×

We use cookies to help make LingQ better. By visiting the site, you agree to our cookie policy.


image

Anna Karenina, Parte Prima: Capitolo V

Parte Prima: Capitolo V

Stepan Arkad'ic a scuola aveva studiato bene, grazie alle sue buone capacità, ma, pigro e svagato, aveva finito gli studi tra gli ultimi. Tuttavia, pur conducendo una vita sempre scapestrata, in età ancor giovane, con un titolo modesto, aveva ottenuto il posto ragguardevole e ben retribuito di capo di uno degli uffici amministrativi di Mosca. Aveva avuto questo posto per mezzo del marito di Anna, Aleksej Aleksandrovic Karenin, il quale occupava uno dei più alti gradi nel ministero a cui apparteneva l'ufficio; ma se Karenin non avesse designato suo cognato a quel posto, Stiva Oblonskij, per mezzo di un centinaio di alti personaggi, fratelli, sorelle, prozii, zii, zie, avrebbe avuto quel posto o altro equivalente con quei seimila rubli di stipendio che gli erano necessari, perché i suoi affari, malgrado la considerevole proprietà della moglie, andavano male. Una buona metà della società di Mosca e Pietroburgo era in relazioni di parentela o di amicizia con Stepan Arkad'ic. Egli era nato nella cerchia di coloro che erano o erano in seguito diventati i potenti di quel mondo. Un terzo dei funzionari di stato, i vecchi, erano amici di suo padre e lo avevano visto nascere; un altro terzo gli davano del «tu» e un terzo ancora erano suoi buoni conoscenti. Pertanto, i dispensatori di beni terreni sotto forma di posti, appalti, concessioni e cose simili, erano tutti amici suoi e non avrebbero mai lasciato fuori uno dei loro. Così Oblonskij non aveva dovuto brigare per ottenere un posto vantaggioso; gli era bastato non rifiutare, non avere invidie, non leticare, non offendersi, cose tutte ch'egli neppure faceva per quella bonarietà che gli era propria. Gli sarebbe parso ridicolo se gli avessero detto che non avrebbe ottenuto un posto retribuito con lo stipendio che gli era necessario, dal momento che non pretendeva niente di eccezionale, ma voleva solo quello che avevano gli altri suoi coetanei quando, non peggio di chiunque altro, egli era in grado di adempiere una funzione di tal genere.

A Stepan Arkad'ic volevano bene tutti quelli che lo conoscevano non solo per quel suo carattere buono e gioviale e per la sua indubbia onestà, ma perché in quel suo bell'aspetto luminoso, negli occhi splendenti, nelle sopracciglia e nei capelli neri, nel colorito bianco e rosso del viso vi era qualcosa che agiva in modo cordiale e festoso sul fisico delle persone che lo incontravano. «Oh, Stiva! Oblonskij! Eccolo!» dicevano quasi sempre con un sorriso di gioia, incontrandolo. E anche se talvolta ci si rendeva conto che, dopo una conversazione con lui, non succedeva nulla di particolarmente gioioso, l'indomani, due giorni dopo, tutti di nuovo si rallegravano nell'incontrarlo, proprio allo stesso modo. Occupando già da tre anni il posto di capo di uno degli uffici amministrativi di Mosca, Stepan Arkad'ic aveva conquistato, oltre la simpatia, la stima dei colleghi, dei dipendenti, dei superiori, e di tutti coloro che avevano a che fare con lui. Le principali qualità che gli procuravano la stima generale in ufficio consistevano, in primo luogo, in una straordinaria indulgenza verso gli altri, basata sulla coscienza dei propri difetti; in secondo luogo, in un grande liberalismo, non quello di cui leggeva nei giornali, ma quello ch'egli aveva nel sangue e che gli faceva trattare perfettamente allo stesso modo tutte le persone, di qualunque classe o condizione fossero; e in terzo luogo, e questa era la cosa più importante, in un'assoluta indifferenza verso gli affari che trattava, per cui non se ne appassionava mai e non commetteva errori. Arrivato in ufficio, Stepan Arkad'ic, accompagnato da un usciere ossequioso che gli portava la cartella, passò nel suo gabinetto particolare, indossò la divisa ed entrò in aula. Gli scrivani e gli impiegati si alzarono tutti, salutandolo con rispetto e giovialità. Stepan Arkad'ic, in fretta come sempre, andò al proprio posto, strinse la mano ai colleghi e sedette. Scherzò e discorse proprio quel tanto che era conveniente, e cominciò il lavoro. Nessuno più di Stepan Arkad'ic sapeva con maggiore precisione il limite tra la cordialità confidenziale e il tono ufficiale, così necessario al piacevole disbrigo degli affari. Il segretario, con giovialità e rispetto, come del resto tutti nell'ufficio di Stepan Arkad'ic, gli si accostò con alcune carte e riferì con quel tono familiarmente libero che era stato introdotto da Stepan Arkad'ic. — Siamo riusciti così ad avere notizie dell'amministrazione provinciale di Penza. Ecco, non vi piacerebbe...

— Le avete avute finalmente — prese a dire Stepan Arkad'ic, fermando col dito la carta. — Allora, signori... — E la seduta cominciò.

«Se sapessero — pensava chinando la testa con aria d'importanza nell'ascoltare il rapporto — che ragazzo colpevole era mezz'ora fa il loro capo!». E gli occhi gli ridevano alla lettura del rapporto. La seduta doveva durare fino alle due, senza interruzione; alle due, intervallo e colazione.

Non erano ancora le due quando la grande porta a vetri dell'aula si aprì improvvisamente e qualcuno entrò. Tutti i membri ritratti sotto il ritratto dell'imperatore e al di là dello specchio a tre facce, lieti della distrazione, si voltarono a guardare verso la porta; ma l'usciere che stava all'ingresso respinse subito colui che s'era infilato e richiuse la porta a vetri. Quando tutto il rapporto fu letto, Stepan Arkad'ic si alzò stiracchiandosi e, pagando il proprio tributo al liberalismo dell'epoca, tirò fuori, ancora nell'aula, una sigaretta, e si avviò nel suo ufficio. Due colleghi, il vecchio funzionario Nikitin e il gentiluomo di camera Grinevic, uscirono con lui.

— Dopo colazione arriveremo a finire — disse Stepan Arkad'ic. — Altro che arriveremo! — disse Nikitin.

— Ma deve essere un furbo matricolato quel Fomin — disse Grinevic accennando a un personaggio implicato nell'affare di cui si discuteva. Alle parole di Grinevic Stepan Arkad'ic si accigliò, facendo capire con questo che non era corretto dare un giudizio prima del tempo, e non rispose nulla. — Chi è entrato? — chiese all'usciere. — Un tale, eccellenza, senza chiedere permesso, s'è fissato dentro appena mi sono girato. Domandava di voi. Io dico: quando usciranno i membri, allora...

— Dov'è? — È forse uscito nell'ingresso, non faceva che camminare. Eccolo — disse l'usciere, indicando un uomo di costituzione forte, largo di spalle, con la barba ricciuta, il quale, senza togliersi il berretto di montone, saliva lesto e leggero i gradini consumati della scala di pietra. Uno di quelli che scendevano, un impiegato magrolino con una cartella sotto il braccio, fermatosi, guardò con riprovazione le gambe di colui che correva e fissò interrogativamente Oblonskij.

Stepan Arkad'ic era dritto in cima alla scala. Il suo viso bonario, che splendeva emergendo dal bavero ricamato dell'uniforme, s'illuminò ancor più quando riconobbe chi correva. — Ma è proprio lui! Levin, finalmente! — esclamò con un sorriso cordialmente canzonatorio, guardando Levin che gli si avvicinava. — Com'è che non hai disdegnato di venirmi a pescare in quest'antro? — disse Stepan Arkad'ic baciando l'amico, non contento di una stretta di mano. — Sei qui da un pezzo?

— Sono arrivato or ora, e avevo una gran voglia di vederti — rispose Levin, guardandosi attorno timido e, nello stesso tempo, inquieto e contrariato.

— Su, andiamo nel mio gabinetto — disse Stepan Arkad'ic, conoscendo la timidezza ombrosa e scontrosa dell'amico; e, presolo per un braccio, lo trascinò dietro di sé come per guidarlo in mezzo ai pericoli. Stepan Arkad'ic si dava del «tu» con quasi tutti i suoi conoscenti: coi vecchi di sessant'anni, coi ragazzi di venti; con gli attori, coi ministri, coi negozianti e con gli aiutanti generali; così che molti di quelli che gli davano del «tu» si trovavano ai due punti estremi della scala sociale, e molti si sarebbero stupiti nel constatare di avere qualcosa di comune per mezzo di Oblonskij. Egli dava del «tu» a tutti quelli con i quali beveva lo champagne , e di champagne ne beveva con tutti; perciò, incontrandosi in presenza dei suoi dipendenti con i suoi «tu» vergognosi , come chiamava scherzando molti amici, sapeva diminuire, con quel tatto che gli era proprio, la spiacevolezza dell'impressione che potevano riportarne i dipendenti. Levin non era un «tu» vergognoso, ma Oblonskij intuì che Levin pensava ch'egli potesse non desiderare di mostrare la propria intimità con lui dinanzi ai propri dipendenti, e perciò si affrettò a condurlo nel proprio gabinetto. Levin era quasi della stessa età di Oblonskij e si davano del «tu» non solo per lo champagne . Levin gli era compagno e amico di prima giovinezza. Si volevano bene, malgrado la diversità dei caratteri e dei gusti, così come si vogliono bene gli amici incontratisi nella prima giovinezza. Malgrado ciò, come capita spesso fra persone che hanno scelto generi diversi di attività, ciascuno di loro, pur giustificando col ragionamento l'attività dell'altro, finiva col disprezzarla dentro di sé. A ciascuno sembrava che la vita che egli stesso conduceva fosse la vera vita, mentre l'altra, quella che conduceva l'amico, non ne fosse che la parvenza. Oblonskij non poteva trattenere un lieve riso canzonatorio alla vista di Levin. L'aveva visto già varie volte arrivare a Mosca dalla campagna dove faceva qualcosa; che cosa facesse precisamente, Stepan Arkad'ic non aveva mai potuto capir bene e non se ne curava. Levin veniva a Mosca sempre agitato, frettoloso, un po' timido e urtato da questa timidezza, e quasi sempre con delle vedute nuove e inaspettate su tutte le cose. Stepan Arkad'ic ne rideva e se ne compiaceva. Nello stesso preciso modo Levin disprezzava dentro di sé il modo di vivere cittadino dell'amico e quel suo impiego che considerava sciocco e vuoto, e ci rideva su. Ma la differenza consisteva in questo: Oblonskij, facendo quello che fanno tutti, rideva con sicurezza e bonarietà, Levin, invece, senza sicurezza e, a volte, con dispetto.

— Ti aspettavamo da tempo — disse Stepan Arkad'ic entrando nello studio e lasciando il braccio di Levin come a dire che là non c'erano più pericoli. — Sono molto contento di rivederti. Ebbene, come va? Quando sei arrivato?

Levin taceva, sbirciando le due facce dei colleghi di Oblonskij che non conosceva, e in particolar modo dell'elegante Grinevic dalle dita affilate e bianche, e dalle unghie così lunghe, gialle e ricurve in punta, e dai gemelli della camicia così grossi e luccicanti che queste mani, evidentemente, avevano assorbito tutta la sua attenzione e non gli davano libertà di pensiero. Oblonskij lo notò subito, e sorrise.

— Ah, già, permettete che vi presenti — disse. — I miei colleghi Filipp Ivanovic Nikitin e Michail Stanislavic Grinevic — e, rivolto verso Levin: — Il fautore del consiglio distrettuale, l'uomo nuovo del consiglio, il ginnasta che solleva con una mano sola cinque pudy , l'allevatore di bestiame, il cacciatore, nonché amico mio, Konstantin Levin, fratello di Sergej Ivanyc Koznyšev. — Molto piacere — disse il vecchietto.

— Ho l'onore di conoscere vostro fratello Sergej Ivanyc — disse Grinevic porgendo la mano affilata dalle unghie lunghe. Levin si accigliò, strinse la mano e si rivolse subito a Oblonskij. Pur avendo una grande considerazione per il fratellastro, scrittore noto in tutta la Russia, non poteva sopportare che ci si rivolgesse a lui, non come Konstantin Levin ma come al fratello del famoso Koznyšev.

— No, non sono più consigliere distrettuale. Ho litigato con tutti, e non vado più alle riunioni — disse a Oblonskij.

— Hai fatto presto, però!— disse Oblonskij con un sorriso. — Ma come, perché?

— È una storia lunga. Una volta o l'altra te la racconterò — disse Levin prendendo però subito a raccontarla. — Ecco, per dirla in breve, mi sono convinto che non c'è e non può esserci alcuna attività distrettuale; — cominciò come se qualcuno l'avesse offeso allora allora: — da una parte è un giuoco; si giuoca al parlamento, ed io non sono abbastanza giovane, né abbastanza vecchio per divertirmi coi balocchi; dall'altra — e qui balbettò — è un mezzo per guadagnare denaro per la coterie del distretto. Prima c'erano le tutele, i tribunali, ora invece c'è il consiglio distrettuale; non è una forma di subordinazione, ma una forma di stipendio non meritato — disse con tanto calore come se qualcuno dei presenti avversasse la sua opinione. — Eh! Ma tu, a quanto vedo, sei ancora in una nuova fase, in quella conservatrice — disse Stepan Arkad'ic. — Ma, del resto, di questo parleremo dopo.

— Sì, dopo. Ma io avevo bisogno di vederti — disse Levin, fissando con antipatia la mano di Grinevic.

Stepan Arkad'ic sorrise appena percettibilmente. — Bè, dicevi che mai più ti saresti messo un vestito all'europea? — disse guardandogli il vestito nuovo, fatto evidentemente da un sarto francese. — Eh, già, vedo, siamo in una fase nuova.

Levin arrossì improvvisamente, ma non come arrossiscono le persone adulte, leggermente, senza avvertirlo, ma come arrossiscono i ragazzi quando sentono d'essere ridicoli con la loro timidezza e, vergognandosene, arrossiscono ancora di più fin quasi alle lacrime. Ed era così strano vedere quel viso intelligente, maschio diventare così infantile, che Oblonskij smise di guardarlo.

— E allora, dove ci vediamo? Ho molto bisogno di parlarti — disse Levin.

Oblonskij si mise a riflettere.

— Ecco, andiamo a far colazione da Gurin e parleremo là. Fino alle tre son libero.

— No — rispose Levin dopo aver pensato un po'; — devo ancora andare in giro. — Su via, andiamo a pranzare insieme.

— Pranzare? Ma io non ho bisogno di niente di straordinario, solo due parole; devo farti una domanda, e a chiacchierare ci penseremo poi.

— E allora, dille subito queste due parole, così a pranzo chiacchiereremo.

— Eccole, le due parole; — disse Levin — del resto, niente di straordinario.

E la sua faccia prese a un tratto un'espressione cattiva, dovuta allo sforzo fatto per vincere la propria timidezza. — Che fanno gli Šcerbackij? Tutto come prima? — disse.

— Tu hai detto due parole, ma io non posso rispondere con due parole, perché... Scusami un momento...

Era entrato il segretario che, con la deferenza familiare e la modesta consapevolezza, comune a tutti i segretari, della propria superiorità, rispetto al capo, nella conoscenza degli affari, si era avvicinato con le carte a Oblonskij e, con aria interrogativa, aveva cominciato a esporre una certa difficoltà. Stepan Arkad'ic, senza finir di ascoltare, pose affabilmente una mano sulla manica del segretario. — No, fate come già vi ho detto — disse addolcendo con un sorriso l'osservazione e, spiegato in breve come intendeva l'affare, allontanò le carte e disse: — Fate così, vi prego, così, Zachar Nikitic. Il segretario, confuso, si allontanò. Levin, che durante il colloquio con il segretario aveva avuto modo di rimettersi completamente, stava in piedi, poggiando tutte e due le mani ad una sedia, e sul suo viso vi era un'attenzione ilare. — Non capisco, non capisco — diceva.

— Cosa non capisci? — chiese Oblonskij sorridendo anche lui allegramente e tirando fuori una sigaretta. Si aspettava da Levin qualche uscita strana.

— Non capisco quello che fate — disse Levin alzando le spalle. — Come puoi prendere tutto questo sul serio?

— Perché?

— Ma perché qui non avete nulla da fare.

— Tu credi così, ma noi siamo sovraccarichi di lavoro.

— Scartoffie! Già, ma tu ci sei tagliato per questo — aggiunse Levin.

— Allora tu credi che io manchi di qualcosa?

— Forse sì — disse Levin. — Tuttavia ammiro la tua importanza e sono orgoglioso di avere un così grand'uomo per amico. Ma tu non hai risposto alla mia domanda — aggiunse guardando Oblonskij con uno sforzo disperato, diritto negli occhi.

— E va bene, e va bene. Aspetta un po' e arriverai a questo anche tu. Finché hai tremila desjatiny nel distretto di Karazin e questi muscoli e la freschezza di una ragazzina di dodici anni, va tutto bene, ma poi ci arriverai anche tu. Già, ecco, a proposito di quello che mi chiedevi; nessun cambiamento, ma peccato che tu sia stato lontano tanto tempo.

— Perché?

che c'è? — chiese Levin spaventato.

— No, nulla — rispose Oblonskij. — Ne riparleremo. Ma tu per quale particolare motivo sei venuto?

— Ah, di questo parleremo poi — disse Levin, arrossendo di nuovo fino alle orecchie.

— Su, va bene, ho capito — disse Stepan Arkad'ic. — Vedi: ti avrei invitato a casa, ma mia moglie non sta bene. Ecco, però; se le vuoi vedere, oggi sono certamente al giardino zoologico, dalle quattro alle cinque. Kitty va a pattinare. Tu va' là; io passerò, e andremo a pranzare insieme in qualche posto. — Benissimo, arrivederci, allora.

— Guarda, io ti conosco; tu sei capace di scordartene o di partirtene subito per la campagna! — rise Stepan Arkad'ic. — No, certamente.

E dopo essersi ricordato di non aver salutato i colleghi di Oblonskij soltanto quand'era già sulla porta, Levin uscì dall'ufficio. — Deve essere un proprietario pieno di energia — disse Grinevic, quando Levin fu uscito.

— Sì, amico mio — disse Stepan Arkad'ic annuendo col capo — ecco un uomo felice! Tremila desjatiny nel distretto di Karazin, tutto davanti a sé e quanta vitalità! Non così noi!

— Perché vi lamentate, Stepan Arkad'ic? — Va male, proprio male — disse Stepan Arkad'ic sospirando pesantemente.

Parte Prima: Capitolo V Erster Teil: Kapitel V Part One: Chapter V Primera parte: Capítulo V Première partie : Chapitre V Część pierwsza: Rozdział V Primeira parte: Capítulo V

Stepan Arkad'ic a scuola aveva studiato bene, grazie alle sue buone capacità, ma, pigro e svagato, aveva finito gli studi tra gli ultimi. Stepan Arkad'ic hatte in der Schule dank seiner guten Fähigkeiten gut gelernt, aber er war faul und lustlos und beendete sein Studium als einer der Letzten. Stepan Arkad'ic had studied well in school, thanks to his good skills, but, lazy and listless, he finished his studies among the last. Tuttavia, pur conducendo una vita sempre scapestrata, in età ancor giovane, con un titolo modesto, aveva ottenuto il posto ragguardevole e ben retribuito di capo di uno degli uffici amministrativi di Mosca. Trotz seines stets skrupellosen Lebens hatte er in jungen Jahren mit einem bescheidenen Titel den bemerkenswerten und gut bezahlten Posten des Leiters eines Moskauer Verwaltungsbüros erhalten. However, while leading a life that was always wild, at an even young age, with a modest title, he had obtained the sizeable and well-paid post of head of one of Moscow's administrative offices. Sin embargo, llevando siempre una vida salvaje, a muy temprana edad, con un modesto título, había obtenido el notable y bien pagado puesto de jefe de una de las oficinas administrativas de Moscú. Aveva avuto questo posto per mezzo del marito di Anna, Aleksej Aleksandrovic Karenin, il quale occupava uno dei più alti gradi nel ministero a cui apparteneva l'ufficio; ma se Karenin non avesse designato suo cognato a quel posto, Stiva Oblonskij, per mezzo di un centinaio di alti personaggi, fratelli, sorelle, prozii, zii, zie, avrebbe avuto quel posto o altro equivalente con quei seimila rubli di stipendio che gli erano necessari, perché i suoi affari, malgrado la considerevole proprietà della moglie, andavano male. Er hatte diesen Posten durch Annas Ehemann Aleksej Aleksandrovic Karenin erhalten, der einen der höchsten Ränge im Ministerium bekleidete, zu dem das Amt gehörte; aber wenn Karenin nicht seinen Schwager, Stiva Oblonskij, auf diesen Posten ernannt hätte, hätte er über etwa hundert andere hohe Leute, Brüder, Schwestern, Großonkel, Onkel, Tanten, diesen Posten oder dessen Äquivalent mit den sechstausend Rubeln Gehalt bekommen, die er brauchte, weil seine Geschäfte trotz des beträchtlichen Vermögens seiner Frau schlecht liefen. He had been given this post through Anna's husband, Aleksej Aleksandrovic Karenin, who occupied one of the highest ranks in the ministry to which the office belonged; but if Karenin had not appointed his brother-in-law to that post, Stiva Oblonsky, through a hundred or so high personages, brothers, sisters, great-uncles, uncles, aunts, he would have had that post or some other equivalent with that six thousand rubles salary he needed, because his business, despite his wife's considerable property, was going badly. Una buona metà della società di Mosca e Pietroburgo era in relazioni di parentela o di amicizia con Stepan Arkad'ic. Gut die Hälfte der Moskauer und Petersburger Gesellschaft war mit Stepan Arkad'ic verwandt oder befreundet. A good half of Moscow and Petersburg society was in kinship or friendship with Stepan Arkad'ic. Egli era nato nella cerchia di coloro che erano o erano in seguito diventati i potenti di quel mondo. Er wurde in den Kreis derjenigen hineingeboren, die die Mächtigen dieser Welt waren oder später werden sollten. He was born into the circle of those who were or had later become the powerful of that world. Un terzo dei funzionari di stato, i vecchi, erano amici di suo padre e lo avevano visto nascere; un altro terzo gli davano del «tu» e un terzo ancora erano suoi buoni conoscenti. Ein Drittel der Beamten, die alten, waren mit seinem Vater befreundet und hatten ihn auf die Welt kommen sehen; ein weiteres Drittel nannte ihn "tu" und ein weiteres Drittel waren gute Bekannte von ihm. One-third of the state officials, the old ones, were his father's friends and had seen him born; another third called him "you," and yet another third were his good acquaintances. Pertanto, i dispensatori di beni terreni sotto forma di posti, appalti, concessioni e cose simili, erano tutti amici suoi e non avrebbero mai lasciato fuori uno dei loro. Daher waren die Verteiler irdischer Güter in Form von Posten, Verträgen, Konzessionen und dergleichen alle seine Freunde und würden niemals einen der ihren auslassen. Therefore, the dispensers of earthly goods in the form of posts, contracts, concessions and the like were all his friends and would never leave out one of their own. Così Oblonskij non aveva dovuto brigare per ottenere un posto vantaggioso; gli era bastato non rifiutare, non avere invidie, non leticare, non offendersi, cose tutte ch'egli neppure faceva per quella bonarietà che gli era propria. Oblonskij brauchte sich also nicht um eine vorteilhafte Stellung zu bemühen; er brauchte sich nur nicht zu weigern, nicht neidisch zu sein, sich nicht zu beschweren, nicht beleidigt zu sein, und das alles tat er nicht einmal aus Gutmütigkeit. Thus Oblonsky had not had to scramble to get an advantageous position; it had been enough for him not to refuse, not to have envy, not to lethargy, not to take offense, all of which he did not even do out of that good-naturedness that was his own. Gli sarebbe parso ridicolo se gli avessero detto che non avrebbe ottenuto un posto retribuito con lo stipendio che gli era necessario, dal momento che non pretendeva niente di eccezionale, ma voleva solo quello che avevano gli altri suoi coetanei quando, non peggio di chiunque altro, egli era in grado di adempiere una funzione di tal genere. Es wäre ihm lächerlich vorgekommen, wenn man ihm gesagt hätte, dass er keine bezahlte Stelle mit dem von ihm benötigten Gehalt bekommen würde, da er nichts Außergewöhnliches verlangte, sondern nur das wollte, was seine Altersgenossen hatten, wenn er, nicht schlechter als jeder andere, eine solche Funktion ausüben konnte. It would have seemed ridiculous to him if he had been told that he would not get a paid position with the salary he needed, since he did not demand anything exceptional, but only wanted what his other peers had when, no worse than anyone else, he was able to fulfill such a function.

A Stepan Arkad'ic volevano bene tutti quelli che lo conoscevano non solo per quel suo carattere buono e gioviale e per la sua indubbia onestà, ma perché in quel suo bell'aspetto luminoso, negli occhi splendenti, nelle sopracciglia e nei capelli neri, nel colorito bianco e rosso del viso vi era qualcosa che agiva in modo cordiale e festoso sul fisico delle persone che lo incontravano. Stepan Arkad'ic wurde von allen, die ihn kannten, geliebt, nicht nur wegen seines guten und fröhlichen Charakters und seiner unzweifelhaften Ehrlichkeit, sondern auch, weil sein gutes Aussehen, seine leuchtenden Augen, seine schwarzen Augenbrauen und Haare, sein rot-weißer Teint auf die Menschen, die ihm begegneten, freundlich und festlich wirkten. Stepan Arkad'ic was loved by all who knew him not only because of that good and jovial character of his and his undoubted honesty, but because in that bright handsome appearance, in his shining eyes, in his black eyebrows and hair, in the red and white complexion of his face there was something that acted in a cordial and festive way on the physique of the people who met him. «Oh, Stiva! "Oh, Stiva! Oblonskij! Eccolo!» dicevano quasi sempre con un sorriso di gioia, incontrandolo. Da ist er!", sagten sie fast immer mit einem Lächeln der Freude, wenn sie ihn trafen. There he is!" they almost always said with a smile of joy as they met him. ¡Ahi esta!" casi siempre decían con una sonrisa de alegría al conocerlo. E anche se talvolta ci si rendeva conto che, dopo una conversazione con lui, non succedeva nulla di particolarmente gioioso, l'indomani, due giorni dopo, tutti di nuovo si rallegravano nell'incontrarlo, proprio allo stesso modo. Und auch wenn man manchmal feststellte, dass nach einem Gespräch mit ihm nichts besonders Erfreuliches passierte, freuten sich am nächsten Tag, zwei Tage später, alle wieder über die Begegnung mit ihm, und zwar auf genau dieselbe Weise. And although sometimes it was realized that, after a conversation with him, nothing particularly joyful happened, the next day, two days later, everyone again rejoiced at meeting him, just in the same way. Occupando già da tre anni il posto di capo di uno degli uffici amministrativi di Mosca, Stepan Arkad'ic aveva conquistato, oltre la simpatia, la stima dei colleghi, dei dipendenti, dei superiori, e di tutti coloro che avevano a che fare con lui. Stepan Arkad'ic war bereits seit drei Jahren Leiter eines Moskauer Verwaltungsbüros und hatte sich nicht nur die Sympathie, sondern auch die Wertschätzung seiner Kollegen, Mitarbeiter, Vorgesetzten und aller, die mit ihm zu tun hatten, erworben. Already occupying the post of head of one of Moscow's administrative offices for three years, Stepan Arkad'ic had won, in addition to sympathy, the esteem of colleagues, employees, superiors, and all those who had anything to do with him. Le principali qualità che gli procuravano la stima generale in ufficio consistevano, in primo luogo, in una straordinaria indulgenza verso gli altri, basata sulla coscienza dei propri difetti; in secondo luogo, in un grande liberalismo, non quello di cui leggeva nei giornali, ma quello ch'egli aveva nel sangue e che gli faceva trattare perfettamente allo stesso modo tutte le persone, di qualunque classe o condizione fossero; e in terzo luogo, e questa era la cosa più importante, in un'assoluta indifferenza verso gli affari che trattava, per cui non se ne appassionava mai e non commetteva errori. Die Haupteigenschaften, die ihm im Amt allgemeines Ansehen verschafften, bestanden erstens in einer außerordentlichen Nachsicht gegenüber anderen, die auf dem Bewusstsein seiner eigenen Fehler beruhte; zweitens in einem großen Liberalismus, nicht der Art, von der er in den Zeitungen las, sondern der Art, die ihm im Blut lag und die ihn alle Menschen vollkommen gleich behandeln ließ, unabhängig von ihrer Klasse oder ihrem Stand; und drittens, und das war das Wichtigste, in einer absoluten Gleichgültigkeit gegenüber den Geschäften, mit denen er zu tun hatte, so dass er sich nie darüber aufregte und keine Fehler machte. The main qualities that won him general esteem in office consisted, first, in an extraordinary indulgence toward others, based on an awareness of his own faults; second, in a great liberalism, not the kind he read about in the newspapers, but the kind he had in his blood and which made him treat all people perfectly equally, whatever class or condition they were; and third, and this was the most important thing, in an absolute indifference toward the business he dealt with, so that he never got passionate about it and made no mistakes. Arrivato in ufficio, Stepan Arkad'ic, accompagnato da un usciere ossequioso che gli portava la cartella, passò nel suo gabinetto particolare, indossò la divisa ed entrò in aula. Arriving at the office, Stepan Arkad'ic, accompanied by an obsequious usher carrying his briefcase, passed through his particular cabinet, donned his uniform and entered the courtroom. Gli scrivani e gli impiegati si alzarono tutti, salutandolo con rispetto e giovialità. Die Schriftgelehrten und Angestellten standen alle auf und begrüßten ihn mit Respekt und Heiterkeit. The scribes and clerks all stood up, greeting him with respect and joviality. Stepan Arkad'ic, in fretta come sempre, andò al proprio posto, strinse la mano ai colleghi e sedette. Stepan Arkad'ic ging wie immer schnell zu seinem Platz, reichte seinen Kollegen die Hand und setzte sich. Stepan Arkad'ic, as quickly as ever, went to his seat, shook hands with his colleagues and sat down. Scherzò e discorse proprio quel tanto che era conveniente, e cominciò il lavoro. Er scherzte und redete so viel, wie es ihm gerade passte, und begann mit der Arbeit. He joked and discussed just enough that was convenient, and began the work. Nessuno più di Stepan Arkad'ic sapeva con maggiore precisione il limite tra la cordialità confidenziale e il tono ufficiale, così necessario al piacevole disbrigo degli affari. Niemand kannte die Grenze zwischen vertraulicher Herzlichkeit und dem offiziellen Ton, der für eine angenehme Geschäftsabwicklung notwendig ist, besser als Stepan Arkad'ic. No one knew more accurately than Stepan Arkad'ic the boundary between confidential friendliness and the official tone so necessary to the pleasant conduct of business. Il segretario, con giovialità e rispetto, come del resto tutti nell'ufficio di Stepan Arkad'ic, gli si accostò con alcune carte e riferì con quel tono familiarmente libero che era stato introdotto da Stepan Arkad'ic. Der Sekretär, der wie alle anderen im Büro von Stepan Arkad'ic freundlich und respektvoll war, kam mit einigen Papieren auf ihn zu und berichtete in diesem gewohnt freien Ton, dass er von Stepan Arkad'ic vorgestellt worden war. The secretary, with joviality and respect, as indeed was everyone in Stepan Arkad'ic's office, approached him with some papers and reported in that familiarly spare tone that he had been introduced by Stepan Arkad'ic. — Siamo riusciti così ad avere notizie dell'amministrazione provinciale di Penza. - So konnten wir uns bei der Provinzverwaltung in Penza melden. - We were thus able to hear from the provincial administration in Penza. Ecco, non vi piacerebbe... Da, möchtest du nicht... Here, wouldn't you like to...

— Le avete avute finalmente — prese a dire Stepan Arkad'ic, fermando col dito la carta. - Endlich hast du sie", sagte Stepan Arkad'ic und hielt das Papier mit seinem Finger an. "You finally had them," Stepan Arkadic began to say, stopping the paper with his finger. — Allora, signori... — E la seduta cominciò. - Also, meine Herren... - Und die Sitzung begann. - So, gentlemen. - And the session began.

«Se sapessero — pensava chinando la testa con aria d'importanza nell'ascoltare il rapporto — che ragazzo colpevole era mezz'ora fa il loro capo!». Wenn sie wüssten", dachte er und neigte den Kopf mit einer bedeutungsvollen Miene, als er den Bericht hörte, "dass der schuldige Junge vor einer halben Stunde ihr Anführer war! "If they knew," he thought, bowing his head with an air of importance as he listened to the report, "that guilty boy was half an hour ago their leader! E gli occhi gli ridevano alla lettura del rapporto. Und seine Augen lachten, als er den Bericht las. And his eyes laughed as he read the report. La seduta doveva durare fino alle due, senza interruzione; alle due, intervallo e colazione. Die Sitzung sollte bis zwei Uhr dauern, ohne Unterbrechung; um zwei Uhr war Pause und Frühstück. The session was to last until two o'clock, without interruption; at two o'clock, intermission and breakfast.

Non erano ancora le due quando la grande porta a vetri dell'aula si aprì improvvisamente e qualcuno entrò. Es war noch nicht zwei Uhr, als sich plötzlich die große Glastür des Klassenzimmers öffnete und jemand eintrat. It was not yet two o'clock when the large glass door of the classroom suddenly opened and someone entered. Tutti i membri ritratti sotto il ritratto dell'imperatore e al di là dello specchio a tre facce, lieti della distrazione, si voltarono a guardare verso la porta; ma l'usciere che stava all'ingresso respinse subito colui che s'era infilato e richiuse la porta a vetri. Alle Mitglieder, die sich unter dem Porträt des Kaisers und hinter dem dreiseitigen Spiegel befanden, drehten sich, erfreut über die Ablenkung, zur Tür um; aber der Platzanweiser, der am Eingang stand, entließ sofort denjenigen, der hineingeschlüpft war, und schloss die Glastür. All the members portrayed under the emperor's portrait and beyond the three-sided mirror, delighted at the distraction, turned to look toward the door; but the usher standing at the entrance immediately dismissed the one who had slipped in and closed the glass door. Quando tutto il rapporto fu letto, Stepan Arkad'ic si alzò stiracchiandosi e, pagando il proprio tributo al liberalismo dell'epoca, tirò fuori, ancora nell'aula, una sigaretta, e si avviò nel suo ufficio. Als der gesamte Bericht verlesen war, erhob sich Stepan Arkad'ic und zollte dem Liberalismus der damaligen Zeit Tribut, indem er sich, noch im Gerichtssaal, eine Zigarette nahm und in sein Büro ging. When the whole report was read, Stepan Arkad'ic stretched himself up and, paying his own tribute to the liberalism of the time, took out, still in the courtroom, a cigarette, and walked to his office. Due colleghi, il vecchio funzionario Nikitin e il gentiluomo di camera Grinevic, uscirono con lui. Zwei Kollegen, der alte Beamte Nikitin und der Kammerherr Grinevic, gingen mit ihm hinaus. Two colleagues, old official Nikitin and chamber gentleman Grinevic, went out with him.

— Dopo colazione arriveremo a finire — disse Stepan Arkad'ic. - Nach dem Frühstück werden wir fertig", sagte Stepan Arkad'ic. - After breakfast we will arrive to finish - Stepan Arkad'ic said. — Altro che arriveremo! - Wir werden da sein! - So much that we will come! — disse Nikitin. - sagte Nikitin. - Nikitin said.

— Ma deve essere un furbo matricolato quel Fomin — disse Grinevic accennando a un personaggio implicato nell'affare di cui si discuteva. - Aber dieser Fomin muss ein immatrikulierter Gerissener sein", sagte Grinevic und spielte damit auf eine Person an, die an dem besprochenen Geschäft beteiligt war. - But he must be a cunning matriculate that Fomin - said Grinevic hinting at a person involved in the deal being discussed. Alle parole di Grinevic Stepan Arkad'ic si accigliò, facendo capire con questo che non era corretto dare un giudizio prima del tempo, e non rispose nulla. Auf die Worte von Grinevic Stepan Arkad'ic hin runzelte Stepan Arkad'ic die Stirn, um klarzustellen, dass es nicht richtig sei, vor der Zeit ein Urteil zu fällen, und antwortete nicht. At Grinevic Stepan Arkad'ic's words Stepan scowled, making it clear by this that it was not correct to make a judgment before time, and he answered nothing. — Chi è entrato? - Wer kam herein? - Who entered? — chiese all'usciere. - fragte der Platzanweiser. - he asked the usher. — Un tale, eccellenza, senza chiedere permesso, s'è fissato dentro appena mi sono girato. - Ein Mann, Eure Exzellenz, starrte, ohne um Erlaubnis zu fragen, hinein, sobald ich mich umdrehte. - Such, excellent, without asking permission, has fixed itself in as soon as I turned around. Domandava di voi. Er hat nach Ihnen gefragt. He was asking about you. Io dico: quando usciranno i membri, allora... Ich sage: Wenn die Mitglieder herauskommen, dann... I say, when the members come out, then ...

— Dov'è? - Wo ist sie? — È forse uscito nell'ingresso, non faceva che camminare. - Vielleicht ist er auf den Flur hinausgegangen, er ist einfach nur gegangen. - He possibly went out into the hall, he was just walking. Eccolo — disse l'usciere, indicando un uomo di costituzione forte, largo di spalle, con la barba ricciuta, il quale, senza togliersi il berretto di montone, saliva lesto e leggero i gradini consumati della scala di pietra. Da ist er", sagte der Platzanweiser und wies auf einen Mann von kräftiger Statur, breitschultrig und mit krausem Bart, der, ohne seine Schafsmütze abzunehmen, die abgenutzten Stufen der Steintreppe zügig und leichtfüßig hinaufging. 'Here he is,' said the usher, pointing to a man of strong constitution, broad shouldered, with a curly beard, who, without removing his mutton cap, was climbing the worn steps of the stone staircase with ease. Uno di quelli che scendevano, un impiegato magrolino con una cartella sotto il braccio, fermatosi, guardò con riprovazione le gambe di colui che correva e fissò interrogativamente Oblonskij. Einer von denen, die herunterkamen, ein hagerer Angestellter mit einer Aktentasche unter dem Arm, blieb stehen, sah missbilligend auf die Beine des Läufers und starrte Oblonsky fragend an. One of those coming down, a skinny clerk with a briefcase under his arm, stopped, looked reproachfully at the legs of the one running and stared questioningly at Oblonsky.

Stepan Arkad'ic era dritto in cima alla scala. Stepan Arkad'ic stand ganz oben auf der Rangliste. Stepan Arkad'ic was straight up the ladder. Il suo viso bonario, che splendeva emergendo dal bavero ricamato dell'uniforme, s'illuminò ancor più quando riconobbe chi correva. Sein gutmütiges Gesicht, das aus dem bestickten Revers seiner Uniform leuchtete, erhellte sich noch mehr, als er den Läufer erkannte. His good-natured face, shining emerging from the embroidered lapel of his uniform, brightened even more when he recognized the runner. — Ma è proprio lui! - Aber er ist es wirklich! - But it's really him! Levin, finalmente! Levin, endlich! Levin, finally! — esclamò con un sorriso cordialmente canzonatorio, guardando Levin che gli si avvicinava. - rief er mit einem herzlich spöttischen Lächeln aus und beobachtete, wie Levin auf ihn zukam. - He exclaimed with a cordially mocking smile, watching as Levin approached him. — Com'è che non hai disdegnato di venirmi a pescare in quest'antro? - Wie kommt es, dass du es nicht verschmäht hast, in dieser Höhle zu fischen? - How is it that you did not disdain to come and fish me in this cavern? — disse Stepan Arkad'ic baciando l'amico, non contento di una stretta di mano. - sagte Stepan Arkad'ic und küsste seinen Freund, der sich nicht mit einem Händedruck zufrieden gab. - Stepan Arkad'ic said as he kissed his friend, not content with a handshake. — Sei qui da un pezzo? - Sind Sie schon lange hier? - Have you been here for a while?

— Sono arrivato or ora, e avevo una gran voglia di vederti — rispose Levin, guardandosi attorno timido e, nello stesso tempo, inquieto e contrariato. - Ich bin gerade erst angekommen und wollte Sie unbedingt sehen", antwortete Levin, der sich schüchtern und gleichzeitig unruhig und verärgert umsah. - I arrived just now, and I had a great desire to see you - Levin replied, looking around shyly and, at the same time, uneasy and displeased.

— Su, andiamo nel mio gabinetto — disse Stepan Arkad'ic, conoscendo la timidezza ombrosa e scontrosa dell'amico; e, presolo per un braccio, lo trascinò dietro di sé come per guidarlo in mezzo ai pericoli. - Komm, wir gehen in mein Kabinett", sagte Stepan Arkad'ic, der die schattenhafte und mürrische Schüchternheit seines Freundes kannte, und er nahm ihn am Arm und zog ihn hinter sich her, als wolle er ihn in die Gefahr führen. - Come on, let's go to my cabinet," said Stepan Arkad'ic, knowing his friend's shadowy and surly shyness; and, taking him by the arm, he dragged him behind him as if to guide him through the dangers. Stepan Arkad'ic si dava del «tu» con quasi tutti i suoi conoscenti: coi vecchi di sessant'anni, coi ragazzi di venti; con gli attori, coi ministri, coi negozianti e con gli aiutanti generali; così che molti di quelli che gli davano del «tu» si trovavano ai due punti estremi della scala sociale, e molti si sarebbero stupiti nel constatare di avere qualcosa di comune per mezzo di Oblonskij. Stepan Arkad'ic war mit fast allen Menschen, denen er begegnete, vertraut: mit alten Männern in den Sechzigern, mit jungen Männern in den Zwanzigern, mit Schauspielern, Ministern, Ladenbesitzern und Generaladjutanten, so dass viele derjenigen, die mit ihm vertraut waren, an beiden Enden der sozialen Skala standen, und viele wären überrascht gewesen, dass sie durch Oblonskij etwas gemeinsam hatten. Stepan Arkad'ic called himself "tu" to almost everyone he met: to old men of sixty, to young men of twenty; to actors, to ministers, to shopkeepers and to adjutants-general; so that many of those who called him "tu" were at the two extreme points of the social scale, and many would have been astonished to find that they had something in common through Oblonsky. Egli dava del «tu» a tutti quelli con i quali beveva lo champagne , e di champagne ne beveva con tutti; perciò, incontrandosi in presenza dei suoi dipendenti con i suoi «tu» vergognosi , come chiamava scherzando molti amici, sapeva diminuire, con quel tatto che gli era proprio, la spiacevolezza dell'impressione che potevano riportarne i dipendenti. Er nannte jeden, mit dem er Champagner trank, "tu", und er trank mit jedem Champagner; wenn er also in Gegenwart seiner Angestellten mit seinem schändlichen "tu", wie er viele seiner Freunde scherzhaft nannte, zusammentraf, wusste er mit dem ihm eigenen Taktgefühl den unangenehmen Eindruck, den die Angestellten machen könnten, zu mindern. He called everyone with whom he drank champagne "thou," and he drank champagne with everyone; therefore, meeting in the presence of his employees with his shameful "thou," as he jokingly called many of his friends, he knew how to diminish, with that tact which was proper to him, the unpleasantness of the impression that the employees might make of him. Levin non era un «tu» vergognoso, ma Oblonskij intuì che Levin pensava ch'egli potesse non desiderare di mostrare la propria intimità con lui dinanzi ai propri dipendenti, e perciò si affrettò a condurlo nel proprio gabinetto. Levin war kein schamhaftes "Du", aber Oblonsky spürte, dass Levin dachte, er wolle seine Intimität mit ihm vielleicht nicht vor seinen Mitarbeitern zeigen, also beeilte er sich, ihn in sein eigenes Kabinett zu bringen. Levin era quasi della stessa età di Oblonskij e si davano del «tu» non solo per lo champagne . Levin war fast gleich alt wie Oblonsky, und sie nannten sich nicht nur wegen des Champagners "tu". Levin gli era compagno e amico di prima giovinezza. Levin war seit seiner frühen Jugend sein Begleiter und Freund. Si volevano bene, malgrado la diversità dei caratteri e dei gusti, così come si vogliono bene gli amici incontratisi nella prima giovinezza. Sie liebten sich trotz ihrer unterschiedlichen Charaktere und Geschmäcker, so wie Freunde, die sich in früher Jugend kennengelernt haben, sich lieben. Malgrado ciò, come capita spesso fra persone che hanno scelto generi diversi di attività, ciascuno di loro, pur giustificando col ragionamento l'attività dell'altro, finiva col disprezzarla dentro di sé. Doch wie so oft zwischen Menschen, die sich für unterschiedliche Tätigkeiten entschieden haben, rechtfertigte jeder von ihnen die Tätigkeit des anderen zwar mit Argumenten, verachtete sie aber am Ende in seinem Inneren. Despite this, as often happens among people who have chosen different kinds of activities, each of them, while justifying the other's activity with reasoning, ended up despising it within themselves. A ciascuno sembrava che la vita che egli stesso conduceva fosse la vera vita, mentre l'altra, quella che conduceva l'amico, non ne fosse che la parvenza. Es schien jedem, dass das Leben, das er selbst führte, das wirkliche Leben war, während das andere, das seines Freundes, nur der Schein davon war. It seemed to each that the life he himself led was the real life, while the other, the one his friend led, was but the semblance of it. Oblonskij non poteva trattenere un lieve riso canzonatorio alla vista di Levin. Oblonsky konnte sich bei Levins Anblick ein leichtes, spöttisches Lachen nicht verkneifen. Oblonsky could not hold back a slight mocking laughter at the sight of Levin. L'aveva visto già varie volte arrivare a Mosca dalla campagna dove faceva qualcosa; che cosa facesse precisamente, Stepan Arkad'ic non aveva mai potuto capir bene e non se ne curava. Er hatte ihn schon mehrmals gesehen, wie er vom Land nach Moskau kam und dort irgendetwas tat; was genau er tat, konnte Stepan Arkad'ic nie ganz verstehen und es war ihm auch egal. He had already seen him several times arriving in Moscow from the countryside where he was doing something; what precisely he was doing, Stepan Arkad'ic could never quite figure out and did not care. Levin veniva a Mosca sempre agitato, frettoloso, un po' timido e urtato da questa timidezza, e quasi sempre con delle vedute nuove e inaspettate su tutte le cose. Levin kam immer aufgeregt nach Moskau, eilig, ein wenig schüchtern und von dieser Schüchternheit geplagt, und fast immer mit neuen und unerwarteten Ansichten zu allen Dingen. Levin always came to Moscow agitated, hurried, somewhat shy and bumped by this shyness, and almost always with new and unexpected views on all things. Stepan Arkad'ic ne rideva e se ne compiaceva. Stepan Arkad'ic lachte und freute sich. Stepan Arkad'ic laughed and rejoiced at this. Nello stesso preciso modo Levin disprezzava dentro di sé il modo di vivere cittadino dell'amico e quel suo impiego che considerava sciocco e vuoto, e ci rideva su. Genauso verachtete Levin die städtische Lebensweise seines Freundes und seine Beschäftigung, die er für dumm und leer hielt, und lachte darüber. In the same precise way Levin despised within himself his friend's city way of life and that employment which he considered foolish and empty, and laughed about it. Ma la differenza consisteva in questo: Oblonskij, facendo quello che fanno tutti, rideva con sicurezza e bonarietà, Levin, invece, senza sicurezza e, a volte, con dispetto. Aber der Unterschied war folgender: Oblonsky, der das tat, was alle tun, lachte mit Zuversicht und Gutmütigkeit, Levin dagegen ohne Zuversicht und manchmal mit Bosheit.

— Ti aspettavamo da tempo — disse Stepan Arkad'ic entrando nello studio e lasciando il braccio di Levin come a dire che là non c'erano più pericoli. - Wir haben schon lange auf Sie gewartet", sagte Stepan Arkad'ic, als er das Arbeitszimmer betrat und Levins Arm losließ, als wolle er sagen, dass dort keine Gefahr mehr bestehe. — Sono molto contento di rivederti. - Ich freue mich sehr, Sie wiederzusehen. Ebbene, come va? Nun, wie läuft es? Quando sei arrivato? Wann sind Sie angekommen?

Levin taceva, sbirciando le due facce dei colleghi di Oblonskij che non conosceva, e in particolar modo dell'elegante Grinevic dalle dita affilate e bianche, e dalle unghie così lunghe, gialle e ricurve in punta, e dai gemelli della camicia così grossi e luccicanti che queste mani, evidentemente, avevano assorbito tutta la sua attenzione e non gli davano libertà di pensiero. Levin schwieg und betrachtete die beiden Gesichter von Oblonskys Kollegen, die er nicht kannte, und vor allem den eleganten Grinevic mit seinen spitzen, weißen Fingern, den langen, gelben und an der Spitze gebogenen Nägeln und den großen, glänzenden Hemdmanschettenknöpfen, die offensichtlich seine ganze Aufmerksamkeit in Anspruch nahmen und ihm keine Freiheit zum Denken ließen. Levin fell silent, peering at the two faces of Oblonsky's colleagues whom he did not know, and especially at the elegant Grinevic with his sharp, white fingers, and nails so long, yellow and curved at the tip, and shirt cufflinks so large and shiny that these hands had evidently absorbed all his attention and gave him no freedom of thought. Oblonskij lo notò subito, e sorrise. Oblonsky bemerkte dies sofort und lächelte. Oblonsky immediately noticed, and smiled.

— Ah, già, permettete che vi presenti — disse. - Ah, ja, darf ich Sie vorstellen", sagte er. — I miei colleghi Filipp Ivanovic Nikitin e Michail Stanislavic Grinevic — e, rivolto verso Levin: — Il fautore del consiglio distrettuale, l'uomo nuovo del consiglio, il ginnasta che solleva con una mano sola cinque pudy , l'allevatore di bestiame, il cacciatore, nonché amico mio, Konstantin Levin, fratello di Sergej Ivanyc Koznyšev. - Meine Kollegen Filipp Ivanovic Nikitin und Michail Stanislavic Grinevic - und, zu Levin gewandt: - Der Anwalt des Bezirksrats, der neue Mann im Rat, der Turner, der fünf Pfützen mit einer Hand hebt, der Viehzüchter, der Jäger und mein Freund Konstantin Levin, der Bruder von Sergey Ivanyc Koznyšev. — Molto piacere — disse il vecchietto. - Erfreut, Sie kennenzulernen", sagte der alte Mann.

— Ho l'onore di conoscere vostro fratello Sergej Ivanyc — disse Grinevic porgendo la mano affilata dalle unghie lunghe. - Ich habe die Ehre, Ihren Bruder Sergei Ivanyc kennenzulernen", sagte Grinevic und streckte seine scharfe Hand mit den langen Nägeln aus. Levin si accigliò, strinse la mano e si rivolse subito a Oblonskij. Levin runzelte die Stirn, schüttelte die Hand und wandte sich sofort an Oblonsky. Pur avendo una grande considerazione per il fratellastro, scrittore noto in tutta la Russia, non poteva sopportare che ci si rivolgesse a lui, non come Konstantin Levin ma come al fratello del famoso Koznyšev. Obwohl er seinen Halbbruder, einen in ganz Russland bekannten Schriftsteller, sehr schätzte, konnte er es nicht ertragen, nicht als Konstantin Levin, sondern als Bruder des berühmten Koznyšev angesprochen zu werden.

— No, non sono più consigliere distrettuale. - Nein, ich bin nicht mehr Mitglied des Gemeinderats. Ho litigato con tutti, e non vado più alle riunioni — disse a Oblonskij. Ich habe mich mit allen gestritten und gehe nicht mehr zu den Sitzungen", sagte er Oblonsky.

— Hai fatto presto, però!— disse Oblonskij con un sorriso. - Du warst aber schnell!", sagte Oblonsky mit einem Lächeln. — Ma come, perché? - Aber wie und warum?

— È una storia lunga. - Das ist eine lange Geschichte. Una volta o l'altra te la racconterò — disse Levin prendendo però subito a raccontarla. Ich werde Ihnen irgendwann einmal davon erzählen", sagte Levin jedoch sofort. — Ecco, per dirla in breve, mi sono convinto che non c'è e non può esserci alcuna attività distrettuale; — cominciò come se qualcuno l'avesse offeso allora allora: — da una parte è un giuoco; si giuoca al parlamento, ed io non sono abbastanza giovane, né abbastanza vecchio per divertirmi coi balocchi; dall'altra — e qui balbettò — è un mezzo per guadagnare denaro per la coterie del distretto. - Nun, um es kurz zu machen, ich habe mich davon überzeugt, dass es keine Bezirksaktivität gibt und geben kann", begann er, als hätte ihn jemand beleidigt, "einerseits ist es ein Spiel; es wird im Parlament gespielt, und ich bin weder jung noch alt genug, um mich mit Spielzeug zu amüsieren; andererseits - und hier stotterte er - ist es ein Mittel, um Geld für die Kleinarbeit des Bezirks zu verdienen. Prima c'erano le tutele, i tribunali, ora invece c'è il consiglio distrettuale; non è una forma di subordinazione, ma una forma di stipendio non meritato — disse con tanto calore come se qualcuno dei presenti avversasse la sua opinione. Früher gab es die Vormundschaften, die Gerichte, jetzt gibt es den Bezirksrat; er ist keine Form der Unterordnung, sondern eine Form des unverdienten Lohns", sagte er so herzlich, als ob jemand der Anwesenden seiner Meinung widersprechen würde. — Eh! Ma tu, a quanto vedo, sei ancora in una nuova fase, in quella conservatrice — disse Stepan Arkad'ic. Aber Sie, wie ich sehe, befinden sich noch in einer neuen Phase, in der konservativen", sagte Stepan Arkad'ic. — Ma, del resto, di questo parleremo dopo. - Aber dazu später mehr.

— Sì, dopo. - Ja, später. Ma io avevo bisogno di vederti — disse Levin, fissando con antipatia la mano di Grinevic. Aber ich musste dich sehen", sagte Levin und starrte ungläubig auf Grinevics Hand.

Stepan Arkad'ic sorrise appena percettibilmente. Stepan Arkad'ic lächelte milde. — Bè, dicevi che mai più ti saresti messo un vestito all'europea? - Sagten Sie nicht, Sie würden nie wieder einen europäischen Anzug tragen? — disse guardandogli il vestito nuovo, fatto evidentemente da un sarto francese. - sagte er und betrachtete seinen neuen Anzug, der offensichtlich von einem französischen Schneider gefertigt wurde. — Eh, già, vedo, siamo in una fase nuova. - Ja, ich sehe, wir befinden uns in einer neuen Phase.

Levin arrossì improvvisamente, ma non come arrossiscono le persone adulte, leggermente, senza avvertirlo, ma come arrossiscono i ragazzi quando sentono d'essere ridicoli con la loro timidezza e, vergognandosene, arrossiscono ancora di più fin quasi alle lacrime. Levin errötete plötzlich, aber nicht so, wie Erwachsene erröten, leicht, ohne es zu spüren, sondern so, wie Jungen erröten, wenn sie sich mit ihrer Schüchternheit lächerlich machen und aus Scham noch mehr erröten, fast bis zu den Tränen. Ed era così strano vedere quel viso intelligente, maschio diventare così infantile, che Oblonskij smise di guardarlo. Und es war so seltsam, dieses intelligente, männliche Gesicht so kindlich werden zu sehen, dass Oblonsky aufhörte, es anzuschauen.

— E allora, dove ci vediamo? - Wo sollen wir uns also treffen? Ho molto bisogno di parlarti — disse Levin. Ich muss unbedingt mit Ihnen reden", sagte Levin.

Oblonskij si mise a riflettere. überlegte Oblonsky.

— Ecco, andiamo a far colazione da Gurin e parleremo là. - Lassen Sie uns in Gurin frühstücken, und wir werden uns dort unterhalten. Fino alle tre son libero. Bis drei Uhr bin ich frei.

— No — rispose Levin dopo aver pensato un po'; — devo ancora andare in giro. - Nein", antwortete Levin, nachdem er eine Weile nachgedacht hatte, "ich muss noch herumkommen. — Su via, andiamo a pranzare insieme. - Komm, lass uns zusammen essen gehen.

— Pranzare? - Mittagessen? Ma io non ho bisogno di niente di straordinario, solo due parole; devo farti una domanda, e a chiacchierare ci penseremo poi. Aber ich brauche nichts Außergewöhnliches, nur ein paar Worte; ich muss Ihnen eine Frage stellen, und wir werden später miteinander reden.

— E allora, dille subito queste due parole, così a pranzo chiacchiereremo. - Sagen Sie ihr diese beiden Worte jetzt, damit wir uns beim Mittagessen unterhalten können.

— Eccole, le due parole; — disse Levin — del resto, niente di straordinario. - Das sind sie, die beiden Wörter", sagte Levin, "das ist doch nichts Besonderes.

E la sua faccia prese a un tratto un'espressione cattiva, dovuta allo sforzo fatto per vincere la propria timidezza. Und sein Gesicht nahm plötzlich einen bösen Ausdruck an, weil er sich bemühte, seine Schüchternheit zu überwinden. — Che fanno gli Šcerbackij? - Was machen die Šcerbackij? Tutto come prima? Alles wie bisher? — disse.

— Tu hai detto due parole, ma io non posso rispondere con due parole, perché... Scusami un momento... - Sie haben zwei Worte gesagt, aber ich kann nicht mit zwei Worten antworten, weil... Entschuldigen Sie mich für einen Moment...

Era entrato il segretario che, con la deferenza familiare e la modesta consapevolezza, comune a tutti i segretari, della propria superiorità, rispetto al capo, nella conoscenza degli affari, si era avvicinato con le carte a Oblonskij e, con aria interrogativa, aveva cominciato a esporre una certa difficoltà. Der Sekretär war eingetreten und hatte sich mit der gewohnten Ehrerbietung und dem bescheidenen Bewusstsein seiner eigenen Überlegenheit gegenüber dem Chef in Sachen Geschäftskenntnis an Oblonskij gewandt und mit fragender Miene begonnen, eine bestimmte Schwierigkeit zu erläutern. Stepan Arkad'ic, senza finir di ascoltare, pose affabilmente una mano sulla manica del segretario. Stepan Arkad'ic, ohne zu Ende zu hören, legte dem Sekretär freundlich die Hand auf den Ärmel. — No, fate come già vi ho detto — disse addolcendo con un sorriso l'osservazione e, spiegato in breve come intendeva l'affare, allontanò le carte e disse: — Fate così, vi prego, così, Zachar Nikitic. - Nein, tun Sie, was ich Ihnen bereits gesagt habe", sagte er, milderte seine Bemerkung mit einem Lächeln, und nachdem er kurz erklärt hatte, wie er das Geschäft abwickeln wollte, schob er die Karten weg und sagte: "Machen Sie das bitte so, Zachar Nikitic. Il segretario, confuso, si allontanò. Die Sekretärin wandte sich verwirrt ab. Levin, che durante il colloquio con il segretario aveva avuto modo di rimettersi completamente, stava in piedi, poggiando tutte e due le mani ad una sedia, e sul suo viso vi era un'attenzione ilare. Levin, der sich während seines Gesprächs mit der Sekretärin vollständig erholt hatte, stand auf, stützte sich mit beiden Händen auf einen Stuhl und machte ein amüsiertes Gesicht. — Non capisco, non capisco — diceva. - Ich verstehe das nicht, ich verstehe das nicht", sagte er.

— Cosa non capisci? - Was verstehst du nicht? — chiese Oblonskij sorridendo anche lui allegramente e tirando fuori una sigaretta. - fragte Oblonsky, der ebenfalls fröhlich lächelte und an einer Zigarette zog. Si aspettava da Levin qualche uscita strana. Er erwartete einen seltsamen Abgang von Levin.

— Non capisco quello che fate — disse Levin alzando le spalle. - Ich verstehe nicht, was Sie tun", sagte Levin achselzuckend. — Come puoi prendere tutto questo sul serio? - Wie können Sie das alles ernst nehmen?

— Perché? - Warum?

— Ma perché qui non avete nulla da fare. - Aber weil Sie hier nichts zu tun haben.

— Tu credi così, ma noi siamo sovraccarichi di lavoro. - Das denken Sie, aber wir sind überlastet.

— Scartoffie! - Papierkram! Già, ma tu ci sei tagliato per questo — aggiunse Levin. Ja, aber du bist dafür gemacht", fügte Levin hinzu.

— Allora tu credi che io manchi di qualcosa? - Sie glauben also, dass mir etwas fehlt?

— Forse sì — disse Levin. - Vielleicht ja", sagte Levin. — Tuttavia ammiro la tua importanza e sono orgoglioso di avere un così grand'uomo per amico. - Ich bewundere jedoch Ihre Bedeutung und bin stolz darauf, einen so großartigen Mann zum Freund zu haben. Ma tu non hai risposto alla mia domanda — aggiunse guardando Oblonskij con uno sforzo disperato, diritto negli occhi. Aber Sie haben meine Frage nicht beantwortet", fügte er hinzu und sah Oblonsky mit einer verzweifelten Anstrengung direkt in die Augen.

— E va bene, e va bene. - Na gut, na gut. Aspetta un po' e arriverai a questo anche tu. Warten Sie eine Weile und Sie werden es auch schaffen. Finché hai tremila desjatiny nel distretto di Karazin e questi muscoli e la freschezza di una ragazzina di dodici anni, va tutto bene, ma poi ci arriverai anche tu. Solange du dreitausend Desjatiny im Karazin-Bezirk und diese Muskeln und die Frische eines zwölfjährigen Mädchens hast, ist es in Ordnung, aber dann kommst du an. As long as you have three thousand desjatiny in the Karazin district and these muscles and the freshness of a twelve-year-old girl, everything is fine, but then you will get there too. Già, ecco, a proposito di quello che mi chiedevi; nessun cambiamento, ma peccato che tu sia stato lontano tanto tempo. Ja, zu dem, was du mich gefragt hast; keine Veränderung, aber schade, dass du so lange weg warst.

— Perché? - Warum?

che c'è? Was? — chiese Levin spaventato. - fragte Levin erschrocken.

— No, nulla — rispose Oblonskij. - Nein, nichts", antwortete Oblonsky. — Ne riparleremo. - Wir werden noch einmal darüber sprechen. Ma tu per quale particolare motivo sei venuto? Aber aus welchem Grund sind Sie gekommen?

— Ah, di questo parleremo poi — disse Levin, arrossendo di nuovo fino alle orecchie. - Ach, darüber reden wir später", sagte Levin und wurde wieder bis über beide Ohren rot.

— Su, va bene, ho capito — disse Stepan Arkad'ic. - Na gut, ich verstehe", sagte Stepan Arkad'ic. — Vedi: ti avrei invitato a casa, ma mia moglie non sta bene. - Sehen Sie: Ich hätte Sie nach Hause eingeladen, aber meiner Frau geht es nicht gut. Ecco, però; se le vuoi vedere, oggi sono certamente al giardino zoologico, dalle quattro alle cinque. Aber hier, wenn Sie sie sehen wollen, sind sie heute von vier bis fünf Uhr im Zoo. Kitty va a pattinare. Kitty geht Schlittschuhlaufen. Tu va' là; io passerò, e andremo a pranzare insieme in qualche posto. Du gehst dorthin, ich komme vorbei, und wir essen irgendwo zusammen zu Mittag. — Benissimo, arrivederci, allora. - Na gut, dann auf Wiedersehen.

— Guarda, io ti conosco; tu sei capace di scordartene o di partirtene subito per la campagna! - Sehen Sie, ich kenne Sie, Sie sind in der Lage, die Sache zu vergessen oder sofort aufs Land zu fahren! - Olha, eu te conheço; você pode esquecer ou partir imediatamente para o campo! — rise Stepan Arkad'ic. - lachte Stepan Arkad'ic. — No, certamente. - Nein, natürlich nicht.

E dopo essersi ricordato di non aver salutato i colleghi di Oblonskij soltanto quand'era già sulla porta, Levin uscì dall'ufficio. Und nachdem er sich daran erinnert hatte, dass er die Kollegen von Oblonsky erst gegrüßt hatte, als er schon an der Tür stand, verließ Levin das Büro. — Deve essere un proprietario pieno di energia — disse Grinevic, quando Levin fu uscito. - Er muss ein Eigentümer voller Energie sein", sagte Grinevic, als Levin herauskam.

— Sì, amico mio — disse Stepan Arkad'ic annuendo col capo — ecco un uomo felice! - Ja, mein Freund", sagte Stepan Arkad ic und nickte mit dem Kopf, "hier ist ein glücklicher Mann! Tremila desjatiny nel distretto di Karazin, tutto davanti a sé e quanta vitalità! Dreitausend desjatiny in der Karazin Bezirk, alle voraus und so viel Vitalität! Non così noi! Nicht so wir!

— Perché vi lamentate, Stepan Arkad'ic? - Warum beschweren Sie sich, Stepan Arkad'ic? - Por que você está reclamando, Stepan Arkad'ic? — Va male, proprio male — disse Stepan Arkad'ic sospirando pesantemente. - Es ist schlimm, wirklich schlimm", sagte Stepan Arkad'ic und seufzte schwer.