietly, the dialect of my area - and, however, you have no real feedback on ... on texts, or something written, something that remains. Mais à mon avis, le fait même que ce soit quelque chose qui se transmet de père en fils, de mère en fille, en tout cas quelque chose qu'on apprend enfant, donc, par ouï-dire, sans vraiment l'étudier avec des textes, ni avec des livres ou à l'école ou... c'est quelque chose qui reste en toi, parce que tu le sens, tu le vis tous les jours - du moins, c'est ce qui m'est arrivé; Je le parle tranquillement, le dialecte de ma région - et, pourtant, tu n'as pas de retour réel sur… sur des textes, ou en tout cas quelque chose d'écrit, quelque chose qui reste. Eh, ci sono dei tentativi di fare grammatiche, vocabolari di veneto, veneziano o di altri dialetti veneti provinciali, però c’è il fatto che la scuola non fa niente. Eh, there are attempts to make grammars, vocabularies of Venetian, Venetian or other Venetian dialects of the province, but there is the fact that the school does nothing. Eh, il y a des tentatives de faire des grammaires, des vocabulaires du vénitien, du vénitien ou d'autres dialectes vénitiens provinciaux, mais il y a le fait que l'école ne fait rien. Secondo me bisognerebbe insegnare il dialetto a scuola, almeno come materia facoltativa; certo, non tutte le materie in dialetto, anche se, per esempio, guarda la Spagna: in Catalogna insegnano tutto in catalano, nonostante il catalano sia una lingua regionale. I think we should teach dialect at school, at least as an optional subject; of course, not all subjects in dialect, even if, for example, they look at Spain: in Catalonia they teach everything in Catalan, although Catalan is a regional language. A mon avis, le dialecte devrait être enseigné à l'école, au moins comme matière facultative ; certainement pas toutes les matières en dialecte, même si, par exemple, regardez l'Espagne : en Catalogne, on enseigne tout en catalan, bien que le catalan soit une langue régionale. Però, là hanno ottenuto questo riconoscimento politico e quindi hanno quasi un culto della propria identità regionale, mentre da noi uno che volesse propugnare un maggiore insegnamento, una politica culturale imperniata sul dialetto e sulla specificità regionale, viene spesso detto… così, viene preso o per regionalista, razzista… gli dicono di tutto. However, they have obtained this political recognition and therefore have almost a cult of their own regional identity, while one of us who wants to advocate greater teaching, a cultural policy based on dialect and regional specificity, is often said ... so, is taken or for regionalist, racist ... they tell him everything. Pourtant, là ils ont obtenu cette reconnaissance politique et donc ils ont presque un culte de leur propre identité régionale, alors que chez nous celui qui voulait prôner un plus grand enseignement, une politique culturelle centrée sur le dialecte et la spécificité régionale, se dit souvent... alors, il est pris ou pour régionaliste, raciste... ils lui racontent tout. È vero, però io… cioè, sono d’accordo, sono perfettamente d’accordo che a scuola si deve imparare l’Italiano, perché è la lingua nazionale... e via… però, effettivamente, sarebbe una bella idea farla un po' come materia facoltativa dove ci si riconosce, dove si ritrova anche un po' le nostre radici di veneti. It's true, but I ... that is, I agree, I fully agree that you must learn Italian at school, because it is the national language ... and so on ... but, actually, it would be a good idea to do it a little 'as an optional subject where we recognize ourselves, where we find our roots of Veneto too. C'est vrai, mais je... c'est-à-dire que je suis d'accord, je suis parfaitement d'accord qu'à l'école il faut apprendre l'italien, parce que c'est la langue nationale... et ainsi de suite... mais, en fait, ce serait une belle idée de le faire un peu' comme matière à option où l'on se reconnaît, où l'on retrouve aussi un peu nos racines vénitiennes. Sì, e anche quelli delle altre regioni. Yes, and also those from other regions. Oui, et aussi celles des autres régions. Certamente! Io ho detto Veneto perché stiamo parlando di noi e… quindi non volevo escludere nessuno, comunque. I said Veneto because we're talking about us and ... so I didn't want to exclude anyone, anyway. J'ai dit Veneto parce qu'on parle de nous et… donc je ne voulais exclure personne, de toute façon. No, per carità… dico solo che qua in Veneto come abbiamo già visto, il dialetto è in fase calante, ma non è ancora moribondo come in altre regioni, dove quindi sarebbe ancora più auspicabile un… intervento della scuola o di istituzioni culturali, gruppi,… e poi leggevo tempo fa che in Catalogna c’è addirittura, non mi ricordo se è un museo, o un istituto della cultura catalana, e da noi è inimmaginabile di avere un palazzo della cultura veneta a Venezia, oppure uno della cultura piemontese a Torino,… perché, non lo so, noi abbiamo una ricchezza ancora, penso, maggiore di quella che hanno in Spagna, dove hanno queste altre tre o quattro lingue ufficiali – il catalano, il galiziano, il basco –, però non so se hanno dialetti; invece noi qua abbiamo tutti questi dialetti sparsi per tutta Italia però… però non… così… non riusciamo ad esserne un po' fieri, mi sembra. No, for heaven's sake ... I just say that here in Veneto as we have already seen, the dialect is falling, but it is still not as moribund as in other regions, where it would be even more desirable ... intervention of the school or cultural institutions, groups , ... and then I read long ago that in Catalonia there is even, I do not remember if it is a museum, or an institute of Catalan culture, and it is unimaginable for us to have a Venetian culture palace in Venice, or one of Piedmontese culture in Turin, ... because, I do not know, we still have a wealth, I think, greater than they have in Spain, where they have these other three or four official languages ​​- Catalan, Galician, Basque - but I do not know if they have dialects; but here we have all these dialects scattered throughout Italy, but ... but not ... so ... we can not be a bit 'proud, I think. Non, pour l'amour du ciel ... Je dis juste qu'ici en Vénétie, comme nous l'avons déjà vu, le dialecte est en phase de déclin, mais il n'est pas encore moribond comme dans d'autres régions, où il le serait donc encore plus souhaitable ... intervention d'écoles ou d'institutions culturelles, de groupes , ... et puis j'ai lu il y a quelque temps qu'en Catalogne il y a même, je ne me souviens plus si c'est un musée, ou un institut de culture catalane, et ici il est inimaginable d'avoir un palais de culture vénitienne à Venise, ou un de culture piémontaise à Turin, ... car, je ne sais pas, nous avons encore une richesse, je pense, supérieure à ce qu'ils ont en Espagne, où ils ont ces trois ou quatre autres langues officielles - catalan, galicien, basque -, mais je ne sais pas s'ils ont des dialectes ; au lieu de cela, nous avons ici tous ces dialectes dispersés dans toute l'Italie mais… mais pas… alors… nous ne pouvons pas être un peu fiers d'eux, il me semble. Fiero,… è la parola giusta! Proud, ... is the right word! Fier… est le bon mot ! Secondo me hai proprio azzeccato il punto: noi tante volte… ehm… posso riscontrare che non siamo fieri delle nostre cose più antiche, più… ehm… le lasciamo andare in disuso, senza renderci conto che magari sarebbero un tesoro da non sottovalutare. In my opinion you've got the point right: we often ... um ... I can see that we are not proud of our oldest things, more ... um ... we let them go in disuse, without realizing that maybe they would be a treasure not to be underestimated. À mon avis, vous avez raison : nous avons souvent… euh… je peux constater que nous ne sommes pas fiers de nos choses les plus anciennes, de plus… euh… nous les laissons tomber en désuétude, sans réaliser que peut-être qu'elles seraient un trésor à ne pas être sous-estimé. Na minha opinião você entendeu bem: nós muitas vezes… er… eu posso achar que não temos orgulho das nossas coisas mais antigas, mais… er… nós as deixamos em desuso, sem perceber que talvez fossem um tesouro não para ser subestimado. Sì, è vero, poi abbiamo anche un po' il vizio di… denigrarci, di… pensare che quello che abbiamo noi in fondo non è così bello, così di valore, quindi ci buttiamo sempre su quello che è straniero, e invece dovremmo riscoprire le nostre origini e rivalutarle, insomma. Yes, it's true, then we also have a bit of the habit of ... denigrating, of ... thinking that what we have at heart is not so beautiful, so valuable, so we always throw ourselves on what is foreign, and instead we should rediscover our origins and re-evaluate them, in short. Oui, c'est vrai, puis on a aussi un peu l'habitude de... se dénigrer, de... penser que ce qu'on a n'est pas si beau, si précieux, alors on se jette toujours dans l'étranger, et à la place nous devrions retrouver nos origines et les réévaluer, en somme. Anche perché effettivamente, dialetti a parte, abbiamo delle cose molto belle qua in Italia, eh…. Also because actually, dialects apart, we have some very nice things here in Italy, eh .... Aussi parce qu'en fait, dialectes mis à part, on a de très belles choses ici en Italie, hein…. Sì, abbiamo il più gran numero di monumenti, di patrimonio culturale di tutto il mondo. Yes, we have the largest number of monuments, cultural heritage from around the world. Oui, nous avons le plus grand nombre de monuments, de patrimoine culturel au monde. Abbiamo percentuali di monumenti, di musei, di ville che tutti ci invidiano, infatti. We have percentages of monuments, museums, villas that all envy us, in fact. Nous avons des pourcentages de monuments, de musées, de villas que tout le monde nous envie, en fait. Sì, infatti. Yes, indeed. Tante persone vorrebbero venire in Italia, poi magari vanno in Francia perché è più semplice, però… Many people would like to come to Italy, then maybe they go to France because it's simpler, but ... Beaucoup de gens aimeraient venir en Italie, alors peut-être qu'ils vont en France parce que c'est plus facile, mais... Ecco, comunque è vero, stai proprio azzeccando il punto. Here, however it is true, you're really spot on the point. Ici, cependant, c'est vrai, vous obtenez juste le bon point. Anche la settimana scorsa si parlava qua a casa , con i ragazzi,… così, che… io, abitando a Vicenza, abbiamo tutte le ville venete, abbiamo ehm… tutta l’architettura palladiana che è qualcosa di… ehm… di meraviglioso, c’è gente che viene da tutto il mondo per ammirare queste opere, e noi che ce l’abbiamo qua diciamo: “Mah… cosa vuoi che andiamo fare lì, non c’è niente da vedere!” Even last week we were talking here at home, with the boys, ... so, that ... I, living in Vicenza, we have all the Venetian villas, we have ... er all Palladian architecture that is something ... um ... wonderful, c 'is people who come from all over the world to admire these works, and we who have it here we say: "Well ... what do you want to do there, there is nothing to see!" Aussi la semaine dernière, nous avons parlé ici à la maison, avec les garçons, ... alors, que ... moi, vivant à Vicence, j'ai toutes les villas vénitiennes, nous avons ... toute l'architecture palladienne qui est quelque chose ... ahem ...magnifique, c'est des gens qui viennent du monde entier pour admirer ces oeuvres, et nous qui l'avons ici disons : "Eh bien... qu'est-ce que tu veux qu'on fasse là-bas, il n'y a rien à voir !" Sì, è vero. Yes, it's true. Siamo talmente abituati ad averle lì a portata di mano, che non ci rendiamo conto quanto siano importanti, quanta bellezza ci sia dentro a queste opere. We are so used to having them there at our fingertips, that we do not realize how important they are, how much beauty there is in these works. E un po' così succede, secondo me, anche per il dialetto con tutte queste sfumature, e tutte queste parole simpatiche… con tutte queste parole che hanno questo significato proprio… ehm… antico. And a little 'so happens, in my opinion, even for the dialect with all these nuances, and all these nice words ... with all these words that have this meaning just ... um ... ancient. Et à mon avis ça se passe un peu comme ça aussi pour le dialecte avec toutes ces nuances, et tous ces mots gentils… avec tous ces mots qui ont ce sens même… euh… ancien. Sì, e poi ci sono certe parole dialettali che sono molto più specifiche delle parole italiane corrispondenti, quindi, certe volte ti capita di sapere come dire una cosa, un’azione in dialetto e di non trovare la parola in italiano. Yes, and then there are certain dialectal words that are much more specific than the corresponding Italian words, so sometimes you happen to know how to say something, an action in dialect and not to find the word in Italian. Oui, et puis il y a certains mots dialectaux qui sont beaucoup plus spécifiques que les mots italiens correspondants, donc, il arrive parfois que vous sachiez dire une chose, une action en dialecte et que vous ne trouviez pas le mot en italien. La corrispondente che renda bene il senso in italiano, tante volte si fa fatica a trovarla. The correspondent that makes sense in Italian well, so many times it is hard to find it. La correspondante qui donne un bon sens en italien, il est souvent difficile de la trouver. O correspondente que dá um bom significado em italiano, muitas vezes é difícil encontrá-lo. Ma proprio perché è nata così, dalla terra! But precisely because it was born like this, from the earth! Mais justement parce qu'il est né comme ça, de la terre ! Sì. Ecco! Va bene, penso che per questa lezione possiamo finire qua. All right, I think we can finish here for this lesson. Ci siamo anche forse dilungati un po' ma speriamo di aver fatto qualcosa di interessante per i nostri studenti. We have also perhaps gone a long way but hopefully we have done something interesting for our students. Nous nous sommes peut-être aussi attardés un peu mais nous espérons avoir fait quelque chose d'intéressant pour nos élèves. Talvez também tenhamos demorado um pouco, mas esperamos ter feito algo interessante para nossos alunos. Io mi auguro veramente che loro si divertano a studiare queste lezioni, che trovino dei termini nuovi, e che… e che la ascoltino volentieri. I really hope that they enjoy studying these lessons, finding new terms, and that ... and that they willingly listen to it. J'espère vraiment qu'ils prendront plaisir à étudier ces leçons, qu'ils trouveront de nouveaux termes, et que... et qu'ils l'écouteront avec plaisir. Va bene, allora ci sentiamo prossimamente. All right, then we'll talk soon. D'accord, alors à bientôt. Ci sentiamo nelle prossime… nei prossimi giorni, ciao Michele. We feel in the next ... in the coming days, hi Michele. A la prochaine... dans les prochains jours, bonjour Michèle. Ciao Sabina. Ciao ciao.